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NARCISISMO E TRAUMA SENTIMENTALE

Il narcisismo patologico e la ferita narcisistica nel ‘vampirismo affettivo’.

Leggere  questo articolo e se si vuole parteciparvi con commenti,  può essere di grande aiuto a voi e ad altri, ma una prima raccomandazione importante è la seguente: si tratta di informazione partecipata e non di psicoterapia o consulenza online (informazione divulgativa, ma concepita attraverso testi aventi valore scientifico e filosofico). Perciò fatene buon uso, non traete conclusioni affrettate, non fate scelte avventate, non giudicate nessuno e non sentitevi giudicati. Per ogni perplessità cruciale, fate riferimento a specialisti oppure chiedete un consulto personalizzato (info: https://albedoimagination.com/)

incubusAl termine dell’articolo collegamenti a video you tube con Pier Pietro Brunelli su Narcisismo patologico e trauma sentimentale (si consiglia di leggere prima l’articolo e i commenti).

BUGIARDI E IPOCRITI NELL’ANIMA – MANIPOLATORI AFFETTIVI – LOVEKILLER – VAMPIRI SESSUO-SENTIMENTALI…
scientificamente detti: NARCISISTI PATOLOGICI (… patologici ma anche patogeni?).

Pier Pietro Brunelli (Psicoterapeuta ad orientamento junghiano)

Pier Pietro Brunelli (Psicoterapeuta ad orientamento junghiano)

In questo lungo articolo (ricerca partecipata e di auto-aiuto)  l’etichetta diagnostica psichiatrica di “Narcisismo patologico” (inteso come tratto e comportamento disturbato)  o “Disturbo narcisistico di Personalità” (che riguarda l’intera struttura caratteriale)  è da considerarsi un riferimento orientativo e di inquadramento. Le etichette in questo campo non sono mai certe e nonostante si sforzino di raggruppare classi enormi di persone sotto una stessa patologia psichica sono sempre destinate a generare equivoci e massimalismi, in modo particolare nel caso del Narcisismo patologico che recentemente sta creando un vero e proprio terremoto clinico-diagnostico negli USA, che esaspera il conflitto tra diagnosi psichiatrica e diagnosi psicodinamica (si veda alla fine dell’articolo un’importante specifica di aggiornamento). Qui quando si parla di Narcisismo patologico o di DNP lo si fa nell’osservazione di criteri diagnostici psichiatrici adottati per decenni, tuttavia si predilige la figura archetipica (in senso junghiano) del VAMPIRO, il quale può avere molteplici interpretazione (nelle leggende e nei racconti se ne riportano centinaia di tipi e ciascuno sa attraverso le sue esperienze che l’eventuale” vampiro” con il quale ha avuto o ha a che fare ha precise caratteristiche sue proprie, e che per liberarsene vanno esaminate con un analisi specifica)  STIAMO PARLANDO DI UNA METAFORA a carattere psicoanalitico, è ovvio che i VAMPIRI NON ESISTONO – tuttalpiù esistono comportamenti vampirizzanti e persone tendenti a farsi vampirizzare). INOLTRE BISOGNA EVITARE IN TUTTI I MODI CHE ATTEGGIAMENTI VITTIMISTICI E PARANOIDEI VENGANO RINFORZATI ATTRIBUENDO AD UN PARTNER L’ETICHETTA DI NARCISISTA PATOLOGICO O LA METAFORA DEL VAMPIRO – va altresì considerato che il VITTIMISMO PATOLOGICO è considerabile anch’esso come una forma di vampirizzazione con componenti narcisistiche che giungono all’autolesionismo e alla autocommiserazione pur di essere al centro del mondo e manipolare il prossimo… (ma qui non ci dilungheremo su questo aspetto, tuttavia è necessario che lo si tenga bene in considerazione).

Dunque questo articolo può offrire una cornice, in termini di etichette psichiatriche e di ragionamenti psicodinamici generali, ma il suo orientamento  e di carattere junghiano (con l’ausilio di immagini e linguaggi simbolici volti a dare una particolare coloritura psicoemotiva, affinché sia più agevole comprendere nel profondo, immaginativamente, e non solo razionalmente). Detto ciò il lettore non specialista non si senta spiazzato, infatti l’articolo è a vari livelli di lettura, affinché tutti possano comprendere e partecipare, e contribuire anche in termini specialistici.

Partecipa e leggi il lungo ed esclusivo articolo che segue, poi, per favore per contribuire a questa ricerca ed approfondirla, acquista il libro TRAUMA DA NARCISISMO NELLE RELAZIONI DI COPPIA (2011) di Pier Pietro Brunelli. Puoi vedere la presentazione  e acquistarlo on line in copia cartacea (con spedizione a domicilio)  o in versione E-book  presso i seguenti link:

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E’ inoltre vivamente consigliato AMORI DISTRUTTIVI E VAMPIRIZZANTI. COME DIFENDERSI E COME USCIRNE – Manuale di auto-aiuto psicologico/corporeo/sociale/spirituale  (2015)il libro è visionabile con anteprima di presentazione ed è acquistabile on line in versione cartacea con spedizione a domicilio ai seguenti link:

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Introduzione

Il presente articolo studio e i commenti servono ad ottenere un quadro generale informativo su una patologia della personalità che diventa particolarmente disturbante nelle relazioni affettive: Il “narcisismo patologico”, detto anche DNP (Disturbo narcisistico di Personalità).
 In particolare questo articolo propone una nuova diagnosi il TdN  Trauma da Narcisismo   e si rifà a studi e ricerche molto approfondite, in parallelo a ricerche effettuate negli USA riferite alla “Sindrome della vittima da Narcisismo” vedi: Narcissism Victim Syndrome, A new

Roberto Rossini – Myth Palazzo dei Principi – Correggio 1979

La questione è delicatissima poiché la persona traumatizzata da una relazione a sfondo narcisistico soffre terribilmente e questo articolo vuol cercare di aiutare dando una prima informazione.

Come si osserverà in questo articolo viene proposta  una sintesi informativa utile per fare il quadro generale al fine di comprendere meglio la propria situazione particolare, ed anche per partecipare con la propria testimonianza e i propri pareri. Se si desidera qualcosa di più dal sottoscritto: un approfondimento, un aiuto, una terapia si deve necessariamente rivolgersi in modo privato al mio indirizzo e-mail pietro.brunelli@fastwebnet.it  (pertanto saranno segnati i titoli di parti di approfondimento che qui non saranno disponibili, ma che si potranno richiedere previo consultazioni private ed accordi).

IO RACCOMANDO SEMPRE CHE PER EVENTUALI DUBBI ED ESIGENZE PERSONALI non è  assolutamente indispensabile  rivolgersi proprio a me, dal momento che, su tutto il territorio nazionale esistono molti bravi psicoterapeuti ai quali potete rivolgervi, traendo da questo blog gratuitamente  ispirazioni e indicazioni.
Questo articolo vuole offrire un sostegno informativo gratuito e solidale al massimo livello possibile per quello che si può fare in rete, ma se si vuole approfondire davvero la propria situazione personale, al fine di capire a fondo (molto importante per superare il trauma) e ristabilizzarsi occorre un sostegno personalizzato. Io mi rendo disponibile per fornirlo a chi me lo richiede venendo incontro in tutti i modi possibili, sulla base di chiarificazioni e di accordi personalizzati.

Auguro a tutti di trarre utili informazioni dalla lettura e dalla partecipazione a questo blog altamente qualificato (anche per altri articoli), libero e gratuito. In particolare questo articolo è la base informativa per lo sviluppo di un forum considerabile come una forma di auto-aiuto on line coordinato e informato gratuitamente dal sottoscritto Pier Pietro Brunelli – Psicoerapeuta, particolarmente attento alla problematica in questione – nel rispetto della deontologia professionale e con l’ausilio di mezzi mediatici (non in presenza e senza alcuna intenzionalità di fare  ‘psicoterapia di gruppo’ on line, né ‘telefono amico’, ma come partecipante ed informatore esperto – declinando ogni responsabilità per eventuali interpretazioni o usi errati delle informazioni da me o da altri divulgate).

Il sottoscritto coordinatore/informatore, su richiesta privata,  può offrire consulenze informative personalizzate, consulti psicologici ed anche percorsi di assistenza e cura psicoterapeutica.
(vedi pagina info https://www.albedoimagination.com/contatti/: Informazioni e consulenza psicologica – Psicoterapia).

La partecipazione al dibattito con commenti e pareri da parte di psicoterapeuti, psichiatri, educatori ed esperti di altre discipline che possono aiutare a sviluppare la comprensione del problema in questione è accolta con particolare gratitudine.

Rosa di Albedo – ph. Derar Muhsen

AVVERTENZA IMPORTANTE DI BASE SE QUESTO ARTICOLO DOVESSE TURBARVI IN QUANTO CREDETE NON DI ESSERE VITTIMA DEL NARCISISMO PATOLOGICO, MA DI RICONOSCERVI COME NARCISISTI PIU’ O MENO PATOLOGICI ,RICORDATEVI, QUALORA VOGLIATE CONTINUARE A LEGGERE, CHE NON SI HA INTENZIONE ALCUNA DI DEMONIZZARVI – I RIFERIMENTI IN NEGATIVO SONO RIVOLTI ALLA MALATTIA (Al PECCATO), NON A CHI NE E’ PORTATORE (PECCATORE), QUI CI OCCUPIAMO DELLE PERSONE CHE LA SUBISCONO DA PARTE DI CHI NE E’PORTATORE E CHE NON E’ PIENAMENTE CONSAPEVOLE – CAPITA NELLA VITA DI SENTIRSI COSTRETTI A MENTIRE ED ANCHE A MANIPOLARE PERCHE’ CI SI SENTE CONFUSI E DEBOLI, QUESTO NON VUOL DIRE CHE SI E’ AFFETTI DA NARCISISMO PATOLOGICO – INOLTRE IN CERTE SITUAZIONI PUO’ CAPITARE DI ECCEDERE NEGATIVAMENTE IN MODO NARCISISTICO, QUINDI EGOISTICO E PROFITTATORIO, MA ANCHE IN QUESTO CASO NON VUOL DIRE NECESSARIAMENTE CHE SI HA UN DISTURBO DI PERSONALITA’ –  SE VI RICONOSCETE IN QUESTO ARTICOLO IN QUANTO NARCISISTI PATOLOGICI ED OLTRE A PROVARE UNA COMPRENSIBILE RABBIA PROVATE ANCHE SENSO DI COLPA E’ BUON SEGNO, POTRETE MEGLIO APPROFONDIRE I VOSTRI DUBBI INFORMANDOVI  IN MODO CORRETTO ED ANCHE CON IL SOSTEGNO DI UNO PSICOTERAPEUTA.

NEL VOSTRO INTERESSE, NELL’INTERESSE DI CHI VI STA VICINO, NELL’INTERESSE DELL’AMORE, SE AVETE DUBBI  INFORMATEVI CON CURA  E CON DISPONIBILITA’ A COMPRENDERE IN PROFONDITA’… IL DIBATTITO E’ QUI APERTO A TUTTI, SE AVETE DUBBI POTETE PARTECIPARE, POTRA’ SERVIRVI PER COMPRENDERE MEGLIO LE VOSTRE DIFFICOLTA’ MA, IN QUESTO ARTICOLO-DIBATTITO SI DISCUTE DELLE SOFFERENZE, SPESSO TRAGICHE, DI CHI VUOLE STARE VICINO CON AMORE, AD UNA PERSONA CHE HA COMPORTAMENTI NARCISISTI PATOLOGICI, A CAUSA DI UN DISTURBO DI PERSONALITA’ O ANCHE PER ALTRE RAGIONI.  PERCIO’ ANCHE SE VOI RITENETE O SAPETE DI ESSERE O DI ESSERVI COMPORTATI COME  NARCISISTI PIU’ O MENO PATOLOGICI IL VOSTRO CONTRIBUTO POTRA’ PORTARE DEL BENE A VOI E AGLI ALTRI. IN TUTTI GLI ESSERI UMANI C’E’ IL BENE E IL MALE, A PRESCINDERE DALLE LORO DIFFICOLTA’ PSICOLOGICHE (LA PSICOLOGIA VUOLE IL PIU’ POSSIBILE IL BENE PER TUTTI)  – TUTTI INGENUAMENTE SIAMO VITTIME E NELLO STESSO TEMPO COLPEVOLI, SIA QUANDO IL NARCISISMO LO AGIAMO SENZA PIENA COSCIENZA IN NEGATIVO E SIA QUANDO, SENZA PIENA COSCIENZA, LO SUBIAMO (E SIA QUANDO NON SI TRATTA DI NARCISISMO, MA DI ALTRO). LA PSICOLOGIA E’ UNA VIA PER RENDERCI PIU’ COSCIENTI…  SOLO SE,  CON COSCIENZA,  CI COMPRENDIAMO VICENDEVOLMENTE, L’AMORE E LA PACE PREVARRANNO SULL’ODIO E SULLA GUERRA, NEI SENTIMENTI PERSONALI, COME NELLA SOCIETA’ E NEL MONDO INTERO.

Inoltre raccomando a chi si sente o crede di essere vittima di una relazione con dinamiche narcisistiche disturbanti o anche di altra natura di evitare di ‘bollare’ il partner ritenuto disturbante con etichette psichiatriche a scopo di ferirlo e di offenderlo. Ricordatevi che quando si soffre per amore si è portati ad accusare il partner anche di colpe che non ha, quindi è sbagliatissimo e pericoloso usare questo articolo per costruirsi un’immagine totalmente negativa del partner, senza poi voler vedere le proprie responsabilità. E’ vero che se il partner è un narcisista patologico o ha altro disturbo della capacità relazionale (ad es. borderline) è importante ‘diagnosticarlo’, rendersene conto, ma ciò deve servire ad una comprensione e a fare le giuste scelte, innanzitutto nel rispetto di se stessi, e non per questioni di rabbia o di vendetta, comprensibilissime, ma che poi si ritorcerebbero contro chi se ne è lasciato prendere. Inoltre le ‘diagnosi’ in senso psichiatrico possono farle solo ed esclusivamente gli specialisti. Qui, come in tanti articoli su internet o nei libri, ci si può informare per un primo orientamento, e quanto più questo orientamento sembra plausibile, tanto più va verificato con uno specialista. E questo vale sia se ci si considera feriti da un partner problematico e sia se ci si riconosce come portatori di un qualche di sturbo – E IN MODO PARTICOLARE SE CI SI SENTE INGIUSTAMENTE ACCUSATI O BOLLATI COME VAMPIRI, NARCSISTI PATOLOGICI O QUANT’ALTRO DAL PARTNER O DA CHIUNQUE.

Qui si offrono informazioni e dibattito per individuare una cornice diagnostico/POETICA nella quale comprendere problematiche specifiche che vanno esaminate caso per caso, nella loro soggettività. Per cui la ‘cornice’ non è sufficiente per comprendere veramente il ‘dipinto’, essa serve per inquadrarlo, per dare quindi un punto di vista in chiave PSICO-MITOLOGICA (riferibile alla leggenda del vampiro e di altre figure negative che HANNO SOLO UN SENSO SIMBOLICO ED EVOCATIVO) ma poi per comprendere davvero, se stessi e l’altro, è necessario un esame approfondito capace di andare ben oltre le cornici e i punti di vista prefissati. Questo articolo e questo dibattito non deve costituire strumento per giudicare gli altri e attribuire loro colpe, ma semmai per comprenderli meglio e, senza mai dimenticare anche le proprie responsabilità – nelle ferite che si subiscono e che si infergono nelle relazioni affettive è essenziale ricordarsi il celebre monito di Cristo: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”.

Presentazione della ricerca.

Narcisismo patologico:
Un disturbo psichico che uccide l’amore.

La documentazione completa (della quale qui si offre una sintesi) si divide in quattro parti:

  • Prima parte è di riflessione a riguardo dei manipolatori affettivi, bugiardi e opportunisti in amore (gli approfondimenti, specificati in seguito sono disponibili solo su richiesta, previo accordi).
  • Seconda parte è fondamentale per il sostegno informativo psicologico delle cosiddette vittime (in senso figurato), ma qui non vengono considerate tali, bensì sono considerate persone che hanno subito, a vari livelli, un vero e proprio trauma (che io chiamo TdN Trauma da narcisismo) a causa di una relazione affettiva con partner che, inizialmente riescono ad apparire ‘normali’, ma che in realtà sono affetti da narcisismo patologico a da DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’, disturbo che li rende maligni, distruttivi e psichicamente patogeni (figurativamente ‘infetti’) verso la persona che disgraziatamente se ne è innamorata, non essendosi accorta della loro ipocrisia e delle loro manipolatorie finzioni seduttive. (gli approfondimenti specificati in seguito, sono disponibili solo su richiesta, previo accordi e chiarimenti personalizzati).
  • Terza parte (qui non pubblicata) riguarda il libro TRAUMA DA NARCISISMO acquistabile on line https://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/trauma-da-narcisismo-nelle-relazioni-di-coppia/16129368 (visionabile in parte)
  • Inoltre è disponibile  un Test (Test TdN – Trauma da Narcisismo) che serve a capire meglio se effettivamente vi può essere un Trauma da Narcisismo e quale possa essere la sua entità. Si tratta di un test  che va effettuato previo colloquio e con unsupporto per interpretare poi correttamente il risultato, perciò qui non è pubblicato. Chi vuole richiederlo può conttarmi e ricevere ulteriori chiarmenti (via e-mail o  al telefono – vedi info e contatti nel blog)  .
  • Vi è poi una lista di argomenti di cui sono già pronti gli elaborati (qui non pubblicati) . Tale lista di argomenti serve come indicazione di massima al fine di sviluppare il dibattito in questo articolo del blog nel  modo più ampio e completo, pubblicando testimonianze e pareri su questioni specifiche ai quali cercherò di rispondere entro una tempistica il più possibile breve (considerando che le mie risposte saranno di carattere generico, seppure derivate dalle mie competenze specialistiche).
  • Quarta parte (qui non disponibile, ma richiedibile in forma personalizzata) consiste in un’ introduzione ad una diagnosi e ad una terapia detraumatizzante  e ad  una successiva psicoterapia in termini junghiani, che trascende dalle etichette di stampo psichiatrico. La base terapeutica per il TdN consiste nell’aiutare la persona traumatizzata a ‘farsi una ragione’ di ciò che le  è accaduto,  affinché vi sia un’elaborazione del male subito dal partner, cioè della ‘violenza psicologica’ subita nell’ambito di una relazione affettiva  (questa parte non può essere pubblicata on line in quanto va data solo a chi la richiede, in seguito ad un colloquio.  Un conto è avere un quadro generale, e qui lo si potrà avere, ma un altro conto è avere un’assistenza personalizzata. Informazioni terapeutiche date senza chiarimenti e specificazioni personalizzate possono avere effetti nocivi e dare luogo a convinzioni errate e dannose).
  • Vedi pagina info https://www.albedoimagination.com/contatti/:
    Informazioni e consulenza
    psicologica – Psicoterapia).
  • Si veda anche l’articolo in questo blog IL NARCISISTA BRAVO https://www.albedoimagination.com/2012/03/il-narcisista-bravo/ alla fine dell’articolo un’esposizione di Pier Pietro Brunelli sul tema della – Violenza Psicologica nelle relazioni amorose –  – inoltre inserendo parole nel riquadro ricerca come ‘narcisismo’, ‘ferita narcistica’ ‘autostima’ ecc. compariranno altri articoli specifici.

PARTECIPATE CON I VOSTRI COMMENTI E TESTIMONIANZE , SONO UN’IMPORTANTE CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ E CONSAPEVOLEZZA CHE SARA’ DI AIUTO A VOI E AD ALTRI… QUANDO SI INCOMINCIA A PENSARE AGLI ‘ALTRI’, OLTRE CHE A SE STESSI, ALLORA SI E’ SU UNA BUONA STRADA DI RIEQUILIBRIO NARCISISTICO, SI INCOMINCIA AD USCIRE DALLA ‘VAMPIRIZZAZIONE’ AGITA O SUBITA, E SI SCEGLIE DI:

“AMARE IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO” (questa è la via per la ‘Guarigione’!)

Il lettore che vorrà leggere e partecipare al blog sappia sin d’ora che tutti i commenti e le repliche sono importanti per comprendere, ed in tal senso possono essere di aiuto. Si tratta di una ‘ricerca a scopo diagnostico e terapeutico’ che è anche un ‘working progress’ su una tematica assai delicata che investe il tema della sofferenza amorosa entro una sua particolare tragicità e patologicità: il Narcisismo e le sue conseguenze patogene e traumatizzanti.  Ciò richiede una partecipzione e una lettura non superficiali ed offre a ciascuno la possibilità di dare una testimonianza o un parere che, seppure a diversi livelli di competenza e di esperienza, può donare un prezioso contributo.

 

 PRIMA PARTE   

In qualità di PSICOTERAPEUTA, ma anche perché ho avuto la disgrazia di imbattermi con una di queste persone ‘disturbate e disturbanti’ ed ho sperimentato sulla mia pelle, con danni morali e materiali notevolissimi, quanto questa persona fosse bugiarda infida e ipocrita, sicuramente l’essere più falso e diabolico che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita . Questa persona si è iscritta su un social network  alla CAUSA per la sincerità, addirittura ne ha fatto il suo slogan per presentarsi nelle sue apparizioni on line (chat, forum, ecc.) e nella vita quotidiana. Infatti i bugiardi patologici la prima cosa che fanno per poter ‘esercitare’ con maggior astuzia è quella di dichiararsi sostentori assoluti della sincerità e dei suoi valori. Si tratta di persone severamente malate nella sfera dell’affettività, anche se appaiono normali in superficie  e il loro disturbo può provocare gravisime conseguenze a chi ne è legato affettivamente. Qui in particolare ci occupiamo di come nel legame affettivo nella coppia il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’ (DNP) di un partner possa recare una serie sindrome traumatica all’altro partner che ne è vittima. Le persone affette da DNP non hanno quasi alcuna  consapevolezza della loro malattia, ad esempio credono che mentire sia giusto al fine di salvaguardare il proprio ego ed ottenere vantaggi, fino al punto di danneggiare gravemente chi è a loro legato affettivamente con comportamenti spietatamente manipolatori, mendaci ed ipocriti. Mentono con una capacità attoriale da premio Oscar, tanto da apparire sinceri al più attento osservatore. MA E’COME SE MENTISSERO ANCHE A SE STESSI, AUTOINGANNADOSI IN CERTI CASI, FINO AD ESSERE CONVINTI DI ESSERE NEL GIUSTO E PERFINO SINCERI – basti questo per capire che non li si può condannare come persone puramente cattive o malefiche, ma come persone che hanno problemi nell’area ell’affettività. Certo poi ciò può provocare molti dolori nel partner, e noi qui ci occupiamo essenzialmente di come arginare questi dolori, offrendo interpretazion simboliche FORTI, ma simboliche, affinché con l’immaginazione e la ragione, ci si possa meglio liberare da relazioni distruttive e – badate bene – nell’interesse e per la salute di entrambi i partner. D’altra parte quando in una coppia ci sono tensioni fortissime si può ricorrere alla TERAPIA DI COPPIA, ma se da parte di uno dei due partner c’è un rifiuto, ciascuno deve elaborare per conto suo i motivi di una separazione o di una perdita.

RACCOMANDO LA SEGUENTE AVVERTENZA: va detto che tutti gli esseri umani possono essere portati a mentire e lo fanno, ma lo scopo del mentire è differente da quello dei bugiardi/manipolatori patologici e non è così perpetuato. Si può mentire nel tentativo di difendersi, di non far apparire un’amara verità, oppure perché si è confusi, si hanno timori, si ha la coscienza sporca, e questo è il caso dei mentitori ‘normali’… e “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Inoltre più si prova dispiacere e senso di colp per aver manipolato o mentito e più vuol dire che il proprio narcisismo è abbastanza sano e non è patologico. Invece i mentitori affetti da DNP, quelli patologici, non provano senso di colpa,  e mantono lo fanno con la precisa intenzione ‘semiconscia’ di manipolare l’altro, per ‘succhiargli il sangue’, per ottenere benefici per sé, incuranti di danneggiare l’altro, di sfruttarlo (IN VERITA’ NON SONO DEI VERI E PROPRI CATTIVI, MA HANNO UN DISTURBO PSICHICO PER CUI NON SI RENDONO PIENAMENTE CONTO DI ESSERE POSSEDUTI DALLA CATTIVERIA – vedi  ‘Avvertenza importante di base nell’introduzione). Costoro sono convinti che l’altro vada trattato così, in quanto invidiano l’altro, invidiano la sua capacità di amare, che loro non hanno, e quindi credono sia giusto raggirarlo e ferirlo per mettere in atto una sorta di ‘rivalsa sul mondo’, affinché ottengano quello che secondo loro gli spetta e che perciò va ottenuto anche con la frode, l’ipocrisia, la menzogna perpetuata, avente pure l’obiettivo di procurare un danno e incutere sofferenza. Perciò, mi raccomando, se dite delle bugie, o vi trovate in una condizione confusa, per cui vostro malgrado state recitando un copione, ma vi dispiace di farlo, vi sentite anche in colpa, allora non dovete immedesimarvi in alcun modo con il soggetto patologico di cui ci stiamo occupando, e cioè nello specifico il soggetto affetto da DNP (narcisismo patologico divenuto struttura caratteriale), che con diversi gradi di malignità mente per una strategia manipolatoria volta a sfruttare l’altro ed anche a distruggerlo psicologicamente (questo chiarimento era necessario altrimenti alcuni lettori potrebbero fraintendere e sentirsi erroneamente messi in causa, sul banco degli imputati: no, gli imputati di cui ci stiamo occupando sono tutt’altri, potremmo definirli: ‘criminali del cuore’, per usare una metafora pseudo giudiziaria, oppure ‘vampiri’ nel senso della legenda).

Avvertenza: differenze tra disfunzionalità ‘normali’  della coppia recanti ‘pene d’amore’ e relazioni affettive francamente patologiche, dovute principalmente ad un partner con DNP o altro disturbo.

Quindi, specifichiamo meglio, per evitare sin da ora fraintendimenti:  anche gli amori più belli possono finire e ciò può generare grandissime sofferenze. Incomprensioni e delusioni amorose generano sofferenze, equivoci, nonché comportamenti ‘cattivi’ o errati. Inoltre se si viene abbandonati, accade spesso che l’abbandonato proietti sul partner abbandonante colpe e cattiverie molto superiori a quelle che ha. Lasciare una persona, o avere con essa una relazione affettiva problematica, non significa essere per forza cattivi. Quindi invito lettrici e lettori, partecipanti e non, a non interpretare le informazioni qui riportate nel senso del ‘vittimismo generalizzato‘. Capita, per moltissime ragioni che l’amore generi conflitti dolorosi e che  strade, che prima erano unite, si dividano, e a quel punto può succedere anche di farsi reciprocamente del male, per rabbia, nervosismo, incapacità di sostenere il dialogo, rivalsa, ecc. … Ma qui non ci stiamo occupando di queste situazioni che, pur generando grande sofferenza, sono relativamente normali, oppure che hanno una inclinazione patologica, ma che non sono riportabili alla specificità della relazione patologica a sfondo narcisistico.

LA PAROLA ‘VITTIMA’ (adoperata ad esempio negli USA – Narcissism victime Syndrome – o in alcuni forum – dovrebbe intendersi solo in SENSO  FIGURATO. QUI SI PROPONE INVECE DI NON ENTRARE NEL ‘VITTIMISMO’, MA DI CONSIDERARSI COME PERSONE CHE HANNO SUBITO UN TRAUMA PSICOLOGICO A CAUSA DI UNA RELAZIONE CON UN PARTNER NARCISISTA PATOLOGICO

Philip Burne-Jones Bt. (1861-1926) Le Vampire

Qui ci occupiamo di una relazione a sfondo narcisistico, nella quale il narcisista patologico, a diversi livelli di patologicità, esercita una finzione e un’ambivalenza quasi costanti allo scopo di manipolare, sfruttare e ferire psicologicamente una persona che è riuscita a sedurre. Si tratta di meccanismi distruttivi parzialmente inconsci, agiti senza piena consapevolezza, che purtroppo possono emergere anche nelle relazioni affettive relativamente normali, o affette da altre problematiche, tuttavia quando caratterizzano la relazione in modo costitutivo, continuativo, esacerbato e conclamato, danno luogo ad una tipica relazione distruttiva a sfondo narcisistico.  

Quindi nel leggere questa ricerca bisogna cercare di capire che, un conto è essere vittime dell’amore (delusione amorosa), un conto è essere vittime di un amore malato a causa di un partner con DNP, il quale – in modo semi-inconsapevole – ha generato una relazione subdola e stressante, fino al punto di provocare una sindrome traumatica da narcisismo (TdN)  nell’altro partner. Questo in quadramento della patologia del partner patogeno e distrurbante è importante affinché se se ne viene  traumatizzati si possa capire cosa è successo. Qui lettrici e lettori potranno ricavare informazioni per un inquadramento generale, in termini psicopatologici e psichiatrici, poi però questa ‘analisi del partner con DNP deve essere fatta su misura, cioè in modo specifico, in quanto ogni portatore di DNP è diverso da un altro pur proponendo comportamenti patologici riportabili ad una classificazione generale.  

Solo in un secondo momento, dopo aver a fondo compreso la patologicità del partner, si arriverà a capire che questi è riuscito a sedurre e a manipolare approfittandosi  di una ferita narcisistica che la vittima trascurava o non sapeva di avere (la ferita narcisistica consiste in una carenza o un disequilibrio d’amore verso se stessi). Anche qui ci troviamo di fronte a considerazioni utili per un inquadramento della situazione, ma poi ciascuno deve riuscire a comprendere la specificità della propria ‘storia’, da solo o con l’aiuto di uno psicoterapeuta… l’importante è avere la serenità e l’onestà di capire se ce la si fa da soli o se si ha bisogno di un sostegno e nella misura che si ritenga necessaria. Qui si propone un sostegno informativo, ma una consulenza psicologica vera e propria la si può ricevere solo se la si richiede, per cui l’informazione diventa personalizzata ed ovviamente ha un’altra efficacia.  

L’importanza di un informazione psicologica per un quadro generale; capacità di elaborare considerazioni rispetto alla propria specifica situazione  

In questo articolo troverete un elenco di questioni che sono state approfondite e che quindi possono perfezionare l’inquadramento del problema e di suoi specifici aspetti cruciali.  Tuttavia si tratta di approfondimenti che per questioni realmente diagnostiche  possono essere impiegate solo da specialisti. Il lettore non specialista  deve considerare questo articolo  a titolo informativo.  Si può partecipare nei commenti per chiedere chiarimenti generali.  Chi desidera un approfondimento dell propria situazione personale può eichiederlo  con un colloquio (a nche via Skipe o al Telefono, o in studio a Milano, Roma e Genova)  previo appuntamento e nel rispetto delle norme professionali,  della psicoterapia. Si avverte che il  ‘troppo approfondimento teorico’ e il ‘fai da te’ , può generare convinzioni sbagliate e talvolta anche pericolose. L’importanza di una informazione personalizzata è dunque sempre consigliabile  per  comprendere se effettivamente e come  si è stati disturbati e traumatizzati da una relazione prevalentemente a sfondo narcisistico, o  a causa di altre patologicità, ad esempio  riferite ad una sfera prevalentemente borderline, o anche essenzialmente, come abbiamo detto sopra, perché purtroppo le pene d’amore nella vita sono quasi inevitabili per maturare e per imparare ad amare. 

 Differenze e concomitanze tra DNP e Disturbo Borderline

La differenza fondamentale tra la patologia borderline e quella narcisista (DNP), è che la prima è egodistonica, cioè fa soffrire chi ce la , il quale la vuole curare, la seconda invece è egosintonica, chi la ha non se ne accorge e ne trae vantaggi nell’immediato. Inoltre la patologia borderline appare più evidente, non solo al partner, ma anche ad altre persone, non necessariamente coinvolte sul piano emotivo ed affettivo, mentre il narcisismo patologico risulta evidente  e patogeno (ad un certo punto del rapporto) e quasi solo al  il partner che lo subisce – mentre altre persone non lo notano, anzi possono credere che il narcisista patologico sia una persona brillante, simpatica, equilibrata e perfino spontanea. In verità il suo disturbo si scatena in modo molto distruttivo nei confronti di chi lo ama.

Altre precisazioni sul DNP

Bugiardi, Ipocriti, Manipolatori Affettivi. Saperne di più per potersi difendere!

Bugiardi, Ipocriti, Manipolatori Affettivi. Saperne di più per potersi difendere!

Nella scala dei disturbi psichiatrici i narcisisti patologici, bugiardi/manipolatori/distruttivi (DNP), vengono poco prima degli psicopatici, ovvero dei serial killer, cioè di quelle persone disturbate che oltre a mentire e a praticare violenza psicologica senza ‘senso di colpa, né di pietà’, commettono anche atti di estrema crudelta’ fisica. I bugiardi patologici narcisisti ovviamente non arrivano a tanto, ma con la loro violenza psicologica, pregna di atteggiamenti e comportamenti ingannevoli e manipolatori, possono – senza farsi il minimo scrupolo – generare immani sofferenze nelle loro vittime/prede (loro le credono tali) e in alcuni casi possono giungere ad istigare al suicidio.
Purtroppo capita sempre più spesso, data la cultura narcisistica in cui viviamo,  di incontrare e conoscere  persone con tale grave disturbo, aventi nuclei psicotici narcisisti, che li portano a mentire costanemente con obiettivi di spietato egoismo; essi si presentano con grande attorialità (“ipocrita”, nell’antica Grecia significava attore) e astuzia come persone buone, sincere, magari aventi una carenza affettiva o vittimismo che chiede rassicurazione… tutto ciò come copertura al fine di poter mentire e raggirare con maggior efficacia la vittima/preda sedotta. Perciò è molto difficile riconoscere i narcisisti patologici e si può facilmente diventarne vittima nelle relazioni di amicizia, di lavoro e, ancor di più, sentimentali (però poi è meglio non considerarsi vittima, ma persona che ha subito un torto o addirittura un trauma TdN).

L’attorialità del narcisista è diversa da quella dello psicopatico che finge di essere una persona normale, ma è consapevole di voler uccidere; il narcisista finge sul limite tra consapevolezza ed inconsapevolezza, lui/lei si identifica con il suo personaggio ‘super e speciale’ , ne viene posseduto, così agisce nel bene e nel male sentendosi nel giusto e con una strana e inquietante spontaneità. Non si rende conto di quanto sia ambivalente e manipolatoria la sua modalità di agire nel bene e nel male, pertanto la persona che vi è legata affettivamente non capisce con chi veramente ha a che fare… a mano a mano che lo scopre ne viene sempre più traumatizzata. Si tratta di un trauma della sfera affettiva molto forte, che nonostante l’evidenza, non riesce a far capire chiaramente la negatività del narcisista patologico verso il quale si sviluppa una spaventosa dipendenza affettiva: si sente di amare un ‘mostro’, il ché è ulteriormente traumatizzante.

Ogni narcisista patologico è diverso da un altro, per difendersi dai suoi comportamenti disturbanti è importante comprendere la sua specificità. Le informazioni fino a qui fornite danno un quadro generale, ma se si vuole approfondire la conoscenza di ‘quel narcisista patologico’ è indispensabile un colloquio, dove viene riportato un racconto il più possibile dettagliato circa i comportamenti ambigui del partner e della violenza psicologica subita. Ogni caso è diverso, anche se conviene almeno in quadrarlo in termini generali, sebbene poi va analizzato nello specifico.
(A tal fine vedi pagina info www.albedoimagination.com/contatti/)

httpv://www.youtube.com/watch?v=H30I_x0OgiU

Informazioni e consulenza psicologica – Psicoterapia).

Prima di passare alla seconda parte (sintesi), qui di seguito,  due brevi brani di approfondimento a cura di altri autori:

MENTIRE L’AMORE

Secondo uno studio americano i narcisisti amano troppo se stessi per riuscire ad amare gli altri. Secondo uno studio statunitense, pubblicato sul “Journal of Personality and Social Psychology”, non sono in grado di mantenere relazioni sentimentali felici e durature. Per il “narciso”, l’amore è un gioco in cui fare sempre la “parte del leone”, in cui mantenere sempre il potere anche a costo di mentire, tradire e umiliare il partner.
La personalità narcisistica è poi risultata incompatibile con la possibilità di stabilire relazioni sentimentali soddisfacenti, durature e affettivamente importanti. Infatti, nonostante sia vero che per amare gli altri bisogna prima di tutto amare se stessi, i narcisisti, in realtà, non amano veramente se stessi ma si sopravvalutano continuamente, a spese di chi sta loro vicino.
Lo studio mette poi in guardia chi cerca un partner: “attenzione a non confondere il narcisismo con l’autostima”, perché l’autostima si concilia benissimo con la capacità di amare, il narcisismo implica necessariamente lo sfruttamento e l’umiliazione del partner. Certo, spesso i narcisisti sono estremamente affascinanti ma, alla “prova del cuore”, rivelano gradualmente la loro vera natura: egoisti, infedeli, manipolatori, prepotenti … (redazione di Staibene).

MANIPOLARE, OVVERO LA MENZOGNA STRATEGICA E PERPETUATA

Il manipolatore relazionale è un tipo di personalità patologica narcisista, egocentrica; un vampiro psico-affettivo che si nutre dell’essenza vitale delle sue prede. Critica, disprezza, colpevolizza, ricatta, ricordando agli altri i principi morali od il perseguimento della perfezione, ma questo solo quando gli torna utile. E per raggiungere i suoi scopi ricorre a raggiri, ragionamenti pseudo-logici che capovolgono le situazioni a suo proprio vantaggio. Spesso la sua comunicazione è paradossale: messaggi opposti in double bind, a cui è impossibile rispondere senza contraddirsi; oppure deforma il significato del discorso. Si auto-commisera, si deresponsabilizza, non formula richieste esplicite e chiare. Eppure non tollera i rifiuti, vuol sempre avere l’ultima parola per trarre le sue conclusioni, pur non condivise. Muta opinioni e decisioni. Soprattutto mente, insinua sospetti, riferisce malintesi . Simula somatizzazioni ed autosvalutazioni, ma dimostra sostanzialmente disinteresse affettivo.
Si tratta, insomma, di personalità disturbate e disturbanti, con cui ci si può legare sentimentalmente per venire immancabilmente destabilizzati dalla loro perfida influenza (Giuseppe M. S. Ierace).

Vedi:
Nazare-Aga, I. La manipolazione affettiva, Castelvecchi, Roma, 2008
Hirigoyen, M.-F. Molestie morali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro, (Le harcèlement moral, Syros, Parigi 1994), Einaudi, Torino, 2000

httpv://www.youtube.com/watch?v=_k1mRlY-fjY

Per consulti (anche telefonici) scrivi a Pietro.Brunelli@fastwebnet.it (telefono orario lavorativo 3391472230).

PRIMA DI LEGGERE  TESTIMONIANZE E COMMENTI E, SE VOLETE, DI PARTECIPARE SCRIVENDO VOSTRE OSSERVAZIONI E ULTERIORI TESTIMONIANZE, VI PREGO DI LEGGERE La SINTESI DELLA  ‘SECONDA PARTE’,  AVENTE IMPORTANTI CONSIDERAZIONI DIAGNOSTICHE PER COMPRENDERE IL TRAUMA DELLE VITTIME DI PARTNER OPPORTUNISTI,  BUGIARDI, MANIPOLATORI – ovvero partner che – in termini di ‘spiegazione psichiatrica’, possiamo considerare come affetti da DISTURBO NARCISISTICO  DI PERSONALITA’ (DNP) , ma che nei termini della psicologia di orientamento junghiano possiamo ‘comprendere’ in quanto persone pervase dal loro ‘lato oscuro’ – l’OMBRA – una parte dell’inconscio presente in tutti gli esseri umani, e che in determinate condizioni può dare luogo a modi di essere e di fare negativi e maligni, per gli altri ed anche per se stessi – ciò è qui solo accennato ed è  contenuto nella quarta parte di questa ricerca, parte che  non è pubblicata (affinché non generi equivoci) è possa essere fornita in modo personalizzato e su richiesta questi approfondimenti terapeutici sono disponibili solo su richiesta, in forma generica o personbalizzata, previo accordi e chiarimenti).

SECONDA PARTE

  IL TRAUMA DA NARCISISMO (TdN)
I narcisisti patologici: Vampiri psicoaffettivi traumatizzanti

W. Herzog, Nosferatu, 1978

 Tutti i narcisisti patologici sono più o meno maligni a seconda della situazione, basti dire che si approfittano dell’amore altrui a scopo egoistico e manipolatorio. Tuttavia bisogna capire che sono semi-inconsapevoli della propria malignità — si veda la Importante avvertenza di base nell’introduzione. Tutti possiamo agire in modo negativo, talvolta anche deliberatamente, però nella misura in cui proviamo senso di colpa e poi anche il pentimento, non siamo affetti da narcisismo patologico (può darsi che abbiamo altri problemi, o che semplicemente abbiamo agito male). Come ha dimostrato Winnicott la base istintuale, prima ancora che culturale, per uno sviluppo individuale ed equilibrato dell’essere umano è nella capacità di provare ‘senso di colpa’ . I narcisisti sono tanto più patologici (maligni) nella misura in cui non provano senso di colpa e quindi per nutrire il proprio egoismo, giungono all’invidia, alla manipolazione e all’odio (in modo particolarmente assurdo verso chi li ama e ne ha fiducia). Voglio però ricordare che ci sono patologie o complessi ove il senso di colpa è percepito in modo esagerato oppure ingiustamente auto-accusatorio, quindi provare un senso di colpa ‘sbagliato’ non è indice di un buon equilibrio, ma è indice che il proprio disequilibrio non è di carattere narcisista.

Secondo diverse ricerche, nella  maggioranza dei casi i narcisisti patologici sono uomini (per cui le vittime sono maggiormente le donne), ma quando si tratta di donne, il disturbo può diventare più subdolo e maligno (probabilmente perche le donne gravemente narcisiste covano un’invidia e una rabbia vendicativa  maggiore per via dei retaggi di una tradizione penalizzante per il femminile ).  Tuttavia, che si tratti di uomini o di donne, esistono tipologie particolarmente maligne di narcisismo patologico, seriamente disturbante e traumatizzante per il partner. La cattiveria semi-consapevole che caratterizza questa patologia si abbatte in modo particolare sui partner, in quanto i narcisisti patologici hanno inconsciamente  nella mente la diabolica idea di doversi poter vendicare su qualcuno che attraverso l’innamoramento è caduto sotto il loro dominio, e il loro bisogno di vendetta è dovuto al fatto che credono di essere stati svalorizzati e sminuiti dalla famigli  e dal mondo in generale, sentono che la vita gli fa subire torti enormi che li rendono deboli e insicuri, perciò devono farla pagare a qualcuno. Il narcisista patologico la fa pagare psichicamente alle persone che hanno la disgrazia di innamorarsene, producendole continui ‘microtraumi’ fino a provocarle una vera e propria sindrome traumatica dagli esiti che possono essere gravi e persino fatali. Invece lo psicopatico, il serial killer’ , cova anche lui/lei una forte invidia primaria, e allora ha bisogno di vendicarsi, ma a differenza del narcisista adopera la violenza fisica e nei confronti di persone che, spesso, sono ritenute  appartenenti ad una certa categoria. Raramente i narcisisti richiedono di essere curati (se dovesse chiederlo è buon segno), a meno che una profonda crisi dovuta ad un lutto o ad una disgrazia non li porti ad uno stato di depressione che li costringe ad una terapia. Ma ad un certo punto la malattia evolve, in genere intorno alla terza età, sviluppando disturbi di tipo schizoide, bipolari e ansioso depressivi che costringono il narcisista a doversi curare anche se poi si possono tuttalpiù contenere i sintomi. Bisogna quindi pensare che queste persone, che a causa del loro disturbo hanno fatto molta male nella vita affettiva  la pagheranno molto cara, (a meno che non riescano ad impegnarsi, per necessità o per illuminazione, in un cammino di guarigione, lungo e difficile, che passa necessariamente attraverso il riconoscimento dei danni inflitti al loro prossimo e quindi nel volersi scusare in modo sentito, profondo e sincero — cosa però, estremamente improbabile).La malattia dei narcisisti patologici fa ammalare chi intrattiene con loro relazioni affettive, nella coppia, nella famiglia e nell’amicizia. Ho quindi proposto di chiamare con il nome di TRAUMA DA NARCISISMO (TdN) l’effetto traumatizzante della relazione affettiva con un narcisista patologico. Non si tratta solo di dare un nome ad una sindrome (peraltro riconosciuta, anche se non molto esplorata), ma di inquadrare una nuova diagnosi al fine di poter procedere per una corretta terapia.

L’immaginario popolare, ripreso da artisti, letterati e registi rappresenta i narcisisti maligni come vampiri, i quali desiderano il sangue di persone sane, e l’ottengono approfittandosi delle tenebre, vale a dire di una relativa cecità della vittima dovuta ad uno stato di innamoramento indotto in modo seduttivo e manipolatorio.  Le vittime/prede dei narcisisti patologici che subiscono il TdN (Trauma da Narcisismo) possono essere comprese figurativamente nel senso di essere state ‘vampirizzate’ da un ‘vampiro psicoaffettivo’.

I narcisisti patologici adoperano quindi deliberatamente la sessualità, ma anche la falsa  e artata tenerezza, per far cadere la vittima/preda in uno stato di intorpidimento della consapevolezza, per conquistarne la fiducia e l’amore (che appunto e cieco) al fine di nutrirsene per scopo egoistico.

Al narcisista patologico piace immensamente sedurre, quindi adopera ogni suo talento per riuscirci, e ci riesce proprio in quanto è capace , inizialmente, di assumere le sembianze del ‘sogno d’amore’ della vittima… sogno che poi diverrà un incubo.  Inoltre il narcisista patologico, non potendo amare normalmente è invidioso della capacità del partner di amare, a tal punto da volerlo distruggere, logorandolo sottilmente e arrivando in certi casi ad indurlo all’autolesionismo e al suicidio. Molti testi psichiatrici considerano il DNP (Disturbo narcisistico di personalità) come un grave disordine mentale che mira a generare la pazzia negli altri (è qualcosa di satanico che soltanto le vittime possono comprendere in tutto il suo orrore).

I narcisisti più maligni nell’ambito della relazione affettiva diventano spesso rabbiosi (senza un chiaro motivo) non piangono mai o quasi mai, inoltre umiliano sadicamente il partner con molteplici modalità, specialmente quando la relazione si sta ultimando, allo scopo di distruggerlo moralmente. Come narra il mito di Narciso, il quale istigava i suoi ex-amanti al suicidio, purtroppo il narcisista maligno può giungere anche a questo. La malignità si puo’ esprimere anche attraverso denunce alla polizia per il solo fatto che il partner chiede una spiegazione. Inoltre la malignità si esprime anche attraverso la diffamazione del partner presso amici e anche persone che il partner-vittima non conosce. Le vittime/prede di un narcisista è come se fossero state contagiate da un virus psichico trasmesso per via erotico/sessuale (anche se il paragone può considerarsi tragicamente infelice, in quanto chi è colpito da una malattia virale trasmissibile sessualmente  ed applica ogni cautela può essere di certo meritevole di grande amore, ma chi trae godimento nel suo narcisismo patologico nel manipolare e violentare psicologicamente la persona che lo ama, infettandole veleno psichico, certamente NO).  Quindi è come se le persone traumatizzate da un narcisista patologico fossero entrate in contatto con un potente veleno, ad esempio l’amianto, o scorie radioattive, e quindi sono intossicate. Le persone infettate/intossicate da un narcisista cattivo e distruttivo attraverso una relazione affettiva manipolatoria, perdono le loro difese immunitarie nei loro punti deboli, per cui i loro problemi o le loro debolezze, a livello psicologico e umano, si acuiscono pericolosamente. Vi è poi un forte crollo dell’autostima per cui ci si sente brutti, incapaci, insicuri in quanto appare inconcepibile di essere stati trattati con tanta violenza psicologica dalla persona amata. Si viene invasati da una sorta di ‘delirio di rovina’  che fa sentire perduti, senza più speranze, senza più un senso nella vita, con la morte nel cuore.

Munch, Ceneri.

Dunque, quando parliamo di un narcisista patologico è chiaro di chi stiamo parlando? con chi abbiamo avuto a che fare? Signore e Signori, come si dice comunemente, stiamo parlando di UN PAZZO/A! (di certo nell’ambito dell’affettività), ne siamo stati infettati; non ci resta che curarci con pazienza e amore di se stessi. La pazzia non è da intendere solo come l’essere fuori dalla realtà, ma anche nelle sue forme lucide, che non alterano le funzioni cognitive o l’esame di realtà, ma che sono comunque pericolose per sé e per gli altri. Uno psicopatico serial killer, nella vita di tutti i giorni, sembra una persona assolutamente normale. Un narcisista di tipo maligno si differenzia dallo psicopatico perché non uccide, non esercita violenza diretta, ma comunque attua comportamenti volti a danneggiare tutti coloro che per errore si fidano di loro, nell’amore, nell’amicizia, nelle relazioni parentali. Si tratta quindi veramente di una forma di pazzia, la quale ha il potere di far impazzire chi ne viene ingenuamente a contatto. Inoltre chi ne può venire a contatto non è assolutamente detto che sia un ‘ingenuone’ in quanto i narcisisti come gli psicopatici sono così subdoli che spesso non vengono riconosciuti neppure dagli psicoterapeuti e dagli psichiatrici (se non dopo attentissime osservazioni). Tuttavia va detto ancor una volta che le persone più soggette e predisposte ad essere ‘infettate’ dal narcisismo patologico sono quelle con una ‘ferita narcisistica’  la quale fa sì che esse abbiano meno anticorpi psichici, e quindi meno capacità di salvaguardarsi in tempo, nonché di reagire per guarire. Ciò le rende pericolosamente vulnerabili alla traumatizzazione da narcisismo patologico la quale va ad infettare una ferita preesistente, occulta e non curata. Se una ferita si infetta c’è il rischio che l’infezione si espanda a tutto l’organismo. In genere, restando nella metafora della salute corporea, quando una ferita si infetta, gli anticorpi provvedono ad arginare l’infezione in modo piuttosto spontaneo, ma se la ferita è troppo profonda, gli anticorpi non bastano, bisogna disinfettarla e poi suturarla con dei punti. Se poi gli anticorpi sono indeboliti anche una ferita superficiale può diventare pericolosa.

F. Bacon two figures, 1953

L’infezione psichica trasmessa dal narcisismo patologico ha due effetti devastanti: dilata e approfondisce la ferita e depotenzia e disorienta gli anticorpi, cioè il sistema immunitario ; tuttavia le persone traumatizzate da narcisismo patologico non si spaventino, le cure ci sono e sono efficaci, ma necessitano di un loro impegno, di una loro volontà di curarsi. Soprattutto è importante, al fine di attivare correttamente gli ‘anticorpi psichici’ di capire che il partner narcisista introiettato (vissuto dentro di sé) è un ‘oggetto idealizzato’ malato. Ecco perché un informazione corretta può essere considerata l’avvio ad una terapia. Solo se si ha coscienza, se si è informati, la psiche può reagire -anticorpi — verso il disturbo/malattia, altrimenti se si è nel TdN, gli anticorpi (sempre in senso figurato) agiscono in modo errato, o contro se stessi, o contro altri (anche persone vicine, amiche o terapeuti) e poi anche contro il partner narcisista patologico in carne ed ossa (in quanto ci si dimentica, o non si vuole accettare che questi è una persona davvero disturbata).

Differenze e concomitanze tra  Trauma abbandonico e Trauma da Narcisismo   

Munch, separation

La sintomatologia della vittima – che io definisco come colpita da TRAUMA DA NARCISISMO (TdN) –  può dare luogo ad una sindrome più o meno grave e va curata onde evitare peggioramenti. Va detto che quando si viene abbandonati si può subire un TRAUMA ABBANDONICO di maggiore o minore intensità, che è già di per sé assai doloroso e sconvolgente, ma se a questo si aggiunge il TdN – TRAUMA DA NARCISISMO – la situazione diventa ancora più grave, in quanto il partner narcisista, oltre ad abbandonare, mira a distruggere, umiliare, ferire, offendere il partner che viene abbandonato. Quest’ultimo, cioè la vittima del narcisista,  può sviluppare una vera e propria sindrome traumatica specifica, che negli Stati Uniti è stata già evidenziata da qualche anno, ma che in Italia non è ancora chiara (vedi:  Narcissism Victim Syndrome, A newhttps://samvak.tripod.com/npdglance.html). In pratica si pensa soltanto ad un trauma abbandonico – esasperatosi per problematiche soggiacenti nella vittima –  e non si riesce a capire che in tal modo la vittima viene incompresa e ferita, in quanto non si riesce  a diagnosticare che essa ha subito qualcosa di assai peggiore, un TdN, appunto (e ciò a prescindere dalle sue eventuali problematiche psicologiche).

Purtroppo, le persone violentate nell’anima e traumatizzate dal narcisismo patologico, hanno una ferita nascosta e  non curata nel proprio narcisismo (ferita narcisistica) cioè una carenza nella qualità e nella capacità di amare se stesse, carenza della quale non sono consapevoli. A causa di questa carenza affettiva verso di sé, le vittime sono propense a innamorarsi in modo assai cieco e idealizzante, ed in un certo senso restano costantemente innamorate del partner senza riuscire a passare allo stadio del ‘voler bene’, cioè senza riuscire a conoscere e ad accettare in modo critico e correttamente difensivo le parti negative e conflittuali dell’altro. Quando si ha una ferita narcisistica occulta si è più esposti in generale alle pene d’amore, ma in modo particolare si diventa più facilmente vittima dei narcisisti patologici. Si immaginino costoro come iene o come squali che hanno una fortissima capacità di fiutare il sangue e di aggredire altri animali sanguinanti, inclusi gli umani. Ecco, allora che la ferita narcisistica sanguina e il narcisista patologico, immaginabile come un vampiro succhiasangue, individua una preda assai appetibile, in quanto più facilmente manipolabile e sfruttabile (dissanguabile). Allora è vero che le vittime sono persone buone ed equilibrate nella loro capacità di dare e di ricevere amore, ma purtroppo hanno una ferita occulta che non gli permette di ‘autoamarsi’ (autostima) in modo sufficientemente equilibrato. Ecco quindi che la persona traumatizzata da narcisismo patologico va prima aiutata a superare il trauma, ma poi deve essere aiutata anche a sanare la sua ferita, la quale non è stata provocata dal vampiro, in quanto c’era già prima, al vampiro è servita come punto debole su cui agire, traendone metaforicamente sangue, cioè vitalità, energia, a scopo manipolatorio e mortificante.Nella pratica clinica e nella mia esperienza personale ho avuto modo di rilevare uno specifico TdN, e cioè un TRAUMA DA NARCISISMO, avente una sintomatologia simile al DPTS (il Disturbo Post Traumatico da Stress) che lasciava i militari reduci del Vietnam per tutta la vita destabilizzati), che richiede cure, solidarietà, comprensione.  IL DPTS provoca una sindrome post-traumatica, l’incapacità di riprendersi da un trauma (con conseguenze purtroppo molto destabilizzanti e a lungo termine), dovuto soprattutto alla paura verso eventi violenti e catastrofici per la propria vita o di persone care, o anche di altri esseri umani. Invece il Trauma da Narcisismo agisce sulla sfera affettiva, la più sensibile dell’esperienza umana; consiste in un perpetuarsi del Trauma abbandonico, che nelle relzioni disturbate dal narcisismo patologico si percepisce anche durante una relazione affettiva come continua ‘minaccia abbandonica’ alla quale segue uno shock finale, o numerosi devastanti ‘tira e molla’, che destabilizzano l’equilibrio affettivo ed erotico.

 Si subisce una mortificazione interiore dell’amore… solo chi ha esperito questa tragica sensazione sa quanto è grande il dolore, il pericolo, la solitudine, l’’incomprensione colpevole e incolpevole degli altri, l’ansia, la depressione, la vergogna, le idee di fuga o suicide, il tentativo di calmarsi con psicofarmaci, alcol, droghe, l’autolesionismo, la paura di impazzire, il senso di ‘morte vivente’…VERSO UNA GUARIGIONE… Se il TRAUMA DA NARCISISMO viene curato e compreso, le ferite si cicatrizzano, resta il segno, ma diventa anche un segno di forza e di conoscenza.

Le informazioni in questo blog possono aiutarvi a capire, se desiderate ulteriori informazioni potrete riceverle solo previo colloquio e accordi in quanto vanno personalizzate per il vostro specifico caso, altrimenti potrebbero essere interpretate in modo non corretto, in quanto quando si è sotto l’effetto di un trauma è facile sbagliarsi (e questo bisogna cercare di evitarlo).

Raccomando alle vittime da TdN  di  non cadere nell’abuso degli psicofarmaci (o di altro: alcol, fumo, droghe), di chiedere aiuto a  persone veramente amiche, capaci di comprendere a fondo (che purtroppo non sempre si trovano e che soprattutto non credano che si tratta di un ‘semplice’ mal d’amore,  cioè di un trauma abbandonico ‘esagerato’). Raccomando inoltre di non buttarsi tra le braccia di chiunque credendo di poter risolvere il trauma in tal modo, e neppure di intraprendere lunghi viaggi da soli o tentare drastici cambiamenti di vita, come fuga reattiva  nel tentativo di fuggire al trauma. Datevi tempo e seguite tutti i consigli che più vi sembrano adatti a voi con l’obiettivo primario di de-traumatizzarvi. Vanno bene tutte le tecniche di rilassamento, le attività espressive e ricreative, allo scopo di esprimere creativamente la propria sofferenza e di distrarsi in modo sano. Ricordatevi sempre che l’effetto del trauma è quello di far apparire la vita completamente distrutta, di sentirsi lordati nell’anima da una potenza malefica, MA NON E’ COSI’. Inoltre informatevi, in quanto è importantissimo per superare il trauma riuscire a comprendere ledinamiche di coppia a sfondo narcisistico. E poi ricordatevi che esistono varie forme di intervento deutramatizzante e psicoterapeutico, che possono essere su misura per voi (questo articolo/forum, nonché auto-aiuto,  ha lo scopo di informare  a livello generale anche su tali tecniche, ma trattandosi di questioni strettamente personali una consulenza o una assistenza  psicologica personalizzata può essere data solo attraverso colloqui diretti e la creazione di un’alleanza terapeutica con il terapeuta particolarmente centrata sull’empatia, la solidarietà e la comprensione e il rispetto per la vostra pazienza, impegno e coraggio di voler superare il TdN).

A mano a mano che si guarisce si comprende di come la propria conoscenza della vita sia aumentata, di come ci si senta più indipendenti e più sensibili alle sofferenze altrui, di come sia importante un amore vero ed equilibrato, raggiungibile solo se prima si raggiunge una buona comprensione di se stessi e si impara ad accettarsi per come si è ed a volersi bene. Il Trauma da Narcisismo può dunque diventare un’occasione per rivelare, accettare e curare la ferita narcisistica della quale non si era consapevoli e che era, già prima, una fonte di turbamento e di negatività.   Allora l’incubo passerà, il ‘mostro semi-inconsapevole’ (vedi: ‘Avvertenza importante di base’ nell’introduzione) reale e interiorizzato, non potrà più farvi alcun male, il male che vi ha fatto servirà per curare  ferite sanguinanti che non sapevate di avere e che avevate ancor prima di subirne la violenza, ed è così che nascerà in voi un processo di trasformazione positiva e, davanti a voi, ci sarà davvero la prospettiva di una vita migliore…

ARGOMENTI consigliati per i quali si può richiedere approfondimento generalizzato e/o personalizzato o per poter meglio sviluppare un dibattito sul blog attraverso testimonianze e pareri:

  • IL PROCESSO TRAUMATIZZANTE DA NARCISISMO – COME ESORDISCE, COME SI ACUISCE, QUALI SINTOMI E DANNI PROVOCA E COME SI PUO’ CURARE
  • PERCHE’ PER SUPERARE IL TRAUMA (TdN) E’ IMPORTANTE STUDIARE LA MALATTIA DEL NARCISISTA PATOLOGICO CHE LO HA PROVOCATO
  • IN CHE MODO IL NARCISISTA PATOLOGICO PUO’ FARE IMPAZZIRE L’ALTRO
  • LA RECITAZIONE ‘QUASI SPONTANEA’ DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • PERCHE’ L’AMBIVALENZA DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • PERCHE’ SI CEDE ALLA SEDUZIONE DEI NARCISISTI PATOLOGICI
  • IL MASCHILE E IL FEMMINILE NEL NARCISISMO PATOLOGICO
  • LA SESSUALITA’ DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • DNP e  SFRUTTAMENTO E DANNEGGIAMENTO DEL PARTNER
  • LA FERITA  NARCISISTA DELLA PERSONA TRAUMATIZZATA DA TdN
  • LA CATTIVERIA DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • CRUDELTA’MENTALE, VIOLENZA PSICOLOGICA DEL NARCISISTA PATOLOGICO CHE VIOLENTA L’ANIMA DEL PARTNER
  • IL LATO BUONO DEL NARCISISTA PATOLOGICO (… è quello che ti frega!).
  • IL NARCISISTA PATOLOGICO NEL SOGNO/INCUBO DEL PARTNER TRAUMATIZZATO
  • IL NARCISISTA PATOLOGICO INTROIETTATO DENTRO LA PERSONA TRAUMATIZZATA
  • I NARCISISTI PATOLOGICI NELLA LETTERATURA E NEL CINEMA
  • PERCHE’ LA PERSONA TRAUMATIZZATA NON E’ PROPRIO UNA VITTIMA
  • PERCHE’ IL NARCISISTA PATOLOGICO APPARE SPESSO BUONO AGLI ALTRI
  • COME ARGINARE LA GELOSIA TORMENTOSA VERSO IL PARTNER NARCISISTA PATOLOGICO, DURANTE LA RELAZIONE E DOPO LA ROTTURA
  • COME RECUPERARE LA PROPRIA AUTOSTIMA DEVASTATA DA UN PARTNER CON DNP
  • SOVRAPPOSIZIONI TRA NARCISISMO PATOLOGICO E BORDERLINE
  • QUALE CURA PER I NARCISISTI PATOLOGICI ?
  • COME AIUTARE I NARCISISTI PATOLOGICI
  • IL NARCISISTA PATOLOGICO E’ SULLA VIA DI GUARIGIONE QUANDO CHIEDE SINCERAMENTE SCUSA (rarissimo)
  • COME CONFRONTARSI CON I NARCISISTI PATOLOGICI ALL’INTERNO DI UNA RELAZIONE CHE SI INTENDE CONTINUARE
  • PER QUALI RAGIONI IL/LA  NARCISISTA PATOLOGICO TIENE IL PARTNER SOTTO MINACCIA ABBANDONICA E ATTUA SPESSO
  • PERCHE’ IL PARTNER CON DNP TRADISCE (Cosa cerca in particolare nel tradimento)?
  • PERCHE’ IL PARTNER CON DNP TENDE A CALUNNIARE E A DIFFAMARE LA PERSONA CHE LO AMA, NASCOSTAMENTE, DURANTE E DOPO LA RELAZIONE?
  • PERCHE’ IL PARTNER CON DNP SI RIFIUTA DI DARE SPIEGAZIONI E SI ARRABBIA SE GLI VENGONO RICHIESTE?
  • PERCHE’ LA PERSONA TRAUMATIZZATA DAL PARTNER CON DNP HA UN DISPERATO BISOGNO DI OTTENERE SPIEGAZIONI DAL SUO PERSECUTORE?
  • PERCHE’ BISOGNA BEN DISTINGUERE UNA RELAZIONE A SFONDO SADOMASOCHISTA CON UNA RELAZIONE A SFONDO NARCISISTICO?
  • QUANDO IL PARTNER CON DNP TENDE A SENTIRSI E A PRESENTARSI COME SE FOSSE PERSEGUITATO DALLA PERSONA CHE HA TRAUMATIZZATO.
  • PRECAUZIONI E DIFESE DOPO LA RELAZIONE CON IL NARCISISTA PATOLOGICO
  • COME ELABORARE LA RABBIA VERSO IL NARCISISTA PATOLOGICO
  • COME LA PERSONA TRAUMATIZZATA  DA UN PARTNER CON DNP, PUO’ OTTENERE GIUSTIZIA RISPETTO AI SOPRUSI E ALLA VIOLENZA PSICOLOGICA SUBITI
  • DIFFERENZE E CONCOMITANZE TRA TRAUMA ABBANDONICO E TRAUMA DA NARCISISMO (TdN)
  • SIMILITUDINI TRA TdN e DPTS (DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS)
  • PERCHE’ SPESSO LA VITTIMA DA TdN NON VIENE COMPRESA DAVVERO
  • LA PERSONA TRAUMATIZZATA DA TdN RISCHIA IL DETERIORAMENTO DELLE RELAZIONI FAMIGLIARI E DI AMICIZIA
  • CONSIGLI PER GLI AMICI E I PARENTI DELLA VITTIMA CON TdN
  • LA PERSONA TRAUMATIZZATA  DA TdN RISCHIA DI CEDERE ALL’ABUSO DI SOSTANZE PSICOGENE (Psicofarmaci, alcol, droghe)
  • L’AUTOLESIONISMO DELLA VITTIMA E I PENSIERI SUICIDARI
  • IL BISOGNO ESTREMO E FRUSTRATO DI OTTENERE CHIARIMENTI DAL PARTNER CON DNP
  • IL BISOGNO ESTREMO DI MANTENERE CONTATTI CON l’EX PARTNER CON DNP

AVVERTENZA! Le diagnosi non sono un gioco! Narcisismo patologico o alibi paranoide?

 Credo sia doveroso aprire un dibattito anche sulle proiezioni paranoidi, in quanto c’è il rischio che la nozione di narcisismo patologico venga sempre più spesso usata per proiettare tutte le colpe su chiunque che per qualche motivo non ci viene bene…

E’ UN RISCHIO SERIO CHE C’E’.
Va inoltre ricordato che , anche se l’altro/a è un narcisista patologico, ciò non vuol dire che non ci si debba mettere in discussione in quanto si è la povera vittima incompresa. Per guarire veramente, una volta appurate le colpe dell’altro, va assolutamente fatto il lavoro del MEA CULPA.

Solo quando si farà i conti con il proprio VAMPIRO INTERIORE, si riuscirà a mollare veramente la presa collusiva con il VAMPIRO ESTERIORE. Chi adopera la nozione di narcisismo patologico, senza profonda conoscenza psicoterapica e senza un consulto serio sulla propria esperienza, rischia seriamente di farsi del male e di fare del male ad altri. Tutti abbiamo diritto di esprimere pareri e testimonianze, ma non abbiamo il diritto, neppure se psicoterapeuti, di sparare diagnosi con lo scopo di scaricarci la coscienza… va bene riflettere, ma in modo ponderato e sempre mettendosi in discussioni e con il dovere di verificare attraverso situazioni e consultazioni serie e personalizzate. Perciò occhio ai sitarelli che adoperano le etichette psichiatriche come se fossero torte in faccia e frecciatine liberatorie.

PER FAVORE DOVETE CAPIRE che su queste cose non si scherza è in gioco la vita delle persone, si tratta della salute umana, del posto di lavoro, delle relazioni rovinate con amicizie e con i parenti, del rischio di abuso di psicofarmaci, droghe, alcool, dell’insorgere di patologie psicosomatiche (anche gravi come il cancro), di molti disturbi d’ansia e depressione, fino alla fantasia suicidaria ed il passaggio all’atto, e comunque di destini vitali spezzati e di infelicità durature. Ecco, di cosa stiamo parlando quando ci intratteniamo con bocconcini di narcisismo patologico self service… ok, va bene, si vuole riflettere, però attenzione, bisogna sapere bene cosa si sta toccando, e se si vuole riflettere su queste cose senza titoli ed esperienza specialistica la cosa giusta da fare è spendere almeno quanto si spende da un parrucchiere — perché questo è — per parlarne con specialisti che hanno studiato una vita per capire e per curare questi gravi problemi della salute mentale. Era mio dovere scrivere questa nota, in quanto psicoterapeuta più volte citato per via del blog a cura dell’Associazione Culturale Albedo di cui sono Presidente.

 IL NARCISISMO PATOLOGICO NON E’ PIU’ UNA MALATTIA… ALLORA SAREBBE PROPRIO UN MALE, in particolare: VAMPIRISMO.

 E’ di questi giorni la notizia che il prossimo DSM 5, bibbia della psichiatria non intende considerare più il narcisismo come disturbo di personalità, in quanto i tratti che lo caratterizzano sono sempre più diffusi come ‘normosi’ e molte persone del settore e non, lo hanno divulgato senza il necessario approfondimento. Per cui il DNP non sarà più considerato una malattia psichiatrica precisa (anche se ciò sta provocando un terremoto nella ricerca sulla salute mentale negli USA), e al suo posto vi sarà un generico disturbo di tratti di personalità (che incrocia altri 4 disturbi pure rimossi, lasciando tuttavia a sé il borderline). Questa scelta, prevalente per ora prevalente nel gruppo di lavoro di psichiatri che pubblica il DSM , oltre essere stata duramente criticata da eminenti psicoterapeuti, psichiatri e commentatori autorevoli di altre discipline, denota la gravità della situazione di fronte a comportamenti di egoismo esasperato, manipolazione e violenza psicologico che sono così diffusi, variegati ed ambigui (normosi) da sfuggire ad una diagnosi scientifica di tipo classificatorio, con la conseguenza di dichiarare una resa dinnanzi a mali evidenti che vengono quindi considerati psicologicamente normali.

Resta il fatto che la violenza psicologica esiste, a questo punto se non è più una malattia è proprio il male. Il dibattito è molto delicato ed è un bene che sia così. Noi psicoterapeuti consideriamo da sempre le etichette psichiatriche solo come quadri di riferimento da interpretare caso per caso. L’approccio clinico che io ho proposto in riferimento alla psicologia archetipica ed in particolare rispetto alla figura del vampiro, a questo punto, in termini umanamente e psicologicamente  diagnostici e terapeutici è effettivamente il più intuibile, comprensibile ed efficace (sebbene non sia ancora molto conosciuto, anche perché non si rifà al linguaggio psichiatrico ortodosso). Va quindi ricordato che chi pretende di improvvisarsi in questo settore, senza competenze specialistiche e senza volersi fare aiutare da esperti, genera una pericolosa confusione negli altri e in se stesso, pur essendo mosso da buone intenzioni. Questa può essere solo una breve nota che rinvia al seguente articolo introduttivo in inglese (uno tra i tanti) che appaiono in questi giorni. https://psychcentral.com/

Quanto viene affermato in questo articolo, nonostante queste recenti diatribe teoriche non cambia, anzi si specifica maggiormente che in termini di psicologia, intesa come logica della psiche, che è l’anima (la quale ha logiche assolutamente speciali) la figura archetipica del VAMPIRO è quella che maggiormente consente di comprendere il fenomeno. Per cui quando parliamo di Narcisismo patologico o di DNP , in ottemperanza a decenni di ricerche ed esperienze, teoriche e cliniche internazionali,  si consideri che qui parliamo di VAMPIRI PSICHICI  e più in particolare dei loro devastanti effetti in termini di VAMPIRIZZAZIONE della vita amorosa.

La sfida in questo dibattito è dunque assai complessa e delicata, ma vale la pena impegnarsi, ciascuno con le sue esperienze, competenze e sensibilità. In tal modo si darà un significativo contributo ad una questione fondamentale  che riguarda il benessere e la salute mentale… e soprattutto all’AMORE che tra tutti i beni è il più grande.

CHI E’ IL MANDANTE DEI VAMPIRI PSICHICI? SOLO L’AMORE POTRA’ SCOPRIRLO E SCONFIGGERLO.

pubblicato da Pier Pietro Brunelli – Psicoterapeuta
il giorno domenica 26 dicembre 2010 alle ore 3.03

Carissime e carissimi

è tardi, sta finendo il giorno di Natale, voglio scrivervi quello che penso e che so, come un messaggio di auguri, un regalo ed una esortazione… ci provo. Perdonate gli errori, sono stanco…

Chi  è stato traumatizzato nei sentimenti da partner che hanno grossi problemi relazionali — tanto da poter essere paragonati a vampiri psichici –  è una persona che ha sbagliato, ingenuamente, perché ha colluso con la negatività, si è lasciata legare ad aspetti malefici dell’anima… ha tutte le attenuanti, ma ha sbagliato, e quindi la sua sofferenza è una forma di espiazione, perché deve capire che ha sbagliato e deve riscattarsi verso il bene… deve tornare ad amare il bene non il male … e il bene non è solo egoistico, non è la felicità per sé come due cuori e una capanna e il resto chi se ne frega… no, è anche stare insieme, ma insieme anche PER qualcosa di giusto, per il bene, anche attraverso piccole cose, due hanno un amore nel bene quando questo amore porta buoni frutti al mondo, agli altri… Allora chi è stato traumatizzato dall’amore per il male, e il male lo ha distrutto, stuprato, devastato, ha però anche un grande dono, ha cioè, anche se ha sbagliato e deve pagare, ha una grande, immensa capacità di amore.. è una persona che ha una capacità di amare, accettare, perdonare così grande che, purtroppo, potrebbe arrivare, anzi arriva, ad amare anche il diavolo, non in quanto tale, ma credendo che in esso/a c’è un angelo da salvare… Dunque è un grave sbaglio amare chi si serve del male e lo fa, seppure con l’idea di salvarlo, e questo sbaglio si paga, ma si tratta di uno sbaglio che rivela anche una grandissima forza verso il bene ed è su questa che bisogna lavorare per tornare a stare bene e per imparare a donare il proprio grande immenso amore a tutto ciò che può fare bene… certo ad un compagno buono, ad una compagna buona… ma affinché questo possa avvenire bisogna prima amare tutti coloro che lo meritano e che hanno bisogno di essere amati… bisogna amare anche i cattivi, ma quelli veri, cioè quelli che sono sempre cattivi, come lo era il lupo di San Francesco, odiato e cacciato da tutti, sempre cattivissimo, allora San Francesco capì che lo si doveva aiutare a trovare la sua parte buona e così con amore lo aiutò… bisogna amare anche le ‘pecore nere’ quelle che sono nere sempre, perché hanno sbagliato e nessuno le aiuta e continuano a sbagliare… ma dovete fare molta attenzione e allontanare i falsi cattivi che sono anche i falsi buoni, quelli cioè che fanno finta di essere buoni per poi poter fare meglio del male… E’ una storia vecchia come il mondo quella di Satana che inganna Eva con l’inganno, appunto, facendo finta di essere buono, per avere la sua fiducia… dovete rinnegare quelli che sono ora cattivi e un attimo dopo buoni e poi cattivi perché lo fanno perché sono malati di una malattia che li spinge a farvi del male perché questa malattia si nutre del male , essi esse hanno bisogno del male, e per farlo in certi momenti vi seducono e vi manipolano facendo la parte di angeli o di bisognosi d’aiuto e d’affetto… Ricordatevi il CAVALLO DI TROIA, la più infida arma di tutti i tempi, quella che rese celebre una guerra che divenne il mito omerico fondante di tutta la cultura occidentale, una guerra che dopo dieci anni fu vinta dai greci assediatori con l’inganno… come? Facendo finta di essere buoni, con un bel regalo , un bellissimo grande cavallo bianco … e i troiani aprirono le porte e festeggiarono, ma nella notte dalla pancia del cavallo fuoriuscirono gli invasori greci che misero a ferro e fuoco ogni cosa… ecco così fanno certi vampiri/e nelle relazioni affettive, 10, 100, 1000 cavalli di Troia fino a quando non vi avranno completamente devastate/i… ALLONTANATELI, ALLONTANATEVI prima che sia troppo tardi, prima che la vostra vita fisica, psichica, morale materiale venga devastata a morte (questo è il rischio, purtroppo).

Ma allora chi bisogna amare? Solo quelli che sono sempre bravi? E no, questi non esistono, e se lo sembrano, stanno facendo finta anche loro… bisogna amare le persone con i loro pregi e i loro difetti, accettare il conflitto, confrontarsi, è normale ciò… ma badate ho detto bisogna amare.. le PERSONE… non delle strutture psichiche disaggreganti e devastanti dalle sembianze umane… scusate, se esagero. Voglio dire che… sù, andiamo, siate oneste/i… voi lo sapevate benissimo che quella lì, quello lì, il vampiro, la vampira, non era una persona tanto normale (addirittura a mio avviso dal punto di vista di una compiutezza psichica, di un Sé coeso accettabile, non si tratta nemmeno di una persona vera e propria… ma vabbé) comunque lo sapevate che era un essere pregno di energia negativa che a volte faceva il bravo, la brava per poi contaminarvi meglio … “Che bella bocca che hai?”… “Per sbranarti meglio piccina mia” (infatti fingeva di essere la nonnina, ma era il lupo… e voi però non eravate ingenui tanto da essere come Cappuccetto rosso… dai!). Insomma voi lo sapevate nel vostro intimo che ve la facevate con un rappresentante del male, una manovalanza, diciamo così, delle energie malefiche… e stavate già da tempo malissimo, ma come il drogato, non avevate il coraggio di allontanarvi e avete voluto resistere e continuare… insomma come dicevamo prima avete sbagliato, perciò adesso è normale che dovete soffrire, ma dovete soffrire per riscattarvi, per tornare a fare del bene e a dare per il bene il vostro grande amore e ribellarvi… Ma ribellarvi verso chi? Vendicarvi di chi? Della manovalanza? Di quella mezza persona vampirica che vi ha succhiato il sangue, di quel morto vivente che sembra stare bene e che in realtà è uno zombie che finge di provare qualcosa , ma non prova nulla? No, non è della manovalanza che vi dovete occupare, quella dovete solo allontanarla e più lo fate presto e tanto più andrà incontro rapidamente al suo squallido destino, in quanto impazzirà, oppure non avrà mai vissuto veri sentimenti, resterà un non vivo, nel male (a meno che proprio, quando abbandonata da tutti, dato che perde progressivamente potere, e soffrendo peggio di un cane non implorerà perdono per farsi curare e si pentirà amaramente e dovrà comunque pagare terribilmente, molto, ma molto più di voi). Non è del traumatizzante & manovalanza che vi dovete occupare voi per guarire, voi vi dovete occupare del MANDANTE, cioè delle forze del male che hanno impiegato quel manovale-burattino senz’anima (perciò non persona, le persone hanno l’anima) per impedire alla vostra natura di fare del bene, di usare il vostro grande amore per il bene, siete stati colpiti su commissione da un lovekiller, un criminal love, un delinquente sentimentale di infimo rango, che è stato mandato da forze maligne per togliervi di mezzo perché potevate fare troppo bene, e queste persone che possono fare bene perché amano tanto, il male le odia, perciò le attacca a morte. Ma in tal modo ora siete stati messi alla prova, o diventate vampirizzati/e, verso gli altri e verso voi stessi dannandovi l’anima, oppure fate di tutto per ritornare a far vincere l’amore in tutte le sue forme …

 “Commento 21”(www.albedoimaginaton.com) IL VAMPIRO INTERIORE UCCIDE FINO A QUANDO NON LO SI COMPRENDE, MA SE LO SI COMPRENDE CI SI AVVIA ALLA GUARIGIONE

UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE: IL VAMPIRO E’ UNA FIGURA ARCHETIPICA PRESENTE IN OGNI ESSERE UMANO. ESSO E’ UN’IMMAGINE DELL’OMBRA (archetipo individuato da Jung costituente il lato oscuro della natura umana, eppure contenente anche una luce).

La figura del vampiro, come distruttivo invasore della psiche, è stata studiata da C.G. Jung, dalla M. Von Franz, da J. Hillman e da altri psicologi di orientamento junghiano. Costoro avvertono che si tratta di una parte della psichica insita in ogni essere umano. Dentro ciascuno di noi c’è un vampiro, come c’è anche un angelo, c’è il male come il bene, l’oscurità e la luce. Il vampiro è quindi una rappresentazione leggendaria dell’OMBRA, la parte più contraddittoria ed inconscia della personalità, che esacerba i conflitti, emerge negli incubi, in molti disturbi mentali dovuti a complessi o a traumi, ma che pure contiene valori conoscitivi e di crescita. Perciò tutti dobbiamo fare i conti con l’Ombra, con il vampiro interiore che succhia il sangue all’Anima e la costringe a reagire, e quindi ad ammalarsi o a curarsi, a regredire o ad evolversi. Purtroppo la tentazione è quella di proiettare il proprio vampiro interiore sugli altri, giungendo a credersi perfetti e ad attribuire il male solo agli altri, senza volersi assumere le proprie responsabilità. La disputa con il ‘vampiro interiore’ riguarda la soggettività di ognuno, ma possiamo dire che può svolgersi su due livelli.

Il primo livello, quello più sano, consiste nel tentativo di accettare e conoscere il proprio vampiro interiore, di negoziare con esso, di integrarlo il più possibile con la nostra personalità e quindi di comprendere come può farci crescere e maturare e quali sono i nostri punti deboli o da sanare. E’ un processo che non si conclude mai completamente, la conoscenza di sé e delle proprie contraddizioni, nel bene e nel male, richiede tutta la vita, nonché l’appoggio ad alleati (ad esempio uno psicoterapeuta) e di maestri.

Il secondo livello riguarda la possibilità che il vampiro interiore resti parzialmente o del tutto inconscio, non riusciamo a comprenderlo o ci rifiutiamo di vederlo per una questione di comodo. In tal caso può succedere che lo proiettiamo sugli altri, diventiamo allora difensivi, ma anche aggressivi nel tentativo errato di liberarci dal male, che non viene visto come anche interno.
Ecco allora che, nello specifico del narcisismo e della vita amorosa ed affettiva, si aprono altri due sottolivelli:

– Il primo sottolivello è che il vampiro inconsciamente invade tutta o quasi tutta la personalità, la quale può quindi assumere tratti narcisisti patologici o irrigidirsi in un vero e proprio Disturbo Narcisistico di Personalità (con le conseguenze di nullificazione di sé e di traumatizzazione del prossimo che ormai abbiamo sufficientemente esplorato) o addirittura diventare uno Psicopatico conclamato. Vi sono poi altri disturbi gravi nei quali l’Ombra non compresa o negata emerge, come i disturbi paronoidi, la schizofrenia, ecc. Tutti questi disturbi comportano gravi problemi ai malati e a chi sta loro vicino. In particolare il narcisismo patologico implica una sua particolarità patogena e traumatizzante nell’ambito delle relazioni di coppia attraverso la manipolazione affettiva, l’opportunismo e un assurdo, folle e invidioso odio distruttivo verso la persona dalla quale si riceve amore e fiducia.

Nota: Senza giungere a quadri patologici estremi dovuti al fatto che proprio male interiore viene proiettato tutto sugli altri, o su una categoria, o sul partner, possiamo pensare alla proiezione che spesso gli uomini fanno sulle donne considerandole tutte quante negative, in parte o totalmente, e quella che, viceversa, fanno le donne verso gli uomini. Purtroppo queste reciproche proiezioni negative tra i sessi, che non riescono più a vedere che in tutti c’è il bene e il male, e che ci sono persone più buone o più cattive tra gli uomini come tra le donne, generano pregiudizi e stati patologicamente difensivi che uccidono l’amore e portano l’infelicità. Seppure tra il maschile e il femminile ci sono conflitti psicoculturali che hanno danneggiato soprattutto la femminilità, alle donne non conviene cercare la vendetta, così come non conviene agli uomini voler dominare o dichiarare il proprio sgomento per il fatto di non riuscire più a farlo. Siamo stati fatti maschio e femmina non soltanto nella carne, ma anche nell’anima per compensarci confrontandoci. Si tratta di due polarità psichiche, come ha individuato Jung che sono presenti nella psiche di ciascuno a prescindere dal fatto che sia un uomo e una donna, in entrambi c’è la componente maschile (anima) e la componente femminile (animus), e ciascuno dovrebbe armonizzarle dentro di sé. Allora si capirebbe che è sbagliato lasciarsi tentare dal voler proiettare il male sull’altro sesso in generale. Se il maschile e il femminile sono compresi come due polarità complementari presenti, in modo diverso a seconda del genere sessuale, ma presenti, l’amore funzionerebbe molto meglio, sul piano soggettivo e collettivo. Questo principio di complementarietà psichica tra il maschile e il femminile sta alla base di un amore sano, così che esso nel suo mistero, oltre a recare piacere e passione, porti anche la pace, la vita, la maturazione nel confronto, e tutto ciò per gli eterosessuali come per gli omossessuali, nell’ambito di ogni ceto, ogni razza, ogni religione, ogni cultura.

– Il secondo sottolivello consiste nel tentativo inconscio di liberarsi da un vampiro interiore (annidato in una ferita narcisistica occulta e quindi non curata), senza però riuscire ad analizzarlo e a comprenderlo, perciò si è tentati (inconsciamente predisposti) dal venire a patti (colludere) con un vampiro esterno, cioè con una persona affetta da narcisismo patologico della quale ci sembra di poterci fidare, nell’amicizia, nel lavoro e più sciaguratamente nei sentimenti e nell’amore. In tal modo il male interno non viene proiettato sull’altro, ma funziona come una calamita che introietta il male dell’altro. Il vampiro esterno viene allora erroneamente considerato come un guaritore (dato che è molto abile nel fingere di esserlo) che seduce il nostro vampiro interiore e si allea con esso. Attraverso questo alleato interno alla vittima portatrice di ferita narcisistica occulta, il narcisista patologico riesce a far innamorare la vittima, con il fine ‘semiconscio’ di manipolare e approfittarsi della vittima, provocandole una sindrome traumatica che può condurre a disturbi ed esiti anche gravi. Ciò è stato possibile perché il vampiro esteriore ha trovato nella vittima un vampiro interiore annidato in una ferita, al quale si è alleato. Dunque seppure possiamo inquadrare tutta la vicenda come una disgrazia o un tragico scherzo dell’amore, si tratta di una vicenda non proprio casuale, che presuppone una complicità inconscia tra la vittima e il suo aguzzino, tra debolezza e malvagità (senza che ciò voglia necessariamente dire sadomasochismo), o per meglio dire tra le parti ferite inconsce nell’Ombra di chi viene ‘infettato’ e le parti maligne dell’Ombra di chi infetta.

Dopo aver detraumatizzato la vittima va dunque scoperto il suo ‘traditore interno’, cioè il vampiro interiore che si è alleato con il narcisista patologico al fine di dilaniare ancor di più la ferita narcisista dalla quale succhiare sangue ‘simbolico’, che significa anima, amore, vita. Si scoprirà allora che il vampiro interiore può essere rieducato, ma non può essere ucciso (la leggenda spiega appunto della quasi impossibilità di uccidere i vampiri) – si scoprirà che se viene compreso e accettato questo vampiro interno può avere anche qualche cosa di buono da dire, nonostante faccia parte dell’Ombra e del male – si scoprirà quindi che è molto meglio negoziare con esso (pur senza allearsi ad esso) piuttosto che non riconoscerlo e farlo alleare con vampiri esterni – si scoprirà che attraverso la negoziazione con esso, esso può aiutarci a guarire la ferita narcisistica (la leggenda dice che alcune gocce, o pochi capelli del vampiro erano una medicina prodigiosa).

Il TdN, ovvero la vampirizzazione, ci costringe a curarci in profondità e, una volta superato il trauma, a renderci conto che, purtroppo, il vampiro esteriore di cui ci siamo fidati e innamorati aveva fatto presa sul vampiro interiore che non conoscevamo.
Perciò se curiamo il Trauma da Narcisismo, poi dobbiamo anche curare il vampiro interiore e la ferita dove se ne stava nascosto a succhiarci il sangue dall’interno, rendendoci inconsciamente vulnerabili alle seduzioni manipolatorie e distruttive dal vampiro esteriore (che ormai sappiamo essere il ‘narcisista patologico’). Solo in tal modo il trauma può essere superato e diventare opportunità per elaborare un’esperienza di crescita, altrimenti se pure vi è una de-traumatizzazione, i segni e le cicatrici lasciate inevitabilmente dal trauma ostacolano la conoscenza di se stessi, con il rischio di successive ricadute, infelicità… e nuovi vampiri inconsci, esterni e interni

Gustav Klimt, 1905-09

Ad un certo punto della fase di de-traumatizzazione riconoscere il nostro ‘vampiro interiore’ (risalente alla propria storia famigliare, ma anche alla propria natura umana, in quanto archetipo del negativo in ognuno di noi) ci aiuta a superare il trauma in quanto il ‘vampiro esteriore’ viene depotenziato, viene considerato non più come un malvagio potente dal quale non ci si può difendere, quanto come un posseduto dalla malvagità. Se tale riconoscimento avviene si può arrivare a comprendere che il problema di chi è affetto da narcisismo patologico – patogeno e traumatizzante -consiste nel fatto che il suo ‘vampiro interiore’ si è impossessato di gran parte della sua personalità nella sfera dei sentimenti (ciò lo porta a fare del male a chi li ama). Intanto però si comprende che il vampiro interiore della ‘vittima’ lavora in un modo diverso, invece di far ammalare nel senso del narcisista patologico che non è più capace di mare gli altri, fa ammalare nel senso della ferita narcisista che rende incapaci di amare veramente se stessi. Così, i due vampiri, quello dell’aguzzino e quello della vittima, si alleano a favore del male (che implica l’odio), cioè per distruggere Il bene (che implica l’amore verso se stessi e verso gli altri). La vittima comprende che non è veramente che si è innamorata di un vampiro in quanto è il suo vampiro interiore non conosciuto che l’ha fatta innamorare… ecco perché il narcisista patologico è riuscito a sedurre e a tenere innamorata la vittima pur infliggendole tormenti, e continua a tormentarla come fantasma anche dopo l’abbandono. Allora lo psicoterapeuta, dopo aver veramente compreso il trauma della vittima, la aiuta a ‘parlare’ e a negoziare con il suo vampiro interiore, in quanto solo così il fantasma del vampiro esteriore perderà il suo alleato e dovrà andarsene per la sua strada ad espiare le sue colpe o a vampirizzare altre vittime, solo così ci si libererà di lui/lei e si potrà rimettere il cuore pace per rinascere.

Ora se accettiamo la verità (difficile da accettare davvero), e cioè che un vampiro interiore lo abbiamo tutti e che esso può agire con molteplici modalità, ci scopriamo non soltanto vittime del male, ma anche suoi potenziali portatori, perciò chi ci ha fatto del male viene percepito con uno sguardo che non è più solo di incredulità, di paura e di rabbia, ma semmai di triste compatimento unito a condanna – questo sguardo piuttosto che a vendicarci ci invita a guardarci dentro – senza colpevolizzarci – affinché si possa diventare sempre più capaci di comprendere il male, depotenziarlo e sviluppare la coscienza di tutto il bene possibile, per noi e per gli altri. Si arriva allora a capire che forse può essere meglio essere stati traumatizzati ( a patto di venirne fuori) che traumatizzare, che in ultimo ciascuno è vittima di qualcosa che è in se stesso, tuttavia è preferibile essere una vittima delle proprie debolezze (ferita narcisistica) che fanno amare una persona sbagliata, piuttosto che vittima del proprio odio e della propria incapacità di amare, che spinge il narcisista patologico a fare del male a chi li ama e quindi, logicamente e psicologicamente, anche a se stesso, costruendo intorno a sé un cimitero d’amore che non appare traumatico, ma che alla lunga diventa una mortale trappola di infelicità. Ecco allora che al fine, si comprende che è meglio essere stati vampirizzati piuttosto che vampiri conclamati; anche se è molto dura, dalla vampirizzazione ci può salvare, ma salvarsi dall’essere un vampiro psicoaffettivo è molto più dura ed è terribilmente più difficile. Così il narcisista patologico, nonostante tutto il male che h fatto, al fine viene percepito da chi lo ha subito e se ne è liberato come un povero disgraziato e ciò porta ad un processo di disinnamoramento che rende più forti e più liberi. Tuttavia, affinché ciò avvenga, una volta terapizzato il trauma, bisogna fare chiarezza dentro di sé, ed elaborare e guarire la propria ferita/infettata che ha fatto innamorare di una persona infettante/maligna; a tal fine l’unica terapia possibile è una psicoterapia, basata sull’empatia e l’esplorazione delle costellazioni che formano il mondo interiore e che si manifestano energeticamente nell’anima, nella mente, nelle emozioni e nello spirito.

Nota: Il seguente link presenta una video sulle conseguenze più tragiche del non riconoscere il nostro ‘vampiro interiore’ – è un video ‘molto forte’ orientato alla psicologia junghiana tema del diavolo (insito nella natura umana) e sulle sue manifestazioni, non solo leggendarie, ma nella realtà degli individui e della società:

 httpv://www.youtube.com/watch?v=DT42l5L_fUI

Un altro link su tale tema riguarda un’intervista a C.G. Jung in persona

httpv://youtu.be/wop91_Gvwos

Prime conclusioni

Dunque il TdN, il Trauma d Narcisismo, ovvero l’essere vampirizzati, può anche essere un’occasione propizia per riconoscere la propria ferita narcisistica, snidare il vampiro interiore che vi si era annidato e impiegarlo per la guarigione della ferita. Da tale guarigione può poi nascere una propria via di maturazione del Sé, capace di sostenere la tragica verità che il bene e il male sono in ciascun essere umano. E’ una verità sconcertante, ma è un principio costitutivo che va oltre il tema del narcisismo che stiamo trattando, espresso negli insegnamenti della saggezza e delle religioni di ogni epoca e di ogni cultura, ed è necessariamente da accettare se si vuole essere ‘veraci’, diventare se stessi. Come fare a trovare un equilibrio tra il negativo e il positivo, e quindi ad accettare che il negativo non è eliminabile? Freud ha parlato di ‘pulsione di vita e pulsione di morte’, la Melanie Klein di ‘seno buono e seno cattivo’, Winnicott di ‘madre sufficientemente buona’, Jung dell”Ombra’ in quanto archetipo complementare a tutti gli altri archetipi della psiche secondo un principio di ispirazione Taoista e Gnostica (la ‘congiunzione degli opposti’). E poi si tratta anche di una verità che implica uno speciale percorso personale, che non tutti riescono a vivere e che nessuno può portare al totale compimento… un processo di conoscenza di Sé, nel bene e nel male, che ha una sua formula unica ed assoluta per ogni individuo, come ben sanno quegli psicoterapeuti che comprendono di quanto il loro difficile mestiere consista nell’ aiutare i pazienti a trovare un equilibrio tra le schiere di demoni e di angeli che abitano la loro psiche soggettiva. Protendersi verso questo processo conoscitivo di Sé, considerando che la sofferenza può essere una spinta per compierlo, da soli, ma quando ci vuole anche con l’aiuto della psicoterapia, oltre che con il sostegno di fonti maestre di saggezza e di spiritualità, consente di diventare più autentici, più fedeli a se stessi, più veraci, dove la veracità non vuol dire perfezione o essere il migliore, ma provare a fare del proprio meglio con genuinità, spontaneità, umiltà, esame di coscienza, osservazione non colpevolizzante e non esaltante dei propri lati positivi e negativi. Il male dentro di sé, allora, va compreso come nella parabola di Cristo della ‘pecora nera’: tutti ne abbiamo una e forse anche di più, ma dobbiamo saperle accogliere nel gregge.

Quando non si riesce ad accogliere il male esso gioca brutti scherzi a se stessi e viene proiettato sugli altri, così Cristo ha detto: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Ma per accogliere il male bisogna comprendere che in esso, in quanto Ombra della psiche, c’è pur sempre un punto di luce, come nel simbolo del Tao: dello Yin e Yang… ecco forse perché Dio non distrugge Lucifero, semmai lo fa controllare dagli Angeli, poiché esso nonostante tutta la sua malvagità è un ‘portatore di luce’ (questo è il significato del suo nome). Quindi la nostra ricerca ci ha portato a rivolgere lo sguardo su una questione di infinita importanza che non arriveremo mai a circoscrivere e che quindi comporta una costante attenzione da parte degli individui e della collettività. Qui diciamo solo che, affinché si possa essere ‘veraci’, occorre una costante attenzione verso la conoscenza e l’autenticità del proprio Sé (Jung ha parlato in tal senso di “processo di individuazione”, Hillman ha parlato di “fare anima”, ma ciascuno, se vuole dare un ‘senso di verità’ alla propria vita deve scoprire una via concreta, non solo teorica o mistica, dentro se stesso).

Essere ‘veraci’ comporta il disporsi con umiltà, fiducia e coraggio per comprendere il bene e il male dentro di Sé, in modo da non essere ipocriti con se stessi, al punto di dover impiegare la menzogna e la manipolazione per vivere, oppure di doverle subire. La veracità è indispensabile al fine di poter ‘essere nell’amore per sé e per l’altro’, perciò nel Libro dell’Oracolo cinese I king sta scritto : “Se sei verace hai successo nel cuore“.

 Per favore per contribuire a questa ricerca ed approfondirla,  acquista il libro TRAUMA DA NARCISISMO NELLE RELAZIONI DI COPPIA. Di Pier Pietro Brunelli. Puoi vedere la presentazione  e acquistarlo on line in copia cartacea  o in versione E-book   cliccando sulla copertina qui accanto. Sono possibili presentazioni, seminari e gruppi terapeutici – sulla base delle vostre segnalazioni presso librerie, associazioni, ecc. –  del libro Trauma da narcisismo nelle relazioni di coppia. Ipotesi per una nuova diagnosi  di Pier Pietro Brunelli Psicologo – Psicoterapeuta  

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Chi subisce o ha subìto manipolazioni, inganni e violenze psicologiche in una relazione affettiva, ha bisogno di comprendere ed elaborare tale esperienza negativa, al fine di non cadere in uno stato traumatico e destabilizzante, e di non rifugiarsi nel ‘vittimismo’. La sofferenza del trauma sentimentale, causato dal narcisismo patologico, o anche da ogni possibile pena e conflittualità della vita amorosa, non deve esasperarsi in modo psicopatologico, e deve invece servire a crescere verso l’autorealizzazione (C. Rogers), verso il fare anima (J. Hillman), verso il Sé (C.G. Jung) per se stessi, gli altri e il mondo.

Cover libro

Disponibile anche E-book

Pier Pietro Brunelli è Psicologo e Psicoterapeuta,  Dottore in DAMS e Specialista in Comunicazione Sociale – Per consulti individuali riceve su appuntamento a MILANO, ROMA a GENOVA Oppure, previo accordi e nel rispetto delle normative,  sono possibili con consulti telefonici e via skipe. Vi è anche la possibilità di richiedere  brevi soggiorni di ‘ecopsicoterapia’.

(vedi articolo, https://www.albedoimagination.com/2011/05/ecopsicoterapia/  info – orario lavorativo –  cell:3391472230).

AMORI DISTRUTTIVI E VAMPIRIZZANTI.COME DIFENDERSI E COME USCIRNE (2015) E’ un  Manuale di auto-aiuto  concepito per dare un supporto di base a tutte le persone che soffrono a causa di relazioni amorose distruttive e ‘vampirizzanti’. Esso indica un percorso interpretativo e di auto-aiuto rivolto innanzitutto a chi si trova a vivere o ha vissuto una dinamica erotico/affettiva traumatizzante. Quindi il linguaggio cerca di risultare informativo, emotivo e motivante ed in tal senso tende a limitare il più possibile la terminologia e l’analisi specialistica, e comunque mira a renderla comprensibile a tutti. Nel contempo però questo Manuale si rivolge anche ai colleghi psicoterapeuti e a tutti coloro che attraverso la loro professione o per motivi affettivi si impegnano ad aiutare persone che sono colpite da severe forme di traumatizzazione amorosa
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VIDEO-CONFERENZA  di Pier Pietro Brunelli sul tema della – Violenza Psicologica nelle relazioni amorose

PIETRO FB CV httpv://www.youtube.com/watch?v=Wj0DeEZ96lY

 

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Mi scuso, ma per le ragioni che se vorrete potrete leggere devo inserire il seguente link: MONITO CONTRO I PLAGIATORI E I VAMPIRIZZATORI DI ALBEDOIMAGINATION E DEGLI SCRITTI DI PIER PIETRO BRUNELLI

Per eventuali esigenze di  informazione psicologica generale o personalizzata, oppure consulto psicologico, o percorso psicoterapeutico, scrivete o telefonate (orario lavorativo) al Dott. Pier Pietro Brunelli (Psicologo-Psicoterapeuta).     

Le sedi di ricevimento del Dott. Pier Pietro Brunelli sono a Milano, Genova e  Roma  

Contatti: Pietro.Brunelli@fastwebnet.it  – Pagina Facebook Albedoimagination https://www.facebook.com/groups/Albedoimagination/?fref=ts
Cell.: 339/1472230 (Si prega di chiamare sul celulare dalle ore 15-18 nei giorni feriali). SONO POSSIBILI ANCHE CONSULTI TELEFONICI E VIA SKYPE PREVIO ACCORDI e nel rispetto delle normative deontologiche dell’Ordine degli Psicologi e Psicoterapeuti.

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3.044 Comments

  1. Pier Pietro Brunelli Ottobre 14, 2010 at 8:47 am

    Venerdì 15 ottobre ore 21,15
    INTERVISTA 25 Minuti a Pier Pietro Brunelli – ODEON TV nazionale (anche su web)

    Albedoblog, il blog della nuova Alba invita alla visione della trasmissione L’altra televisione di Odeon TV (programma nazionale) Venerdì 15 Ottobre, ore 21,15) conduce Manuela Donghi in studio il Dott. Giovanni Macrì – intervista a Sabina Negri (Drammaturga) e a Pier Pietro Brunelli (Psicoterapeuta).

    Tematiche: PSICOTERAPIA, PSICOFARMACI, NARCISISMO, CARNEVALE E PSICHE, BELLEZZA, DISOCCUPAZIONE, TEATRO, CREATIVITA’

    Il programma è visibile tra i canali televisivi nazionali, oppure anche on line web-tv http://www.odeontw.tw in diretta, oppure successivamente nella sezione archivio digitale di Odeon Tv.

  2. Eva Ottobre 13, 2010 at 3:52 am

    Salve a tutte/i anche a lei dott.Brunelli
    Sono una donna di 36 anni, il mio nome è Eva,
    È tanto che volevo scrivere al blog anche per ringraziarvi tutti, sinceramente, mi avete dato tanto e vorrei così restituire qualcosa…Premetto che sono una donna, con una coscienza di genere, che ha –intendo- approfondito la lettura dei fenomeni sociali (anche quello della violenza) con studi ,letture e per lavoro…questo per dire che ciò nonostante non ho saputo evitare quanto mi è successo.
    Cercavo un’ avventura sessuale tra adulti, leale e rispettosa, e ho incontrato questo ‘uomo’.
    Ero molto ‘centrata’ in quel periodo,come posso dire.. ‘splendevo’ come tutte le donne quando hanno le idee chiare perchè sono in contatto e in armonia con se stesse…dopo qualche settimana un suo inaspettato ‘ti amo’ ha cambiato tutto…forse è un vissuto che anche altre hanno avuto… lui era un vortice e mi avvolgeva di attenzioni, dichiarazioni, dimostrazioni, progetti, regali, mi sentivo come ubriaca..era piacevole ma non ero sui miei piedi appunto.Fluttuavo al centro di questo ciclone (lui e il suo ‘amore’) quasi sentendomi in colpa quando volevo stare una giornata da sola…ero bersaglio di un love bombing tecnicamente…mi sembrava incredibile di aver trovato un uomo che mi attraeva, che inoltre ricambiasse e che non avesse paura di fare progetti insieme concreti..quindi dopo pochi mesi siamo andati a convivere nella sua casa, lui figlio di famiglia borghese più che benestante(non ha mai sofferto nessuna carenza materiale)…io ero felice, era un’ ulteriore passaggio di intimità, un’evoluzione per il rapporto….e invece..lì è iniziata la distanza,un’incomprensibile distanza, un muro invisibile che non riuscivo a spiegarmi e che lui negava, era sempre meno disponibile e sempre più critico,mi vestivo male,a volte ero brutta a volte ero bella, mi scherniva di fronte ai suoi genitori per dire poi che scherzava, non sembrava più desiderarmi come prima e chiedendo spiegazioni(io non ero cambiata!) cercavo un confronto fra adulti ma lui era evasivo mai serio…in somma era impossibile parlargli…ed io ero confusa e triste poi iniziai a scoprire che mi diceva delle bugie su cose insignificanti…e io impazzivo a chiedermi ‘perché?’ ..non sono mai stata ‘gelosa’ perché ho sempre saputo avere fiducia negli altri… infatti quelle bugie e la loro leggerezza e inutilità iniziarono a farmi star male…intanto lui invadeva ogni angolo della mia vita, stringeva i rapporti con i miei amici, voleva conquistarli, con i miei genitori, se fosse stato per lui avrei dovuto vendere la mia macchina perché tanto c’era lui e la sua!… Poi ciclicamente arrivarono gli attacchi d’ira ,che giustificava con pretesti assurdi, di cui poi si scusava e c’erano lettere regali e promesse …si sfogava su di me dopo di che sembrava ‘sollevato’e a veder questo io ero sconvolta, la mia sofferenza sembrava essergli quasi indifferente…ma le squalifiche e aggressioni verbali si alternavano a ‘dimostrazioni o esibizioni’ d’ ‘amore’ ed io ero sempre in quel vortice più confusa che mai. Ora mi rendo conto come lui usasse anche il mio coinvolgimento sensuale per controllarmi, allora si stavano verificavano i primi grandi danni in me e nella mia psiche, la scissione tra la donna che lo desiderava e desiderava la relazione e la donna che sapeva che niente stava andando bene e tutto questo aveva un costo enorme che avrei pagato io. Non c’era modo di raggiungerlo, feci tanti tentativi per contattarlo autenticamente, gli domandai anche -con tranquillità e ragionevolezza- se non provava più desiderio per me-verbalizzando questa ipotesi per lui!!!- e sostenendo che questo poteva succedere ma che se era così doveva-DOVEVA comunicarmelo per rispetto se non per amore…ma negava tutto, non ammetteva ci fosse un problema se non la sua ‘instabilità’ per intendere irascibilità e distanza…ma del resto quella lui non sapeva come affrontarla senza di me e la mia comprensione (!!!)…non so descrivermi il mio dolore e la mia confusione, ero come un testimone immobilizzato davanti alla morte di qualcosa che amavo, per giunta lui mi diceva che solo io potevo aiutarlo così da responsabilizzare Me dei suoi errori!!! Non riuscivo a farci niente e mi sentivo sempre più colpevole per questo, misi tutta me stessa in discussione…il mio valore,la mia bellezza(in tutti i sensi),le cose in cui credevo per vedere se c’era un modo, per vedere e immaginare cosa si poteva riparare…mi allontanavo e lui mi ricercava … dottore è in quel momento che si inizia ad introiettare la voce dell’abusante?come succede? Come è possibile?Per me sarebbe importante capirlo e so che lei ha esperienza anche rispetto a questo aspetto, contro il quale combatto tutt’oggi!
    La mia autostima si sgretolava. Ero disperata. Poi una notte mi colpì, motivo:non c’era abbastanza ordine in casa, uno schiaffo e mi paralizzai, poi un colpo che mi spostò la testa,capii che dovevo reagire e urlai…si fermò ma continuò a offendermi… in bagno non riconobbi il mio volto mezzo rosso allo specchio e rimossi questa immagine fino a poco tempo fa…qualcosa si era spezzato dentro di me… promise di farsi curare e supplicò perdono,dentro me si era frantumato qualcosa e proprio per questo rimasi con lui ancora altri mesi dove vidi altri tre volte gli episodi ripetersi se non fisicamente sotto forma di minacce…non accettai mai tutto questo ma non riuscivo a lasciarlo,ero distrutta…non ero più me…ero l’ombra di me stessa…i suoi messaggi paradossali (contraddittori) mi succhiavano ogni energia…ciclicamente tornava innamorato e premuroso e risvegliava la parte di me che voleva credere a quello che mi ripeteva sempre poi e cioè che mi amava e che si sarebbe fatto curare…andai via, lo lasciai con uno strappo netto, all’ennesima manifestazione della sua violenza…quando scoprii cioè che si vedeva con una giovane ignara donna…il solco delle ferite nella mia autostima era così arrivato a toccare l’osso. Sono stata manipolata, sedotta, tradita…i ‘suoi’ amici si sono subito stretti intorno a lui,che delusione!il suo ambiente è intatto e lui ora è nella sua solita agiata vita con questa nuova compagna mentre io pur avendo persone che mi amano molto sto passando una fase di grande solitudine e cambiamenti, non mi sento capita sebbene chi mi è vicino sappia tutto, sto cercando di elaborare il trauma,mi faccio aiutare in molti modi…ma mi sento sempre irreparabilmente compromessa, mi sento brutta sebbene sappia di non esserlo, mi sento perfino vecchia nel senso che non riesco a tornare a credere nella possibilità di una nuova relazione ma voglio dire che quello che sento ancora addosso,sulla pelle è come un segno inciso dentro,come fosse una sicurezza per quanto triste e cioè che io non posso essere amata. Come posso togliermi questo segno?Come posso riuscire a segnare lui e liberare me?lui sta bene e immaginare questo mi riempie di rabbia e mi avvilisce e mi fa tornare a credere-nei momenti più bui- di essere io la persona non degna,non meritevole di amore…potete capirmi?…dottore cosa può consigliarmi?
    Grazie a tutti/e infinitamente- EVA

    • Pier Pietro Brunelli Ottobre 13, 2010 at 10:24 am

      Rispondo a lei e ad altri partecipanti che mi chiedono consigli individuali per la loro specifica situazione. Ciò che scrivo nel blog, per quanto possa aiutare a capire, non deve essere mai inteso nel senso di un consulto individuale, cioè come una mia prestazione terapeutica on line, ciò non è possibile e non è corretto. Questa forma di ricerca on line è semmai una forma di auto-aiuto dove tutti con la loro testimonianza e il loro contributo possono aiutare ed essere aiutati a capire. Io come propositore dell’articolo e del blog (a cura dell’Associazione Culturale Albedo di cui sono Presidente) svolgo la funzione di partecipante-coordinatore che mette al servizio degli altri le sue competenze in quanto psicoterapeuta. Detto ciò quando ci sono forti delusioni amorose, dovute a qualsiasi ragione, più o meno patologica, o semplicemente per un ritiro dell’idealizzazione, dovuta ad incompatibilità di caratteri, a crescite differenziate, a immaturità c’è sempre una grandissima sofferenza che ci mette in crisi, ci destabilizza e ci costringe a guardarci dentro. Ora però, un caso come quello di Eva ci porta a riflettere su come certe persone siano instabili nel loro modo di amare e di non amare e quindi si possano individuare in esse i tratti di una psicopatologia della vita affettiva o anche un vero e proprio disturbo di personalità. Le dinamiche narcisiste in tal senso sono sempre presenti nelle patologie della vita amorosa e , spesso si intrecciano con aspetti, borderline, isterico-istrionici e perfino psicopatici (cioè le 4 etichette del cluster B del DSM IV sui disturbi di personalità). In generale possiamo dire che i narcisisti patologici pur manipolando l’altro per farlo innamorare poi lo odiano proprio perché l’altro li amano, cioè odiano chi li ama (nella coppia). Ciò è pazzesco, non vi pare? I borderline invece amano morbosamente l’altro, ma proprio per questo motivo lo odiano anche, cioè ‘odiano chi amano’ (in quanto sentono l’altro come qualcosa che li costringe alla dipendenza) – anche ciò, evidentemente è pazzesco. Ora le etichette psichiatriche servono per avere una cornice di riferimento, ma nella realtà psichica ogni caso h una sua unicità, un suo ‘complesso’ e per essere davvero compreso va esaminato come ‘caso clinico specifico’, nel quale si scopriranno differenti intrecci e sovrapposizioni e tratti più o meno sfumati di diverse problematiche, immaturità ed anche patologie. D’altra parte ‘chi è senza peccato scagli la prima pietra’, cioè tutti possiamo sbagliare in amore, in quanto la relazione d’amore come tutti sanno è qualcosa di molto complicato e fa soffrire, così come raconta nel suo senso psicologico la storia di Eros e Psiche di Apuleio, secondo la quale le sofferenze amorose ci costringono ad impegnarci per un’evoluzione della conoscenza di sé e quindi una trasformazione in senso spirituale della psiche e del modo stesso di amare e di voler essere amati. Quindi esaminare le problematiche dell’altro che ci ha feriti è sì molto importante, al fine di farcene una ragione, affinché non si perda la propri autostima e ci si possa preparare ad incontrare nuovamente l’amore in modo più sano e maturo, ma poi è questo il compito da mettere in pratica: lavorare su se stessi, da soli e con l’aiuto di altri (anche della psicoterapia) per rinascere e tornare a partecipare nel gioco della vita. Io so però che è importante poter analizzare la propria storia relazionale e comprendere il vissuto e le negatività dell’altro, comprendere come e perché l’altro ci ha ftto del male, ltrimenti si arriva addirittura a credere che lo si è meritato, uando invece è l’altro che ha fatto del male per il suo egoismo e la sua incapcità, spesso davvero miserabile. Di certo la pagherà, anche se sulle prime sembra stare bene, e la pagherà tanto più quanto meno prende consapevolezza dei suoi errori e della sua cattiveria, consapevolezza che se verrà sarà data dalla sua capacità di pentimento e nel chiedere sinceramente scusa alla persona che ha ferito. Se non farà questo, è solo questione di tempo, e come dice la sperimentata millenaria tradizione buddista, le sue azioni negative si ritorceranno contro di lui/lei, e quanto più ciò tarderà (facendogli vivere un periodo di supeficiale benessere) tanto più il prezzo da pagare sarà alto. Perciò non state male, pensando che i cattivi in amore la fanno franca e stanno bene, se loro non capiranno e non chiederanno perdono, l’inconscio non li perdonerà, e più passerà il tempo e più la loro punizione sarà dura e inesorabile. Voi intanto, andate avanti, amate in modo non egoistico, ma altruistico, generale, tornate ad amare la vita, date la vostra perdita in sacrificio, riconoscete i vostri errori veri, non quelli che vi ha attribuito chi ha voluto ferirvi per far trionfre il suo egoismo patologico… voi allor andrete un po’ alla volta avanti e avrete una vita migliore, mentre ‘loro’ un po’ alla volta andranno indietro (meritando tuttalpiù la nostra compassione, ma non più amore e neppure vendetta, perché la via dell’Amore libera dall’odio anche verso gli odiosi, i quali se non si redimono e no espiano, saranno puniti come meritano, ma da se stessi).

      Pier Pietro Brunelli
      Psicoterapeuta

  3. Cris Ottobre 12, 2010 at 3:51 pm

    Dottor Brunelli quello che mi domando da molti giorni dopo aver chiuso con la persona che ho amato tanto da cui ho avuto solo “cattiveria” è questo… perchè si è arrabbiato tanto quando io ho decso di chiudere un rapporto per me insoddisfacente.. ovvero lui mi chiedeva amicizia ben sapendo che io provo sentimenti e una forte attrazione.. per poco tempo “ricambiata” in qualche modo e poi messa alla gogna..
    Lui mi ha sempre denigrata sia come donna che come persona.. ha molte amiche di suo gradimento con cui intrattiene rapporti di vario genere perchè adirarsi tanto al momento che io me ne vado e non gli do piu fastidio.. ?? è un meccaniscmo che non riesc a comprendere

  4. barbara Ottobre 12, 2010 at 12:09 pm

    buongiorno dottore, :)
    da 5 mesi ho chiuso una relazione con un manipolatore (presumo)
    il suo essere perfetto e assolutamente intoccabile non mi aveva mai convinta, alcuni suoi comportamenti erano contrastanti a livello plateale.
    usava i social network come piattaforme dei suoi meravigliosi slogan di perfezione sia sociali che politici, facendo abboccare all’amo centinaia di persone che malauguratamente finivano quasi invariabilmente per essere sue vittime in maniere estremamente varie.
    quello che lo differenzia da molti manipolatori evidenti credo sia la sua intelligenza e la sua cultura e forse questa è la cosa più triste di lui.
    fa il professore, quindi è a contatto con molte persone, vive all’estero da molti anni, in sud america soprattutto, dove le donne già sopportano un carico pesante dagli uomini. però ovviamente non si accontenta mai di quello che ha sotto mano ma cerca sempre sfide maggiori con donne che lo possano sfidare e che lui possa poi manipolare con estrema soddisfazione.
    nella vita non ha concluso molto (e questa è una delle prime cose che stona di lui, così colto, così dotato nella scrittura e nella critica letteraria)
    altra sua particolarità è che mantiene, come non so, relazioni multiple, personalmente ne ho contate 40 in corso nell’anno e mezzo che ci siamo frequentati, tutte abbastanza assidue, una moglie, in terra straniera, lontana fisicamente da dove lui vive e non ho assolutamente idea di che rapporto abbiano, una ex fidanzata che ancora si crede fidanzata dopo 4 anni dalla sua partenza dallo stato in cui lei vive, e, cosa ancora più inquietante circa 300 relazioni saltuarie e occasionali.

    in effetti quello che mi ha sconvolta e stupita è stato il numero di relazioni che ho trovato.
    come l’ho scoperto: il caso ha voluto che una delle sue presunte fidanzate mi abbia in modo fortuito trovata e contattata e da lì è scoppiato il bubbone che mi girava nello stomaco fin dal primo giorno. è iniziato così un mese di delirio in cui io urlavo, piangevo e facevo mille domande a cui lui rispondeva sempre in maniera assolutamente diversa e mai chiaramente, cercando di convincermi della pazzia della “fidanzata” e della mia esagerazione nel credere a ciò che mi era stato riferito e che avevo anche visto (per sfortuna sua, internet docet nelle relazioni distanti e quindi c’erano prove scritte delle loro conversazioni )
    leggendo e rileggendo i loro scritti, mi persuadevo sempre di più che c’era altro sotto al suo comportamento e sono riuscita ad entrare in alcuni suoi account (senza mezzi strani ma solo sapendo le parole chiave che lui poteva usare, purtroppo io lo conoscevo molto bene, e molto più profondamente delle altre, avendo anche convissuto con lui)
    quello che ho trovato è stato un pozzo senza fondo, donne dai 18 ai 60 anni, trattate tutte allo stesso modo, le stesse parole, anche dei copia incolla, una specie di delirio di onnipotenza noioso e ripetitivo volto a cosa, non mi è dato saperlo.
    cercava sia sesso che amore, compiacimento e compagnia, potere intellettuale e adorazione. dipendeva dalla donna.

    a quel punto sono impazzita o quasi e gli ho detto tutto.
    è rimasto come paralizzato e ovviamente non ha spiegato nulla e ha ancora mentito. non l’ho mai ascoltato, ma ho ascoltato loro, le donne più coinvolte. così ho scoperto delle semi violenze carnali, delle impotenze sessuali, delle sottrazioni di denaro fatte ad alcune, dei regali che si faceva fare, dove andava quando diceva che accompagnava la madre in ospedale…

    l’elenco è lunghissimo e tristissimo, e uscire dall’incubo è molto difficile e presuppone una forza enorme. non mi sento colpevole dell’accaduto, mi sento vittima, ma almeno l’ho scoperto in tempo, prima di dedicare ancora di più a quell’uomo, se di uomo possiamo parlare e non di vampiro.
    quello che non so è se potrò mai guarire dalla ferita che mi ha inferto, non alla mia autostima che non mi pare danneggiata, ma alla sfiducia che posso ora riporre nelle persone che conosco. non a caso ho troncato quasi tutti i miei rapporti di amicizia non consolidatissimi, esattamente per mancanza di fiducia e anche per come sono stata trattata da molti dei miei presunti amici.

    l’idea che ho di me ora è che farò una fatica estrema nel credere alle persone e che metterò una barriera invalicabile. e un po’ me ne dispiace. non mi interessa che mi si dica che così ha vinto lui, qui nessuno vince o perde. è che dubito che questa lacerazione guarirà mai, o almeno così mi sento ora :)

    mi è stato molto utile leggere il suo blog e le esperienze altrui. grazie :)

    • Pier Pietro Brunelli Ottobre 12, 2010 at 3:44 pm

      Cara Barbara,
      Uomini come quello che descrive lei hanno una virilità così infima che nel tentativo di vedersela confermata esercitano il dongiovannismo ad oltranza (cioè la ninfomani maschile). La cosa odiosa, specie per le donne, è che mentre questi uomini possono anche vantarsi (però per gli imbecilli) di ‘farsi tante donne’ (in verità provando scarsissimo piacere o persino disgusto, altrimenti avrebbero bisogno di continua cambiamento) le donne ninfomani, o alle quali soltanto piace farsi qualche avventura in più, sono giudicate semplicemente delle ‘troie’. Gli uomini che vivono la loro vita in funzione del loro pene (erotomani) sono detti a livello popolare ‘cazzoni’ o ‘coglioni’ proprio perché la loro psiche è dominata dal pene, e quindi non hanno una vera virilità, che vuol dire un maschile capace di sessualità e di sentimento, di anima e corpo, di desiderio e di ricerca ‘DELLA DONNA’ piuttosto che ‘delle donne inquantità industriale’. Un ‘vir’, un maschile equilibrato, può anche scegliere nella sua vita o in un certo periodo la poligamia, di non legarsi, ma questo non vuol dire diventare un puttaniere ad oltranza o un seduttore manipolatore seriale. Questi tipi di uomo hanno un maschile assai ridotto, regressivo, quindi sono ‘puer’ non ‘vir’, e si tratta di un puer isterizzato oltre che narcisista in quanto è dipendente dalla smania di contatti sessuali come forma di ubriacatura per cercare di dare un tono ad una ‘psiche cogliona’, o rincoglionita appunto… Quindi, se lei riflette su ciò, io credo che il tipo in questione (narcisista-isterico) dovrebbe farle ripugnanza e risultarle ridicolo, lei non ha perso un uomo, lei ha perso una vera e propria ‘testa di cazzo’ psichicamente impotente e bamboccia. Spero quindi che lei lo capisca presto e se ne rallegri, e consideri – piuttosto che ‘chiudere i battenti’ al futuro e ai maschi in generale – che adesso lei è vaccinata, e il prossimo/i lo sceglierà perché è un ‘vir’ (se proprio vuole legarsi) e non una caricatura da film porno andato a male.
      Un caro saluto
      Pier Pietro Brunelli – Psicoterapeuta

  5. Pier Pietro Brunelli Ottobre 8, 2010 at 12:19 am

    RETTIFICA: Il programma televisivo registrato oggi andrà in onda la prossima settimana:

    Pier Pietro Brunelli Psicoterapeuta interviene alla trasmissione L’altra televisione di Odeon TV (programma nazionale Venerdì 15 Ottobre, ore 21,10) conduce Manuela Donghi in studio il Dott. Giovanni Macrì

  6. Pier Pietro Brunelli Ottobre 5, 2010 at 10:16 pm

    Pier Pietro Brunelli Psicoterapeuta è ospite alla trasmissione L’altra televisione di Odeon TV (programma nazionale Venerdì 8 Ottobre, ore 21,15) conduce Manuela Donghi in studio il Dott. Giovanni Macrì

  7. Pier Pietro Brunelli Settembre 22, 2010 at 3:29 pm

    Roma 30 settembre – 4 ottobre – Presentazione libro, seminario e consulti individuali.

    Programma

    Seminario e consulti individuali: “Il Narcisismo patologico e distruttivo nelle relazioni affettive. Trasformare il danno psicologico in un’esperienza di crescita”
    Coloro che subiscono o hanno subito manipolazioni, inganni e violenze psicologiche nell’ambito di relazioni affettive e fiduciarie caratterizzate da narcisismo patologico, hanno bisogno di comprendere e di elaborare tale esperienza negativa, al fine di non incombere in uno stato psichico traumatico e destabilizzante. Il seminario fornirà – ad un piccolo gruppo di partecipanti SU PRENOTAZIONE – strumenti di analisi e un’introduzione a specifiche pratiche di “Immaginazione attiva” (auto-detraumatizzanti) per potersi auto-aiutare e risollevarsi .

    ROMA – Sabato 2 ottobre ore 15 – 18,30 – Domenica 3 ore 9, 30 – 13, 00 Presso Borghetto di Roma: http://www.borghettodiroma.it Colloqui individuali : Venerdì 1, Domenica pomeriggio, 3 Lunedì 4 .

    P.S. Qualora per esigenze dei partecipanti le richieste di consulto individuale fossero superiori i terminbi del seminario subiranno modificazioni. In ogni caso è importante prenotare al più presto in quanto i posti sono limitati, sia per il seminario e sia per i consulri individuali.

    Per partecipare al seminario e per i colloqui individuali è indispensabile un preventivo colloquio telefonico con il Dott. Pier Pietro Brunelli Psicologo – Psicoterapeuta – contatti/info: http://www.albedoblog.wordpress.com/info/pietro.brunelli@fastwebnet.it

    Giovedì 30 settembre Pier Pietro Brunelli interverrà alla presentazione del libro di Virginia Spada Il cacciatore di Anime, Sideral edizioni – ore 21.00 -23 – Libreria Bibli – Dei fienaroli 28 (Trastevere) ROMA. https://www.facebook.com/#!/event.php?eid=161244077226329&ref=mf

  8. fede '02 Settembre 22, 2010 at 1:27 pm

    L’ho conosciuto a 12 anni era un ragazzo solare, bello ed educato,sempre circondato da ragazze tutte innamorate. Le mie amiche sono state le sue fidanzatine, ma io l’ho sempre tenuto distante da me. Con il passare degli anni, esattamente ai miei 30 anni lo incontro in un locale, era con un amico in comune, mi saluta, ma non aveva più quel modo di fare arrogante (lui diceva che ero altezzosa…)sembrava disposto ad un dialogo sereno e senza sfide (perchè ho un carattere forte e coerente), così da parte sua scatta la scintilla.
    Cominciano i corteggiamenti, per lui esisto solo io, non cedo,lo conosco, è un don giovanni..gli resisto..ma lui comincia a studiarmi (ero appena uscita da una storia con un altro ragazzo con grossi problemi di depressione), scopre i miei punti deboli: avevo bisogno di un UOMO COERENTE E BUONO, lui diventa tale, era una angelo, mi guardava e si perdeva in me, molla tutte le sue ragazze perchè IO la Donna con sani prncipi morali gli dissi:”o me o loro!” Purtroppo scelse me…
    Fece di tutto per sposarmi e ci riuscì,pagò tutto lui, i suoi specie la sua mamma erano felici, lei diceva di toccare il cielo con un dito, diceva di amarmi come una figlia, e fu così, il problema è che morì dopo qualche mese e da lì a poco cominciò il mio calvario. Cominciai a vedere..sì una famiglia disperata dalla morte di una madre, ma nello stesso tempo fredda e calcolatrice, riorganizzavano le loro vite subito, quasi come se non fosse successo nulla di così grave. Lui pianse poco, ma reagì subito voleva assolutamente avere un FIGLIO e così fu. La mia gravidanza, grazie a Dio, fu bella e anche il parto, ma già da allora cercava di manipolarmi e non solo lui, ma anche i suoi familiari, dicevano:”che ero troppo magra…e non sarei riuscita a portare avanti la mia bella gravidanza.”
    Dopo la nascita del bimbo cominciarono le sue subdole e nascoste violenze psicologiche:”non sei in grado di fare nulla..rovinerai il bimbo con le tue ansie..i miei hanno ragione(sì..i suoi purtroppo sono altri narcisisti nascosti in quanto tutti felicemente separati)..i tuoi sono dei trogloditi..ecc..ecc..”
    Per quasi 8 anni gli ho creduto, io per lui e per la sua Super famiglia ero una povera sciocca, il problema fu che glielo volli far credere,anche perchè a suo malgrado non è riuscito mai a distruggermi!
    Parte per lavoro, lascia me e il bimbo per sette mesi (con soli tre rientri) ad ogni rientro sempre peggio, comincia ad uscire la sua vera natura, si sfalda quell’immagine di bravo padre e bravo marito, che tutti riconoscevano ed esce fuori un uomo depresso, senza amore, indifferente, sprezzante, ipercritico, comincia a dire
    che ho rovinato tutto, che mi odia, che mi deve distruggere, ma io purtroppo non riuscivo a vedere tutto questo, anche perchè era contraddittorio, mi diceva che senza me e il bimbo non riusciva a vivere, che non lo poteva abbandonare e che mi odiava perchè in quei 7 mesi ce l’avevo fatta senza di lui, che ero più forte di lui e che non avrei mai sofferto di depressione, che gli uomini mi guardavano senza che io facessi nulla per provocarli, che io ed il bimbo avevamo un forte legame, ecc ecc.
    Grazie a questa depressione dovuta al fatto che in quei mesi ha incontrato un capo più narcisista di lui (che lo ha fatto persino piangere) decide di andare in terapia di coppia, ma la “brava dottoressa” dice ke il matrimonio non è in crisi..è lui che lo è. Comincia la terapia e lui peggiora, ormai non esisto più, aveva sicuramente trovato un’altra “vittima” su cui “specchiarsi”, io continuavo ad essere troppo forte per lui, mi umiliava in tutti i modi, così decido di colpire la sua vanità: una sera a cena mentre mi ignorava e parlava con un’altra, lo rendo ridicolo al punto tale da farlo fuggire, ed è solo così che decide di lasciarmi con tanta cattiveria (in realtà non l’avrebbe mai fatto io ero la sua “bella moglie”).
    Ci incontriamo con la sua psicoterapeuta, la quale per tutta risposta mi dice che sono stata una donna priva di dignità, in quanto avrei dovuto lasciarlo prima (ma la Sacra formula non dice :”nella buona e nella cattiva sorte..?”) e che nello stesso tempo avrei ricevuto dalla vita tanti “ceffoni”, in quanto ero anche testarda e presuntuosa, a quel punto lascio la seduta mandandoli a quel paese entrambi..!
    La cosa triste di tutto ciò, è che lui purtroppo non guarirà mai, perchè si è imbattuto in una donna che non è stata in grado di capire che il trauma lo vivo io..in quanto “vampirizzata”!
    Sono passati solo due mesi dall’accaduto, sò che potrei riavere mio marito cercandolo con insistenza e dicendogli che senza di lui nè io e nè il figlio riusciamo a vivere, ma non è così vi garantisco che stò bene pur essendo una “vittima da vampirismo” e questo dottore lo devo a lei…(stò studiando tale disturbo per capire) e alla mia “fede”, perchè mi sono innamorata e sapete di chi??Del Dolcissimo GESU’.

  9. light side Settembre 21, 2010 at 4:02 pm

    Gentile Dottore,
    mi sono trovata per caso a leggere questo blog attirata dal suo titolo che ho trovato appropriato alla descrizione del mio ex. Inizialmente parlandone con i genitori o tra me e me osservando la persona nel corso di 4 anni di relazione decisamente problematica mi sono trovata e descrivere la persona con gli aggettivi esattamente ugulai a quanto riporta lei e a quanto descrivono le molteplici vittime. La sorpresa è stata incredibile in quanto credevo di essere l’unica ad aver vissuto tali esperienze. Sono ancora in fase di profonda riflessione sul rapporto e sulla mia persona che ancora non riesco ad avere una visione oggettiva ed obbiettiva sul tutto. Mi chiedo comunque essenzialmente una domanda alla quale spero che Lei mi potrà delucidare.
    Cercando di riflettere sui vari eventi e sul regredire della relazione mi sono trovata faccia a faccia con i miei problemi con le mie paure con le mie reazioni a seguito di azioni, e mi sono trovata di fronte ad una persona che non riconosco che vedo così non mia e che in taluni punti rispecchia proprio la descrizione del problema da lei citato. In qualche modo credo che si sia formato in conseguenza proprio di atteggiamenti che all’inizio ho creduto fossero da prendere come esempio, poi non accettandoli nel mio profondo li ho ricreati a mò di boomerang verso il mio compagno con l’intenzione di fargli capire quanto fossero sbagliati creando a mia volta il dolore a lui. iniziando così un lungo vortice di ripicche, comportamenti senza rispetto, gelosie, offese anche verso i familiari e così via e da lui dinuovo ripetuti senza sosta e da me nuovamente.
    Nel tutto ancora non riesco a capire come sia incominciato o chi abbia incominciato.
    La mia domanda è quindi: in considerazione del fatto che negli altri si vedono i propri difetti……… mi chiedo di chi sia veramente il problema…
    E quindi mi chiedo se mi fossi comportata diversamente o meglio diplomaticamente….essenzialmente compiacente di tutti i suoi comportamenti , lodevole sotto ogni aspetto della sua persona in privato o in pubblico, gratificante, riconoscente, con amore essenzialmente….il problema forse non sarebbe mai venuto fuori????

    • light side Settembre 21, 2010 at 4:11 pm

      ah …mi scusi devo aggiungere che io non mi sono mai fidata….. ho seri problemi a fidarmi delle persone in seguito proprio ad uno shock subito sentimenti(amici)-soldi, e aggiungo che riconosco di essere decisamente pessimista e di vedere sempre tutto nero. la mancanza di fiducia credo sia stato un’aspetto decisivo sullo scatenarsi delle varie situazioni

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 21, 2010 at 9:14 pm

      Impossibile rispondere alla sua domanda da parte mia senza un esame approfondito di come sono andate le cose. Posso dire che tutte le relazioni amorose comportano un paradossale reciproco sentimento di odio e di distruttività. Tuttavia l’esperienza dei fatti rivela che in certi casi vi sia uno/a tra i due che è particolarmente distruttivo, cattivo e finanche delinquenziale. La psicologia e la psichiatria spiegano ciò attraverso la diagnosi di un disturbo di personalità, nella fattispecie di carattere narcisistico e/o anche borderline. Bisogna allora cercare di capire perché ci si è innamorati di una persona del genere e la si è sopportarta più o meno a lungo, senza per questo considerarsi colpevoli, pazzi o malati, ma certamente offuscati da una debolezza, dovuta con tutta probabilità ad un ‘complesso infantile’ irrisolto (che qui viene indicato in modo generico nel suo effetto, cioè come ‘ferita narcisistica’, ma che per ciascuno ha origini, entità, forma , collocazione e specificità sue soggettive che implicano una comprensione specifica, caso per caso, al fine di trovare una cura e una via di guarigione).

      Qui cerchiamo di comprendere gli aspetti generali della distruttività patologica all’interno della coppia da parte di individui che si comportano in modo effettivamente spietato, crudele, senza sensi di colpa , senza umanità né rispetto dell’altro/a e delle sue sofferenze e che giungono perfino a volerlo uccidere psicologicamente. Ciò però fa emergere anche altri casi ove la distruttività si sviluppa a causa di una relazione malata alle radici da ambo le parti, laddove io non credo sia sempre vera l’affermazione per cui la colpa è ‘sempre al 50%’, se pure di colpa si può parlare. Inoltre bisogna evitare di cadere nel vittimismo e di proiettare tutte le colpe e le patologie sull’altro/a, ma bisogna anche non colpevolizzarsi in modo errato, autoaccusandosi di incapacità o di responsabilità che l’altro/a attribuisce allo scopo di salvarsi le faccia ed anche di uccidere psicologicanente chi ha ferito, per incuria, interesse ed egoismo.
      Ecco allora che, comunque la sofferenza amorosa, costringe a curarsi della propria anima/psiche a guardarsi dentro e a cercare di scoprire nuove possibilità di dare e ricevere amore. In ciò sta il senso psicologico della favola di Eros e Psiche di Apuleio, ove la sofferenza di Anima/Psiche è la fondamentale esperienza, seppure dolorosa, che ci pone di fronte all’aut-aut di diventare ‘esseri viventi con anima spirituale’ oppure di regredire ad ‘esseri morenti senz’anima’. Questa è la sfida in ultimo, e ciascuno che ne viene toccato la deve affrontare, con i suoi propri mezzi, con coraggio e con umiltà, e quindi anche con l’aiuto solidale degli altri, di sostegni psicoterapeutici e degli insegnamenti di saggezza che, per rinascere, deve necessariamente ricercare, ascoltare e praticare. Allora potrà nascere un nuovo modo per amare ed essere amati, sapendo però che in questo campo, non si finisce mai di imparare e che il VERO AMORE non è una forma di morboso attaccamento, ma un’energia vitale che rende spirituale l’Anima-Animale degli umani esseri mortali.

      Pier Pietro Brunelli – Psicologo – Psicoterapeuta

  10. riccardo Settembre 21, 2010 at 8:04 am

    Salve dottore,le racconto la mia esperienza e la ringrazio anticipatamente per dedicarmi 5 minuti del suo prezioso lavoro.
    un mese fa
    conosco una ragazza lei 34 anni ed io 31 lei fa la psicologa giudiziaria nel mese di agosto 2010, per quanto mi riguarda esteticamente è il mio tipo ideale e nel giro di 2 volte che la vedo sento che me ne sto innamorando,lei carinissima subito a chiamarmi amore mio,mano nella mano,dolcissima ed affetuosa,mi invita a casa sua subito (evidenzio che l’invito non è stato per passare una notte a letto con lei) sembrava entusiasta nel valutare l’occassione per conoscerci.Faccio caso che nel sentirci sono sempre io che prendo il telefono e la chiamo,fino a che un giorno lei doveva chiamarmi per organizzare un altro incontro e in quel giorno invece di chiamarmi mi manda un messaggio che mi dice che lei vuol essere libera come l’aria e rimanere amica.
    A questa decisone io non riesco a darmi una risposta, ma come sempre carina e dolce e poi questa presa di posizione così brusca? la chiamo e mi spiega che appena ha provato a chiamarmi gli si è strozzato il fiato e mi ha mandato un messaggio e diceva che sarebbe andata dall’analista per vedere la situazione.Nel giro di 2 settimane gli mando 2 messaggi ma dentro di me sento il magone della sua assenza,lunedi 13 settembre la chiamo e mi spiega che lei sono 4 anni che è dall’analista per il fatto che non riesce a a valutare l’opportunità di una storia seria perchè nella sua ultima storia importante il suo ex (credo che la storia sia durato con questo tipo 2 anni e mezzo) la lasciò per una sua amica.
    Mi spiega anche che con il suo analista aveva parlato di questo nuovo approccio con me e gli aveva detto di troncare la cosa (sarà vero?),sempre lei mi diceva che lei non voleva tenermi in una situazione di stallo anche perchè non sapeva se mai avrebbe risolto la sua situazione magari sarebbero passati altri 4 anni e avrebbe deciso di rimanere da sola è se magari invece avesse risolto la cosa era probabile che non avesse più rivalutato la mia persona per incominciare nuovamente a conoscerci,per definitiva aggiunge che per lei ora erano importanti le sue amicizie e sarebbe andata avanti con questa situazione.Anche un anno fa ha provato a conoscere un ragazzo ma dopo un mese anche lì la cosa finì.
    Dopo questa ultima telefonata di “addio” capisco che la ragazza sente che io soffro per questo distacco quindi continuare a sentirci era una maggiroe sofferenza per me,come ultima chance la sera stessa dopo la telefonata gli scrivo una lettera con il succo che io per lei ci sarò sempre e l’avrei spedita al suo indirizzo tramite posta.
    Il mattino seguente sento che il magone lo possiedo ancora e non so capire perchè di questa situazione che è la prima volta che mi capita la richiamo per dirgli se magari avesse un amico analista così da parlare per il mio stato d’essere e cosa provavo,bhe lei non l’ha presa bene perchè in poche parole mi divceva che non si spiegava come mai questo mio atteggimaento fosse così forte in sole 2 volte che ci siamo visti e qualche volta sentiti, mi fa capire che lei certi atteggimenti li ha visti negli ospedali dove lei collabora, praticamente come un pazzo da ricovero ed anche la lettera si credeva che andassi sotto casa sua alasciarla anzichè spedirla,insinuando che se mi beccava che la pedinassi sarebbe andata dritta dai carabinieri.Non so se siano state vere queste parole perchè un po la sentiva agitata gli ho anche detto ma metti caso che tra un mese abbia volgia di mandarti un altra lettera che succede (magari mi ribatteva il fatto ch esarebbe andata dai carabinieri) invece mi ha detto puoi mandarla ma tanto non ti rispondo come non ti risponderò più al telefono.Gli ho evidenziato che la lettera l’ho speidta con il servizio di poste italiane e non mi sarei mai azzardato a pedinarla, seguirla o cose similari, e la mia richiesta per il fatto di un analista era partita perchè essendo nuovo a questa situazione non mi sapevo dare una spiegazione di questo magone che ho dentro di me.dopo questa telefonata oramai è una settimana che non ci sentiamo anche perchè ho capito che se mi sarei continuato a farmi sentire gli avrei procurato altro disagio.
    Magari sbaglio ma per qunto mi riguarda io avevo provato forte emozioni con lei insomma dopo neanche consocerci essere chiamato amore mie e tante altre cose belle non è una cosa che ti capita quotidianamente poi il fatto che lei esteticmaente è anche il mio tipo ideale ci sono cascato con tutte le scarpe.
    Sicuramente non la sentirò più per la pessima figura fatta nell’elemosinare il suo affetto ma purtroppo io sentivo quell’emozione su di lei e mi faceva male il distacco.
    So di avere sbagliato innamorarmi subito e a prendere a cuore certi atteggimenti senza prima valutarli così imprudentemente ho commesso molti errori irreparabili.
    Tale accadimenti spero che non gli abbiano causato altri traumi ma purtroppo a logica credo che farmi da parte sia la cosa migliore e magari sperando che un giorno si faccia sentire lei e spiegargli le cose, ma non credo a questi tipi di miracoli.
    La storia è questa volevo sapere da lei se la sindrome sindrome di narcisismo può essere la diagnosi della ragazza oppure c’è un altra relatà? o magari è stata una semplice scusa per chiudere il nostro incontro.oppure sono io che ho qualcosa che non và?
    Io ci credo alla storia dell’analista anche perchè ad oggi non riesco a spiegarmi il suo punto di rottura dall’oggi al domani,dimenticavo lei mi ha sempre rinfacciato una frase che gli ho detto più di una volta :<> magari qualcuna l’avesse detta perchè la reputo una cosa bella da sentirsela dire ma non per lei.
    Mi scuso per il dilungamento del racconto magari se trovo coraggio per natale provo a fargli gli auguri con la speranza che non li prenda a male.
    La ringrazio vivamente per la sua risposta dottore,
    Saluti
    riccardo

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 21, 2010 at 9:25 am

      Gentile Riccardo, le sono solidale, ma in questa sede non posso rispondere a questioni di carattere strettamente personale, occorre un consulto individuale. Qui si cerca di riflettere su aspetti di carattere generale, ed in tal senso cerco di contribuire nel modo migliore, ed anche il suo contributo e quello di altri partecipanti può essere di aiuto per una comprensione generale e poi per una riflessione autogestita o accompagnat da uno specialista sulla propria specifica situazione.
      Un caro saluto

      Pier Pietro Brunelli – Psicologo-Psicoterapeuta

  11. Pier Pietro Brunelli Settembre 20, 2010 at 12:14 pm

    Seminario: “Il Narcisismo patologico e distruttivo nelle relazioni affettive. Trasformare il danno psicologico in un’esperienza di crescita”

    Coloro che subiscono o hanno subito manipolazioni, inganni e violenze psicologiche nell’ambito di relazioni affettive e fiduciarie caratterizzate da narcisismo patologico, hanno bisogno di comprendere e di elaborare tale esperienza negativa, al fine di non incombere in uno stato psichico traumatico e destabilizzante. Il seminario fornirà – ad un piccolo gruppo di partecipanti SU PRENOTAZIONE – strumenti di analisi e un’introduzione a specifiche pratiche di “Immaginazione attiva” per potersi auto-aiutare e risollevarsi .

    ROMA Sabato 2 ottobre ore 15 – 18,30 – Domenica 3 ore 9, 30 – 13, 00 Presso Agriturismo Borghetto di Roma: http://www.borghettodiroma.it Colloqui individuali : Venerdì 1, Domenica pomeriggio, 3 Lunedì 4 .
    Per partecipare al seminario e per i colloqui individuali è indispensabile un preventivo colloquio telefonico con il Dott. Pier Pietro Brunelli Psicologo – Psicoterapeuta – contatti: http://www.albedoblog.wordpress.com/info/

    Possibilità di vitto e alloggio presso l’agriturismo
    BORGHETTO DI ROMA info cell 328 1823639 Sig. Franco Fortunati

  12. cristiana Settembre 19, 2010 at 4:20 pm

    Caro Dott. vorrei dirle mi è venuto nella mente di pensare, dopo aver tanto sofferto, dato, essermi distrutta la vita (ripresa per fortuna e ritornata alla serenità)dopo aver fatto tante cavolate ……………………………. ADESSO mi chiedo se io fossi stata una psicopatica narcisista invece di avere questa MALEDETTA feritona……ma non avrei vissuto meglio? invece di essere buona, gentile remissiva, tollerante, rispettosa,…. accondiscendente, ecc, ecc…… ma soprattutto RISPETTOSA dell’altro…… non sarei campata meglio?….eh.. si caro Dott. a leggere tutte queste lettere di persone bistrattate, offese, maltrattate uno si chiede ma il complesso di colpa introitato era meglio scaricarlo su chi ti ha vi 0lentato psicologicamente forse nell’infanzia….questa incapacitàera meglio non averla e devo dire campano meglio LORO su… diciamolo questi Psicopatici Narcisistici……il mondo è degli psicopatici narcisisti….in fondo Noi rimaniamo lì feriti e loro continuano a “navigare”….. vivendo bene la loro vita di parassiti della società……..CRI

  13. Al Settembre 17, 2010 at 2:27 pm

    Grazie.
    Credo di aver capito che il suo consiglio è orientato al mio benessere e non alla mia curiosità, consigliandomi un aiuto specialistico che mi aiuti a superare il trauma e capire quali strutture interne mi hanno impedito di aprire gli occhi prima.
    In effetti rileggendo il mio post mi autodefinerei un coglione :-)
    Ma ciò che mi consola è che come me, tutti i miei amici e i miei familiari, non potevano mai sospettare una follia simile in una persona cosi timorsa, e apparentemente fragile.Inoltre non potendola vedere costantemente, era anche piu facile avere dei buchi nelle sue giornate, in cui non potevo sapere cosa faceva.
    Anche la sua migliore amica è caduta dalle nuvole……
    Io ovviamente ci sono rimasto scottato, molto, ancora ci ripenso con sentimento di rabbia e lo ammetto, atraatti anche un po di vuoto malinconico, ma ho deciso di voltare pagine dal giorno in cui la mandai via e non l’ho piu cercata, e spero, che il tempo, da solo,e le nuove conoscenze, mi aiuteranno a ritrovare la serenità….non credo di aver perso fiducia in me stesso per l’accuduto, quindi sinceramente non opteri per un supporto nell’immediato…..certo se dovessi notare che in me qualcosa non va, chiederei un consiglio esperto senza nessuna remora.
    Però sono ancora molto curioso su quello che puo frullare nelle mente di una persona simile…..se farà con lui e con altri quello che ha fatto con me, se alcuni comportamenti sono indice di qualcosa che non potrà modificare da sola, o se era il mio modo di pormi, che lei giudicava “poco coccolone” ,a scatenare queste reazioni…..perkè è vero, non mi fermavo per strada a fare le linguacce o dirle pucci pucci, ma coi dovuti modi ero dolce, a tratti romantico, forse non fabiesco come lei, ma vivevo l’amore in modo un po piu maturo, ma comunque sincero e romantico.(lei nei litigi lo lasciava èpassare come atteggiamento da duro menefreghista)
    Ma non me ne faccio una colpa, voglio dire, credo che le sue pretese erano fuori luogo e alcune deliranti, e ho sempre fatto cio ke mi veniva spontaneo e non ceduto a alcune richieste che ritenevo dei sadici ricatti .Quindi questa curiosità non significa senso di colpa del tipo….forse se ero piu cosi o piu coli poteva durare….perkè so che non poteva durare.
    E’ proprio curiosità dettata dallo stupore di dover considerare pazza malefica, una persona che inizialmente mi sembrava perfetta che mi spinge a pormi domande del genere….
    La ringrazio della risposta e del consiglio, che seguirò nel caso in cui dovessi accorgermi di non riuscire a dimenticarmene da solo.
    Grazie.

  14. Al Settembre 17, 2010 at 11:39 am

    Salve ho letto l’articolo e ho inziato a realizzare che tutto ciò che ho vissuto forse ha delle spiegazioni…
    Più di un anno fa ho conoscito una ragazza in chat che mi lascia il suo indirizzo msn.Ci sentiamo qualche giorno e mi mostra in web cam il suo volto grazioso.Poi all’improvviso sparisce non rispondedomi piu.Noto le sue frasi che parlano di saluti a tutti che non si farà piu sentire.Poi inizia a riconnettersi e qualche volta mi saluta per poi scomparire nuovamente.La cosa va avanti per un mesetto fin quando per 3 o 4 giorni consecutivi prendiamo confidenza e ci scriviamo per ore tutte le sere.Lei mi disse che in realtà non avevo chattato con lei ma con una sua amica che mi aveva dato il suo indirizzo msn perchè lei nn usciva mai e questa sua amica intendeva farle conoscere persone…..sembrava plausibile.
    Ci scambiammo i numeri e ci sentivamo fin ke non ci incontrammo e scattò un colpo di fulmine.Era l’amore perfetto, lei dolcissima che sviscerava amore da tutti i pori, disponibile, premurosa, dolce e pronta a ogni dimostrazione anche in pubblico.Ci vedevamo solo nei week end perkè io vivo, per questioni di lavoro, a 300 km dalla mia e sua città.
    La calama e l’amore perfetto dura 4 o 5 mesi.
    Poi inizia a racocntarmi di telefonate di un tizio che la importunava, che sapeva di me, di dove andavamo la sera, le chiesi di darmi il numero,con una scusa mi disse che al momento nn poteva e dall’indomani stranamente le telefonate divennero anonime….
    Le telefonate continuavano e riferiva di una ragazza che la chiamava dicendole che era la mia amante…..cosa impossibile.
    Il primo litigio avvenne una sera che insieme passammo davanti casa della mia ex, e io mi girai a guardare il portone….scoppiò a piangere, ma ci riappacificammo il giorno dopo.
    Tutto sembrava rientrato, ci vedevamo il week end e ci sentivamo per msn o telefono in settimana.
    Inizia a raccontarmi di un suo amico, C., con cui fa volontariato che ci rpova con lei ma lei lo rifiuta dicendogli di me nonostante questo tipo sia molto insistente, io cmq convengo con lei di nn abbandonare il volontariato, ma limitarsi a frequentre il gruppo solo a scopo benefico.Ma questo ragazzo insiste, parlando male di me(si ricordava di me all’università, anche se io nn mi ricordavo affatto della sua esistenza)giocando sulla mia lontanza, dicendole che mi deve lasciare e mettersi con lui.
    Chiaramente una persona innamorata dovrebbe allontanarsi da una persona simile, e infatti lei mi diceva che provava ad allontarlo nonostante le sue insistentze.Decisi di scrivergli su facebook per dirgli di lasciarla stare,con un tono un po sarcastisco e incazzato e lui mi rispose che tutto cio ke diceva gli veniva chiesto e tutto cio che si oprendeva glielo davano……cosi pensavo che provava a mettere zizzania,insinuandomi dubbi e non gli risposi piu.Lo stesso giorno, sempre da fb mi scrive un certo G. dicendomi ke vuole passarmi dei file che dimostrano la sua storia segreta con lei, che stava prendendo in gitro entrambi.Io pensavo che era un complotto organizzato da C. che mi aveva scritto poco prima e lo mandai a cagare. Qualche giorno dopo Lei non mi parla piu e vengo a scoprire che la sua freddezza era dovuta a delle foto, che le hanno inviato su msn in cui io ero con un altra.Diventa cattiva come nn potevo immaginare alla fine chiedo di vedere ste foto…….nella foto non ero io!!!!! Quindi ho pensato che lei è pazza!!!!come fai a arrabbiarti con me se nn sono io? lei riuscii a convincermi che presa dalla gelosia andò in tilt e nonostante vide che nn ero, non si fidava piu di me, e tutte quelle voci du di me, le avevano instaurato il dubbio.
    Stramente mi lasciai convincere, a causa del sentimetno di amore e senso di protezione verso questa ragazza ingenua, intimorita, vittima di stronzi approfittatori della mia distanza.
    Ma da allora un giorno si e e uno no nasce un motvivo per litigare sempre piu assurdo, e nei litigi lei si lamenta che soffre, che io la faccio soffrire, che è angosciata…..mi cancella da fb e aggiunge C!!! All’atto del chiarimento lei dice che voleva farmi soffrie perchè io avevo fatto soffrier lei (e i motivi erano ridicoli, tipo una telefonata in ritardo, un week end non andato a trovarla, una frase detta male…etc etc) ma che mi amava troppo ed era mia e lui era solo per farmi ingelositre, che non gli piaceva.
    Ma ciclicamente questa cosa è successa 3 o 4 volte, e lei nel litigio mi offendeva in maniera esagerata e esaltava lui dicendo che lui si che sa amare e sa starle vicino (lui nella stessa sua città….) , poi facevamo pace e mi adorava e diceva che lui era solo un amico buono e premuroso ma lei nn provava nulla.
    Una volta mentre credevo di parlare con lei in msn mi iniznao ad arrivare frasi del tipo: Lei te la fotto, hai vinto la battaglia ma si metterà con me, io me la scopo quando tu nn ci sei……..al che le telefonai e lei terrorizzata provava a chiedermi se riuscivo a rintracciare ki era…..che le avevano rubato la password……
    Credetti anche a questo perkè con qualche tentavivo, anke io riuscii a entrare col suo account…..ma la cosa strana è che lei successivamente alla conversazione con l’uomo misteriso riucìì ad accedere, mentre dopo il mio tentativo, in cui dovetti per forza cambiare password, l’account rimase inutilizzato per impossibilità di accedere, se nn tramite email secondaria.
    Accusò ancghe di questo gesto C. e convenimmo che non potevamo denunciarlo per mancanza di prove.
    I litigi assurdi continuarono nonostante le mie prove d’amore tipo feste a sorprese, giorni di ferie per stare con lei cosi decisi di lasciarla definitivamente, per la prima volta scegliendo io di mandarla via.Mi ero convinto che anche se c’erano cose strane di cui lei nn aveva colpa, era insostenibile continuare a ricevere accuse e irriconoscenza, a vivere una storia a distanza altalenante, con una persona estremamente infanitle e capriciossa……
    Qualche giorno dopo mi accusò di averla tradita anche con la sua migliore amica e mandò a quel paese anche lei…..
    Ma il bello è che solo qualche giorno dopo lei si mette con C!!! che volevamo denunciare!!! che era un ubraicone a sua dettta!!!che solo qualche giorno prima aveva dovuto far minaccire da suo padre per farsi lasciare in pace!!!
    Ma poi ho scoperto che io ho la fama di drogato presso tutta la sua famiglia e i suoi amici :-)
    Che G. che mi scrisse per darmi le loro conversazioni,lo conosceva e come, e che quindi, molto plausibilmente, le foto di me fasulle,le tirò fuori lei per poter controbbattare qualora io avessi creduto alle prove che lei si vedeva con G.Ho scoperto dall’amica che vistasi insultare e abbandonare, che con C. si vedeva e non solo per volontariato, che aveva mentito sul fatto si fosse laureata, sulla sua precedente storia (mi disse che era stata fidanzata 1 anno, invece 7!!!) e tante altre bugie……comprese che era lei fin dall’inizio a chattare con me
    Non capisco perkè mentire su certe cose, perkè non mettersi con C. direttamente, senza tenere un piede in 2 scarpe, e oltreutto accusare me quando la sua coscienza doveva essere tutt’altro che pulita. perchè accusare lui di azioni ignobili quando con molta probabilità è stata lei stessa, accusarlo di gesti ingobili e poi fidanzarcisi…….ma la risposta è semplice forse: la pazzia non ha spiegazioni plausibili a una mente sana.
    ……era DNP secondo Lei?
    Grazie.

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 17, 2010 at 12:24 pm

      Purtroppo così come nel corpo malattie disturbi diversi possono intrecciarsi, ad esempio asma e colite spastica, oppure morbillo e dolori cervicali, ecc. fate voi… così anche nella psiche avviene qualcosa di simile, con la differenza che disturbi e patologie si mescolano assai di più che non nel corpo per cui la diagnosi in termini di etichetta psichiatrica non è facile, richiede più voci che si intrecciano… ma anche in tal caso dalla diagnosi psichiatrica, se proprio la si vuole (e quando ci vuole ci vuole) bisogna poi necssariamente passare ad una comprensione della singola soggettività di una persona, della sua propria condizione che è unica nella sua specificità… Dunque vi sono milioni e milioni di narcisisti patologici con disturbo di personalità, eppure ciascuno è diverso e se si vuole curare comprendere la sua situazione e quella intorno a lui/lei bisogna compre ndere la sua specifica realtà, patologica, multipatologica e anche la sua parte normale… del resto certamente esistono, ad es. i castagni, oppure le galline… bene, se li osserviamo attentamnte ad uno ad uno, castagni e galline, non ne troveremo mai due identici (è un esempio per capirci) perciò anche i DNP sono tutti diversi e , a maggior ragione, perché sono esseri umani. Allora si dirà: “Ma a cosa serve dare loro l’etichetta DNP o quant’alto?” Serve per avere una valida cornice di riferimento (a patto che sia giusta), ora detto ciò, dentro alla cornice sta il vero e proprio quadro ed è quello che da analizzare e a comprendere al fine di non farsi danneggiare dai suoi incantesimi manipolatori negativi… naturalmente se io riesco ad ‘inquadrare’ un problema ho già fatto un grosso passo avanti, ma se poi mi fermo alla cornice e credo che il quadro sia tutto lì, rischio di fare due passi indietro… allora, invece, devo cercare di andare oltre la cornice e devo cercare di comprendere come è fatto il quadro e perché è venuto fuori così, quindi perché quello o quella è diventato un narcisista patologico e magari oltre a ciò ha anche altre cose? e perché io mi sono lasciato affascinare e non ho visto o non ho voluto vedere certi dettagli del quadro che poi, a ben vedere, non è che erano proprio dei dettagli, ma dei veri e propri ‘pugni negli occhi’… caspita! dovevo avere ben più che delle fette di salumi sugli occhi, forse due prosciutti interi ancora da affettare…!! Questi processi di consapevolezza sono importanti per decongestionare il trauma (quello da TdN), qui nel blog ci si aiuta a vicenda, io segnalo alcune precauzioni e ci proviamo… poi per i chiarimenti personalizzati anche ci sono professionalmente e umanamente… e poi bisogna capire che quando si supera il trauma da TdN, che è una sensazione mortale indescrivibile (LO CONOSCO) non solo si supera quello, ma vanno via anche i prosciutti interi di cui sopra, per cui si incomincerà a vedere meglio di prima… bisogna quindi trasformare il trauma d TdN da una malattia in una benettia, cioè in un’esortazione a guarire e a trasformarsi rinnovandosi anche rispetto al passato… infatti non c’è cura per la morte, la sola possibilità è rinascere, ed è questo che bisogna fare… ci vuole tempo, dedizione, impegno, umiltà, lasciarsi aiutare, e poi tanto amore per gli altri, per tutti quelli che lo meritano e ne hanno bisogno, non mi riferisco all’ amore erotico-eros (per il momento può non esserci o può essere molto difficile, poi quando ci si de-traumatizza ci potrà essere, più avanti..), ma all’amore caritatevole-caritas, cioè gentilezze e gesti d’affetto e d’aiuto ogni volta che è possibile, anche verso gli estranei, gli sconosciuti e gli animali… bisogna poi capire che si deve avere cura di sé e quindi si ha bisogno di ogni cosa benefica e sana che possa calmare e rincuorare… e se non basta, così come si andrebbe da un dentista se non ne possiamo più di un forte mal di denti, dobbiamo andare da uno specialista (sempre consigliabile andarci prima che il ‘dente’ sia del tutto marcio) che sappia curare possibilmente senza farmaci ed eventualmene con rimedi naturali, ma se lo specialista vi dirà che è meglio anche il farmaco ci si deve affidare a lui/lei oppure si potrà scegliere di cambiare specialista… bisogna curarsi non solo piangere e soffrire, il trauma c’è ed è una brutta cosa se non la si trasforma in qualcosa di buono… CI SIAMO CAPITI?
      Bene
      Pier Pietro Brunelli Psicologo – Psicoterapeuta
      Ricevo a Milano e a Genova, ma anche ogni tanto a Roma e a Modena, e quando è possibile anche in altre città – il 30 settembre a Roma una presentazione di un libro, e probabilmente un seminario sabato 1 pomeriggio e domenica mattina 2 ed eventuali consulti personalizzati.

  15. simona Settembre 17, 2010 at 6:44 am

    gentile dott. Brunelli,
    in varie fasi le ho raccontato la mia storia, e come spesso ribadisce nei suoi commenti, spesso “l’altro” non è un narcisista patologico, ma con altre problematiche nevrotiche.
    Credo che differenziare le cose è molto difficile, avolte manca un elemento solo ma tutti gli altri convergono.
    Io pian piano li sto svelando tutti, e ciò mi aiuta a tenere duro nella giusta distanza da frapporre fra me e questa persona.
    Posso dirle che c’è stato un periodo recente, in cui ha tentato di mantenere un rapporto con altre 2 persone oltre me, e mentre ognuna lamentava la sua mancanza, lui USAVA ognuna a suo comodo, utilizzando luoghi, comportamenti e frasi amorevoli per tutte.
    E’ vero, il narcisista ama solo se stesso e usa gli altri come suoi oggetti, incurante e indifferente del male che procura agli altri.
    Ha una mancanza etico-morale spaventosa, l’unica necessità è appagare i suoi bisogni e non importa quanta menzogna, dolore inferto o altro siano necessari per ottenerlo.
    Il dictat è: IO IO e solo IO

  16. Claudia Settembre 15, 2010 at 10:43 am

    grazie a questa pagina ho capito con chi ho avuto a che fare.
    marito, padre, conosciuto su fb.. e poi dal vivo…
    bugiardo manipolatore..e come me tante altre…
    come faccio ad aiutarlo a curarsi?
    non voglio che altre donne soffrano come me

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 16, 2010 at 4:03 pm

      Mi raccomando, non si deve tendere a considerare sempre e comunque il malessere di una relazione affettiva come dovuto all’altro che è colpevole e che è sempre un narcisist patologico. Ci sono tantissime ragioni per cui un rapporto non funziona. Poi il narcisismo patologico non consiste solo nel mentire, questo può derivare anche da confusioni varie e da altri problemi. E poi anche se l’altro è un narcisista patologico, vi sono sempre reciproche responsabilità, che non devono essere ignorate o respinte se si vuole stare meglio. Con questo non voglio dire che bisogna ritenersi responsabili del fallimento,ma solo che in ogni rapporto anche quello più normale c’è il conflitto, ma anche la possibilità di superarlo, così anche nel rapporto patologico c’è una base normale con conflitti che forse non potevan essere superati. Ma la responsabilità più grossa dlla ‘preda’ è verso se stessa, in quanto ha sopportato troppo a lungo ‘per amore’… ma l’amore va dato a chi se lo merita davvero, e quindi bisogna riconoscere di aver sbagliato, in modoassolutamente involontario, ad averl dato ad una persona ‘molto sbagliata’.. Comunque noto una tendenza a proiettare la colpa tutta sull’altro e a volte, quando faccio i consulti m capita di notare che l’altro non è proprio un narcisista patologico, ma ci sono altri problemi.
      Non bisogna cadere nel vittimismo, fa male a se stessi, erciò io preferisco adoperare la parola ‘preda’…
      Di sicuro se si resta emotivamente coinvolti in questo articolo vuol duire che la psiche reagisce, ha individuato qualcosa per comprendere meglio… ma è sulla strada per capire, e non sul punto di aver già capito tutto.
      M raccomando, bisogna riflettere bene e capire che in questa sede possiamo avere un quadro di riferimento,ma che può essere errato fare diagnosi affrettate e presi dall’emotività.

      Pier Pietro Brunelli – Psicologo – Psicoterapeuta

      • SERENA Settembre 17, 2010 at 2:05 pm

        GENTILE DOTT. BRUNELLI, VEDE QUANDO ANNI FA SCOPRII L’EPISODIO DELLA PROSTITUTA, IO FECI UN ATTENTO ESAME DI COSCIENZA E MI ADDOSSAI NON IL 50 MA IL 70% DELLE RESPONSABILITA’ E CAPII CHE AVEVO FORSE SPINTO MIO MARITO A CERCARE ALTROVE IL SESSO. ABBIAMO RICOMINCIATO E IO L’HO RIAMATO. MA ORA SO CON CERTEZZA CHE ANCHE ALLORA LUI MI AVEVA MANOVRATO E INFATTI BEN PRESTO E’ TORNATO AD ESSERE L’UOMO SPREGEVOLE DI SEMPRE. IO L’UNICA COLPA CHE MI DO’ E’ DI ESSERE STATA CIECA IN TUTTI QUESTI ANNI E DI NON AVER VISTO LA VERITA’ E CIOE’ CHE PER LUI ERO UN OGGETTO DA POSSEDERE, LA SUA BASE, IL POSTO DOVE POTER ESERCITARE LA SUA CATTIVERIA. ORA LO SO E AVER PERMESSO TUTTO CIO’ MI DESTABILIZZA.
        SOPRATTUTTO PER QUELLO CHE GLI HO PERMESSO DI FARE AI MIEI FIGLI. NON E’ MAI STATO VIOLENTO, LA LA COERCIZIONE PSICOLOGICA PORTA AD EFFETTI UGUALMENTE DEVASTANTI. COMUNQUE CREDO CHE DOVRO’ INIZIARE UN PERCORSO CON UN TERAPEUTA PERCHE’ NON E’ SUFFICIENTE SFOGARSI SU UN SITO INTERNET. NON SI POSSONO AVERE TUTTE LE RISPOSTE AI MILLE PERCHE’. GRAZIE COMUNQUE.

        • Pier Pietro Brunelli Settembre 17, 2010 at 2:30 pm

          Bene , vedrà che se va da un/una collega il lavoro che ha fatto qui le è servito e le servirà. Eventualmente si ricordi che io ricevo e faccio incontri seminariali a Milano a Genova, ma anche un po’ in giro per l’Italia, in articolare per le prossime settimane a Modena e a Roma, quindi se vuole, come ormai ei sa, sono uno ‘specialsta’ anch’io e nel rispetto delle nrmative dell’Ordine degli Psicoterapeutia cui appartengo, oltre a fornire servizi gratuiti come questo (perché in Italia la psicoterapia è messa male e il servizio è socialmente ingiusto) applico tariffe personalizzate, a seconda dei casi (con sincerità), e comunque contenute e abbordabili.

          Un caro saluto
          Pier Pietro Brunelli Psicologo – Psicoterapeuta

  17. silvana caliari Settembre 14, 2010 at 8:36 pm

    Leggendo la lettera di serena ,non posso fare ameno di aggiungere ancora qualcosa . Serena è riuscita adescrivere tutto quello che io non sono stata capace inpoche righe ,,sono davvero sconvolta , ha scavato una ferita profonda nel mio cuore serena è lo specchio di me stessa ,solo che è in vantaggio nei miei confronti, lei è ametà strada ,io sonoquasi alla fine , lei può rifarsi un altra vita , lei può ancora riamare,Si perchè amare ed essere riamati è la cosa più bella al mondo. Iodovevo staccare tanto tempo fà , soloche non ho avuto la forza ,ero sola econ tre figli da far crescere enon vedevo niente Ora non aggiungo altro perchè le ultime righe diSerena descrivono precisamente il miostato attuale

  18. serena rasenti Settembre 13, 2010 at 10:51 pm

    E’ INCREDIBILE, MA MI SONO RICONOSCIUTA, LEGGENDO, NEL RUOLO DI VITTIMA. SONO DISPERATA PERCHE’ DOPO UNA VITA CONIUGALE, DI 25 ANNI E TRE FIGLI, PESSIMA DOVE MIO MARITO MI DISPREZZAVA, MI UMILIAVA, CRITICAVA E LO STESSO FACEVA CON I MIEI FIGLI. IO ASPETTAVO CHE LUI TORNASSE L’UOMO DI CUI MI ERO INNAMORATA, DOLCE E SENSIBILE. E OGNI TANTO TORNAVA AD ESSERE COSI’. SONO CONFUSA, NON POSSO RACCONTARE TUTTI GLI ESPISODI. DOPO 25 ANNI HO CAPITO CHE NON MI HA MAI VOLUTO, AMATO, FATTO SENTIRE DONNA. SESSUALMENTE FACEVA FINTA DI CERCARMI MA CON IL SUO COMPORTAMENTO INVECE MI ALLONTANAVA. MI TRATTAVA MALE E IO NON VOLEVO AVERE RAPPORTI. 10 ANNI FA HO SCOPERTO CHE ERA ANDATO CON UNA PROSTITUTA. MI HA CHIESTO PERDONO DICENDO CHE ERA STATO UNA SOLA VOLTA E CHE MI AMAVA. GLI HO CREDUTO, PERDONATO E L’HO RIAMATO. ORA INVECE SU UNA CHAT PER SINGLE HA CONOSCIUTO UNA DONNA CON CUI E’ USCITO VARIE VOLTE E SULLA SUA MAIL AVEVA RISPOSTO A MOLTE INSERZIONI DI PROSTITUTE. LUI NON AMMETTE E DICE CHE SONO SOLO MAIL. MA IO HO APERTO GLI OCCHI, PRIMA ERO CIECA E STOLTA. HO VISTO ACCANTO A ME UN MOSTRO PERVERTITO E PENSO CHE LUI SIA SEMPRE ANDATO CON LE PROSTITUTE E ORA HA TROVATO UN’ALTRA DONNA CHE DICE DI AVER LASCIATO E CHE VUOLE SOLO STARE CON ME. IO LO ODIO E VOGLIO LA SEPARAZIONE. MA NEL CONTEMPO HO UNA PAURA FOLLE AD AFFRONTARE TUTTO CIO’! LO VEDO CINICO E FELICE CON L’ALTRA E MI DISTRUGGO! HO CAPITO CHE QUESTI TRISTI 25 ANNI LI HO VOLUTI ANCHE IO PERCHE’ NON MI AMO, NON HO AUTOSTIMA E TROVARLA COME SI FA? E HO UN CHIODO FISSO PERCHE’ LE PROSTITUTE? E COSA FA CON LORO? SOLO SESSO O QUALCOSA DI PEGGIO? SESSUALMENTE AVREI POTUTO DARGLI MOLTO E LUI LO SAPEVA. MA DA ME NON VOLEVA NULLA, ORA LO SO, NE’ AMORE, NE’ SESSO, NE’ DIALOGO, NIENTE, MA IO ASPETTAVO L’UOMO MERAVIGLIOSO CHE INVECE NON ERA, O MEGLIO CHE ERA STATO MOLTI ANNI PRIMA, TROPPI. MI SENTO SVUOTATA, UNA NULLITA’ , VEDO UN FUTURO DI SOLITUDINE, UN FUTURO, COME IL PASSATO, ORA LO SO, SENZA AMORE. E HO PAURA E LO ODIO. RITROVARE ME STESSA, COME SIFA? E POI CHI SONO? COME HO PERMESSO TUTTO CIO’? E DIRE CHE MI CREDEVO FORTE E SICURA DI ME. LA RINGRAZIO PER L’AIUTO CHE MI POTRA’ DARE

  19. Patrizia Settembre 12, 2010 at 4:30 pm

    Buonasera a tutti! Io sono nuova…vorrei raccontare un pò la mia storia,xchè credo di essere una vittima di queste persone,ma non sò se mi devo prima registrare.Grazie!!Saluti!Patrizia

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 12, 2010 at 4:40 pm

      Per ora non occorre registrazione, ma se si vogliono ricevere i commenti e le risposte in automatico, nonché eventuali comunicazioni private bisogna lasciare un indirizzo e-mail valido.

  20. cristiana Settembre 11, 2010 at 9:09 pm

    Carissimo Dott Brunelli… le volevo fare i miei complimenti per le sue recensioni e soprattutto per questa sulla psicosi narcisistica…… sono uscita da poco da un rapporto con un uomo di questo tipo…..mi sono ritrovata nella sofferenza senza accorgemene e senza ancora sapere cosa fosse una ferita narcisistica…… devo dire che fin da piccola mi sono circondata di uomini sbagliati e che non mi amavano…. adesso dopo tante batoste… ho capito tramite la psicanalisi cosa ho… questa grande ferita che non mi fà amare…….. o non mi ha fatto amare abbastanza per potere vedere subito le persona che non andavano bene per me…..troppo buona…. troppo fessa….troppo clemente…. con persone che non mi meritavano…. sono anni che mi studio, che leggo, che voglio capire PERCHE’….. adesso ho letto i suoi articoli ed ho capito….. lei mi ha aperto un mondo…. mè stessa…. era il tassello che mi mancava……ad un puzzle che non riuscivo a terminare.IL PUZZLE DI ME STESSA……..Tramite questo rapporto si è riaperta la ferita … profonda tanto…..ma questa volta a differenza delle altre ho troncato questo rapporto appena ho iniziato a stare male….. a sentirmi di cavolo….. appena mi sono sentita UMILIATA…. allora ho capito che forse sono guarita….. dal non amore per mè stessa…….l’amore non riapre le ferite del passato …è vero!!!!Caro Dott, la ringrazio perche lei mi ha fatto capire perche questa persona mi faceva del male……adesso aspetto che la ferita si richiuda … sono un po ‘ confusa….ma devo ancora capire…. e poi spero di riuscire a perdonare chi me l ha inferta…cosa piu difficile….!saluti

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 12, 2010 at 4:45 pm

      Su questo tema del perdono, in tali circostanze, parlerò nel corso della presentazione a Roma a Trastevere, il prossimo 30 settembre, di un libro narrativo scritto da una lettrice. Nei prossimi giorni indicherò i riferimenti per chi volesse partecipare all’evento che prevede anche un intervento musicale.

      • cristiana Settembre 14, 2010 at 8:52 pm

        caro dott. adesso come adesso mi accorgo di vivere un momento di transizione… vivo in questo momento come se mi sentissi protetta… la mia casa, il mio lavoro… i miei figli …il mio cane e tutto cio di cui mi circondo con amore….sbircio fuori ogni tanto ma ritorno nel mio guscio…. dove ho la pace,,,,, ma ci sono dei momenti profondi in cui entro ….. e vado nella tristezza , mi sento sola.. da morire ma in fondo voglio essere sola….. dopo tanto dolore ho la pace, la tranquillità, amo altre cose che non sono uomini che mi fanno del male, amo me stessa o almeno tento… sono come un uccellino che fà i primi voli… o un bambino che tenta di camminare per la rpima volta e come un bambino ho paura di cadere ancora e ancora non lo sopporterei di nuovo…..La cosa che mi preoccupa è che provo rancore verso le persone della mia infanzia quelle che mi hanno fatto del male e del bene insieme.. e che per me mi hanno provocato quella FERITA NARCISISTICA di cui lei parla., e sono tanto dispiaciuta ma non posso avere sempre sensi di colpa… sono questi sensi di colpa che mi hanno rovinato,,, e non li voglio avere… penso di aver dato molto….. adesso basta subire,,,,,,voglio rinascere come la FEnice…..saluti Dott. le sono tanto grata, CRI

  21. Cris Settembre 11, 2010 at 7:21 am

    Ho dimenticato una cosa importante

    Ogn approccio a livello sessuale che ha avuto con me era poi giustificato da un

    “non provo niente per te ne amore ne passione ma io sono un uomo e tu eri li” niente di piu avvilente frustrante e doloroso per una donna che ha gia grossi problemi di autostima

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 11, 2010 at 8:16 am

      Vedi che c’erano già grossi problemi d’autostima? Farseli curare da un personaggio che parla in qual modo è certamente la cura sbagliata, giacché è ovvio che peggiora il problema. Allora ecco che quando si cerca una ‘cura sbagliata’ non è solo l’altro che è sbaglia (per diverse respondsabilità più o meno patologiche) facendo del male al partner, ma si cade nello sbaglio (per diverse responsabilità più o meno patologiche) di procurarsi del male a se stessi.

      • Cris Settembre 11, 2010 at 9:10 am

        Dottore certo lei ha perfettamente ragione
        cmq quello che mi fa presumere che lui abbia qualcosa di patologico e lascio cmq la risposta a lei
        le sue storie sembrano film tutte la stessa trama cambia solo la protagonista femminile
        violenze fisiche e psicologiche che non scrivo qui ma se mi fornisce un contatto privato le posso raccontare…
        IO ho la responsabilità che non riesco a staccarmi da lui e devo sicuramente trovare una via d’uscita

        • Pier Pietro Brunelli Settembre 11, 2010 at 6:15 pm

          Gentile Cristina, come ho scritto più volte il mio lavoro qui è quello di coordinatore gratuito , fornendo la mia competenza per consentire una riflessione in termini generali. Se non ho un contatto diretto e approfondito con la persona che mi chiede informazioni e consulenze specifiche non posso darle. Non sono un veggente, e nemmeno un giornalista che risponde in modo generico ai mali del cuore per riempire le pagine di una rivista da vendere. Sono uno psicoterapeuta iscritto all’Ordine e devo rispettare la deontologia professionale, per cui in questa sede posso contribuire a riflettere, e lo può fare anche lei e gli altri partecipanti, ciascuno con la sua competenza ed esperienza. Io posso dire che certamente ci sono altri miei colleghi preparati e persone di saggezza che possono darle un consiglio veramente ponderato, ma anche loro, come me avrebbero bisogno di esaminare il suo caso con un’attenzione specifica. In tal senso io resto disponbile a fornire consulti personalizzati, ma nel rispetto delle normative della mia professione di psicoterapeuta, la quale d’altronde è ragionevolmente comprensibile, in quanto in questi casi proprio non si devono dare consigli superficiali, non bene ragionati, altrimenti pur cercando di fare bene si può fare un danno. Intanto dunque le auguro di trarre beneficio dal dibattito generale e le trasmetto la mia sincera solidarietà.

          Pier Pietro Brunelli
          Psicologo – Psicoterapeuta

  22. Cris Settembre 11, 2010 at 7:11 am

    Buongiorno da due anni oramai navigo nel dubbio è solo rifiuto e io l’ho presa troppo male o è un narcisista borderline dei piu maligni che eistano sulla faccia della terra??

    Lo conosco tramite web per la passione che ci accomuna… ci conosciamo un po via mail via telefono e lui subito comincia a chiedermi favori piccole cose un nr di telefono fino achiedermi di curare il suo sito web (gratis) spinta da mia madre ancora in vita allora lo faccio da li è iniziato il mio dramma mia mamma viene a mancare di li a poco e lui si presneta al suo funerale cominciamo a vederci ogni tanto (abitamo in due città diverse) e lui comincia direi a corteggiarmi frasi dolci ammiccamenti baci abbracci per poi allontanarmi come io mi lasciavo andare tutto questo dura due anni e io mi attacco sempre piu… Due anni fa conosce una donna sul web ci si mette insieme dopo qualche giorno va a vivere con lei dura tre mesi la storia finisce malissimo e cosi altre due convivenze una di tre mesi con risvolti orrendi e l’ultima nove mesi fatta di prendi e lascia continui e lei penserà che ci faccio io in mezzo?? ecco questo è il punto mi chiama com erimane solo è gentile e io spero che lui abbia capito chi sono e mi voglia bene anche se esteticamente non sono il suo tipo lui ama donne magre appariscenti e io non sono ne una ne l’altra.. mi illude con frasi dolci e poi cerca ancora sul web altre storie ma non mi lascia andare o forse io sono in trappola e non riescoa chiudere per sempre con lui mi tiene li appesa e io cosi ho sviluppato una dipendenza affettiva orribile che mi ossessiona è una cosa da cui non riesco ad uscire
    a questo punto mi chiedo è malato lui o io non accetto il rifiuto e un eventuale amicizia con quest’uomo??

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 11, 2010 at 8:12 am

      Non bisogna proiettare sul partner rifiutante una totale negatività o patologicità senza assumersi anche le proprie responsabilità, neppure se è effettivamente un narcisista patologico più o meno maligno. C’è sempre un aspetto che riguarda una qualche incompatibilità tra i partner. Ciò non vuol dire che siccome non risultiamo attraenti per una persona che ci attrae non siamo attraenti per nessuno. D’altra parte se però non avessimo qualcosa di attraente non si capisce perché il partner rifiutante continua a fre i tira e molla, evidentemente qualcosa gli piacerà. Allora il problema non sta nell’essere più o meno attraenti esteticamente in quanto le relazioni amorose superano enormemente le apparenze esteriori, le quali contano solo come prima impressione e in rapporti che non si evolvono. I problemi della relazione sono di natura psicologica e vanno compresi anche se non riguardano veri e propri disturbi di personalità, ma aspetti complessuali che generano ansie, dubbi, paure, distorsioni che poi influenzano negativamente una relazione. Le problematiche derivate dal narcisismo patologico dipendono dall’estremo egoismo di un partner il quale quindi ferisce l’altro fino a destabilizzarlo, il guaio è che il partner destabilizzato poi diventa dipendente in quanto spera che chi lo ha destabilizzato è la sola persona che potrebbe rimetterlo in sesto… Quindi anche chi viene destabilizzato sviluppa un disturbo della relazione, in quanto non riesce a staccarsi da chi gli fa del male perché vuole a tutti i costi ricevere da questi del bene come riparazione e risarcimento, e in cambio riceve tuttalpiù un misto di bene e di male, dove però il male diventa sempre più esasperato, in un gioco di ambivalenza estrema. Ecco perché se da una parte c’è un egoismo narcisita patologico, dall’altra parte c’è una mancanza di egoismo sano, una ‘ferita narcisista’, che paradossalmente pretende di essere curata dalla stessa persona che la ha infettata e dilaniata.
      Per cui in ogni caso, narcisistico e di altra natura, ogni relazione che fa soffrire, a prescindere dalle maggiori o minori responsabilità di uno dei partner, in quanto narcisista patologico oppure per qualsiasi altro motivo, presume che chi soffre, seppure è importante comprendere le problematiche e le colpe di chi lo ha fatto soffrire, deve occuparsi di se stesso, altrimenti fa del male a se stesso. Si può avere una patologia che porta a fare del male psicologico a chi ci ama (narcisismo patologico), ma dall’altr parte si sviluppa la patologia di fare del male psicologico a se stessi, quest’ultima la si può avere anche se l’altro non è narcisista patologico, e quindi si può e si deve assolutamente curare.

      Pier Pietro Brunelli – Psicologo – Psicoterapeuta
      Psicologo – Psicoterapeuta

  23. Francesca Settembre 10, 2010 at 7:42 am

    Ho letto con molto interesse gli interventi del Dr Brunelli in particolare laddove cerca di delineare la differenza tra un narcisista patologico ed un cosidetto “stronzo” il quale a differenza del primo non avrebbe l’obiettivo più o meno consapevole di annientare la vittima ma sarebbe mosso solo da un’interesse “egoistico” al fine di raggiungere un determinato scopo utile per sè. La mia impressione è che gli effetti che questo comportamento produce sulla vittima siano abbastanza simili e le sofferenze causate ugualmente traumatizzanti. Io non so se la persona con la quale ho instaurato una relazione di questo tipo sia da considerarsi un autentico narcisista patologico secondo la definizione “psichiatrica” o sia semplicemente uno “stronzo” nell’accezione comune. Quello che posso dire è che le modalità relazionali ed i comportamenti subdolamente manipolatori e mendaci sono comuni ad entrambi i soggetti; il voler sfruttare a proprio vantaggio fragilità psicologiche e una certa vulnerabilità affettiva in modo consapevole e senza troppi scrupoli fanno dello “stronzo” paradossalmente un individuo peggiore perchè cosciente del male che può fare e tuttavia incline a farlo ugualmente. Salvo poi, quando viene messo di fronte alle sue responsabilità, venire a piangere lacrime di coccodrillo e a cercare improbabili riappacificazioni..che sono nient’altro che ulteriori manipolazioni, il tentativo maldestro e ambiguo di rimediare al male causato che altro non fa che provocare altra sofferenza e dubbi e false illusioni…della serie il rimedio è peggiore del male (o è più probabilmente una scorciatoia per mettersi a posto con la coscienza)… Col risultato che alla fine tu vittima ti senti ugualmente mortificata e offesa nel profondo, ma senza nemmeno la scusante di riconoscerlo malato e mutilato nell’affettività. Insomma narcisista patologico o stronzo il risultato per la vittima non cambia di molto, la malvagità dovuta a malattia mentale o deliberatamente messa in atto provoca gli stessi guasti, la stessa terribile e umiliante solitudine.
    Ringrazio Simona per la bella ed efficace risposta che mi ha dato e che mi aiuta ad affrontare questo momento difficile.
    Un saluto a tutti

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 10, 2010 at 8:21 am

      Lo so che la negatività, il male, attraverso l’inganno la manipolazione sono distruttivi per chi li subisce indipendentemente dalla patologia o dalla amoralità di chi li agisce. Tuttavia, mi creda, ci sono persone che, oltre ad essere ‘stronze’, sono veramente cattive, e quindi io, come del resto la psicopatologia, le considero particolarmente malate. In tal senso è quindi condivisibile quello che lei afferma relativamente alla maggior ‘dolosità’ (consapevolezza e premeditazione) e non solo ‘colposità’ (relativa involontarietà) I cosiddetti stronzi/e apparirebbero per certi aspetti più dolosi dei malati, ma i narcisisti patologici non sono del tutto malati, hanno una sorta di ‘semi infermità mentale’ per quanto attiene ai danni che causano nella relazione e causano quindi dolosamente (consapevolmente) danni ancora più gravi di quelli causati da stronzi/e. Infatti i narcisisti patologici mirano a trarre vantaggio dalla loro malattia, colludono con essa, sono quindi posseduti dal ‘diabolico’, ma anche se ne servono consapevolmente per i loro fini egoistici e di invidia malata.
      Quindi se lo stronzo/a è anche uno psicokiller, o un narcisista maligno, oltre a volerti fregare ti vuol proprio fare anche del male, allo scopo di sentirsi più potente e distruggere la persona che invidia o che per folli motivi ritiene colpevole di qualcosa. Poi è chiaro che si resta feriti e offesi anche dal manipolatore non proprio patologico, soprattutto se ha ingannato attraverso i sentimenti e la sessualità con lo scopo di avere vantaggi economici e di comodità. Tuttavia delle volte si considera ‘stronza’ una persona che per qualche motivo suo interno non riesce a contraccambiare i sentimenti ricevuti, ma li accoglie, magari perché ha bisogno di chi glieli dà affettivamente (non per sfruttare su altre questioni). Si tratta allora di una persona con problemi e di una situazione che onestamente può capitare un po’ a tutti – siamo nel campo delle pene d’amore, ove certamente agiscono dei ‘complessi’ di tipo nevrotico, ma non dei disturbi di personalità, sebbene possono esservi tratti di narcisismo o di altro. Comunque sia anche in questi casi si può soffrire moltissimo.
      Concludo, per ora, dicendo che, un blog, un libro, un articolo sul giornale, un forum possono aiutarci a metterci sulla via della comprensione, possono ispirarci ad una riflessione, ma la psiche e l’amore, non si lasciano inquadrare con schemi ed etichette psichiatriche, per comprendere bisogno approfondire il proprio quadro personale (non solo la cornice) e, per quanto mi riguarda, io conosco la via della psicoterapia (che non è lo strizzacervelli, necessariamente per anni e anni), ma è almeno consultarsi con uno specialista, altrimenti da soli si possono anche prendere cantonate. Certamente ci si può confrontare anche con persone buone e di saggezza, ma queste adopereranno altri criteri e termini, in quanto non conoscono quelli della psicopatologia, tuttavia possono essere comunque efficaci. Voglio dire che ci sono momenti nella vita in cui c’è bisogno di un confronto serio e approfondito con qualcuno che si prenda cura di noi, e questo non lo si può richiedere ad amici e parenti se non come consolazione e distrazione. Se ciò proprio non è possibile bisogna considerare le proprie elaborazioni personali sempre come suscettibili di revisione, di rielaborazione, di crescita, di messa in discussione, evitando di trarre conclusioni rigide. Intanto vi sono anche altre occasioni nutritive cjhe possono rilassare e arricchire la nostra mente, in tal senso credo alla cosiddetta arteterapia, attraverso l’espressione creativa delle proprie problematicità e come ognuno può provare (poesia, danza, musica, teatro, pittura…) pur senza essere un artista. E poi vi sono anche incontri rigenerativi dell’anima e della simbolicità che sono gratuiti o quasi ai quali fa bene partecipare. In particolare per ora vi segnalo quello proposto d Pierangelo Pandiscai, musicoterapeuta di Enten Hitti (vedi l’articolo nel blog) sull’Equinozio il 18 settembre, vedi articolo in questo blog. Uno sleeping concert per sognare insieme nlla notte ove si passa dalla luce al buio (nel ciclo annuale), un buio che non deve far paura e che può diventare tempo e spazio di incubazione per la rigenerazione delle energie vitali. https://albedoblog.wordpress.com/2010/03/15/enten-hitti-concerto-a-milano/

      Pier Pietro Brunelli – Psicologo-Psicoterapeuta

  24. pierangelo Settembre 9, 2010 at 9:34 am

    un saluto a tutti! Sono Pierangelo di Albedo, musicoterapeuta e musicista, ho seguito con interesse il dibattito sul narcisismo… ora non entro nel merito e non voglio portare esperienze personali di relazioni di questo tipo… sono convinto però che una delle vie per evolvere personalmente e per uscire da momenti anche molto dolorosi sia la via della riconnessione con la natura, i suoi cicli e i suoi suoni. Per questo vi segnalo un evento che faremo per l’equinozio di autunno.Uno sleeping concert cioè nottata passata insieme in cui musicisti e ascolatori si lasciano andare al fluire dei suoni e sperimentano sensazioni. sogni… Di fatto un rito collettivo un momento di passaggio dal bagliore dell’estate alla riflessione intima dell’autunno.
    Per chi fosse interessato consiglio di dare un’occhiata al nostro blog: https://albedoblog.wordpress.com/2010/03/15/enten-hitti-concerto-a-milano/
    Buon vento a tutti!
    Pierangelo

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 17, 2010 at 6:37 am

      Consiglio vivamente a chi può di partecipare all’incontro creativo e armonizzante proposta dal Dott. Pierangelo Pandiscia,. E’ importante artecipare ad iniziative nutritive per l’anima, e l’arte quando ha un carattere specificamene rivolto all’incontro umano, all’armonzzazione, alla consapevolezza dl mondo interiore ha effettivamente un potere terapeutico.
      Lo sleeping concert d’Autunno, come altre iniziative di questo tipo, può aiutarci a recuperare una dimensione simbolica perduta, in particolare ad entrare nel ciclo dell’autunno in armonia con la natura esteriore ed interiore. Spero di riuscire a partecipare. Eventualmente in quella sede vi potrebbe essere anche lo spazio e il tempo per un colloquio personale (nel pomeriggio del giorno successivo).
      Un abbraccio
      Pier Pietro Brunelli Psicologo – Psicoterapeuta
      vedi https://albedoblog.wordpress.com/2010/03/15/enten-hitti-concerto-a-milano/

  25. Francesca Settembre 3, 2010 at 7:58 am

    E’ da quasi un anno che ho iniziato un rapporto/relazione sentimentale con un uomo conosciuto in chat che dopo vari tira e molla e comportamenti assurdi ed inspiegabili mi ha lentamente fatto sprofondare nella depressione… Passo le giornate a cercare di capire il perchè dei suoi contraddittori ed ambigui atteggiamenti, delle incongruenze evidenti tra quello che dice e quello che realmente fa ossia: nulla,accompagnato da promesse che non mantiene da risposte che non da scuse che non stanno in piedi… Tutto era iniziato in maniera sorprendente, lui uomo di successo, carriera brillante, personaggio in vista, bell’uomo, affascinante, si dimostra molto interessato a me, mi corteggia insistentemente vuole vedermi a tutti i costi..io cado nella sua rete..ma poi insospettita indago e scopro una quantità impressionante di falsità che mi ha raccontato sul suo conto, praticamente quasi nulla di quello che mi ha detto corrisponde a verità. Cerco di allontanarmi da lui che scopro essere anche un bulimico del sesso, con alle spalle solo relazioni amorose fallimentari, in realtà nonostante ostenti disinvoltura con le donne è un uomo profondamente solo con un deserto affettivo intorno a sè. Ma non sembra affatto consapevole di questo, ostenta sicurezza, spavalderia, si vanta del suo successo personale, dei soldi che guadagna, sembra che per lui il sesso ed il denaro siano le sole uniche cose che contano nella vita… ma è anche diabolicamente subdolo…è gentile, a volte persino premuroso, sembra preoccuparsi di te, quando meno te lo aspetti viene a cercarti con i modi più convincenti: la dolcezza, il desiderio… ma tutto corrisponde ad un suo calcolo personale ed egoistico, perchè ti cerca ma poi ti scarica immediatamente con qualche scusa o sparisce e non lo senti per settimane..se gli chiedi ragione di questo comportamento invece di dirti chiaramente le cose come stanno, ossia che tu non esisti per lui, si giustifica, ti chiede perdono, ti manipola con le scuse più evidenti ed è talmente bravo nel farlo che finisci per credergli e ti sforzi per trovare una spiegazione “razionale” a tutto e cadi nuovamente nella sua rete fatta di menzogne e bugie…e così si ricomincia…e tu scopri ad un certo punto che sei sempre più sola, che buona parte delle tue energie mentali vanno nel cercare di capirlo, di interpretare in modo “sano” la situazione, di sperare in qualcosa che non potrà arrivare perchè tu non conti niente per lui ma sei solo uno strumento nelle sue mani per alimentare il suo…. “NARCISISMO”… Ecco la parola magica, un giorno, nel bel mezzo delle mie solite elucubrazioni mentali su di lui, mi sorge il sospetto (premetto che non sono psicologa e non mi interesso di psicologia), non sarà mica che il soggetto ha qualche rotella fuori posto? è un inguaribile egocentrico o peggio soffre di un disturbo narcisistico della personalità? Indago e mi imbatto in questo forum e scopro di essere vittima anch’io di un personaggio di questo tipo, narcisista patologico, i sintomi ci sono tutti purtroppo e per quanto mi riguarda forse sono ancora in tempo a riprendere in mano la mia vita senza che questo abbia causato troppi danni, almeno spero….
    Fino a quando non mi verrà a cercare un’altra volta, perchè è così che fanno…quando cerchi di allontanarli loro ti vengono a riprendere perchè vogliono mantenere il potere ed il controllo su di te…perchè in realtà sono sempre a caccia di conferme. Ma adesso ho capito qual’è la trappola psicologica in cui mi ha tenuto per mesi e questa volta non glielo permetterò….

    • simona Settembre 9, 2010 at 6:00 am

      Cara Francesca,
      se gli farai capire che ormai tutto di lui è svelato, che il personaggio costruito non regge più il suo ruolo, non ti verrà più a cercare.
      Quando capiscono che abbiano intuito e verificato la loro vera essenza, sanno che saremo mai più loro prede incantate, il nostro occhio è diventato vigile e non potranno più abbindolarci. Sarà allora che andranno a caccia di nuove prede con le quali poter instaurare, con la loro arte manipolatoria, l’incanto che noi non sarà mai più ricostruibile come all’inizio del rapporto.
      Personalmente ho avuto la netta senzazione che fosse davvero finita quando, stanato, capiva di non avere più un ascendente forte su di me, e che comunque ormai sapevo chi fosse.
      In bocca al lupo.

  26. silvana Settembre 2, 2010 at 11:02 pm

    Grazie dottore per avermi dedicato uno spazio , gliene sono veramente grata , mi ha fatto sentire subito una persona , non ero più abituata ad esserlo . spero tanto di uscirne fuori . I suoi consigli mi sono utili per alleviare la mia sofferenza e per continuare ad andare avanti. GRAZIE DINUOVO.

  27. Lety Settembre 2, 2010 at 9:28 pm

    Buongiorno Prof. Brunelli,
    vorrei sorroporle il mio caso dal quale fatico a venirne fuori. Sono una donna di 44 anni con qualche esperienza alle spalle normale, alcune buone altre meno ma comunque nella norma finchè non hho incontrato LUI. In Facebook ho conosciuto questa persona, inizialmente lunghe mail di conoscenza, entrambi amiamo la scrittura erotica quindi scambiavamo anche racconti piccanti, inizialmente da parte mia c’era un interesse solo per la parte nello scrivere delicatamente scene altamente erotiche poi è nato l’interesse per la persona, dopo 2 mesi ho dato il mio numero di cell e dopo 1 mese di messaggi vari ad ogni momento del giorno e notte c’è stato l’incontro, la prima sera non ho avuto un colpo di fulmine anzi, mi era simpatico ma nulla di più, abbiamo continuato a scambairci i nostri racconti e mi intrigava sempre più ho deciso di rincontrarlo, da questo ne è scaturita una vera e propria passione travolgente, nel momento in cui le mie labbra hanno toccato le sue non ho capito più nulla…non scendo in particolari ma ci siamo frequentati poco più di un mese sempre con una foga incredibile. Alle volte postavo sul suo profilo frasi che lui cancellava perchè non voleva evidenze di rapporti sul suo profilo, questo mi infastidiva ma rispettavo il suo pensiero, per combinazione ho scoperto un suo messaggio nella bacheca di un’amica in comune e ho chiesto spiegazioni che non mi hanno convinta, ho contattato la donna e questa mi ha detto che da un mese lui tutte le mattine le inviava il buongiorno e alle volte anche miniracconti erotici con il cell, ovviamente mi sono imbestialita e l’ho lasciato malamente, nel dubbio che non fasse l’unica verità e ossessionata da come mi sentivo ho costruito un profilo falso con un nik di fantasia, ho scritto ad una decina di donne che comparivano spesso sul suo profilo dicendo che ero la sua amante e che mi aveva tradita e cercavo una solidarietà femminile per cappire il comportamento di quest’uomo, 1 di queste donne mi ha risposto disperata quasi a livello del suicidio perchè anche lei lo aveva conosciuto durante quel mese e probabilmente c’era stato un’incontro passionale anche con lei per quel poco che mi ha detto. Lui scopre tutto e litighiamo di brutto e non contatto più nessuna con quel profilo che rimane chiuso…poi c’è un mezzo chiarimento per telefono, ci ripromettiamo di vederci per chiarire personalmente, ricomincia un dialogo anche perchè ho avuto un intervento delicato in quel periodo e poi un’altra accusa, mi dice che dal mio profilo è continuato il disturbo ai suoi contatti e di non farmi sentire più…gli ho spiegato che non avevo più fatto niente ma è sparito ovviamente non l’ho più sentito nè cercato. Lui i momenti vissuti insieme mi sono rimasti dentro, sembrava sincero quando diceva che ero l’unica con la quale si stava riaprendo all’ amore, alla passione ecc ecc…
    Sono delusa, amareggiata, la tentazione di cercarlo è forte ma resisto…mi chiedo perchè aveva bisogno di cercare altre quando io gli ho dato tutto nel periodo in cui ci siamo frequentati, mi chiedo se son pazza io ad essermi forse innamorata di questa persona…Ho bisogno delle sue spiegazioni ma penso che potrebbe mentire ancora…Mi aiuti perchè non solo sto male ma sono anche diffidente con tutti gli uomini, già lo ero di mio, questa esperienza molto recente mi ha devastata completamente.
    La ringrazio di cuore
    F.L.

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 3, 2010 at 10:17 am

      Gentile Lety, a me spiace molto per la sua situazione, tuttavia io come ho ripetuto più volte sono uno psicoterapeuta iscritto all’Ordine e non posso dare consigli personalizzati on line, se non in senso generico. Ora di questi consigli e riflessioni lei ne troverà moltissimi nell’articolo e nei commenti (anche non solo miei, ma di quei partecipanti che offrono i loro parereri e le loro testimonianze per il bene di tutti. Quindi come vede sto e stiamo facendo già tantissimo. Inoltre io non faccio un servizio sul genere che si trova nelle riviste femminili con l’esperto che risponde due righe e che servono per riempire il giornale. Io se mi occupo di un caso specifico lo faccio con la più elevata attenzione professionale e con l’anima, quindi posso farlo solo per chi me lo chiede in modo privato e diretto, e cerco di venire incontro in tutti i modi. E’ evidente che per esaminare a fondo le storie d’amore e di disamore degli altri (e ciò che c’è dietro) non posso farlo da una breve lettera, occorre del tempo , dell’approfondimento, altrimenti si tratta solo di osservazioni superficiali che possono perfino diventare fuorvianti (se non in certi casi pericolose). In genere per un inquadramento della situazione c’è bisogno almeno di un consulto di due ore, ed io applico tariffe personalizzate e comunque nella fascia minima di quelle stabilite dall’Ordine a cui appartengo. Per ogni chiarimento mi si può scrivere o telefonare, si veda la pagina INFO del presente blog. Quindi, intanto, la invito a informarsi bene attraverso questo blog ed altri e, in caso di sofferenza estrema di rivolgersi ad uno specialista, anche quelli che possono reperirsi nei servizi pubblici, ASL e Consultori.
      I miei più sinceri auguri
      Pietro Brunelli Psicologo/Psicoterapeuta

  28. silvana Settembre 2, 2010 at 7:02 am

    un consiglio si lo voglio dare atutte . cambiate vita finchè siete in tempo. io non ne sono stata capace. anche perchè molto legata ai figli allafamiglia che per me era ed è ancora lacosa più importante nellavita e che miaiuta ancora avivere. è stata l unica mia salvezza. son passati 50 anni esono ancora nelle stesse condizioni di sempreo forse peggio perchè con l età lo stato peggiora e di molto è tutto vero comedice il dottore , anzi a questo punto vorrei anch io una parola di co nforto . fa molto bene inquesto momento ,sono di nuovo sola ,lui se neè andato per la quarta volta d iquest anno nella sua sicilia al mare dove abbiamo costruito una casa privandomi di tutto date le poche possibilita economiche maper lui tutto è possibile ,tutto è lecito io non sono nulla perchè dice sempre che è tutto suo

    • Pier Pietro Brunelli Settembre 2, 2010 at 10:11 am

      Cara Silvana, lei è sempre in tempo per cambiare. Lei deve elaborare un nuovo modo di pensare all’amore e di amare. Lei è capace di amare, per questo soffre, ma soffre anche perché ha dato tanta di questa capacità di amare ad una persona che non lo meritava, o che per problemi psicologici non è capace di ricevere amore e di darlo. Allora lei ora deve rallegrarsi di avere comunque capacità di amare e deve sforzarsi di amare tutti quelli che lo meritano in ogni occasione. Deve diventare più compassionevole, più gentile, più amorevole con il suo prossimo in generale e poi, in particolare con chi incontrerà sulla sua strada e lo merita. Certo non mi riferisco all’amore di coppia, ma all’AMORE, poi potrà anche ritornare l’amore di coppia, perchè se ci si mette sulla strada dell’AMORE, ci sono moltissime possibilità che torni anche l’amore di coppia e ad ogni età, perché l’AMORE è veramente una forza meravigliosa, l?AMORE è il più grande miracolo che gli esseri umani possono esperire, sempre e ovunque, a patto di essere aperti, di crederci, di rispettare e aiutare il prossimo in ogni occasione. Se lei si impegna a praticare e a comprendere questa VIA DELL’AMORE con semplicità, naturalezza, fiducia, lei ce la farà, di sicuro, e comunque, se lei ci proverà, anche se avesse difficoltà potrà chiedere aiuto ad altri che sono sulla stessa VIA, e sti sicura che lo riceverà. Il narcisismo patologico è un disturbo psichico ‘diabolico’ che vuole corrompere l’amore, vuole distruggere il bene, perciò colpisce soprattutto le persone buone di cuore. Allora le persone colpite devono credere nel proprio cuore e dargli la possibilità di amare, non per una persona sola, ma per ogni possibilità e ogni circostanza, devono fare in modo che il BENE prevalga, anche nei piccoli gesti… non dico che bisogna diventare santi, nessuno lo è, tutti sbagliamo e abbiamo un lato d’ombra, tuttavia ci si deve impegnare a fare del proprio meglio per il BENE, questo soprattutto se si è stati colpiti da persone disturbate da narcisismo patologico… questa è la cura principale: fare del bene agli altri, e di certo se ne riceverà, ma per fare veramente del bene agli altri bisogna rimettersi in sesto, ritornare a credere, a sperare, a gioire per le cose belle che ci sono… così il cuore al quale è stata strappata la capacità di amare tornerà ad amare, guarirà e se Dio vorrà potrà anche incontrare un’altro cuore, ma in nome del VERO AMORE… questo vale per tutti, ad ogni età, in ogni situazione… perché l’AMORE E’ SEMPRE POSSIBILE PER CHI LO HA …. perciò, al fine meglio essere stati feriti, umiliati , traumatizzati ma avere l’AMORE, che essere degli esseri disturbati e disturbanti che godono del male vivendo nell’odio e nel disamore… l’importante quindi è, un po’ alla volta riscoprire il mistero dell’AMORE in tutte le sue forme e a mano a mano che lo si scoprirà ci si sentirà sempre meglio, e la diabolicità del narcisismo patologico sarà sconfitta. E’ così!

      Pier Pietro Brunelli Psicologo-Psicoterapeuta

  29. silvana Settembre 1, 2010 at 9:24 pm

    ho appena terminato di leggere l articolo e tutti icommenti. sono sposata da 50 anni e sto ancora lottando e sofrendo e negli ultimi anni ancora peggio dove pensavo lamia vita cambiasse ,invece è peggiorata . la sola soddisfazione che ho è questa accanto al compiuter mentre per lui tutto è lecito, tutto è suo . cercavo sempre un intesa maè stato impossibile.continue liti esofferenze , geloso morboso sui figli che io adoro , ostacolando anche gli affetti , criticandomi su ogni cosa , odiando la famiglia primaria, che altro posso aggiungere, inpoche righe mi è difficile , vorrei dire ancora per dipiù che viviamo separati in casa oquasi non avendo avuto mai la forza di separarmi non potendo permettermelo eora alla mia età peggio ancora. mentre lui fa tutto quello che vuole . privandomi di tutto.

  30. Roberta Agosto 30, 2010 at 11:22 am

    Chiederei se fosse possibile il link per il test. Sono reduce da una relazione con qualcuno che direi rienti pienamente in quanto descritto dall’articolo.

    • Pier Pietro Brunelli Agosto 30, 2010 at 4:33 pm

      Per ottenere il test (è gratuito) è necessario telefonarmi, previo sms al 3391472230 (risponderò indicando l’orario), in quanto devo fornire alcune raccomandazioni, nel rispetto della deontologia professionale dell’Ordine degli Psicoterapeuti al quale appartengo.

  31. Pier Pietro Brunelli Agosto 30, 2010 at 11:08 am

    CONSULTI A ROMA DAL 4 al 7 settembre (inclusi Sabato e Domenica)
    Care e cari partecipanti, spero che per tutti questa fine estate porti evoluzioni e buoni sentimenti. Prossimamente proporrò nuove elaborazioni e idee affinché tutti coloro che partecipano a questo dibattitto (di auto-aiuto) possano trarne beneficio. Insieme stiamo sviluppando una riflessione importante che non riguarda soltanto la propria problematica e la propria sofferenza personale, ma anche la salute psichica e spirituale della società… l’Amore ritorna sempre quando si riesce a rivolgerlo alla VITA e non solo ad una persona sola (soprattutto quando non lo merita affatto…) – VI COMUNICO CHE NEI PROSSIMI GIORNI (4-7 settembre) SARO’ A ROMA PER FORNIRE UN’ASSISTENZA DIRETTA AD ALCUNI PARTECIPANTI – CHI DESIDERASSE UN CONSULTO A ROMA può mandarmi un SMS (3391472230) o scrivermi una mail pietro.brunelli@fastwebnet.it al più presto per concordare un appuntamento e per richiedere ogni chiarimento in merito.
    Un caro saluto e i più sinceri auguri di trasformare la sofferenza che deriva dal tradimento dei propri sentimenti in una BENETTIA (cioè non in una mala-ttia) ma in un’opportunità per incontrare un nuovo senso dell’Amore nella sincerità, nella semplicità e nella pace – non solo per se stessi – ma affinché l’Amore vinca sempre e ovunque, per il BENE.

  32. laura Agosto 27, 2010 at 10:09 am

    buon giorno dottore e a tutti i partecipanti del blog.
    vi comunico il mio stato di agitazione in quanto lui è tornato, e adesso cosa faccio??? ho una gran paura di ricascarci.

    • Pier Pietro Brunelli Agosto 28, 2010 at 8:02 am

      Gentile Laura, mi dispiace per la sua agitazione, comunque le dico sinceramente che ho approvato la pubblicazione di questo suo post solo per segnalare all’attenzione dei lettori che non è questo il modo corretto di partecipare. Un conto è lasciare una testimonianza costruttiva per scambi di riflessioni, un altro conto è catalizzare tutta l’attenzione su se stessi, credendo magare di fare il bollettino o la diretta delle proprie vicende amorose (questo è anche un atteggiamento egoistico, mentre per curarsi dal narcisismo patologico, sia come prede che come attori, è fondamentale moderare tutte le forme di accanito egoismo).
      Inoltre anche l’appello ad un mio consiglio personale è scorretto, in quanto più volte ho fatto presente che per questo genere di richiesta c’è la pagina info sulla quale ci sono le indicazioni per rivolgersi a me privatamente, e sia perché dimostra di credere che io sia una specie di fattucchiere con la palla di cristallo o di mago dell’amore per risolvere on line le vicende sentimentali di chiunque me lo chieda (ribadisco che sono uno Psicologo – Psicoteraputa iscritto all’Ordine degli Psicoterapeuti – una professionalità che si forma attraverso almeno 12 anni di studio ed esperienza, anni di percorsi di analisi personale e anni e anni di pratiche, perfezionamenti de assistenza agli altri, negli ospedali, nelle realtà del disagio, talvolta anche come volontario, e negli studi privati – cercando di favorire in ogni modo i pazienti, dato che la psicoterapia in Italia non viene offerta a livello mutualistico, nonostante tutti: scienziati, media, religiosi e gli stessi pazienti ne comprendano la necessità e l’efficacia).
      Perciò invito a partecipare in modo costruttivo, non egoistico, per parlare di se stessi, ma anche per dare una testimonianza che possa essere di aiuto agli altri. Certo si potranno anche ricevere consigli, manifestare dubbi, ansie, perplessità, ma l’importante è capire che partecipare vuol dire dare e avere, perché questo è il principio del vero amore reciproco, che è la forza fondamentale per rigenerare la fiducia e liberarsi dall’egoismo malsano, disturbato e disturbante, del narcisismo patologico.

  33. Dany Agosto 22, 2010 at 1:48 pm

    Dott. Brunelli, ho letto con attenzione questo articolo e il blog e la ringrazio perchè anche io come altri lettori ho trovato alcune risposte a quello che mi sta succedendo, per questo ho deciso anche io di scrivere e raccontare la mia esperienza. Non so se si tratta di narcisismo o di qualche altro disturbo ma l’uomo con cui sono stata fino ad ora mi sta facendo stare male. Sono una donna di 40 anni e sono stata due anni con un uomo di 50 anni, bella persona, intelligente, amabile che mi ha dimostrato amore e dedizione da subito. Io inizialmente nn ero convinta di lui perchè separato da 5 anni e con tre figli; conoscendolo me ne sono innamorata ed è stato un bellissimo rapporto per due anni.
    Mi diceva che ottenuto il divorzio ci saremmo sposati e che se io me la sentivo saremmo potuti andare a vivere insieme. In questi due anni però lui aveva un umore altalenante dovuto al cattivo rapporto con i figli che gli attribuiscono la colpa della fine del matrimonio e dell’infelicità della madre. Lui dice di essersi separato perchè la moglie lo accusava ingiustamente di tradimento, cosa che lui nega spudoratamente così come le dicerie su di lui in questo senso. Io so solo che stavamo benissimo insieme che ci amavamo e che era lui a temere che io lo lasciassi quando invece a febbraio scopro che si era cominciato a vedere di nascosto con una sua collega. Ha negato dicendomi che ero io la donna che voleva, che amava e che nn avrebbe mai lasciato. Ha mentito con abili bugie, degne da premio oscar, dicendomi che nn potevo accusarlo se nn avessi avuto le prove oggettive, ma ha continuato a negare fino all’evidenza. Gli ho dato del tempo, diceva che era solo un amicizia, ma poi in realtà nn riuscì più a gestire la situazione che gli provocava forte ansia e stress fino a quando messo alle strette soprattutto dall’altra, mi dice di allontanarci per un po’ perchè ha bisogno di capire cosa vuole dalla vita. Da quel momento l’altra donna ha sempre più preso piede, cosa voluta da lui naturalmente, e ha cominciato a farsi vedere tranquillamente in giro con lei che non è neanche del nostro paese ma di un paese a 200 km da noi. Sono rimasta malissimo, perchè nn riesco a spiegarmelo, nn eravamo in crisi , nn avevamo problemi, sono stata male per la sua mancanza di rispetto nei miei confronti e perchè nn riuscivo a crederci. Era come impazzito doveva vedersi con lei e io dovevo lasciarlo in pace, ma nn abbandonarlo perchè mi ama ancora. Ho cercato di fargli capire che questo comportamento nn era giusto soprattutto anche nei confronti dei suoi figli che sono venuti a sapere della cosa. Ma ciò che più mi ha fatto stare male è che lui ha continuato a cercarmi, dicendomi di stare male perchè nn sa quello che vuole che si sente fuori di se, che nn vuole lasciarmi e che devo aiutarlo perchè in realtà è con me che vuole stare. Ha continuato a dirmi che nonostante tutto i suoi sentimenti per me sono forti e che nn vuole rinunciarci. Ha trascurato anche il suo lavoro perchè si sente stressato, stanco mentalmente. Tutto questo aggravato dal fatto che soffre perchè due dei suoi figli nn gli parlano più da mesi.
    Ha continuato a vedersi con l’altra donna che veniva ogni 7o 10 giorni, una donna appena separata con un figlio e che sta curando con psicofarmaci una depressione dovuta alla separazione. Con me è stato un abile bugiardo, mi diceva che la lasciava ma che lei continua a venirlo a trovare, e che sta cercando di allontanarla, che ogni volta era l’ultima volta che si vedevano ecc. Ogni volta che veniva lei, lui spariva telefonicamente irreperibile e poi lo vedevo passare con lei in macchina. Stava con lei poi cercava dinuovo me dicendomi di stare male, che la testa gli scoppiava, che tutto questo nn doveva succedere, che nn sa perchè si comporta così, aveva sudorazioni e il volto sconvolto e io nn devo abbandonarlo. Io sono stata e sto male perchè ho continuato ad amarlo ad impietosirmi e a cercare di recuperarlo con il risultato che sono sottopeso, nn sono più serena e nn faccio altro che pensarlo. A un certo punto ho pure telefonato l’altra, mettendola al corrente del fatto che lui cmq continua acercarmi e a stare anche con me, lei è impazzita dicendo che nn era possibile perchè la storia con lei è seria che adesso lei si trasferisce qui con il figlio, andrà a convivere con lui e che tra sei mesi vogliono allargare la famiglia. Inutile dire che a quel punto ho capito che lui ha messo su un castello di bugie con entambe ma soprattutto con se stesso, ho chiesto spiegazioni e mi ha detto la solita storia che nn riesce a rinunciare a me e che nn devo abbandonarlo ma che ha sentimenti anche per l’altra. Mi rendo conto di stare dentro una pazzia, con un uomo che nn riconosco più, che continua a mentire anche davanti l’evidenza, nn capisco cosa gli sia successo se si tratta di disturbo della personalità, di confusione….ma se metto insieme i pezzi della sua vita passata forse in realtà lui è così. Un uomo apparentemente normale ma che ha sempre il vizio di sedurre e compiacere le donne che trova sul suo cammino, come ad avere una conferma del suo potere seduttivo ma che perde la testa se poi viene ricambiato così come è successo adesso. Come può un uomo di 50 anni con il suo vissuto comportarsi così? E come posso io una donna inteliggente, laureata, di bella presenza, single che aveva una vita serena equilibrata, che ama la vita, ritrovarsi in questa follia? Non riuscire a buttare fuori dalla mia vita quest’uomo che neanche io so più chi è. Adesso sono partita per le vacanze, dicendogli che a settembre al mio rientro nn accetterò più nulla, lui mi ha telefonato fino a 5 volte al giorno dice che gli manco e che resterà con me ma adesso è sparito da una settimana è con lei. Spero di riuscire a non farmi piiù cercare, perchè nn riesco ad odiarlo?
    Mi dica qualcosa sulla personalità di quest’uomo e mi dica lei consigli su cosa posso fare per uscire da questa pazzia.

  34. marianna Agosto 19, 2010 at 8:26 am

    ciao a tutti

    oggi per la prima volta leggo questo blog e le preziose informazioni inserite dal dott. brunelli.
    la mia storia è molto simile alla vostra.ho 40 anni sono da 17 anni sempre con lo stesso uomo lui ne ha 39, 9 di fidanzamento e 8 di matrimonio. da 5 anni abbiamo una bambina e da 3 o 4 anni sono iniziati i mutamenti di carattere di mio marito.
    prima ha iniziato con le urla poi con le bugie poi con i tradimenti e alla fine con le violenze fisiche (poche ma cieche)e psicologiche.
    dal mese di marzo siamo in cura da una psichiatra, alla quale mi sono rivolta io perchè capivo che in mio marito qualcosa non andava(ha avuto problemi in famiglia genitori che si sono separati dopo che hanno vissuto per quasi 10 anni facendo finta di essere sposati).dopo la prima seduta insieme la dott.ssa ci ha fatto fare dei test di personalità (nei test lui ha mentito svariate volte ho letto il suo test prima di riportarlo alla dott.ssa perchè ormai non ho più nessuna fiducia in lui)dove io sono risultata una persona non sto qui a tessere le lodi di ciò che è risultato ma in una sola parola “adattata” anche se con un blocco che potete immaginare bene a chi è dovuto. lui invece è venuto fuori con una doppia personalità bugiardo cronico fedigrafo depresso e completamente schiacciato a terra la dott.ssa la raffigurato come messo in croce(io penso che lui abbia subito violenze fisiche e psicologiche dal padre e dalla madre). la sua reazione è stata molto violenta non ha creduto ad una sola parola di quello che gli veniva proposto da due medici perchè in quella occasione erano due e anzi ha detto che la persona con problemi ero io e chei medici mi avevano messo una pistola in mano per fargli del male. io ero scioccata perchè non credevo possibile che una persona potesse mettere in dubbio una diagnosi e non capire che i medici gli stavano offrendo il loro aiuto perchè quello che soffriva di più era lui. niente non ci ha creduto. abbiamo fatto altri incontri individuali lui va dalla dott.ssa per dire che io sono una pazza visionaria che mi sono inventata tutto che lui è la vittima e questo lo fa credere a tutti amici colleghi, genitori che dopo gli incontri con la dott.ssa penso di avere capito che abbiano anche loro lo stesso disturbo che sta con me solo per la bambina etc etc.dopo il suo ultimo incontro con la dott.ssa a luglio lei mi ha fatto chiamare e mi ha finalmente detto tutto mi ha detto che lui non è per niente coinvolto nel nostro matrimonio che le cause del suo trauma sono da ricercarsi nell’infanzia nei pessimi rapporti con la sua famiglia e che la diagnosi è dnp. io gli ho raccontato di altri episodi che erano successi nei nostri lititgi che per il troppo dolore rimuovo ogni volta e che mi stanno ritornando a galla un poco alla volta. quando mi sono risvegliata dal torpore dove ormai vivevo ho iniziato a contrastarlo su quello che non andava e in una di queste occasioni lui mi ha detto che la soluzione era che io morissi, dopo pochi mesi in un altro litigio mi ha detto che mi avrebbe fatto impazzire cosi mi sarei buttata dal balcone. sapete che mi aveva fatto perdere completamente fiducia in me e che in alcuni momenti ho davvero creduto di inventarmi le cose che dicevo lui faceva. ora sono rimasta con la dott.ssa che alla prossima seduta lei gli dirà che lo vuole curare con i farmaci e che lui è molto malato. se l’esito dovesse esere negativo, so che lo sarà perchè gia mi ha anticipato che lui non ha fiducia nella dott.ssa e che non ha soldi da spendere che lei si è fatta le vacanze con il nostro denaro ed altre cattiverie come queste, io ho deciso di mettermi in cura e di lasciarlo anche volendogli bene e pensando che sarà davvero doloroso per la bambina per me e forse anche per lui.sono davvero disperata, ma io voglio vivere voglio avere una vita serena per me e per la bambina che è passata dall’avere due genitori che si amavano a due genitori che a stento si parlano se non per litigare.
    vi scriverò ancora perchè la confusione in me è ancora tanta a volte non riesco a credere che ci stiamo separando un amore cosi bello e pulito cosi vero perchè io gli ho davvero voluto bene l’ho davvero amato tanto stia per finire e che per lui sia solo stata una recita perchè doveva conquistarmi a tutti i costi.
    baci per tutti

  35. Gio Agosto 16, 2010 at 10:53 pm

    buonasera ho letto con grande interesse gli articoli sopra e penso di essere stata vittima di un narcisista. Vorrei gentilmente poter avre il test per la verifica. grazie a presto

    • Pier Pietro Brunelli Agosto 17, 2010 at 9:14 am

      Il test è gratuito, ma deve essermi richiesto privatamente, pietro.brunelli@fastwebnet.it specificando nella richiesta che si desidera riceverlo solo a scopo conoscitivo, senza considerarlo in termini diagnostici o terapeutici, e quindi, in tal senso, senza alcuna implicita responsabilità del sottoscritto. Ciò è necessario in base alle normative e alla deontologia professionale, in quanto svolgo la mia attività nell’ambito dell’Ordine degli Psicologi e degli Psicoterapeuti.
      D’altra parte il test in oggetto, per fornire un’interpretazione veramente personalizzata rispetto al proprio caso andrebbe svolto nell’ambito di una consultazione, che consente di interpretarlo in modo specifico e specialistico, e di ricavarne indicazioni terapeutiche. Se lo si desidera, per maggiori chiarimenti e raccomandazioni si può telefonare (vedi la pagina Info: orari e numeri di telefono).

      Pier Pietro Brunelli Psicologo-Psicoterapeuta

  36. Andrea Agosto 13, 2010 at 7:58 am

    Molte donne qui però bisogna ammettere che fanno le vittime quando invece sono state le stesse carnefici. Spesso non si tratta di patologie ma bensì di coppie che come milioni si sono fatte travolgere dal sistema patriarcale al quale si sono loro stesse ribellate. Consiglierei ad alcune donne che hanno scritto in questi commenti di farsi un esame di coscienza prima di additare l’altro come “il diavolo tentatore e malefico” che le ha rovinato la vita.
    Credo che la vita in due ce la si voglia più che altro rovinare insieme. Non c’è sempre un solo colpevole. Saluti.

    • Pier Pietro Brunelli Agosto 13, 2010 at 8:21 am

      Gentile Andrea, quello che lei dice in parte è vero, ma solo in parte, Nell’articolo ho specificato più volte la differenza tra le pene d’amore dovute ad incompatibilità e immaturità e la relazione con una persona disturbata e disturbante da narcisismo patologico. In questa discussione, o quando svolgo consulti diretti, cerco proprio di evitare che si proietti sul partner tutta la negatività e che si veda sempre in esso un narcisismo patologico, ma quando questo c’è (e le garantisco che spesso c’è) allora offro la più piena solidarietà a chi ne è stato colpito. Sa perché si usano espressioni come “Mi ha rovinato la vita”, oppure “mi ha portato alla follia”, perché sono esperienze che esistono veramente, in quanto il narcisismo patologico porta alla corruzione dell’anima di chi è riuscito a sedurre manipolatoriamente, genera disturbi sessuali (sulla funzione orgasmica) e spirituali, ed a mio avviso è un male diabolico, che le leggende di un tempo (di molti luoghi del mondo) raffiguravano attraverso le immagini di vampiri (incarnazioni di Satana) capaci di succhiare il sangue dell’anima a persone buone… Ora, non si tratta solo di superstizione, ma di un modo figurativo e mitico di spiegarsi fenomeni psichici che la scienza attuale (la psichiatria e la psicologia della personalità) conoscono abbastanza bene. E’ pur vero, come dice lei, che c’è la tendenza ad attribuire e ad attribuirsi malattie che non ci sono o a fare del vittimismo senza volersi assumere le proprie responsabilità. Tuttavia anche in questi casi lei deve considerare che c’è sofferenza e che il compito della psicologia, ma anche della solidarietà umana, è sempre quello di comprendere e di aiutare chi soffre – a prescindere dal fatto che sia o che faccia la vittima, perché comunque sta soffrendo e chiede aiuto. A volte è giusto essere energici nel dare aiuto, anche bacchettando un po’ coloro che si adagiano in una sofferenza un po’ comoda pur di non assumersi responsabilità. Credo sia questo l’intento provocatorio e ad un tempo buono del suo intervento e perciò lo apprezzo e la ringrazio.
      Un caro saluto

      Pier Piietro Brunelli – Psicologo – Psicoterapeuta

      • Andrea Agosto 13, 2010 at 8:33 am

        Ha risposto perfettamente, non bisogna mai fare di tutta un’erba un fascio altrimenti si potrebbe instillare la convinzione principalmente nelle donne che tutti i maschi sono “mostri” o “bestie diaboliche” da evitare. Io sono stato vittima di una donna “vampira” come la definisce lei, dall’apparenza angelica e dolce ma che mi ha manipolato psicologicamente fino a non farmi più sentire praticamente un uomo. Per fortuna, ma non troppo, la storia si è conclusa in breve tempo ma dopo un anno ne porto ancora gli strascichi in quanto di fronte ad una qualsiasi donna se prima sentivo il mio ruolo di “uomo” adesso mi sento ancora come un “inetto”, “impotente”. Ma ammetto anche che ho avuto le mie colpe in quel rapporto, dove forse anch’io in qualche modo ho illuso lei anche se però in buonissima fede, perché almeno io ci “credevo” davvero. La ringrazio per la pronta risposta.

        • Pier Pietro Brunelli Agosto 13, 2010 at 8:47 am

          Gentile Andrea, io le consiglio di approfondire in senso terapeutico e spirituale i disturbi che le ha trasmesso e lasciato quella relazione. E’ importante che il male si trasformi in bene, per lei e per tutte le manifestazioni energetiche del bene… così la malattia diventerà una ‘benettia’, cioè uno stimolo (seppur doloroso) a progredire energicamente nel bene, ma a tale riguardo bisogna accettare la sfida e intraprendere un duro, ma amorevole cammino di cura di sé, è una questione di volontà, di responsabilità, di pace… in tal senso la cura di sé è anche cura del bene per gli altri e per la totalità.

  37. Silvano Agosto 12, 2010 at 10:18 am

    Salve a tutti, dopo aver letto gli argomenti spiegati qui sopra, vorrei sapere se c’è qualcuno che, come me, ha un figlio narcisista. Sono un genitore allo stremo delle forze, soprattutto mentali. In famiglia siamo tutti (specialmente la madre) costantemente calpestati da lui e ho paura di fare qualche sciocchezza prima o poi……

    • Pier Pietro Brunelli Agosto 12, 2010 at 11:39 am

      Comprendo la sua esasperazione, ma è evidente che l’argomento qui trattatato riguarda le dinamiche narcisistiche (patologiche e non) nelle relazioni affettive tra adulti. Se effettivamente lei e sua moglie sentite di essere giunti ad un punto limite è importante che vi rivolgiate da uno specialista, prima di “fare sciocchezze” come scrive lei e soprattutto per evitare l’esacerbarsi del conflitto. Le preciso che eventuali comportamenti narcisistici nell’adolescenza non sono assolutamente afferibili ad un prematuro disturbo di personalità, ma ad una molteplice serie di ragioni interne ed esterne alla famiglia, nonché alla natura del ragazzo, che vanno il più possibile comprese ed affrontate con la miglior disponibilità e maturità genitoriale. Infatti essere genitori è uno dei ‘mestieri’ più difficili del mondo – ‘da che mondo è mondo’ – e nella complessità della società attuale lo è ancora di più. Perciò è importantissimo, o addirittura necessario consultarsi con esperti, che possono rintracciarsi nelle strutture di consultorio della sua zona o attraverso medici che indicano consulenti per la salute mentale degli adolescenti e della famiglia. Se vuole a tale riguardo mi scriva in privato. Troverà i miei riferimenti nella pagina info di questo blog.
      Un caro saluto
      Pier Pietro Brunelli Psicologo/Psicoterapeuta

  38. simona Agosto 10, 2010 at 6:52 pm

    gentile dottore, l’epilogo non poteva mancare ed io non posso non farne partecipe il blog. Dopo un allontanamento del vampiro, che mi accusava di non essere più come prima, cioè sottomessa ad ogni nefandezza, stanca di promesse non mantenute, stanca di sopportare lamentele inesistenti, quindi non più vittima sacrificale, scopro che la pausa di riflessione che lui definiva solitaria, si svolgeva in compagnia di una istruttrice della piscina nella quale il vampiro va a tenersi in forma per compiere al meglio i suoi scempi. Naturalmente la cosa l’ho scoperta io, perchè prima lui negava ogni addebito, ma si è difeso dicendo che non aveva il coraggio, che era in crisi per colpa mia, che sono l’unica donna che amerà per sempre, ma continuerà a sentire lei.
    Dopo avergli vomitato tutto lo schifo che nutro per lui, capisco che, non essendo ormai più un granchè di vittima, non soggiacendo ai sui egoismi, ha trovato una nuova vittima, che come me, sarà in questo mometo incantata dai sui modi manipolatori.
    L’unico guaio è che lo vedrò sul posto di lavoro ogni giorno, e sarà un torcersi lo stomaco ogni volta.
    So che ne escono vincitori solo in apparenza, ma dopo tutto quel gli ho permesso di farmi, gli infliggerei una punizione con i fiocchi se la coscienza me lo permettesse.

    • simona Agosto 13, 2010 at 8:16 am

      Purtroppo in questi giorni, complice l’ulterore solitudine data dallo spopolamento estivo, sono caduta in un’angoscia notevole.
      L’aver saputo che a distanza di 20 giorni dal momento di pausa che avevamo intrapreso lui abbia subito incominciato a frequentare una ragazza, mi ha indotto uno sconforto profondo.
      La mia ferita narcisistica, la mia dipendenza affettiva, ha raggiunto livelli folli.
      Lo persegiuto con messagi continui chiedendo spiegazioni che non possono esser date, dice che sono la donna che semprè amerà, ma intanto scrive e messaggia di continuo l’altra.
      Una persona sana, al mio posto, lo manderebbe a quel paese e cercherebbe di ritrovare se stessa.
      In me, invece, si innesca un processo ossessivo di pensiero concentrato su di lui, non dormo e mangio da giorni, cerco di attirare la sua attenzione senza alcun rispetto per me stessa.
      E’ proprio come una droga, ora l’astinenza è fortissima, la dipendenza affettiva mi porta al limite della follia.
      Ricomincerò la terapia psicoanalitica a settembre, ma sino ad allora come tirerò avanti?

      • maddy Agosto 13, 2010 at 11:28 am

        Ciao… fatti forza… vivo anche io una situazione simile alla tua.. tutti i giorni lo vedo al lavoro.. anche lui bugiardissimo e sempre pronto a corteggiare qualunque donna pur giurando amore eterno a me sola… quante coltellate mi ha inflitto… però… fortunatamente… ho iniziato a guardarlo con occhi diversi… un cinquantenne mai cresciuto… egoista, pieno di sè… e mi sono davvero chiesta come ho potuto pensare che fosse lui l’uomo della mia vita… e così ho deciso di chiudere definitivamente… non gli concedo appigli o scuse… non rispondo ai messaggi… è l’unico modo che ho per uscirne definitivamente e il pensiero che lui non faccia più parte della mia vita non mi turba più… merito indubbiamente di più! Finalmente riesco a voler bene prima a me stessa… W me! Sono forte! Spero che anche tu possa trovare la forza dentro di te per girare pagina… Un abbraccio!

        • Pier Pietro Brunelli Agosto 15, 2010 at 2:15 pm

          Brava Maddy, mi felicito con lei e le auguro di stare bene. Colgo l’occasione per dire che uscire fuori da una relazione affettiva fortemente malata, in particolare con un narcisista patologico, comporta anche un percorso di crescita spirituale per aprirsi con una nuova sensibilità alla vita e alle forze del bene. Infatti il narcisismo patologico è una forma diabolica di egoismo esasperato, che mira a manipolare, sfruttare e rovinare le persone di buon cuore… in tempi antichi i narcisisti patologici maligni non potevano ovviamente essere compresi in senso psichiatrico, ma come persone possedute da entità diaboliche con le quali colludono, cioè non solo sono servi succubi delle energie negative, ma si servono di queste per il loro interesse. Oggi, dobbiamo superare l’aspetto superstizioso di certe spiegazioni antiche, tuttavia, anche entro una visione psicologica scientifica, dobbiamo capire cosa quelle superstizioni volevano trasmettere ed insegnare nel prondo, e cioè in termini psicologici e spirituali. Una cosa ancora che vorrei aggiungere è di evitare in ogni modo la tendenza a demonizzare il partner con il quale si hanno o si hanno avuto problemi, in quanto non è assolutamentedetto che si tratti sempre di narcisismo patologico, ma molto spesso si tratta di incompatibilità caratteriali ed immaturità, le quali producono anche tanta sofferenza e, seppure sempre contengono dinamiche narcisistiche non implicano necessariamente che uno dei due partner sia effettivamente un narcisista patologico più o meno maligno. In ogni caso tutte le questioni e le sofferenze (come le gioie) dell’amore implicano un aspetto spirituale, che ciascuno dovrebbe cercare di coltivare, secondo i suoi valori, i suoi prinicipi, la sua fede e la sua intima sensibilità… infatti lo spirito è l’acqua misteriosa (ma vera, perciò sacra – dal sanscrito “sacro” vuol dire semplicemente “ciò che è vero”) che fa vivere i fiori dell’amore “VERO”, dai quali vengono, frutti, semi e piante… questo spirito detesta l’egoismo patologico che è il padre di tutti i peccati e di tutta la malvagità del mondo… il narcisismo patologico fa dell’egoismo il suo dio, perciò è diabolico, e la sola via per sottrarsi ad esso non cercare di vendicarsi (sebbene questo è un sentimento comprensibilissimo) o di trasformarlo con l’amore (è impossibile, a meno che non subentrino speciali terapie o ‘forze superiori’) , ma di far trionfare il bene, di far prevalere l’amore VERO, non solo l’amore egoistico verso una persona sola, ma verso l’umanità e l’universo nel quale ciascuno è al Centro (quando tende psicologicamente e spiritualmente a trovare il suo proprio Centro). Il narcisismo patologico provoca un malessere all’anima delle partner che ama, uccidendo in essa l’energia spirituale e corporea dell’amore, facendo ‘pentire di aver amato’, generando paura di amare e disamore verso se stessi. Tuttavia questo malessere dell’anima deve essere considerato come un’esortazione dolorosa per far rinascere l’anima ed è in tal senso che per guarire bisogna orientarsi a ritrovare il proprio Centro… che sta tra l’Universo e il Cuore.

      • simona Agosto 15, 2010 at 3:10 pm

        Grazie a Maddy e al dott. Brunelli, grazie per la comprensione affettuosa e umana. Leggervi è tirare un bel sospiro di sollievo e, anche se il sollivo non dovesse durae tanto, è sempre importante sapere che ci siete ed avere la possibilità di rileggere i vostri interventi.
        GRAZIE…………..

  39. giusy Agosto 9, 2010 at 7:00 pm

    Pensavo fosse amore…e invece…ancora oggi pura manipolazione affettiva. Entrambe sposate, io con 3 figli, lei 10 anni meno di me, senza figli. Entrambe proiettiamo una sull’altra le nostre vite e idealizziamo l’amore sperimentando quell’adolscenza mai vissuta prima. Incastro perfetto. Scopriamo l’amore omsessuale, ma non ci piacciono le donne, è solo una cosa nostra. Tutto sembra bellissimo, agli occhi degli altri due grandi amiche…le vittime di questo casino, i miei figli. La maggior parte del tempo a litigare, picchiarci, scene teatrali per attirare l’attenzione una dell’altra. Ci separiamo entrambe con la speranza che forse questo potrebbe portarci gioia, ma non è così. un altalena di amore e odio e traumi continui miei di sopportazione di minacce di suicidio, omicidio, verso imiei figli e la paura aumenta e io cerco di tenerla buona. l’ho lasciata 3 volte e sono ricascata nella sua trappola di seduzione e pianti e promesse che poi non vengono mantenute al primo stato d’ansia.
    La cosa più drammatica: mia figlia che ancora oggi si porta dietro le ferite psicologiche subite da questo rapporto malsano, è diventata anoressica/bulimica, soffre di continue depressioni, autolesionismo e vuole andare via di casa. Tutto questo esploso nel giro di pochi mesi e venuto a galla a un mese dalla maturità (che non ha sostenuto). io sono distrutta, piena di sensi di colpa e ho una forte depressione con ideazione suicidaria perenne. Ho raccontato tutto a lei (amica), ma naturalmente non capisce il mio dolore e quello dei miei figli e non vuole saperne di chiudere questo rapporto. io temporeggio, l’ascolto per ore al telefono, ho cercato di mettere dei paletti, ma dura poco. Il problema di fondo è la mia paura che ormai è diventata cronica. ho nascosto ai mei figli che la rivedevo e sto nascondendo che la risento (lo faccio per tenerla buona?) non capisco più se il sentimento che provo per lei è ancora amore. Sto molto male e vorrei farmi ricoverare per stare in un ambiente dove possano proteggermi. Perchè è così difficile chiudere questo rapporto? ho paura dei casini che potrebbe rifare, ho paura per la mia incolumità e quella dei miei figli. La multipersonalità di questa donna mi spaventa, tantissimo e non so come uscirne. La sua furbizia e intelligenza sono altissime e i doppi vincoli che usa mi stanno facendo impazzire. Dottore, Ha proprio fatto un quadro preciso di questo rapporto malato. Lo so che sono io la prima che dovrebbe essere forte a tal punto ma solo al pensiero che se dovessi chiudere la storia lei inizierebbe a perseguitarmi o minacciarmi, mi fa desistere e soccombere. Il mio bisogno d’amore mi ha fregato in pieno, uscita dalla padella (mio marito) finita nella brace (offuscata dalla seduzione). perchè non prevale il mio istinto materno? perchè….mi aiuti la prego non ce la faccio più. Grazie

    • Pier Pietro Brunelli Agosto 10, 2010 at 8:08 am

      Mi spiace molto per la sua situazione. Deve rivolgersi al più presto da uno specialista psicoterapeuta o psichiatra. Ho ripetuto più volte che questo blog serve per riflettere. Non è possibile ricevere alcun aiuto concreto e professionale senza che uno psicoterapeuta la conosca direttamente. Comunque, nonostante io abbia scritto fino alla noia che le problematiche della relazione affettiva non riguardano soltanto le dinamiche narcisistiche più o meno patologiche, vedo che lei, come altre persone continuano a fraintendere o ad interpretare in modo massimalistico. Da quello che lei scrive mi pare evidente che il caos emotivo e affettivo è dovuto anche ad altri copnsistenti fattori. Quando la confusione e la sofferenza giungono al massimo, se non si sa cosa fare, bisogna al piu’ presto recarsi presso una unità psichiatrica dei servizi pubblici della salute. Si può stare assolutamente certi che si troveranno aiuti immediati efficaci e personale umano e preparato che farà tutto il possibile per dare un aiuto concreto. Poi in un secondo momento si esaminerà se è il caso e dove e quando si potranno avere cure più personalizzate, anche in privato (giacché purtroppo è raro trovare nel sevizio pubblico un’assistenza continuativa in termini di psicoterapia). Comunque sia, non ci si deve perdere d’animo, se il problema è psicologico bisogna curarsi, come se si trattasse di ogni altro malanno. Se ci si cura psicologicamente si fa del bene a se stessi e a chi ci sta vicino, si evita un peggioramento e di commettere atti irresponsabili, si può guarire e si può perfino scoprire nuove energie ed evolvere. Soltanto che, come per ogni malanno, bisogna farlo bene, affidandosi ad uno specialista – certo anche informandosi e partecipando ai blog se si vuole, ma senza pretendere che ciò risolva i nostri problemi specifici, è impossibile, e può essere anche fuorviante. In questo blog si sviluppa un dibattito conoscitivo e di solidarietà, ed io offro la mia assistenza a chi me la richiede secondo le normative vigenti e la deontologia dell’Ordine degli Psicologi e Psicoterapeuti al quale sono iscritto, non posso fare di più. Con questo blog, oltre a proporre una riflessione e un dibattito di solidarietà sul narcisismo patologico nelle relazioni affettive, l’Associazione Culturale Alòbedo propone anche altri argomnenti ed articoli, ma in ogni caso si tratta di informazione, seppure abbastanza approfondita, e non di scorciatoie per evitare un supporto terapeutico adeguato e normale. Per cui, come sempre auguro a tutti di superare ogni problema, ma esorto a cercare di farlo con impegno e serietà. Chi si prende davvero cura di se stesso affidandosi a cure esperte è già a metà dell’opera, è già sulla via di guarigione, chi invece pensa di farlo attraverso Internet si sta sbagliando, e quando si sta già molto male non ci si può permettere di sbagliare, bisogna fare le cose per bene (e qui, come altrove, ho indicato quali sono tanto per incominciare).
      Un caro saluto
      Pier Pietro Brunelli (Psicologo-Psicoterapeuta)

  40. simona Agosto 5, 2010 at 9:20 am

    Gentile professore,
    intanto la ringrazio per l’attenzione.
    Purtroppo, nel mio breve sunto non ho sottolineato tutti quegli aspetti di ordine narcisistico-manipolatorio presenti nell’agito del mio ex partener quali: il costante abbandono, la prepotenza, la ricerca di assoluta attenzione, mettere al primo posto le proprie esigenze, autocommiserazione, assenza di responsabilità, piacere nel vedere il partner distrutto e senza più rispetto per se stesso, agire anche in modo immorale per raggingere i propri scopi.
    Ad ogni buon conto, oltre tutto questo, posso dirle che per anni ho seguito una psicoterapia del profondo, e non a caso, sono passata da un marito-padre, ad un compagno-vampiro. Forse è giunto finalmente il momento di non cercare più in un compagno la mia parte mancante, e cioè l’amore, la cura che non nutro per me stessa. Raggiunto questo equilibrio, sarà possibile instaurare un rapporto d’amore sano, non fondato su compensazioni varie.
    La mia infanzia è stata molto difficile, ho ricevuto poche cure, ho sofferto di depressione, ma in questo momento, seppur sofferente e stanca, merito la consapevolozza ottenuta con il percorso terapeutico, non sono più caduta nell’abisso della depressione .
    Non credo che l’incontro col mio vampiro sia accaduto per caso, anche se doloroso, mi ha insegnato molto, le cicatrici che residueranno saranno il mio bagaglio di forza per futuro.
    Non mi cullerò più nelle favole per sedare i vuoti interiori, attiverò la giusta autoprotezione perchè dobbiamo amore e cura verso noi stessi prima di offrirla ad altri.

  41. simona Agosto 5, 2010 at 6:24 am

    In realtà mi son fatta, e lasciata fare, tanto di quel male che non saprei neanche da dove cominciare.
    Quando l’ho incontrato, 5 anni or sono, ero sposata da quasi 20 anni, un figlio adolescente, e tanta insoddisfazione accumulata per un rapporto coniugale che non aveva più nessuna verve, semmai l’avesse avuta. Un marito buonissimo, ma più padre che compagno di vita.
    Dunque, incontro “lui” che mi travolge, un uomo-bambino un pò folle, ma, a quel tempo mi sebrava solo folle d’amore.
    Inizia una relazione, io opero fughe da casa invantando scuse, lui richiede il “suo” tempo con me. ed infine anche di lasciare mio marito.
    Io, naturalmente, con occhi foderati di tutti i salumi esistenti, lo faccio, senza chiedergli nulla ed alcuna garanzia.
    Il calvario ha mille sfaccettature: continui abbandoni per futili motivi, nessun rapporto affettivo verso mio figlio che per lui è solo un ostacolo. Io non desisto, anzi, ogni volta imploro e prego senza alcuna dignità.
    Colpo di scena ulteriore, compare la madre padrona che incomincia a perseguitarmi minacciandomi con lettere offensive sul luogo di lavoro, me la ritrovo anche sotto casa dove viene per recuperare il figlio 40enne che non deve avere un rapporto con una donnaccia separata di 7 anni più grande.
    In tutto questo, lui non riesce a tener fronte alla madre, vive ancora con i genitore, ma per interrompere le sue aggressioni nei miei confronti, a mia insaputa cosa fa???? Si fidanza con una del suo paese e mantiene una doppia relazione!!!!!!!!! Scoperta la cosa, succede un macello, Lui imlora spiegando che lo faceva per tener buona la madre e sistemare le cose. Cosa faccio io? Continuo a tenere in piedi la relazione! Ormai, però è tutto sfilacciato, io covo un rancore enorme, lui continua a vivere con i genitori e, fra lavoro e distanza di abitazioni, ci vediamo poco e male.
    Arriviamo ad oggi, quando, finalmente, viene assunto a tempo determinato come medico dell’Istituto presso il quale io lavoro, dunque……..
    Entra in crisi profonda dicendo che il rapporto è ormai stanco e che lui è depresso ecc.ecc.
    Situazione finale: Io resto sola con mio figlio che oggi ha 19 anni, in una solitudine allucinante, senza amici e solo un fratello che vedo poco.
    Lui continua a stare con i suoi, continuando a fare la vita da scapolo che ha sempre condotto, non avendo alcun rimorso per ciò che mi ha chiesto, ciò che ha stravolto. Lui passa sulla vita delle persone e le distrugge, ma è ancor più vero che io ho consentito tutto ciò.
    Mi sento stranita, ho 48 anni compiuti ieri, non ho più fiducia in nessuno e non ho voglia di far nulla della mia vita.Stanca.

    • laura Agosto 5, 2010 at 8:01 am

      mi dispiace tantissimo davvero. ti capisco a me è successo praticamente la stessa cosa e ora sono separata con due bimbe piccole. ma non devi buttarti giu così. devi essere felice che sia finita e che ora anche se duramente puoi ricominciare. non è mai troppo tardi. E come dice il detto meglio soli che mal accompagnati!!!!! al mondo ci sono anche persone tanto tanto buone, come forse tutti quelli di questo blog che come te sono state vittime proprio perchè buone. e guarda quanti siamo!!!! se hai bisogno di chiaccherare per sfogarti un pò scrivimi pure. scrollarsi di dosso certe rabbie fa solo bene. un bacio e un abbraccio immenso.
      ciao

      • simona Agosto 13, 2010 at 5:54 am

        cara Laura,
        il tuo abbraccio è stata una carezza per l’anima.
        Purtroppo non saprei dove scriverti, non posso usare il blog come se fosse la mia posta elettronica. Se hai modo di inviarmi un tuo indirizzo per inviare mail, lo farò molto volentieri. Chissà se non possa nascere un rapporto di amicizia e sostegno.
        Ricambio affettuosamente il tuo abbraccio

    • Pier Pietro Brunelli Agosto 5, 2010 at 8:25 am

      Cara signora, da quanto scrive non sembrerebbe che la problematica sia legata ad un partner specificamente portatore di DnP. Ci sono evidentemente altri problemi relazionali, seppure nello sfondo di ogni problema di coppia vi sono quasi sempre dinamiche di carattere narcisistico. Una relazione può avere problemi per un’incompatibilità di carattere o per una certa immaturità del partner (che risulta evidente quando, come in questo caso, diventano influenti ed anche disturbanti i genitori).
      A lei e a tutti voglio allora ricordare il testo di Apuleio “Amore e Psiche” che ha grande significato in temini psiconalitici (vedi ad esempio l’analisi di Neumann, allievo di Jung). Le storie d’amore che fanno soffrire, di qualsiasi tipo, costringono ad un’elaborazione della psiche. Quindi non bisogna passivamente lasciarsi sopraffare dal dolore o reagire in modo disequilibrato e a volte persino autodistruttivo, ma assolutamente iniziare un qualche percorso di consapevolezza della propria interiorità e di crescita personale. Un percorso specialistico, valido, comprovato è a mio avviso possibile attraverso la psicoterapia, con uno/una psicoterapeuta con il/la quale si riesce a stabilire una relazione empatica, di fiducia, di solidarietà, di autenticità. Insieme a tale percorso si possono esplorare anche altre pratiche di tipo corporeo e spirituale, tuttavia, dopo anni di esperienza professionale (ed anche personale) sono certo che la psicoterapia è un percorso estremamente preciso e valido per la trasformazione delle sofferenze della vita amorosa in un’elaborazione psichica che aiuta ad una trasformazione e al recupero di energie.
      A tale riguardo esorto tutte le persone che sono ferite nell’anima/psiche a non lasciarsi andare e a ricercare le possibilità migliori per intraprendere una psicoterapia, a volte può essere importante anche un percorso breve, ma è comunque determinante considerare di prendersi cura del proprio mondo interiore – il mito di ‘Amore e psiche’ fa capire che la ragione delle pene di amore è proprio quella di ‘forzarci’ a prenderci cura della propria anima/psiche in termini analitici, simbolici, espressivi, spirituali – ciò si può fare in parte da soli, ma bisogna avere l’umiltà e la ragionevolezza di capire che in certi casi è indispensabile la relazione e il dialogo con figure professionali esperte, in particolare nell’ambito della psicoterapia.
      Purtroppo la concezione della terapia alla quale questa società ci ha abituato si basa sullìidea che vadano curati solo i mali fisici (e talvolta anche con l’uso eccessivo di farmaci, e che non sempre sono necessari). Invece il dolore psichico viene spesso non curato, con conseguenze che talvolta diventano pericolose, anche per la salute fisica. Si crede che la psicoterapia serva ad i pazzi, oppure si va dallo psichiatra a chiedere rimedi psicofarmacologici, oppure ci si tuffa in percorsi pseudoterapeutici poco chiari… ebbene è invece importante considerare che la psicoterapia è la disciplina specialistica affinché il dolore psichico possa essere non solo provvisoriamente attutito (come dovrebbero fare gli psicofarmaci) , ma possa essere elebarato per una trsformazione verso un migliore equilibrio, una conoscenza più profonda di se stessi, e quindi anche dell’amore… è questa la ragione per cui esistono le pene d’amore, per costringerci a metterci seriamente in contatto con la nosta anima/psiche ed averne cura nel profondo.

      Vedi in questo blog l’articolo “Con la psicoterapia junghiana il rospo si trasforma in principe anche senza il bacio della principessa” https://albedoblog.wordpress.com/2010/04/20/con-la-psicoterapia-junghiana-il-rospo-si-trasforma-in-principe%e2%80%a6-anche-senza-il-bacio-della-principessa/

      Un caro saluto
      Pier Pietro Brunelli / Psicologo-Psicoterapeuta

  42. Martina Agosto 2, 2010 at 3:03 pm

    Salve sono una ragazza di 18 anni e da quasi un’anno ho una storia cn un ragazzo di 21 anni.
    Durante l’anno ho passato momenti difficili, non riuscivo a comprendere i comportamenti del mio ragazzo,verso la persona che lui dice di amare;infatti leggendo il suo articolo mi ritrovo a cogliere tanti segnali che mi facciano pensare che il mio partern sia affetto dal disturbo narcisistico.
    Ho dovuto perdonare suoi comportamenti incomprensibili, tra cui un tradimento, nascosto per 2 mesi, neanke rivelato.
    Ho sempre pensato che forse non riesce a dimostrarmi amore, che nn ne fosse in grado..ma mi sto accorgendo che non è così.
    Sembra che usi delle tattiche cn me, come per tenermi in trappola, si destreggia abilmente fra il bene e il male, e in seguito a questo non riesco a capire le sue vere intenzioni e di conseguenza non controllo me stessa e la situazione lasciandomi trasportare dalla sua capacità di manipolare.
    Dopo tutto, vorrei continuare la relazione, ma più di tutti vorrei aiutarlo a uscirne fuori,almeno in parte.
    Le chiedo, gentilmente, di aiutarmi a confrontarmi con un narcisista patologico all’interno di una relazione che si intende continuare e magari mischiare alcuni consigli su come “divertirsi” senza farsi del male.
    Grazie della sua disponibilità. buona giornata.

    • Pier Pietro Brunelli Agosto 2, 2010 at 7:45 pm

      Qui c’è una notevole incongruenza, tu dici: “…i comportamenti del mio ragazzo,verso la persona che lui dice di amare…” prego chiarire.

  43. Matteo Luglio 31, 2010 at 5:29 pm

    Ho letto con molto interesse tutto l’articolo sulla manipolazione affettiva e il disturbo narcisista. Come studente di psicologia mi sento ancora più “stupido” da non aver colto determinati segnali dalla mia ormai ex partner, la quale mi ha lasciato per un altro ragazzo. In questi giorni sto cercando di trovare una motivazione psicologica di fondo a certi suoi comportamenti, e piano piano mi sono avvicinato all’idea che soffrisse (almeno in parte) di un disturbo narcisistico. Oltre a ciò, mi sono anche accorto che certi suoi comportamenti erano manipolatori…ma come faccio a esserne sicuro? Vorrei esporvi succintamente alcune situazioni che ho vissuto.
    1) Agli inizi della storia a letto era molto provocante, ma tutt’ad un tratto arrivava a dirmi “ok, basta così, buona notte”. Insistendo parecchio riuscivo a ottenere un rapporto completo, e con l’andare della storia questa cosa è venuta meno, ma è stata sostituita da dolori e nausee che almeno il 50% delle volte mi costringeva a interrompere il rapporto a metà.
    2) Alcune battute sugli amici, come per esempio “hai visto che L. da quando ha conosciuto i nuovi colleghi ti chiama meno?” oppure “hai visto che i tuoi amici organizzano le cose su facebook senza chiederti niente?”. Io le prendevo come battute, ma se ci fosse qualcosa di più?
    3) Se arrivavo da lei troppo felice mi diceva “come mai sei così agitato? agiti anche me”
    4) Quando le ho detto che avevo partecipato a un concorso per scrittori di racconti horror mi ha risposto “ahah, ma tu scrivi?”
    5) Sminuiva la mia tesi di laurea dicendo che non vede l’utilità. Penso che questa sia una risposta rancorosa al fatto che io avevo detto, forse spiegandomi male, che della sua tesi non capivo la finalità, perché era un lavoro da linguisti, e io in quel campo sono completamente ignorante.
    6) Si è fatta voler bene in famiglia, accompagnandomi, su sua iniziativa, a visitare le mie nonne in casa di riposo.
    7) Spesso diceva di essere stanca e di voler stare a casa. Si offendeva quando non era al centro della mia attenzione e se non mostravo ringraziamenti sentiti anche per piccole cose.
    8) Mi ha lasciato praticamente da un giorno all’altro e ho saputo che frequentava già questo ragazzo. Non mi ha mai chiamato o chiesto di vederci di persona dopo che avevo saputo questa cosa. Nelle mail che mi ha mandato mi ha rimproverato di averla cancellata da facebook, di scriverle delle mail dove avevo sbalzi d’umore che “l’avevano fatta riflettere” e che la colpa della fine della relazione era dovuta a dei miei scatti dei quali aveva paura. Ma precedentemente i motivi che mi aveva detto erano “non c’è più entusiasmo” e “in questo momento non riesco a darti tutto quello che vorrei darti”. Aggiungo solo che era da ottobre che non avevamo un litigio, e lei mi ha lasciato a fine maggio.
    9) Sognava sempre di acquistare borse Louis Vuitton e di vivere in un attico. Si atteggiava spesso da principessina e si attorniava di gente con la quale poteva sentirsi superiore. Anche il ragazzo che ha adesso lo prendeva in giro spesso, dicendo che nessuna donna ci stava con lui e che, pur avendo 32 anni si vestiva come un 16enne.

    Chiaramente non era sempre così, sapeva anche farsi voler bene, soprattutto sul piano materiale, con regali vari.

    Ma più leggo di queste manipolazioni sottili e della personalità narcisistica più rivedo certe cose della mia relazione.
    Voglio vedere più di quello che c’è in realtà?

    • laura Agosto 2, 2010 at 7:11 am

      ciao, mi dispiace davvero, e immagino tu non ci stia troppo bene. io non credo lei fosse affetta da questa patologia penso solo che era una grande egoista, viziata e anche parecchio str……
      da ciò che scrivi, a meno per quello che posso capirne io avendo vissuto una relazione con una persona davvero affetta da questa patologia, non trovo che ti abbia plagiato. io del mio ragazzo ero dipendente e ancora oggi dopo sette mesi, da due che resisto a non cercare più il suo contatto, sento ancora quella dipendenza. ci sono volte che faccio davvero fatica a trattenermi dal chiamarlo e dal ritornare sui miei passi. leggiti il mio racconto se ti può servire. ciao ciao e in bocca al lupo per tutto.

      • Matteo Settembre 14, 2010 at 2:41 pm

        Ciao Laura,
        leggo solo ora la risposta al mio post. Ieri ho avuto la possibilità di parlare di persona con il dott. Brunelli, il quale, dal mio racconto, ha trovato che qualche problema di tipo narcisistico in quella ragazza è presente. Nel mio post precedente sono stato molto succinto, le provocazioni e le manipolazioni erano più a puntura di spillo che eclatanti, anche perché nonostante tutto di carattere ne ho parecchio (e se n’era accorta anche lei quando dopo circa 4 mesi di relazione l’avevo mandata a cagare. Poi è tornata fingendosi una brava psicologa, cambiando superficialmente ma intimamente restando la stessa, aspettando solo l’occasione di vendicarsi quando mi avrebbe fatto più male). Sicuramente tu hai vissuto una storia molto più “pesante”, io, forse anche grazie al fatto di studiare lontano e di vederci solo nei week end (a proposito, chi si faceva più di 700km tra andata e ritorno a week end in auto solo per vederla? ci siamo capiti…) non è riuscita a plagiarmi più di tanto. Immatura lo era eccome, ma aveva anche un certo talento ad “addolcirmi l’io” e a rovinare i momenti in cui ero felice (o mentre stavamo passando una bella serata). Ora sto decisamente meglio, piano piano me ne sto facendo una ragione, e il seppur relativamente breve colloquio con il dott.Brunelli mi ha decisamente aiutato. Spero che anche tu stia meglio, dal tuo racconto ho visto quanto è stata dura per te.

        • Pier Pietro Brunelli Settembre 16, 2010 at 4:10 pm

          Io ringrazio chi mi ringrazia e sono molto contento quando vedo che i miei pazienti stanno meglio e anche quelli che partecipano solo al blog. Perciò non vi nascondo che i ringraziamenti e le vostre buone notizie mi aiutano molto a lavorare con impegno e con uno spirito di vera solidarietà. Detto ciò però voglio chiedere ai mei pazienti di evitare di portare nel blog commenti e osservazioni relativi ai colloqui personali con me, ciò non fa bene all’analisi che è un luogo e un tempo molto personale e riservato, com un laboratorio che deve essere il più pssibile ‘ermetico’, intimo, privato, sia per se stessi, sia per me e sia per gli altri ch magari non possono o non si sentono di venire a consulto da me e che potrebbero inconsciamente sentirsi in svantaggio… questo non deve avvenire, siamo qui per aiutarci a pari livellodi soldarietà, le testimonianze, anche se scaturiscono in seguito a colloqui sono lecite, ma senza indicarne la fonte (cioè si può dire: “ho compreso o non compreso certe cose da un consulto, dall’analisi, oppure mi sono state util o no, ma senza dire il nome dello psicoterapeuta, né il mio né quello di un altro) e soprattutto i pcommenti al blog possono servire sia come sfogo, elaborazione, modo di esprimere il dolore e sia anche com consiglio, come aiuto per gli altri, come testimoninza nel voler tranquilizzare e dire che ce la si può fare… Allora un abbraccio a tutti.

          Pier Pietro Brunelli
          Psicologo – Psicoterapeuta

      • Matteo Settembre 17, 2010 at 5:11 pm

        Mi scuso per aver riportato le cose dette durante l’analisi, ma la sensazione di sollievo che ho avuto dopo il colloquio mi ha spinto a postare ciò che ho postato ;) Comunque leggendo altre testimonianze mi accorgo di quanti (sia uomini che donne) si siano trovati di fronte una persona apparentemente fragile, ma che nascondeva un lato più o meno cattivo. Trasformare la malattia in una benettia è anche capire cosa abbiamo vissuto e trarne insegnamento. E soprattutto evitare di diventare vampiri anche noi. Dopo questa storia con una persona così ho avuto l’occasione di poter iniziare una storia con altre ragazze, ma non ho voluto per non passare al “lato oscuro” anch’io e usare una povera ragazza innocente per dimenticare una str…
        A freddo mi rendo conto che quei sensi di colpa fortissimi che era riuscita a mettermi addosso sono tutti miei punti deboli che lei aveva “scoperto” e che aveva sfruttato per abbattermi ancora di più. Ora come ora provo una fortissima delusione e un po’ di scoramento. Ma come diceva Beppe Grillo “il cervello è l’organo più coglione che abbiamo”, ma io aggiungo che piano piano ci arriva a capire le cose ;)

        • Pier Pietro Brunelli Settembre 18, 2010 at 10:32 am

          Seminario: “Il Narcisismo patologico e distruttivo nelle relazioni affettive. Trasformare il danno psicologico in un’esperienza di crescita”

          Coloro che subiscono o hanno subito manipolazioni, inganni e violenze psicologiche nell’ambito di relazioni affettive e fiduciarie caratterizzate da narcisismo patologico, hanno bisogno di comprendere e di elaborare tale esperienza negativa, al fine di non incombere in uno stato psichico traumatico e destabilizzante. Il seminario fornirà – ad un piccolo gruppo di partecipanti SU PRENOTAZIONE – strumenti di analisi e un’introduzione a specifiche pratiche di “Immaginazione attiva” per potersi auto-aiutare e risollevarsi .

          ROMA –
          Sabato 2 ottobre ore 15 – 18,30 – Domenica 3 ore 9, 30 – 13, 00 Presso Borghetto di Roma: http://www.borghettodiroma.it
          Colloqui individuali : Venerdì 1, Domenica pomeriggio, 3 Lunedì 4 .

          Per partecipare al seminario e per i colloqui individuali è indispensabile un preventivo colloquio telefonico con il
          Dott. Pier Pietro Brunelli Psicologo – Psicoterapeuta – contatti: http://www.albedoblog.wordpress.com/info/

          Avvertenza, c’è un problema per la pubblicazione di nuovi commenti, per adesso si può partecipare con le repliche.

          INTRODUZIONE

        • Pier Pietro Brunelli Settembre 20, 2010 at 8:05 am

          Nella vita la sofferenza c’è sempre e c’è anche per i narcisisti patologici, c’è quella normale come per tutti e poi arriva loro anche quella che hanno ribaltato sugli altri… comunque sia, lei se dovesse rinascere e potesse scegliere preferirebbe essere Anna Frank o Hitler? Ci pensi bene, lo so che è difficile una risposta veramente sincera. Certamente la mia domanda non deve essere presa come una provocazione a riflettere piuttosto che come un paragone esagerato, in quanto le sofferenze di Anna Frank e la crudeltà di Hitler sono ad un livello di senso estremamente differente rispetto alla relazione tra un narcisista patologico e la sua preda. La ‘preda’, già ferita e per questo ulteriormente aggredita (come fanno le iene con gli animali feriti) ha nel nostro caso (del narcisismo) molti vantaggi in più rispetto al suo aggressore. La preda ha avuto e potrà avere (dopo il superamento del trauma) la possibilità di provare l’amore e di raffinare questa sua capacità di amare, comprendendone le cecità eccessive, i diffetti, gli egoismi… nella vita l’Amore è importante, non crede? Lei accetterebbe di essere come un narcisista patologico, cioè come una persona che non può veramente amare nessuno, e si illude tuttalpiù d’amare (per un po’) soltanto chi provvede ai suoi interessi ai suoi egoismi e alle sue manie di grandezza? Lei vivrebbe una vita nel dubbio di non essere mai riuscita veramente a capire cos’è l’Amore, inventandosi maschere, ipocrisie, manipolazioni per stare a galla nel modo migliore tirando sotto gli altri, in particolare chi la ama? Lei sceglierebbe di non soffrire per amore a patto di non provare amore, ma solo desiderio interessato che si approfitta dell’altro? Veda lei… Io preferirei essere stato preda di un narcisista patologico, ma sapere che ho amato e che posso avere, una volta superato il trauma, sviluppare la gioia di tornare ad amare, ma in modo nuovo, più elevato, riconoscendo che mi ero innamorato in modo infantile a causa della mia ferita di una iena/vampiro… io non vorrei mai, pur di non soffrire, essere una iena/vampiro o un piccolo Hitler, preferisco soffrire e vivere questa vita il più possibile nella pienezza delle emozioni e delle sensibilità (perfino come ha vissuto Anna Frank, così come ci racconta nel suo diario), preferirei addirittura aver vissuto con la capacità di amare senza esserne corrisposto che con la capacità accanita (patologica) di sfruttare l’amore degli altri… poi stia sicura che in un modo o nell’altro, a tempo debito, chi deve pagare paga, come ha pagato Hitler… e comunque anche se apparentemente non dovesse pagare in modo eclatante la paga per aver vissuto una vita senza aver provato le emozioni e i sentimenti più autentici e belli, e questa è già veramente una grande punizione. Infine come e quando diavolo i narcisisti patologici la paghino diventa secondario, l’importante è che la preda riesca a risollevarsi, diventerà allora non più una vittima, ma un MARTIRE dell’Amore, la sua sofferenza diventerà un sacrificio in nome dell’Amore, la sua vita dovrà scoprire un nuovo senso dell’Amore e allora farà del bene a sé e a coloro che lo meritano, e allora non sarà più un martire, ma una persona libera, con la ferita guarita, così sarà pronta per incontrare un amore più vero se il destino così vuole, e quindi una persona che a sua volta merita amore e che quindi sarà molto migliore della iena/vampiro traumatizzante… Mi creda, meglio essere feriti, essere amorevoli, coscienti e curarsi, piuttosto che ferire, essere odiosi, incoscienti e incuranti (e questo anche al di là del narcisismo patologico).

  44. Pier Pietro Brunelli Luglio 30, 2010 at 9:07 am

    Buongiorno

    Informo che dal 6 al 9 agosto ricevo a Modena (inclusi Sabato e Domenica).
    Per eventuali informazioni e appuntamento è necessario scrivermi o telefonarmi entro Martedì 3 agosto.

    Cordialissimi saluti e buone vacanze “NARCISSISM FREE”

    Pietro Brunelli

    02/8376990 – 339/1472230
    e-mail: Pietro.Brunelli@fastwebnet.it _______________________________________________

    Psicologo-Psicoterapeuta – Ordine degli Psicologi Lombardia n.03/6614
    Specialista in Comunicazioni Sociali (Università Cattolica di Milano).
    Dottore in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo (DAMS Università di Bologna).

    http://www.albedo-psicoteatro.com http://www.copysauvage.com http://www.albedoblog.wordpress.com

  45. isabella rossi Luglio 29, 2010 at 12:28 pm

    È possibile avere il test tdN? Sarei molto interessata a capire l’entitá del mio trauma da incontro con una personalitá narcisitica dalla quale sto uscendo o meglio sto sforzandomi a costringermi ad uscire con tutta la forza della mia consapevolezza e con buone letture come il vostro blog!
    Grazie

    • Pier Pietro Brunelli Luglio 29, 2010 at 12:51 pm

      Per richiedere il TdN è necessario telefonarmi (vedi riferimenti pagina info) in quanto sono necessari alcuni chiarimenti che posso dare solo a voce, ciò nel rispetto della deontologia professionale e delle normative inerenti ogni tipo di diagnosi e terapia (essendo il sottoscritto Psicologo/Psicoterapeuta iscritto all’Ordine).
      Un caro saluto
      Pier Pietro Brunelli

  46. laura Luglio 26, 2010 at 8:33 am

    buon giorno, oggi sto malissimo, nonostante sia cosciente del fatto che era negativo per me mi manca terribilmente oggi. vorrei chiamarlo, sentirlo, vederlo, e resistere è davvero difficile.
    ma perchè non riesco ancora a dimenticarlo? perchè in certi momenti tendo ancora a vedere solo la realta che lui aveva creato e non quella che ho visto e sentito io?
    perchè mi dico : magari era tutto vero? magari lui diceva la verità e sono io che ho buttato tutto?

    • Pier Pietro Brunelli Luglio 27, 2010 at 7:12 am

      Certe relazioni negative agiscono come una specie di droga, quando si esauriscono si entra in una sorta di crisi di astinenza. In particolare la parola narcisismo è collegata a narcotico, e in effetti la dinamica narcisista è particolarmente narcotizzante. Nelle fasi di astinenza , oltre ad applicare i rimedi della saggezza, è importante chiedere un sostegno, in emergenza a qualsiasi medico, ma se è possibile ad uno psicoterapeuta, al fine di procedere al più presto ad un processo di disintossicazione psichica.

  47. caterina Luglio 25, 2010 at 11:57 am

    Gentile dottore,Visto che lei tratta il problema dalla parte di chi viene accusato di stalking
    forse è lei la persona più adatta a darmi un consiglio per lasciare una persona che non vuole assolutamente e che minaccia di dire tutto al mio compagno.
    Devo per dire tutto al mio compagno e lasciare che lui si sfoghi dicendo a tutti della nostra relazione ,ai miei a lui e sul lavoro?.oppure rimanere con questa persona finché si calma?
    Ne ho parlato con altre due persone che mi consigliano di denunciare ma secondo me innescherei solo un desiderio di violenza in lui, che mi consiglia ? grazie per l’attenzione e cordiali saluti.

    • Pier Pietro Brunelli Luglio 26, 2010 at 12:22 am

      Gentile Signora io tratto il problema da psicologo non da giurista, perciò il mio dovere è aiutare psicologicamente tutti, e inoltre ervitare che la criminalizzazione di certi comportamenti non comporti l’impoissibilità di trattarli in termini psicologici. La legge sullo stalking come è concepita è una mostruosità, in quanto invece di fornire un aiuto e un controllo psicologico criminalizza in modo disumano, aumentando così i rischi di tensioni, esaperazioni e interpretazioni allucinanti come la sua. Spero lei sappia che non si può denunciare una persona di qualsiasi reato se non lo si è compiuto, sebbene si possa fare una ‘soffiata’ se si teme che qualcuno possa compiere un reato o se si richiede protezione allae autorità competenti per un reato possibile. Quindi il fatto che lei voglia adoperare strumentalmente la legge per stalking affinché una persona eventualmente non la sputtani è assurdo, semma se la sputtanasse dovrebbe denunciarlo per diffamazione e calunnie. D’altra parte se lei si fa un’esame di coscienza se quesata persona è giunto a fare tali minaccie e continua ad avere una relazione che lei ha accettato di avere e accetta ci sarà qualcosa che non è anadato correttamente da ambo le parti. Allora visto che vi potete parlare si può ipotizzare giusta una consulenza psicologica che vi aiuti a negoziare prima che esploda un casino. Il deterrrente legale giusto che lei può usare contro questa persona, non è la mostruosità della legge sullo stalking (mostruosità perché si limita creare mostri criminali laddove c’è disperazione amorosa e perché tutte le persone incapaci di abbandonare senza comprendere e aiutare l’abbandonato, tentano di adoperarla, per ferire ancor di più l’abbandonato e, perfino, creandogli trappole per poterlo meglio denunciare – casi che esistono, che restano ancora molto occultati perché ai giornalisti fa piu gioco sbattere i mostri in prima pagina e perché i processi non sono stati fatti (dove si dimostrerà che spesso si tratta di false accuse – insomma una vergogna diusumanam, che non protegge, ma peggiora la sicurezza delle donne perché crea nel persecutore progetti effettivamente criminoidi, laddove si tratterebbe di accettare una mediazione psicologica, mediazione che i perseguitati spesso rifiutano o non richiedono, ritenendo che è meglio denunciare, così puniscono meglio…) Insomma la sua mail indica che siamo giunti alla follia, si ricordi che per denunciare per Stalking bisogna anche dare qualche spiegazioncina circa il presunto stalking, provi ad andare dai Carabinieri e dire quello che ha detto a me vdrà che glielo spiegano. Ma se le vuole adoperare illegalmente la legge, stalkinizzando il suo amante con trappole, malintesi, falsi appuntamenti, per sviluppare prove sul suo stalkinaggio, molti lo fanno, provi a farlo anche lei… tuttavia bisogna stare molto attenti a barare perché i giudici non sono ingenui e potranno certamente scoprire il misfatto di falsa denuncia per stalking con il risultato che lei si beccherà una bella denuncia per diffamazione. Alcune persone tengono sotto scaco l’amante minacciandolo continuamente di denunciarlo per stalking se non si comporta in un certo modo. Oggi al primo disappunto si tira fuori lo stalking. Molte donne si fanno un vanto di aver avuto almeno uno o un paio di stalking, oppure come lei, alla prima osccasione complessa cercano di servirsene come arma indebita. Purtroppo quando si sceglie di avere rapporti promisqui c’è sempre qualche rischio, non crede? Allora per evitare il peggio si cerca di affrontare il problema innanzitutto con supporti psicologici e con una chiara, e soprattutto onesta, informazione sul piano legale. Io se fossi in lei inviterei il suo amante ad un perorso di consulto psicologico al fine di trasformare nel modo più sereno posdsibile la relazione, sarebbe auspicabile diuventaste amici, evitando di disturbare i carabinieri che sono impegnati in ben altri incarichi, incluso quello di difendere le donne che veramente hanno bisogno di essere difese e le persone più deboli, cosa che oggi hanno più difficoltà a fare proprio perché vengono sempre più spesso chiamati a risolvere beghe personali ed esagerate e false accuse di stalking. In generale quindi, io non vedo il problema dalla parte dello stalker, questa è un’assurdita’, io vedo il benessere per tutti senza che si arrivi ad atti nocivi e alla criminalizzazione, e questo anche affinché le forze dell’Ordine abbiamno davvero più tempo da dedicare alle persone che con chiara evidenza meritano una speciale tutela. Ricordo che la denuncia per molestie era già un deterrente, mentre l’abomivele legge stalking italiana e una presa in giro per tutti, peggiora, il problema, non lo risove, criminalizza il masachile in generale anche se dice di essere uguale per tutti, indebolisce le donne riducendole al rango di prede in fuga, viene considerata la mazzata finale delle relazioni e conduce a fantasie di difesa aggressive improprie e dannose.

  48. laura Luglio 20, 2010 at 9:15 am

    nb: per carità anche io ho i miei seri momenti di buio, e a volte mi viene il terrore che torni all’attacco, perchè comunque sento ancora come una specie di legame con lui. la sua capacità di stravolgere il mio modo di vedere la realtà è sempre stata assai efficace ed ho paura che possa riaccadere, e che di nuovo riempia la mia testa di tanta tanta nebbia che a poco a poco sto cercando di mandare via con tanti esercizi di realtà, cioè rianalizzando gli eventi in base solo a ciò che ho visto, toccato, sentito togliendo ogni suo discorso fuorviante. e questo blog, tutti i vostri interventi e gli scritti del dottor brunelli mi aiutano davvero moltissimo.
    grazi e grazie a tutti.

  49. Gianna Luglio 19, 2010 at 2:34 pm

    Ciao non so se la mia storia sia legata al narcisismo , è durata quasi tre anni ,sicuramente però è una storia malata , fatta di magia all’inizio e poi di rifiuti da parte sua , mi voleva solo esclusivamente mentalmente , i rapporti completi lo mettevano in crisi , e quando si è accorto di avere una grande passione nei miei confronti mi puniva psicologicamente con il suo modo di fare consapevolmente per ferirmi , tutte le volte che ci siamo incontrati , pur desiderandomi trovava sempre una scusa per non avere rapporti completi con me , durante la nostra prima intimità lui era impaurito disperato si sentiva in colpa per avermi sporcata ,ed io cercando di tranquillizzarlo gli dicevo che è semplicemente un atto d’amore , oh davvero difficile raccontarsi io poi non so scrivere ,infatti ho scritto riscritto la storia ma ogni volta cancello , non so il perché… insomma ritornando al racconto ho deciso di chiudere questa storia strana, pochi giorni fa, sono disperata mi sento sola , ma so che attraverso questo amore malato non ho fatto altro che farmi del male , vorrei saper scrivere è troppo lunga dovrei raccontare di me del mio passato o del suo , un amore magico che poi è sfociato nelle nostre frustrazioni , lui voleva avere il potere ed io mi ribellavo continuamente , sapete nel tentativo di scrivere la storia mi sto accorgendo che davvero ho fatto bene a lasciarlo , io non so ma ho provato per lui un sentimento molto forte che non avevo mai provato in tutta la mia vita , se non avesse le sue paure sarei stata la donna più felice del mondo , non credo che potrò dimenticare facilmente stavamo bene insieme, tra noi c’è sempre stata una complicità stupenda …ma appena si toccava la sfera intima diventava aggressivo arrogante iniziavano le punizioni fatti di interminabili silenzi che mi ferivano molto , in tre anni non mi ha mai chiamato con il mio nome mi chiamava “senti ascolta” ci sentivamo tutti i giorni trascorrevo la mia giornata con lui al telefono per via della nostra distanza chilometrica , la prima telefonata della mattina io gli chiedevo “come stai” lui rispondeva “bene” senza chiedermi io come stavo se avevo bisogno di qualcosa …. devo avere la forza di dimenticare , non sarà facile anche perchè , mi vengono i mente i primi sei mesi dove lui fu seducente ,romantico ,sensuale….dopo la tragedia….wow è davvero difficile scrivere , detto tra noi ho paura di scoprire che forse sono io quella che ha dei seri problemi …ciao Gianna.

    • laura Luglio 20, 2010 at 7:15 am

      ciao ,
      credo proprio tu abbia fatto bene a lasciarlo. La sessualità in un rapporto è importante, e se questo è così tormentato poi diviene frustrante anche la relazione. Non avere fretta, tieniti impegnata il più possibile, buttati nelle cose che ti piacciono, e se non ne hai scoprile……..prima o poi passa, è il corso naturale delle cose. ti auguro ogni bene.
      ps: scrivere aiuta perchè liberi i tuoi pensieri, e non importa se scrivi bene o male nessuno qui ti giudica, anzi…
      laura

  50. laura Luglio 15, 2010 at 3:27 pm

    Ciao a tutti,
    io non so se ciò che ho incontrato sia vittima di questa patologia piuttosto che un mitomane, o qualcosa d’altro. Non farò una descrizione sintetica perché le cose ancora per me, o meglio nel mio profondo io, non sono ancora così limpide da poterlo fare.
    Perciò narrerò i fatti, sintetizzando e riportando solo gli aspetti più clamorosi.
    Innanzitutto sono una donna oggi trentenne madre di due bambine avute in età molto giovane dal mio matrimonio fallito. E durante la fine di questo legame ho incontrato questo personaggio più giovane di me di 5 anni ( all’epoca io avevo 26), ad un corso per lavorare come istruttore di nuoto. Ripensando a quel momento ricordo la mia prima impressione: bello, intelligente, parecchio logorroico e molto molto presuntuoso ed arrogante. Lo conosco meglio e si dimostra dolcissimo, ipersensibile ai miei problemi ed inizia a dipingermi come la donna della sua vita , mi fa sentire la migliore al mondo. E in tutto ciò non c’è nulla di male, anzi dovrebbe essere la normalità di ogni rapporto nei suoi inizi. Lui è ancora studente e lavoricchia partime, quindi con pochi soldi, ma soprattutto viviamo a 180 km di distanza quindi ci si frequentava solo nei weekend , senza le mie bambine, e ovviamente, poiché io ero automunita, andavo praticamente sempre da lui. Per un motivo che oggi forse mi spiego con istinto materno, io non gliele volevo far conoscere, lo tenevo lontano e questo divenne motivo di molte liti nelle quali mi diceva: “in più che io mi metto in una situazione cosi complicata nella mia giovane età, dove non ho una pagina bianca, dove sicuramente meriterei di averti senza questi problemi, tu non mi reputi degno di loro???” insomma faceva sentire me uno schifo e che dovevo quasi essere grata che uno come lui dedicasse attenzioni a me……. E alla fine è riuscito a farmelo pensare veramente.
    Cosi mi dava della stronza e dell’egoista se magari dicevo che volevo passare un weekend da sola con le mie figlie, perché lui aveva bisogno e se non passava gli esami incolpava me che lo facevo litigare e quindi lo distraevo.
    Piu avanti mi presenta ai suoi al quale non dice che io sono separata e ho due filglie ma mi promette che lo farà. Gli credo e successivamente mi dice che loro hanno capito senza doverlo proprio esplicitare. Ci sono andata un’altra volta e mi sono resa conto che non era vero e da quel momento non sono piu voluta andare. A me di reggere le sue palle non mi andava e poi quelle stesse offendevano me le mie figlie.
    Passa un anno e nella sua casa mentre lui lavorava, volgo del mio lavoro sul suo pc dove c’è aperto il suo messenger. Arriva una chat da una ragazza, e cosi leggono tutti i post precedenti. Mi sento male nel leggere cosa scrive :”con la mia ragazza è finita ho avuto un ritorno di fiamma con la mia ex, ne ho conosciuta una ad un corso e una sulla metro……ecc ecc” cosi guardo anche tutte le sue altre conversazioni con donne presenti nei suoi contatti. In tutte fa il piacione, invita di qua e di la….mi sento morire vado fuori dal suo posto di lavoro e gli urlo tutto quello che ho letto in faccia. Vi chiederete e lui???
    Non sembra possibile nemmeno a me il dire che ho creduto alle sue giustificazioni strampalate. Lui fin dagli inizi diceva di avere fatto il militare nel suo paese di orgine in medio oriente del quale non farò nome, e che li ritornando in italia lo avevano messo a fare una sorta di agente per la sicurezza, quindi gli davano viaggi da fare e comunicazioni, robe e racconti confusi che mi fanno solo male a ripensarci.
    Bene lui mi disse che quelle conversazioni erano messaggi in codice, dove in realtà si parlava di armi e quant’altro. E inizio un discorso che durò davvero 5 ore. Fatto di racconti di guerra di sue sofferenze , di cose orribili viste e fatte e della sua volontà di uscire da questo giro.
    La relazione prosegue ma ovviamente non come prima, perché provo ad andare a vanti ma la cosa puzza. Lui risponde poche volte al telefono dicendo che studia, oppure che lo dimentica o che si scarica di botto da solo il telefono ( cose che sono probabili ma non cosi frequentemente come a lui).
    E POI LUI AVEVA SEMPRE LA SCUSA PRONTA ANCHE SE SPARIVA PER TUTTA LA NOTTE E DICEVA CHE IO ERO TROPPO MALFIDENTE E CHE AVEVO DEI PROBLEMI GRAVI DI INSICUREZZA CHE MI FACEVANO REAGIRE COSI, ALLA FINE LUI SI ERA MAGARI SOLO ADDORMENTATO.

    Dopo un anno e mezzo di relazione lui mi lascia accusandomi di essere una grandissima egoista, una malfidente e che non sopporta il fatto che io ho guardato nelle sue cose.
    Io mi dispero cado i depressione dimagrisco da non stare piu in piedi e maledizione a me scatta quel meccanismo: lui non andrebbe a fare il piacione o altro altrove se io fossi piu buona e piu dolce con lui. Cosi lo rincorro mi prostro a lui come uno zerbino. Da quel momento sono diventata totalmente la sua vittima.ho annullato totalmente me stessa e sono stata per un anno e mezzo in balia dei suoi desideri, capricci e bisogni.
    Vedo che è diventato molto piu freddo e qualche cosa mi dice che c’è sotto qualche cosa. Tramite la mia conoscenza dell’informatica riesco ad entrare nella sua mail dal mio pc, per cercare di capire cosa accade. Era giugno, per precisione il 7 giugno, e io trovo comunicazione tra lui e alcuni suoi amici\che inerenti alla prenotazione per la data 21 agosto di una nave per andare in sardegna tutti loro. IO NON SAPEVO NULLA ANZI LUI ORGANIZZAVA DI VENIRE CON ME. POCO DOPO TROVO UNA SUA LETTERA-MAIL ALLA SUA EX DOVE LE DICE CHE DAL 5 AGOSTO AL 18 RIENTRERA NELLA TERRA NATIA E CHE SPERA DI TROVARLA LAGGIù E CHE SE NON POTRA ALLORA MAGARI POTREBBERO FARSI UN WEEKEND ROMANTICO A PARIGI.
    Perché non l’ho lasciato???semplicemente perché pensavo che magari era come diceva lui comunicazioni in codice. E se glielo avessi detto lo avrei perso e che il modo migliore era verificare nel concreto cosa sarebbe avvenuto. Cosi aspettai e mi logorai. Arrivo agosto e lui il 5 parti dicendomi che era stato chiamato a fare il riservista………………..ma io sapevo che non era cosi …………………e che da laggiu mi avrebbe scritto mail e che mi amava. Io andai al mare con le mie bimbe per distrarmi e non gli scrissi come lui aveva chiesto. Dopo quattro giorni mi scrisse dicendomi che ero una stronza che si divertiva al mare mentre lui era giu che gli sparavano addosso. E ogni giorno raccontava di cose che se non avessi saputo la realta delle cose, ovvero che era in vacanza, mi avrebbero spaventato a morte e messo in uno stato di forte apprensione per lui: LUI MI FACEVA CAPIRE DI ESSERE IN PERICOLO DI VITA.
    Gli ho trovato il biglietto aereo di ritorno dalla sardegna. Andai a sua insaputa all’areoporto per vedere se realmente era su quell’aereo……………..e c’era bello abbronzato con i suoi amici. Non mi feci vedere stavo troppo male ma gli scattai una foto con il cellulare. Una cosa devo dire in tutto quel tempo speravo solo di non trovarlo all’areoporto, speravo che per quanto assurde le sue parole fossero vere.
    Mi racconto che al ritono su un volo dalla terra nativa dove faceva fino al giorno prima il riservista, e diretto a marsiglia il treno fece fermata in corsica per fare benzina, lui scese e prese il traghetto per la sardegna. Dove raggiunse i suoi amici sapendo che li avrebbe trovati li all’aeroporto di alghero la sera prima del rientro a milano. Questa versione ebbe il coraggio di raccontarla a mia madre la quale mi disse che era un pazzo. Lui mi fece il solito lavaggio del cervello ed io ricominciai. Sono andata avanti fino a gennaio, poi una delle mie figlie senza volerlo mi apri gli occhi, dicendomi che non capiva cosa stava succedendo e che soffriva nel vedermi cosi triste. Allora mi dissi no lei non deve soffrire per via delle mielle illusioni, speranze false, e lavaggi di cervello che quello mi fa.. cosi ho raccontato tutto a tutti i miei amici, al mio ex marito, a chiunque per ricordami di non tornare indietro e per una sorta di volontà di ognuno di noi di non perdere la faccia di fronte alle persone che ci vogliono bene. Ed io se fossi tornata o tornassi indietro pederei la stima delle persone a cui voglio bene,e questo è stato ed è il mio piu grande deterrente.
    Quando l’ho lasciato ha detto che io sono solo una vittima di me stessa, che ero un letto malato, che sono una malfidente per natura e che io l’ho rovinato……insomma messaggi e lettere lunghissime tutte basate su queste cose delle quali una la riporto nuda e cruda togliendo nomi:

    tu con me non sei stata brusca, sei stata una merda sleale e te ne sei vergognata…dicevi al telefono che ti vergogni di quello che hai detto e fatto intorno alle mie vicende..
    io nn voglio girarci intorno..
    le cose o sono accadute o non sono accadute, o sono stato una merda che si inventava una marea di balle e colossali e quindi sarei veramente uno psicopatico o sono stato una brava e rara persona, quella di cui ti sei innamorata..
    non c’e’ via di mezzo..ti rendi conto della gravita’ delle accuse che mi hai fatto? e questo nonostante avermi controllato ciclicamente x 2 anni?? o io sono uno schifo o sono scagionato da quelle accuse…tu avevi e hai una paura folle di quelle debolezze tue, non mie, quello che mi dici “misterioso” non esiste e non è mai esistito, i doppi lati li hai avuti tu ed hai fatto una gran fatica a gestirli, in parte bene ed in parte molto male..io sono sempre stato quello solare sincero ed onesto, e per quanto ho creduto pericoloso parlarti di certe cose ho ritenuto piu corretto farlo,con i dovuti filtri. quelle cose in quanto “non convenzionali” sono una scusa..laura ti devi decidere, o sono il diavolo che mentre faceva il teatro alle tue figlie e ti si scopava e prendeva le tue torte si trombava il resto del mondo e aveva una vita parallela o sono la persona piu speciale che tu abbia mai incontrato..è questione di una debolezza tua non mia..non so cos altro avrei potuto e dovuto fare in buona fede…io non ho scelto di esser vittima di quelle cose, ho scelto in tutti i modi di tirarmene fuori e quando tu indirettamente hai avuto la possibilita’ di vederle mi hai reso ancora piu vittima xke è piu facile pensare a quante altre tentazioni al di fuori di te potevo esser esposto piutosto che stare con te….non esiste un me misterioso, esiste un me buono, che ti ha fatto tanto innamorare, hai incontrato nel momento piu duro della tua vita in cui x molto tempo esistevi solo tu, che ti ha aiutato a rialzare la testa, ad avere fiducia in te stessa, che ti ha ridato tanto sorriso, speranza, che voleva condividere tutto e che aveva un progetto con te….cosa piu avrei dovuto fare dopo ? darla vinta al passato e consolarti x tradimenti mai avvenuti ?o farti vedere che ho le palle di lasciare stare le tue lagne ,conscio che il tuo amore è piu forte, guardare avanti e mettermi a studiare x il NOSTRO futuro? quest ultima è stata la mia scelta, e la mia concetrazione è stata presa come distacco, come fai a dire che non sai chi ero porco zio (x non dire altro)???? mentre io studiavo tu ti facevi prendere da queste follie?? e ora devo sapere che te ne vai in marocco a viaggiare con chissa quanti sconosciuti mentre io staro qui a studiare come un dannato e poi mi dici che ti dispiace non goderci i nostri momenti di costruzione di coppia??? beh con tanta rabbia dal cuore ti dico che stare a torso nudo in una giornata d estate con le finestre aperte ad imbiancare insieme le pareti del nostro nido e farci i gavettoni vale 1000 dei tuoi fottuti viaggi con una guida marocchina..
    laura, sei una persona grande con tante preoccupazioni, un lavoro da fare due figlie da crescere, hai bisogno di una scusa a cui aggrapparti dopo tanto amore, qualcosa in cui credere e lo hai fatto, con una cosa che poteva suonare molto vera e hai provato a distruggere le cose scappando ed infamandomi con i tuoi cari..ma tu in fondo al tuo cuore sai chi sono perche’ 2 persone cosi’ non possono convivere in una, questo è provato dai fatti, oltre dai sentimenti che altrimenti non nutriresti piu’.. tu ti sei allonatanata, siamo distanti fisicamente, ti sei strafatta i cazzi tuoi, sei stata una merda con me, io ho fatto solo il tuo gioco sperando in un tuo ritorno e ti ho reso le cose ancor piu facili e se io non fossi stato solo quella persona buona che sai ,ora non saresti di certo innamorata, xke hai i tuoi spazi, il tuo tempo e le occasioni x conoscere persone, x radicare le tue convinzioni su quanto misterioso e pericoloso fossi, eppure mi ami…sei tu che devi risolvere le tue cose interne, non sono “le mie ferite irreparabili”, io a differenza tua non ho permesso alle mie cose di farmi perdere di vista le cose vere, le cose giuste e quelle x cui lottare..tu permetti a queste tue debolezze di attaccarsi a qualsiasi cosa nel momento in cui puoi esser vulnerabile…sembra che ci sia una parte di te che cmq cerchi di ferirmi, e i complimenti che ti fan piacere, e i viaggi e di qua e di su e giu..i viaggi che il tuo cuore si faceva con me non li hai fatti pero’ eh ??sei una stronza..
    cosa pensi che passera’? aspettando cosi’, perdendoti le nostre cose? io ho lottato tutta la vita contro il male, il male delle altre persone e il male che situazioni tragiche possono formare in te, contro la debolezza e i meccanismi che mi rivolgi contro, non sono mai stato fermo a farmi divorare come hai fatto tu (c’e’ tanto da divorare se sei ancora li che mi ami? non è il caso di muoversi ?) ..non capisco come da una come te possano uscire parole del tipo “male irrimediabile”, dai noi, dalle mie cose? ma come ti permetti??irrimediabile è la morte, uno stupro, una violenza..io cosa ti ho fatto???????? sai che avresti potuto vivere senza sapere nulla di nulla se fossi stato una macchina come prima? cioe solo se non fossi stato innamorato probabilmente… io ho sempre scelto x il bene, sono sempre stato sincero, non ti ho mai e dico mai contrallato…io ho sempre scelto NOI !! ho fatto tutto quello che potevo fare e di piu, che cazzo stai ancora li ferma o a ferire se mi ami?? non ci sono vie di mezzo, non ti ho tradito a meta’, o sono un pazzo o sono quello della poesia..una cosa implica l altra..
    dimmi che sono un pazzo allora, e ti rispondero’ che penso che il problema sia tuo…oppure dimmi che mi ami e ti rispondero che pure io e tanto..
    a te la scelta..sei tu che scegli di esser vittima o di non esserlo
    2 anni vittima di uno psicopatico che giustifica tradimenti con spy stories o tanti anni vittima ti tanto amore con una persona che ti ama.

    io sto malissimi perchè ancora sento il suo potere su di me, sono passati sei mesi, ma fatico tanto a dimenticare.
    grazie a chi avrà la pazienza di leggere.
    laura

    • GILIOLA Gennaio 24, 2012 at 10:25 am

      E’ VERAMENTE UNO SQUILIBRATO! SI FA LA DOMANDA E SI DA LA RISPOSTA: E CHI PUO’ DARLA ESATTA, SE NON LUI STESSO? ROBE DA…MATTI!!! BISOGNA PROPRIO ESSERE ANCHE NOI MALATI AFFETTIVAMENTE PER CADERE IN QUESTE MISERE TRAPPOLE DA TOPI,…POLLI!!! HANNO RAGIONE LORO A DIRE CHE CE LA SIAMO CERCATA E…VOLUTA!!!
      CIAO E GRAZIE GILIOLA

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