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NARCISISMO E TRAUMA SENTIMENTALE

Il narcisismo patologico e la ferita narcisistica nel ‘vampirismo affettivo’.

Leggere  questo articolo e se si vuole parteciparvi con commenti,  può essere di grande aiuto a voi e ad altri, ma una prima raccomandazione importante è la seguente: si tratta di informazione partecipata e non di psicoterapia o consulenza online (informazione divulgativa, ma concepita attraverso testi aventi valore scientifico e filosofico). Perciò fatene buon uso, non traete conclusioni affrettate, non fate scelte avventate, non giudicate nessuno e non sentitevi giudicati. Per ogni perplessità cruciale, fate riferimento a specialisti oppure chiedete un consulto personalizzato (info: https://albedoimagination.com/)

incubusAl termine dell’articolo collegamenti a video you tube con Pier Pietro Brunelli su Narcisismo patologico e trauma sentimentale (si consiglia di leggere prima l’articolo e i commenti).

BUGIARDI E IPOCRITI NELL’ANIMA – MANIPOLATORI AFFETTIVI – LOVEKILLER – VAMPIRI SESSUO-SENTIMENTALI…
scientificamente detti: NARCISISTI PATOLOGICI (… patologici ma anche patogeni?).

Pier Pietro Brunelli (Psicoterapeuta ad orientamento junghiano)

Pier Pietro Brunelli (Psicoterapeuta ad orientamento junghiano)

In questo lungo articolo (ricerca partecipata e di auto-aiuto)  l’etichetta diagnostica psichiatrica di “Narcisismo patologico” (inteso come tratto e comportamento disturbato)  o “Disturbo narcisistico di Personalità” (che riguarda l’intera struttura caratteriale)  è da considerarsi un riferimento orientativo e di inquadramento. Le etichette in questo campo non sono mai certe e nonostante si sforzino di raggruppare classi enormi di persone sotto una stessa patologia psichica sono sempre destinate a generare equivoci e massimalismi, in modo particolare nel caso del Narcisismo patologico che recentemente sta creando un vero e proprio terremoto clinico-diagnostico negli USA, che esaspera il conflitto tra diagnosi psichiatrica e diagnosi psicodinamica (si veda alla fine dell’articolo un’importante specifica di aggiornamento). Qui quando si parla di Narcisismo patologico o di DNP lo si fa nell’osservazione di criteri diagnostici psichiatrici adottati per decenni, tuttavia si predilige la figura archetipica (in senso junghiano) del VAMPIRO, il quale può avere molteplici interpretazione (nelle leggende e nei racconti se ne riportano centinaia di tipi e ciascuno sa attraverso le sue esperienze che l’eventuale” vampiro” con il quale ha avuto o ha a che fare ha precise caratteristiche sue proprie, e che per liberarsene vanno esaminate con un analisi specifica)  STIAMO PARLANDO DI UNA METAFORA a carattere psicoanalitico, è ovvio che i VAMPIRI NON ESISTONO – tuttalpiù esistono comportamenti vampirizzanti e persone tendenti a farsi vampirizzare). INOLTRE BISOGNA EVITARE IN TUTTI I MODI CHE ATTEGGIAMENTI VITTIMISTICI E PARANOIDEI VENGANO RINFORZATI ATTRIBUENDO AD UN PARTNER L’ETICHETTA DI NARCISISTA PATOLOGICO O LA METAFORA DEL VAMPIRO – va altresì considerato che il VITTIMISMO PATOLOGICO è considerabile anch’esso come una forma di vampirizzazione con componenti narcisistiche che giungono all’autolesionismo e alla autocommiserazione pur di essere al centro del mondo e manipolare il prossimo… (ma qui non ci dilungheremo su questo aspetto, tuttavia è necessario che lo si tenga bene in considerazione).

Dunque questo articolo può offrire una cornice, in termini di etichette psichiatriche e di ragionamenti psicodinamici generali, ma il suo orientamento  e di carattere junghiano (con l’ausilio di immagini e linguaggi simbolici volti a dare una particolare coloritura psicoemotiva, affinché sia più agevole comprendere nel profondo, immaginativamente, e non solo razionalmente). Detto ciò il lettore non specialista non si senta spiazzato, infatti l’articolo è a vari livelli di lettura, affinché tutti possano comprendere e partecipare, e contribuire anche in termini specialistici.

Partecipa e leggi il lungo ed esclusivo articolo che segue, poi, per favore per contribuire a questa ricerca ed approfondirla, acquista il libro TRAUMA DA NARCISISMO NELLE RELAZIONI DI COPPIA (2011) di Pier Pietro Brunelli. Puoi vedere la presentazione  e acquistarlo on line in copia cartacea (con spedizione a domicilio)  o in versione E-book  presso i seguenti link:

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E’ inoltre vivamente consigliato AMORI DISTRUTTIVI E VAMPIRIZZANTI. COME DIFENDERSI E COME USCIRNE – Manuale di auto-aiuto psicologico/corporeo/sociale/spirituale  (2015)il libro è visionabile con anteprima di presentazione ed è acquistabile on line in versione cartacea con spedizione a domicilio ai seguenti link:

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Introduzione

Il presente articolo studio e i commenti servono ad ottenere un quadro generale informativo su una patologia della personalità che diventa particolarmente disturbante nelle relazioni affettive: Il “narcisismo patologico”, detto anche DNP (Disturbo narcisistico di Personalità).
 In particolare questo articolo propone una nuova diagnosi il TdN  Trauma da Narcisismo   e si rifà a studi e ricerche molto approfondite, in parallelo a ricerche effettuate negli USA riferite alla “Sindrome della vittima da Narcisismo” vedi: Narcissism Victim Syndrome, A new

Roberto Rossini – Myth Palazzo dei Principi – Correggio 1979

La questione è delicatissima poiché la persona traumatizzata da una relazione a sfondo narcisistico soffre terribilmente e questo articolo vuol cercare di aiutare dando una prima informazione.

Come si osserverà in questo articolo viene proposta  una sintesi informativa utile per fare il quadro generale al fine di comprendere meglio la propria situazione particolare, ed anche per partecipare con la propria testimonianza e i propri pareri. Se si desidera qualcosa di più dal sottoscritto: un approfondimento, un aiuto, una terapia si deve necessariamente rivolgersi in modo privato al mio indirizzo e-mail pietro.brunelli@fastwebnet.it  (pertanto saranno segnati i titoli di parti di approfondimento che qui non saranno disponibili, ma che si potranno richiedere previo consultazioni private ed accordi).

IO RACCOMANDO SEMPRE CHE PER EVENTUALI DUBBI ED ESIGENZE PERSONALI non è  assolutamente indispensabile  rivolgersi proprio a me, dal momento che, su tutto il territorio nazionale esistono molti bravi psicoterapeuti ai quali potete rivolgervi, traendo da questo blog gratuitamente  ispirazioni e indicazioni.
Questo articolo vuole offrire un sostegno informativo gratuito e solidale al massimo livello possibile per quello che si può fare in rete, ma se si vuole approfondire davvero la propria situazione personale, al fine di capire a fondo (molto importante per superare il trauma) e ristabilizzarsi occorre un sostegno personalizzato. Io mi rendo disponibile per fornirlo a chi me lo richiede venendo incontro in tutti i modi possibili, sulla base di chiarificazioni e di accordi personalizzati.

Auguro a tutti di trarre utili informazioni dalla lettura e dalla partecipazione a questo blog altamente qualificato (anche per altri articoli), libero e gratuito. In particolare questo articolo è la base informativa per lo sviluppo di un forum considerabile come una forma di auto-aiuto on line coordinato e informato gratuitamente dal sottoscritto Pier Pietro Brunelli – Psicoerapeuta, particolarmente attento alla problematica in questione – nel rispetto della deontologia professionale e con l’ausilio di mezzi mediatici (non in presenza e senza alcuna intenzionalità di fare  ‘psicoterapia di gruppo’ on line, né ‘telefono amico’, ma come partecipante ed informatore esperto – declinando ogni responsabilità per eventuali interpretazioni o usi errati delle informazioni da me o da altri divulgate).

Il sottoscritto coordinatore/informatore, su richiesta privata,  può offrire consulenze informative personalizzate, consulti psicologici ed anche percorsi di assistenza e cura psicoterapeutica.
(vedi pagina info https://www.albedoimagination.com/contatti/: Informazioni e consulenza psicologica – Psicoterapia).

La partecipazione al dibattito con commenti e pareri da parte di psicoterapeuti, psichiatri, educatori ed esperti di altre discipline che possono aiutare a sviluppare la comprensione del problema in questione è accolta con particolare gratitudine.

Rosa di Albedo – ph. Derar Muhsen

AVVERTENZA IMPORTANTE DI BASE SE QUESTO ARTICOLO DOVESSE TURBARVI IN QUANTO CREDETE NON DI ESSERE VITTIMA DEL NARCISISMO PATOLOGICO, MA DI RICONOSCERVI COME NARCISISTI PIU’ O MENO PATOLOGICI ,RICORDATEVI, QUALORA VOGLIATE CONTINUARE A LEGGERE, CHE NON SI HA INTENZIONE ALCUNA DI DEMONIZZARVI – I RIFERIMENTI IN NEGATIVO SONO RIVOLTI ALLA MALATTIA (Al PECCATO), NON A CHI NE E’ PORTATORE (PECCATORE), QUI CI OCCUPIAMO DELLE PERSONE CHE LA SUBISCONO DA PARTE DI CHI NE E’PORTATORE E CHE NON E’ PIENAMENTE CONSAPEVOLE – CAPITA NELLA VITA DI SENTIRSI COSTRETTI A MENTIRE ED ANCHE A MANIPOLARE PERCHE’ CI SI SENTE CONFUSI E DEBOLI, QUESTO NON VUOL DIRE CHE SI E’ AFFETTI DA NARCISISMO PATOLOGICO – INOLTRE IN CERTE SITUAZIONI PUO’ CAPITARE DI ECCEDERE NEGATIVAMENTE IN MODO NARCISISTICO, QUINDI EGOISTICO E PROFITTATORIO, MA ANCHE IN QUESTO CASO NON VUOL DIRE NECESSARIAMENTE CHE SI HA UN DISTURBO DI PERSONALITA’ –  SE VI RICONOSCETE IN QUESTO ARTICOLO IN QUANTO NARCISISTI PATOLOGICI ED OLTRE A PROVARE UNA COMPRENSIBILE RABBIA PROVATE ANCHE SENSO DI COLPA E’ BUON SEGNO, POTRETE MEGLIO APPROFONDIRE I VOSTRI DUBBI INFORMANDOVI  IN MODO CORRETTO ED ANCHE CON IL SOSTEGNO DI UNO PSICOTERAPEUTA.

NEL VOSTRO INTERESSE, NELL’INTERESSE DI CHI VI STA VICINO, NELL’INTERESSE DELL’AMORE, SE AVETE DUBBI  INFORMATEVI CON CURA  E CON DISPONIBILITA’ A COMPRENDERE IN PROFONDITA’… IL DIBATTITO E’ QUI APERTO A TUTTI, SE AVETE DUBBI POTETE PARTECIPARE, POTRA’ SERVIRVI PER COMPRENDERE MEGLIO LE VOSTRE DIFFICOLTA’ MA, IN QUESTO ARTICOLO-DIBATTITO SI DISCUTE DELLE SOFFERENZE, SPESSO TRAGICHE, DI CHI VUOLE STARE VICINO CON AMORE, AD UNA PERSONA CHE HA COMPORTAMENTI NARCISISTI PATOLOGICI, A CAUSA DI UN DISTURBO DI PERSONALITA’ O ANCHE PER ALTRE RAGIONI.  PERCIO’ ANCHE SE VOI RITENETE O SAPETE DI ESSERE O DI ESSERVI COMPORTATI COME  NARCISISTI PIU’ O MENO PATOLOGICI IL VOSTRO CONTRIBUTO POTRA’ PORTARE DEL BENE A VOI E AGLI ALTRI. IN TUTTI GLI ESSERI UMANI C’E’ IL BENE E IL MALE, A PRESCINDERE DALLE LORO DIFFICOLTA’ PSICOLOGICHE (LA PSICOLOGIA VUOLE IL PIU’ POSSIBILE IL BENE PER TUTTI)  – TUTTI INGENUAMENTE SIAMO VITTIME E NELLO STESSO TEMPO COLPEVOLI, SIA QUANDO IL NARCISISMO LO AGIAMO SENZA PIENA COSCIENZA IN NEGATIVO E SIA QUANDO, SENZA PIENA COSCIENZA, LO SUBIAMO (E SIA QUANDO NON SI TRATTA DI NARCISISMO, MA DI ALTRO). LA PSICOLOGIA E’ UNA VIA PER RENDERCI PIU’ COSCIENTI…  SOLO SE,  CON COSCIENZA,  CI COMPRENDIAMO VICENDEVOLMENTE, L’AMORE E LA PACE PREVARRANNO SULL’ODIO E SULLA GUERRA, NEI SENTIMENTI PERSONALI, COME NELLA SOCIETA’ E NEL MONDO INTERO.

Inoltre raccomando a chi si sente o crede di essere vittima di una relazione con dinamiche narcisistiche disturbanti o anche di altra natura di evitare di ‘bollare’ il partner ritenuto disturbante con etichette psichiatriche a scopo di ferirlo e di offenderlo. Ricordatevi che quando si soffre per amore si è portati ad accusare il partner anche di colpe che non ha, quindi è sbagliatissimo e pericoloso usare questo articolo per costruirsi un’immagine totalmente negativa del partner, senza poi voler vedere le proprie responsabilità. E’ vero che se il partner è un narcisista patologico o ha altro disturbo della capacità relazionale (ad es. borderline) è importante ‘diagnosticarlo’, rendersene conto, ma ciò deve servire ad una comprensione e a fare le giuste scelte, innanzitutto nel rispetto di se stessi, e non per questioni di rabbia o di vendetta, comprensibilissime, ma che poi si ritorcerebbero contro chi se ne è lasciato prendere. Inoltre le ‘diagnosi’ in senso psichiatrico possono farle solo ed esclusivamente gli specialisti. Qui, come in tanti articoli su internet o nei libri, ci si può informare per un primo orientamento, e quanto più questo orientamento sembra plausibile, tanto più va verificato con uno specialista. E questo vale sia se ci si considera feriti da un partner problematico e sia se ci si riconosce come portatori di un qualche di sturbo – E IN MODO PARTICOLARE SE CI SI SENTE INGIUSTAMENTE ACCUSATI O BOLLATI COME VAMPIRI, NARCSISTI PATOLOGICI O QUANT’ALTRO DAL PARTNER O DA CHIUNQUE.

Qui si offrono informazioni e dibattito per individuare una cornice diagnostico/POETICA nella quale comprendere problematiche specifiche che vanno esaminate caso per caso, nella loro soggettività. Per cui la ‘cornice’ non è sufficiente per comprendere veramente il ‘dipinto’, essa serve per inquadrarlo, per dare quindi un punto di vista in chiave PSICO-MITOLOGICA (riferibile alla leggenda del vampiro e di altre figure negative che HANNO SOLO UN SENSO SIMBOLICO ED EVOCATIVO) ma poi per comprendere davvero, se stessi e l’altro, è necessario un esame approfondito capace di andare ben oltre le cornici e i punti di vista prefissati. Questo articolo e questo dibattito non deve costituire strumento per giudicare gli altri e attribuire loro colpe, ma semmai per comprenderli meglio e, senza mai dimenticare anche le proprie responsabilità – nelle ferite che si subiscono e che si infergono nelle relazioni affettive è essenziale ricordarsi il celebre monito di Cristo: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”.

Presentazione della ricerca.

Narcisismo patologico:
Un disturbo psichico che uccide l’amore.

La documentazione completa (della quale qui si offre una sintesi) si divide in quattro parti:

  • Prima parte è di riflessione a riguardo dei manipolatori affettivi, bugiardi e opportunisti in amore (gli approfondimenti, specificati in seguito sono disponibili solo su richiesta, previo accordi).
  • Seconda parte è fondamentale per il sostegno informativo psicologico delle cosiddette vittime (in senso figurato), ma qui non vengono considerate tali, bensì sono considerate persone che hanno subito, a vari livelli, un vero e proprio trauma (che io chiamo TdN Trauma da narcisismo) a causa di una relazione affettiva con partner che, inizialmente riescono ad apparire ‘normali’, ma che in realtà sono affetti da narcisismo patologico a da DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’, disturbo che li rende maligni, distruttivi e psichicamente patogeni (figurativamente ‘infetti’) verso la persona che disgraziatamente se ne è innamorata, non essendosi accorta della loro ipocrisia e delle loro manipolatorie finzioni seduttive. (gli approfondimenti specificati in seguito, sono disponibili solo su richiesta, previo accordi e chiarimenti personalizzati).
  • Terza parte (qui non pubblicata) riguarda il libro TRAUMA DA NARCISISMO acquistabile on line https://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/trauma-da-narcisismo-nelle-relazioni-di-coppia/16129368 (visionabile in parte)
  • Inoltre è disponibile  un Test (Test TdN – Trauma da Narcisismo) che serve a capire meglio se effettivamente vi può essere un Trauma da Narcisismo e quale possa essere la sua entità. Si tratta di un test  che va effettuato previo colloquio e con unsupporto per interpretare poi correttamente il risultato, perciò qui non è pubblicato. Chi vuole richiederlo può conttarmi e ricevere ulteriori chiarmenti (via e-mail o  al telefono – vedi info e contatti nel blog)  .
  • Vi è poi una lista di argomenti di cui sono già pronti gli elaborati (qui non pubblicati) . Tale lista di argomenti serve come indicazione di massima al fine di sviluppare il dibattito in questo articolo del blog nel  modo più ampio e completo, pubblicando testimonianze e pareri su questioni specifiche ai quali cercherò di rispondere entro una tempistica il più possibile breve (considerando che le mie risposte saranno di carattere generico, seppure derivate dalle mie competenze specialistiche).
  • Quarta parte (qui non disponibile, ma richiedibile in forma personalizzata) consiste in un’ introduzione ad una diagnosi e ad una terapia detraumatizzante  e ad  una successiva psicoterapia in termini junghiani, che trascende dalle etichette di stampo psichiatrico. La base terapeutica per il TdN consiste nell’aiutare la persona traumatizzata a ‘farsi una ragione’ di ciò che le  è accaduto,  affinché vi sia un’elaborazione del male subito dal partner, cioè della ‘violenza psicologica’ subita nell’ambito di una relazione affettiva  (questa parte non può essere pubblicata on line in quanto va data solo a chi la richiede, in seguito ad un colloquio.  Un conto è avere un quadro generale, e qui lo si potrà avere, ma un altro conto è avere un’assistenza personalizzata. Informazioni terapeutiche date senza chiarimenti e specificazioni personalizzate possono avere effetti nocivi e dare luogo a convinzioni errate e dannose).
  • Vedi pagina info https://www.albedoimagination.com/contatti/:
    Informazioni e consulenza
    psicologica – Psicoterapia).
  • Si veda anche l’articolo in questo blog IL NARCISISTA BRAVO https://www.albedoimagination.com/2012/03/il-narcisista-bravo/ alla fine dell’articolo un’esposizione di Pier Pietro Brunelli sul tema della – Violenza Psicologica nelle relazioni amorose –  – inoltre inserendo parole nel riquadro ricerca come ‘narcisismo’, ‘ferita narcistica’ ‘autostima’ ecc. compariranno altri articoli specifici.

PARTECIPATE CON I VOSTRI COMMENTI E TESTIMONIANZE , SONO UN’IMPORTANTE CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ E CONSAPEVOLEZZA CHE SARA’ DI AIUTO A VOI E AD ALTRI… QUANDO SI INCOMINCIA A PENSARE AGLI ‘ALTRI’, OLTRE CHE A SE STESSI, ALLORA SI E’ SU UNA BUONA STRADA DI RIEQUILIBRIO NARCISISTICO, SI INCOMINCIA AD USCIRE DALLA ‘VAMPIRIZZAZIONE’ AGITA O SUBITA, E SI SCEGLIE DI:

“AMARE IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO” (questa è la via per la ‘Guarigione’!)

Il lettore che vorrà leggere e partecipare al blog sappia sin d’ora che tutti i commenti e le repliche sono importanti per comprendere, ed in tal senso possono essere di aiuto. Si tratta di una ‘ricerca a scopo diagnostico e terapeutico’ che è anche un ‘working progress’ su una tematica assai delicata che investe il tema della sofferenza amorosa entro una sua particolare tragicità e patologicità: il Narcisismo e le sue conseguenze patogene e traumatizzanti.  Ciò richiede una partecipzione e una lettura non superficiali ed offre a ciascuno la possibilità di dare una testimonianza o un parere che, seppure a diversi livelli di competenza e di esperienza, può donare un prezioso contributo.

 

 PRIMA PARTE   

In qualità di PSICOTERAPEUTA, ma anche perché ho avuto la disgrazia di imbattermi con una di queste persone ‘disturbate e disturbanti’ ed ho sperimentato sulla mia pelle, con danni morali e materiali notevolissimi, quanto questa persona fosse bugiarda infida e ipocrita, sicuramente l’essere più falso e diabolico che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita . Questa persona si è iscritta su un social network  alla CAUSA per la sincerità, addirittura ne ha fatto il suo slogan per presentarsi nelle sue apparizioni on line (chat, forum, ecc.) e nella vita quotidiana. Infatti i bugiardi patologici la prima cosa che fanno per poter ‘esercitare’ con maggior astuzia è quella di dichiararsi sostentori assoluti della sincerità e dei suoi valori. Si tratta di persone severamente malate nella sfera dell’affettività, anche se appaiono normali in superficie  e il loro disturbo può provocare gravisime conseguenze a chi ne è legato affettivamente. Qui in particolare ci occupiamo di come nel legame affettivo nella coppia il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’ (DNP) di un partner possa recare una serie sindrome traumatica all’altro partner che ne è vittima. Le persone affette da DNP non hanno quasi alcuna  consapevolezza della loro malattia, ad esempio credono che mentire sia giusto al fine di salvaguardare il proprio ego ed ottenere vantaggi, fino al punto di danneggiare gravemente chi è a loro legato affettivamente con comportamenti spietatamente manipolatori, mendaci ed ipocriti. Mentono con una capacità attoriale da premio Oscar, tanto da apparire sinceri al più attento osservatore. MA E’COME SE MENTISSERO ANCHE A SE STESSI, AUTOINGANNADOSI IN CERTI CASI, FINO AD ESSERE CONVINTI DI ESSERE NEL GIUSTO E PERFINO SINCERI – basti questo per capire che non li si può condannare come persone puramente cattive o malefiche, ma come persone che hanno problemi nell’area ell’affettività. Certo poi ciò può provocare molti dolori nel partner, e noi qui ci occupiamo essenzialmente di come arginare questi dolori, offrendo interpretazion simboliche FORTI, ma simboliche, affinché con l’immaginazione e la ragione, ci si possa meglio liberare da relazioni distruttive e – badate bene – nell’interesse e per la salute di entrambi i partner. D’altra parte quando in una coppia ci sono tensioni fortissime si può ricorrere alla TERAPIA DI COPPIA, ma se da parte di uno dei due partner c’è un rifiuto, ciascuno deve elaborare per conto suo i motivi di una separazione o di una perdita.

RACCOMANDO LA SEGUENTE AVVERTENZA: va detto che tutti gli esseri umani possono essere portati a mentire e lo fanno, ma lo scopo del mentire è differente da quello dei bugiardi/manipolatori patologici e non è così perpetuato. Si può mentire nel tentativo di difendersi, di non far apparire un’amara verità, oppure perché si è confusi, si hanno timori, si ha la coscienza sporca, e questo è il caso dei mentitori ‘normali’… e “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Inoltre più si prova dispiacere e senso di colp per aver manipolato o mentito e più vuol dire che il proprio narcisismo è abbastanza sano e non è patologico. Invece i mentitori affetti da DNP, quelli patologici, non provano senso di colpa,  e mantono lo fanno con la precisa intenzione ‘semiconscia’ di manipolare l’altro, per ‘succhiargli il sangue’, per ottenere benefici per sé, incuranti di danneggiare l’altro, di sfruttarlo (IN VERITA’ NON SONO DEI VERI E PROPRI CATTIVI, MA HANNO UN DISTURBO PSICHICO PER CUI NON SI RENDONO PIENAMENTE CONTO DI ESSERE POSSEDUTI DALLA CATTIVERIA – vedi  ‘Avvertenza importante di base nell’introduzione). Costoro sono convinti che l’altro vada trattato così, in quanto invidiano l’altro, invidiano la sua capacità di amare, che loro non hanno, e quindi credono sia giusto raggirarlo e ferirlo per mettere in atto una sorta di ‘rivalsa sul mondo’, affinché ottengano quello che secondo loro gli spetta e che perciò va ottenuto anche con la frode, l’ipocrisia, la menzogna perpetuata, avente pure l’obiettivo di procurare un danno e incutere sofferenza. Perciò, mi raccomando, se dite delle bugie, o vi trovate in una condizione confusa, per cui vostro malgrado state recitando un copione, ma vi dispiace di farlo, vi sentite anche in colpa, allora non dovete immedesimarvi in alcun modo con il soggetto patologico di cui ci stiamo occupando, e cioè nello specifico il soggetto affetto da DNP (narcisismo patologico divenuto struttura caratteriale), che con diversi gradi di malignità mente per una strategia manipolatoria volta a sfruttare l’altro ed anche a distruggerlo psicologicamente (questo chiarimento era necessario altrimenti alcuni lettori potrebbero fraintendere e sentirsi erroneamente messi in causa, sul banco degli imputati: no, gli imputati di cui ci stiamo occupando sono tutt’altri, potremmo definirli: ‘criminali del cuore’, per usare una metafora pseudo giudiziaria, oppure ‘vampiri’ nel senso della legenda).

Avvertenza: differenze tra disfunzionalità ‘normali’  della coppia recanti ‘pene d’amore’ e relazioni affettive francamente patologiche, dovute principalmente ad un partner con DNP o altro disturbo.

Quindi, specifichiamo meglio, per evitare sin da ora fraintendimenti:  anche gli amori più belli possono finire e ciò può generare grandissime sofferenze. Incomprensioni e delusioni amorose generano sofferenze, equivoci, nonché comportamenti ‘cattivi’ o errati. Inoltre se si viene abbandonati, accade spesso che l’abbandonato proietti sul partner abbandonante colpe e cattiverie molto superiori a quelle che ha. Lasciare una persona, o avere con essa una relazione affettiva problematica, non significa essere per forza cattivi. Quindi invito lettrici e lettori, partecipanti e non, a non interpretare le informazioni qui riportate nel senso del ‘vittimismo generalizzato‘. Capita, per moltissime ragioni che l’amore generi conflitti dolorosi e che  strade, che prima erano unite, si dividano, e a quel punto può succedere anche di farsi reciprocamente del male, per rabbia, nervosismo, incapacità di sostenere il dialogo, rivalsa, ecc. … Ma qui non ci stiamo occupando di queste situazioni che, pur generando grande sofferenza, sono relativamente normali, oppure che hanno una inclinazione patologica, ma che non sono riportabili alla specificità della relazione patologica a sfondo narcisistico.

LA PAROLA ‘VITTIMA’ (adoperata ad esempio negli USA – Narcissism victime Syndrome – o in alcuni forum – dovrebbe intendersi solo in SENSO  FIGURATO. QUI SI PROPONE INVECE DI NON ENTRARE NEL ‘VITTIMISMO’, MA DI CONSIDERARSI COME PERSONE CHE HANNO SUBITO UN TRAUMA PSICOLOGICO A CAUSA DI UNA RELAZIONE CON UN PARTNER NARCISISTA PATOLOGICO

Philip Burne-Jones Bt. (1861-1926) Le Vampire

Qui ci occupiamo di una relazione a sfondo narcisistico, nella quale il narcisista patologico, a diversi livelli di patologicità, esercita una finzione e un’ambivalenza quasi costanti allo scopo di manipolare, sfruttare e ferire psicologicamente una persona che è riuscita a sedurre. Si tratta di meccanismi distruttivi parzialmente inconsci, agiti senza piena consapevolezza, che purtroppo possono emergere anche nelle relazioni affettive relativamente normali, o affette da altre problematiche, tuttavia quando caratterizzano la relazione in modo costitutivo, continuativo, esacerbato e conclamato, danno luogo ad una tipica relazione distruttiva a sfondo narcisistico.  

Quindi nel leggere questa ricerca bisogna cercare di capire che, un conto è essere vittime dell’amore (delusione amorosa), un conto è essere vittime di un amore malato a causa di un partner con DNP, il quale – in modo semi-inconsapevole – ha generato una relazione subdola e stressante, fino al punto di provocare una sindrome traumatica da narcisismo (TdN)  nell’altro partner. Questo in quadramento della patologia del partner patogeno e distrurbante è importante affinché se se ne viene  traumatizzati si possa capire cosa è successo. Qui lettrici e lettori potranno ricavare informazioni per un inquadramento generale, in termini psicopatologici e psichiatrici, poi però questa ‘analisi del partner con DNP deve essere fatta su misura, cioè in modo specifico, in quanto ogni portatore di DNP è diverso da un altro pur proponendo comportamenti patologici riportabili ad una classificazione generale.  

Solo in un secondo momento, dopo aver a fondo compreso la patologicità del partner, si arriverà a capire che questi è riuscito a sedurre e a manipolare approfittandosi  di una ferita narcisistica che la vittima trascurava o non sapeva di avere (la ferita narcisistica consiste in una carenza o un disequilibrio d’amore verso se stessi). Anche qui ci troviamo di fronte a considerazioni utili per un inquadramento della situazione, ma poi ciascuno deve riuscire a comprendere la specificità della propria ‘storia’, da solo o con l’aiuto di uno psicoterapeuta… l’importante è avere la serenità e l’onestà di capire se ce la si fa da soli o se si ha bisogno di un sostegno e nella misura che si ritenga necessaria. Qui si propone un sostegno informativo, ma una consulenza psicologica vera e propria la si può ricevere solo se la si richiede, per cui l’informazione diventa personalizzata ed ovviamente ha un’altra efficacia.  

L’importanza di un informazione psicologica per un quadro generale; capacità di elaborare considerazioni rispetto alla propria specifica situazione  

In questo articolo troverete un elenco di questioni che sono state approfondite e che quindi possono perfezionare l’inquadramento del problema e di suoi specifici aspetti cruciali.  Tuttavia si tratta di approfondimenti che per questioni realmente diagnostiche  possono essere impiegate solo da specialisti. Il lettore non specialista  deve considerare questo articolo  a titolo informativo.  Si può partecipare nei commenti per chiedere chiarimenti generali.  Chi desidera un approfondimento dell propria situazione personale può eichiederlo  con un colloquio (a nche via Skipe o al Telefono, o in studio a Milano, Roma e Genova)  previo appuntamento e nel rispetto delle norme professionali,  della psicoterapia. Si avverte che il  ‘troppo approfondimento teorico’ e il ‘fai da te’ , può generare convinzioni sbagliate e talvolta anche pericolose. L’importanza di una informazione personalizzata è dunque sempre consigliabile  per  comprendere se effettivamente e come  si è stati disturbati e traumatizzati da una relazione prevalentemente a sfondo narcisistico, o  a causa di altre patologicità, ad esempio  riferite ad una sfera prevalentemente borderline, o anche essenzialmente, come abbiamo detto sopra, perché purtroppo le pene d’amore nella vita sono quasi inevitabili per maturare e per imparare ad amare. 

 Differenze e concomitanze tra DNP e Disturbo Borderline

La differenza fondamentale tra la patologia borderline e quella narcisista (DNP), è che la prima è egodistonica, cioè fa soffrire chi ce la , il quale la vuole curare, la seconda invece è egosintonica, chi la ha non se ne accorge e ne trae vantaggi nell’immediato. Inoltre la patologia borderline appare più evidente, non solo al partner, ma anche ad altre persone, non necessariamente coinvolte sul piano emotivo ed affettivo, mentre il narcisismo patologico risulta evidente  e patogeno (ad un certo punto del rapporto) e quasi solo al  il partner che lo subisce – mentre altre persone non lo notano, anzi possono credere che il narcisista patologico sia una persona brillante, simpatica, equilibrata e perfino spontanea. In verità il suo disturbo si scatena in modo molto distruttivo nei confronti di chi lo ama.

Altre precisazioni sul DNP

Bugiardi, Ipocriti, Manipolatori Affettivi. Saperne di più per potersi difendere!

Bugiardi, Ipocriti, Manipolatori Affettivi. Saperne di più per potersi difendere!

Nella scala dei disturbi psichiatrici i narcisisti patologici, bugiardi/manipolatori/distruttivi (DNP), vengono poco prima degli psicopatici, ovvero dei serial killer, cioè di quelle persone disturbate che oltre a mentire e a praticare violenza psicologica senza ‘senso di colpa, né di pietà’, commettono anche atti di estrema crudelta’ fisica. I bugiardi patologici narcisisti ovviamente non arrivano a tanto, ma con la loro violenza psicologica, pregna di atteggiamenti e comportamenti ingannevoli e manipolatori, possono – senza farsi il minimo scrupolo – generare immani sofferenze nelle loro vittime/prede (loro le credono tali) e in alcuni casi possono giungere ad istigare al suicidio.
Purtroppo capita sempre più spesso, data la cultura narcisistica in cui viviamo,  di incontrare e conoscere  persone con tale grave disturbo, aventi nuclei psicotici narcisisti, che li portano a mentire costanemente con obiettivi di spietato egoismo; essi si presentano con grande attorialità (“ipocrita”, nell’antica Grecia significava attore) e astuzia come persone buone, sincere, magari aventi una carenza affettiva o vittimismo che chiede rassicurazione… tutto ciò come copertura al fine di poter mentire e raggirare con maggior efficacia la vittima/preda sedotta. Perciò è molto difficile riconoscere i narcisisti patologici e si può facilmente diventarne vittima nelle relazioni di amicizia, di lavoro e, ancor di più, sentimentali (però poi è meglio non considerarsi vittima, ma persona che ha subito un torto o addirittura un trauma TdN).

L’attorialità del narcisista è diversa da quella dello psicopatico che finge di essere una persona normale, ma è consapevole di voler uccidere; il narcisista finge sul limite tra consapevolezza ed inconsapevolezza, lui/lei si identifica con il suo personaggio ‘super e speciale’ , ne viene posseduto, così agisce nel bene e nel male sentendosi nel giusto e con una strana e inquietante spontaneità. Non si rende conto di quanto sia ambivalente e manipolatoria la sua modalità di agire nel bene e nel male, pertanto la persona che vi è legata affettivamente non capisce con chi veramente ha a che fare… a mano a mano che lo scopre ne viene sempre più traumatizzata. Si tratta di un trauma della sfera affettiva molto forte, che nonostante l’evidenza, non riesce a far capire chiaramente la negatività del narcisista patologico verso il quale si sviluppa una spaventosa dipendenza affettiva: si sente di amare un ‘mostro’, il ché è ulteriormente traumatizzante.

Ogni narcisista patologico è diverso da un altro, per difendersi dai suoi comportamenti disturbanti è importante comprendere la sua specificità. Le informazioni fino a qui fornite danno un quadro generale, ma se si vuole approfondire la conoscenza di ‘quel narcisista patologico’ è indispensabile un colloquio, dove viene riportato un racconto il più possibile dettagliato circa i comportamenti ambigui del partner e della violenza psicologica subita. Ogni caso è diverso, anche se conviene almeno in quadrarlo in termini generali, sebbene poi va analizzato nello specifico.
(A tal fine vedi pagina info www.albedoimagination.com/contatti/)

httpv://www.youtube.com/watch?v=H30I_x0OgiU

Informazioni e consulenza psicologica – Psicoterapia).

Prima di passare alla seconda parte (sintesi), qui di seguito,  due brevi brani di approfondimento a cura di altri autori:

MENTIRE L’AMORE

Secondo uno studio americano i narcisisti amano troppo se stessi per riuscire ad amare gli altri. Secondo uno studio statunitense, pubblicato sul “Journal of Personality and Social Psychology”, non sono in grado di mantenere relazioni sentimentali felici e durature. Per il “narciso”, l’amore è un gioco in cui fare sempre la “parte del leone”, in cui mantenere sempre il potere anche a costo di mentire, tradire e umiliare il partner.
La personalità narcisistica è poi risultata incompatibile con la possibilità di stabilire relazioni sentimentali soddisfacenti, durature e affettivamente importanti. Infatti, nonostante sia vero che per amare gli altri bisogna prima di tutto amare se stessi, i narcisisti, in realtà, non amano veramente se stessi ma si sopravvalutano continuamente, a spese di chi sta loro vicino.
Lo studio mette poi in guardia chi cerca un partner: “attenzione a non confondere il narcisismo con l’autostima”, perché l’autostima si concilia benissimo con la capacità di amare, il narcisismo implica necessariamente lo sfruttamento e l’umiliazione del partner. Certo, spesso i narcisisti sono estremamente affascinanti ma, alla “prova del cuore”, rivelano gradualmente la loro vera natura: egoisti, infedeli, manipolatori, prepotenti … (redazione di Staibene).

MANIPOLARE, OVVERO LA MENZOGNA STRATEGICA E PERPETUATA

Il manipolatore relazionale è un tipo di personalità patologica narcisista, egocentrica; un vampiro psico-affettivo che si nutre dell’essenza vitale delle sue prede. Critica, disprezza, colpevolizza, ricatta, ricordando agli altri i principi morali od il perseguimento della perfezione, ma questo solo quando gli torna utile. E per raggiungere i suoi scopi ricorre a raggiri, ragionamenti pseudo-logici che capovolgono le situazioni a suo proprio vantaggio. Spesso la sua comunicazione è paradossale: messaggi opposti in double bind, a cui è impossibile rispondere senza contraddirsi; oppure deforma il significato del discorso. Si auto-commisera, si deresponsabilizza, non formula richieste esplicite e chiare. Eppure non tollera i rifiuti, vuol sempre avere l’ultima parola per trarre le sue conclusioni, pur non condivise. Muta opinioni e decisioni. Soprattutto mente, insinua sospetti, riferisce malintesi . Simula somatizzazioni ed autosvalutazioni, ma dimostra sostanzialmente disinteresse affettivo.
Si tratta, insomma, di personalità disturbate e disturbanti, con cui ci si può legare sentimentalmente per venire immancabilmente destabilizzati dalla loro perfida influenza (Giuseppe M. S. Ierace).

Vedi:
Nazare-Aga, I. La manipolazione affettiva, Castelvecchi, Roma, 2008
Hirigoyen, M.-F. Molestie morali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro, (Le harcèlement moral, Syros, Parigi 1994), Einaudi, Torino, 2000

httpv://www.youtube.com/watch?v=_k1mRlY-fjY

Per consulti (anche telefonici) scrivi a Pietro.Brunelli@fastwebnet.it (telefono orario lavorativo 3391472230).

PRIMA DI LEGGERE  TESTIMONIANZE E COMMENTI E, SE VOLETE, DI PARTECIPARE SCRIVENDO VOSTRE OSSERVAZIONI E ULTERIORI TESTIMONIANZE, VI PREGO DI LEGGERE La SINTESI DELLA  ‘SECONDA PARTE’,  AVENTE IMPORTANTI CONSIDERAZIONI DIAGNOSTICHE PER COMPRENDERE IL TRAUMA DELLE VITTIME DI PARTNER OPPORTUNISTI,  BUGIARDI, MANIPOLATORI – ovvero partner che – in termini di ‘spiegazione psichiatrica’, possiamo considerare come affetti da DISTURBO NARCISISTICO  DI PERSONALITA’ (DNP) , ma che nei termini della psicologia di orientamento junghiano possiamo ‘comprendere’ in quanto persone pervase dal loro ‘lato oscuro’ – l’OMBRA – una parte dell’inconscio presente in tutti gli esseri umani, e che in determinate condizioni può dare luogo a modi di essere e di fare negativi e maligni, per gli altri ed anche per se stessi – ciò è qui solo accennato ed è  contenuto nella quarta parte di questa ricerca, parte che  non è pubblicata (affinché non generi equivoci) è possa essere fornita in modo personalizzato e su richiesta questi approfondimenti terapeutici sono disponibili solo su richiesta, in forma generica o personbalizzata, previo accordi e chiarimenti).

SECONDA PARTE

  IL TRAUMA DA NARCISISMO (TdN)
I narcisisti patologici: Vampiri psicoaffettivi traumatizzanti

W. Herzog, Nosferatu, 1978

 Tutti i narcisisti patologici sono più o meno maligni a seconda della situazione, basti dire che si approfittano dell’amore altrui a scopo egoistico e manipolatorio. Tuttavia bisogna capire che sono semi-inconsapevoli della propria malignità — si veda la Importante avvertenza di base nell’introduzione. Tutti possiamo agire in modo negativo, talvolta anche deliberatamente, però nella misura in cui proviamo senso di colpa e poi anche il pentimento, non siamo affetti da narcisismo patologico (può darsi che abbiamo altri problemi, o che semplicemente abbiamo agito male). Come ha dimostrato Winnicott la base istintuale, prima ancora che culturale, per uno sviluppo individuale ed equilibrato dell’essere umano è nella capacità di provare ‘senso di colpa’ . I narcisisti sono tanto più patologici (maligni) nella misura in cui non provano senso di colpa e quindi per nutrire il proprio egoismo, giungono all’invidia, alla manipolazione e all’odio (in modo particolarmente assurdo verso chi li ama e ne ha fiducia). Voglio però ricordare che ci sono patologie o complessi ove il senso di colpa è percepito in modo esagerato oppure ingiustamente auto-accusatorio, quindi provare un senso di colpa ‘sbagliato’ non è indice di un buon equilibrio, ma è indice che il proprio disequilibrio non è di carattere narcisista.

Secondo diverse ricerche, nella  maggioranza dei casi i narcisisti patologici sono uomini (per cui le vittime sono maggiormente le donne), ma quando si tratta di donne, il disturbo può diventare più subdolo e maligno (probabilmente perche le donne gravemente narcisiste covano un’invidia e una rabbia vendicativa  maggiore per via dei retaggi di una tradizione penalizzante per il femminile ).  Tuttavia, che si tratti di uomini o di donne, esistono tipologie particolarmente maligne di narcisismo patologico, seriamente disturbante e traumatizzante per il partner. La cattiveria semi-consapevole che caratterizza questa patologia si abbatte in modo particolare sui partner, in quanto i narcisisti patologici hanno inconsciamente  nella mente la diabolica idea di doversi poter vendicare su qualcuno che attraverso l’innamoramento è caduto sotto il loro dominio, e il loro bisogno di vendetta è dovuto al fatto che credono di essere stati svalorizzati e sminuiti dalla famigli  e dal mondo in generale, sentono che la vita gli fa subire torti enormi che li rendono deboli e insicuri, perciò devono farla pagare a qualcuno. Il narcisista patologico la fa pagare psichicamente alle persone che hanno la disgrazia di innamorarsene, producendole continui ‘microtraumi’ fino a provocarle una vera e propria sindrome traumatica dagli esiti che possono essere gravi e persino fatali. Invece lo psicopatico, il serial killer’ , cova anche lui/lei una forte invidia primaria, e allora ha bisogno di vendicarsi, ma a differenza del narcisista adopera la violenza fisica e nei confronti di persone che, spesso, sono ritenute  appartenenti ad una certa categoria. Raramente i narcisisti richiedono di essere curati (se dovesse chiederlo è buon segno), a meno che una profonda crisi dovuta ad un lutto o ad una disgrazia non li porti ad uno stato di depressione che li costringe ad una terapia. Ma ad un certo punto la malattia evolve, in genere intorno alla terza età, sviluppando disturbi di tipo schizoide, bipolari e ansioso depressivi che costringono il narcisista a doversi curare anche se poi si possono tuttalpiù contenere i sintomi. Bisogna quindi pensare che queste persone, che a causa del loro disturbo hanno fatto molta male nella vita affettiva  la pagheranno molto cara, (a meno che non riescano ad impegnarsi, per necessità o per illuminazione, in un cammino di guarigione, lungo e difficile, che passa necessariamente attraverso il riconoscimento dei danni inflitti al loro prossimo e quindi nel volersi scusare in modo sentito, profondo e sincero — cosa però, estremamente improbabile).La malattia dei narcisisti patologici fa ammalare chi intrattiene con loro relazioni affettive, nella coppia, nella famiglia e nell’amicizia. Ho quindi proposto di chiamare con il nome di TRAUMA DA NARCISISMO (TdN) l’effetto traumatizzante della relazione affettiva con un narcisista patologico. Non si tratta solo di dare un nome ad una sindrome (peraltro riconosciuta, anche se non molto esplorata), ma di inquadrare una nuova diagnosi al fine di poter procedere per una corretta terapia.

L’immaginario popolare, ripreso da artisti, letterati e registi rappresenta i narcisisti maligni come vampiri, i quali desiderano il sangue di persone sane, e l’ottengono approfittandosi delle tenebre, vale a dire di una relativa cecità della vittima dovuta ad uno stato di innamoramento indotto in modo seduttivo e manipolatorio.  Le vittime/prede dei narcisisti patologici che subiscono il TdN (Trauma da Narcisismo) possono essere comprese figurativamente nel senso di essere state ‘vampirizzate’ da un ‘vampiro psicoaffettivo’.

I narcisisti patologici adoperano quindi deliberatamente la sessualità, ma anche la falsa  e artata tenerezza, per far cadere la vittima/preda in uno stato di intorpidimento della consapevolezza, per conquistarne la fiducia e l’amore (che appunto e cieco) al fine di nutrirsene per scopo egoistico.

Al narcisista patologico piace immensamente sedurre, quindi adopera ogni suo talento per riuscirci, e ci riesce proprio in quanto è capace , inizialmente, di assumere le sembianze del ‘sogno d’amore’ della vittima… sogno che poi diverrà un incubo.  Inoltre il narcisista patologico, non potendo amare normalmente è invidioso della capacità del partner di amare, a tal punto da volerlo distruggere, logorandolo sottilmente e arrivando in certi casi ad indurlo all’autolesionismo e al suicidio. Molti testi psichiatrici considerano il DNP (Disturbo narcisistico di personalità) come un grave disordine mentale che mira a generare la pazzia negli altri (è qualcosa di satanico che soltanto le vittime possono comprendere in tutto il suo orrore).

I narcisisti più maligni nell’ambito della relazione affettiva diventano spesso rabbiosi (senza un chiaro motivo) non piangono mai o quasi mai, inoltre umiliano sadicamente il partner con molteplici modalità, specialmente quando la relazione si sta ultimando, allo scopo di distruggerlo moralmente. Come narra il mito di Narciso, il quale istigava i suoi ex-amanti al suicidio, purtroppo il narcisista maligno può giungere anche a questo. La malignità si puo’ esprimere anche attraverso denunce alla polizia per il solo fatto che il partner chiede una spiegazione. Inoltre la malignità si esprime anche attraverso la diffamazione del partner presso amici e anche persone che il partner-vittima non conosce. Le vittime/prede di un narcisista è come se fossero state contagiate da un virus psichico trasmesso per via erotico/sessuale (anche se il paragone può considerarsi tragicamente infelice, in quanto chi è colpito da una malattia virale trasmissibile sessualmente  ed applica ogni cautela può essere di certo meritevole di grande amore, ma chi trae godimento nel suo narcisismo patologico nel manipolare e violentare psicologicamente la persona che lo ama, infettandole veleno psichico, certamente NO).  Quindi è come se le persone traumatizzate da un narcisista patologico fossero entrate in contatto con un potente veleno, ad esempio l’amianto, o scorie radioattive, e quindi sono intossicate. Le persone infettate/intossicate da un narcisista cattivo e distruttivo attraverso una relazione affettiva manipolatoria, perdono le loro difese immunitarie nei loro punti deboli, per cui i loro problemi o le loro debolezze, a livello psicologico e umano, si acuiscono pericolosamente. Vi è poi un forte crollo dell’autostima per cui ci si sente brutti, incapaci, insicuri in quanto appare inconcepibile di essere stati trattati con tanta violenza psicologica dalla persona amata. Si viene invasati da una sorta di ‘delirio di rovina’  che fa sentire perduti, senza più speranze, senza più un senso nella vita, con la morte nel cuore.

Munch, Ceneri.

Dunque, quando parliamo di un narcisista patologico è chiaro di chi stiamo parlando? con chi abbiamo avuto a che fare? Signore e Signori, come si dice comunemente, stiamo parlando di UN PAZZO/A! (di certo nell’ambito dell’affettività), ne siamo stati infettati; non ci resta che curarci con pazienza e amore di se stessi. La pazzia non è da intendere solo come l’essere fuori dalla realtà, ma anche nelle sue forme lucide, che non alterano le funzioni cognitive o l’esame di realtà, ma che sono comunque pericolose per sé e per gli altri. Uno psicopatico serial killer, nella vita di tutti i giorni, sembra una persona assolutamente normale. Un narcisista di tipo maligno si differenzia dallo psicopatico perché non uccide, non esercita violenza diretta, ma comunque attua comportamenti volti a danneggiare tutti coloro che per errore si fidano di loro, nell’amore, nell’amicizia, nelle relazioni parentali. Si tratta quindi veramente di una forma di pazzia, la quale ha il potere di far impazzire chi ne viene ingenuamente a contatto. Inoltre chi ne può venire a contatto non è assolutamente detto che sia un ‘ingenuone’ in quanto i narcisisti come gli psicopatici sono così subdoli che spesso non vengono riconosciuti neppure dagli psicoterapeuti e dagli psichiatrici (se non dopo attentissime osservazioni). Tuttavia va detto ancor una volta che le persone più soggette e predisposte ad essere ‘infettate’ dal narcisismo patologico sono quelle con una ‘ferita narcisistica’  la quale fa sì che esse abbiano meno anticorpi psichici, e quindi meno capacità di salvaguardarsi in tempo, nonché di reagire per guarire. Ciò le rende pericolosamente vulnerabili alla traumatizzazione da narcisismo patologico la quale va ad infettare una ferita preesistente, occulta e non curata. Se una ferita si infetta c’è il rischio che l’infezione si espanda a tutto l’organismo. In genere, restando nella metafora della salute corporea, quando una ferita si infetta, gli anticorpi provvedono ad arginare l’infezione in modo piuttosto spontaneo, ma se la ferita è troppo profonda, gli anticorpi non bastano, bisogna disinfettarla e poi suturarla con dei punti. Se poi gli anticorpi sono indeboliti anche una ferita superficiale può diventare pericolosa.

F. Bacon two figures, 1953

L’infezione psichica trasmessa dal narcisismo patologico ha due effetti devastanti: dilata e approfondisce la ferita e depotenzia e disorienta gli anticorpi, cioè il sistema immunitario ; tuttavia le persone traumatizzate da narcisismo patologico non si spaventino, le cure ci sono e sono efficaci, ma necessitano di un loro impegno, di una loro volontà di curarsi. Soprattutto è importante, al fine di attivare correttamente gli ‘anticorpi psichici’ di capire che il partner narcisista introiettato (vissuto dentro di sé) è un ‘oggetto idealizzato’ malato. Ecco perché un informazione corretta può essere considerata l’avvio ad una terapia. Solo se si ha coscienza, se si è informati, la psiche può reagire -anticorpi — verso il disturbo/malattia, altrimenti se si è nel TdN, gli anticorpi (sempre in senso figurato) agiscono in modo errato, o contro se stessi, o contro altri (anche persone vicine, amiche o terapeuti) e poi anche contro il partner narcisista patologico in carne ed ossa (in quanto ci si dimentica, o non si vuole accettare che questi è una persona davvero disturbata).

Differenze e concomitanze tra  Trauma abbandonico e Trauma da Narcisismo   

Munch, separation

La sintomatologia della vittima – che io definisco come colpita da TRAUMA DA NARCISISMO (TdN) –  può dare luogo ad una sindrome più o meno grave e va curata onde evitare peggioramenti. Va detto che quando si viene abbandonati si può subire un TRAUMA ABBANDONICO di maggiore o minore intensità, che è già di per sé assai doloroso e sconvolgente, ma se a questo si aggiunge il TdN – TRAUMA DA NARCISISMO – la situazione diventa ancora più grave, in quanto il partner narcisista, oltre ad abbandonare, mira a distruggere, umiliare, ferire, offendere il partner che viene abbandonato. Quest’ultimo, cioè la vittima del narcisista,  può sviluppare una vera e propria sindrome traumatica specifica, che negli Stati Uniti è stata già evidenziata da qualche anno, ma che in Italia non è ancora chiara (vedi:  Narcissism Victim Syndrome, A newhttps://samvak.tripod.com/npdglance.html). In pratica si pensa soltanto ad un trauma abbandonico – esasperatosi per problematiche soggiacenti nella vittima –  e non si riesce a capire che in tal modo la vittima viene incompresa e ferita, in quanto non si riesce  a diagnosticare che essa ha subito qualcosa di assai peggiore, un TdN, appunto (e ciò a prescindere dalle sue eventuali problematiche psicologiche).

Purtroppo, le persone violentate nell’anima e traumatizzate dal narcisismo patologico, hanno una ferita nascosta e  non curata nel proprio narcisismo (ferita narcisistica) cioè una carenza nella qualità e nella capacità di amare se stesse, carenza della quale non sono consapevoli. A causa di questa carenza affettiva verso di sé, le vittime sono propense a innamorarsi in modo assai cieco e idealizzante, ed in un certo senso restano costantemente innamorate del partner senza riuscire a passare allo stadio del ‘voler bene’, cioè senza riuscire a conoscere e ad accettare in modo critico e correttamente difensivo le parti negative e conflittuali dell’altro. Quando si ha una ferita narcisistica occulta si è più esposti in generale alle pene d’amore, ma in modo particolare si diventa più facilmente vittima dei narcisisti patologici. Si immaginino costoro come iene o come squali che hanno una fortissima capacità di fiutare il sangue e di aggredire altri animali sanguinanti, inclusi gli umani. Ecco, allora che la ferita narcisistica sanguina e il narcisista patologico, immaginabile come un vampiro succhiasangue, individua una preda assai appetibile, in quanto più facilmente manipolabile e sfruttabile (dissanguabile). Allora è vero che le vittime sono persone buone ed equilibrate nella loro capacità di dare e di ricevere amore, ma purtroppo hanno una ferita occulta che non gli permette di ‘autoamarsi’ (autostima) in modo sufficientemente equilibrato. Ecco quindi che la persona traumatizzata da narcisismo patologico va prima aiutata a superare il trauma, ma poi deve essere aiutata anche a sanare la sua ferita, la quale non è stata provocata dal vampiro, in quanto c’era già prima, al vampiro è servita come punto debole su cui agire, traendone metaforicamente sangue, cioè vitalità, energia, a scopo manipolatorio e mortificante.Nella pratica clinica e nella mia esperienza personale ho avuto modo di rilevare uno specifico TdN, e cioè un TRAUMA DA NARCISISMO, avente una sintomatologia simile al DPTS (il Disturbo Post Traumatico da Stress) che lasciava i militari reduci del Vietnam per tutta la vita destabilizzati), che richiede cure, solidarietà, comprensione.  IL DPTS provoca una sindrome post-traumatica, l’incapacità di riprendersi da un trauma (con conseguenze purtroppo molto destabilizzanti e a lungo termine), dovuto soprattutto alla paura verso eventi violenti e catastrofici per la propria vita o di persone care, o anche di altri esseri umani. Invece il Trauma da Narcisismo agisce sulla sfera affettiva, la più sensibile dell’esperienza umana; consiste in un perpetuarsi del Trauma abbandonico, che nelle relzioni disturbate dal narcisismo patologico si percepisce anche durante una relazione affettiva come continua ‘minaccia abbandonica’ alla quale segue uno shock finale, o numerosi devastanti ‘tira e molla’, che destabilizzano l’equilibrio affettivo ed erotico.

 Si subisce una mortificazione interiore dell’amore… solo chi ha esperito questa tragica sensazione sa quanto è grande il dolore, il pericolo, la solitudine, l’’incomprensione colpevole e incolpevole degli altri, l’ansia, la depressione, la vergogna, le idee di fuga o suicide, il tentativo di calmarsi con psicofarmaci, alcol, droghe, l’autolesionismo, la paura di impazzire, il senso di ‘morte vivente’…VERSO UNA GUARIGIONE… Se il TRAUMA DA NARCISISMO viene curato e compreso, le ferite si cicatrizzano, resta il segno, ma diventa anche un segno di forza e di conoscenza.

Le informazioni in questo blog possono aiutarvi a capire, se desiderate ulteriori informazioni potrete riceverle solo previo colloquio e accordi in quanto vanno personalizzate per il vostro specifico caso, altrimenti potrebbero essere interpretate in modo non corretto, in quanto quando si è sotto l’effetto di un trauma è facile sbagliarsi (e questo bisogna cercare di evitarlo).

Raccomando alle vittime da TdN  di  non cadere nell’abuso degli psicofarmaci (o di altro: alcol, fumo, droghe), di chiedere aiuto a  persone veramente amiche, capaci di comprendere a fondo (che purtroppo non sempre si trovano e che soprattutto non credano che si tratta di un ‘semplice’ mal d’amore,  cioè di un trauma abbandonico ‘esagerato’). Raccomando inoltre di non buttarsi tra le braccia di chiunque credendo di poter risolvere il trauma in tal modo, e neppure di intraprendere lunghi viaggi da soli o tentare drastici cambiamenti di vita, come fuga reattiva  nel tentativo di fuggire al trauma. Datevi tempo e seguite tutti i consigli che più vi sembrano adatti a voi con l’obiettivo primario di de-traumatizzarvi. Vanno bene tutte le tecniche di rilassamento, le attività espressive e ricreative, allo scopo di esprimere creativamente la propria sofferenza e di distrarsi in modo sano. Ricordatevi sempre che l’effetto del trauma è quello di far apparire la vita completamente distrutta, di sentirsi lordati nell’anima da una potenza malefica, MA NON E’ COSI’. Inoltre informatevi, in quanto è importantissimo per superare il trauma riuscire a comprendere ledinamiche di coppia a sfondo narcisistico. E poi ricordatevi che esistono varie forme di intervento deutramatizzante e psicoterapeutico, che possono essere su misura per voi (questo articolo/forum, nonché auto-aiuto,  ha lo scopo di informare  a livello generale anche su tali tecniche, ma trattandosi di questioni strettamente personali una consulenza o una assistenza  psicologica personalizzata può essere data solo attraverso colloqui diretti e la creazione di un’alleanza terapeutica con il terapeuta particolarmente centrata sull’empatia, la solidarietà e la comprensione e il rispetto per la vostra pazienza, impegno e coraggio di voler superare il TdN).

A mano a mano che si guarisce si comprende di come la propria conoscenza della vita sia aumentata, di come ci si senta più indipendenti e più sensibili alle sofferenze altrui, di come sia importante un amore vero ed equilibrato, raggiungibile solo se prima si raggiunge una buona comprensione di se stessi e si impara ad accettarsi per come si è ed a volersi bene. Il Trauma da Narcisismo può dunque diventare un’occasione per rivelare, accettare e curare la ferita narcisistica della quale non si era consapevoli e che era, già prima, una fonte di turbamento e di negatività.   Allora l’incubo passerà, il ‘mostro semi-inconsapevole’ (vedi: ‘Avvertenza importante di base’ nell’introduzione) reale e interiorizzato, non potrà più farvi alcun male, il male che vi ha fatto servirà per curare  ferite sanguinanti che non sapevate di avere e che avevate ancor prima di subirne la violenza, ed è così che nascerà in voi un processo di trasformazione positiva e, davanti a voi, ci sarà davvero la prospettiva di una vita migliore…

ARGOMENTI consigliati per i quali si può richiedere approfondimento generalizzato e/o personalizzato o per poter meglio sviluppare un dibattito sul blog attraverso testimonianze e pareri:

  • IL PROCESSO TRAUMATIZZANTE DA NARCISISMO – COME ESORDISCE, COME SI ACUISCE, QUALI SINTOMI E DANNI PROVOCA E COME SI PUO’ CURARE
  • PERCHE’ PER SUPERARE IL TRAUMA (TdN) E’ IMPORTANTE STUDIARE LA MALATTIA DEL NARCISISTA PATOLOGICO CHE LO HA PROVOCATO
  • IN CHE MODO IL NARCISISTA PATOLOGICO PUO’ FARE IMPAZZIRE L’ALTRO
  • LA RECITAZIONE ‘QUASI SPONTANEA’ DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • PERCHE’ L’AMBIVALENZA DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • PERCHE’ SI CEDE ALLA SEDUZIONE DEI NARCISISTI PATOLOGICI
  • IL MASCHILE E IL FEMMINILE NEL NARCISISMO PATOLOGICO
  • LA SESSUALITA’ DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • DNP e  SFRUTTAMENTO E DANNEGGIAMENTO DEL PARTNER
  • LA FERITA  NARCISISTA DELLA PERSONA TRAUMATIZZATA DA TdN
  • LA CATTIVERIA DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • CRUDELTA’MENTALE, VIOLENZA PSICOLOGICA DEL NARCISISTA PATOLOGICO CHE VIOLENTA L’ANIMA DEL PARTNER
  • IL LATO BUONO DEL NARCISISTA PATOLOGICO (… è quello che ti frega!).
  • IL NARCISISTA PATOLOGICO NEL SOGNO/INCUBO DEL PARTNER TRAUMATIZZATO
  • IL NARCISISTA PATOLOGICO INTROIETTATO DENTRO LA PERSONA TRAUMATIZZATA
  • I NARCISISTI PATOLOGICI NELLA LETTERATURA E NEL CINEMA
  • PERCHE’ LA PERSONA TRAUMATIZZATA NON E’ PROPRIO UNA VITTIMA
  • PERCHE’ IL NARCISISTA PATOLOGICO APPARE SPESSO BUONO AGLI ALTRI
  • COME ARGINARE LA GELOSIA TORMENTOSA VERSO IL PARTNER NARCISISTA PATOLOGICO, DURANTE LA RELAZIONE E DOPO LA ROTTURA
  • COME RECUPERARE LA PROPRIA AUTOSTIMA DEVASTATA DA UN PARTNER CON DNP
  • SOVRAPPOSIZIONI TRA NARCISISMO PATOLOGICO E BORDERLINE
  • QUALE CURA PER I NARCISISTI PATOLOGICI ?
  • COME AIUTARE I NARCISISTI PATOLOGICI
  • IL NARCISISTA PATOLOGICO E’ SULLA VIA DI GUARIGIONE QUANDO CHIEDE SINCERAMENTE SCUSA (rarissimo)
  • COME CONFRONTARSI CON I NARCISISTI PATOLOGICI ALL’INTERNO DI UNA RELAZIONE CHE SI INTENDE CONTINUARE
  • PER QUALI RAGIONI IL/LA  NARCISISTA PATOLOGICO TIENE IL PARTNER SOTTO MINACCIA ABBANDONICA E ATTUA SPESSO
  • PERCHE’ IL PARTNER CON DNP TRADISCE (Cosa cerca in particolare nel tradimento)?
  • PERCHE’ IL PARTNER CON DNP TENDE A CALUNNIARE E A DIFFAMARE LA PERSONA CHE LO AMA, NASCOSTAMENTE, DURANTE E DOPO LA RELAZIONE?
  • PERCHE’ IL PARTNER CON DNP SI RIFIUTA DI DARE SPIEGAZIONI E SI ARRABBIA SE GLI VENGONO RICHIESTE?
  • PERCHE’ LA PERSONA TRAUMATIZZATA DAL PARTNER CON DNP HA UN DISPERATO BISOGNO DI OTTENERE SPIEGAZIONI DAL SUO PERSECUTORE?
  • PERCHE’ BISOGNA BEN DISTINGUERE UNA RELAZIONE A SFONDO SADOMASOCHISTA CON UNA RELAZIONE A SFONDO NARCISISTICO?
  • QUANDO IL PARTNER CON DNP TENDE A SENTIRSI E A PRESENTARSI COME SE FOSSE PERSEGUITATO DALLA PERSONA CHE HA TRAUMATIZZATO.
  • PRECAUZIONI E DIFESE DOPO LA RELAZIONE CON IL NARCISISTA PATOLOGICO
  • COME ELABORARE LA RABBIA VERSO IL NARCISISTA PATOLOGICO
  • COME LA PERSONA TRAUMATIZZATA  DA UN PARTNER CON DNP, PUO’ OTTENERE GIUSTIZIA RISPETTO AI SOPRUSI E ALLA VIOLENZA PSICOLOGICA SUBITI
  • DIFFERENZE E CONCOMITANZE TRA TRAUMA ABBANDONICO E TRAUMA DA NARCISISMO (TdN)
  • SIMILITUDINI TRA TdN e DPTS (DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS)
  • PERCHE’ SPESSO LA VITTIMA DA TdN NON VIENE COMPRESA DAVVERO
  • LA PERSONA TRAUMATIZZATA DA TdN RISCHIA IL DETERIORAMENTO DELLE RELAZIONI FAMIGLIARI E DI AMICIZIA
  • CONSIGLI PER GLI AMICI E I PARENTI DELLA VITTIMA CON TdN
  • LA PERSONA TRAUMATIZZATA  DA TdN RISCHIA DI CEDERE ALL’ABUSO DI SOSTANZE PSICOGENE (Psicofarmaci, alcol, droghe)
  • L’AUTOLESIONISMO DELLA VITTIMA E I PENSIERI SUICIDARI
  • IL BISOGNO ESTREMO E FRUSTRATO DI OTTENERE CHIARIMENTI DAL PARTNER CON DNP
  • IL BISOGNO ESTREMO DI MANTENERE CONTATTI CON l’EX PARTNER CON DNP

AVVERTENZA! Le diagnosi non sono un gioco! Narcisismo patologico o alibi paranoide?

 Credo sia doveroso aprire un dibattito anche sulle proiezioni paranoidi, in quanto c’è il rischio che la nozione di narcisismo patologico venga sempre più spesso usata per proiettare tutte le colpe su chiunque che per qualche motivo non ci viene bene…

E’ UN RISCHIO SERIO CHE C’E’.
Va inoltre ricordato che , anche se l’altro/a è un narcisista patologico, ciò non vuol dire che non ci si debba mettere in discussione in quanto si è la povera vittima incompresa. Per guarire veramente, una volta appurate le colpe dell’altro, va assolutamente fatto il lavoro del MEA CULPA.

Solo quando si farà i conti con il proprio VAMPIRO INTERIORE, si riuscirà a mollare veramente la presa collusiva con il VAMPIRO ESTERIORE. Chi adopera la nozione di narcisismo patologico, senza profonda conoscenza psicoterapica e senza un consulto serio sulla propria esperienza, rischia seriamente di farsi del male e di fare del male ad altri. Tutti abbiamo diritto di esprimere pareri e testimonianze, ma non abbiamo il diritto, neppure se psicoterapeuti, di sparare diagnosi con lo scopo di scaricarci la coscienza… va bene riflettere, ma in modo ponderato e sempre mettendosi in discussioni e con il dovere di verificare attraverso situazioni e consultazioni serie e personalizzate. Perciò occhio ai sitarelli che adoperano le etichette psichiatriche come se fossero torte in faccia e frecciatine liberatorie.

PER FAVORE DOVETE CAPIRE che su queste cose non si scherza è in gioco la vita delle persone, si tratta della salute umana, del posto di lavoro, delle relazioni rovinate con amicizie e con i parenti, del rischio di abuso di psicofarmaci, droghe, alcool, dell’insorgere di patologie psicosomatiche (anche gravi come il cancro), di molti disturbi d’ansia e depressione, fino alla fantasia suicidaria ed il passaggio all’atto, e comunque di destini vitali spezzati e di infelicità durature. Ecco, di cosa stiamo parlando quando ci intratteniamo con bocconcini di narcisismo patologico self service… ok, va bene, si vuole riflettere, però attenzione, bisogna sapere bene cosa si sta toccando, e se si vuole riflettere su queste cose senza titoli ed esperienza specialistica la cosa giusta da fare è spendere almeno quanto si spende da un parrucchiere — perché questo è — per parlarne con specialisti che hanno studiato una vita per capire e per curare questi gravi problemi della salute mentale. Era mio dovere scrivere questa nota, in quanto psicoterapeuta più volte citato per via del blog a cura dell’Associazione Culturale Albedo di cui sono Presidente.

 IL NARCISISMO PATOLOGICO NON E’ PIU’ UNA MALATTIA… ALLORA SAREBBE PROPRIO UN MALE, in particolare: VAMPIRISMO.

 E’ di questi giorni la notizia che il prossimo DSM 5, bibbia della psichiatria non intende considerare più il narcisismo come disturbo di personalità, in quanto i tratti che lo caratterizzano sono sempre più diffusi come ‘normosi’ e molte persone del settore e non, lo hanno divulgato senza il necessario approfondimento. Per cui il DNP non sarà più considerato una malattia psichiatrica precisa (anche se ciò sta provocando un terremoto nella ricerca sulla salute mentale negli USA), e al suo posto vi sarà un generico disturbo di tratti di personalità (che incrocia altri 4 disturbi pure rimossi, lasciando tuttavia a sé il borderline). Questa scelta, prevalente per ora prevalente nel gruppo di lavoro di psichiatri che pubblica il DSM , oltre essere stata duramente criticata da eminenti psicoterapeuti, psichiatri e commentatori autorevoli di altre discipline, denota la gravità della situazione di fronte a comportamenti di egoismo esasperato, manipolazione e violenza psicologico che sono così diffusi, variegati ed ambigui (normosi) da sfuggire ad una diagnosi scientifica di tipo classificatorio, con la conseguenza di dichiarare una resa dinnanzi a mali evidenti che vengono quindi considerati psicologicamente normali.

Resta il fatto che la violenza psicologica esiste, a questo punto se non è più una malattia è proprio il male. Il dibattito è molto delicato ed è un bene che sia così. Noi psicoterapeuti consideriamo da sempre le etichette psichiatriche solo come quadri di riferimento da interpretare caso per caso. L’approccio clinico che io ho proposto in riferimento alla psicologia archetipica ed in particolare rispetto alla figura del vampiro, a questo punto, in termini umanamente e psicologicamente  diagnostici e terapeutici è effettivamente il più intuibile, comprensibile ed efficace (sebbene non sia ancora molto conosciuto, anche perché non si rifà al linguaggio psichiatrico ortodosso). Va quindi ricordato che chi pretende di improvvisarsi in questo settore, senza competenze specialistiche e senza volersi fare aiutare da esperti, genera una pericolosa confusione negli altri e in se stesso, pur essendo mosso da buone intenzioni. Questa può essere solo una breve nota che rinvia al seguente articolo introduttivo in inglese (uno tra i tanti) che appaiono in questi giorni. https://psychcentral.com/

Quanto viene affermato in questo articolo, nonostante queste recenti diatribe teoriche non cambia, anzi si specifica maggiormente che in termini di psicologia, intesa come logica della psiche, che è l’anima (la quale ha logiche assolutamente speciali) la figura archetipica del VAMPIRO è quella che maggiormente consente di comprendere il fenomeno. Per cui quando parliamo di Narcisismo patologico o di DNP , in ottemperanza a decenni di ricerche ed esperienze, teoriche e cliniche internazionali,  si consideri che qui parliamo di VAMPIRI PSICHICI  e più in particolare dei loro devastanti effetti in termini di VAMPIRIZZAZIONE della vita amorosa.

La sfida in questo dibattito è dunque assai complessa e delicata, ma vale la pena impegnarsi, ciascuno con le sue esperienze, competenze e sensibilità. In tal modo si darà un significativo contributo ad una questione fondamentale  che riguarda il benessere e la salute mentale… e soprattutto all’AMORE che tra tutti i beni è il più grande.

CHI E’ IL MANDANTE DEI VAMPIRI PSICHICI? SOLO L’AMORE POTRA’ SCOPRIRLO E SCONFIGGERLO.

pubblicato da Pier Pietro Brunelli – Psicoterapeuta
il giorno domenica 26 dicembre 2010 alle ore 3.03

Carissime e carissimi

è tardi, sta finendo il giorno di Natale, voglio scrivervi quello che penso e che so, come un messaggio di auguri, un regalo ed una esortazione… ci provo. Perdonate gli errori, sono stanco…

Chi  è stato traumatizzato nei sentimenti da partner che hanno grossi problemi relazionali — tanto da poter essere paragonati a vampiri psichici –  è una persona che ha sbagliato, ingenuamente, perché ha colluso con la negatività, si è lasciata legare ad aspetti malefici dell’anima… ha tutte le attenuanti, ma ha sbagliato, e quindi la sua sofferenza è una forma di espiazione, perché deve capire che ha sbagliato e deve riscattarsi verso il bene… deve tornare ad amare il bene non il male … e il bene non è solo egoistico, non è la felicità per sé come due cuori e una capanna e il resto chi se ne frega… no, è anche stare insieme, ma insieme anche PER qualcosa di giusto, per il bene, anche attraverso piccole cose, due hanno un amore nel bene quando questo amore porta buoni frutti al mondo, agli altri… Allora chi è stato traumatizzato dall’amore per il male, e il male lo ha distrutto, stuprato, devastato, ha però anche un grande dono, ha cioè, anche se ha sbagliato e deve pagare, ha una grande, immensa capacità di amore.. è una persona che ha una capacità di amare, accettare, perdonare così grande che, purtroppo, potrebbe arrivare, anzi arriva, ad amare anche il diavolo, non in quanto tale, ma credendo che in esso/a c’è un angelo da salvare… Dunque è un grave sbaglio amare chi si serve del male e lo fa, seppure con l’idea di salvarlo, e questo sbaglio si paga, ma si tratta di uno sbaglio che rivela anche una grandissima forza verso il bene ed è su questa che bisogna lavorare per tornare a stare bene e per imparare a donare il proprio grande immenso amore a tutto ciò che può fare bene… certo ad un compagno buono, ad una compagna buona… ma affinché questo possa avvenire bisogna prima amare tutti coloro che lo meritano e che hanno bisogno di essere amati… bisogna amare anche i cattivi, ma quelli veri, cioè quelli che sono sempre cattivi, come lo era il lupo di San Francesco, odiato e cacciato da tutti, sempre cattivissimo, allora San Francesco capì che lo si doveva aiutare a trovare la sua parte buona e così con amore lo aiutò… bisogna amare anche le ‘pecore nere’ quelle che sono nere sempre, perché hanno sbagliato e nessuno le aiuta e continuano a sbagliare… ma dovete fare molta attenzione e allontanare i falsi cattivi che sono anche i falsi buoni, quelli cioè che fanno finta di essere buoni per poi poter fare meglio del male… E’ una storia vecchia come il mondo quella di Satana che inganna Eva con l’inganno, appunto, facendo finta di essere buono, per avere la sua fiducia… dovete rinnegare quelli che sono ora cattivi e un attimo dopo buoni e poi cattivi perché lo fanno perché sono malati di una malattia che li spinge a farvi del male perché questa malattia si nutre del male , essi esse hanno bisogno del male, e per farlo in certi momenti vi seducono e vi manipolano facendo la parte di angeli o di bisognosi d’aiuto e d’affetto… Ricordatevi il CAVALLO DI TROIA, la più infida arma di tutti i tempi, quella che rese celebre una guerra che divenne il mito omerico fondante di tutta la cultura occidentale, una guerra che dopo dieci anni fu vinta dai greci assediatori con l’inganno… come? Facendo finta di essere buoni, con un bel regalo , un bellissimo grande cavallo bianco … e i troiani aprirono le porte e festeggiarono, ma nella notte dalla pancia del cavallo fuoriuscirono gli invasori greci che misero a ferro e fuoco ogni cosa… ecco così fanno certi vampiri/e nelle relazioni affettive, 10, 100, 1000 cavalli di Troia fino a quando non vi avranno completamente devastate/i… ALLONTANATELI, ALLONTANATEVI prima che sia troppo tardi, prima che la vostra vita fisica, psichica, morale materiale venga devastata a morte (questo è il rischio, purtroppo).

Ma allora chi bisogna amare? Solo quelli che sono sempre bravi? E no, questi non esistono, e se lo sembrano, stanno facendo finta anche loro… bisogna amare le persone con i loro pregi e i loro difetti, accettare il conflitto, confrontarsi, è normale ciò… ma badate ho detto bisogna amare.. le PERSONE… non delle strutture psichiche disaggreganti e devastanti dalle sembianze umane… scusate, se esagero. Voglio dire che… sù, andiamo, siate oneste/i… voi lo sapevate benissimo che quella lì, quello lì, il vampiro, la vampira, non era una persona tanto normale (addirittura a mio avviso dal punto di vista di una compiutezza psichica, di un Sé coeso accettabile, non si tratta nemmeno di una persona vera e propria… ma vabbé) comunque lo sapevate che era un essere pregno di energia negativa che a volte faceva il bravo, la brava per poi contaminarvi meglio … “Che bella bocca che hai?”… “Per sbranarti meglio piccina mia” (infatti fingeva di essere la nonnina, ma era il lupo… e voi però non eravate ingenui tanto da essere come Cappuccetto rosso… dai!). Insomma voi lo sapevate nel vostro intimo che ve la facevate con un rappresentante del male, una manovalanza, diciamo così, delle energie malefiche… e stavate già da tempo malissimo, ma come il drogato, non avevate il coraggio di allontanarvi e avete voluto resistere e continuare… insomma come dicevamo prima avete sbagliato, perciò adesso è normale che dovete soffrire, ma dovete soffrire per riscattarvi, per tornare a fare del bene e a dare per il bene il vostro grande amore e ribellarvi… Ma ribellarvi verso chi? Vendicarvi di chi? Della manovalanza? Di quella mezza persona vampirica che vi ha succhiato il sangue, di quel morto vivente che sembra stare bene e che in realtà è uno zombie che finge di provare qualcosa , ma non prova nulla? No, non è della manovalanza che vi dovete occupare, quella dovete solo allontanarla e più lo fate presto e tanto più andrà incontro rapidamente al suo squallido destino, in quanto impazzirà, oppure non avrà mai vissuto veri sentimenti, resterà un non vivo, nel male (a meno che proprio, quando abbandonata da tutti, dato che perde progressivamente potere, e soffrendo peggio di un cane non implorerà perdono per farsi curare e si pentirà amaramente e dovrà comunque pagare terribilmente, molto, ma molto più di voi). Non è del traumatizzante & manovalanza che vi dovete occupare voi per guarire, voi vi dovete occupare del MANDANTE, cioè delle forze del male che hanno impiegato quel manovale-burattino senz’anima (perciò non persona, le persone hanno l’anima) per impedire alla vostra natura di fare del bene, di usare il vostro grande amore per il bene, siete stati colpiti su commissione da un lovekiller, un criminal love, un delinquente sentimentale di infimo rango, che è stato mandato da forze maligne per togliervi di mezzo perché potevate fare troppo bene, e queste persone che possono fare bene perché amano tanto, il male le odia, perciò le attacca a morte. Ma in tal modo ora siete stati messi alla prova, o diventate vampirizzati/e, verso gli altri e verso voi stessi dannandovi l’anima, oppure fate di tutto per ritornare a far vincere l’amore in tutte le sue forme …

 “Commento 21”(www.albedoimaginaton.com) IL VAMPIRO INTERIORE UCCIDE FINO A QUANDO NON LO SI COMPRENDE, MA SE LO SI COMPRENDE CI SI AVVIA ALLA GUARIGIONE

UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE: IL VAMPIRO E’ UNA FIGURA ARCHETIPICA PRESENTE IN OGNI ESSERE UMANO. ESSO E’ UN’IMMAGINE DELL’OMBRA (archetipo individuato da Jung costituente il lato oscuro della natura umana, eppure contenente anche una luce).

La figura del vampiro, come distruttivo invasore della psiche, è stata studiata da C.G. Jung, dalla M. Von Franz, da J. Hillman e da altri psicologi di orientamento junghiano. Costoro avvertono che si tratta di una parte della psichica insita in ogni essere umano. Dentro ciascuno di noi c’è un vampiro, come c’è anche un angelo, c’è il male come il bene, l’oscurità e la luce. Il vampiro è quindi una rappresentazione leggendaria dell’OMBRA, la parte più contraddittoria ed inconscia della personalità, che esacerba i conflitti, emerge negli incubi, in molti disturbi mentali dovuti a complessi o a traumi, ma che pure contiene valori conoscitivi e di crescita. Perciò tutti dobbiamo fare i conti con l’Ombra, con il vampiro interiore che succhia il sangue all’Anima e la costringe a reagire, e quindi ad ammalarsi o a curarsi, a regredire o ad evolversi. Purtroppo la tentazione è quella di proiettare il proprio vampiro interiore sugli altri, giungendo a credersi perfetti e ad attribuire il male solo agli altri, senza volersi assumere le proprie responsabilità. La disputa con il ‘vampiro interiore’ riguarda la soggettività di ognuno, ma possiamo dire che può svolgersi su due livelli.

Il primo livello, quello più sano, consiste nel tentativo di accettare e conoscere il proprio vampiro interiore, di negoziare con esso, di integrarlo il più possibile con la nostra personalità e quindi di comprendere come può farci crescere e maturare e quali sono i nostri punti deboli o da sanare. E’ un processo che non si conclude mai completamente, la conoscenza di sé e delle proprie contraddizioni, nel bene e nel male, richiede tutta la vita, nonché l’appoggio ad alleati (ad esempio uno psicoterapeuta) e di maestri.

Il secondo livello riguarda la possibilità che il vampiro interiore resti parzialmente o del tutto inconscio, non riusciamo a comprenderlo o ci rifiutiamo di vederlo per una questione di comodo. In tal caso può succedere che lo proiettiamo sugli altri, diventiamo allora difensivi, ma anche aggressivi nel tentativo errato di liberarci dal male, che non viene visto come anche interno.
Ecco allora che, nello specifico del narcisismo e della vita amorosa ed affettiva, si aprono altri due sottolivelli:

– Il primo sottolivello è che il vampiro inconsciamente invade tutta o quasi tutta la personalità, la quale può quindi assumere tratti narcisisti patologici o irrigidirsi in un vero e proprio Disturbo Narcisistico di Personalità (con le conseguenze di nullificazione di sé e di traumatizzazione del prossimo che ormai abbiamo sufficientemente esplorato) o addirittura diventare uno Psicopatico conclamato. Vi sono poi altri disturbi gravi nei quali l’Ombra non compresa o negata emerge, come i disturbi paronoidi, la schizofrenia, ecc. Tutti questi disturbi comportano gravi problemi ai malati e a chi sta loro vicino. In particolare il narcisismo patologico implica una sua particolarità patogena e traumatizzante nell’ambito delle relazioni di coppia attraverso la manipolazione affettiva, l’opportunismo e un assurdo, folle e invidioso odio distruttivo verso la persona dalla quale si riceve amore e fiducia.

Nota: Senza giungere a quadri patologici estremi dovuti al fatto che proprio male interiore viene proiettato tutto sugli altri, o su una categoria, o sul partner, possiamo pensare alla proiezione che spesso gli uomini fanno sulle donne considerandole tutte quante negative, in parte o totalmente, e quella che, viceversa, fanno le donne verso gli uomini. Purtroppo queste reciproche proiezioni negative tra i sessi, che non riescono più a vedere che in tutti c’è il bene e il male, e che ci sono persone più buone o più cattive tra gli uomini come tra le donne, generano pregiudizi e stati patologicamente difensivi che uccidono l’amore e portano l’infelicità. Seppure tra il maschile e il femminile ci sono conflitti psicoculturali che hanno danneggiato soprattutto la femminilità, alle donne non conviene cercare la vendetta, così come non conviene agli uomini voler dominare o dichiarare il proprio sgomento per il fatto di non riuscire più a farlo. Siamo stati fatti maschio e femmina non soltanto nella carne, ma anche nell’anima per compensarci confrontandoci. Si tratta di due polarità psichiche, come ha individuato Jung che sono presenti nella psiche di ciascuno a prescindere dal fatto che sia un uomo e una donna, in entrambi c’è la componente maschile (anima) e la componente femminile (animus), e ciascuno dovrebbe armonizzarle dentro di sé. Allora si capirebbe che è sbagliato lasciarsi tentare dal voler proiettare il male sull’altro sesso in generale. Se il maschile e il femminile sono compresi come due polarità complementari presenti, in modo diverso a seconda del genere sessuale, ma presenti, l’amore funzionerebbe molto meglio, sul piano soggettivo e collettivo. Questo principio di complementarietà psichica tra il maschile e il femminile sta alla base di un amore sano, così che esso nel suo mistero, oltre a recare piacere e passione, porti anche la pace, la vita, la maturazione nel confronto, e tutto ciò per gli eterosessuali come per gli omossessuali, nell’ambito di ogni ceto, ogni razza, ogni religione, ogni cultura.

– Il secondo sottolivello consiste nel tentativo inconscio di liberarsi da un vampiro interiore (annidato in una ferita narcisistica occulta e quindi non curata), senza però riuscire ad analizzarlo e a comprenderlo, perciò si è tentati (inconsciamente predisposti) dal venire a patti (colludere) con un vampiro esterno, cioè con una persona affetta da narcisismo patologico della quale ci sembra di poterci fidare, nell’amicizia, nel lavoro e più sciaguratamente nei sentimenti e nell’amore. In tal modo il male interno non viene proiettato sull’altro, ma funziona come una calamita che introietta il male dell’altro. Il vampiro esterno viene allora erroneamente considerato come un guaritore (dato che è molto abile nel fingere di esserlo) che seduce il nostro vampiro interiore e si allea con esso. Attraverso questo alleato interno alla vittima portatrice di ferita narcisistica occulta, il narcisista patologico riesce a far innamorare la vittima, con il fine ‘semiconscio’ di manipolare e approfittarsi della vittima, provocandole una sindrome traumatica che può condurre a disturbi ed esiti anche gravi. Ciò è stato possibile perché il vampiro esteriore ha trovato nella vittima un vampiro interiore annidato in una ferita, al quale si è alleato. Dunque seppure possiamo inquadrare tutta la vicenda come una disgrazia o un tragico scherzo dell’amore, si tratta di una vicenda non proprio casuale, che presuppone una complicità inconscia tra la vittima e il suo aguzzino, tra debolezza e malvagità (senza che ciò voglia necessariamente dire sadomasochismo), o per meglio dire tra le parti ferite inconsce nell’Ombra di chi viene ‘infettato’ e le parti maligne dell’Ombra di chi infetta.

Dopo aver detraumatizzato la vittima va dunque scoperto il suo ‘traditore interno’, cioè il vampiro interiore che si è alleato con il narcisista patologico al fine di dilaniare ancor di più la ferita narcisista dalla quale succhiare sangue ‘simbolico’, che significa anima, amore, vita. Si scoprirà allora che il vampiro interiore può essere rieducato, ma non può essere ucciso (la leggenda spiega appunto della quasi impossibilità di uccidere i vampiri) – si scoprirà che se viene compreso e accettato questo vampiro interno può avere anche qualche cosa di buono da dire, nonostante faccia parte dell’Ombra e del male – si scoprirà quindi che è molto meglio negoziare con esso (pur senza allearsi ad esso) piuttosto che non riconoscerlo e farlo alleare con vampiri esterni – si scoprirà che attraverso la negoziazione con esso, esso può aiutarci a guarire la ferita narcisistica (la leggenda dice che alcune gocce, o pochi capelli del vampiro erano una medicina prodigiosa).

Il TdN, ovvero la vampirizzazione, ci costringe a curarci in profondità e, una volta superato il trauma, a renderci conto che, purtroppo, il vampiro esteriore di cui ci siamo fidati e innamorati aveva fatto presa sul vampiro interiore che non conoscevamo.
Perciò se curiamo il Trauma da Narcisismo, poi dobbiamo anche curare il vampiro interiore e la ferita dove se ne stava nascosto a succhiarci il sangue dall’interno, rendendoci inconsciamente vulnerabili alle seduzioni manipolatorie e distruttive dal vampiro esteriore (che ormai sappiamo essere il ‘narcisista patologico’). Solo in tal modo il trauma può essere superato e diventare opportunità per elaborare un’esperienza di crescita, altrimenti se pure vi è una de-traumatizzazione, i segni e le cicatrici lasciate inevitabilmente dal trauma ostacolano la conoscenza di se stessi, con il rischio di successive ricadute, infelicità… e nuovi vampiri inconsci, esterni e interni

Gustav Klimt, 1905-09

Ad un certo punto della fase di de-traumatizzazione riconoscere il nostro ‘vampiro interiore’ (risalente alla propria storia famigliare, ma anche alla propria natura umana, in quanto archetipo del negativo in ognuno di noi) ci aiuta a superare il trauma in quanto il ‘vampiro esteriore’ viene depotenziato, viene considerato non più come un malvagio potente dal quale non ci si può difendere, quanto come un posseduto dalla malvagità. Se tale riconoscimento avviene si può arrivare a comprendere che il problema di chi è affetto da narcisismo patologico – patogeno e traumatizzante -consiste nel fatto che il suo ‘vampiro interiore’ si è impossessato di gran parte della sua personalità nella sfera dei sentimenti (ciò lo porta a fare del male a chi li ama). Intanto però si comprende che il vampiro interiore della ‘vittima’ lavora in un modo diverso, invece di far ammalare nel senso del narcisista patologico che non è più capace di mare gli altri, fa ammalare nel senso della ferita narcisista che rende incapaci di amare veramente se stessi. Così, i due vampiri, quello dell’aguzzino e quello della vittima, si alleano a favore del male (che implica l’odio), cioè per distruggere Il bene (che implica l’amore verso se stessi e verso gli altri). La vittima comprende che non è veramente che si è innamorata di un vampiro in quanto è il suo vampiro interiore non conosciuto che l’ha fatta innamorare… ecco perché il narcisista patologico è riuscito a sedurre e a tenere innamorata la vittima pur infliggendole tormenti, e continua a tormentarla come fantasma anche dopo l’abbandono. Allora lo psicoterapeuta, dopo aver veramente compreso il trauma della vittima, la aiuta a ‘parlare’ e a negoziare con il suo vampiro interiore, in quanto solo così il fantasma del vampiro esteriore perderà il suo alleato e dovrà andarsene per la sua strada ad espiare le sue colpe o a vampirizzare altre vittime, solo così ci si libererà di lui/lei e si potrà rimettere il cuore pace per rinascere.

Ora se accettiamo la verità (difficile da accettare davvero), e cioè che un vampiro interiore lo abbiamo tutti e che esso può agire con molteplici modalità, ci scopriamo non soltanto vittime del male, ma anche suoi potenziali portatori, perciò chi ci ha fatto del male viene percepito con uno sguardo che non è più solo di incredulità, di paura e di rabbia, ma semmai di triste compatimento unito a condanna – questo sguardo piuttosto che a vendicarci ci invita a guardarci dentro – senza colpevolizzarci – affinché si possa diventare sempre più capaci di comprendere il male, depotenziarlo e sviluppare la coscienza di tutto il bene possibile, per noi e per gli altri. Si arriva allora a capire che forse può essere meglio essere stati traumatizzati ( a patto di venirne fuori) che traumatizzare, che in ultimo ciascuno è vittima di qualcosa che è in se stesso, tuttavia è preferibile essere una vittima delle proprie debolezze (ferita narcisistica) che fanno amare una persona sbagliata, piuttosto che vittima del proprio odio e della propria incapacità di amare, che spinge il narcisista patologico a fare del male a chi li ama e quindi, logicamente e psicologicamente, anche a se stesso, costruendo intorno a sé un cimitero d’amore che non appare traumatico, ma che alla lunga diventa una mortale trappola di infelicità. Ecco allora che al fine, si comprende che è meglio essere stati vampirizzati piuttosto che vampiri conclamati; anche se è molto dura, dalla vampirizzazione ci può salvare, ma salvarsi dall’essere un vampiro psicoaffettivo è molto più dura ed è terribilmente più difficile. Così il narcisista patologico, nonostante tutto il male che h fatto, al fine viene percepito da chi lo ha subito e se ne è liberato come un povero disgraziato e ciò porta ad un processo di disinnamoramento che rende più forti e più liberi. Tuttavia, affinché ciò avvenga, una volta terapizzato il trauma, bisogna fare chiarezza dentro di sé, ed elaborare e guarire la propria ferita/infettata che ha fatto innamorare di una persona infettante/maligna; a tal fine l’unica terapia possibile è una psicoterapia, basata sull’empatia e l’esplorazione delle costellazioni che formano il mondo interiore e che si manifestano energeticamente nell’anima, nella mente, nelle emozioni e nello spirito.

Nota: Il seguente link presenta una video sulle conseguenze più tragiche del non riconoscere il nostro ‘vampiro interiore’ – è un video ‘molto forte’ orientato alla psicologia junghiana tema del diavolo (insito nella natura umana) e sulle sue manifestazioni, non solo leggendarie, ma nella realtà degli individui e della società:

 httpv://www.youtube.com/watch?v=DT42l5L_fUI

Un altro link su tale tema riguarda un’intervista a C.G. Jung in persona

httpv://youtu.be/wop91_Gvwos

Prime conclusioni

Dunque il TdN, il Trauma d Narcisismo, ovvero l’essere vampirizzati, può anche essere un’occasione propizia per riconoscere la propria ferita narcisistica, snidare il vampiro interiore che vi si era annidato e impiegarlo per la guarigione della ferita. Da tale guarigione può poi nascere una propria via di maturazione del Sé, capace di sostenere la tragica verità che il bene e il male sono in ciascun essere umano. E’ una verità sconcertante, ma è un principio costitutivo che va oltre il tema del narcisismo che stiamo trattando, espresso negli insegnamenti della saggezza e delle religioni di ogni epoca e di ogni cultura, ed è necessariamente da accettare se si vuole essere ‘veraci’, diventare se stessi. Come fare a trovare un equilibrio tra il negativo e il positivo, e quindi ad accettare che il negativo non è eliminabile? Freud ha parlato di ‘pulsione di vita e pulsione di morte’, la Melanie Klein di ‘seno buono e seno cattivo’, Winnicott di ‘madre sufficientemente buona’, Jung dell”Ombra’ in quanto archetipo complementare a tutti gli altri archetipi della psiche secondo un principio di ispirazione Taoista e Gnostica (la ‘congiunzione degli opposti’). E poi si tratta anche di una verità che implica uno speciale percorso personale, che non tutti riescono a vivere e che nessuno può portare al totale compimento… un processo di conoscenza di Sé, nel bene e nel male, che ha una sua formula unica ed assoluta per ogni individuo, come ben sanno quegli psicoterapeuti che comprendono di quanto il loro difficile mestiere consista nell’ aiutare i pazienti a trovare un equilibrio tra le schiere di demoni e di angeli che abitano la loro psiche soggettiva. Protendersi verso questo processo conoscitivo di Sé, considerando che la sofferenza può essere una spinta per compierlo, da soli, ma quando ci vuole anche con l’aiuto della psicoterapia, oltre che con il sostegno di fonti maestre di saggezza e di spiritualità, consente di diventare più autentici, più fedeli a se stessi, più veraci, dove la veracità non vuol dire perfezione o essere il migliore, ma provare a fare del proprio meglio con genuinità, spontaneità, umiltà, esame di coscienza, osservazione non colpevolizzante e non esaltante dei propri lati positivi e negativi. Il male dentro di sé, allora, va compreso come nella parabola di Cristo della ‘pecora nera’: tutti ne abbiamo una e forse anche di più, ma dobbiamo saperle accogliere nel gregge.

Quando non si riesce ad accogliere il male esso gioca brutti scherzi a se stessi e viene proiettato sugli altri, così Cristo ha detto: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Ma per accogliere il male bisogna comprendere che in esso, in quanto Ombra della psiche, c’è pur sempre un punto di luce, come nel simbolo del Tao: dello Yin e Yang… ecco forse perché Dio non distrugge Lucifero, semmai lo fa controllare dagli Angeli, poiché esso nonostante tutta la sua malvagità è un ‘portatore di luce’ (questo è il significato del suo nome). Quindi la nostra ricerca ci ha portato a rivolgere lo sguardo su una questione di infinita importanza che non arriveremo mai a circoscrivere e che quindi comporta una costante attenzione da parte degli individui e della collettività. Qui diciamo solo che, affinché si possa essere ‘veraci’, occorre una costante attenzione verso la conoscenza e l’autenticità del proprio Sé (Jung ha parlato in tal senso di “processo di individuazione”, Hillman ha parlato di “fare anima”, ma ciascuno, se vuole dare un ‘senso di verità’ alla propria vita deve scoprire una via concreta, non solo teorica o mistica, dentro se stesso).

Essere ‘veraci’ comporta il disporsi con umiltà, fiducia e coraggio per comprendere il bene e il male dentro di Sé, in modo da non essere ipocriti con se stessi, al punto di dover impiegare la menzogna e la manipolazione per vivere, oppure di doverle subire. La veracità è indispensabile al fine di poter ‘essere nell’amore per sé e per l’altro’, perciò nel Libro dell’Oracolo cinese I king sta scritto : “Se sei verace hai successo nel cuore“.

 Per favore per contribuire a questa ricerca ed approfondirla,  acquista il libro TRAUMA DA NARCISISMO NELLE RELAZIONI DI COPPIA. Di Pier Pietro Brunelli. Puoi vedere la presentazione  e acquistarlo on line in copia cartacea  o in versione E-book   cliccando sulla copertina qui accanto. Sono possibili presentazioni, seminari e gruppi terapeutici – sulla base delle vostre segnalazioni presso librerie, associazioni, ecc. –  del libro Trauma da narcisismo nelle relazioni di coppia. Ipotesi per una nuova diagnosi  di Pier Pietro Brunelli Psicologo – Psicoterapeuta  

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Chi subisce o ha subìto manipolazioni, inganni e violenze psicologiche in una relazione affettiva, ha bisogno di comprendere ed elaborare tale esperienza negativa, al fine di non cadere in uno stato traumatico e destabilizzante, e di non rifugiarsi nel ‘vittimismo’. La sofferenza del trauma sentimentale, causato dal narcisismo patologico, o anche da ogni possibile pena e conflittualità della vita amorosa, non deve esasperarsi in modo psicopatologico, e deve invece servire a crescere verso l’autorealizzazione (C. Rogers), verso il fare anima (J. Hillman), verso il Sé (C.G. Jung) per se stessi, gli altri e il mondo.

Cover libro

Disponibile anche E-book

Pier Pietro Brunelli è Psicologo e Psicoterapeuta,  Dottore in DAMS e Specialista in Comunicazione Sociale – Per consulti individuali riceve su appuntamento a MILANO, ROMA a GENOVA Oppure, previo accordi e nel rispetto delle normative,  sono possibili con consulti telefonici e via skipe. Vi è anche la possibilità di richiedere  brevi soggiorni di ‘ecopsicoterapia’.

(vedi articolo, https://www.albedoimagination.com/2011/05/ecopsicoterapia/  info – orario lavorativo –  cell:3391472230).

AMORI DISTRUTTIVI E VAMPIRIZZANTI.COME DIFENDERSI E COME USCIRNE (2015) E’ un  Manuale di auto-aiuto  concepito per dare un supporto di base a tutte le persone che soffrono a causa di relazioni amorose distruttive e ‘vampirizzanti’. Esso indica un percorso interpretativo e di auto-aiuto rivolto innanzitutto a chi si trova a vivere o ha vissuto una dinamica erotico/affettiva traumatizzante. Quindi il linguaggio cerca di risultare informativo, emotivo e motivante ed in tal senso tende a limitare il più possibile la terminologia e l’analisi specialistica, e comunque mira a renderla comprensibile a tutti. Nel contempo però questo Manuale si rivolge anche ai colleghi psicoterapeuti e a tutti coloro che attraverso la loro professione o per motivi affettivi si impegnano ad aiutare persone che sono colpite da severe forme di traumatizzazione amorosa
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VIDEO-CONFERENZA  di Pier Pietro Brunelli sul tema della – Violenza Psicologica nelle relazioni amorose

PIETRO FB CV httpv://www.youtube.com/watch?v=Wj0DeEZ96lY

 

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Mi scuso, ma per le ragioni che se vorrete potrete leggere devo inserire il seguente link: MONITO CONTRO I PLAGIATORI E I VAMPIRIZZATORI DI ALBEDOIMAGINATION E DEGLI SCRITTI DI PIER PIETRO BRUNELLI

Per eventuali esigenze di  informazione psicologica generale o personalizzata, oppure consulto psicologico, o percorso psicoterapeutico, scrivete o telefonate (orario lavorativo) al Dott. Pier Pietro Brunelli (Psicologo-Psicoterapeuta).     

Le sedi di ricevimento del Dott. Pier Pietro Brunelli sono a Milano, Genova e  Roma  

Contatti: Pietro.Brunelli@fastwebnet.it  – Pagina Facebook Albedoimagination https://www.facebook.com/groups/Albedoimagination/?fref=ts
Cell.: 339/1472230 (Si prega di chiamare sul celulare dalle ore 15-18 nei giorni feriali). SONO POSSIBILI ANCHE CONSULTI TELEFONICI E VIA SKYPE PREVIO ACCORDI e nel rispetto delle normative deontologiche dell’Ordine degli Psicologi e Psicoterapeuti.

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3.044 Comments

  1. speranzosa Febbraio 1, 2011 at 9:43 pm

    salve a tutti ho scoperto per caso questo blog e purtroppo credo di essere incappata negli ultimi anni in diversi di questi narcisisti patologici. Sono arrivata alla conclusione che oggi giorno forse l’unica alternatva a relazioni con uomini che non sanno amare è la solitudine, o forse è meglio dire la singlitudine. Una vola non era così. Intendo dire 15 anni fa. Sono una donna di 47 anni separata da oltre tre anni. Nella mia vita ho avuto la fortuna d’incontrare l’amore in passato. Dopo un anno circa dalla separazione ho pensato che mi sarebbe piaciuto potermi nuovamente innamorare e mi sono iscritta ad un sito (serio) per poter incontrare nuove persone Avendo una figlia ancora piccola (10 anni) non ho molte occasioni per uscire e quello mi è sembrato il sistema più semplice. Ho conosciuto uomini di età diverse, tutti di cultura, con situazioini varie: single, separati, divorziati, ma con un unico comune denominatore: la voglia di “concludere” in fretta, l’incapacità di approfondire, d’instaurare un rapporto basato sulla conoscenza, sulla scoperta reciproca, sull’amicizia che può anche crescere…. una superficialità che mi ha lasciata sconcertata. Una volta non era così… cos’è cambiato? Saranno state le esperienze negative… o è la società che è cambiata? Uomini che sembrano preoccupati solo di compiacere se stessi, che non hanno alcun interesse reale a capire chi sei. Si passa dall’adulatore a quello che vanta velatamente le proprie prestazioni sessuali…. tutti egocentrati…. narcisisti al punto da non riuscire nemmeno a riconoscere il tuo stato d’animo….. vorrei capire se sono io che in qualche modo mi attiro questi personaggi o se davvero viviamo in un mondo di aridi narcisisti ormai alla deriva…..
    L’ultima che mi è capitata è la seguente: un uomo gentile apparentemente galante ci frequentiamo per un mese poi mi convince a passare un fine settimana a casa sua, vorrebbe presentarmi ai suoi figli ma io gli dico che mi sembra prematuro. Il secondo giorno, quindi la domenica, dopo aver trascorso due giorni davvero piacevoli, di buona intesa sotto ogni punto di vista, mi tira fuori la foto della sua ultima fidanzata, una gran bella donna devo dire, e al mio commento positivo sull’aspetto di lei (ovviamente era quello che voleva) mi risponde: già e non è escluso che prima o poi ci ritorni insieme! Ma siamo in un mondo di matti? Fino al giorno prima insisteva prematuramente di presentarmi ai figli oltre ad un invito da me declinato a cenare col fratello e consorte!!!! Inoltre verso sera ricevo una telfonata dal padre di mio figlio col quale ho una piccola divergenza, nulla di grave ma poichè ero con lui ne ho parlato cercando anche di avere una sua opinione e questo mi risponde di scusarlo ma lui c’è già passato da questi problemi e non ne vuole più sapere di certe dinamiche, non sono problemi suoi…. il tutto intervallato da affettuosità varie ecc. Il mondo è dei matti mi sono detta. a cosa devo credere? alle carinerie o alla cattiveria? La sera ed anche il giorno dopo messaggini e telefonate carine come se niente fosse!!! Quando ti rivedo??? Ovviamente un paio di giorni dopo gli ho scritto una mail in cui molto diplomaticamente carinamente gli ho spiegato che non me la sentivo di continuare a frequentarlo….. (anche perchè nel frattempo l’ho beccato a frequentare il sito di cui sopra, lui nega ma io lo so con certezza) …..non vorrei perdere ogni speranza ma il mondo è davvero nelle mani di questi pazzi…. ???

  2. Alessandra Febbraio 1, 2011 at 8:14 pm

    Gent.le Dott. Brunelli per avere il parere di un’esperto come Lei circa una recente relazione o pseudo tale che ho avuto. Vorrei capire se sono incappata anch’io alla veeneranda età di 48nanni in un narcisista patologico. Sono una donna di 48 anni separata da quattro con un figlio di 9 anni. Ho conosciuto nel mese di maggio un uomo di 50 anni, che inizia a farmi la corte. Io accetto lusingata e contenta perchè quest’uomo mi piace. Ho provato già dal terzo appuntamento una profonda attrazione sentimentale, ho sentito davvero qualcosa smuoversi che da tempo non mi succedeva. Ho avvertito chiaramente che questa attrazione era reciproca al di la del desiderio sessuale. Poi però, quasi da subito ho avverto qualcosa che non mi tornava, una mancanza di continuità, in diverse occasioni non rispondeva al cellulare…. (ancora non c’era stato nessun rapporto sessuale) insomma per farla breve io gli faccio notare alcuni suoi comportamenti un po’ scorretti e poco chiari nei miei confronti, lui mi chiede di perdonarlo adducendo scuse che ora non ricordo nemmeno ma il giorno dopo anzichè presentarsi all’appuntamento mi manda un sms dicendomi che era molto dispiaciuto ma che non pensava fosse il caso di continuare a frequentarci perchè dice lui siamo troppo diversi caratterialmente (ma quale diversi se non ci conoscevamo nemmeno)… palle gli rispondo io (dopo diversi giorni) comunque con un copia ed incolla gli restituisco tutte le belle lettere che mi ha scritto dicendo che a questo punto non le considero veritiere e che le puo conservare per mandarle alla prossima…. a quel punto mi risponde che tutto ciò che diceva di provare per me era assoluta verità (stima, rispetto, attrazione sentimentale) di dargli la possibilità di spiegarsi. Ci rivediamo e mi confessa che in verità lui non aveva ancora chiuso definitivamente con una persona con la quale aveva una relazione da un anno per questo appariva discontinuo. Dice però che continua a pensare a me e che ha lasciato questa donna nella speranza di poter iniziare una relazione con me. Dice di non avermene parlato subito perchè temeva io rifiutassi di uscire con lui. Io, anche se un pò dubbiosa accetto di dargli la fiducia che mi chiede ed iniziamo a frequentarci con regolarità, conosce i miei amici, mi presenta ai suoi amici. Lui è davvero adorabile, un uomo molto generoso sia sotto il profilo materiale ma soprattutto sotto l’aspetto personale della disponibilità. Anche se lo ha visto solo un paio di volte, mostra un grande interesse anche verso mio figlio. Ha passato ore per cercare di scaricargli da internet le sue canzoni preferite su mp3 e gli ha regalato un gioco elettronico che ale desiderava da tanto. Anche nei miei riguardi mostra premure ed un grande attaccamento, quasi eccessivo per essere una relazione all’inizio. Io sono molto innamorata. Dice di provare un sentimento che non aveva mai conosciuto prima, che gli sono entrata dentro il cuore, che mi adora etc. Anch’io non mi risparmio sentimentalmente e tra noi c’è davvero una grande affinità sentimentale, di cuore. Anche sessualmente ci troviamo bene.
    La persona che frequentava, dice lui, aveva il brutto vizio del bere ed era alcol dipendente, anche lui, dice nel periodo di frequentazione con questa donna si era lasciato completamente andare al punto da rischiare la cirrosi epatica. Dice lui, vede anche nel rapporto con me un’ulteriore possibilità di dare il giro di boa che da tempo desiderava. Parla di me anche ai suoi figli (16 e 23 anni) e vorrebbe farmeli conoscere ma io gli dico che è meglio aspettare. Nel mese di luglio mio figlio parte per andare in vacanza col padre e la nostra frequentazione diventa ancora più assidua. Ad un certo punto andiamo a fare un fine settimana in montagna (la prima volta che passiamo due giorni insieme) siamo stati benissimo se non che io noto alcune sue abitudini legate al bere che dal mio punto di vista sono eccessive. Gliene parlo ma lui sembra non sentire. Dice di aver ridimensionato molto rispetto a prima. Tornati in città siamo quasi sempre a casa sua e mi accorgo che la bottiglia della wodka si svuota un pò troppo velocemente e lo tengo monitorato per alcuni giorni. Prima di parlarne con lui mi consulto con una specialista del NOA esplicando le abitudini relativamente al bere di quest’uomo. La consulente mi dice che 90% c’è un problema di dipendenza e/o di alcolismo…. A me è crollato il mondo addosso…. ma poichè sono una tosta non mi do per vinta… la sera decido di affrontare l’argomento con lui…. lui nega tutto, anche la bottiglia della wodka inspiegabilmente vuota. Andiamo a dormire, verso le quattro del mattino non lo vedo nel letto e lo trovo sulla sedia davanti al pc addormentato e sbronzo. Di fronte a questa reazione non dico nulla… il giorno dopo ne parlo con calma ed insieme stabiliamo di fissare un app.to al NOA con questo patto: se usciti da li chi ci riceverà stabilirà che io ho delle preoccupazioni eccessive e che le sue abitudini non sono da considerarsi a rischio non toccherò più l’argomento ma che se viceversa è necessario un percorso lui s’impegnerà a farlo col mio aiuto e sostegno naturalmente. Al colloquio gli è stato fissato da li a pochi giorni un’app.to con la psicologa ed è stata naturalmente confermata la necessità di un percorso. Lui stesso in effetti poi ammette di avere un rapporto di dipendenza con l’alcol anche se in verità, a parte quella notte non l’ho mai visto in uno stato di alterazione. Consideri che quest’uomo è un commercialista affermato e manda avanti uno studio da anni, quindi è fondamentale una certa lucidità. Naturalmente in tutto questo periodo si sprecano le dichiarazioni d’amore, le lunghissime mail in cui mi esprime tutti i suoi sentimenti, i suoi pensieri.
    Mi rendo conto anche che i suoi figli e la sua ex moglie lo utilizzano molto come uomo bankomat, il grande non s’impegna nello studio, non lavora, nemmeno presso lo studio del padre e lui non riesce e in verità nemmeno cerca, di assumere un atteggiamento autorevole ne di farsi rispettare…. per il quieto vivere preferisce non discutere… ed accontenta i figli anche nelle richieste più assurde (la figlia per es voleva la borsa di L.V. 500 euro e lui gliel’ha presa poi a fine anno si è fatta bocciare). Insomma quest’uomo sembra proprio essere un debole. La prima delusione arriva quando è il momento di andare all’app.to dalla psicologa. Lui, rimasto solo in città, dimentica di andare all’app.to, quando io gli chiedo di telefonare per scusarsi ed event. fissare per settembre si altera dicendo che è incasinato e che ha altro a cui pensare… e poi dice va beh farò anche questo, ma poi di fatto non chiama..Decido di non toccare più l’argomento fino a settembre Ci raggiunge al mare ed anche qui abbiamo una discussione perchè io scopro una foto della sua ex di alcuni giorni prima, su suo cellulare, scopro anche che lei non gli ha mai restituito le chiavi di casa e che in un paio di occasioni si è presentata col pretesto di prendere alcuni vestiti che erano rimasti da lui senza avvisare. Lui anzichè risentirsi per questa violazione della privacy le scatta una foto??? Gli chiedo come mai lei avesse ancora le chiavi di casa e lui mi dice che non osa per timore di ferirla farsele restituire, o meglio lui gliele ha chieste ma lei chiede di tenerle ancora fintanto che non porterà via tutte le sue cose. Dice lui che per galanteria e sensibilià non ha osato dire di no. Io credo invece che lui non osi dire di no perchè vuole lasciare ancora la porta aperta a questa relazione lui nega ed io gli dico allora, poichè in casa sua avevo anche lasciato alcuni miei effetti personali, di cambiare la serratura molto semplicemente e lui mi promette di farlo non appena rientrerà dalle vacanze con sua figlia. Ci salutiamo con l’accordo di rivederci a fine agosto per partire per la corsica (viaggio prenotato a luglio) io e lui. Durante tutto il periodo in cui siamo in vacanza rispettivamente con i propri figli ci sentiamo regolarmente più volte al giorno, ci messaggiamo, lui mi manda numerose dichiarazioni d’amore, dice che mi pensa in continuazione, che non vede lora di vedermi. Nessuna discussione riguardo al bere, un paio di discussioni in merito al suo atteggiamento ambiguo con questa donna. Finalmente arriva fine mese, mancano due giorni alla partenza lui mi deve raggiungere al mare poi da li si parte per andare a prendere il traghetto, mio figlio resterà con gli zii e il cuginetto per alcuni giorni. Lui, rientrato in città da un paio di giorni, mi telefona di giorno: “sono in un negozio stò prendendo un regalo per tuo figlio pensi che lo preferisca rosso o nero?” “poi faccio un salto in ufficio, ho già sentito per far cambiare la serratura vengono domani….” mi chiama la sera. “Stò guardando le tue foto, sei bellissima davvero, quando sorridi emani una luce speciale… hai qualcosa da dirmi???…. va beh te la dico prima io TI AMO” “domattina ti do io la sveglia o mi chiami tu?” “come capita” rispondo io…. Il giorno dopo verso le 11,00 non avendolo ancora sentito lo chiamo ma non risponde, lo chiamo anche alle 12,00, alle 13,0…… finchè verso le 16.00 arriva un sms che dice più o meno così. NON POSSO ASPETTARE OLTRE A COMUNICARTI QUESTA MIA DECISIONE. SEI UNA DONNA MOLTO DESIDERABILE HAI MOLTE QUALITA’ SEI ANCHE UN’OTTIMA MADRE MA IO ULTIMAMENTE TI PERCEPISCO COME SOFFOCANTE IN CORSICA NON VENGO NON OSO IMMAGINARE COSA SUCCEDEREBBE SE ORDINASSI UN COGNAC INOLTRE NON SOPPORTO PIU’ IL TUO CARATTERE DIFFIDENTE E PERMALOSO SE VUOI TI MANDO I DOCUMENTI E VAI TU CON ……. (mio figlio) IL DS GLIELO DARO’ QUANDO RIENTRERETE IN CITTA’ SE VORRAI.
    Ho cercato di chiamarlo ma non mi ha risposto. gli ho mandato un sms dicendo che non era mia intenzione dissuaderlo ma semplicemente desideravo un confronto telefonico e comunque potersi salutare civilmente, gli ho scritto che lo avevo conosciuto come un uomo gentile e garbato di non riservare proprio a me un trattamento così disumano di non sfuggire al confronto per favore e lui mi ha risposto quanto segue più o meno
    NON INTENDO SFUGGIRTI MA NON VOGLIO PARLARTI PER ORA PERCHE’ SO CHE SE TI SENTO CAMBIEREI IDEA POICHE’ TU ESERCITI UN GROSSO ASCENDENTE SU DI ME . IL PUNTO E’ CHE IO CREDO CHE TRA DI NOI NON FUNZIONEREBBE (TIMORE CONDIVISO ANCHE DA TE) E QUESTO SAREBBE UN RISCHIO CHE POTREMMO ANCHE CORRERE MA POICHE’ NEL NOSTRO RAPPORTO VERREBBE INEVITABILMENTE COINVOLTO ANCHE TUO FIGLIO NON CI SI PUO’ AZZARDARE.
    Io gli rispondo che forse ha ragione ma che poteva anche parlarmene che la sua variazione di programma mi stava creando dei problemi organizzativi non indifferenti, che le cose si potevano anche mettere a tavolino e gli chiedo (era sera ormai) se ci potevamo sentire. Lui mi risponde seccato PRIMA NON SAPEVO QUANTO ERI ROMPICOGLIONI NO NON MI PUOI CHIAMARE STO’ BEVENDO UNA WODKA CON GLI AMICI.
    Non ci siamo più sentiti ne messaggiati.
    Alcuni giorni dopo (a distanza quindi di 15 giorni) vado a curiosare se lo trovo su facebook (mentre frequentava me non so per quale ragione si era cancellato) lo trovo di nuovo e pensi un po’ la foto del profilo ritrae lui abbracciato con la sua ex (o non ex) foto non recente ma di quest’inverno. di fianco al COSA PENSANO DI TE: sei un pirla dice la mia donna.

    Cosa devo pensare secondo lei???? E’ stata tutta una presa in girò??? Quanto ho contribuito col mio atteggiamento sicuramente molto incalzante alla sua dipartita? il suo problema con l’alcol secondo lei è stato incisivo?? Cosa ne pensa di questa persona??? Non sono riuscita davvero a capire fino a che punto era condizionato dall’alcol… o se in verità provava ancora sentimenti per questa donna…. o se il mio carattere l’ha spaventato…. dopo avermi scaricata con un sms non ha avuto nemmeno il riguardo di non pubblicare la foto…. la mia diffidenza era fondata quindi??? non so che pensare e sinceramente credo di meritarmi chiarezza, tutto si può fare però perchè non parlarne con lealtà? Gli ho sempre detto che avrei accettato qualsiasi scelta purchè fatta con lealtà e sincerità. Per trattarmi così male devo averlo ferito molto…. o è semplicemente uno stronzo??? Non so come elaborare e concludere dentro di me questa storia. Ho voluto bene a quest’uomo e non credo sia una persona cattiva….. nonostante il suo comportamento vile non riesco ad odiarlo ora a dire il vero a distanza di alcuni mesi mi fa anche un po’ pena o forse mi disgusta la sua superficialità non saprei …. forse è stata tutta una presa in giro…. non saprei che pensare…. mi amava al punto da non riuscire a staccarsi da me e poi è sparito…. daccordo probabilmente è tornato con la “sua donna” ma perchè sbattermelo in faccia così? o dopo 15 giorni non sapeva più nemmeno che esistevo e non ci ha nemmeno pensato…???? Desideravo solo poter aver un confronto con lui perchè si è negato??? Io non l’ho più cercato ne intendo farlo ma non riesco a considerare questa storia che sembrava basarsi su un sentimento tutta una recita… come si può recitare per dei mesi così bene? Semplicemente vorrei capire anche per evitare in futuro di farmi nuovamente abbindolare da elementi simili….

    Gent.le Dott Brunelli sono stata prolissa ma sentivo la necessità di spiegarLe ogni passaggio per darLe una visione più ampia possibile affinchè Lei possa aiutarmi a capire come devo risolvere questa situazione (dentro di me)
    La ringrazio tantissimo per la Sua cortesia se è riuscito ad arrivare fin qui….
    Resto in attesa di un Suo gentil riscontro.
    Grazie di cuore ancora

    Alessandra

    • Pier Pietro Brunelli Febbraio 4, 2011 at 9:42 am

      Io posso esprimere solidarietà e posso prendere spunto dalle testimonianze per offrire considerazioni generali nell’interesse di tutti. Non posso rispondere a domande che riguardano casi specifici in quanto non posso conoscerli sulla base di una mail. Sono un terapeuta iscritto all’Ordine degli psicoterapeuti e devo rispettare una prassi che poi tutela la salute dei pazienti. Ciò vuol dire che devo fare una normalissima approfondita analisi di una situazione, il che comporta, in primis almeno due ore di lavoro e quindi un regolare consulto. Nessun dottore potrà dirvi come state e cosa faresulla base di un vostro breve scritto, a meno che non si tratti di un taglietto su un dito (ma leggero). Qui si tratta di gravi ferite psichiche e di relazioni che possono perfino diventare pericolose, di vite spezzate, che talvolta implicano figli, lavoro, disturbi di vria natura, a volte psicofarmaci, alcool, droghe e persino tentati suicidi… Come posso io esprimermi serenamente sulla base di un breve scritto? Io non sono come quelli che danno la rispostina con due righe nelle rubbrica di un giornale, che poi serve a riempirlo e a vendere. Io non sono il mago dell’amore con la sfer di cristallo e neppure telefono amico. Io sono un libero professionista molto qualificato che lavora con serietà e passione (e grande fatica e neppure come mire arrivistiche e di arricchimento), mettendo a disposizione servizi gratuiti per aiutare al massimo i miei pazienti ed anche quelli degli altri e chi non può o non vuole fare psicoterapia. Ciò fa sì che quando mi si chiede un consulto non si parte da zero, ma da un livello molto superiore ottenuto gratuitamente come informazione specialistica e dibattito in termini di auto-aiuto coordinato professionalmente e umanamente.
      Il mio consulto ha un costo assolutamente sostenibile. In conformità con le disposizioni dell’Ordin e previo chiarimenti posso fornirlo anche al telefono, con un appuntamento. Naturalmente preferisco un incontro a Milano o a Genova, ma mi capita di ricevere anche in altre città, in occasione di conferenze, seminari, gruppi.
      Per ogni chiarimento mi si può contattare alla mia mail privata pietro.brunelli@fastwebnet.it oppure in orario lavorativo 3391472230.
      Informo che è anche possibile partecipare ad una sezione di un mio prossimo libro sull’argomento qui trattato con testimonianze.
      Questo blog contiene amche altre sezioni utili in termini informativi e psicoterapeutici.

      CARA DANIELA, AMICHE , AMICI e TU NEL TUO CUORE..

      SE VOLETE COMPRENDERE COME MAI DIVENTIAMO COSI’ FRAGILI E SOFFERENTI IN AMORE, COSA CI MANCA E DI COSA ABBIAMO PROFONDO BISOGNO, A PRESCINDERE DA OGNI INTERPRETAZIONE PSICOPATOLOGICA, VI INVITO A LEGGERE IL MIO RACCONTO “LA VIA DELL’INIZIO” in QUESTO LIBRO DA ME CURATO INSIEME A LUISA TINTI DELL’UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
      LA SACRA CANOA…
      https://www.bulzoni.it/la-sacra-canoa
      Un’approfondimento c’è in questo blog in https://albedoblog.wordpress.com/2010/04/04/fare-anima-oltre-il-teatro/
      QUI SI RACCONTA DI UNA DONNA CHE HA DEDICATO LA SUA VITA ALL’AMORE, “L’AMORE CHE MUOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE”, E’ RENA MIRECKA PRIMA ATTRICE DEL PIU’ IMPORTANTE TEATRO MONDIALE DEL ‘SECONDO ‘900 – TETATRO LABORATORIUM DI JERZY GROTOWSKI – LEI E’ STATA LA MIA MAESTRA DELL’AMORE. LEGGETE LA SUA STORIA E IL MIO RACCONTO , VI AIUTERA’ IN TUTTE LE PENE D’AMORE.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

      Buona partecipazione

  3. daniela Febbraio 1, 2011 at 6:25 pm

    un’ultima cosa la cosa peggiore sa qual è?che se lui leggesse questo articolo e questi post si rivedrebbe nel ruolo della vittima.non riuscirebbe mai a vedere che lui è il carnefice…io non metto in dubbio che sia stato anche vittima di carnefici come lui,ma come si fa a non vedere che ci si comporta in un determinato modo?io quando vedo un film o ascolto una storia o una canzone mi capita anche di rivedermi nel personaggio scomodo o cmq in quello che ha dei limiti,dei problemi riguardo ai sentimenti…lui no,lui è sempre il personaggio buono…non riesci a credere che esista davvero gente del genere fino a quando non lo vivi.

    • Alice Febbraio 4, 2011 at 10:41 pm

      oddio, è la mia storia, lui è sempre vittima, anche quando è palese la presa in giro, anche quando tu stai soffrendo e gli chiedi cerca di capire, abbi un pò di pazienza. Mi ha talmente rovinata che non mi riconosco più, mi ha fatto sentire davvero un mostro e io non ho fatto nulla, solo non tolleravo più tutta la sua falsità, la sua arroganza. Mai tornare indietro.

  4. daniela Febbraio 1, 2011 at 6:18 pm

    caro dottore,
    le ho appena scritto una mail lunghissima.
    ma volevo partecipare anche al blog,questo sito mi ha illuminato ha dato conferma e forza a cose alle quali non sapevo dare un nome.
    il mio ex corrisponde in pieno a tutte le descrizioni:affascinante ma diabolico,lui perfetto io inutile,bugiardo ma fa dell’onestà e della sincerità la propria bandiera di vita,subdolo,falso.
    ama essere considerato un uomo annichilito dalle esperienze vissute,disperato,afflitto ma un uomo”buono,altruitsa,sensibile,disponibile”…tutto costruito,tutto finto ma io credo che ne abbia bisogno per sopravvivere se scoprisse realmente chi è sarebbe per lui devastante,ha un’opinione così alta di sé i sente un Dio in terra e tu devi solo ringraziare per avere il suo amore…amore?magari ne conoscesse il significato.
    ti fa sentire sbagliata,indegna,inadeguata e tu ci credi che lui abbia ragione.
    la mia storia è così lunga e tortuosa ma leggere di quanti vivono ed hanno vissuto ciò che nho vissuto io mi da forza.
    stare con qualcuno che è convinto di essere l’uomo migliore che tu abbia potuto conoscere,convinto di essere sempre nel giusto,un uomo che non si mette mai in discussione,che accusa te di cose che fa lui,che non è mai dolce e carino ma sarcastico e a volte estremamente cattivo,che non ascolta,che non gli interessa nient’altro che se stesso,che si piange sempre addosso ma ti dice che non è abituato a fare la vittima,che non sta mai bene(mi fa male la testa,la schiena,il dente,non ho dormito,non ho mangiato),che non ride e non sopporta che tu lo faccia,un uomo che chiede solo attenzioni,devozione,adorazione ma non puoi chiedergli altrettanto…è devastante,snervante,distruttivo.
    l’amore è fiducia reciproca,rispetto,confronto sano e maturo,è saper chiedere scusa,è saper cambiare idea,è amare l’altro per quello che è,è serenità,gioia,allegria voglia di futuro,voglia di stringersi ed affrontare insieme dolori e problemi.
    amore è tutto quello che non ci danno i narcisisti patologici,quelli che ci succhiano l’anima perchè loro non ce l’hanno.
    io non volgio che lui soffra o stia male il suo dolore non mi ripagherebbe del mio nessuno mi ridarà indietro le lacrime versate,le notti in bianco,la paura…io voglio solo dimenticarlo.

  5. Andrea Gennaio 31, 2011 at 8:58 pm

    Credo che sia umano arrivare a disprezzare la persona che volutamente ti fa soffrire, specialmente se avevi investito sentimenti o progetti ma non credo che comunque cambi la vita a colui/ei che ha sofferto in un rapporto con una persona connotata da tale patologia. Il fatto che si rendano conto di quello che fanno e dei danni che provocano conferma anche il loro meccanismo di accettazione delle loro dinamiche, per loro va bene comportarsi così, anzi, guai a chi li affronta, a chi dissente.

    Detto questo mi chiedo se esista o meno una giustizia inconscia che li possa mettere davanti all’evidenza dei fatti. Riguardo le domande che scaturiscono in noi dopo un’esperienza simile sono d’accordo ma fino ad un certo punto. Fare del male è fare del male, specialmente se agendo con consapevolezza.

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 31, 2011 at 9:45 pm

      Grazie Andrea per la tua partecipazione e le acute osservazioni che richiederebbero l’esame di trattati filosofici e scientifici date le riflessioni che possono suscitare. Questo è bene perché aiuta tutti a crescere al di là dei torti subiti. Allora rispondo solo brevemente con qualche osservazione.
      Siccome in un primo periodo del trauma si oscilla nel voler perdonare in modo giustificatorio al fine di mantenere l’innamoramento, è meglio ascoltare la sana voce del disprezzo, fino a quando ce nìè bisogno, per poi lasciarla defluire.
      A chi va bene di comportarsi male, più o meno consapevolmente, già di per sé significa che non sta bene, la persona abbastanza contenta ama essere abbastanza buona, mentre gli invisiosi,tali perché intrinsecamente infelici, cercano di star bene facendo del male (ma cercano, e ci riescono apparentemente provvisoriamente). Anche la psiche come il corpo ha dei dispositivi per cui se la si usa male si ammala. Sarebbe lungo dare tutte le rove scientifiche, filosofiche e spirituali di questa ‘legge naturale’, e sconsiglio a chiunque di metterla alla prova… consiglio invece di vivere facendo del proprio meglio nel bene e se ne avrà bene. Se si è stati feriti dal male è opportuna chiedersi come mai lo si è incontrato, capire anche le proprie responsabilità – perciò nell’articolo e nei commenti parlo spesso del vampiro interiore – bisogna quindi farsi domande per una trasformazione in positivo (cura), altrimenti è ovvio che si rimane feriti e si va giù… certamente si è stati preda del male, ma in queste faccende è evidente che c’è stata anche collusione, perciò io evito la parola vittima, che può indurre al vittimismo e a proiettare tutta la negatività sull’altro, il quale certamente la ha, ma ciò non toglie che per una rielaborazione di se stessi in positivo, bisogna anche riconoscere la proria.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

      • Andrea Gennaio 31, 2011 at 11:01 pm

        Non dissento dal fatto che in certe situazioni esista un certo tipo di collusione ma resta il fatto che certe dinamiche di sadismo e cattiveria siano penalizabili e non possano trovare rifugio o giustificazione nelle debolezze della controparte.

        • Pier Pietro Brunelli Gennaio 31, 2011 at 11:15 pm

          Condivido pienamente. Se ritiene sviluppi ulteriori riflessioni. Grazie

  6. Andrea Gennaio 31, 2011 at 4:56 pm

    Nel momento in cui ci coinvolgiamo in un rapporto non sappiamo chi abbiamo davanti e lo scopriamo spesso quando è tardi. Riscontro totali analogie relative alla mia esperienza, della quale ho solo brutti ricordi. E’ inutile demonizzare la persona che ha dimostrato certi atteggiamenti in quanto non ci porta indietro nel tempo ma è bene farsi un quadro chiaro del soggetto e capire che non poteva agire diversamente perchè questo disagio glielo impediva. Arrivi a prenderti le colpe di tutto ciò che è successo, questo perchè sono abili nel mistificare realtà e situazioni a loro vantaggio. Non credo si possa aggiungere altro.

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 31, 2011 at 5:49 pm

      Grazie per il commento. Comunque se avessero un po’ più di educazione e rispoetto umano potrebbero agire diversamente. Diciamo che non è che siano proprio affetti da infermità mentale totale, anzi capiscono molto bene, e quindi si lasciano prendere dal loro tornaconto egoistico, con grande capacità di calcolo manipolatorio, la patologia consiste poi nel fatto che non capiscono che non è questo certo il bello della vita, ma anche amare, dare e ceracre di avere cura degli altri (anche se non si ama) e non solo di spremerli come limoni da buttare. E’ importante poi non cadere nel vittimismo assumersi le proprie responsabilità debolezze vanità perversità egoismi eccetera… però non mi pare proprio il caso di scagionarli considerando solo il loro disagio… certo se si arriva a questo va bene, ma se non si pentono, non chiedono scusa, non vogliono capire, direi che una puntina di disprezzo la meritano e che è augurabile che l’inconscio provveda a dargli una sistemata, e se è necessario facendogli passare anche un brutto quarto d’ora come si meritano… in tal senso è assolutamente importante non vendicarsi in nessun modo affinché la giustizia dell’inconscio possa compiere da solo il suo spietato compito di purificazione… per fortuna c’è una giustizia interna che funziona, che ci si creda o no, chi fa del male, gli ritorna, e gliene ritorna ancor di più e nella maniera giusta, senza che sia necessaria la vendetta personale…
      Resta comunque tanto da dire perché le persone che portano morte nell’amore mettono in moto domande profondissime che ci costringono a guardarci dentro e a crescere.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  7. l'angelo Gennaio 30, 2011 at 9:52 pm

    Salve a tutti,
    può essere molto utile leggere questo articolo, note comprese, https://www.altalex.com/index.php?idnot=44218 per capire ulteriormente.
    Non perdetevi mai d’animo e cercate in tutti i modi di stare lontano da questi perversi che non hanno coscienza. Meritiamo di essere trattati con rispetto. Difendiamo la nostra dignità e il primo passo è proprio staccarsi da loro. Per quanto sia doloroso e destabilizzante, vi assicuro che raccogliendo quel briciolo di forza che ci è rimasta e lasciando che il dolore segua il suo corso, senza pretendere di guarire all’istante, se ne può uscire… e piano piano….. reimparando ad amare noi stessi….. si inizia ad intravedere una luce che si fa sempre più vivida e sempre più ampia….. Sicuramente ci saranno delle ricadute….. ma anche queste saranno molto utili per comprendere dove dobbiamo cambiare…. Ricordate sempre il titolo di questo blog: BUGIARDI, IPOCRITI E MANIPOLATORI….. e come diceva Madre Teresa di Calcutta: Le persone più pericolose sono quelle che mentono.
    Riguardo alla mia situazione, sono stata brava per più di un mese, feste natalizie comprese, ad ignorarlo… Lui ancora cerca di contattarmi nonostante gli abbia chiesto gentilmente di evitarlo… un’altra mancanza di rispetto….. Purtroppo mi rendo conto, leggendo le sue e-mail, che ha ancora un potere manipolatorio su di me e impiego almeno 2 giorni a ricompormi dopo averle lette…. Finalmente ho smesso di sognarlo e sto riprendendo ad avere sonni tranquilli, ho ancora ansia e tachicardia, nervosismo e impazienza con gli altri…. ma anche questi sintomi stanno subendo una graduale diminuzione…… Tutto ciò mi infonde la speranza che stia guarendo, lentamente, ma sta succedendo…. Ci vuole molta pazienza, ma se ne ho avuta tanta con un essere diabolico ne posso avere altrettanto, se non infinitamente, con un angelo…. e quell’angelo sono io. Un’angelo con un ala rotta…… che non riesce ancora a volare …. ma che non si arrende e tiene fisso lo sguardo verso il cielo…..
    Meritiamo la libertà di essere noi stessi… se abbiamo permesso di tenerci in carcere non significa che la prigionia non si possa interrompere…. lo dobbiamo volere con forza e pretenderlo da noi stessi…. lo dobbiamo anche nei confronti di chi ci ama davvero e di cui dobbiamo prenderci cura….. dobbiamo donare il meglio di noi e lasciare ” i morti seppellire i loro morti”….
    Un bacio a tutti e vi auguro di combattere la buona battaglia!!!!

  8. roberto Gennaio 29, 2011 at 10:58 pm

    Caro Doc, noto con dispiacere che il mio se pur breve scritto, è stato tagliato in diverse parti…a mio giudizio essenziali perchè gli amici o compagni di sventura possano capire. COME MAI ?????

  9. perla Gennaio 29, 2011 at 3:25 pm

    Gentile Dottore
    come definirebbe una persona che sparisce da un momento all’altro, dopo anni di realzione, durante i quali frequentava solo me, ma cercando di evitare le rispettive famiglie, i baci focosi e le litigate passionali…sempre rare…come il suo lasciarsi andare nei miei confronti…sempre composto-educato-perfetto…il tipico bravo ragazzo educato…che però una volta al mese si da al bere in compagnia, con i ragazzacci del paese…che si sballa e si da alla passionalità e al divertimento anche con la sua ragazza…diveritmento che il giorno dopo nega ricomponendo il bravo ragazzo di sempre. Ragazzo che sempre una volta al mese cade in una fase down, non risponde al telefono, finge terribili influenze: se ne sta sul divano tutto il giorno… ignorando le continue telefonate… poi si ricompone e chiede umilmente scusa..per poi un giorno sparire per sempre..con la solita scusa del suo “sentirsi male”… del suo non riconoscersi più…con la maschera di chi dice di non conoscere i propri limiti, discorso fatto dopo 2 settimane di continue ricerche all’uomo scomparso… e di tante lascrime perse…e udite da quel tanto bravo ragazzo che mentre le diceva puzzava di vino!! come si può definire una simile persona??

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 29, 2011 at 8:21 pm

      Allora da una descrizione del genere si può solo dedurre, cosa alla quale tutti possono arrivare, che si tratta di una persona molto problematica, la cui problematicità influisce assai negativamente su un partner… dargli un etichetta psichiatrica è sbagliatissimo, sia perché un comportamento problematico come quello da lei descritto può derivare da diversi quadri patologici e sia perché anche quando individuiamo il quadro patologico psichiatrico, questo non ci dice quale sia l’effettiva condizione interna di quel soggetto. Mi spiego con altri termini. Se per esempio una persona ha la tosse, ho la febbre, sappiamo che questa persona ha un disturbo, ok? Però questi disturbi, mettiamo la tosse, possono derivare da: un colpo di freddo, cola infiammata, troppo fumo, qualcosa andato per traverso, bronchite, polmonite, tosse convulsa, allergia, tumore, pleurite, tubercolosi, catarro e molte ltre cose specifiche o anche diverse di queste cose insieme (e non vi spaventate). Quindi la descrizione dei comportamenti di quel signore non può portatrci a diagnosticare una e una sola patologia o disturbo psichiatrico, è necessaria un’analisi approfondita (perciò si fanno le analisi del sangue o dell’urine o i raggi, ecc – mentre per la psiche occorrono altre indagini, colloqui, esame dei sogni, delle fantasie, di altri comportamenti, pensieri, emozioni, ecc.).
      Poi anche se attribuiamo un etichetta psichiatrica, ad esempio borderline, o narcisista patologico o isterico, ecc, abbiamo una cornice, ma non abbiamo il quadro che ci sta dentro che cambia da soggetto a soggetto. Per cui anche se capiamo con sufficiente attendibilità che un soggetto è diagnosticabile con un’etichetta psichiatrica, poi dobbiamo fare un’analisi psicodinamica perché ogni soggetto è diverso, non esistono in tutto il momdo due borderline, o altro, uguali. Dobbiamo allora fare un analisi per capire il suo ‘complesso’, la sua complessità. Ma è possibile fare questo ad un altro che non c’è e attraverso i racconti di un altro? Certamente no. Però possiamo cercare di fare un analisi dell’altro che si è installato in noi stessi e quindi attraverso un’analisi di se stessi che ci fa vedere aspetti profondi dell’altro e quindi anche delle sue negatività e positività. Nella fase dell’auto-aiuto mettiamo a fuoco, scambiamo idee, elaboriamo, ed anch’io aiuto, come si vede, ma se vogliamo andare nello specifico di un caso individuale, non è che io non voglia farlo, è che non lo posso fare perché come qualsiasi terapeuta ho bisogno di fare un’analisi prima di pronunciarmi. Questa è la differenza tra il mio lavoro e quello di un giornalista che risponde con due righe generiche che sembrano dare una risposta personalizzata quando non lo può essere. Tuttavia, insieme possiamo contribuire a capire e ad elaborare, in quanto non vediamo solo la nostra storia, ma anche quella degli altri, così ci apriamo ad aiutare e siamo aiutati.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  10. Raffaella Gennaio 29, 2011 at 10:20 am

    trovo il coraggio di raccontare per la prima volta la mia storia perchè dopo tanto tempo, dopo aver conosciuto
    questo blog e aver letto molte testimonianze, sento di avere un po’ di fiducia nel futuro. Sono ormai certa di essere la compagna di un uomo
    malato di disturbo di personalità narcisistica.
    E’ stato come se fossi riuscita finalmente a dare un nome e un’identità a un dolore, un’ossessione, una paura che da quasi quattro anni
    mi accompagna, o meglio, mi imprigiona. Se posso nutrire qualche dubbio che alcuni aspetti caratteriali del mio compagno possano rientare o
    meno nel “profilo” di narcisista patologico, non appena ho letto del dolore, del senso di morte, di ossessione, del sentirsi “vampirizzata” della compagna di un DPN, ho sentito
    che quella persona ero io.
    In quattro anni ho ricevuto violenze psicologiche, offese gratuite e richieste continue: di amore, comprensione, pazienza, forza.
    In cambio da lui dubbi: dubbi sul suo amore per me, sulla mia capacità di poter stare vicina ed essere d’aiuto ad un uomo speciale, così ama definirisi, come lui.
    Dopo un primo periodo, durato circa un anno in cui non faceva che dirmi che ero una gran donna, forte, bella e a mia volta speciale, il primo trauma: durante una discussione
    mi confessa di frequentare regolarmente prostitute. Questa cosa mi annienta, mi sento talmente male da sentire il dolore anche a livello fisico, per giorni non appena questo pensiero sale
    alla mia mente sento fitte fortissime all’addome. Davanti a questa confessione lo lascio, troppo sconvolta per cercare di capire, e per qualche mese tengo duro.
    In tutto questo periodo lui non mi ha dato tregua, tornava con la coda fra le gambe, pieno di promesse e buoni propositi, dicendo che ero la donna della sua vita e che quello che aveva fatto era
    perchè era malato, un masochista, che ha bisogno anche dell’umiliazione per raggiungere il piacere. Devo dire che fino a quel momento
    avevamo sempre avuto rapporti sessuali “normali ” e soddisfacenti. Già in questo periodo alternava questi momenti di grande pentimento, tenerezza e coscienza dei propri errori ad altri in cui,
    in particolare quando io mi mostravo ferma sulla mia scelta e fredda nei suoi confronti, sfoderava una violenza verbale che mi lasciava annichilita.
    Letteralmente annichilita. Non ha mai avuto remore a toccare quelli che per me erano nervi scoperti, anzi mi sono resa conto col tempo che utilizzava le mie confidenze intime, i miei racconti
    legati al passato, contro di me non appena ne avesse avuto bisogno. Ma io non capivo in quel momento, non intuivo cosa c’era dietro a tutto questo.
    Da quando siamo tornati insieme però niente è più stato come prima ed ha inziato progressivamente una battaglia psicologica contro di me, a colpi di ricatti, provocazioni, assenze, violenze, tutte presentate come difese ai miei comportamenti da debole e insicura. Da gelosa patologica (secondo lui).
    Non so nemmeno spiegare come mi ha ridotto tutto questo: essere vittima e sentirmi comunque in colpa.
    Alzarmi la mattina e non aver la forza di fare le cose banali che quotidianamente si fanno, che chiunque fa.

    Nutrivo fiducia in lui, anche in virtù del suo passato di sofferenza. Pensavo che l’avesse reso più forte e maturo.
    Ho sempre pensato che quello che ci aveva unito era il sentirsi nel profondo, una comunicazione profonda che avveniva non solo sul feeling positivo ma
    anche perchè ognuno di noi due dentro di se aveva un po’ di “male”, mi dicevo che anche il dolore ci univa.

    Sono sempre stata ben consapevole di non essere una persona in pace col mondo. di essere una persona che ha sofferto molto, prodotto di un padre violento e una madre che soffriva
    di disturbi psichici. una persona che, dall’adolescenza in poi, aveva imparato a sopravvivere relegando le proprie emozioni più profonde in un angolo remoto di se stessa.
    Ecco, questo ci tengo a dirlo perchè ho sempre avuto la sensazione che tutto questo male che lui mi ha fatto, in parte mi curasse. So che è una follia pensarlo, ma come dire, ho sempre sentito il dolore che mi infliggeva come catartico. E anche ora, anche se vedo perfettamente quello che lui mi ha fatto, come ha lavorato per distruggere la mia autostima, il suo puntare sulle mie paure più grandi per farmi fare quello che vuole, una parte di me crede che qualcosa di buono me l’abbia lasciato. Cioè, sono io che in parte gli ho permesso di trattarmi così, io che ho creduto che per essere amata di dover dimostrare chissà cosa. Ora non voglio permetterlo più. e forse, in fondo, è un punto positivo da cui partire.

    La cosa che più mi fa male è il suo modo di provocare, di rigirare la verità, di fare passare me come un mostro, anche davanti agli altri, di non voler ammettere i suoi errori, le sue mancanze, i suoi problemi. l’unico problema sono io per lui. sei lui è grasso, il problema sono io che non lo tengo a dieta e non cucino cose magre, naturalmente quando l’ho fatto, ha avuto da ridire.
    Sono due anni che mi accusa di fargli venire l’ansia, solo con la mia presenza, non so quante lacrime ho pianto per questa cosa. non sapeva il perchè, diceva, ma io gli facevo venire l’ansia, poi nel tempo
    ha cominciato a dire che gli faccio venire l’ansia perchè sono debole, o perchè sono troppo veloce nel fare le cose. Insomma sono secondo lui la causa dei suoi problemi.
    Ma non va bene nemmeno se lo lascio. Perchè allora inizia tutta una sua strategia per farmi a pezzi, per farmi sentire insicura, dicendomi che la vita è dura, che ho la mamma matta, non ho un lavoro sicuro e che da sola non ce la faccio, e che sono una bambina viziata a voler affrontare i nostri problemi di coppia così, volendo distruggere tutto. Dice tutto e il contrario di tutto, e se gli chiedo una spiegazione da di matto oppure mi dice che sono debole, debole, debole.
    Ma io non so perchè, ho sempre avuto bisogno di capire, di ascoltare, di provare a dialogare con lui, ma questa cosa lo rende ancora più ostile.

    Grazie per l’aiuto che questo blog offre.
    Raffaella

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 29, 2011 at 2:35 pm

      Grazie Raffaella, la tua storia aiuta a capire… io allora vi dico che partecipare a questo dibattito è importante sia testimoniando e sia rispondendo, perché questo è l’AUTO-AIUTO ed in questo trauma specifico è molto importante perché se ne esce anche sviòluppando la propria autostima … e quale metodo più forte e chiaro esiste per sviluppare l’autostima se non sentendo di avere la capacità di aiutare gli altri? E poi se si comprende il problema di altri, allora si può meglio comprendere il proprio, perché sulle questioni ove si è emotivamente coinvolti (addirittura traumatizzati) non si ha la forza e la chiarezza per comprendere… mentre il problema degli altri, che poi è molto simile, risulta molto più chiaro, più evidente… ed ecco allora che poi si sviluppa una maggior capacità di comprensione anche del proprio problema… l’AUTO-AIUTO , è una forma che qui viene proposta in modo anonimo, gratuito, coordinato dal sottoscritto con tutte le sue forze (anche se talvolta non tutti lo capiscono), con la possibilità ‘professionale’ di consulti individuali… si invita anche a partecipare per creare un libro e quindi ad aiutare per contribuire alla prevenzione e all’educazione sentimentale… si invita a tornare a vivere, a rinascere CON UNA NUOVA ALBA anche con altre proposte che sono in questo blog… chi le andrà a vedere ne potrà trarre vantaggio (ad esempio l’articolo su IMMAGINAZIONE ATTIVA) ed è significativo se lo farà perché vuol dire che si sta interessando di altri livelli di esperienza e conoscenza… sta andando davvero verso una NUOVA ALBA, quando i vampiri della notte fuggono via, e nasce un nuovo giorno, una nuova vita…

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  11. roberto Gennaio 26, 2011 at 6:58 pm

    non ho parole…ho scoperto oggi questo sito, per me e’ come leggere la mia vita, come guardarsi allo specchio. non so se avro’ mai la forza, il coraggio, il tempo, per raccontare i miei quasi 13 anni di devastazione. scusate ho le lacrime che vengono giu’. Roberto.

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 26, 2011 at 9:31 pm

      Questo è ALBEDOBLOG, il blog della nuova Alba… non si parla solo di vampiri, ma anche di vita, di immaginazione, di arte, di musica… nella home page info, thttps://albedoblog.wordpress.com/info/ in fondo trovi un link con una poesia video e audio di Verlaine “Poiché l’alba si diffonde è già l’aurora”, vi consiglio di ascoltarla, fa bene.
      E poi qui, una poesia sull’Alba di Tagore, una poesia che ci fa capire che dobbiamo essere forti, perché, davveo, domani è un altro giorno e noi dobbiamo andare avanti per rinascere nell’alba. Ciao

      OGNI ALBA
      Rabindranath Tagore

      Ogni Alba porta un nuovo giorno,
      lavando con la luce della speranza
      le macchie e la polvere dello spirito
      vuoto di ogni giorno passato.
      Vuoi celare te stesso!
      Il cuore non ubbidisce,
      diffonde luce dagli occhi.
      Nella vita non c’è speranza
      di evitare il dolore:
      che tu possa trovare nell’animo
      la forza per sopportarlo.
      Cieco, non sai che l’andare e il venire
      camminano sulla stessa strada?
      Se sbarri la strada all’andata
      perdi la speranza del ritorno…

  12. Alessandra Gennaio 26, 2011 at 2:06 pm

    Leggendo l’articolo mi sono sorti dei dubbi a riguardo e vorrei cercare di capirne un po’ di più, in particolare:

    nel caso in cui il soggetto che soffre di tale disturbo sia ancora in
    una fase per così dire di “incubazione della patologia”, è possibile
    che un’inaspettata e repentina rottura di un rapporto di coppia c.d.
    perverso comporti un’accelerazione dell’insorgere del disturbo, se non
    proprio la consolidazione del disturbo stesso?
    Per rapporto di coppia perverso intendo quel tipo di rapporto
    simbiotico dove la vittima non può fare a meno del carnefice,
    nonostante quest’ultimo la maltratti psicologicamente, e dove il
    carnefice, a sua volta, vive un conflitto interiore, in quanto non può
    fare a meno della vittima per affermarsi, ma allo stesso tempo cerca
    di allontanarla essendo consapevole (o meno) di questa sua dipendenza.
    Inoltre, può questo tipo di rapporto sanarsi e raggiungere un
    equilibrio stabile (se non si ha l’aggravamento della patologia) ? o è
    comunque un rapporto destinato a portare i due all’autodistruzione?
    Esistono dei metodi per aiutare queste persone che sono inconsapevoli
    del progressivo insorgere in loro stessi di questo disturbo, senza
    doverli mettere necessariamente di fronte alla realtà, in quanto una
    simile rivelazione comporterebbe il rischio di ottenere da parte loro
    solo un enorme sprofondamento dentro il loro lato oscuro che li divora
    sempre più?

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 29, 2011 at 8:37 pm

      in parte anche al suo intervento posso rispondere con quanto ho risposto a Perla vedi:
      29/01/2011 alle 20:21 | In reply to perla.
      Lei però chiede cose ancora più sottili circa l’evoluzione della problematica , le sue diverse fasi, la terpaia, laddove ha in mente il suo caso specifico che cerca di oggettivare con delle nozioni generali… questo non è possibile, ogni caso specifico ha un suo andamento che va analizzato… i parametri generali sono quelli sinteticamente che ho esposto nell’articolo che introduce questo dibattito, e lei li può verificare… in una relazione affettiva, TUTTO E’ POSSIBILE, e, per quanto io conosca le dinamiche, le inclinazioni di certi comportamenti più o meno patologici, grazie a Dio ciascuno ha il suo film, con le sue sorprese, e si spera che siano belle… però onde evitare che siano brutte, oppure che si incistano situazioni negative e logoranti e poi non si sa dove si va a finire, è sempre meglio ricorrere ad un buon psicoterapeuta che è uno specialista della salute mentale, il quale pur non usando farmaci applica una diagnostica ed una terapia precisa, legalmente riconosciuta in modo equiparabile a quella di uno psichiatra di un cardiologo o di un ortopedico… ciè di un terapeuta specialista che per dirti come stanno le cose deve conoscerti, farti una visita, delle analisi, e non lo può e non lo deve fare attraverso due righe su un blog, chiaro? Anche perché qui non staimo parlando di cosettine da niente, qui parliamo di traumi, di anni di vita, di dolori e infelicità che poi si ripercuotono sulla salute fisica sulle famiglie sulla VITA, NON E’ UNO SCHERZO… e lo sapete benissimo… allora qui nell’auto-aiuto on line ci si informa, ci si auto-aiuta e si partecipa, anche invitando a riflessioni generali, ma senza poi pretendere di auto-applicarsele o di trarre conclusioni totali. Per quanto riguarda l sua ultima domanda quella per cui si dovrebbero o si potrebbero aiutare le persone senza metterle di fronte alla realtà, la risposta è NO, in questo caso, ma anche in generale… ma la sua domanda denota che lei non ha ancora ben chiara la problematica in senso generale e che quindi se la vuole approfondire avrebbe bisogno di rivisitare l’articolo introduttivo e se vuole anche di fare altre letture, ma la cosa più efficace sarebbe almeno un consulto individuale presso uno specialista di fiducia o nche, ovviamente, presso il sottoscritto.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

      • Alessandra Febbraio 1, 2011 at 4:42 pm

        Gent.le Dott. Brunelli,
        mille grazie per la sua risposta. Le mie domande erano dettate, ovviamente, dalla situazione particolare in cui mi trovo, e in cui si sono sicuramente ritrovate molte altre delle persone che scrivono ed hanno scritto in questo blog. Come ben saprà, è decisamente frustrante stare vicino ad una persona che soffre terribilmente e sentirsi assolutamente impotenti di fronte al loro dolore. La persona che sto frequentando ha questi momenti di lucidità in cui si rende conto che c’è qualcosa che non va in lui.. A volte mi dice che gli sembra di essere “posseduto da Satana”, che è perennemente in conflitto con se stesso, che per lui tutti gli altri conducono una vita migliore della sua e che quando porta a termine un lavoro non è mai soddisfatto, si dice che avrebbe potuto fare di meglio, ecc ecc. Non si sente mai soddisfatto della sua vita, sostiene di non poter mai fare quello che vuole, perchè la vita gli presenta altre situazioni che non gli permettono di esaudire i suoi desideri. Si colpevolizza costantemente ed è oppresso da una grande rabbia verso se stesso. Tutto questo suo soffrire, poi, fuoriesce attraverso quella che io definisco “la sua parte cattiva”. Quando è questa sua parte che agisce, riversa tutta la sua rabbia e la sua frustrazione su di me.. Mi vengono addossate le colpe delle sue insoddisfazioni, sono il bersaglio primario del suo nervosismo, della sua prepotenza, della sua crudeltà. E tutto ciò rappresenta solo una piccolissima parte delle mie giornate. Prima di arrivare a capire tutto questo il percorso è stato lungo, ed ovviamente sono solo all’inizio. Sono partita dal fatto che dovevo cercare di lenire l’immenso dolore che provavo e che provo, cercando di eliminare questo senso di agonia.. così facendo ho scoperto che questo rapporto non era assolutamente sano, che ciò che io sopportavo in nome dell’amore, era in realtà tutto dettato dalla mia dipendenza e, successivamente, con la scoperta di questo mio problema, ho anche scoperto il suo (tutto questo è riassunto molto sommariamente ed in modo distaccato). Ora diciamo che ho solo acquisito una consapevolezza, ma non è sufficiente per “mettersi l’anima in pace”. Mi ritrovo avvinghiata in questa situazione, e per quanto possa sembrare fredda, completamente lucida ed integra, in realtà nulla di tutto ciò mi appartiene. Confrontarmi con la verità è stata molto dura (e lo è tutt’ora), e mi impartisce ancora più dolore di quanto non ne soffrissi già. Ma perlomeno tutto questo mi servirà come punto di partenza per comprendermi e per guarirmi. Spero di riuscirci in qualche modo..
        Il suo sito mi è stato di grande aiuto e leggere le esperienze delle altre persone mi aiuta a non sentirmi diversa dagli altri.. la ringrazio vivamente per la sua disponibilità e per il grande impegno che mette in questo suo progetto.
        Cordialmente,
        Alessandra

  13. Patrizia Gennaio 24, 2011 at 2:24 pm

    Carissime compagne di sventura sono una delle tante alle quali è capitato non uno ma ben due narcisisti
    Il primo narcisista è rimasto nella mia vita ben 18 anni e vi dirò che mi sono liberata di lui grazie all’amore infinito che ho per mio figlio (MI AVEVA CHIESTO DI ALLONTANARE MIO FIGLIO DALLA NOSTRA VITA ) ed io ho scelto di allontanarmi da lui e rimanere con mio figlio
    poi nell’estate di due anni fa ho avuto la stupidissima idea di iscrivermi in una chat,nella quale ho incontrato una persona molto nota del centro italia
    i primi sei mesi è stato tutto una favola
    poi pian piano sono cominciati comportamenti strani ,mi richiamava in pubblico ,mi faceva sentire inferiore in qualsiasi settore , a letto dovevo essere io a suo dire a chiedere per poter avere un rapporto molto sbrigativo tipo prostituta ,quando si usciva in compagnia lui stava con le altre donne ed io sola lo seguivo come un cagnolino
    Il 31 di ottobre siamo andati a venezia a vedere la biennale, pioveva ed avevamo preso da casa solo il mio ombrello
    lui per tutto il giorno ha girato accanto alla moglie del suo amico e si coprivano dalla pioggia con il mio ombrello e lui ogni tanto si girava indietro e mi guardava ma non diceva mai nulla
    ho chiesto spiegazioni ,che devo ancora ricevere
    Ho provato a portare pazienza e chiedere con dolcezza ancora i motivi di questo suo cambiamento ,abbiamo passato il natale a casa mia ed il capodanno a casa sua
    Il 10 gennaio è andato via da casa mia e non mi ha più chiamato
    Ho aspettato due giorni poi gli ho mandato un sms e la risposta è arrivata via email dicendomi testuali parole :
    (quello che volevamo dall’inizio e cioè poter uscire dal mondo reale ,purtroppo non è stato.Il nostro carattere ci mette sempre davanti le realtà e queste realtà sopravvenute sono tali che ci impediscono di stare bene.Credo che bisogna aspettare un pò senza pensare a catastrofi o rapporti chiusi. Dobbiamo avere pazienza .Abbi fede !!!)
    Immaginate la mia reazione fino a sabato mi sembrava di impazzire, poi tramite una mia amica ho cominciato una terapia da una psicologa la quale mi ha dato dei nomi di siti dove leggere alcune cose rigurdo le dipendenze affettive e navigando mi sono imbattuta in questo bellissimo sito
    Sono felicissima dopo 15 giorni di angoscia sono felicissima di aver trovato qusta fonte di luce
    Non potete immaginare quante cose e comportamenti ho capito leggendo qui
    Ora (grazie a voi ) io ho preso la decisione di mandarlo a quel
    paese so che ce la farò perchè ho cominciato il percorso con la psicologa so che ci saranno ancora giorni bui perchè prima o poi si farà vivo
    ora vorrei sapere dal dott.pietro se può dirmi come fare e cosa dire per anticipare io la chiusura di questo brutto periodo
    senza avere ritorsioni
    grazie fin da ora a tutti
    vorrei partecipare al libro
    aspetto una sua risposta ,per me importante per procedere
    un saluto

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 24, 2011 at 3:36 pm

      Io sono molto lieto che questo gruppo di auto-aiuto che io sostengo con grande sacrificio e solidarietà, dia frutti e aiuti le persone a strare meglio, e contribuisca alla ricerca di miei colleghi. Però io non posso entrare nelle situazioni particolari delle persone senza averne conoscenza, senza parlarne almeno una o due ore, trattandosi di questioni intime delicatissime, ove sbagliare può persino essere pericoloso, in qunto certi dettagli sono in realtà fondamentali e contengono moltissime sfumature aventi profondo significato personale e relazionale. . E’ quindi necessario contattarmi in privato per avere ogni chiarimento per un consulto personalizzato, effettuabile con diverse modalità. Così, anche per la partecipazione al libro.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

      • speranzosa Febbraio 2, 2011 at 8:42 pm

        Gent.lo Dott. Brunelli,
        solo ieri ho scoperto questo blog ed ho scritto alcune mie considerazioni che devono ancora essere esaminate credo dal suo staf. Ho anche parlato dell’ultima e recente conoscenza. Devo riconoscere che, proprio per i diversi incontri con questa tipologia di persone, riesco ora in tempi brevissimi ad individuare i segnali ed a troncare, senza problemi ne strascichi, anzi direi anche con un pizzico di soddisfazione, le situazioni che si prospettano dannose per me. E’ come se avessi sviluppato un certo sesto senso che mi permette di avvertire con velocità quando c’è un tentativo da parte dell’altro di “succhiare” energia. Generalmente do sempre una seconda possibilità per poter essere in pace con la mia coscienza. Ma la mia domanda ora è un’altra: ma secondo Lei esiste una predisposizione individuale che porta ad attirare una tipologia di persone anzichè un’altra? Fino ai 36 anni la mia vita è stata contornata da persone positive ed ho conosciuto l’amore. Poi il grande trauma: il padre di mia figlia che ancora oggi (non siamo più insieme da quasi quattro anni) riesce con ricatti più o meno espliciti ad avere un certo controllo su di me. Io per il bene di mia figlia cerco sempre di mediare e non posso, come farei per carattere, chiudere ogni rapporto con lui. Durante la nostra relazione ha spesso cercato di sminuirmi anche in presenza di altri, ha sempre ed ha tuttora un atteggiamento di superbia nonostante l’evidenza. Stò crescendo nostra figlia praticamente sola, quasi senza il suo sostegno economico ed ancora ha il coraggio di puntualizzare le mie piccole mancanze (per esempio una macchiolina sulla camicia della bambina o cavolate di questo tipo). Ho conosciuto tramite lui cosa significa convivere con la rabbia ed il rancore e non riesco a liberarmi da questo stato d’animo se non per brevi periodi. La vita è faticosa per me, devo gestire lavoro, casa, figlia da sola o quasi, e lui non perde occasione per ostentare il suo benessere. In fondo ho un carattere abbastanza forte anche se sono una persona molto accomodante e disponibile ed è stata questa disponibilità che lo mandò in confusione (la confuse con la debolezza) al punto che mi disse: “ma dove vuoi andare tu senza di me, con una bambina ancora da crescere?”. Quando lo laciai dovetti ricorrere al tribunale pur non essendo sposati, (lui non ha mai voluto impegnarsi nel matrimonio.). Ora mi chiedo se i tempi sono davvero cambiati o se quest’esperienza mi ha devastata al punto da non riuscire più ad attirarmi persone equilibrate che sappiano anche dare qualcosa…. forse il mio livello di autostima è stato danneggiato?? potrebbe essere una spiegazione? altrimenti non capisco perchè non arrivi un po’ di serenità per me….

        spero che tutto questo caos affettivo, questa mancanza di riferimenti possa in ultima analisi aiutare le persone a percorrere l’unica via possibile…. quella dell’amore…. è quello che stò cercando di fare pure io ma mi creda a volte faccio davvero fatica a perdonare…. soprattutto quando leggo negli occhi la cattiveria, la soddisfazione nel vedermi affaticata….. ma ce la farò ne sono certa…. vorrei dare di più all’umanità perchè son certa questa è l’unica strada per non incontrare più certi personaggi…. si spegnerebbero da soli…..
        la ringrazio infinitamente per l’attenzione che vorrà dedicarmi e la risposta che vorrà darmi….

        • Pier Pietro Brunelli Febbraio 4, 2011 at 9:46 am

          Io posso esprimere solidarietà e posso prendere spunto dalle testimonianze per offrire considerazioni generali nell’interesse di tutti. Non posso rispondere a domande che riguardano casi specifici in quanto non posso conoscerli sulla base di una mail. Sono un terapeuta iscritto all’Ordine degli psicoterapeuti e devo rispettare una prassi che poi tutela la salute dei pazienti. Ciò vuol dire che devo fare una normalissima approfondita analisi di una situazione, il che comporta, in primis almeno due ore di lavoro e quindi un regolare consulto. Nessun dottore potrà dirvi come state e cosa faresulla base di un vostro breve scritto, a meno che non si tratti di un taglietto su un dito (ma leggero). Qui si tratta di gravi ferite psichiche e di relazioni che possono perfino diventare pericolose, di vite spezzate, che talvolta implicano figli, lavoro, disturbi di vria natura, a volte psicofarmaci, alcool, droghe e persino tentati suicidi… Come posso io esprimermi serenamente sulla base di un breve scritto? Io non sono come quelli che danno la rispostina con due righe nelle rubbrica di un giornale, che poi serve a riempirlo e a vendere. Io non sono il mago dell’amore con la sfer di cristallo e neppure telefono amico. Io sono un libero professionista molto qualificato che lavora con serietà e passione (e grande fatica e neppure come mire arrivistiche e di arricchimento), mettendo a disposizione servizi gratuiti per aiutare al massimo i miei pazienti ed anche quelli degli altri e chi non può o non vuole fare psicoterapia. Ciò fa sì che quando mi si chiede un consulto non si parte da zero, ma da un livello molto superiore ottenuto gratuitamente come informazione specialistica e dibattito in termini di auto-aiuto coordinato professionalmente e umanamente.
          Il mio consulto ha un costo assolutamente sostenibile. In conformità con le disposizioni dell’Ordin e previo chiarimenti posso fornirlo anche al telefono, con un appuntamento. Naturalmente preferisco un incontro a Milano o a Genova, ma mi capita di ricevere anche in altre città, in occasione di conferenze, seminari, gruppi.
          Per ogni chiarimento mi si può contattare alla mia mail privata pietro.brunelli@fastwebnet.it oppure in orario lavorativo 3391472230.
          Informo che è anche possibile partecipare ad una sezione di un mio prossimo libro sull’argomento qui trattato con testimonianze.
          Questo blog contiene amche altre sezioni utili in termini informativi e psicoterapeutici.

          CARE AMICHE , CARI AMICI e TU NEL TUO CUORE..

          SE VOLETE COMPRENDERE COME MAI DIVENTIAMO COSI’ FRAGILI E SOFFERENTI IN AMORE, COSA CI MANCA E DI COSA ABBIAMO PROFONDO BISOGNO, A PRESCINDERE DA OGNI INTERPRETAZIONE PSICOPATOLOGICA, VI INVITO A LEGGERE IL MIO RACCONTO “LA VIA DELL’INIZIO” in QUESTO LIBRO DA ME CURATO INSIEME A LUISA TINTI DELL’UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
          LA SACRA CANOA…
          https://www.bulzoni.it/la-sacra-canoa
          Un’approfondimento c’è in questo blog in https://albedoblog.wordpress.com/2010/04/04/fare-anima-oltre-il-teatro/
          QUI SI RACCONTA DI UNA DONNA CHE HA DEDICATO LA SUA VITA ALL’AMORE, “L’AMORE CHE MUOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE”, E’ RENA MIRECKA PRIMA ATTRICE DEL PIU’ IMPORTANTE TEATRO MONDIALE DEL ‘SECONDO ‘900 – TETATRO LABORATORIUM DI JERZY GROTOWSKI – LEI E’ STATA LA MIA MAESTRA DELL’AMORE. LEGGETE LA SUA STORIA E IL MIO RACCONTO , VI AIUTERA’ IN TUTTE LE PENE D’AMORE.

          Pier Pietro Brunelli
          Psicoterapeuta

          Buona partecipazione

      • speranzosa Febbraio 2, 2011 at 9:08 pm

        Gent.lo Dott. Brunelli,
        solo ieri ho scoperto questo blog ed ho scritto alcune mie considerazioni che devono ancora essere esaminate credo dal suo staf. Ho anche parlato dell’ultima e recente conoscenza. Devo riconoscere che, proprio per i diversi incontri con questa tipologia di persone, riesco ora in tempi brevissimi ad individuare i segnali ed a troncare, senza problemi ne strascichi, anzi direi anche con un pizzico di soddisfazione, le situazioni che si prospettano dannose per me. E’ come se avessi sviluppato un certo sesto senso che mi permette di avvertire con velocità quando c’è un tentativo da parte dell’altro di “succhiare” energia. Generalmente do sempre una seconda possibilità per poter essere in pace con la mia coscienza.
        Il primo grande trauma, oltre 10 anni fa col padre di mia figlia…. ma è storia ormai passata: sono riuscita, pur con grosse difficoltà a lasciarlo anche se non a liberarmene del tutto. Rileggendo lo scritto di ieri mi sono accorta che non sono ancora arrivata alla vera svolta…. ma credo non manchi molto…. credo di essere pronta per il passo successivo…. che io identifico come strada dell’amore…. amore vesro noi stessi…. amore per gli altri…. queste persone devono spegnersi da sole nella loro inutilità, invisibili nel loro buio e vuoto interiore…. la luce di chi risplende e segue la via dell’equilibrio, della spontaneetà, delle leggi che govenrnano l’universe renderà queste persone piccoli esseri innoqui. E’ amando se stessi e sviluppando virtu che si annientano questi piccoli insignificanti esseri….. essi nvivono nel buio…. ma dobbiamo essere in tanti, sempre più consapevoli che questa è l’unica strada affinchè questi ridicoli esseri non ci possano più nemmeno fare il solletico….
        Grazie per l’attenzione che vorrà dedicare alla mia riflessione e…. spero in un Suo gentile riscontro.

  14. A. Gennaio 21, 2011 at 8:11 pm

    Gentile Dott. Brunelli,
    in generale, al di là delle solite apparenze, che rapporto ha il narcisista con la propria madre?
    Mi interesserebbe anche sapere qualcosa di più sull’ambivalenza che queste persone dimostrano nei confronti della partner.
    Una delle cose che non capivo erano i suoi repentini cambiamenti di umore e il fatto di vedermi con occhi completamente diversi da un momento all’altro.
    Esistono eventualmente anche dei testi di approfondimento? Ai tempi avevo letto un libro di Lowen poi con il tempo ho ritenuto più opportuno concentrarmi soprattutto su di me.
    La ringrazio.

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 21, 2011 at 9:59 pm

      Nell’articolo ho fatto cenno al fatto che nasciamo tutti vampiri succhialatte (vedi il Narcisismo primario secondo Freud) e che il narcisista tende a rimanere imbrigliato nella fase orale o meglio in quella che la Klein chiama posizione SCHIZOPARANOIDE, andadndo a vedere questi concetti su Internet o meglio sui libri si può fare un po’ di ricerca. Importantissimo è anche il concetto di sviluppo del SENSO DI COLPA nel neonato secondo fondamentali osservazioni di WINNICOTT per l’intera storia della psicoanalisi. La VON FRANZ junghiana parla dei vampiri, così come sono fondamentali i testi di Jung sull’OMBRA, il negativo ed anche sulla relazione PUER-GRANDE MADRE sull’archetipo della PERSONA (Maschera) e sull’ENANTIODROMIA come folle ambivalenza… ora però non vorrei complicare troppo le cose. Nell’articolo ci sono osservazioni e queste che le ho dato possono essere utili.

      Cordialmente

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  15. Valeria Gennaio 21, 2011 at 7:18 pm

    Ho scoperto questo blog per caso, assolutamente per caso. Ed è stata una fortuna perchè mi ha permesso di comprendere a fondo il pericolo in cui stavo per incappare. Nella mia vita mi sono sempre considerata protetta perchè in una maniera o nell’altra qualcuno o qualcosa mi avvisava in tempo di un pericolo incombente. Anche questa volta. Ho conosciuto il mio narciso e dopo esserci uscita un paio di volte ho capito che si trattava di una persona superba e strana, ne ero adirittura rimasta schifata, forse avevo anche capito che era malata, e di conseguenza ho rifiutato di proseguire la relazione. In seguito la situazione si è come capovolta perchè ha insistito nel volermi rivedere per chiarirsi ecc. e mi sono ritrovata affascinata dalla tenacia e dal coraggio che aveva impiegato per riconquistarmi e in poco tempo sono caduta anima e corpo nella sua ragnatela. In realtà mi rendevo conto che era tutto un po’ falsato ma tutto questo mi piaceva perchè vedevo il suo impegno e il suo sforzo di piacermi che, anche se maldestro, mi faceva tenerezza. Appena lui ha capito che io ero caduta nelle sue grinfie mi ha bollata come una debole e ha cominciato a trattarmi con incomprensibile indifferenza se non vera e propria cattiveria. Risposte vaghe oppure monologhi di mezz’ora in cui cercava di psicoanalizzarmi come se l’affetto che gli dimostravo dovesse essere oggetto di studio, sms distanziati, silenzi, sensazione di essere l’ultimo dei suoi pensieri, racconti di esperienze di sesso gratificanti con sue ex come per svalutarmi, non ho mai potuto verificare che mi mentisse ma l’ho sempre pensato. Tutto sommato avevo sempre così tanta voglia di vederlo che lo perdonavo sempre di questa anafettività e lo giustificavo incolpando me stessa di essere troppo malfidente, di fare troppe domande, di essere troppo appiccicosa ecc.
    Durante tutta questa vicenda, una notte ho sognato una pantegana grigia, sovradimensionata, grossa come un cane che mi mordeva, non mi procurava del dolore fisico ma ero preoccupata per le malattie che potevo aver contratto. Riuscivo con astuzia senza neanche tanta fatica a bloccarla con una corda e a chiamare aiuto perchè qualcuno la addormentasse e poi la uccidesse
    Un giorno, dopo un secondo sogno, ho deciso così di impulso di lasciarlo, senza che vi fosse stato un problema evidente. Nel sogno un indovino mi diceva: “Non pensare alla neve, pensa a tua sorella”
    Ovviamente non avevo gli strumenti per capire nel profondo che cosa voleva dire questo sogno ma l’ho sentito come un avvertimento chiaro di un pericolo incombente e di impulso l’ho lasciato, al telefono senza tante spiegazioni andando contro il mio cuore e senza neanche volerlo vedere nonostante la sua disponibilità a volermi parlare subito. Ho detto no e basta. Pensa che fortuna, se avessi deciso di parlargli lui mi avrebbe sicuramente manipolata e convinta che mi stavo sbagliando, che la sua mancanza di affetto era colpa mia che non mi fidavo abbastanza e una volta ricaduta nella sua rete poi non avrei più avuto la forza di esprimere un dubbio sulla nostra relazione perchè altrimenti lui mi avrebbe punita ancora e magari avrebbe deciso di troncare, di non vedermi più ecc. pensa in che assurdità di ragionamenti ti portano queste persone…. che inferno scampato…

    Ma non ero ancora fuori dal tunnel. Nei giorni successivi ho avuto un pentimento, gli ho scritto: “scusami, ti voglio parlare” Lui mi ha dato un appuntamento ma non si è presentato. Io gli scrivevo: “Perchè non sei venuto, se non vuoi vedermi dimmi che non vuoi vedermi” e lui mi dava un nuovo appuntamento al giorno successivo ma poi non mi chiamava o diceva che aveva avuto un imprevisto che mi avrebbe chiamato sicuramente. Così è passato quasi un mese… poi stufa al telefono gli ho chiesto se poteva farmi avere delle cose che avevo lasciato a casa sua, gli ho chiesto se poteva lasciarmele in un posto in modo che andassi a riprendermele. Lui vista la mia durezza, da offeso come se si stesse per mettere a piangere mi ha risposto “va bene, visto che non vuoi proprio vedermi allora te le lascio là…. era un’esca. Io gli ho detto…sei tu che non vuoi vedermi ma va bene allora portamele… è arrivato, c’è stata una piccola discussione: lui mi ha detto che se il rapporto era finito sicuramente era un problema mio, che sono la persona più strana che lui abbia mai conosciuto, che è stato con un’infinità di donne ma tutte sognano di ritornare con lui e sono solo io quella problematica…. ero schifata ma mi stava per confondere … però sono stata zitta e la serata si è conclusa in compagnia di un suo amico ed è stata anche una serata piacevole… poi il suo amico ha iniziato a scrivermi per invitarmi a uscire…. che schifo. L’ho sentita come una forma di disprezzo che arrivava dal narciso come per dire “che me ne frega di te… vai pure con il mio amico troia”
    Sono stata così male…. la notte ho fatto un altro sogno, un incubo: ho sognato che io e le mie amiche eravamo intorno ad un tavolo che studiavamo un piano astutissimo contro un nemico, il piano è stato messo in atto e ha funzionato tutto nei minimi dettagli, ma alla fine qualcosa è andato storto…io ho firmato un contratto e dopo aver firmato ho capito che non sapevo che cosa avevo firmato, ero disperata…
    Il giorno successivo ho trovato, ringrazio Dio, questo blog e ho capito che ero in mano a un vero pazzo cattivo. Adesso spero tanto di non avere più rapporti con lui, di non incontrarlo più perchè ne ho tanta paura. Ho tanta paura che torni e ho paura di non essere sufficientemente forte e astuta da respingerlo. Ho paura di firmare quel contratto e cadere in una trappola. Vorrei approfondire alcuni aspetti soprattutto il narcisista nel sogno- incubo del traumatizzato e perchè c’è un bisogno estremo di mantenere contatti con l’ex partner con DNP.
    Grazie dott Brunelli di quello che sta facendo.

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 21, 2011 at 9:53 pm

      Sì vi confesso che ho bisogno di incoraggiamento perché è molto duro e impegnativo per me questo blog, a livello umano, dei sentimenti, ed anche proprio per la mia sicurezza professionale. Non vi posso dire quanto sia difficile per me – non sono certo Saviano, non ho bisogno della scorta – ma questo blog e la mia persona sono vampirizzati in vari modi, di cui un giorno racconterò. Mi da la forza la gioia che provo nel sapere che molte persone stanno meglio e che riesco ad aiutare il più possibile con i miei consulti. Non dico altro, auguro di stare bene, e ricordo che se sivuole si può collaborare con una testimonianza per un libro che sto progettando di pubblicare prossimamente.

      Un caro saluto
      Pier Pietro Brunelli
      detto anche VAMPIRETOR: TERRORE DEI VAMPIRI!

      • gabri Gennaio 22, 2011 at 3:41 pm

        Dottore, nel mio piccolo può contare sulla mia collaborazione, sia per il suo libro sia per qualsiasi altra iniziativa atta a correggere la legge 612 bis che, pur essendo una giustissima legge, lo è solo nell’intento.
        Come ho scritto da qualche parte: “Per sapere se una legge è veramente giusta occorre guardare anche il rovescio della medaglia, gli effetti collaterali. Le leggi sono per la società come le medicine sono per il corpo umano… per questo occorrerebbe prima accertarsi che non guariscano un male procurandone uno altrettanto grave, a volte peggiore.”

        Infine vorrei incoraggiare tutti a collaborare, non solo perchè è occasione di essere ascoltati, che sempre può solo far stare meglio, ma anche perchè questo può aiutare altre persone che, se informate e quindi “illuminate”, possono riconoscere i vampiri prima che sia troppo tardi, evitando loro sofferenze e/o guai giudiziari.

  16. ELISA Gennaio 21, 2011 at 5:50 pm

    SCUSATE NON HO ANCORA LETTO tutti i commenti in questo meraviglioso forum, ma voglio solo raccontarvi che sono stata 10 anni con un uomo con il disturbo della personalità narcisistico (lo so per certo, detto da una psicoterapeuta) e finalmente, solo grazie all’intervento della mia psicoterapeuta (da cui vado ancora, sono quasi 3 anni ormai) sono riuscita a chiedere il divorzio ed ora sono davvero una donna felice. E’ stato un incubo costellato anche da felicità estreme.

  17. ada Gennaio 21, 2011 at 9:30 am

    devo parlare con lei. importante. La prego di inviarmi via mail il suo telefono o uno studio al quale possa venire. grazie

  18. tandream Gennaio 20, 2011 at 8:24 am

    Non c’è nessuna patologia in questi rapporti. Sono le normali relazioni della coppia monogamica patriarcale. Sono così che vanno le cose, è così che funziona. Ci sono più morti ammazzati all’interno della coppia monogamica patriarcale che per uccisioni di mafia, camorra, ‘ndrangheta ogni anno. La verità è che la coppia come si costituisce oggi non è normale per l’istinto umano. Fatevene una ragione. O accettate certe cose o evitate la coppia.

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 20, 2011 at 9:13 am

      Caro/a Tandream, da sempre c’è un conflitto nella coppia, ma questo serve a confrontarsi e a crescere… un conto sono i conflitti entro una relativa normalità un conto sono quelli abnormi che finiscono con traumi gravissimi e addirittura fatti di sangue come lei evidenzia… mi spiace osservare che lei è rimasto talmente traumatizzato da non voler più accettare che la coppia è anche un’esperienza di crescita molto bella, nonostante comporti normali conflitti e possa per molte ragioni esauririsi, quindi lei non riesce proprio nemmeno ad accettare che vi possano essere squilibri psicologici più o meno gravi in singole persone per cui una coppia che potrebbe avere un normale livello di incomprensione e conflitto diventa un ambito di violenza psicologica di un soggetto verso l’altro… io credo che lei si sta facendo influenzare da qualcuno che le toglie persino la forza di credere nell’amore al punto da rinnegare che si possa stare in coppia senza per questo finire traumatizzati ed ammazzati… mi sembr un po’ eccessivo, non crede? Le auguro invece di trovare un compagno/a per condividere uno sscambio positivo, nel rispetto e nell’amore reciproco, fino a quando durerà, e di fare un pezzo di strada insieme che potrà anche recare qualche delusione e disappunto, ma che vi farà crescere, e non vi recherà traumatizzazione psicologiche e fisiche tali da provocare distruzioni allucinanti dentro e intorno a voi (come quelle che portano le coppie fortemente affette da un partner vampiro, con un disturbo narcisistico maligno, volto a sfruttare tormentare e ad uccidere psicologicamente chi è riuscito manipolare). Un conto è dire che la coppia deve evolversi, questo è vero, un altro conto è non voler capire che i pazzi squilibrati esistono, e che ce ne sono certi difficilissimi da riconoscere con capacità manipolatorie e seduttive estreme che dei mali classici della coppia fanno un inferno per affermare una pulsione di morte regressiva e distruttive e con essa perpetuare la stirpe dei CAINI… questi, infatti vogliono proprio riuscire a far perdere ogni speranza in una possibilità di amore sufficientemente sano… la prego stia attento che non ci riescano proprio con lei (che invece dimostra di avere sensibilità e capacità di amare nonostante un suo comprensibile sentimento di sfiducia, ma che passerà qunato più lei lo curerà sviluppando fiducia i se stesso e quindi anche nelle altre persone capaci di anima e di sentimento, e quindi anche di confronto nelle difficoltà).

      • tandream Gennaio 20, 2011 at 11:49 am

        Mi è piaciuto molto come ha risposto, anche perché quello che ha scritto è tutto molto vero. Sono arrivato al punto di non credere più che ci possa essere nessuna serenità in qualsiasi rapporto di coppia odierna seguendo anche delle teorie sul patriarcato che, ahimè, comunque sono veritiere (nel generale). Vorrei tornare ad amare ed essere amato e desidererei molto poter vivere serenamente un rapporto, ma ho perso ogni speranza, mi sembra una quasi utopia. Questo è per via anche dei fatti di cronaca che si sentono tutti i giorni. Sono stanco di sentire di mariti che uccidono mogli e viceversa. Sono stanco di tutto il dolore che sembra creare l’amore. Ma mi dimentico che io non sono loro… cosa mi consiglia per tornare ad “amare”? Forse è una domanda con troppe pretese. Il desiderio c’è visto che le pongo la domanda, ma siccome ho l’impressione di essere stato sempre colui che ha amato troppo senza mai ricevere nulla e anzi solo sofferenza, forse vorrei essere solo amato. Ma anche questo mi pare impossibile. Saluti.

        PS. Ma lei ha letto per caso il mio blog per “analizzarmi”? Forse sì, forse l’ultima è stata un “Caino”.

        • Pier Pietro Brunelli Gennaio 20, 2011 at 12:33 pm

          No il suo blog, non l’ho,letto ce lo segnali. Io informo che prossimamaente entro l’8 marzo uscirà il mio nuovo libro Carna e il Carnevale delle donne (che è molto contro il patrircato maschilista). Comunque oggi una coppia per funzionare abbastanza bene deve avere 3 requisiti + uno (fondamentale)
          1) la tenerezza (coccole)
          2) La capacità di confrontarsi e superare i conflitti (la coppia che non ha conflitti è sterile, non fa crescere e implode)
          3) una buona sessualità (che non vuol dire sesso a 1000 e nemmeno sotto zero)

          Poi la cosa fondamentale deve essere GENERATIVA, non nel senso esclusivo di far figli, ma nel senso che il piacere dello stare in due non deve essere trionfo egoistico e menefreghismo di tutto della serie due cuori e una capanna e vaffanculo tutti gli altri… quando è cosi’, anche se ci sono i 3 requisiti di cui sopra la coppia si autodistrrugge grazie alla natura che provvede appunto ad eliminare le relazioni utili solo a se stesse, mentre aiuta psichicamente le relazioni buone che fanno del bene anche ad altri. Non intendo dire che una buona coppia debba diventare una sorta di madre Teresa di Calcutta a due facce, o una Che Guevara, o chissà cosa di eccezionale e altruistico, ma deve aiutare, come può a far star bene anche altri, parenti, amici anche estranei e la società. Se due hanno avuto il dono di trovarsi e star bene insieme devono contraccambiare espandendo la loro felicità per il bene, nelle piccole cose e per come possono anche per le grandi. Il VERO AMORE è generativo (è in senso freudiano per la “pulsione di vita”, narcisisti vampiri sono invece per la “pulsione di morte”), è quind per l’evoluzione verso il bene, ed in tal senso va coltivato per sè e gli altri con impegno, altrimenti è come un giardino che dopo due tre primavere avvizzisce o si trascina penosamente infestato da parassiti, e non da più frutti con semi fecondi per far nascere altro amore e altro bene.

          Chi ha conosciuto persone delinquenziali, malate e maligne portatrici della pulsione di morte in amore, per riprendersi deve ritrovare fiducia nel vero amore – pulsione di vita – e deve coltivarlo dentro di sé accettando che il proprio malessere è dovuto: da una parte al maligno dal quale si è stati infestati, da un’altra parte alla verità di avervi colluso, seppure per ingenuità e debolezza. La legge, come la legge della vita e della natura, non ammette ignoranza e seppure considera tutte le attenuanti implica che CHI HA AMATO UN CATTIVO MERITA UNA PENA DI ESPIAZIONE E DI PURIFICAZIONE se durante questa pena opera per il bene e per riabilitarsi avrà uno sconto e sarà pronto per incontrare non più l’amore malato e mortifero verso i maligni, ma un amore nuovo, più sano e più vero, vitale (generativo), che ama persone abbastanza buone (e comunque davvero che vogliono redimersi verso la vita) e con le intenzioni di fare del proprio meglio, da soli e insieme, per il bene (non egoistico, ma per la vita nel suo mistero energetico e trascendente più umanamente grande, perciò ancge difficile, intriso di gioia e di dolore, che è nell’Amore).

  19. Pier Pietro Brunelli Gennaio 16, 2011 at 11:03 am

    Vi ricordo che se questi argomenti vi amareggiano o addirittura vi sgomentano in modo troppo invasivo potete provare a rilassarvi visitando l’articolo del presente blog sull’Immaginazione attiva, ove troverete link di file e video riarmonizzanti e potete anche partecipare indicando altri link, eventi e testimoniando vostre esperienze.

    https://albedoblog.wordpress.com/2011/01/02/immaginazione-attiva-theoryexcercizeworkshop/

    In questo articolo anche la presentazione del mio recente libro IL TEATRO INTERIORE

    https://www.lulu.com/product/hardcover/il-teatro-interiore-parateatro—antropologia-teatrale—psicodramma—immaginazione-attiva/14446537

  20. Pier Pietro Brunelli Gennaio 16, 2011 at 8:42 am

    USO DELLA DENUNCIA DI STALKING PER PERSEGUITARE E RICATTARE IL PARTNER

    … giacché tu mi ami, io ti faccio un bel tira e molla per
    molti mesi, tu capisci anche che io ti tradisco, ma poi io mi faccio
    perdonare, per meglio ri-tradirti, allora tu stai male e vuoi una
    spiegazione… allora io che mi diverto a tradirti e a tenerti sotto il mio potere manipolatorio (ritornando bravo strategicamente quando non ne puoi più) ti dico che o così
    come voglio io o niente, allora tu non riesci ad accettarlo e dici che non va bene … allora lui/lei (il vampiro/a) ti lascia per un po’ ti dice che si diverte con l’altra/o e che se lo cerchi ti denuncia per stalking… allora tu forse non lo cerchi, però poi ti cerca lui/lei, allora lo incontri, e quando l’incontri stai male, piangi, gli chiedi una spiegazione… allora lui/lei ti abbandona in mezzo alla strada mentre piangi, allora tu lo rincorri, allora lui/lei entra in un bar e anche tu, ma lui/lei è al telefono… sta
    chiamando la polizia… infatti tu (vittima) lo stai perseguitando… ci sono i testimoni al bar che ti hanno vista entrare con il volto pieno di lacrime e agitata… allora, forse tu scappi, arriva la polizia e ti becchi la prima segnalazione… allora poi, dopo un po’ telefoni, lui non risponde e ritelefoni, allora lui mette la segreteria, tu lasci messaggi disperati in segreteria, lui non risponde , registra apposta, allora tu lasci un altro messaggio disperato dicendo che stai male che davvero vorresti morire che hai bisogno di un chiarimento… e lui registra (se dichiari parole tipo “sto male da morire o vorrei morire” è considerabile atti persecutorio verso di lui/lei) il vampiro non risponde, ma forse sente, sghignazzando, ti sente mentre implori e vomiti l’anima al telefono…. allora scrivi sms e e-mail dove dici che sei
    disperata, che la relazione è stata terribile, e pure senza la minima ingiuria o minaccia lo accusi di essere un immorale di essere stato cattivo gli dici che lo disprezzi, però poiché ancora lo ami perché ti ha manipolata, speri che l’incubo sparisca che lui/lei come ha sempre fatto ritorni ancora una volta normale e si stabilizzi… come aveva fatto fino a pochi giorni prima rendendosi lui stesso disponibile, magari facendo bene l’amore … speri che
    lui/lei capisca e che voglia farsi perdonare… ma invece il vampiro risponde alla mail così: “NON MERITI NESSUNA PIETA’ sei tu che hai rovinato tutto, adesso so qual’è il vero amore” (alludendo che ha un’altra persona). Allora tu vomiti anima e sangue (anche vero sangue, capita…), telefoni ad un’amica e chiedi a lei di chiamarlo con il suo cellulare. Lei ti fa questo favore. Lui risponde e dice che, d’accordo accetta un chiarimento e concede un appuntamento all’uscita del lavoro (il suo).
    Tu ci vai, aspetti. Lui scende con molto ritardo. Ti vede che sei
    tremante. Ti guarda con disprezzo e ti dice: “Cosa sei venuta a fare? A piangermi addosso? Adesso vattene perché ho da fare”. E rientra sbattendoti la porta in faccia. Allora tu suoni al campanello della ditta. Risponde la segretaria. Ti dice che il Sig tal dei tali è in riunione. Allora tu aspetti, fa freddo, se fumi ne fumi un pacchetto , ti senti di morire dalla vergogna e dal dolore. Un suo collega esce, ti guarda con disprezzo (infatti lui ti ha diffamata da lungo tempo a livelli che mai potresti immaginare con calunnie allucinanti e svelando anche tuoi aspetti privati, ridicolizzando le tue debolezze – ma tutto è mantenuto ad un livello di pettegolezzo legalizzato). Tu suoni di nuovo il campanello. Risponde la segretaria e questa volta te
    lo passa. Lui ad alta voce dal citofono urla che chiama un’altra volta la polizia (urla per far sentire ai colleghi, così da avere poi testimoni contro di te), e dice, infatti, che tutti ti hanno vista mentre piantonavi l’ufficio… “anzi”, ti dice “la chiamo subito, così ti toglierai il vizio, e bada che ci sono i testimoni”. Tu questa volta non te ne vuoi andare,ma sei terrorizzata e confusa (era lui che aveva concesso l’appuntamento) stai lì ad aspettare che esca per parlargli, non puoi crederci, in fondo
    attraverso la tua amica ti aveva dato l’appuntamento. In 10 minuti arriva la volante della polizia ti chiede i documenti, sei stata già segnalata una volta , ti dice di andar via. Te ne vai, ma poi gli mandi un messaggio, lo chiami disperata e questa volta piangi in delirio, arrivi a dire che davvero vorresti morire. A questo punto sei fregata (hai minacciato il suicidio, ciò è persecutorio) lui ha tutte le prove che lo hai perseguitato anche minacciando il suicidio, che è una ulteriore aggravante, infatti gli hai procutrato disturbi tra telefonate visite e messaggi (per la denuncia di stalking ne bastano 3/4, ma tu fin’ora ne hai procurati di più). Lui allora ti denuncia perché ha anche intenzione di chiederti i danni (ricavarci dei soldi, magari, davvero, se non ne hai pensa di farti pignorare la macchina o farti mettere un’ipooteca sulla casa, così impari a destabilizzarlo!).
    Tu però non lo sai che lui ti ha denunciato (facendo un saltino al più vicino commissariato o caserma) perché il GIP (giudice indagini preliminari) non te lo dice perché deve indagarti di nascosto. Nel mese successivo tu cerchi con tutta la tua pazienza un chiarimento, quindi scrivi, gli telefoni, gli fai
    telefonare e, bada bene, poiché non sei stupida lo fai in modo soft, cioè non 100 telefonate al giorno, ma tre o quattro la settimana. Non 100 e-mail al giorno, ma magari 10 in una settimana, e tutte gentili, senza offese, ma scrivi che stai male, che hai bisogno di parlare, percià anche se hai rabbia non offendi mai, non minacci mai, minimamente… forse minacci di fare del male a te stessa (Reatissimo) … ma tu vuoi solo che capisca… Il GIP però verifica che SI, sei veramente una Stalker, (anche se non hai MAI minacciato e ingiuriato e neppure hai minacciato di farti del male, anche se le tue lettere e messaggi sono tutti supergentilissimi e ragionevoli)…
    ti arriverà dopo 3 mesi la comunicazione della denuncia e di prenderti l’avvocato (da pagarti) , le prove contro di te sono schiaccianti. Dopo un paio d’anni ti arriverà la condanna (va fino a 5 anni di carcere) con lo sconto sono 2 anni, giacché sei incensurata e il giudice capisce che sei comunque una brava
    persona, ma è costretto ad applicare la legge (anche per evitare che poi lui, il vero stalker giudiziaro, si ritorca legalmente contro il giudice, cioè il PM, qualora tu scrivessi al vampiro anche solo qualche altra lettera … ).
    A questo punto puoi patteggiare, prenderti un anno con la condizionale (e lui potrebbe poi anche costituirsi parte civile; se invece vuoi andare in dibattimento durerà almeno 4 anni, dovrai pagare l’avvocato, se perdi anche il suo avvocato, anche i suopi danni – perché va in civile in automatico – e non potrai patteggiare, dovrai scontare due anni, se hai la condizionale non li fai, ma basta un piccolo problema entro i 5
    anni che poi ti fai tutto, in galera). E’ facilissimo che tu perda, anzi è sicuro perché le e-mail e le telefonate le hai fatte e poi lui ha i testimoni che lo hai piantonato e basta che trovi un’amico che confermi, il quale potrebbe farlo anche in buona fede perché effettivamente una volta ti ha vista che lo asperttavi, e poi lui/lei prima ti ha largamente diffamato.

    Queste atrocità sono all’ordine del giorno, mi segnalano numerosi casi, mentre giornalisti ignoranti fanno informazione sensazionalistica affinché nessuno capisca i danni di una legge ingiusta e pericolosissima, che viene sempre più spesso impiegata strumentalmente da criminaloidi e che non protegge le
    donne che veramente hanno bisogno di aiuto, con la scusa che il
    deterrente stesso le proteggerebbe, mentre invece ci vorrebbe
    un’assistenza legale e psicologica congiunta perché si tratta di
    problemi umani non risolvibili solo penalmente, e che se lasciati solo su questo piano possono addirittura esacerbarsi in modo gravissimo.

    • gabry Gennaio 16, 2011 at 11:04 am

      Cari amici, vittime del maligno,
      leggiamo attentamente e ripetutamente i post n. 179 e n.180 del dott. Brunelli, in tutti i loro passaggi, perchè è vero: la legge sullo stalking oggi rappresenta un’arma a doppio taglio.
      Ci vuole impegno, forza e coraggio per uscire dal trauma e grazie a questo lodevole blog abbiamo tutti gli strumenti di aiuto e di sostegno psicologico per farlo.
      Ma per non passare da vittime a carnefici ci vuole altrettanta fermezza, impegno ed informazione perchè il passo è breve e la vendetta potrebbe arrivare anche a distanza di tempo perchè i vampiri non dimenticano e tendono a tornare sul luogo del delitto dopo anni (è capitato).
      Soprattutto per non dargliela vinta anche sul piano giudiziario (con dispendio di energie, salute, stress ulteriori e costi in termini monetari), occorre adottare delle contromisure nell’immediato e per il futuro.
      Ad esempio, mai impietosirsi per il loro finto vittimismo, incontri chiarificatori, buonismo che non c’è e mai potrebbe esserci perchè si tratta di trappole sempre più affinate che ci tendono e sanno che la legge sullo stalking dà loro man forte perchè si sentono furbi, usano la violenza psicologica silenziosa e muta e la legge attuale non si è ancora perfezionata su questo aspetto.
      Allora mai accettare inviti seppure per accondiscendenza e mai chiamarli al telefono dalle ore 20,00 in poi o al mattino presto e se non rispondono subìto non reiterare le chiamate perchè lo fanno apposta per precostituirsi la prova di essere – loro – dei poveri perseguitati; mai inviare e mail seppure di risposta alle loro, specie sul luogo di lavoro perchè le loro sono sempre tendenziose e le vostre risposte sono mirate a gettarvi discredito; mai presentarsi sotto a casa loro anche su invito perchè possono non essere soli e soprattutto escludete assolutamente di presentarvi sul loro posto di lavoro o di raggirarvi nei pressi.
      Se proprio siete così sfortunati da essere costretti ad averci rapporti nel tempo, come me, perchè magari ci sono figli minori in comune, usate il telefono solo per le comunicazioni che io chiamo “strettamente di servizio” ed evitate i toni confidenziali.
      Se infine ci fossero interessi di natura economica in comune, affidatevi ad un legale.
      Con la solita empatia, e CORAGGIO!

      • Pier Pietro Brunelli Gennaio 16, 2011 at 5:05 pm

        Complimenti, lei sì che ha interpretato in modo eccellente ciò che temevo potesse essere frainteso. Grazie per le su preziose argomentazioni.

        Ricordo che è in corso la preparazione di un libro al quale è possibile partecipare con una testimonianza scrivendo privatamente via e-mail al sottoscritto per ogni ragguaglio. Il libro conterrà anche aspetti di carattere legale per incentivare i legislatori ad interessarsi del ‘mobbing nelle relazioni affettive’. Infatti per la prima volta nel codice penale con la legge sullo Stalking al (615 bis) si introduce il concetto di “relazione affettiva”, nella quale dunque possono essere individuati altri comportamenti criminosi e necessità di tutela.

        Oltre ai consigli sopra indicati, che però devono essere riferiti ai casi estremi (non bisogna diventare paranoidi) è opportuno documentare le intese, agari attraverso mail, circa ad esempio: la disponibilità ad una vacanza, un appuntamento, un progetto… ciò potrebbe eventualmente dimostrare il comportamento ingannatorio del partner volto a generare ansie e disagi, il cHè potrebbe poi essere fatto risalire anche alla legge sullo stalking. In ogni caso è una legge nefanda, creata per scopi propagandistici, e per dare un’illusione di aumento della sicurezza, mentre invece genera ancora più pericoli, ansie e conflitti. Si tratta infatti di questioni che non devono mai essere affrontate con la pura criminalizzazione massimalista, ma soprattutto con l’ausilio di sostegno psicoterapeutico, volta a sanare e a superare i problemi in una logica di salute. La sicurezza deve poi essere garantita con una difesa reale, non attraverso una denuncia che poi espone ancora di più all’odio e alla ritorsione, distruggendo spesso anche la serenità di bambini e di famiglie innocenti. In tal senso la legge sullo stalking com’è oggi è generatrice di tragedie e ingiustizie orrende e non difende in alcun modo, anzi peggiora, la situazione di persone in effettivo pericolo.

    • Gabri Gennaio 18, 2011 at 8:30 pm

      Signori, è tutto molto chiaro a posteriori… Ma per come l’ho vissuto io, che mi considero (forse farei meglio dire “consideravo”, visto che quanto mi è successo mi ha devastato il corpo e l’anima) una persona normale, non potevo rendermi conto mentre lo vivevo. Questi angeli incantatori o vampiri infatti, hanno il dono di essere così diabolici da elaborare piani/trappole che una persona normale non può immaginare. Nel mio caso almeno, tutto quanto è successo andava oltre la mia immaginazione, oltre la mia malizia e la mia intelligenza, forse perchè offuscato da quel sentimento che queste diaboliche persone fanno in modo non venga mai meno. Magari con calma scriverò qui la mia esperienza, per ora la riassumo brevemente e dico solo quanto penso sia importante per sostenere che questa legge è da correggere.
      Sono stato ingannato sin dall’inizio da un vampiro interessato a me solo per il sesso (questa è almeno l’unica spiegazione che riesco a dare oggi). Quando scoprii che era sposata le dissi che l’avrei lasciata. Lei trovò il modo perchè questo non accada. Il rapporto continuò ancora quasi otto mesi, perchè avevo la sua parola che avrebbe fatto gli opportuni passi per la separazione non appena avesse avuto la disponibilità economica. In questi mesi chiesi ovviamente diverse volte a che punto era e si arrivò anche a litigare, senza mai arrivare alle mani o altro tranne la mia “minaccia” di rompere la relazione se l’intenzione della separazione non si concretizzava. Passò abbondantemente il tempo da lei richiesto, decisi di pazientare anche per una piccola operazione chirurgica che doveva affrontare (essendo proprio una sciocchezza che poteva rinviare ancora per molto penso che aspettò il momento giusto per operarsi, una tela della sua ragnatela…) ma fui chiaro: per me il tempo era scaduto e non intendevo continuare a farmi prendere in giro. Proprio in questo periodo di convalescenza, invece di venire lei da me come aveva sempre fatto, andavo io da lei (è successo otto forse dieci volte), in quanto non in grado di guidare l’auto. Naturalmente non salivo in casa dove c’era il marito ma, come d’accordo, l’aspettavo sotto casa. Nell’ultima di queste occasioni non scese e non rispose al telefono: al suo posto arrivò la polizia… Il giorno dopo mi denunciò, subii l’azione della polizia per diversi presunti reati (truffa, percosse, stalking, detenzione illegale di armi, detenzione di farmaci illeciti, minacce ed altre due che nemmeno ricordo in questo momento). Per fortuna non subii l’arresto e tutto cadde tranne lo stalking. Solo in questa occasione seppi che quando la lasciai otto mesi prima mi denunciò per percosse, forte di un certificato medico rilasciato dal pronto soccorso dove è scritto che la persona sostiene di aver male ma non presenta alcun segno evidente, se non vecchie cicatrici alla schiena a seguito di una passata operazione chirurgica. La querela la ritirò dopo alcuni giorni: quando riuscì a convincermi a tornare insieme???!!! Ma la cosa grave è che di questa denuncia io non seppi niente. Al momento del ritiro della querela la polizia giustifica questo silenzio nei miei confronti asserendo che, vista la mia animosità e pericolosità, è meglio che non sappia nulla per non esacerbare e insomma, che io non compia qualcosa di più grave! Ma come! L’unica cosa che avrei fatto sarebbe stata solo quella di lasciarla senza nemmeno un sms per l’indignazione! E come fa la polizia di stato, che dovrebbe sempre e comunque perseguire la verità, agire in questo modo sulle unilaterali dichiarazioni di una persona senza alcuna prova o confronto? Io non l’ho mai minacciata né offesa, mentre ho decine di sms che provano che era lei a fare questo. Inoltre l’atto persecutorio reiterato lo faceva lei a me, mi controllava in ogni istante anche mentre dormivo. Si avete capito bene, oltre a chiamarmi diverse volte al giorno pretendeva di stare al telefono (con tariffa you&me fissa a pochi euro) tutta la notte e sentirmi russare per paura che io la tradissi (ovviamente i tabulati telefonici provano tutto, e questo duro tantissimi mesi e tutte le notti nessuna esclusa).
      Non so avrei un libro da scrivere, così tante cose assurde e paradossali, ma la più paradossale è che sono io lo stalker!
      Scusate se non sono stato chiaro o se ci sono errori, ho scritto di getto tutto e mi fa male solo pensarci, abbastanza male da non voler rileggere per correggere se c’è da correggere. Sono molto deluso di me stesso per quanto sciocco sono stato, ma lo sono ancora di più nei confronti delle istituzioni. Che dire… finisco con un aneddoto. Dopo l’allontanamento da parte della polizia di quella sera da sotto casa sua, per me assolutamente ingiustificato, decisi di andare in questura, per chiarire la mia posizione. Chiesi brevemente cosa significasse e come dovevo comportarmi, visto che decisi senza possibilità di ripensamento di chiudere la relazione, volevo sapere come potevo fare per restituire cose di proprietà della mia ex ed avere le mie (non parlo di regali). Il funzionario mi disse di stare attento parlando quindi dello stalking. Io dissi che se di questo si parlava ero io la vittima, mi rispose con queste parole che ricordo benissimo: “se è una donna a subirlo è una povera e debole vittima da tutelare, se è un uomo a subirlo questo viene considerato un cretino”…

      • gabry Gennaio 19, 2011 at 7:17 pm

        Da gabry (donna) a
        Gabri (uomo)
        Io comprendo la tua sofferenza e soprattutto la delusione nell’esserti trovato da vittima a carnefice.
        Ma ciò non è solo causa della legge sullo stalking che è da rifare.
        Purtroppo ci sono delle patologie che solo chi le vive sulla propria pelle può comprendere e non le forze dell’ordine cui viene presentata una denuncia o querela, che devono protocollare ma che non hanno le conoscenze specifiche per capire se sono fondate o se provengono da persone affette da patologie.
        Ad esempio, io non sapevo che le persone con DNP, cui si chiedono delle risposte o spiegazioni come tra persone normali (avevi promesso di non tradirmi più e perchè lo hai rifatto?), incapaci di dare una risposta, passano dalla violenza psicologica a quella fisica—E meno male che, pur non avendolo denunciato per le percosse subìte per non esacerbare gli animi, mi sono recata al pronto soccorso ed avevo come prova la cartella clinica perchè quando lo ha saputo (io che per quieto vivere non avevo esporto denuncia nè querela), sono stata sottoposta IO ad un procedimento penale per percosse pur non avendo mai alzato un dito.
        E meno male che io avevo la cartella clinica che documentava le percosse subìte lui (non lui da me anche perchè era anche fisicamente impossibile). Diversamente, il procedimento non sarebbe stato archiviato, come è avvenuto, ma sarei stata pure condannata —
        Saremmo stati pure dei cretini, ma spero la paghino…

  21. Pier Pietro Brunelli Gennaio 16, 2011 at 7:58 am

    NARCISISTI PATOLOGICI E AFFINI POSSONO ADOPERARE VARIE FORME DI MOBBING E VIOLENZA PSICOLOGICA: DAL GASLITHING ALLA DENUNCIA PER STALKING, approfittandosi che la legge, così come è oggi è facilmente impiegabile, attraverso provocazioni e false prove, come strumento per perseguitare e distruggere il partner .

    GASLITHING
    https://www.youtube.com/watch?v=hllgfPCooYE&feature=player_embedded

    Gaslighting: comportamento gravissimo, molto più diffuso dello stalking, che resta impunito e fa impazzire le persone violentandole psicologicamente. Dietro moltissimi casi di stalking c’è un’intensa attività di gaslighting volta far impazzire l’altro, fino a distruggerlo, manipolarlo, ricattarlo, provocarlo per trarlo…… in trappola e poi poterlo facilmente denunciare per stalking (stalking giudiziario) in modo da potergli poi estorcergli denaro. L’attuale legge sullo stalking è un esempio terroristico di giustizia sommaria che invece di proteggere davvero chi viene perseguitato viene, sempre più spesso, usata da personalità criminoidi e paranoidi per perseguitare persone che cercano una spiegazione dopo averle fatte impazzire attraverso la manipolazione sessuo-affettiva. Per ragioni politiche e di scandalismo giornalistico nessuno ancora dice la verità su questa legge disumana, criminale e criminalizzante, ma avvocati, magistrati, psicologi e forze dell’ordine sanno di come essa presenti allucinanti imperfezioni tanto da poter essere usata impropriamente e persino con intenzioni ritorsive, delinquenziali, infamanti… una vera e propria caccia alle streghe e sbatti il mostro in prima pagina… mentre le persone che davvero avrebbero bisogno di protezione continuano ad essere colpite ed uccise. Intanto il gaslithing imperversa liberamente , nelle maniere più crudelmente raffinate, resta impunito e può servirsi anche della legge stalking per distruggere e ricattare una persona dopo averla provocata all’essperazione, con allucinanti e intenzionali violenze psicologiche.

    VIOLENZA PSICOLOGICA IMPUNITA E LEGALIZZATA tenendo il partner sotto ricatto – per fargliela subire in silenzio – con minaccia di denuncia per stalking

    https://www.youtube.com/watch?v=YkxxEiqpjmE&feature=player_embedded

    Perfavore è importante capire che questi comportamenti si stanno diffondendo in forme sempre più subdole, perverse e pericolose, impigano anche le leggi e arrivano perfino a fingesrsi promotori di una presa di coscienza, pur di nutrire il proprio ego vampirico, producono danni devastanti.

    https://www.youtube.com/watch?v=W_Hh-LJsya4&feature=player_embedded

    Come distruggere una persona, provocare una sua reazione, solo per chiedere spiegazioni, senza alcuna minaccia o ingiuria, per poi denunciarlo per stalking e ricattarlo? Bastano poche telefonate o il tentativo di un incontro sul lavoro, oppure un falso invito con la disponibilità a chiarire, ma poi si chiamano i carabinieri dicendo di essere stati più volte perseguitati (non occorre alcuna prova, e comunque sono prove facilmente costruibili. Per provocare l’altro si usa anche farsi vedere apposta con altro partner in atteggiamenti amorosi in posti che frequenta, oppure su FB con foto, e con battute indirette che lo ridicolizzano nella sessualità e nell’intimità e nell’aspetto. Quando l’altro/a telefona per una spiegazione o una protesta allora viene azionata la segreteria telefonica in modo da costruire prove, bastano poche telefonate per far partire la denuncia per stalking… è incredibile sta succedendo sempre più frequentemente!

    Quando si viene minacciati di denuncia è segno che il partner-vampiro intende avvalersi anche di questa modalità per esercitare mobbing e violenza psicologica e che mira a provocare per cosnsolidare ed attuare l’azione di querela. Il narcisismo nelle fasi acute è incline a comportamenti paranoidi, fino al “delirio di querela”. Questo è dovuto anche al fatto che il vampiro, quando viene scoperto, chiedendo spiegazioni, chiarimenti e si protesta, non lo sopporta, si sente perseguitato e offeso, non ha alcuna voglia e disponibilità a mettersi in discussione – TEME LA LUCE di un chiairimento, che porterebbe svelare la sua anima malata – allora incomincia ad architettare la denuncia per stalking dell’altro, attraverso una strategia nella quale si nega e poi si fa trovare (per provocare) al fine di incastrare l’altro, anche con false prove, per denunciarlo. Ma anche se non arriva a ciò, elabora spesso questa possibilità, e quindi la minaccia molto spesso, o comunque nei momenti in cui sarebbe necessario un chiarimento, al quale si sottrae reinstaurando anche atteggiamenti manipolatori di falsa riparazione, si rende cioè nuovamente disponibile in modo sessuo-affettivo, affinché il partner si ‘ammorbidisca’ e possa essere poi nuovamente ferito… anche tramando di denunciare il partner dopo averlo provocato fino a ridurlo ad uno stato confusionale e di sofferenza devastante che lo costringono a richiedere chiarimenti e rassicurazioni.

    Chi si accorge di essere preda di tali meccanismi deve subito scappare o rivolgersi ad un terapeuta o ad ogni possibile fonte di aiuto al più presto possibile.

    https://www.youtube.com/watch?v=PwWBHRKFYCA&feature=player_embedded

    Pier Pietro Brunelli
    Psicoterapeuta

  22. anonima Gennaio 12, 2011 at 3:20 am

    Dopo non so dieci di più anni sto lavorando in un paese idilliaco, dove però per via del turismo per un paio di mesi si è sotto corrente, pressione, quando si ha il giorno libero , si scappa via , sfugge in città, si spende etc….di persona veramente non conosco nessuno, ma comunque senza far il giudizi ere è x me un macello come dappertutto, di qua è più scrutabile osservabile l’andazzo dei tempi, come da tutte le parti ci si sposano, si divorziano , si lasciano ma quello che ho potuto vedere qua supera la mia immaginazione, poiché per la gente di qua è norma, è normale, ma per me allucinante, c’è chi viene, lei vecchia, lui giovanissimo sposato divorziato, e lei vecchia vedova xke il marito si era impiccato e vivono e ridono e parlano…poi c’è lei con due figli avuto con il fratello dell’ex marito, impiccatosi pure lui, si ride, si festeggia, si ha due figli con il fratello dell’ex marito impiccato, allora io lavoro qua non poco rispetto agli anni passati e mi chiedo, stiamo in un piccolo paese turistico di montagna , scriviamo tutti al dottore brunelli, ma poi visto che l’umano agli occhi miei ne ha poco di umano, mi chiedo visto che bestia è l’uomo come il dottore brunelli possa prendere sul serio qualsiasi persona che gli scriva ?

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 12, 2011 at 8:57 am

      Secondo me lei non legge gli interventi delle altre persone e le mie risposte. Per partecipare con beneficio a questo blog bisogna avere altruismo e sensibilità per gli altri. C’è già tanta confusione e sofferenza, testimonianze ed interventi devono anche cercare di aiutare un po’ e non di creare disagi perplessità. Questo non è un ‘cesso’ dove scaricare i propri problemi che ci si rifiuta di curare normalmente con normali e bravi psicoterapeuti, ed io non sono certo quello che dovrebbe ripulire il tutto. Sono segno di mancanza di rispetto gli interventi che in modo più o meno esplicitano mirano a provocare disagio, imbarazzo, confusione e quindi a fare del male, mentre qui staimo cercando di uscirne. Capisco che chi è traumatizzato a volte non si rende conto di diventare egoista, di gettare rabbia e discredito su chi non ha fatto nulla di male, di creare confusione, di non volersi curare, di far finta di essere disponibile coltivando rancore… in fondo sono anche questi gli effetti della vampirizzazione… ma niente paura, abbiamo pazienza (non solo io, ma anche altre lettrici e lettori) in quanto abbiamo capito che l’amore e la comprensione sono grandi forze per far stare bene noi e gli altri… però in nome del bene io respingo e ammonisco con decisione interventi e comportamenti che, anche se involontariamente, diventano malefici… naturalmente, basta scusarsi e ravvedersi con sincerità e subito si viene riaccolti.

      • gabry Gennaio 12, 2011 at 9:26 pm

        Ringrazio Anonima per la sua compartecipazione visto che ha letto il mio blog ed ha espresso un suo pensiero alla mia domanda.
        Nel suo secondo intervento, considerata la fase critica che sta attraversando – in cui si è portati a generalizzare ed a demonizzare vedendo mostri dappertutto – mi è sembrato di cogliere da parte sua una sorta di sconcerto o meraviglia di fronte ad una persona ritenuta “speciale”, come il Dott. Brunelli, che si è posto con umanità, umiltà, mettendo al nostro servizio il suo tempo prezioso ed il suo sapere per affrancarci e non già una sorta di disdegno.
        Comunque grazie

  23. anonima Gennaio 12, 2011 at 2:42 am

    Mi scusi dott.re scrivo sul blog come chiesto da Lei. Sono passati un paio di mesi, dopo tanti anni mi trovo in esilio e non è la terra per me, ma dopo aver conosciuto, vissuto e sofferto per un n.p. per tanti anni ho avviato i primi passi per non essere mai più reperibile, in poche parole sto cercando di ribaltare la mia vita futura , iniziare daccapo dove non lo so ancora xke solo ora ho gli stimoli e la sprona di far domanda dovunque sia ma mai più in una remota vicinanza dove si trovi lui. Ho fatto il primo passo e scritto agli ex datori di lavoro che non tornerò più, ho il dubbio che non ci credano, e certamente non è facile lasciare, abbandonare quello che ti ha fatto star bene come ambiente di lavoro, ambiente del posto, ambiente di collaboratori buoni per me, ma lo stesso sono abbastanza convinta, caparbia, cocciuta per farcela dovunque. In risposta alla gabry, è veramente qualcosa che nessuno/a potrà osare dire. Io , dopo 8-9 anni di averlo conosciuto bene, le sue manie degli ultimi anni recitazioni, bugie a go-go, tradimenti fine stagione con straniere a go go, le cose spiacevoli per le quali pensavo i primi anni di doverlo salvare e cioè le manie del porno etc. e alla fine dovevo aiutare me stessa per essermi coinvolta sentimentalmente e del tutto in qualcosa al di sopra di me. Allora per farla breve, l’ho visto incontrato ultima volta ad ottobre e quando lui apertamente diceva di sentirsi con l’ultima trovata di fine stagione, ragazza rumena, 15 o più anni in meno di lui, l’ho scoperto adesso tramite face book, io allora gli avevo intimato di andarsene da Lei chichessià o dalla famiglia ma non di rimanere là con me, addirittura le sere uscivo da sola dicendogli di andarsene , di non rimanere una sett. di vacanza, cosi quella sett. era il puro incubo x me…non se ne andava e telefonava tutte le sere, rifiutandosi di parlare, partire ed io a cazzeggiare in giro …all’indomani della partenza mi scriveva le cose brutte, che stava per costruire una relazione seria con quella..ke sarebbe venuta giù a casa sua a trovarlo etc. boh……….avevo l’imbarazzo della scelta, lui da stupido discreto qual’ è , aveva ripreso contatto con una di vecchi tempi e la ragazzina rumena a fine stagione…cioé infine ne vedevo due sul pc suo, una con la quale da anni non si sarebbe più sentito e l’altra conosciuta da poco…cosi a novembre io per il fiuto, l’intuito le mandai un mess.non credendo mica alle palle da lui raccontato, che non era nessuna ragazza dell’albergo con 15 ragazze di tutto il mondo…bastava vedere su facebook e mandare un messaggiodi avvisamento, di avvertimento se fosse lei la sopracitata di stare molto attenta, qualcosa di non specifico, neutro ma chiaro. E stato a novembre, non ho più sentito di lui, io nel frattempo l’ho bombardato con mess. Per il suo carattere meschino, stupido, per le sue cattiverie…
    Ora 2 giorni fa, ho avuto la prova, ho ricevuto mess. Da parte sua dove mi minacciava di denunciarmi per calunnia, diffamazione, è venuto a sapere ora dei mess. Xke ricalca sempre lo stesso concetto, si fa nuove vittime a fine stagione, si ritira a casa , le ricontatta e stavolta adirittura le invita, non importa se lei fosse là, fosse stata là o è tuttora là come ragazza brava ufficiale, non importa, è la variante di voler cambiar la sua vita pensando di poter far del male ad altri/altre avendola invitata giù, è la copia, il ricalco di una vita ripetitiva, l’ha fatto sempre, storie al nord con ragazze straniere giovani, ritiro a casa e dopo un paio di mesi bussa alla porta di chi gli piaceva…io mi sento in salvo, forte, non ho paura di nessuno, niente…non sono neanche più sotto choc di come quando ero più giovane, quando ho saputo adesso che lui solo adesso ha saputo dei mess. Di avvertimento a quella perché presumbilmente giù ed insieme, e mi ha minacciato di denunciarmi, di star attenta perché lei è al corrente di tutto………..allora cari amici e care amiche , ho capito che è un gioco, che ho fatto molto molto male di mandare un mess. Anonimo a quella ragazzina che allora non sapevo di certo se era lei o l’altra, non sapevo di aver fatto male due mesi fa a lanciare un messaggio abbastanza neutro ke la ragazza anziche prenderne uno spunto, lo prendeva come sfida nei confronti di uno molto più grande di lei e x cosi dire capo autoritario , mi dispiace dirlo ma stupide le ragazze , donne…io x conto mio non posso più darmi la zampa sul piede, e solo ora che lui avendola giù o no, non importa, mi ha minacciato e finalmente ha detto che lei sa tutto e che sia una vendetta da parte mia, allora si che per tutta l’umiliazione , merda di un’ignorante brutale, dovevo darmi un’ultima soddisfazione e quando due giorni fa ha fatto scattare un paio di mess. con minaccia di denuncia, allora si che mi ci sono messa nello stesso momento an mandarle la verità, che non sapevo che era lei, ma che lui con tanto di teatrale insisteva di stare una sett. di là a scopare con la ex mentre “costruiva” al telefono con la ragazza del futuro e che nostante le mie uscite per lo svenimento di star accanto ad uno che telefona tutte le sere con una futura, insisteva di poter restare là una settimana prima di dover scendere, mentre gli dicevo di poter andare da quella giù o a quel paese…non partiva….alla gabry…x riassunto, noi , ognuno di noi è diverso, nessuno nessuna le può dare dei consigli, deve seguire il suo intuito, cuore, anima, ragione …non esiste nessuna ricetta per nessuno, noi da soli pur con l’aiuto di un esterno, giova veramente, più estraneo, imparziale sia , più di aiuto possa essere per riflettere , contemplare, ma infine, ci si può aiutare solo da soli, se ci si vuole ma sempre meglio con l’aiuto di altri , preferibilmente persone che non hanno nessun interesse in noi , imparziali , ma che diano un’orecchio, interesse sincero…è importantissimo poter parlarne , sfogarsi con persone disinteressate a noi ma interessate al benessere di noi…xciò aiuta sempre consultare qualcuno/a per farsi ragioni, vedere la situazione da più punti di vista, l’importante è trovar persone sincere, operai di luce, amici, persone estranee, terapeuti, che ci diano suggerimenti neutri, che ci facciano riflettere per il bene di noi stessi. Io per conto mio vivo da mesi senza rapporti, nuovi amori o altro, proprio perché grazie al cielo ho potuto vivere una vita spensierata , si di lavoro ma anche di tante esperienze di lavori diversi, e soprattutto una vita trasgressiva e ringrazio il cielo l’universo per tutto quanto nel bene nel male che ho potuto sapere, sperimentare…ho veramente vissuto spensierata e di godimento nella mia vita. Ma poi le vicende, il destino, gente che se ne va e viene ti fa capire ad un certo punto senza diventare religioso(non lo sono) o fanatica di qualche corrente, ti fa capire che la felicità o qualcosa di autentico che si sente come felicità non è qualcosa regalato ma che è qualcosa che si guadagna, secondo me con il passare del tempo e dopo aver vissuto , sofferto e conosciuto i lati bui, parlo di me pur essendo ancora lontana pur sapendo che ciò vissuto nel mio caso non basta ancora per essere contenta , soddisfatta e felice di ciò che sono .
    Siamo tutti diversi, ognuno a modo suo, io secondo me ho dovuto toccare il fondo x un paio di volte, sentimentalmente, altrimenti non sarei io , non sarei quella che sono ma è presuntioso immischiarsi o dare consigli a persone che loro a volto loro hanno le loro personalità e le loro storie alle spalle…un abbraccio a tutti ;-)

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 12, 2011 at 9:05 am

      In quest’intervento anche se l’accento è estremamente sul fatto che l’unica cosa che al mondo conto è essere felici con il proprio vampiro, senza la minima messa in discussione di se stessi e senza la minima sensibilità verso il mondo e gli altri, c’è comunque un tentativo di costruire riflessione e dialogo, al fine di partecipare con solidarietà. Quando questo genere di tentativo migliora e si sensibilizza (questo lo dico per tutti – in generale) allora vuol dire che incomincia a svilupparsi il processoi di de-vampirizzazione che ci toglie dalla sofferenza autocentratat sul nostro egoismo assoluto e ci rende capaci di compassione e quindi di sentire l’amore – quello vero – non quello scambiato come amore mentre invece è incantesimo maligno sotto la schiavitù del vampirismo psicoaffettivo.

      Allora impegnamoci verso la compassione che porta verso la Via dell’Amore Vero.

  24. anonima Gennaio 12, 2011 at 12:27 am

    in risposta a gabry…bravissimo dott. Brunelli, nessuno di noi laici potrebbe darle un consiglio neanche Lei da professionista senza aver conosciuta gabry la sua storia e lei stessa.

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 12, 2011 at 12:53 am

      Vi ricordo che per quest’anno è in preparazione un libro che raccoglie testimonianze tratte anche da questo blog dopo aver avuto l’approvazione e dopo aver elaborato l’intervento per la massima privacy e anonimato. Allora vi invito a scrivermi in privato dando la vostra disponibilità per questo progetto che può aiutare molto. Vi ricordo la mia mail
      pietro.brunelli@fastwebnet.it
      Siete pregate/i di farlo perché è importante anche dare e testimoniare per uscire da questi traumi, non vi costa nulla e fate del bene. Diverse persone hanno già dato l’ok, ma sono ancora poche, mentyre sono moltissime le persone che partecipano o anche che mi scrivono in privato per ottenere consulenze private che io non posso dare se non conosco la persona direttamente. Ora io offro in ogni modo la disponibilitàò, vengo incontro su tutto, però a questo punto VI CHIEDO ANCHE UN PO’ DI COLLABORAZIONE, per basta che mi mandiate una mail dicendo, “Vorrei partecipare al libro” sarete poi contattati per i dettagli. OK? Grazie. Un caro saluto.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  25. daniela Gennaio 8, 2011 at 4:35 pm

    con questa mia testimonianza vorrei comunicare a tutte/i le vittime dei narcisisti e manipolatori affettivi che similmente ai vampiri non smettono mai di succhiare vitalità e sangue..

    Un anno fa interrompevo ogno tipo di rapporto e comunicazione con uno di questi tipi… la mia storia ,come le vostre, è andata avanti per ben 7 anni.. tra speranze e illusioni… io nascosta nell’ombra e usata da lui come “amante” per anni, alla notizia della sua separazione con la moglie, vivo finalmente (ma a torto) di nuovo una relazione con lui..

    ma la cattiveria di questi uomini non ha limite… mi illude che finalmente possiamo stare insieme e dopo 3 mesi sparisce con un’altra!!!!

    il mio fragile equilibrio psicologico cede anche perchè fortemente provato da tante torture e mi trovo quindi a chiedere aiuto..

    come già pubblicato su questo blog trovo valida la terapia del dr. Brunelli che mi porta a stare meglio sia psicologicamente che fisicamente.. a riprendere in mano la mia vita cercando nuove amicizie, affetti ed interessi per non morire lentamente..

    detto questo proprio per le feste di natale il pazzo mi cerca!!! insistentemente sul cellulare, tramite facebook e addiruttura a casa.. roba da stalker..

    le sue parole sono di perdono e pentimento.. si è lasciato con la sua compagna (dice ma a me non risulta) e quindi tenta un approccio con me..

    questo mi fa capire che tornano anche dopo molto tempo dalle precedenti vittime forse perchè rifiutati o respinti altrove…

    inutile dire quanto sia pericoloso questo suo avvicinamento che mi porta a riaprire ricordi e ferite dolorosissime..

    invito tutti a collaborare per fermare queste persone malate e dannose per le ferite che provocano nell’animo e nella vita sociale delle persone.. danni che secondo me potrebbero essere comprovati e quantificati come quelli asseriti nelle cause civili o penali.

    facciamo qualcosa… insieme a terapeuti e legali per creare o ampliare una legge simile a quella sullo stalking e portare queste persone al ricovero COATTO!!!!! in modo che non possano fare del male continuamente!!!

    anche perchè si può cadere nella loro trappola facilmente per bisogno di affetto, sesso, amore o mera compagnìa….

    ad ogni modo oggi a 42 anni pur essendo in lenta ripresa e rinascita mi trovo ancora single e in seria difficoltà ad intraprendere nuove relazioni.. in parte perchè difficoltoso a questa età trovare degli incontri e un pò per scarsa fiducia…

    il terrore della solitudine incalza e chiedo anche ad altre donne se dopo un’esperienza così devastante con i vampiri abbiano poi potuto amare e fidarsi ancora di un uomo….

    considero questo risvolto un vero effetto devastante a livello affettivo e relazionale….

    grazie

    • insight Gennaio 11, 2011 at 4:09 pm

      “inutile dire quanto sia pericoloso questo suo avvicinamento che mi porta a riaprire ricordi e ferite dolorosissime..”

      Si continua ad idealizzare e sopravvalutare queste persone attribuendo loro capacità introspettive e analitiche che non possiedono.. questi uomini possono far innamorare solo un certo tipo di donna, possono utilizzare la loro arte manipolatoria solo con persone manipolabili (come siamo state).. noi possiamo valutare la loro personalità e farne un’analisi ma loro non percepiscono né percepiranno mai se stessi nella stessa nostra maniera. Loro ritengono di aver fatto e dato il meglio a noi alle ex e alle future… semmai, per loro, siamo noi donne ad essere sbagliate o matte. Loro non si percepiscono perché se lo facessero sentirebbero tutta l’angoscia della insicurezza che li avvolge, è per questo che manipolano e vampirizzano. Avere una relazione con loro non è impossibile e molte di noi lo hanno dimostrato per anni e anni, ma il punto è che è costosissimo in termini di energie, di equilibrio, di autostima, perchè quelle caratteristiche negative non possono essere modificate, perché necessitano di continue conferme, perchè chi vive accanto a loro deve stare sempre più nell’ombra… E’ una scelta anche questa…una scelta assurda ma funzionale a non sentire la voce assordante e angosciante del nostro vuoto affettivo e delle nostre ferite. Ma se siamo qui a parlarne vuol dire che tutte noi abbiamo scelto diversamente e lontano da loro, abbiamo scelto di aiutare noi stesse, di capire, di metabolizzare, di riconoscere e sanare le nostre ferite, di ricostruire, di conquistare una vera solidità e questa la possiamo raggiungere solo se saremo disposte a denudarsi fino in fondo e a metterci in discussione, ad affrontare le nostre insicurezze e le nostre paure. Solo allora riusciremo a sconfiggere la diffidenza che coarta la nostra capacità di pensiero critico…..solo con la fiducia verso noi stesse ed il nostro valore potremo liberare la nostra capacità di giudizio che ci permetterà di scegliere le amicizie e le persone da amare.
      io so quanto è difficile tutto questo, riesco a capire come sia facile farsi ammaliare dalle loro parole, dai loro ritorni. Perchè sì, loro ritornano sempre. Loro non tagliano mai, possono stare di nuovo con noi a magari anche con le altre, perchè sanno di avere ascendenza e potere sulle nostre fragilità e fin quando le avremo sarà pericolosissimo e difficilissimo gestire la nostra voglia, il nostro desiderio di essere ancora amate (manipolate) da loro. Tutto questo è inquietante, molto inquietante!! Perchè loro “amano” la donna che li adora, che li idolatra, che li fa sentire speciali ed unici: in questo modo riescono a ricambiare un “amore” fatto anche di possesso e di controllo. E NOI cosa vogliamo? Non c’è credo un concetto standard di giusto o sbagliato, di normale o di anormale. C’è la possibilità però di scegliere in LIBERTA’ ciò che a noi piace e fa stare bene. E questo si può decidere soltanto quando avremo imparato ad amarci per prime e a non permettere più a nessuno di loro di succhiarci l’anima e a trattarci come “carne da macello”.
      I manipolatori esistono da sempre e sempre ci saranno. L’unica cosa importante da fare è lavorare su noi stesse per raggiungere la solidità e l’equilibrio e imparare a riconoscerli e ad evitarli d’ora in poi…
      ” La sua bocca è più dolce del burro, ma nel cuore ha la guerra, le sue parole sono più morbide dell’olio ma sono spade sguainate.” Salmi 55:21

      ….. e senza aver paura o terrore di poter e dover affrontare anche periodi di “apparente” solitudine…. siamo con noi , siamo in compagnia della persona più importante da tutelare ricostruire e proteggere…la nostra vita.

      • Pier Pietro Brunelli Gennaio 11, 2011 at 6:23 pm

        Questa riflessione alla quale rispondo è eccellente. Aiuta tantissimo.
        Fa capire e sognare – nella mia immaginazione – che ci troviamo in un bosco notturno ncora pieno di ombre mostruose, ma ci stiamo allontanando dal castello dell’incantesimo malvagio che ci inchiodava nella tortura del falso amore che succhia il sangue all’anima. Nella notte, sotto una fredda luna piena, con le vesti lacere, scalzi, tra le spine che ci graffiano, i rapaci notturni che ci spaventano, corriamo, cadiamo, ci rialziamo, zoppichiamo, il cuore ci batte, il viso è ancora rigato di lacrime, ma ci allontaniamo, ce la facciamo, perché nel cuore inizia a tornare la luce, è solo una piccola fiammella, come una candela che brucia l’amore per darlo in sacrificio alla vita e alla bellezza e alla verità, tutto diamo per l’universo, per il bene, lo diamo in sacrificio e questo ci dà energia per salvarci, l’ultima poca rimasta, ma importante… ed è così che ormai stravolti, distrutti, feriti ci avviciniamo alle prime luci dell’aurora oltre il bosco verso le rive di un purissimo ruscello, che suona d’argento… ed è così che ritorniamo verso l’alba, e nella nuova alba ci rifugiamo fiduciosi, nel raggio tiepido di padre sole che ci ama e nella certezza di madre terra che ci sostiene e ci nutre… respiriamo liberi, commossi, tra il nostro cuore e il cuore del mondo rinasce l’armonia, la speranza, l’orizzonte ritorna rosa e azzurro… c’è da fare, c’è tanto da fare per noi in questo nuovo giorno, siamo ritornarti nel mondo, in questo grande mondo che ha bisogno di noi e che ha bisogno di amore… dai tutto, dai tutto l’amore che hai per questo e non ti sentirai mai più sola – anima mia – e lungo la nuova via l’Amore Vero darà i suoi fiori e i suoi frutti nel tempo propizio che verrà per chi vuole il bene.

        Prova a creare dentro di te un’ immaginazione che vuole liberarti…. leggi il nuovo articolo su l’Immaginazione attiva in questo blog… immagina la purificazione, immagina di ritornare a vivere, immagina la bellezza dell’amore in tutte le persone e le cose belle e buone di questo mondo, che è anche dentro te, nella tua anima che rinasce nella nuova alba.

        Pier Pietro
        Psicoterapeuta

        • gabry Gennaio 11, 2011 at 10:42 pm

          Buon Anno a Tutti!
          Se mi affaccio ancora su questo nobile blog, nonostante abbia superato la fase traumatica, è perchè rimangono delle problematiche irrisolte.
          Ad esempio, durante le vacanze di Natale il mio ex (DNP) ha presentato a nostra figlia la sua nuova “vittima” . Egoisticamente parlando, non sono dispiaciuta perchè il giudizio espresso da ns figlia adolescente è stato positivo e mi fido del suo giudizio istintivamente espresso.
          Come donna, provo pena per Lei (e per l’impegno che ci sta mettendo), ma come donna e per solidarietà femminile e per le conseguenze che sicuramente pagherà, sarebbe opportuno secondo Voi che una pulce nell’orecchio Le sia messa (anche se credo che in questa fase è come parlare ai sordi) o è preferibile far finta di niente perchè è meglio per la quiete mia e di mia figlia? Voi come vi comportereste di fronte ad una “vittima” che è stimata come una brava persona? Rispondetemi e grazie…

        • Pier Pietro Brunelli Gennaio 11, 2011 at 11:28 pm

          Per primo le rispondo io ed è una risposta che vale in generale… ognuno deve trovare la sua retta via e non ingarburgliarsi nei garbugli degli altri…

  26. laura vigorelli Gennaio 4, 2011 at 8:28 am

    Avere come compagno un narcisista che soffre di crisi di panico quindi super ansioso – come ci si deve comportare?

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 4, 2011 at 9:43 am

      Solo un irresponsabile darebbe una risposta immediata a questa domanda, che egli sia o non sia un esperto o uno psicoterapeuta. Qui si tratta di importanti problemi di salute e di vita, non è pensabile porli con una battuta e risponedere con frettolosa superficialità. Cara signora se vuole può contattarmi per approfondimenti o ampliare la sua partecipazione in termibni generali, rivolti non al suo caso particolare, ma ad aspetti specifici di una problematica che può riguardare tante person e quindi può partecipare per aiutare a capire, per lei e per altri.

      Un caro saluto

      Pier Pietro Brunelli

  27. diamanda Gennaio 3, 2011 at 11:26 am

    Salve a tutti e buon anno nuovo. Io sono una narcisista e credo di essere la prima a farsi viva in questo blog. Ho letto molti dei commenti, non tutti, e ho capito che sicuramente quello di una narcisista forse non sarà così ben accolto. io sono una narcisista è vero, ma non della peggiore specie, di cui parlate tutti voi, e mi dispiace non esserlo. Che io sia una narcisista l’ho capito da sola, dopo mesi e mesi di terapia, non anni ancora, e questo mi ha veramente stupito perchè io ero convinta che i narcisisti ossero solo quelli che vanno in palestra, che vestono abiti firmati, che si fanno le operazioni estetiche ecc…insomma niente a che fare con me. Invece mi sono ritrovata in tante cose, sintomi, così rispecchiata che non può essere altrimenti. Il mio analista non mi ha mai fatto un chiaro quadro di me, non ha espresso finora nessuna diagnosi del mio disturbo, ma credo abbia capito bene con chi ha a che fare. Io voglio essere sempre al centro dell’attenzione, eppure sono timida; tengo molto al giudizio degli altri e sopporto male le critiche; nel mio immaginario sono una persona potente, di successo, splendida.
    Ho amato tantissime persone sbagliate, e forse tra di queste anche qualche narcisista della peggiore specie, da cui sono riuscita a liberarmi, anche se con tanto dolore. Soffro di ansia e di attacchi d’angoscia che non riesco ad eliminare. Mi piacerebbe tanto essere una di quelle donne rubacuori che fanno strage sia di uomini che di donne ma non ho tutte le carte in regola per esserlo. Io mi sento speciale ma non sono che una persona normale, frustrata, triste, brutta e che non crede più in tante cose. Col mio analista ho un buon rapporto,anche se essendo lui giovane e carino negli utlimi tempi mi ha creato qualche problema, nel senso che sono finita con l’avere per lui un certo tipo di affetto che sto cercando di controllare, e non erotizzare, per la buona riuscita della terapia. Lui è molto professionale,molto accogliente e comprensivo. Io l’ho definito “morbido” e mi sento sempre ascoltata e seguita da lui, che crede molto nelle mie capacità e lascia che abbia anch’io la mia parte attiva nella terapia. Ho una relazione stabile da sei anni ma non ho amiche nè amici e questa situazione sto cercando di cambiarla dopo essermi iscritta ad una associazione in cui ho incontrato persone simpaticissime, che sono ancora solo delle conoscenze per me ma spero che in futuro trovi delle amiche tra loro. Quando sono in un gruppo tendo a primeggiare, ad espormi per la grande conoscenza che ho e questo crea invidie e distacco nei miei confronti. Io sono anche una artista e ho sublimato molto nell’arte, specie negli anni della mia adolescenza. Il dolore e l’angoscia sono i motori che creano la mia arte, dii cui ho cercato di liberarmi più volte senza riuscirci. Io ho sofferto tantissimo per amore, e i ricordi del passato ancora mi assillano. Vorrei liberarmi da una certa coazione a ripetere che mi porta a cercare persone da cui sono sicura di ottenere un rifiuto sentimentale, che è una cosa che mi distrugge profondamente e dalla quale non riesco a liberarmi. Quindi, come vedete sono una narcisista un pò sui generis, visto che di dolore ne continuo a provare tanto ed è la strada che prediligo sempre.
    Non riesco a godere della vita, di quello che ho, dell’amore che mi dà il mio compagno, di mio figlio;….niente mi stimola come un amore non corrisposto, che è l’unica cosa che alimenta il mio essere e riempie il mio vuoto. Anche con l’analista sono riuscita a creare questa situazione di rifiuto e spero che sia l’ultima volta perchè è molto dannoso per me il rifiuto, specie da parte di un uomo. Ho incubi che mi riportano all’infanzia, periodo in cui credo mi sia successo qualcosa di strano, credo un abuso, ma con l’analista non siamo concentrati molto sul passato ma sul “qui e ora”,non essendo lui uno psicanalista.
    Insomma adesso conoscete una narcisista e posso assicurarvi che la mia vita è tremenda, che vorrei essere diversa e guarire da tutto e spero di farcela. Lotto continuamente contro il desiderio di morire o sparire e non riesco a sentirmi a mio agio in questo tipo di società basata sull’estetica,sulla bellezza, sui soldi e sull’astuzia. Mi sento un pesce fuor d’acqua e non so perchè sono cresciuta così, diversa. Quando sono me stessa c’è sempre qualcuno che mi fa sentire “sbagliata”, e si tratta sempre di uomini. Non so se il primo rifiuto della mia vitas sia stato quello di mio padre, che voleva un figlio maschio quando sono nata io, non riesco a ricordare, comunque l’essere rifiutata è la cosa peggiore, mi fa sentire di non esistere, di non essere buona e perfetta per nessuno. Solo il mio compagno è riuscito a superare la barriera che io avevo messo tra me e gli altri, ma anche lui mi fa soffrire a volte. Io non sopporto la sua rabbia e la rabbia degli altri, uomini, mi fa sentire in pericolo, mi fa sentire gli altri come una minaccia per la mia vita, e dire che io non ho paura di morire, però gli scatti d’ira non li sopporto. Ho vissuto tra genitori che litigavano ogni giorno, e speravo di non avere la stessa famiglia anch’io invece anche noi litighiamo, non ogni giorno ma qualche volta e a me fa troppo male, aumenta la mia ansia e mi fa male al cuore. E continuo a pensare che gli uomini siano la rovina per una donna e che se non esistessere si starebbe meglio. Almeno non si avrebbero sempre tutti questi occhi in giro pronti a giudicare le tue misure e ci si sentirebbe meglio, invece di sentirsi sempre brutte e imperfette. E’ una mia opinione, l’ho detta anche al mio analista, e questa mia opinione è data dall’esperienza vasta che ho fatto con gli uomini e non da ipotesi soltanto. Nei miei incubi c’è sempre un uomo per il quale io provo terrore e paura e credo che sia lui l’origine di tutti i miei mali. Non so se sto facendo la giusta terapia ma mi sono affidata al mio analista con la voglia di guarire e spero di essere sulla buona strada. Lei che ne pensa dottore?

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 3, 2011 at 12:32 pm

      Tutti abbiamo aspetti narcisistici quando per egoismo debolezza e ignoranza tendiamo a manipolare gli altri e a far prevalere con l’inganno i nostri interessi. Questo purtroppo fa parte della natura umana e nessuno ne è per sempre esente. In tal senso si parla di narcisismo patologico inteso come tratto o comportamento, ma di DNP come disturbo caratteriale dell’intera personalità. Va poi detto che nel prossimo DSM questo disturbo sarà quasi certamente cancellato (provacando un terremoto tra gli esperti americani) e verrà affiancato assieme ad altri come un generico disturbo di differenti tratti di personalità. Qui il sottoscritto predilig la figura archetipica del vampiro per indicare quei comportamenti e quelle personalità – non solo narcisiste – che arrivano veramente a distruggere la vita di altre persone al fine di provare un senso di dominio e di approfittarsi in termini di sfruttamento. Purtroppo questi personaggi esistono, nella storia e nella vita quotidiana, e non si tratta di comportamenti ambivalenti, passeggeri, dovuti ad incapacità, ingenuità, ma proprio ad una struttura di personalità molto rigida, che fa dell’inganno e della manipolazione perpetuata e consapevole un modo di stare al mondo a discapito degli altri. E’ orribile diventare la preda amorosa di queste persone vampiresche, le quali hanno abilissime capacità seduttive in quanto attraverso la sessualità e i sentimenti non si fanno il minimo scrupolo di mentire ad oltranza pur di riuscire a manipolare e ad avre potere su un’altra persona. Certo si tratta di narcisisti patologici, se consideriamo l’etichetta psichiatrica, ma ognuno è diverso, ognuno ha una sua leggenda, ed ecco che l’immagine archetipica del vampiro è più flessibile e suggestiva, infatti se ne parla da almeno 5000 anni e le leggende , i racconti, i film sono innumerevoli in ogni parte del mondo. Sono persone che succhiano l’energia, il sangue dell’anima, e io li vedo come i discendenti di Caino. Però se crediamo che cattivi sono loro e noi siamo i buoni siamo fregati perché inganniamo noi stessi e rischiamo di diventare peggio di loro. Infatti il bene e il male è in ogni essere umano, ciascuno ha il suo vampiro interiore, in certi casi questo si attiva contro altri in altri casi contro se stessi, in ogni caso si attiva per portare ‘pulsioni di morte’, regressione, distruzione, e quindi per uccidere la vita e l’amore in quanto forze per evolvere e progredire.
      Lei sbagia ad appioparsi l’etichetta di narcisista, e comunque se lo vuole fare deve parlarne apertamente con il suo psicoterapeuta, in quanto l’etichetta di per sé non vuol dire quasi niente, è una cornice, come una cornice senza il quadro dentro. Da quello che lei racconta sembra, come lei dice, che lei ha effettivamente bisogno di una particolare attenzione, ma questo può dipendere da altre carenze affettive e non dal fatto che lei è narcisista patologica come personalità… sarebbe infatti un caso straordinario, se è vero quel che dice, che lei segue una psicoterapia, ha relazioni affettive stabili, ha sofferto per amore, poi è disposta ad informarsi su di sé e a mettersi in discussione… be, cara signora, speriamo che tutti i narcisisti patologici diventino presto come lei, di certo non saranno dei vampiri, e tutti tireremo un sospiro di sollievo, infatti con lei si può ragionare e parlare di queste cose, ma con i narcisisti patologici (o DNP) allo stadio del vampiro non solo è impossibile, ma può essere persino pericoloso e comunque molto disturbante. Continui il lavoro su se stessa e cerchi di approfondire la fiducia e la collaborazione con il suo psicoterapeuta, e ci faccia sapere dei progressi.

      Un caro saluto
      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  28. Pier Pietro Brunelli Gennaio 2, 2011 at 10:57 pm

    Vi invito a partecipare anche al nuovo articolo sull’Immaginazione Attiva, è un’opportunità per proporre ed apprendere tecniche distensive , detraumatizzanti e ricreative.

    Ecco il link:

    https://albedoblog.wordpress.com/2011/01/02/immaginazione-attiva-theoryexcercizeworkshop/

    POSSIBILI IMPIEGHI CREATIVI E TERAPEUTICI DELL’IMMAGINAZIONE ATTIVA

    •La moderna neurofisiologia ha dimostrato che le aree neurologiche coinvolte nell’immaginazione di azioni sono assai simili a quelle coinvolte nelle azioni stesse.
    •Tecniche di Immaginazione Attiva guidata e autogestita possono essere progettate ed impiegate in funzione di obiettivi e problemi specifici:
    • Ansia da situazioni, come esami, parlare in pubblico, ruoli professionali, ecc.
    • Pratiche di autoconsapevolezza corporea ed emotiva
    • Preparazione al parto
    • Preparazione a performance sportive e artistiche
    • Problem solving in campo creativo e progettuale (IMD)
    • Pratiche di detraumatizzazione psichica
    • Pratiche per superare l’insonnia
    • Pratiche per smettere di fumare
    • Pratiche di cura delle dipendenze
    • Pratiche per la sfera psicosessuale
    • Pratiche nell’ambito della Psicoterapia analitica

    L’Immaginazione Attiva può essere considerata come il processo essenziale delle Artiterapie, ma ha una sua specificità in quanto fa dell’espertienza immaginativa un veicolo di armonizzazione e di ampliamento delle risorse psichiche per affrontare molte problematiche psicologiche ed esistenziali, che quindi riguardano anche una migliore possibilità di confronto con le difficoltà imposte dalla realtà quotidiana e sociale.
    L’Immaginazione attiva è anche la tecnica interna di ogni processo creativo e quindi delle Arti; tuttavia il suo fine non è specificamenrte l’opera d’Arte, ma il suo stesso processo di attivazione delle immagine psichiche volte a stabilire un dialogo tra conscio e inconscio. Le Arti quindi possono aiutare molto a stimolare e sviluppare l’ Immaginazione Attiva, e questa può aiutare a sviuluppare le Arti.
    Questo articolo dunque invita a riflettere e a partecipare su tutte le pratiche immaginative che aiutano a stare bene e a sviluppare conoscenza, sensibilità, creatività.

    Si tratta di pratiche molto utili anche per la detraumatizzazione di traumi sentimentali e /o da narcisismo.

  29. A. Gennaio 1, 2011 at 10:27 pm

    Gentile Dott. Brunelli,
    è bizzarro come certe consapevolezze tendano a sbiadire anziché diventare parte integrante di me.
    Di tanto in tanto mi pare di fare un passo indietro, di dimenticare il dolore che ho vissuto e quanto ho appreso su di me e su di lui (il n.). Allora mi ritrovo a dover “ripassare la lezione” rileggendo il blog, i vari passaggi che ho sottolineato nei libri o facendo uno sforzo per ricordare una delle volte in cui mi ha ferita.
    E’ come se un equilibrio malsano tendesse a ristabilirsi sbiadendo la realtà dei fatti e le consapevolezze che ne sono derivate, tentando di ripristinare -anche solo un po’-la solita immagine di lui idealizzata. Mi rendo conto, purtroppo, che questa immagine è ancora in parte dentro di me.
    “Guarire” è un processo davvero lungo e faticoso.
    Il fatto è che vorrei fare un salto di qualità e venirne fuori del tutto. Mi sembra di essere in una fase in cui non vado avanti. Vorrei sganciarmi da questa immagine, dalle cose dolorose legate ad essa, dalla preoccupazione che lui possa dire cose brutte su di me facendomi ancora del male.
    Lei ha detto che tutto questo dolore può anche essere un’opportunità: quella di guarire la propria antica ferita aprendoci così ad una vita più serena. Io vorrei questo per me.
    Sa, Dott. Brunelli, mi fa ancora male sapere che per lui non sono stata niente come niente è stato il dolore, profondo e devastante, che ho provato. Dentro di me mi sento ancora “sporcata”, usata e umiliata (anche se sento tutto questo in modo meno forte rispetto al passato). C’è ancora una sensazione di vergogna. Forse è questa miscela di sensazioni e di paure che non mi permette di sganciarmi del tutto.
    E’ come se quella speranza di essere “risarcita” si fosse incancrenita nonostante a livello razionale io sappia bene che non ci sarà alcun risarcimento.
    A me hanno detto di “sanare” il rapporto con i miei genitori, di accettarli come sono, di comprendere che ognuno fa quel che può con gli strumenti che ha. Mi è stato anche detto di lavorare sulla mia autostima.
    Mi chiedo: una volta che si hanno delle consapevolezze, che si è capito il meccanismo che ha provocato quanto è accaduto, che si sa su cosa lavorare, perché poi è così difficile fare un salto di qualità?
    Grazie ancora per questo blog, Dott. Brunelli. Le auguro un felice 2011.

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 1, 2011 at 11:06 pm

      Mia cara lei fa osservazioni giuste e testimonia proprio un iter classico di questa trauma amoroso… da parte mia io possio dirle solo quello che so e che verifico con la mia professione e cioè che occorre una psicoterapia… purtroppo per alcuni risulta difficile accettare e capire che lo psicoterapeuta (iscritto all’Ordine) ha un titolo di specialista equivalente a quello di un cardiologo, neurologo, ortopedico, ecc cioè si tratta di uno specialista che cura la salute psichica e quindi anche quanto lei accusa di soffrire… purtroppo se non ci si cura (ed io di cura conosco questa) è evidente che, a meno che non avvenga qualche miracolo o colpo di fortuna, come minimo si soffre molto, e perfino, malauguratamente si può peggiorare. Ora io sfido chiunque nel mondo intero a trovare un articolo partecipato su questo specifico argomento (si tratta di oltre 250 pagine) di un impegno quotidiano che io offro con spirito di solidarietà gratuito, e che è offerto gratuitamente anche a tutti gli specialista. Poi è ovvio che se qualcuno vuole avere un consulto specifico da me, ci si accorda e lo si mette in pratica… ed io veramente, quando ciò avviene i risultati li vedo, i miglioramenti i pazienti li vedono… ma come dire, non posso sbilanciarmi posso solo dire che questo si evince anche da diverse testimonianze qui, che poi non sempre accetto perché per me il senso ultimo è quello di fondare un progetto un’idea per una NUOVA EDUCAZIONE SENTIMENTALE che aiuti a prevenire tutto ciò. Perciò ogni tanto dico: si sta preparando un libro, scrivetemi se volete partecipare con una testimonianza è importante… ma poche sono le persone che si impegnano perché quando si è traumatizzati si vede solo il problema di se stesso e quando si sta un po’ meglio si vuole dimenticare al più presto… perciò confesso che per me è un arduo lavoro e non so quanto ancora potrò fare o mi sentirò di fare…
      L’invito è quindi quello di curarsi con normalissime cure psicoterapeutiche ed anche di mantenere una sensibilità verso gli altri, partecipando in modo altruistico, vedendo che c’è una problematica che ci ha colpito che non riguarda solo il nostro singolo caso e che se ne esce anche quando si capisce questo in profondità.
      Un caro saluto

      Pier Pietro Brunelli

  30. Pier Pietro Brunelli Dicembre 31, 2010 at 8:05 pm

    Capodanno è una festa profana, ma ha un senso spirituale, serve per scacciare gli spiriti maligni, quindi si collega al Carnevale (particolarmente antivampirico).
    I botti simboleggiano schioppetatte contro i vampiri di ogni tipo, è importante deriderli, depotenziarli, vederli nella loro goffa dimensione di macchiette senz’anima, che sguazzano nella loro fanghiglia illudendosi di star bene.
    Chi è stato vampirizzato non può stare bene, ma può essere lieto di avere un cuore buono, comunque di averlo un cuore. Questa sera allora deve cercare di seguire il rito, ridere un po’ per riguadagnare buon sangue.
    Dunque, sia che si partecipi o no, al capodanno o al carnevale ricordatevi che si tratta di festosità che dal punto di vista psicologico e sociale mirano a purificare dagli spiriti maligni, riuscendo a divertirsi un po’ alla faccialoro, deridendoli e buttandoli via con tutta la roba vecchia e marcia.
    Se invece non vi siete sentiti di partecipare o non è andata come speravate cercate di essere sportivi con voi stessi, di non prenderla, di felicitarvi con i vostri spiriti buoni che vi tengono NEL BENE grazie ai quali vi rifarete presto (in fondo il giorno che vi sarete liberati dei vampiri sarà molto di più di un capodanno, sarà un vero e proprio capoVITA ed è questo che bisogna festeggiare in qualsiasi giorno dell’anno).

    AUGURI 2011 DI GRANDE AMORE: TERRESTRE E CELESTE

    Pier Pietro Brunelli
    Psicoterapeuta

    • malibu Gennaio 1, 2011 at 1:41 pm

      buon2011 a tutti! dottore vorrei rispondere alla sua affermazione”ATTENZIONE : gli agenti stressogggeni reteiterati possono generare patologie somatiche, tuttavia proprio per questa ragione i soggetti che vi sono esposti debbono evitarli, per cui non è l’altro a causare lo stress patogeno, ma la relazione vampirica alla quale si sottostà per un incantazione amorosa manipolatoria. Insomma, cerchiamo di interpretare le mie affermazioni in modo corretto…” non credo di aver interpretato male cio’ che lei diceva anzi!certo che, la relazione e formata da 2 individui di cui uno bugiardo,ipocrita e manipolatore 360gg l’anno e a quando sembra a vita,come si fa’ ad evitare? oltre la fuga non ci sono altre alternative! quindi,tornando a cio che dicevo nella mia email precedente e che lei, giustamente, a voluto replicare,non mi stupisco a pensare che la moglie (defunta per cancro ai reni,una donna con 2 figli con poche alternative di fuga che e’stata li ‘ha subire ..il pazzo) si sia ammalata proprio per lo stress indotto e reiterato dalla relazione! io con un solo anno mi sono stressata tanto da avere l’acufene! di nuovo buon anno e che sia migliore!!

  31. Pier Pietro Brunelli Dicembre 28, 2010 at 7:09 pm

    RICORDATEVI CHE QUESTO BLOG SERVE ANCHE PER ESPRIMERE SOLIDARIETA’ CONCRETA E INIZIATIVE SANE E CREATIVE. TUTTI POSSONO PROPORRE IDEE, INCONTRI, ATTIVITA’ PER IL BENESSERE. PERCIO’ ECCO COSA VI PROPONGO PER CAPODANNO 2001. AUGURIIIIIIIIIIIII, Pier

    Se ci sono persone carine che vogliono venire ad un seminario di biodanza per passare il capodanno in modo salutare e divertente io ci sono e suonerò la chitarra e canterò per stare bene insieme. Ci sono ancora 6/7 posti. Auguri. Pier

    https://www.aamterranuova.it/article5189.htm

    • gabry Dicembre 28, 2010 at 9:19 pm

      Egregio dottore,
      se fosse possibile, in questo blog di auto-aiuto, vorrei che Lei approfondisse un po’ di più il discorso sulle ferite narcisistiche perchè non ho ben capito. Le ferite, da curare, in base alla Sua esperienza sono le stesse e cioè hanno la stessa natura e le stesse caratteristiche e causali sia nelle donne che negli uomini che hanno subito un trauma da DNP?
      Nel ringraziarLa per la risposta, colgo l’occasione per formulare a Lei ed a tutti noi, le vittime indistintamente, i migliori Auguri di Buon Anno: “Non ti auguro un dono qualsiasi…Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare. Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. Ti auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita” (Elli Michler),
      Buon 2011

      • Pier Pietro Brunelli Dicembre 28, 2010 at 10:43 pm

        Grazie per gli auguri contraccambio. Allora in più risposte e nel testo c’è spiegato che il narcisismo è l’amore per se stesso, se questo amore è eccessivo in quantità e qualità (supervalutazione) diventa patologico, se invece è diffetto (svalutazione) vuol dire che è ferito (ferita narcisistica). Detto così abbiamo un concetto assai generico, in quanto vi possono essere circa 6 miliardi e mezzo di ferite narcisistiche differenti, voglio dire tante quanti sono gli esseri umani sulla terra… del resto anche se parliamo di ferite fisiche possono essere molto diverse dovute a varie cause, tagli, ustioni, contusioni, sostanze chimiche e radittive, ecc e possono essere in tanti posti del corpo, persino interne, sono cioè lesioni di organi interni… se poi stiamo parlando di ferite psichiche che sono invisibili, ma ci sono, individuarle a fondo richiede un analisi ancora maggiore rispetto a quelle del corpo, questo anche perché sebbene i corpi delle persone sono molto diversi, in termini di forme, funzionamento e di sostanze sono tuttavia simili… invece le psiche degli esseri umani dipendono da innumerevoli varianti perché le singole vite possono essere enormemente diverse… alorra se vogliamo capire la natura , la qualità, la quantità, il tipoi di ferita narcisistica di una persona occorre una normalissima analisi, o comunque una profonda introspezione che da soli solo FREUD riuscì a fare, c’è infatti bisogno di un lavoro a due, di un confronto, altrimenti le parti inconsce della psiche sfuggono come ombre, lo sa perché? PERCHE appunto sono INCONSCE IN-CONSCE, cioè non sono consce, se lo fossero consce, non sarebbero in-consce, giusto? E alora le si vedrebbe, e allora non ci sarebbe bisogno di approfondire, ma allora vorrebbe dire che una persona non ha l’inconscio il che è impossibile. Da soli non si riesce a vedere il proprio inconscio allo stesso modo che non ci si può guardare la schiena o la nuca mentre si cammina, non ci si può tagliare i capelli da soli, senza combinare disastri, non si possono vedere parti di noi, se non c’è uno esterno a noi che con strumenti specialistici e dedizione estrema si dedica a noi per farcele vedere… e allora si incomincerà a vedere la propria ferita narcisistica, e allora si diventerà abbastanza consci di essa per poterla curare… altrimenmti è facile che questa resti più o meno aperta e diventi un ghiotto richiamo per vampiri, iene e squali che fingendosi guaritori , fiutano il sangue e vengono per cibarsene meglio… ecco, spero che in modo esemplificativo le ho risposto, ma in molte mie risposte e nell’articolo troverà approfondimenti.

        Un caro saluto e adesso non ci pensi si faccia un bel capodanno e se c’è qualcuno che non sa cosa fare venga a biodanza in Maremma al posto che ho indicato in un mio intervento di poco fa, così ci divertiamo in modo salutare alla faccia dei vampiri (anche questo aiuta a sanare le ferite narcisistiche).

        • beatrice Dicembre 29, 2010 at 2:29 pm

          Un buongiorno a Lei Dott. Brunelli e a tutti!
          replico al suo invito per capodanno in maremma, un’idea bellissima, mi dispiace nn poterci essere, in quanto, come le accennavo l’altro giorno, sono gia’ fuori città x un’invito.
          Mi piacerebbe tanto se si potesse riproporre, magari a gennaio, un’incontro di questo tipo.
          Penso che confrontarsi insieme per parlare e per cercare di star bene sia una bella e utile esperienza….e anzichè una caccia alle streghe la facciamo ai vampiri…..e poi chi si vuole perdere il Dott Brunelli con la chitarra??? :-)

        • malibu Dicembre 30, 2010 at 8:41 pm

          buona sera a tutti! ho letto quasi tutto il blog in una notte e mi sono ritrovata in tutte le testimonianze! io vorrei aggiungere il malessere “fisico”io x lo stress ho acufene e dolori allo stomaco..difficolta a digerire. Il dott Brunelli ne ha parlato dicendo che questi “vampiri” cio che provocano si riflette anche sulla salute fino a far ammalare l’altro anche con tumori!il mio”vampiro” era vedovo la moglie e morta di tumore il giorno dopo il compleanno di lui..secondo me e stato lui a farla ammalare!! certo sto dicendo una “stronzata” ma tra virgolette!! io nn ci vivevo insieme e una volta mentre litigavamo (cioe’ io litigavo lui stava zitto)perche lui era stato un coglione io gli dissi ” ma come si puo vivere insieme se tu reagisci sempre cosi’ ” lui fra i denti disse”dopo sara’ peggio” e al solito poi nego d’averlo detto!In effetti poi ti chiedi ma se mi odi cosi’ tanto xche nn mi ha lascito? avrei tante storie..x 2 anni che ci sono stata insieme..ed e’ iniziato una sera prima di capodanno, mi telefono’ un amico e mi disse scherzando se mi ero innamorata xche nn mi vedeva piu in giro..io gli risposi di si’ e siccome stavo a casa del vampiro gli riferii la conversazione lui mi chiese conferma e da li..piano piano sono scesa nell’inferno!Sono 7 mesi che lo lasciato.. lui nn se fatto piu vivo..anche xche lo escluso buttando il num di cell mi mando un’email dove diceva di “farmi sentire xche era preoccupato x me” come se io avrei potuto fare delle sciocchezze!Anche io come molte di voi volevo delle risposte ai miei xche..e dopo un po’ di mesi lo richiamato..ma con il risultato tragico di essere rientrata nel “tunnel” ora vi posto alcune risposte che ha dato alle mie email
          1)magari tutto quello ke mi hai dettosarà vero al primo all’ultimo ma quello
          ke
          sono e cio ke ho fatto nn è stato mai studiato x ottenere cose materiali o
          altro diversamente da te ke sei stata in grado calcolare facendomi credere
          altro x ottenere quello ke volevi

          2)tutto quello ke ho fatto io lo fatto col
          cuore e nn con interessi a differenza di altri ………….

          3)te lho spiegato subito ke avevi
          fatto cosa ke io nn ho mai pensato di fare….volevi fare la carina solo x
          convenienza tua.

          dice e non dice lascia tutto alla tua”interpretazione”
          e una “melma” che attacca sulle insicurezze altrui ,ma quando viene attaccato mette la coda in mezzo alle gambe e sta zitto(cosi viene trattato dai suoi amici!)ed e’ cosi’ che lo trattato io pochi giorni fa’!glo detto di avergli chiesto di volere un figlio solo x farlo fuggire ,sapendo la sua inneguatezza ad essere gia padre dei suoi2 figli, e che ho avuto raggione! lui dopo 7 mesi ha fatto il “passo” se fatto 100km x portarmi l’anello che gl’avevo regalato! ahahaha..me la messo nella cassetta della posta..e secondo me e tornato anche a controllare se l’avevo preso!Stavolta sono io co “scavusciato” nella sua ferita..potrei chiedermi il”significato” di quel gesto..ma sinceramente nn vorrei sforzarmi tanto..e una povera bestia un cane senza padrone!…ragazzi auguri a tutti sperando che il 2011 sia un’anno sereno x tutti!

        • Pier Pietro Brunelli Dicembre 31, 2010 at 6:40 pm

          ATTENZIONE : gli agenti stressogggeni reteiterati possono generare patologie somatiche, tuttavia proprio per questa ragione i soggetti che vi sono esposti debbono evitarli, per cui non è l’altro a causare lo stress patogeno, ma la relazione vampirica alla quale si sottostà per un incantazione amorosa manipolatoria. Insomma, cerchiamo di interpretare le mie affermazioni in modo corretto… poi approfondiremo. Intanto buon anno

  32. elisa Dicembre 28, 2010 at 2:51 pm

    gent.mo dott. non si scusi la mia era una semplice battuta.. capisco perfettamente che questi traumi sono molto difficili da sopportare per chi li subisce ma molte volte poco chiari per estranei come in questo caso me.. quello che forse non riesco a capire sicuramente per ignoranza in questo campo è perche’??? mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse perche esistono persone del genere che portano cosi tanto male, ma quello che forse mi manda piu fuori di testa e non riesco a farmene una ragione di come mai una persona venga traviata fino a questo punto e non ascolti realmente le persone che intorno a lui cercano di aiutarlo anzi in molti casi gli da proprio contro.. questo dottore non riesco a capirlo. Questa persona sta facendo in modo di far terra bluciata intorno a lui per lasciarlo solo credo per poi poterlo distruggere completamente vuole allontanarlo dalla sua famiglia lo mette in cattiva luce con amici e parenti e raccontando cose anche non vere? come si puo combattere contro personaggi del genere.. e difficile veramente .. e se posso essere sincera alcune volte sono stata presa dalla rabbia l’ho aggredito per cercare di smuoverlo… ma senza ottenere alcun risultato.. se non quello che io stavo male xche lo avevo trattato male.e difficile dottore essere sempre calmi e tranquilli.. e non posso dire che in alcuni casi non sia stata presa dallo sconforto ..tanto da mollare… pensando anche in modo non corretto “lo vuoi tu” cavoli tuoi …ma poi tengo troppo a lui.. sicuramente ho commesso degli errori..

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 28, 2010 at 3:11 pm

      Gentile Elisa, qui lei può trovare molte informazioni e testimonianze, come le ho detto per un consulto individuale sono disponibile, ma è possibile solo su richiesta privata ed , appunto, in sede individuale.

      • elisa Dicembre 29, 2010 at 1:57 pm

        gent.mo dott. avrei bisogno di parlarle se e possibile perche ci sono stati degli avvenimenti puo aiutarmi??.

        distinti saluti.

        • Pier Pietro Brunelli Dicembre 29, 2010 at 2:22 pm

          Negli orari lavorativi mi si può chiamare ai recapoiti che ho indicato. Eventualmte si lascia un messaggio per essere richiamati. Per questo genere di richieste personali per favore non usate il blog, che è pensato come dibattito per tutii, per le questioni individuali c’è la mia mail.

  33. Anonima Dicembre 28, 2010 at 9:59 am

    Buongiorno Prof. Brunelli,
    da qualche mese ho scoperto il suo blog, vorrei che lei sapesse che le sue parole mi aiutano a far chiarezza su ciò che mi è capitato ben tre anni fa e che ancora mi impedisce di vivere serenamente. I suoi interventi per la verità mi aiutano non solo a far chiarezza ma a nutrire speranza in una forza interiore positiva che sento che sta rinascendo dentro di me. Da subito mi sono sentita invidiata, considerata quasi un essere alieno, per provare dei sentimenti che lui probabilmente non ha mai provato o che non provava più da un pezzo.
    Riprendere fiducia è un percorso arduo ma piano piano sto recuperando le mie energie perché mi aiuta la consapevolezza che lei descrive molto bene nel suo post di auguri su albedo del 26 dicembre.
    “siete stati colpiti su commissione da un lovekiller, un criminal love, un delinquente sentimentale di infimo rango, che è stato mandato da forze maligne per togliervi di mezzo perché potevate fare troppo bene, e queste persone che possono fare bene perche amano tanto il male le odia, perciò le attacca a morte.”
    Grazie, in questi mesi con il suo blog, anche se non sono mai intervenuta mi sono sentita meno sola e più fiduciosa nel futuro.
    I miei migliori auguri per un 2011 strepitoso!

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 28, 2010 at 10:03 am

      Grazie. Ricordo che chi volesse collaborare con testimonianze e osservazioni è in corso la creazione di un libro. A tale riguardo può scrivermi privatamente affinché io possa meglio spiegare le tempistiche e le modalità.
      Un caro saluto

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  34. elisa Dicembre 28, 2010 at 8:38 am

    Buon giorno a tutti scusatemi se mi permetto di intervenire anche se io non ho vissuto direttamente unesperienza con un narcisista ma ho veramente bisogno di aiuto un mio carissimo amico purtroppo ha avuto la sfortuna io la chiamo cosi di incontrare una parcisista patologica, ha molta paura e per quante cose le possa fare lui tonra sempre da lei e io non so come poterlo aiutare, lo fa snetire in colpa minacciando di farsi del male e lui si sente in colpa che possa succederle qualcosa sono 5 anni che vive una vita d’inferno e lui e quasi arrivato alla fine dicendomi piu volte che vuole morire come posso aiutarlo ha gia iniziato la cura con la psicoterapeuta, ma siamo nei giorni festivi e lei spinge sul fatto di riportarlo a casa per poi finirlo del tutto è mai possibile che esistano persone del genere autostima siamo ridotti a zero qualsiasi cosa io possa dire lui non crede piu in niente lo ha distrutto e io non so piu dove sbattere la testa per poterlo aiutare… se non è troppo disturbo qualcuno mi potrebbe dire cosa devo fare?????

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 28, 2010 at 8:55 am

      Innanzitutto digli di leggere e possibilmente partecipare il più possibile a questo gruppo. La psicoterapia lo aiuterà molto. Anche tu puoi aiutarlo molto, devi avere la massima comprensione, empatia, trasmettergli che hai fiducia in lui che ce la farà, devi essergli solidale contro le energie negative, come un alleata che dà soccorso ad un compagno in difficoltà, non devi farlo sentire menomato o colpevolizzarlo e mai e poi mai dargli del debole o dirgli che ha mancanza di volontà, devi fargli capire che tu comprendi che lui è vittima di una sorta di incantesimo negativo e che tu lo sosterrai con i tuoi pensieri e sentimenti per riportarlo al più presto nella via del bene. Tu però non devi sentirti con un carico superiore alle tue forze, devi solo aumentare le tue energie positive con nutrimenti buoni e salutari PER TE, così poi naturalmente puoitrasmetterli a lui, senza forzare, senza ansia, come una corrente benefica di un ruscello fresco. Importante è la proposta di distrazioni, cinema, nuove compagnie, trattorie, ecc. , queste anche se vengono a volte rifiutate sono molto apprezzate da chi è in questo trauma.
      Prova a fargli vedere questo video e a chiedergli cosa ne pensa (lo consiglio a tutte/i e anche di commentarlo, con proprie riflessioni ed interpretazioni).

      https://www.youtube.com/watch?v=HXZoPH06d3c

      • elisa Dicembre 28, 2010 at 9:44 am

        gent.mo dott. grazie per la risposta, il problema e che è vermamente difficile in molti casi tutto il lavoro che faccio di positivo viene distrutto da lei nel iro di un secondo, lo umilia lo fa sentire in colpa accusandolo di aver distrutto la classica e mi scusi se uso questo euferismo “famiglia del mulino bianco” che non è mai esistita lui in cucina seduto su una sedia x 5 anni e lei la principassa della casa.. (il figlio e solo di lei) gia separata.
        Lui dice che non riesce a starle lontano sa che gli fa del male non riesce, l’attrazione fisica che lei gli fa intendere di avere nei suoi confronti per poi accusarlo di averla violentata sono possibili queste cose???
        come posso fare x fargli aprire gli occhi anche perche credo che se lui torni a casa lei lo distruggeraà completamente … secondo lei sono una pazza????

        • Pier Pietro Brunelli Dicembre 28, 2010 at 10:01 am

          Cara, come ho già scritto più volte approfondimenti individuali seri, per legge e per normale saggezza, possono essere fatti solo attraverso un normale consulto diagnostico e terapeutico, come del resto per qualsiasi problematica di salute, in quanto si tratta di salute mentale, della quale sono specialista regolarmente iscritto all’Ordine degli Psicoterapeuti della Lombardia e nazionale.

        • elisa Dicembre 28, 2010 at 10:51 am

          dott…. mi sta per caso dando della pazza in maniera gentile… (scusi era una battuta..) la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato.

        • Pier Pietro Brunelli Dicembre 28, 2010 at 1:51 pm

          Mi scusi, ma siccome devo rispondere a tante persone a volte faccio qualche errore… volevo dire che sono lieto di sapere che lui è in cura come lei mi ha scritto… non mi permetterei mai di fare allusioni nocive e volutamente poco chiare. Allora, bisogna capire che tanta sofferenza psichica non implica di essere pazzi o malati, i traumi sono come profonde ferite che fanno male, ma non è che siano in se stessi patologie… un esempio che scongiuriamo è quello di un gamba rotta sciando, fa malissimo e va curata, ma non è che si è malati. Allora la psicoterapia, così come ogni medicina, non cura solo le malattie psichiche, ma anche le ferite, e conviene curarle altrimenti possono diventare più nocive e poi degenerare in malattie.
          Un caro saluto
          Pier Pietro Brunelli

  35. derar Muhsen ...dalla giordania Dicembre 26, 2010 at 2:14 pm

    sempre grande dr. Pietro non solo in italia ma anche in tutto il mondo …sentirti e` un grande piacere. come chi caminare nel bosco al buio il tuo discorso e` una traccia verso il sentiero luminoso ,,,, sei una guida positiva in mondo pieno di contrasti ….difficile per noi reggere questi contrasti tutti quanti abbiamo le nostre storie ma incotrare altre storie e` assai positivo per riorganizare le nostre …. ciao dr> brunelli a presto…… derar

  36. l'angelo Dicembre 26, 2010 at 12:05 pm

    Caro dottor Brunelli
    le faccio i miei più cari auguri di buone Feste, lei merita un monumento……. Le sue parole hanno espresso perfettamente quello che anch’io penso. Sono in perfetta sintonia con lei…..
    Abbiamo un grande potenziale d’AMORE dentro di noi e queste esperienze devono insegnarci come veicolarlo….. è un grande dono e non possiamo dare “le perle ai porci” .
    E’ vero, noi vittime abbiamo sbagliato, siamo state superbe nel pensare di poter trasformare ciò che non dipende da noi e siamo state complici con i “vampiri” nel permettere e assecondare il male. Non dobbiamo avere paura di affrontare i cambiamenti e abbiamo il dovere verso noi stessi di amarci e di preferire sempre il bene al male. Io ho detto basta! Ho allontanato definitivamente il mio manipolatore, ho fatto la mia scelta…. sofferta e triste al momento…. e voglio pagare fino all’ultima goccia l’errore….. per quanto ancora pagherò… non lo so…… ma già sto meglio, molto meglio….. il mi obiettivo primario adesso è disintossicarmi……
    Lui non vuole ancora mollare definitivamente la presa, nonostante abbia già a disposizione un’altra vittima, ma io divento sempre più forte e lo IGNORO TOTALMENTE……. mi sto scrollando di dosso ogni minimo granello di polvere avvelenato….. e non gli riservo nessun’altra energia se non il perdono…..
    Scelgo il bene, il vero bene……. quello che lei ha descritto perfettamente e guardo avanti con serietà verso me stessa, con un sorriso ritrovato e rinnovato…….
    Grazie per le sue parole illuminanti che sono, per me, pillole di coraggio ….
    AUGURI DI CUORE A TUTTI

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 26, 2010 at 2:09 pm

      Bravissima, vedrà che la sofferenza finirà quando il germoglio del seme che ora sta affondando lle sue radici nell’oscurità del sottosuolo, fuoriuscirà dalla terra e respirerà l’aria del cielo… protegga co coraggio e pazienza questo processo di rinascita, e poi saranno fiori e frutti per lei ed altri.

  37. Pier Pietro Brunelli Dicembre 26, 2010 at 1:30 am

    Pier Pietro Brunelli – Psicoterapeuta

    Carissime e carissimi

    è tardi, sta finendo il giorno di Natale, voglio scrivervi quello che penso e che so, come un messaggio di auguri, un regalo ed una esortazione… ci provo. Perdonate gli errori, sono stanco.
    Chi è stato traumatizzato nei sentimenti da persone che hanno grossi problemi relazionali, tanto da poter essere paragonati a vampiri psichici, è una persona che ha sbagliato, ingenuamente, perché ha colluso con la negatività, si è lasciata legare ad aspetti malefici dell’anima… ha tutte le attenuanti, ma ha sbagliato, e quindi la sua sofferenza è una forma di espiazione, perché deve capire che ha sbagliato e deve riscattarsi verso il bene… deve tornare ad amare il bene non il male … e il bene non è solo egoistico, non è la felicità per sé come due cuori e una capanna e il resto chi se ne frega… no, è anche stare insieme, ma insieme anche PER qualcosa di giusto, per il bene, anche attraverso piccole cose, due hanno un amore nel bene quando questo amore porta buoni frutti al mondo, agli altri… Allora chi è stato traumatizzato dall’amore per il male, e il male lo ha distrutto, stuprato, devastato, ha però anche un grande dono, ha cioè, anche se ha sbagliato e deve pagare, ha una grande, immensa capacità di amore.. è una persona che ha una capacità di amare, accettare, perdonare così grande che, purtroppo, potrebbe arrivare, anzi arriva, ad amare anche il diavolo, non in quanto tale, ma credendo che in esso/a c’è un angelo da salvare… Dunque è un grave sbaglio amare chi si serve del male e lo fa, seppure con l’idea di salvarlo, e questo sbaglio si paga, ma si tratta di uno sbaglio che rivela anche una grandissima forza verso il bene ed è su questa che bisogna lavorare per tornare a stare bene e per imparare a donare il proprio grande immenso amore a tutto ciò che può fare bene… certo ad un compagno buono, ad una compagna buona… ma affinché questo possa avvenire bisogna prima amare tutti coloro che lo meritano e che hanno bisogno di essere amati… bisogna amare anche i cattivi, ma quelli veri, cioè quelli che sono sempre cattivi, come lo era il lupo di San Francesco, odiato e cacciato da tutti, sempre cattivissimo, allora San Francesco capì che lo si doveva aiutare a trovare la sua parte buona e così con amore lo aiutò… bisogna amare anche le ‘pecore nere’ quelle che sono nere sempre, perché hanno sbagliato e nessuno le aiuta e continuano a sbagliare… ma dovete fare molta attenzione e allontanare i falsi cattivi che sono anche i falsi buoni, quelli cioè che fanno finta di essere buoni per poi poter fare meglio del male… E’ una storia vecchia come il mondo quella di Satana che inganna Eva con l’inganno, appunto, facendo finta di essere buono, per avere la sua fiducia… dovete rinnegare quelli che sono ora cattivi e un attimo dopo buoni e poi cattivi perché lo fanno perché sono malati di una malattia che li spinge a farvi del male perché questa malattia si nutre del male , essi esse hanno bisogno del male, e per farlo in certi momenti vi seducono e vi manipolano facendo la parte di angeli o di bisognosi d’aiuto e d’affetto… Ricordatevi il CAVALLO DI TROIA, la più infida arma di tutti i tempi, quella che rese celebre una guerra che divenne il mito omerico fondante di tutta la cultura occidentale, una guerra che dopo dieci anni fu vinta dai greci assediatori con l’inganno… come? Facendo finta di essere buoni, con un bel regalo , un bellissimo grande cavallo bianco … e i troiani aprirono le porte e festeggiarono, ma nella notte dalla pancia del cavallo fuoriuscirono gli invasori greci che misero a ferro e fuoco ogni cosa… ecco così fanno certi vampiri/e nelle relazioni affettive, 10, 100, 1000 cavalli di Troia fino a quando non vi avranno completamente devastate/i… ALLONTANATELI, ALLONTANATEVI prima che sia troppo tardi, prima che la vostra vita fisica, psichica, morale materiale venga devastata a morte (questo è il rischio, purtroppo).
    Ma allora chi bisogna amare? Solo quelli che sono sempre bravi? E no, questi non esistono, e se lo sembrano, stanno facendo finta anche loro… bisogna amare le persone con i loro pregi e i loro difetti, accettare il conflitto, confrontarsi, è normale ciò… ma badate ho detto bisogna amare.. le PERSONE… non delle strutture psichiche disaggreganti e devastanti dalle sembianze umane… scusate, se esagero. Voglio dire che… sù, andiamo, siate oneste/i… voi lo sapevate benissimo che quella lì, quello lì, il vampiro, la vampira, non era una persona tanto normale (addirittura a mio avviso dal punto di vista di una compiutezza psichica, di un Sé coeso accettabile, non si tratta nemmeno di una persona vera e propria… ma vabbé) comunque lo sapevate che era un essere pregno di energia negativa che a volte faceva il bravo, la brava per poi contaminarvi meglio … “Che bella bocca che hai?”… “Per sbranarti meglio piccina mia” (infatti fingeva di essere la nonnina, ma era il lupo… e voi però non eravate ingenui tanto da essere come Cappuccetto rosso… dai!). Insomma voi lo sapevate nel vostro intimo che ve la facevate con un rappresentante del male, una manovalanza, diciamo così, delle energie malefiche… e stavate già da tempo malissimo, ma come il drogato, non avevate il coraggio di allontanarvi e avete voluto resistere e continuare… insomma come dicevamo prima avete sbagliato, perciò adesso è normale che dovete soffrire, ma dovete soffrire per riscattarvi, per tornare a fare del bene e a dare per il bene il vostro grande amore e ribellarvi… Ma ribellarvi verso chi? Vendicarvi di chi? Della manovalanza? Di quella mezza persona vampirica che vi ha succhiato il sangue, di quel morto vivente che sembra stare bene e che in realtà è uno zombie che finge di provare qualcosa , ma non prova nulla? No, non è della manovalanza che vi dovete occupare, quella dovete solo allontanarla e più lo fate presto e tanto più andrà incontro rapidamente al suo squallido destino, in quanto impazzirà, oppure non avrà mai vissuto veri sentimenti, resterà un non vivo, nel male (a meno che proprio, quando abbandonata da tutti, dato che perde progressivamente potere, e soffrendo peggio di un cane non implorerà perdono per farsi curare e si pentirà amaramente e dovrà comunque pagare terribilmente, molto, ma molto più di voi). Non è del traumatizzante & manovalanza che vi dovete occupare voi per guarire, voi vi dovete occupare del MANDANTE, cioè delle forze del male che hanno impiegato quel manovale-burattino senz’anima (perciò non persona, le persone hanno l’anima) per impedire alla vostra natura di fare del bene, di usare il vostro grande amore per il bene, siete stati colpiti su commissione da un lovekiller, un criminal love, un delinquente sentimentale di infimo rango, che è stato mandato da forze maligne per togliervi di mezzo perché potevate fare troppo bene, e queste persone che possono fare bene perche amano tanto il male le odia, perciò le attacca a morte. Ma in tal modo ora siete stati messi alla prova, o diventate vampirizzati/e, verso gli altri e verso voi stessi dannandovi l’anima, oppure fate di tutto per ritornare a far vincere l’amore in tutte le sue forme e più ci riuscite e più vi sarete vendicati del male (non del vampiretto/a disgraziato di merda) e starete sempre meglio, riprenderete la vostra autostima, tornerete ad amarvi e allora vi ameranno e amerete, e allora capirete quando i sentimenti bisogna darli e a chi, e quando magari ci si fa un’avventura erotica che pure è una bella cosa *potrebbe scapparci anche il vampirello/a, ma usa e getta* … comunque non farete più lo sbaglio di innamorarvi di esseri malefici che hanno lo scopo di uccidere l’amore affinché venga sconfitto il bene attraverso la distruzione di persone capaci di farlo, il bene.
    E in questo Natale quindi vi auguro il bene e vi regalo due video.
    il primo è recente ed è quello che vi dò e cioè “Tutto l’amore che ho” perché rappresenta la mia battaglia per il bene ed anche la vostra, nella quale abbiamo preso tante botte da morire, ma pure con le ossa rotte, a terra, possiamo sorridere perché sappiamo che siamo buoni.

    https://www.youtube.com/watch?v=D3HwnYbU_1A

    Il secondo l’ho fatto io ed un mio amico poeta che ora non c’è più. E vorrei fosse tradotto in tutte le lingue e in tutti i dialetti del mondo. Non è riferito a questioni politiche, ma di umanità. E’ scioccante, ma è uno shock che deve servire a farci diventare più buoni e a fare di più nell’Amore, per l’Amore.
    Eh sì, perché Natale sempre rinasce, e noi oggi rinasciamo, quindi PARTIAMO DA ZERO… via, via, via i vampiri cattivi, di tutti i tipi, quelli amorosi, ma anche quelli che in forme organizzate, per il loro spietato egoismo, succhiano il sangue alla vita e all’Anima del mondo, con la fame, la guerra, la paura, le ingiustizie… allora riconciliamoci con i nostri cuori, rinasciamo e torniamo ad amare davvero, in modo giusto e buono, per FARE il bene, tutto il bene possibile.

    https://albedoblog.wordpress.com/wp-admin/edit-comments.php

    Ciao AUGURI DAL CUORE

  38. gabry Dicembre 20, 2010 at 10:09 pm

    Grazie Dottore per la risposta immediata e per l’interessante video “Requiem per l’anima mundi”.
    Mi ha ricordato che avevo intrapreso una adozione a distanza ma che, invischiata in problemi personali, mi sono limitata a mettermi la coscienza a posto versando solo il contributo dovuto.
    Questo video mi ha stimolata ad occuparmene da subito e non solo materialmente…e già mi sento meglio.

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 26, 2010 at 12:49 am

      Carissima
      quello che hai scritto è il più bel regalo che mi fai e che ci fai in questo giorno di Natale, è segno che le forze del bene che si sono animate in questo doloroso e paziente dibattito si stanno evolvendo e iniziano a dare fiori e frutti.

      Ti risponderò quindi con più cura nel commento N.164.

      Ciao AUGURI DAL CUORE

      Pier

  39. gabry Dicembre 20, 2010 at 9:16 pm

    Domanda al Dott. Brunelli:
    le è mai capitato nella sua esperienza professionale che la persona affetta da DNP abbia sostenuto di essere (lui il vampiro) il soggetto vampirizzato, addossando alla povera vittima il ruolo di cattiva, persecutrice, manipolatrice etc.?

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 20, 2010 at 9:36 pm

      Mia cara, quando si litiga ci si dice di tutto, ogni cattiveria e assurdità. Perciò, onestamente, per risponderle con cura occorebbe il dovuto approfondimento, non si possono esaurire in due righe i sentimenti che sono così profondi importanti e poi anche feriti.

      Allora colgo l’occasione per dirle di ampliare lo sguardo dal male personale a quello mondiale, è importante lo dico a lei e a tutte/i partecipanti… perciò vi invito ad allontanarvi un momento dai vostri problemi sentimentali che pure sono straordiarimaente importanti perché investono tutta la vostra vita, per dedicare un momento di attenzione a qualcosa che sapete già, ma che forse vedrete in un nuovo modo e che riguarda la vita di tutta l’umanità su questa terra e le sue immense ingiustizie e sofferenze… perciò ho realizzato un semplice video per voi , che non riguarda ideologie o idealismi, ma solo la tragicità di una situazione reale che ci chiama tutti a partecipare, per aiutare e per essere aiutati… sì, perché seppure è vero il detto ‘aiutati che Dio ti aiuta’ è ancora più vero ‘AIUTA che DIO t’AIUTA – ed anche qui non mi riferisco alla religione in senso stretto ma alla costatazione psicologica che una psiche equilibrata deve ricercare anche un proprio equilibri verso il mondo, nel vivere NEL bene, che viene prima di stare bene, e di non credere che sta bene chi vive nel male, questa è una persona che non vive proprio…

      Ecco allora il link

      Questo Video shock “Requiem per l’Anima mundi” (con una poesia del mio caro amico poeta Gian Luig Nespoli compagno di ricerche di anni che ora non c’è più e il requiem di Mozart) lo si trova in https://www.youtube.com/watch?v=CzSo11lB2tk … ma non ti rattristare se lo guardi, è importante invece proprio perché dobbiamo mantenere una gioia interiore per aiutare meglio gli altri, ma dobbiamo sapere.

      Ma ci sono anche altri ‘piccoli video terapeutici nella mia pagina su Youtube, ci terrei ai vostri commenti e che vi facciano bene.
      Un abbraccio

      PIER PIETRO BRUNELLI
      Psicologo – Psicoterapeuta

  40. Pier Pietro Brunelli Dicembre 18, 2010 at 9:52 am

    Care e cari partecipanti
    Ho realizzato questo video povero per trasmettervi un messaggio augurale per Natale 2010. Vorrei che, al di là di ogni fede o credenza, si rifletta sul fatto che certe patologie mentali, certe sofferenze o certi comportamenti malevoli sono originati anche da una scompensata dimesione spirituale dell’anima-psiche. E’ quindi sempre importante lavorare per un riequilibrio ed una vivificazione di tale dimensione.

    https://www.youtube.com/watch?v=ZweJEIPVleY&feature=player_embedded

    L’immagine archetipa di Maria e il bambino (maternità) è fondamentale nella nostra cultura come simbolo della relazione, nell’amore e nella cura. E’ un’immagine che può esprimersi con infinite variazioni secondo le moltepliciti tonalità aff…ettive del ‘complesso materno’ di ogni essere umano. Un’immersione nell’ archetipo del materno mariano consente di esperire entro una dimensione spirituale intima ed, eventualmente laica, una preghiera terapeutica. Abbiamo assolutamente bisogno , nell’Anima-Psiche, di una Madre e di un Salvatore spirituali, dentro e ovunque, intorno a noi. Auguri

    Pier Pietro Brunelli
    Psicoterapeuta

  41. gabry Dicembre 15, 2010 at 10:16 am

    Cari Amici,
    in prossiimità del Santo Natale, credenti e non, mi e vi dedico un manoscritto trovato a Baltimora nella chiesa di San Paolo nel lontano 1692, ma che mi ha colpito per la sua attualità.
    Si intitola “DESIDERATA”:
    “Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio. Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieni buoni rapporti con tutti.
    Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri: pur se noiosi e incolti, hanno anch’essi una loro storia.
    EVITA LE PERSONE VOLGARI E PREPOTENTI: costituiscono un tormento per lo spirito.
    Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare borioso e amaro, perchè sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
    Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti. Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce un vero patrimono nella mutevole fortuna del tempo.
    Usa prudenza nei tuoi affari, perchè il mondo è pieno d’inganno. Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.
    Sii te stesso.
    Soprattutto non fingere negli affetti.
    Non ostentare cinismo verso l’amore, perchè, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde.
    Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della gioinezza.
    Coltiva la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise. Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine.
    Al di là di una sana disciplina, sii tollerante con te stesso.
    Tu sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle ed hai pieno diritto d’esistere.
    E, convinto o non convinto che tu ne sia, non v’è dubbio che l’universo si stia evolvendo a dovere.
    Perciò sta’ in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui. E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell’esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito.
    NONOSTANTE I TUOI INGANNI, TRAVAGLI E SOGNI INFRANTI, QUESTO E’ PUR SEMPRE UN MONDO MERAVIGLIOSO. Sii Prudente. SFORZATI DI ESSERE FELICE”.
    Con tanto affetto, AUGURI

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 15, 2010 at 10:34 am

      Ecco, stavo aspettando questi messaggi. Grazie, sono arrivati: Interpretiamoli e agiamoli bene. Auguri sinceri di pace a te e al mondo, perché abbiamo bisogno di pace, e indipendentemente da ogni credo religioso, ciò che è fondamentale è coltivare una spiritualità interiore, anche in modo laico. Questo sempre, e ancor di più per quanto riguarda l’argomento di questa discussione di auto-aiuto. Ancora grazie e auguri.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  42. A. Dicembre 14, 2010 at 4:12 pm

    Gentile Dott. Brunelli,
    come si fa quando non si può praticare tutti i giorni il no contact?
    Certe volte, se mi succede di vederlo, sento ancora malessere e dolore (anche se non con la stessa intensità di un tempo). Provo anche rabbia nei miei confronti per non essere stata capace di proteggermi da uno schifo che osa definirsi “uomo”.
    Mi brucia essermi sempre rapportata con lui in modo civile e gentile. Il fatto è che non volevo credere che fosse crudele e invece ho avuto conferma sulla mia pelle.
    Ho incassato talmente tanto che il mio cervello di tanto in tanto ha ancora la necessità di sputare fuori rabbia e dolore. La ferita c’è ancora. Si sta rimarginando, lo so, ma manca qualcosa. Nonso bene cosa. Mi dico che mi sarei dovuta togliere la soddisfazione di insultarlo. Forse ora mi sentirei più leggera.

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 14, 2010 at 4:23 pm

      E’ importante impegnarsi a ricercare luoghi frequentati da persone che ricercano salute, spiritualità, benessere, altruismo… avere nuove amicizie, occuparsi di parenti, amici e del prossimo, di migliorarsi nel lavoro e nel sapere, dedicarsi a sestessi ed anche imparare a stare da soli con se stessi, per riposare o per fare quello che veramente c’è da fare… un po’ alla volta si fortificherà il no contact, ma è importante anche fare appello alla volontà… al fine mi è d’obbligo ricordare che la psicoterapia aiuta moltissimo.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  43. L'angelo Dicembre 14, 2010 at 3:49 pm

    Salve a tutti,
    ho scoperto da due giorni che l’uomo con cui sono stata per 12 anni, di cui 9 di convivenza, è un narcisista o perlomeno ha molte cose in comune con coloro che vengono definiti narcisisti, così come io ho molte cose in comune con le vittime dei narcisisti. Non sto quì a raccontare la mia storia, che è simile a quella di tante altre donne. Sembra crudele ammetterlo ma sono felice di constatare che questo problema esiste anche perchè mi ha aiutato a capire che non sono pazza!!!! Forse il mio problema è la necessità di colmare una carenza affettiva che so di avere da sempre…. Quello che adesso voglio avvalorare è che c’è molto in comune tra Tdn e Dpts. Il 6 aprile 2009 ero a L’Aquila, dove abitavo da diversi anni (adesso mi sono trasferita) e a causa del sisma vissuto ho avuto tutti i sintomi del Dpts. Ho superato quel terribile periodo solo con le mie forze, con la preghiera e con la pazienza di attendere i mesi necessari per smaltire il trauma. Dopo un anno mi sono ritrovata ad affrontare la fine di un rapporto d’amore per me vitale e primo punto di riferimento nella mia vita……. Così credevo…… E invece, realizzo solo adesso che nei miei ultimi 12 anni sono stata vittima……. ero così abituata a sentirmi in colpa e in dovere verso il mio uomo, a farmi in quattro per far funzionare il rapporto, ad assecondare tutti i suoi desideri e ad accantonare i miei, ad essere sempre forte per affrontare i suoi continui sbalzi di umore e le sue manie di persecuzione, a proteggerlo e difenderlo da coloro che vedvano in lui qualcosa che non andava……. mi sentivo forte….. annientando però la mia vita, il mio essere, ero addirittura pronta a sposarlo e a soffrire tutta la vita per lui e con lui……. Sono masochista? Ho un pò lo spirito della crocerossina, forse è per questo che non riuscivo a staccarmi da lui? E tanto per la cronaca, sapete perchè è finita? Bhè penso che lo sappiate tutti, non c’è un vero motivo di fondo….. ma quello che mi stupisce è che il tutto è successo dopo essere tornata da Medugorje…… Io, ignara di vivere con un narcisista, in 5 mesi ( senza troppa violenza) ho scoperto tutta la realtà dei fatti che ignoravo….. anzi facevo finta di ignorare perchè, troppo debole oramai, per interrompere quella dipendenza affettiva….. e ci ha pensato Maria a salvarmi e a farmi smettere di soffrire, sia per le conseguenze di questa storia sia per la sua fine. Non voglio cantare vittoria perchè sono ancora fragile, ma queste esperienze ci danno la consapevolezza che il male esiste in tante forme e più lo conosciamo e più lo sapremo riconoscere ed affrontare o sfuggirgli. Avere per due anni consecutivi gli stessi sintomi di apatia, scoraggiamento, voglia di farla finita, inutilità, senso di impotenza, ecc ecc, è dura da vivere soprattutto quando non hai più forza per te stessa perchè devi aiutare l’altro, ma dopo l’esperienza Medugorje è tutto diverso per me. Se non avessi avuto la fede adesso sarei ridotta davvero male perchè non sono abitutata a chiedere aiuto (sbagliando) e invece sono quì, piena di consapevolezza e con la pace nel cuore di meritare un futuro diverso…. Finalmente vivrò una vera vita…… e non vedo l’ora! Anzi è già iniziata perchè ho perdonato e mi sono perdonata e quindi sono libera di guardare avanti con fiducia e speranza…… Dio esiste e ci ama…. e si occupa dei nostri problemi! Forse sono uscita fuori tema e me ne scuso, devo comunque ammettere che da ignorante di problematiche di questo genere non sarei mai riuscita a capire la mia situazione senza questo blog e tanti altri che trattano il problema. Grazie dottore per aver donato il suo sapere gratuitamente a chi, come me, ne ha bisogno e ne trae giovamento per vivere meglio.

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 14, 2010 at 4:24 pm

      Grazie per la sua testimonianza. Se può partecipi ogni tanto per aiutare a comprendere e a stare meglio.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  44. anonima Dicembre 14, 2010 at 2:29 am

    ok. mi dica lei , perché un essere, persona abbastanza intelligente casca o abbia avuto un’amore viscerale illusorio di un individuo pagliaccio, senza voglio me la sento, la malattia insita di tutti tutte quante che scrivano a lei ? essere plagiati ? ferita narcisistica non curata ? con cosa che ho dentro allora , se non ho possibilità di recitare, gruppi, dove Lei consiglia al singolo di cominciare con cosa, sappendo bene che noi come dice lei vittime non siamo di natura cattive…dice tanto di teatro, creatività etc…..ma appello se di quelle risorse non ce ne sono ? ecco il cuore vero? dare il massimo al prossimo ? sono giusta inquello che ha consigliato?

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 14, 2010 at 2:24 pm

      Ti faccio tanti auguri. E grazie per la partecipazione che ti impegna molto anche nell’esercizio dell’italiano. Anche imparare nuove linue, arti, attività, conoscenze è un modo molto intelligente per generare nuove potenzialità e trasformazioni positive di se stessi. Brava anche per il tuo impegno verso gli altri, questo fa molto bene anche a te.

  45. anonima Dicembre 14, 2010 at 1:59 am

    io per i prossimi mesi minimo 4-5 mi sono ritirata, lavorerò comunque (inizio solo sett. pross.), comunque quello che sia, è importante per me far sapere a tutto il mondo che cerco di essere disciplinata per i prossimi mesi e di lavorare fare qualcosa per chi se lo sarebbe meritato da tanto, x loro, e ribelle pecora quale sono prego gli spiriti, o meglio angeli custodi e tutti quanti nell universum di avviarmi su una buona strada per l’anno prossimo, e magari , ma è chiesto troppo , di trovare incontrare anime del gruppo nostro…..pazza certo …buone feste a tutti…io la festeggio lavorando a casa dopo 20 anni di assenza…ho il magone…strano

  46. anonima Dicembre 14, 2010 at 1:49 am

    Non vorrei più intervenire nel blog perché so ke ogni qualvolta che intervengo sono ricaputaltata nel passato…ma poiché mi sento sensibile devo affiorare. Quando per quanto si fosse ingenui, si ha sentito l’essenziale di un altro(magari la sola scopata) è difficile non parlarne. Io per tanti anni, per il mio vampiro interiore, che purtroppo solo adesso grida vendetta, rappresaglia morte a mo di racchette di basket, quel vampiro era assopito, magari per l’illusione o gli spinelli fatti insieme quando uno non ce la fa più di sopportare tutto quanto di superficiale, mentito, giocato, finto….il crollo avviene prima o poi, poi quando vi , mi vedevo allo specchio, no no no, non è la tua anima, cosa ti vedi allo specchio una con le borse, triste, hai bevuto ma cazzo perché bevi sempre per i tuoi stati d’animo, passaci sopra in fondo era un porco, maiale, lurido , ti sei addossata per anni la colpa, servendo, facendo bella figura, facendo di tutto per compiacere e non bastava mai, non eri grassa anzi, non eri brutta anzi, non eri antipatica anzi, avresti fatto tante di amicizie con il tuo sesso , altre femmine, ti eri fermata , non ti sentivi mai all’altezza e quell’altro ti ha fatto sentire un niente, isolata da tutti, pronta sempre e chiunque per la tua dipendenza della scopata iniziale, finale, sapevi sempre era il primo che ti aveva avviato ai giocattoli, vibratori, tutto quanto e tu l’hai stimato apprezzato idolatrato perché nessuno prima di lui ti aveva sfidato e succhiato l’ultimo goccio…bene…ma se sai se sta male qualcuno o un amico o conoscente si trova nei guai, minimo, magari mi sbaglio, di offrirgli il minimo………a parole, a fatti, a formo di informazioni, ma ai vampiri, non gliene frega un cazzo non solo di te ma di nessuno, io vorrei, no neanche, perché so di aver sempre compassione e se fosse come adesso quello che mi ha preso in giro , fatto del male se un domani dovessi essere in una tomba in mezzo alla merda gli sorriderei su a dirgli di buttare giù merda e fango, sicura che lo farebbe e non ci capirebbe un cazzo, questo qua dico perché allucinante , allucinante di come fossero alcune persone ed io come giustamente dice prof. Brunelli dobbiamo cercare un’altra via, perché il male insito in tutti, ma io Le dico sinceramente prof. Brunelli non me la ero mai immaginata cercata o altro, e non ho voglia di far fronte al vampiro mio interiore, perché so che con me tutto è apposto, capita, mi ci sono imbattuta in quell essere ci sarà un perché , ma certe cose non posso accettare non ho mai fatto del male a nessuno, mai voluto del male a nessuno, non parlo male di altri, penso x conto mio………….ma allora qual’ è il vampiro mio ? di essere stata accondiscendente ? di aver avuto pensieri del buddhismu…..fammi del male si fallo, cosa dovrei essere una bestia un vampiro esteriore ? cosa perché attratta in passato da individui del generer? Mi creda, di certo non sono normale , ma sesso dipendente….è una parola che mi fa ridere oggi, perché faccia i conti Lei, per quanto potesse essere assessuale mirato…ad una certà età x quanto bello…inutile dirne altro e posso essere monaca o ninfomane non cambia il concetto…che se l’amore spirituale non c’è e ci facciamo male da soli per tutta la vita si che c’è qualcosa che non va, ma difficile dirlo per Lei e tutto il resto del blog, jung, C.G.jung mi piace tantissimo considerando l’epoca vissuta, Lei quando fa psicoterapeuta è guidato da Jung o quale linea ? io certamente sono confusa e va bene che lo vedano tutti quanti perché no , ci scrivo perché è un blog del genere e allora ha ragione lei, non devo aver remore , ci scrivo a volte per dare una valvola al mio sconforto….va bene.. o no?

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 14, 2010 at 2:33 pm

      Ma il sesso è un’esperienza bellissima. Il problema è che non deve essere impiegato per manipolare sentimentalmente una persona. Siamo nel 2010 in occidente, bisogna avere l’educazione sessuale e sentimentale di parlare chiaro, uomini e donne. Se si è insicuri sentimentalmente bisogna esprimerlo al partner, se si vuole una bella relazione sessuale, con affetto e amicizia, ma senza un coinvolgimento amoroso relazionale, bisogna dirlo al partner, se si ama, bisogna dirlo al partner… insomma, si può anche provare una forte attrazione sessuale per qualcuno/a, ma non per questo bisogna cadere nell’innamoramento se l’altra/o persona non lo merita oppure proprio per diverse ragioni non può corrisponderci. Spero che sia chiaro: sesso bello, ma se non c’è si può stare anche senza, se lo si vuole si può cercarlo, se lo si trova va vissuto, ma bisogna fare attenzione a non caricarlo subito di sentimentalismo, né come proiezione su un altro/a sbagòliato/a, né come possibilità di farsi manipolare da persone che o perché sono malate o perché sono cattive usano il sesso per violentare l’anima degli altri.

  47. genny61 Dicembre 13, 2010 at 10:56 pm

    Spett.prof brunelli, sono un uomo di 49 anni sposato per 16 anni un figlio 15 enne una mogli dall ‘apparenza normale ma che sei mesi fa mi ha chiesto fortunatamente la separazione. la mia stroria con lei e cominciata quando lei oggi 40 enne aveva solo 17 anni. tutto e filato liscio fino a che due anni dopo la nascita di nosto figlio lei a cominciatoa sentirsi insoddisfatta, ha trovato lavori vari in in ogni uno di essi ha avuto una relazione con qualcuno, ha un carattere deciso dolce ma spesso dava segni di nervosismo, bugiarda patologica non e mai riuscita ad avere un amicizia stabile, tre anni fa va via di casa innamoratasi di un 30 enne ,dopo 5 mesi ritorniamo insieme, 1 anno fa scopro che una semplice amicizia che lei mi ha fatto sempre credere era una relazione che durava da anni mi ha anche detto dopo che ho scoperto tutto che era stata a letto con lui e dio sa cn quanti altri, dopo 1 mese che abbiamo deciso di separarci in attesa della separazione ha una storia con un altra persona ,dio ma chi ho sposato. spesso non mangiava rasentando uno stato di anoressia, siamo stati dallo psicoterapeuta ma anche da lui e stato un buco nell’acqua giuro che ne ero innamoratissimo forse lo sono ancora ma dopo tutto cio nn riesco a capire dove e se ho sbagliato io, premetto che le ho sempre dato tutta la fiducia e la liberta di questo mondo, l’ho sempre riempoita d’affetto e amore anche soffrendo dentro me stesso . ho sentito parlare di borderline ma giuro che nn ci capisco piu nulla credo solo che l’unica cosa buona che abbia fatto e quella di separarmi . vorrei un cortese cenno di rispista da parte sua e cercare di capire dove ho sbagliato e chi e realmente questa donna. distinti saluti. la prego nn faccia come altre persone a cui ho scritto senza ancora ricevere una risposta ad una situazione che mista e mi logora ancora l’ esistenza.

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 14, 2010 at 2:54 pm

      Caro Signore, le sono molto solidale. La sua testimonianza contribuisce a farci capire come possono ferire le relazioni quando non maturano, non si evolvono e non vengono sanate. Tuttavia queste storie così importanti hanno sempre anche degli aspetti buoni, lei ha accennato ad un figlio…
      Il fatto che non abbia ricevuto risposte lo posso capire perché la sua giusta esigenza di chiarimento riguarda un percorso di vita molto lungo, e per rispondere occorerebbe rileggerlo con lei in profondità Lei si sforza di riassumere in poche righe e risponderle in modo sbrigativo a riguardo sarebbe una mancanza di rispetto nei suoi confronti. Io quindi la invito ad approfondire con un percorso psicologico e anche a considerarsi come all’inizio di un nuovo libro della sua vita, nel senso che, da come lei scrive, non si tratta di ‘voltare pagina’ , ma proprio di aprire un nuovo libro, che può essere addirittura in una lingua nuova, e che quindi lei deve impegnarsi per capire e per trarne beneficio… quando per tanto tempo abbiamo sofferto e siamo stati feriti, se ci liberiamo e poi volgiamo i nostri sforzi ad una rinascita abbiamo di certo la possibilità di scoprire nuove energie e nuove possibilità in positivo. Questo io le auguro e questo la invito a fare tenendo conto di quanto qui posso solo accennare.

      Un caro saluto
      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  48. anonima Dicembre 13, 2010 at 5:27 am

    Una domanda: quando per anni si ha avuto a che fare con un vero e proprio narcisista spietato che faceva vedere la vera faccia solo a chi riusciva a conquistare e tenere nel suo potere con una cattiveria unica per l’indifferenza e il menefreghismo vanitoso nei confronti non solo del partner ma di chiunque altro appena non serviva più per un loro qualsiasi fine, può essere che quella cattiveria egoistica che confina con l’infantilismo per la carente considerazione, rispetto altrui abbia origine nell’educazione ? Cioè, per esempio, che abbia peccato la madre nel dargli, nell’insegnarli le cose basilari per maturare sentimenti sani di crescita ? Altrimenti come potrebbe mai spiegare questi qua con la loro indole cosi cattiva se partiamo con il presupposto che cattivi non si nasce ? Grazie

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 13, 2010 at 11:17 am

      La psicologia dell’età evolutiva, come la filosofia (l’ontologia), e le scienze genetiche dibattono da sempre sui temi dell’innatismo e dell’ambientalismo, cioè se nasciamo in un certo modo o se lo diventiamo. La via di mezzo sembra quella più attendibile cioè che vi sia una certa predisposizione a sviluppare una certa personalità, ma comunque in funzione delle influenze dell’ambiente famigliare, educativo, sociale culturale. Ora però, capire a tutti i costi chi ha tirato la freccia, cioè la fonte negativa di un problema, non aiuta a capire come fare a togliersi la freccia, che è la cosa veramente necessaria. E’ vero però che per guarire bisogna capire le cause. Ma allora le cause veramente originarie dovrebbero individuarsi in un’energia negativa archetpica, primaria, che esiste nell’essere umano, fa parte di tutti noi dasempre e per sempre. Perciò bisogna lavorare con tutti mezzi per la positività, a comnciare a noi stessi, affinché questa si trasmetta ad altri. C’è anch chi, come Agostino, sostiene che il male non esiste, esso sarebbe solo mancanza di bene ( Privatio boni) in quanto, dato che Dio ha creato tutto, non puo aver creato il male, il qale deriverebbe solo dagli esseri umani che non fanno il bene, e ch sono lasciati relativamente liberi di scegliere in nome dellibro arbitrio… ma Jung e molti altri saggi di tante religioni e sapienze invece indicano che il male esiste, è davvero una forza incancellabile, che si contrappone al bene secondo un principio di equlibrio naturale di compensazione. Perciò il fatto che il male esiste, nella natura stessa della vita, non è una responsabilità o una colpa solo umana. Tuttavia la positività è il bene che permette di crescre, vivere, andare avanti per noi come individui e per la specie umana, perciò dobbiamo coltivarla nell’aspro bosco della vita fatto di bene e di male, al fine di creare un ‘giardino naturale’ , come il giardino Zen diciamo, per noi stessi e per altri. Il narcisismo patologico ed altre patologie, o comnque tutti gli atteggiamenti negativi distruttivi, vanno invece verso la regressione, fanno aumentare il male generale, l’odio, la mostruosità. Infatti gli animali, per quanto possano essere feroci e aggressivi sono regolati da un istinto naturale di equilibrio tra il bene e il male, per l’evoluzione. Invece quando la cattiveria umana prevale può arrivare a comportamenti che sono inferiori e peggiori rispetto a quelli delle bestie, e quindi sono mostruosi, uccidono la vita e l anima. Ora Jung dice che questo pericolo è sempre latente dentro ciascuno di noi,ed ë anche attivo, anche se in piccole quantità, sebene non si è proprio patologicamente gravi. Mi riferisco a ciò che ho chiamato “Il VAMPIRO INTERIORE”. Arrivati ad un certo punto, dopo che abbiamo capito di essere stati feriti e attaccati da un Vampiro esteriore, e seppure capiamo perché lo è diventato, dobbiamo necessariamente fare i conti con il nostro Vampiro interiore, perché è quello che ci ha portato ad allearci e ad amare un Vampiro esteriore. Dobbiamo allora imparare a coltivare un nuovo senso dell’Amore e a riequilibrare il bene e il male dentro di noi, facendo in modo che il bene prevalga sempre almeno un po’, così che la ruota dell’energia abbia un movimento in avanti per evolversi e non per ricadere e girare indietro. Quando si capisce che la disgrazia di aver avuto a che fare con il male squilibrato di un vampiro esterno a noi, o piu di uno (la società è piena, e il mondo è ora comandato dalla negatività) allora capiremo / anche perché non abbiamo scelta/ che ciò è accaduto o per portarci all abbandono verso la negatività, oppure per spronarci a scegliere in modo chiaro e definitivo la positività, per il nostro bene e quello degli altri, che sono uniti. Perciò ciascuno, a modo suo, da solo, con la psicoterapia con le tecniche spirituali, le arti, e con tutti i mezzi, purché con buon cuore e buona volontà deve iniziare a lavorare su se se stesso. Qui già lo stiamo facendo, ma questa forma -on line- deve considerarsi solo una chiave per aprirsi ad una trsformazione che implica necssariamente pratiche, esperienze e comportamenti concreti rivolti a coltivare, in tutti modi, con le piccole cose e quelle più impegnative, equilibrio e Amore, facendo del proprio meglio per questo fine che è il vero più importante senso-mssione della vita. Cio non implica un atto di eroismo estremo, anche se e impegnativo, quanto una base umana di umilta, di spiritualita, di speranza, ed anche, persino, di saggio e innocente umorismo.

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  49. gabry Dicembre 12, 2010 at 2:00 am

    Amici,
    la salute è un bene primario tutelato dalla nostra Costituzione e per salute si intende la integrità della salute psico-fisica che deve essere salvaguardata: sui luoghi di lavoro, nel rapporto di coppia, in ambito familiare ed extrafamiliare, sempre ed ovunque.
    Poichè non si uccide solo con la pistola, i danni psicologici causati da abili manipolatori “malati” ma pazzi lucidi oggi possono avere un risarcimento se causati da un coniuge a danno dell’altro nell’ambito matrimoniale. Infatti una sentenza coraggiosa ha riconosciuto alla moglie il risarcimento per il danno da mobbing causatole dal marito. Al di fuori del matrimonio, la legge sullo stolking è un altro passo in avanti e, nonostante le critiche per l’uso ed abuso cui essa si presta per come è congegnata oggi, l’importante è che una legge ci sia perchè, poi, è sempre perfettibile. Rimangono per ora privi di tutela, nell’ambito del nostro ordinamento, i danni psichici causati nelle relazioni affettive fuori dal matrimonio da soggetti che hanno, secondo me, una forte capacità criminale e la risarcibilità dei danni che provocano è una strada difficile ma percorribile ed io metterò al riguardo le mie conoscenze e la mia esperienza giuridica per fare in modo che la salute venga tutelata sempre. Grazie a questo blog ed al Dott. Brunelli che mi hanno consentito di approfondire questa tematica nel bene di tutti.

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 12, 2010 at 11:42 pm

      Ringrazio per l’esperto e confortante intervento. Però guardate che è vero, da come appare in psicoterapia e dai professionisti della giustizia, avvocati e forze dell’ordine, che molto spesso la legge sullo stalking è adoperata come arma di ricatto e di minaccia da abili manipolatori/trici per applicare più agevolmente il tira e molla e sbarazzarsi di chi sta solo cercando di avere una giusta spiegazione dopo aver subito immani violenze psicologiche senza poter avere alcuna tutela legale o assistenza psicologica. Questo è gravissimo, nessuna legge per quanto giusta nel merito può essere concepita in modo da dare un’arma in più ai delinquenti. Addirittura vi sono persone che tendono trappole per incastrare l’altro come stalker, attraverso falsi appuntamenti ed altri inganni, provocazioni deliberate e cattivissime al fine di esasperare il partner che cerca spiegazioni con e-mail o telefonate, delle quali il o la delinquente si compiace e registra con testimoni complici al fine di ricattare e rovinare l’altro/a. Questo è inaudito. Ci devono essere dispositivi volti ad eliminare completamente questi terrificanti abusi manipolatori legalizzati, con la falsa scusa di essere vittima di stalking persecutorio. E’ incredibile, nessuno ne parla, perché fa più notizia, per ora diffamare chiunque, rovinandolo ancor prima del processo, spesso per poche telefonate o per qualche tentativo di incontrare una persona con la quale si è condiviso relazioni lunghe ed apparentemente profonde, e dalla quale si è stati violentati psicologicamente. Poi questa situazione di abuso manipolatorio e diffamante della legge sullo stalking sottrare tempo prezioso e risorse aitutori dell’ordine e alla legge per tutelare maggiormente le persone che subiscono stalking efettivamente persecutorio. In solidarietà con le vitime della legge sullo stalking usata in modo ignobile, nei limiti delle mie possibilità, io offro una consulto psicologico gratuito. Con le vittime di stalking realmente persecutorio (non per qualche mail, telefonata ditroppo o qualche goffo tentativodi incontro per chiarire) sono altrettanto disponibile.
      Le relazioni di coppia sonogià fin troppo difficili e infelici, le leggi volte ad intervenre rispetto alla loro negatività non devono essere concepite sotto un piano puramente penale, ma devono contemplareanche l’assistenza psicologico o un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) che eventualmente coinvolga ambo le parti. In ognicaso occorre una valutazione deisingoli casi. Oltre alle leggi, per prevenire ed aiutare davvero occorre l’assistenza psicologica e l’educazione, nella scuola e attraverso campagne d’informazione, in senso correttivo ed opposto alla cultura e all’informazione che sbatte i mostri in prima agina senza processo e senza prove e che diffonde comportamenti mercificati ed egoistici dei sentimenti e della sessualità.

  50. Pier Pietro Brunelli Dicembre 11, 2010 at 8:48 am

    IL NARCISISMO PATOLOGICO NON E’ PIU’ UNA MALATTIA… allora sarebbe proprio un MALE, in particolare: VAMPIRISMO.
    Oggi 11 dicembre 2010, 6 ore fa | Pier Pietro Brunelli

    E’ di questi giorni la notizia che il prossimo DSM 5, bibbia della psichiatria non intende considerare più il narcisismo come disturbo di personalità, in quanto i tratti che lo caratterizzano sono sempre più diffusi come ‘normosi’ e molte persone del settore e non, lo hanno divulgato senza il necessario approfondimento. Per cui il DNP non sarà più considerato una malattia psichiatrica precisa (anche se ciò sta provocando un terremoto nella ricerca sulla salute mentale negli USA), e al suo posto vi sarà un generico disturbo di tratti di personalità (che incrocia altri 4 disturbi pure rimossi, lasciando tuttavia a sé il borderline). Questa scelta, prevalente per ora prevalente nel gruppo di lavoro di psichiatri che pubblica ilDSM , oltre essere stata duramente criticata da eminenti psicoterapeuti, psichiatri e commentatori autorevoli di altre discipline, denota la gravità della situazione di fronte a comportamenti di egoismo esasperato, manipolazione e violenza psicologico che sono così diffusi, variegati ed ambigui (normosi) da sfuggire ad una diagnosi scientifica di tipo classificatorio, con la conseguenza di dichiarare una resa dinnazi a mali evidenti che vengono quindi considerati psicologicamente normali.
    Resta il fatto che la violenza psicologica esiste, a questo punto se non è più una malattia è proprio il male. Il dibattito è molto delicato ed è un bene che sia così. Noi psicoterapeuti consideriamo da sempre le etichette psichiatriche solo come quadri di riferimento da interpretare caso per caso. L’approccio clinico che io ho proposto in riferimento alla psicologia archetipica ed in particolare rispetto alla figura del vampiro, a questo punto, in termini umanamente e psicologicamente diagnostici e terapeutici è effettivamente il più intuibile, comprensibile ed efficace (sebbene non sia ancora molto conosciuto, anche perché non si rifà al linguaggio psichiatrico ortodosso). Va quindi ricordato che chi pretende di improvvisarsi in questo settore, senza competenze specialistiche e senza volersi fare aiutare da esperti, genera una pericolosa confusione negli altri e in se stesso, pur essendo mosso da buone intenzioni. Questa può essere solo una breve nota che rinvia al seguente articolo introduttivo in inglese (uno tra i tanti) che appaiono in questi giorni.

    https://psychcentral.com/blog/archives/2010/11/30/personality-disorders-shakeup-in-dsm-5/

    Quanto viene affermato in questo articolo, nonostante queste recenti diatribe teoriche non cambia, anzi si specifica maggiormente che in termini di psicologia, intesa come logica della psiche, che è l’anima (la quale ha logiche assolutamente speciali) la figura archetipica del VAMPIRO è quella che maggiormente consente di comprendere il fenomeno. Per cui quando parliamo di Narcisismo patologico o di DNP , in ottemperanza a decenni di ricerche ed esperienze, teoriche e cliniche internazionali, si consideri che qui parliamo di VAMPIRI PSICHICI e più in particolare dei loro devastanti effetti in termini di VAMPIRIZZAZIONE della vita amorosa.

    La sfida in questo dibattito è dunque assai complessa e delicata, ma vale la pena impegnarsi, ciascuno con le sue esperienze, competenze e sensibilità. In tal modo si darà un significativo contributo ad una questione fondamentale che riguarda il benessere e la salute mentale… e soprattutto all’AMORE che tra tutti i beni è il più grande.

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