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NARCISISMO E TRAUMA SENTIMENTALE

Il narcisismo patologico e la ferita narcisistica nel ‘vampirismo affettivo’.

Leggere  questo articolo e se si vuole parteciparvi con commenti,  può essere di grande aiuto a voi e ad altri, ma una prima raccomandazione importante è la seguente: si tratta di informazione partecipata e non di psicoterapia o consulenza online (informazione divulgativa, ma concepita attraverso testi aventi valore scientifico e filosofico). Perciò fatene buon uso, non traete conclusioni affrettate, non fate scelte avventate, non giudicate nessuno e non sentitevi giudicati. Per ogni perplessità cruciale, fate riferimento a specialisti oppure chiedete un consulto personalizzato (info: https://albedoimagination.com/)

incubusAl termine dell’articolo collegamenti a video you tube con Pier Pietro Brunelli su Narcisismo patologico e trauma sentimentale (si consiglia di leggere prima l’articolo e i commenti).

BUGIARDI E IPOCRITI NELL’ANIMA – MANIPOLATORI AFFETTIVI – LOVEKILLER – VAMPIRI SESSUO-SENTIMENTALI…
scientificamente detti: NARCISISTI PATOLOGICI (… patologici ma anche patogeni?).

Pier Pietro Brunelli (Psicoterapeuta ad orientamento junghiano)

Pier Pietro Brunelli (Psicoterapeuta ad orientamento junghiano)

In questo lungo articolo (ricerca partecipata e di auto-aiuto)  l’etichetta diagnostica psichiatrica di “Narcisismo patologico” (inteso come tratto e comportamento disturbato)  o “Disturbo narcisistico di Personalità” (che riguarda l’intera struttura caratteriale)  è da considerarsi un riferimento orientativo e di inquadramento. Le etichette in questo campo non sono mai certe e nonostante si sforzino di raggruppare classi enormi di persone sotto una stessa patologia psichica sono sempre destinate a generare equivoci e massimalismi, in modo particolare nel caso del Narcisismo patologico che recentemente sta creando un vero e proprio terremoto clinico-diagnostico negli USA, che esaspera il conflitto tra diagnosi psichiatrica e diagnosi psicodinamica (si veda alla fine dell’articolo un’importante specifica di aggiornamento). Qui quando si parla di Narcisismo patologico o di DNP lo si fa nell’osservazione di criteri diagnostici psichiatrici adottati per decenni, tuttavia si predilige la figura archetipica (in senso junghiano) del VAMPIRO, il quale può avere molteplici interpretazione (nelle leggende e nei racconti se ne riportano centinaia di tipi e ciascuno sa attraverso le sue esperienze che l’eventuale” vampiro” con il quale ha avuto o ha a che fare ha precise caratteristiche sue proprie, e che per liberarsene vanno esaminate con un analisi specifica)  STIAMO PARLANDO DI UNA METAFORA a carattere psicoanalitico, è ovvio che i VAMPIRI NON ESISTONO – tuttalpiù esistono comportamenti vampirizzanti e persone tendenti a farsi vampirizzare). INOLTRE BISOGNA EVITARE IN TUTTI I MODI CHE ATTEGGIAMENTI VITTIMISTICI E PARANOIDEI VENGANO RINFORZATI ATTRIBUENDO AD UN PARTNER L’ETICHETTA DI NARCISISTA PATOLOGICO O LA METAFORA DEL VAMPIRO – va altresì considerato che il VITTIMISMO PATOLOGICO è considerabile anch’esso come una forma di vampirizzazione con componenti narcisistiche che giungono all’autolesionismo e alla autocommiserazione pur di essere al centro del mondo e manipolare il prossimo… (ma qui non ci dilungheremo su questo aspetto, tuttavia è necessario che lo si tenga bene in considerazione).

Dunque questo articolo può offrire una cornice, in termini di etichette psichiatriche e di ragionamenti psicodinamici generali, ma il suo orientamento  e di carattere junghiano (con l’ausilio di immagini e linguaggi simbolici volti a dare una particolare coloritura psicoemotiva, affinché sia più agevole comprendere nel profondo, immaginativamente, e non solo razionalmente). Detto ciò il lettore non specialista non si senta spiazzato, infatti l’articolo è a vari livelli di lettura, affinché tutti possano comprendere e partecipare, e contribuire anche in termini specialistici.

Partecipa e leggi il lungo ed esclusivo articolo che segue, poi, per favore per contribuire a questa ricerca ed approfondirla, acquista il libro TRAUMA DA NARCISISMO NELLE RELAZIONI DI COPPIA (2011) di Pier Pietro Brunelli. Puoi vedere la presentazione  e acquistarlo on line in copia cartacea (con spedizione a domicilio)  o in versione E-book  presso i seguenti link:

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E’ inoltre vivamente consigliato AMORI DISTRUTTIVI E VAMPIRIZZANTI. COME DIFENDERSI E COME USCIRNE – Manuale di auto-aiuto psicologico/corporeo/sociale/spirituale  (2015)il libro è visionabile con anteprima di presentazione ed è acquistabile on line in versione cartacea con spedizione a domicilio ai seguenti link:

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Introduzione

Il presente articolo studio e i commenti servono ad ottenere un quadro generale informativo su una patologia della personalità che diventa particolarmente disturbante nelle relazioni affettive: Il “narcisismo patologico”, detto anche DNP (Disturbo narcisistico di Personalità).
 In particolare questo articolo propone una nuova diagnosi il TdN  Trauma da Narcisismo   e si rifà a studi e ricerche molto approfondite, in parallelo a ricerche effettuate negli USA riferite alla “Sindrome della vittima da Narcisismo” vedi: Narcissism Victim Syndrome, A new

Roberto Rossini – Myth Palazzo dei Principi – Correggio 1979

La questione è delicatissima poiché la persona traumatizzata da una relazione a sfondo narcisistico soffre terribilmente e questo articolo vuol cercare di aiutare dando una prima informazione.

Come si osserverà in questo articolo viene proposta  una sintesi informativa utile per fare il quadro generale al fine di comprendere meglio la propria situazione particolare, ed anche per partecipare con la propria testimonianza e i propri pareri. Se si desidera qualcosa di più dal sottoscritto: un approfondimento, un aiuto, una terapia si deve necessariamente rivolgersi in modo privato al mio indirizzo e-mail pietro.brunelli@fastwebnet.it  (pertanto saranno segnati i titoli di parti di approfondimento che qui non saranno disponibili, ma che si potranno richiedere previo consultazioni private ed accordi).

IO RACCOMANDO SEMPRE CHE PER EVENTUALI DUBBI ED ESIGENZE PERSONALI non è  assolutamente indispensabile  rivolgersi proprio a me, dal momento che, su tutto il territorio nazionale esistono molti bravi psicoterapeuti ai quali potete rivolgervi, traendo da questo blog gratuitamente  ispirazioni e indicazioni.
Questo articolo vuole offrire un sostegno informativo gratuito e solidale al massimo livello possibile per quello che si può fare in rete, ma se si vuole approfondire davvero la propria situazione personale, al fine di capire a fondo (molto importante per superare il trauma) e ristabilizzarsi occorre un sostegno personalizzato. Io mi rendo disponibile per fornirlo a chi me lo richiede venendo incontro in tutti i modi possibili, sulla base di chiarificazioni e di accordi personalizzati.

Auguro a tutti di trarre utili informazioni dalla lettura e dalla partecipazione a questo blog altamente qualificato (anche per altri articoli), libero e gratuito. In particolare questo articolo è la base informativa per lo sviluppo di un forum considerabile come una forma di auto-aiuto on line coordinato e informato gratuitamente dal sottoscritto Pier Pietro Brunelli – Psicoerapeuta, particolarmente attento alla problematica in questione – nel rispetto della deontologia professionale e con l’ausilio di mezzi mediatici (non in presenza e senza alcuna intenzionalità di fare  ‘psicoterapia di gruppo’ on line, né ‘telefono amico’, ma come partecipante ed informatore esperto – declinando ogni responsabilità per eventuali interpretazioni o usi errati delle informazioni da me o da altri divulgate).

Il sottoscritto coordinatore/informatore, su richiesta privata,  può offrire consulenze informative personalizzate, consulti psicologici ed anche percorsi di assistenza e cura psicoterapeutica.
(vedi pagina info https://www.albedoimagination.com/contatti/: Informazioni e consulenza psicologica – Psicoterapia).

La partecipazione al dibattito con commenti e pareri da parte di psicoterapeuti, psichiatri, educatori ed esperti di altre discipline che possono aiutare a sviluppare la comprensione del problema in questione è accolta con particolare gratitudine.

Rosa di Albedo – ph. Derar Muhsen

AVVERTENZA IMPORTANTE DI BASE SE QUESTO ARTICOLO DOVESSE TURBARVI IN QUANTO CREDETE NON DI ESSERE VITTIMA DEL NARCISISMO PATOLOGICO, MA DI RICONOSCERVI COME NARCISISTI PIU’ O MENO PATOLOGICI ,RICORDATEVI, QUALORA VOGLIATE CONTINUARE A LEGGERE, CHE NON SI HA INTENZIONE ALCUNA DI DEMONIZZARVI – I RIFERIMENTI IN NEGATIVO SONO RIVOLTI ALLA MALATTIA (Al PECCATO), NON A CHI NE E’ PORTATORE (PECCATORE), QUI CI OCCUPIAMO DELLE PERSONE CHE LA SUBISCONO DA PARTE DI CHI NE E’PORTATORE E CHE NON E’ PIENAMENTE CONSAPEVOLE – CAPITA NELLA VITA DI SENTIRSI COSTRETTI A MENTIRE ED ANCHE A MANIPOLARE PERCHE’ CI SI SENTE CONFUSI E DEBOLI, QUESTO NON VUOL DIRE CHE SI E’ AFFETTI DA NARCISISMO PATOLOGICO – INOLTRE IN CERTE SITUAZIONI PUO’ CAPITARE DI ECCEDERE NEGATIVAMENTE IN MODO NARCISISTICO, QUINDI EGOISTICO E PROFITTATORIO, MA ANCHE IN QUESTO CASO NON VUOL DIRE NECESSARIAMENTE CHE SI HA UN DISTURBO DI PERSONALITA’ –  SE VI RICONOSCETE IN QUESTO ARTICOLO IN QUANTO NARCISISTI PATOLOGICI ED OLTRE A PROVARE UNA COMPRENSIBILE RABBIA PROVATE ANCHE SENSO DI COLPA E’ BUON SEGNO, POTRETE MEGLIO APPROFONDIRE I VOSTRI DUBBI INFORMANDOVI  IN MODO CORRETTO ED ANCHE CON IL SOSTEGNO DI UNO PSICOTERAPEUTA.

NEL VOSTRO INTERESSE, NELL’INTERESSE DI CHI VI STA VICINO, NELL’INTERESSE DELL’AMORE, SE AVETE DUBBI  INFORMATEVI CON CURA  E CON DISPONIBILITA’ A COMPRENDERE IN PROFONDITA’… IL DIBATTITO E’ QUI APERTO A TUTTI, SE AVETE DUBBI POTETE PARTECIPARE, POTRA’ SERVIRVI PER COMPRENDERE MEGLIO LE VOSTRE DIFFICOLTA’ MA, IN QUESTO ARTICOLO-DIBATTITO SI DISCUTE DELLE SOFFERENZE, SPESSO TRAGICHE, DI CHI VUOLE STARE VICINO CON AMORE, AD UNA PERSONA CHE HA COMPORTAMENTI NARCISISTI PATOLOGICI, A CAUSA DI UN DISTURBO DI PERSONALITA’ O ANCHE PER ALTRE RAGIONI.  PERCIO’ ANCHE SE VOI RITENETE O SAPETE DI ESSERE O DI ESSERVI COMPORTATI COME  NARCISISTI PIU’ O MENO PATOLOGICI IL VOSTRO CONTRIBUTO POTRA’ PORTARE DEL BENE A VOI E AGLI ALTRI. IN TUTTI GLI ESSERI UMANI C’E’ IL BENE E IL MALE, A PRESCINDERE DALLE LORO DIFFICOLTA’ PSICOLOGICHE (LA PSICOLOGIA VUOLE IL PIU’ POSSIBILE IL BENE PER TUTTI)  – TUTTI INGENUAMENTE SIAMO VITTIME E NELLO STESSO TEMPO COLPEVOLI, SIA QUANDO IL NARCISISMO LO AGIAMO SENZA PIENA COSCIENZA IN NEGATIVO E SIA QUANDO, SENZA PIENA COSCIENZA, LO SUBIAMO (E SIA QUANDO NON SI TRATTA DI NARCISISMO, MA DI ALTRO). LA PSICOLOGIA E’ UNA VIA PER RENDERCI PIU’ COSCIENTI…  SOLO SE,  CON COSCIENZA,  CI COMPRENDIAMO VICENDEVOLMENTE, L’AMORE E LA PACE PREVARRANNO SULL’ODIO E SULLA GUERRA, NEI SENTIMENTI PERSONALI, COME NELLA SOCIETA’ E NEL MONDO INTERO.

Inoltre raccomando a chi si sente o crede di essere vittima di una relazione con dinamiche narcisistiche disturbanti o anche di altra natura di evitare di ‘bollare’ il partner ritenuto disturbante con etichette psichiatriche a scopo di ferirlo e di offenderlo. Ricordatevi che quando si soffre per amore si è portati ad accusare il partner anche di colpe che non ha, quindi è sbagliatissimo e pericoloso usare questo articolo per costruirsi un’immagine totalmente negativa del partner, senza poi voler vedere le proprie responsabilità. E’ vero che se il partner è un narcisista patologico o ha altro disturbo della capacità relazionale (ad es. borderline) è importante ‘diagnosticarlo’, rendersene conto, ma ciò deve servire ad una comprensione e a fare le giuste scelte, innanzitutto nel rispetto di se stessi, e non per questioni di rabbia o di vendetta, comprensibilissime, ma che poi si ritorcerebbero contro chi se ne è lasciato prendere. Inoltre le ‘diagnosi’ in senso psichiatrico possono farle solo ed esclusivamente gli specialisti. Qui, come in tanti articoli su internet o nei libri, ci si può informare per un primo orientamento, e quanto più questo orientamento sembra plausibile, tanto più va verificato con uno specialista. E questo vale sia se ci si considera feriti da un partner problematico e sia se ci si riconosce come portatori di un qualche di sturbo – E IN MODO PARTICOLARE SE CI SI SENTE INGIUSTAMENTE ACCUSATI O BOLLATI COME VAMPIRI, NARCSISTI PATOLOGICI O QUANT’ALTRO DAL PARTNER O DA CHIUNQUE.

Qui si offrono informazioni e dibattito per individuare una cornice diagnostico/POETICA nella quale comprendere problematiche specifiche che vanno esaminate caso per caso, nella loro soggettività. Per cui la ‘cornice’ non è sufficiente per comprendere veramente il ‘dipinto’, essa serve per inquadrarlo, per dare quindi un punto di vista in chiave PSICO-MITOLOGICA (riferibile alla leggenda del vampiro e di altre figure negative che HANNO SOLO UN SENSO SIMBOLICO ED EVOCATIVO) ma poi per comprendere davvero, se stessi e l’altro, è necessario un esame approfondito capace di andare ben oltre le cornici e i punti di vista prefissati. Questo articolo e questo dibattito non deve costituire strumento per giudicare gli altri e attribuire loro colpe, ma semmai per comprenderli meglio e, senza mai dimenticare anche le proprie responsabilità – nelle ferite che si subiscono e che si infergono nelle relazioni affettive è essenziale ricordarsi il celebre monito di Cristo: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”.

Presentazione della ricerca.

Narcisismo patologico:
Un disturbo psichico che uccide l’amore.

La documentazione completa (della quale qui si offre una sintesi) si divide in quattro parti:

  • Prima parte è di riflessione a riguardo dei manipolatori affettivi, bugiardi e opportunisti in amore (gli approfondimenti, specificati in seguito sono disponibili solo su richiesta, previo accordi).
  • Seconda parte è fondamentale per il sostegno informativo psicologico delle cosiddette vittime (in senso figurato), ma qui non vengono considerate tali, bensì sono considerate persone che hanno subito, a vari livelli, un vero e proprio trauma (che io chiamo TdN Trauma da narcisismo) a causa di una relazione affettiva con partner che, inizialmente riescono ad apparire ‘normali’, ma che in realtà sono affetti da narcisismo patologico a da DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’, disturbo che li rende maligni, distruttivi e psichicamente patogeni (figurativamente ‘infetti’) verso la persona che disgraziatamente se ne è innamorata, non essendosi accorta della loro ipocrisia e delle loro manipolatorie finzioni seduttive. (gli approfondimenti specificati in seguito, sono disponibili solo su richiesta, previo accordi e chiarimenti personalizzati).
  • Terza parte (qui non pubblicata) riguarda il libro TRAUMA DA NARCISISMO acquistabile on line https://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/trauma-da-narcisismo-nelle-relazioni-di-coppia/16129368 (visionabile in parte)
  • Inoltre è disponibile  un Test (Test TdN – Trauma da Narcisismo) che serve a capire meglio se effettivamente vi può essere un Trauma da Narcisismo e quale possa essere la sua entità. Si tratta di un test  che va effettuato previo colloquio e con unsupporto per interpretare poi correttamente il risultato, perciò qui non è pubblicato. Chi vuole richiederlo può conttarmi e ricevere ulteriori chiarmenti (via e-mail o  al telefono – vedi info e contatti nel blog)  .
  • Vi è poi una lista di argomenti di cui sono già pronti gli elaborati (qui non pubblicati) . Tale lista di argomenti serve come indicazione di massima al fine di sviluppare il dibattito in questo articolo del blog nel  modo più ampio e completo, pubblicando testimonianze e pareri su questioni specifiche ai quali cercherò di rispondere entro una tempistica il più possibile breve (considerando che le mie risposte saranno di carattere generico, seppure derivate dalle mie competenze specialistiche).
  • Quarta parte (qui non disponibile, ma richiedibile in forma personalizzata) consiste in un’ introduzione ad una diagnosi e ad una terapia detraumatizzante  e ad  una successiva psicoterapia in termini junghiani, che trascende dalle etichette di stampo psichiatrico. La base terapeutica per il TdN consiste nell’aiutare la persona traumatizzata a ‘farsi una ragione’ di ciò che le  è accaduto,  affinché vi sia un’elaborazione del male subito dal partner, cioè della ‘violenza psicologica’ subita nell’ambito di una relazione affettiva  (questa parte non può essere pubblicata on line in quanto va data solo a chi la richiede, in seguito ad un colloquio.  Un conto è avere un quadro generale, e qui lo si potrà avere, ma un altro conto è avere un’assistenza personalizzata. Informazioni terapeutiche date senza chiarimenti e specificazioni personalizzate possono avere effetti nocivi e dare luogo a convinzioni errate e dannose).
  • Vedi pagina info https://www.albedoimagination.com/contatti/:
    Informazioni e consulenza
    psicologica – Psicoterapia).
  • Si veda anche l’articolo in questo blog IL NARCISISTA BRAVO https://www.albedoimagination.com/2012/03/il-narcisista-bravo/ alla fine dell’articolo un’esposizione di Pier Pietro Brunelli sul tema della – Violenza Psicologica nelle relazioni amorose –  – inoltre inserendo parole nel riquadro ricerca come ‘narcisismo’, ‘ferita narcistica’ ‘autostima’ ecc. compariranno altri articoli specifici.

PARTECIPATE CON I VOSTRI COMMENTI E TESTIMONIANZE , SONO UN’IMPORTANTE CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ E CONSAPEVOLEZZA CHE SARA’ DI AIUTO A VOI E AD ALTRI… QUANDO SI INCOMINCIA A PENSARE AGLI ‘ALTRI’, OLTRE CHE A SE STESSI, ALLORA SI E’ SU UNA BUONA STRADA DI RIEQUILIBRIO NARCISISTICO, SI INCOMINCIA AD USCIRE DALLA ‘VAMPIRIZZAZIONE’ AGITA O SUBITA, E SI SCEGLIE DI:

“AMARE IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO” (questa è la via per la ‘Guarigione’!)

Il lettore che vorrà leggere e partecipare al blog sappia sin d’ora che tutti i commenti e le repliche sono importanti per comprendere, ed in tal senso possono essere di aiuto. Si tratta di una ‘ricerca a scopo diagnostico e terapeutico’ che è anche un ‘working progress’ su una tematica assai delicata che investe il tema della sofferenza amorosa entro una sua particolare tragicità e patologicità: il Narcisismo e le sue conseguenze patogene e traumatizzanti.  Ciò richiede una partecipzione e una lettura non superficiali ed offre a ciascuno la possibilità di dare una testimonianza o un parere che, seppure a diversi livelli di competenza e di esperienza, può donare un prezioso contributo.

 

 PRIMA PARTE   

In qualità di PSICOTERAPEUTA, ma anche perché ho avuto la disgrazia di imbattermi con una di queste persone ‘disturbate e disturbanti’ ed ho sperimentato sulla mia pelle, con danni morali e materiali notevolissimi, quanto questa persona fosse bugiarda infida e ipocrita, sicuramente l’essere più falso e diabolico che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita . Questa persona si è iscritta su un social network  alla CAUSA per la sincerità, addirittura ne ha fatto il suo slogan per presentarsi nelle sue apparizioni on line (chat, forum, ecc.) e nella vita quotidiana. Infatti i bugiardi patologici la prima cosa che fanno per poter ‘esercitare’ con maggior astuzia è quella di dichiararsi sostentori assoluti della sincerità e dei suoi valori. Si tratta di persone severamente malate nella sfera dell’affettività, anche se appaiono normali in superficie  e il loro disturbo può provocare gravisime conseguenze a chi ne è legato affettivamente. Qui in particolare ci occupiamo di come nel legame affettivo nella coppia il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’ (DNP) di un partner possa recare una serie sindrome traumatica all’altro partner che ne è vittima. Le persone affette da DNP non hanno quasi alcuna  consapevolezza della loro malattia, ad esempio credono che mentire sia giusto al fine di salvaguardare il proprio ego ed ottenere vantaggi, fino al punto di danneggiare gravemente chi è a loro legato affettivamente con comportamenti spietatamente manipolatori, mendaci ed ipocriti. Mentono con una capacità attoriale da premio Oscar, tanto da apparire sinceri al più attento osservatore. MA E’COME SE MENTISSERO ANCHE A SE STESSI, AUTOINGANNADOSI IN CERTI CASI, FINO AD ESSERE CONVINTI DI ESSERE NEL GIUSTO E PERFINO SINCERI – basti questo per capire che non li si può condannare come persone puramente cattive o malefiche, ma come persone che hanno problemi nell’area ell’affettività. Certo poi ciò può provocare molti dolori nel partner, e noi qui ci occupiamo essenzialmente di come arginare questi dolori, offrendo interpretazion simboliche FORTI, ma simboliche, affinché con l’immaginazione e la ragione, ci si possa meglio liberare da relazioni distruttive e – badate bene – nell’interesse e per la salute di entrambi i partner. D’altra parte quando in una coppia ci sono tensioni fortissime si può ricorrere alla TERAPIA DI COPPIA, ma se da parte di uno dei due partner c’è un rifiuto, ciascuno deve elaborare per conto suo i motivi di una separazione o di una perdita.

RACCOMANDO LA SEGUENTE AVVERTENZA: va detto che tutti gli esseri umani possono essere portati a mentire e lo fanno, ma lo scopo del mentire è differente da quello dei bugiardi/manipolatori patologici e non è così perpetuato. Si può mentire nel tentativo di difendersi, di non far apparire un’amara verità, oppure perché si è confusi, si hanno timori, si ha la coscienza sporca, e questo è il caso dei mentitori ‘normali’… e “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Inoltre più si prova dispiacere e senso di colp per aver manipolato o mentito e più vuol dire che il proprio narcisismo è abbastanza sano e non è patologico. Invece i mentitori affetti da DNP, quelli patologici, non provano senso di colpa,  e mantono lo fanno con la precisa intenzione ‘semiconscia’ di manipolare l’altro, per ‘succhiargli il sangue’, per ottenere benefici per sé, incuranti di danneggiare l’altro, di sfruttarlo (IN VERITA’ NON SONO DEI VERI E PROPRI CATTIVI, MA HANNO UN DISTURBO PSICHICO PER CUI NON SI RENDONO PIENAMENTE CONTO DI ESSERE POSSEDUTI DALLA CATTIVERIA – vedi  ‘Avvertenza importante di base nell’introduzione). Costoro sono convinti che l’altro vada trattato così, in quanto invidiano l’altro, invidiano la sua capacità di amare, che loro non hanno, e quindi credono sia giusto raggirarlo e ferirlo per mettere in atto una sorta di ‘rivalsa sul mondo’, affinché ottengano quello che secondo loro gli spetta e che perciò va ottenuto anche con la frode, l’ipocrisia, la menzogna perpetuata, avente pure l’obiettivo di procurare un danno e incutere sofferenza. Perciò, mi raccomando, se dite delle bugie, o vi trovate in una condizione confusa, per cui vostro malgrado state recitando un copione, ma vi dispiace di farlo, vi sentite anche in colpa, allora non dovete immedesimarvi in alcun modo con il soggetto patologico di cui ci stiamo occupando, e cioè nello specifico il soggetto affetto da DNP (narcisismo patologico divenuto struttura caratteriale), che con diversi gradi di malignità mente per una strategia manipolatoria volta a sfruttare l’altro ed anche a distruggerlo psicologicamente (questo chiarimento era necessario altrimenti alcuni lettori potrebbero fraintendere e sentirsi erroneamente messi in causa, sul banco degli imputati: no, gli imputati di cui ci stiamo occupando sono tutt’altri, potremmo definirli: ‘criminali del cuore’, per usare una metafora pseudo giudiziaria, oppure ‘vampiri’ nel senso della legenda).

Avvertenza: differenze tra disfunzionalità ‘normali’  della coppia recanti ‘pene d’amore’ e relazioni affettive francamente patologiche, dovute principalmente ad un partner con DNP o altro disturbo.

Quindi, specifichiamo meglio, per evitare sin da ora fraintendimenti:  anche gli amori più belli possono finire e ciò può generare grandissime sofferenze. Incomprensioni e delusioni amorose generano sofferenze, equivoci, nonché comportamenti ‘cattivi’ o errati. Inoltre se si viene abbandonati, accade spesso che l’abbandonato proietti sul partner abbandonante colpe e cattiverie molto superiori a quelle che ha. Lasciare una persona, o avere con essa una relazione affettiva problematica, non significa essere per forza cattivi. Quindi invito lettrici e lettori, partecipanti e non, a non interpretare le informazioni qui riportate nel senso del ‘vittimismo generalizzato‘. Capita, per moltissime ragioni che l’amore generi conflitti dolorosi e che  strade, che prima erano unite, si dividano, e a quel punto può succedere anche di farsi reciprocamente del male, per rabbia, nervosismo, incapacità di sostenere il dialogo, rivalsa, ecc. … Ma qui non ci stiamo occupando di queste situazioni che, pur generando grande sofferenza, sono relativamente normali, oppure che hanno una inclinazione patologica, ma che non sono riportabili alla specificità della relazione patologica a sfondo narcisistico.

LA PAROLA ‘VITTIMA’ (adoperata ad esempio negli USA – Narcissism victime Syndrome – o in alcuni forum – dovrebbe intendersi solo in SENSO  FIGURATO. QUI SI PROPONE INVECE DI NON ENTRARE NEL ‘VITTIMISMO’, MA DI CONSIDERARSI COME PERSONE CHE HANNO SUBITO UN TRAUMA PSICOLOGICO A CAUSA DI UNA RELAZIONE CON UN PARTNER NARCISISTA PATOLOGICO

Philip Burne-Jones Bt. (1861-1926) Le Vampire

Qui ci occupiamo di una relazione a sfondo narcisistico, nella quale il narcisista patologico, a diversi livelli di patologicità, esercita una finzione e un’ambivalenza quasi costanti allo scopo di manipolare, sfruttare e ferire psicologicamente una persona che è riuscita a sedurre. Si tratta di meccanismi distruttivi parzialmente inconsci, agiti senza piena consapevolezza, che purtroppo possono emergere anche nelle relazioni affettive relativamente normali, o affette da altre problematiche, tuttavia quando caratterizzano la relazione in modo costitutivo, continuativo, esacerbato e conclamato, danno luogo ad una tipica relazione distruttiva a sfondo narcisistico.  

Quindi nel leggere questa ricerca bisogna cercare di capire che, un conto è essere vittime dell’amore (delusione amorosa), un conto è essere vittime di un amore malato a causa di un partner con DNP, il quale – in modo semi-inconsapevole – ha generato una relazione subdola e stressante, fino al punto di provocare una sindrome traumatica da narcisismo (TdN)  nell’altro partner. Questo in quadramento della patologia del partner patogeno e distrurbante è importante affinché se se ne viene  traumatizzati si possa capire cosa è successo. Qui lettrici e lettori potranno ricavare informazioni per un inquadramento generale, in termini psicopatologici e psichiatrici, poi però questa ‘analisi del partner con DNP deve essere fatta su misura, cioè in modo specifico, in quanto ogni portatore di DNP è diverso da un altro pur proponendo comportamenti patologici riportabili ad una classificazione generale.  

Solo in un secondo momento, dopo aver a fondo compreso la patologicità del partner, si arriverà a capire che questi è riuscito a sedurre e a manipolare approfittandosi  di una ferita narcisistica che la vittima trascurava o non sapeva di avere (la ferita narcisistica consiste in una carenza o un disequilibrio d’amore verso se stessi). Anche qui ci troviamo di fronte a considerazioni utili per un inquadramento della situazione, ma poi ciascuno deve riuscire a comprendere la specificità della propria ‘storia’, da solo o con l’aiuto di uno psicoterapeuta… l’importante è avere la serenità e l’onestà di capire se ce la si fa da soli o se si ha bisogno di un sostegno e nella misura che si ritenga necessaria. Qui si propone un sostegno informativo, ma una consulenza psicologica vera e propria la si può ricevere solo se la si richiede, per cui l’informazione diventa personalizzata ed ovviamente ha un’altra efficacia.  

L’importanza di un informazione psicologica per un quadro generale; capacità di elaborare considerazioni rispetto alla propria specifica situazione  

In questo articolo troverete un elenco di questioni che sono state approfondite e che quindi possono perfezionare l’inquadramento del problema e di suoi specifici aspetti cruciali.  Tuttavia si tratta di approfondimenti che per questioni realmente diagnostiche  possono essere impiegate solo da specialisti. Il lettore non specialista  deve considerare questo articolo  a titolo informativo.  Si può partecipare nei commenti per chiedere chiarimenti generali.  Chi desidera un approfondimento dell propria situazione personale può eichiederlo  con un colloquio (a nche via Skipe o al Telefono, o in studio a Milano, Roma e Genova)  previo appuntamento e nel rispetto delle norme professionali,  della psicoterapia. Si avverte che il  ‘troppo approfondimento teorico’ e il ‘fai da te’ , può generare convinzioni sbagliate e talvolta anche pericolose. L’importanza di una informazione personalizzata è dunque sempre consigliabile  per  comprendere se effettivamente e come  si è stati disturbati e traumatizzati da una relazione prevalentemente a sfondo narcisistico, o  a causa di altre patologicità, ad esempio  riferite ad una sfera prevalentemente borderline, o anche essenzialmente, come abbiamo detto sopra, perché purtroppo le pene d’amore nella vita sono quasi inevitabili per maturare e per imparare ad amare. 

 Differenze e concomitanze tra DNP e Disturbo Borderline

La differenza fondamentale tra la patologia borderline e quella narcisista (DNP), è che la prima è egodistonica, cioè fa soffrire chi ce la , il quale la vuole curare, la seconda invece è egosintonica, chi la ha non se ne accorge e ne trae vantaggi nell’immediato. Inoltre la patologia borderline appare più evidente, non solo al partner, ma anche ad altre persone, non necessariamente coinvolte sul piano emotivo ed affettivo, mentre il narcisismo patologico risulta evidente  e patogeno (ad un certo punto del rapporto) e quasi solo al  il partner che lo subisce – mentre altre persone non lo notano, anzi possono credere che il narcisista patologico sia una persona brillante, simpatica, equilibrata e perfino spontanea. In verità il suo disturbo si scatena in modo molto distruttivo nei confronti di chi lo ama.

Altre precisazioni sul DNP

Bugiardi, Ipocriti, Manipolatori Affettivi. Saperne di più per potersi difendere!

Bugiardi, Ipocriti, Manipolatori Affettivi. Saperne di più per potersi difendere!

Nella scala dei disturbi psichiatrici i narcisisti patologici, bugiardi/manipolatori/distruttivi (DNP), vengono poco prima degli psicopatici, ovvero dei serial killer, cioè di quelle persone disturbate che oltre a mentire e a praticare violenza psicologica senza ‘senso di colpa, né di pietà’, commettono anche atti di estrema crudelta’ fisica. I bugiardi patologici narcisisti ovviamente non arrivano a tanto, ma con la loro violenza psicologica, pregna di atteggiamenti e comportamenti ingannevoli e manipolatori, possono – senza farsi il minimo scrupolo – generare immani sofferenze nelle loro vittime/prede (loro le credono tali) e in alcuni casi possono giungere ad istigare al suicidio.
Purtroppo capita sempre più spesso, data la cultura narcisistica in cui viviamo,  di incontrare e conoscere  persone con tale grave disturbo, aventi nuclei psicotici narcisisti, che li portano a mentire costanemente con obiettivi di spietato egoismo; essi si presentano con grande attorialità (“ipocrita”, nell’antica Grecia significava attore) e astuzia come persone buone, sincere, magari aventi una carenza affettiva o vittimismo che chiede rassicurazione… tutto ciò come copertura al fine di poter mentire e raggirare con maggior efficacia la vittima/preda sedotta. Perciò è molto difficile riconoscere i narcisisti patologici e si può facilmente diventarne vittima nelle relazioni di amicizia, di lavoro e, ancor di più, sentimentali (però poi è meglio non considerarsi vittima, ma persona che ha subito un torto o addirittura un trauma TdN).

L’attorialità del narcisista è diversa da quella dello psicopatico che finge di essere una persona normale, ma è consapevole di voler uccidere; il narcisista finge sul limite tra consapevolezza ed inconsapevolezza, lui/lei si identifica con il suo personaggio ‘super e speciale’ , ne viene posseduto, così agisce nel bene e nel male sentendosi nel giusto e con una strana e inquietante spontaneità. Non si rende conto di quanto sia ambivalente e manipolatoria la sua modalità di agire nel bene e nel male, pertanto la persona che vi è legata affettivamente non capisce con chi veramente ha a che fare… a mano a mano che lo scopre ne viene sempre più traumatizzata. Si tratta di un trauma della sfera affettiva molto forte, che nonostante l’evidenza, non riesce a far capire chiaramente la negatività del narcisista patologico verso il quale si sviluppa una spaventosa dipendenza affettiva: si sente di amare un ‘mostro’, il ché è ulteriormente traumatizzante.

Ogni narcisista patologico è diverso da un altro, per difendersi dai suoi comportamenti disturbanti è importante comprendere la sua specificità. Le informazioni fino a qui fornite danno un quadro generale, ma se si vuole approfondire la conoscenza di ‘quel narcisista patologico’ è indispensabile un colloquio, dove viene riportato un racconto il più possibile dettagliato circa i comportamenti ambigui del partner e della violenza psicologica subita. Ogni caso è diverso, anche se conviene almeno in quadrarlo in termini generali, sebbene poi va analizzato nello specifico.
(A tal fine vedi pagina info www.albedoimagination.com/contatti/)

httpv://www.youtube.com/watch?v=H30I_x0OgiU

Informazioni e consulenza psicologica – Psicoterapia).

Prima di passare alla seconda parte (sintesi), qui di seguito,  due brevi brani di approfondimento a cura di altri autori:

MENTIRE L’AMORE

Secondo uno studio americano i narcisisti amano troppo se stessi per riuscire ad amare gli altri. Secondo uno studio statunitense, pubblicato sul “Journal of Personality and Social Psychology”, non sono in grado di mantenere relazioni sentimentali felici e durature. Per il “narciso”, l’amore è un gioco in cui fare sempre la “parte del leone”, in cui mantenere sempre il potere anche a costo di mentire, tradire e umiliare il partner.
La personalità narcisistica è poi risultata incompatibile con la possibilità di stabilire relazioni sentimentali soddisfacenti, durature e affettivamente importanti. Infatti, nonostante sia vero che per amare gli altri bisogna prima di tutto amare se stessi, i narcisisti, in realtà, non amano veramente se stessi ma si sopravvalutano continuamente, a spese di chi sta loro vicino.
Lo studio mette poi in guardia chi cerca un partner: “attenzione a non confondere il narcisismo con l’autostima”, perché l’autostima si concilia benissimo con la capacità di amare, il narcisismo implica necessariamente lo sfruttamento e l’umiliazione del partner. Certo, spesso i narcisisti sono estremamente affascinanti ma, alla “prova del cuore”, rivelano gradualmente la loro vera natura: egoisti, infedeli, manipolatori, prepotenti … (redazione di Staibene).

MANIPOLARE, OVVERO LA MENZOGNA STRATEGICA E PERPETUATA

Il manipolatore relazionale è un tipo di personalità patologica narcisista, egocentrica; un vampiro psico-affettivo che si nutre dell’essenza vitale delle sue prede. Critica, disprezza, colpevolizza, ricatta, ricordando agli altri i principi morali od il perseguimento della perfezione, ma questo solo quando gli torna utile. E per raggiungere i suoi scopi ricorre a raggiri, ragionamenti pseudo-logici che capovolgono le situazioni a suo proprio vantaggio. Spesso la sua comunicazione è paradossale: messaggi opposti in double bind, a cui è impossibile rispondere senza contraddirsi; oppure deforma il significato del discorso. Si auto-commisera, si deresponsabilizza, non formula richieste esplicite e chiare. Eppure non tollera i rifiuti, vuol sempre avere l’ultima parola per trarre le sue conclusioni, pur non condivise. Muta opinioni e decisioni. Soprattutto mente, insinua sospetti, riferisce malintesi . Simula somatizzazioni ed autosvalutazioni, ma dimostra sostanzialmente disinteresse affettivo.
Si tratta, insomma, di personalità disturbate e disturbanti, con cui ci si può legare sentimentalmente per venire immancabilmente destabilizzati dalla loro perfida influenza (Giuseppe M. S. Ierace).

Vedi:
Nazare-Aga, I. La manipolazione affettiva, Castelvecchi, Roma, 2008
Hirigoyen, M.-F. Molestie morali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro, (Le harcèlement moral, Syros, Parigi 1994), Einaudi, Torino, 2000

httpv://www.youtube.com/watch?v=_k1mRlY-fjY

Per consulti (anche telefonici) scrivi a Pietro.Brunelli@fastwebnet.it (telefono orario lavorativo 3391472230).

PRIMA DI LEGGERE  TESTIMONIANZE E COMMENTI E, SE VOLETE, DI PARTECIPARE SCRIVENDO VOSTRE OSSERVAZIONI E ULTERIORI TESTIMONIANZE, VI PREGO DI LEGGERE La SINTESI DELLA  ‘SECONDA PARTE’,  AVENTE IMPORTANTI CONSIDERAZIONI DIAGNOSTICHE PER COMPRENDERE IL TRAUMA DELLE VITTIME DI PARTNER OPPORTUNISTI,  BUGIARDI, MANIPOLATORI – ovvero partner che – in termini di ‘spiegazione psichiatrica’, possiamo considerare come affetti da DISTURBO NARCISISTICO  DI PERSONALITA’ (DNP) , ma che nei termini della psicologia di orientamento junghiano possiamo ‘comprendere’ in quanto persone pervase dal loro ‘lato oscuro’ – l’OMBRA – una parte dell’inconscio presente in tutti gli esseri umani, e che in determinate condizioni può dare luogo a modi di essere e di fare negativi e maligni, per gli altri ed anche per se stessi – ciò è qui solo accennato ed è  contenuto nella quarta parte di questa ricerca, parte che  non è pubblicata (affinché non generi equivoci) è possa essere fornita in modo personalizzato e su richiesta questi approfondimenti terapeutici sono disponibili solo su richiesta, in forma generica o personbalizzata, previo accordi e chiarimenti).

SECONDA PARTE

  IL TRAUMA DA NARCISISMO (TdN)
I narcisisti patologici: Vampiri psicoaffettivi traumatizzanti

W. Herzog, Nosferatu, 1978

 Tutti i narcisisti patologici sono più o meno maligni a seconda della situazione, basti dire che si approfittano dell’amore altrui a scopo egoistico e manipolatorio. Tuttavia bisogna capire che sono semi-inconsapevoli della propria malignità — si veda la Importante avvertenza di base nell’introduzione. Tutti possiamo agire in modo negativo, talvolta anche deliberatamente, però nella misura in cui proviamo senso di colpa e poi anche il pentimento, non siamo affetti da narcisismo patologico (può darsi che abbiamo altri problemi, o che semplicemente abbiamo agito male). Come ha dimostrato Winnicott la base istintuale, prima ancora che culturale, per uno sviluppo individuale ed equilibrato dell’essere umano è nella capacità di provare ‘senso di colpa’ . I narcisisti sono tanto più patologici (maligni) nella misura in cui non provano senso di colpa e quindi per nutrire il proprio egoismo, giungono all’invidia, alla manipolazione e all’odio (in modo particolarmente assurdo verso chi li ama e ne ha fiducia). Voglio però ricordare che ci sono patologie o complessi ove il senso di colpa è percepito in modo esagerato oppure ingiustamente auto-accusatorio, quindi provare un senso di colpa ‘sbagliato’ non è indice di un buon equilibrio, ma è indice che il proprio disequilibrio non è di carattere narcisista.

Secondo diverse ricerche, nella  maggioranza dei casi i narcisisti patologici sono uomini (per cui le vittime sono maggiormente le donne), ma quando si tratta di donne, il disturbo può diventare più subdolo e maligno (probabilmente perche le donne gravemente narcisiste covano un’invidia e una rabbia vendicativa  maggiore per via dei retaggi di una tradizione penalizzante per il femminile ).  Tuttavia, che si tratti di uomini o di donne, esistono tipologie particolarmente maligne di narcisismo patologico, seriamente disturbante e traumatizzante per il partner. La cattiveria semi-consapevole che caratterizza questa patologia si abbatte in modo particolare sui partner, in quanto i narcisisti patologici hanno inconsciamente  nella mente la diabolica idea di doversi poter vendicare su qualcuno che attraverso l’innamoramento è caduto sotto il loro dominio, e il loro bisogno di vendetta è dovuto al fatto che credono di essere stati svalorizzati e sminuiti dalla famigli  e dal mondo in generale, sentono che la vita gli fa subire torti enormi che li rendono deboli e insicuri, perciò devono farla pagare a qualcuno. Il narcisista patologico la fa pagare psichicamente alle persone che hanno la disgrazia di innamorarsene, producendole continui ‘microtraumi’ fino a provocarle una vera e propria sindrome traumatica dagli esiti che possono essere gravi e persino fatali. Invece lo psicopatico, il serial killer’ , cova anche lui/lei una forte invidia primaria, e allora ha bisogno di vendicarsi, ma a differenza del narcisista adopera la violenza fisica e nei confronti di persone che, spesso, sono ritenute  appartenenti ad una certa categoria. Raramente i narcisisti richiedono di essere curati (se dovesse chiederlo è buon segno), a meno che una profonda crisi dovuta ad un lutto o ad una disgrazia non li porti ad uno stato di depressione che li costringe ad una terapia. Ma ad un certo punto la malattia evolve, in genere intorno alla terza età, sviluppando disturbi di tipo schizoide, bipolari e ansioso depressivi che costringono il narcisista a doversi curare anche se poi si possono tuttalpiù contenere i sintomi. Bisogna quindi pensare che queste persone, che a causa del loro disturbo hanno fatto molta male nella vita affettiva  la pagheranno molto cara, (a meno che non riescano ad impegnarsi, per necessità o per illuminazione, in un cammino di guarigione, lungo e difficile, che passa necessariamente attraverso il riconoscimento dei danni inflitti al loro prossimo e quindi nel volersi scusare in modo sentito, profondo e sincero — cosa però, estremamente improbabile).La malattia dei narcisisti patologici fa ammalare chi intrattiene con loro relazioni affettive, nella coppia, nella famiglia e nell’amicizia. Ho quindi proposto di chiamare con il nome di TRAUMA DA NARCISISMO (TdN) l’effetto traumatizzante della relazione affettiva con un narcisista patologico. Non si tratta solo di dare un nome ad una sindrome (peraltro riconosciuta, anche se non molto esplorata), ma di inquadrare una nuova diagnosi al fine di poter procedere per una corretta terapia.

L’immaginario popolare, ripreso da artisti, letterati e registi rappresenta i narcisisti maligni come vampiri, i quali desiderano il sangue di persone sane, e l’ottengono approfittandosi delle tenebre, vale a dire di una relativa cecità della vittima dovuta ad uno stato di innamoramento indotto in modo seduttivo e manipolatorio.  Le vittime/prede dei narcisisti patologici che subiscono il TdN (Trauma da Narcisismo) possono essere comprese figurativamente nel senso di essere state ‘vampirizzate’ da un ‘vampiro psicoaffettivo’.

I narcisisti patologici adoperano quindi deliberatamente la sessualità, ma anche la falsa  e artata tenerezza, per far cadere la vittima/preda in uno stato di intorpidimento della consapevolezza, per conquistarne la fiducia e l’amore (che appunto e cieco) al fine di nutrirsene per scopo egoistico.

Al narcisista patologico piace immensamente sedurre, quindi adopera ogni suo talento per riuscirci, e ci riesce proprio in quanto è capace , inizialmente, di assumere le sembianze del ‘sogno d’amore’ della vittima… sogno che poi diverrà un incubo.  Inoltre il narcisista patologico, non potendo amare normalmente è invidioso della capacità del partner di amare, a tal punto da volerlo distruggere, logorandolo sottilmente e arrivando in certi casi ad indurlo all’autolesionismo e al suicidio. Molti testi psichiatrici considerano il DNP (Disturbo narcisistico di personalità) come un grave disordine mentale che mira a generare la pazzia negli altri (è qualcosa di satanico che soltanto le vittime possono comprendere in tutto il suo orrore).

I narcisisti più maligni nell’ambito della relazione affettiva diventano spesso rabbiosi (senza un chiaro motivo) non piangono mai o quasi mai, inoltre umiliano sadicamente il partner con molteplici modalità, specialmente quando la relazione si sta ultimando, allo scopo di distruggerlo moralmente. Come narra il mito di Narciso, il quale istigava i suoi ex-amanti al suicidio, purtroppo il narcisista maligno può giungere anche a questo. La malignità si puo’ esprimere anche attraverso denunce alla polizia per il solo fatto che il partner chiede una spiegazione. Inoltre la malignità si esprime anche attraverso la diffamazione del partner presso amici e anche persone che il partner-vittima non conosce. Le vittime/prede di un narcisista è come se fossero state contagiate da un virus psichico trasmesso per via erotico/sessuale (anche se il paragone può considerarsi tragicamente infelice, in quanto chi è colpito da una malattia virale trasmissibile sessualmente  ed applica ogni cautela può essere di certo meritevole di grande amore, ma chi trae godimento nel suo narcisismo patologico nel manipolare e violentare psicologicamente la persona che lo ama, infettandole veleno psichico, certamente NO).  Quindi è come se le persone traumatizzate da un narcisista patologico fossero entrate in contatto con un potente veleno, ad esempio l’amianto, o scorie radioattive, e quindi sono intossicate. Le persone infettate/intossicate da un narcisista cattivo e distruttivo attraverso una relazione affettiva manipolatoria, perdono le loro difese immunitarie nei loro punti deboli, per cui i loro problemi o le loro debolezze, a livello psicologico e umano, si acuiscono pericolosamente. Vi è poi un forte crollo dell’autostima per cui ci si sente brutti, incapaci, insicuri in quanto appare inconcepibile di essere stati trattati con tanta violenza psicologica dalla persona amata. Si viene invasati da una sorta di ‘delirio di rovina’  che fa sentire perduti, senza più speranze, senza più un senso nella vita, con la morte nel cuore.

Munch, Ceneri.

Dunque, quando parliamo di un narcisista patologico è chiaro di chi stiamo parlando? con chi abbiamo avuto a che fare? Signore e Signori, come si dice comunemente, stiamo parlando di UN PAZZO/A! (di certo nell’ambito dell’affettività), ne siamo stati infettati; non ci resta che curarci con pazienza e amore di se stessi. La pazzia non è da intendere solo come l’essere fuori dalla realtà, ma anche nelle sue forme lucide, che non alterano le funzioni cognitive o l’esame di realtà, ma che sono comunque pericolose per sé e per gli altri. Uno psicopatico serial killer, nella vita di tutti i giorni, sembra una persona assolutamente normale. Un narcisista di tipo maligno si differenzia dallo psicopatico perché non uccide, non esercita violenza diretta, ma comunque attua comportamenti volti a danneggiare tutti coloro che per errore si fidano di loro, nell’amore, nell’amicizia, nelle relazioni parentali. Si tratta quindi veramente di una forma di pazzia, la quale ha il potere di far impazzire chi ne viene ingenuamente a contatto. Inoltre chi ne può venire a contatto non è assolutamente detto che sia un ‘ingenuone’ in quanto i narcisisti come gli psicopatici sono così subdoli che spesso non vengono riconosciuti neppure dagli psicoterapeuti e dagli psichiatrici (se non dopo attentissime osservazioni). Tuttavia va detto ancor una volta che le persone più soggette e predisposte ad essere ‘infettate’ dal narcisismo patologico sono quelle con una ‘ferita narcisistica’  la quale fa sì che esse abbiano meno anticorpi psichici, e quindi meno capacità di salvaguardarsi in tempo, nonché di reagire per guarire. Ciò le rende pericolosamente vulnerabili alla traumatizzazione da narcisismo patologico la quale va ad infettare una ferita preesistente, occulta e non curata. Se una ferita si infetta c’è il rischio che l’infezione si espanda a tutto l’organismo. In genere, restando nella metafora della salute corporea, quando una ferita si infetta, gli anticorpi provvedono ad arginare l’infezione in modo piuttosto spontaneo, ma se la ferita è troppo profonda, gli anticorpi non bastano, bisogna disinfettarla e poi suturarla con dei punti. Se poi gli anticorpi sono indeboliti anche una ferita superficiale può diventare pericolosa.

F. Bacon two figures, 1953

L’infezione psichica trasmessa dal narcisismo patologico ha due effetti devastanti: dilata e approfondisce la ferita e depotenzia e disorienta gli anticorpi, cioè il sistema immunitario ; tuttavia le persone traumatizzate da narcisismo patologico non si spaventino, le cure ci sono e sono efficaci, ma necessitano di un loro impegno, di una loro volontà di curarsi. Soprattutto è importante, al fine di attivare correttamente gli ‘anticorpi psichici’ di capire che il partner narcisista introiettato (vissuto dentro di sé) è un ‘oggetto idealizzato’ malato. Ecco perché un informazione corretta può essere considerata l’avvio ad una terapia. Solo se si ha coscienza, se si è informati, la psiche può reagire -anticorpi — verso il disturbo/malattia, altrimenti se si è nel TdN, gli anticorpi (sempre in senso figurato) agiscono in modo errato, o contro se stessi, o contro altri (anche persone vicine, amiche o terapeuti) e poi anche contro il partner narcisista patologico in carne ed ossa (in quanto ci si dimentica, o non si vuole accettare che questi è una persona davvero disturbata).

Differenze e concomitanze tra  Trauma abbandonico e Trauma da Narcisismo   

Munch, separation

La sintomatologia della vittima – che io definisco come colpita da TRAUMA DA NARCISISMO (TdN) –  può dare luogo ad una sindrome più o meno grave e va curata onde evitare peggioramenti. Va detto che quando si viene abbandonati si può subire un TRAUMA ABBANDONICO di maggiore o minore intensità, che è già di per sé assai doloroso e sconvolgente, ma se a questo si aggiunge il TdN – TRAUMA DA NARCISISMO – la situazione diventa ancora più grave, in quanto il partner narcisista, oltre ad abbandonare, mira a distruggere, umiliare, ferire, offendere il partner che viene abbandonato. Quest’ultimo, cioè la vittima del narcisista,  può sviluppare una vera e propria sindrome traumatica specifica, che negli Stati Uniti è stata già evidenziata da qualche anno, ma che in Italia non è ancora chiara (vedi:  Narcissism Victim Syndrome, A newhttps://samvak.tripod.com/npdglance.html). In pratica si pensa soltanto ad un trauma abbandonico – esasperatosi per problematiche soggiacenti nella vittima –  e non si riesce a capire che in tal modo la vittima viene incompresa e ferita, in quanto non si riesce  a diagnosticare che essa ha subito qualcosa di assai peggiore, un TdN, appunto (e ciò a prescindere dalle sue eventuali problematiche psicologiche).

Purtroppo, le persone violentate nell’anima e traumatizzate dal narcisismo patologico, hanno una ferita nascosta e  non curata nel proprio narcisismo (ferita narcisistica) cioè una carenza nella qualità e nella capacità di amare se stesse, carenza della quale non sono consapevoli. A causa di questa carenza affettiva verso di sé, le vittime sono propense a innamorarsi in modo assai cieco e idealizzante, ed in un certo senso restano costantemente innamorate del partner senza riuscire a passare allo stadio del ‘voler bene’, cioè senza riuscire a conoscere e ad accettare in modo critico e correttamente difensivo le parti negative e conflittuali dell’altro. Quando si ha una ferita narcisistica occulta si è più esposti in generale alle pene d’amore, ma in modo particolare si diventa più facilmente vittima dei narcisisti patologici. Si immaginino costoro come iene o come squali che hanno una fortissima capacità di fiutare il sangue e di aggredire altri animali sanguinanti, inclusi gli umani. Ecco, allora che la ferita narcisistica sanguina e il narcisista patologico, immaginabile come un vampiro succhiasangue, individua una preda assai appetibile, in quanto più facilmente manipolabile e sfruttabile (dissanguabile). Allora è vero che le vittime sono persone buone ed equilibrate nella loro capacità di dare e di ricevere amore, ma purtroppo hanno una ferita occulta che non gli permette di ‘autoamarsi’ (autostima) in modo sufficientemente equilibrato. Ecco quindi che la persona traumatizzata da narcisismo patologico va prima aiutata a superare il trauma, ma poi deve essere aiutata anche a sanare la sua ferita, la quale non è stata provocata dal vampiro, in quanto c’era già prima, al vampiro è servita come punto debole su cui agire, traendone metaforicamente sangue, cioè vitalità, energia, a scopo manipolatorio e mortificante.Nella pratica clinica e nella mia esperienza personale ho avuto modo di rilevare uno specifico TdN, e cioè un TRAUMA DA NARCISISMO, avente una sintomatologia simile al DPTS (il Disturbo Post Traumatico da Stress) che lasciava i militari reduci del Vietnam per tutta la vita destabilizzati), che richiede cure, solidarietà, comprensione.  IL DPTS provoca una sindrome post-traumatica, l’incapacità di riprendersi da un trauma (con conseguenze purtroppo molto destabilizzanti e a lungo termine), dovuto soprattutto alla paura verso eventi violenti e catastrofici per la propria vita o di persone care, o anche di altri esseri umani. Invece il Trauma da Narcisismo agisce sulla sfera affettiva, la più sensibile dell’esperienza umana; consiste in un perpetuarsi del Trauma abbandonico, che nelle relzioni disturbate dal narcisismo patologico si percepisce anche durante una relazione affettiva come continua ‘minaccia abbandonica’ alla quale segue uno shock finale, o numerosi devastanti ‘tira e molla’, che destabilizzano l’equilibrio affettivo ed erotico.

 Si subisce una mortificazione interiore dell’amore… solo chi ha esperito questa tragica sensazione sa quanto è grande il dolore, il pericolo, la solitudine, l’’incomprensione colpevole e incolpevole degli altri, l’ansia, la depressione, la vergogna, le idee di fuga o suicide, il tentativo di calmarsi con psicofarmaci, alcol, droghe, l’autolesionismo, la paura di impazzire, il senso di ‘morte vivente’…VERSO UNA GUARIGIONE… Se il TRAUMA DA NARCISISMO viene curato e compreso, le ferite si cicatrizzano, resta il segno, ma diventa anche un segno di forza e di conoscenza.

Le informazioni in questo blog possono aiutarvi a capire, se desiderate ulteriori informazioni potrete riceverle solo previo colloquio e accordi in quanto vanno personalizzate per il vostro specifico caso, altrimenti potrebbero essere interpretate in modo non corretto, in quanto quando si è sotto l’effetto di un trauma è facile sbagliarsi (e questo bisogna cercare di evitarlo).

Raccomando alle vittime da TdN  di  non cadere nell’abuso degli psicofarmaci (o di altro: alcol, fumo, droghe), di chiedere aiuto a  persone veramente amiche, capaci di comprendere a fondo (che purtroppo non sempre si trovano e che soprattutto non credano che si tratta di un ‘semplice’ mal d’amore,  cioè di un trauma abbandonico ‘esagerato’). Raccomando inoltre di non buttarsi tra le braccia di chiunque credendo di poter risolvere il trauma in tal modo, e neppure di intraprendere lunghi viaggi da soli o tentare drastici cambiamenti di vita, come fuga reattiva  nel tentativo di fuggire al trauma. Datevi tempo e seguite tutti i consigli che più vi sembrano adatti a voi con l’obiettivo primario di de-traumatizzarvi. Vanno bene tutte le tecniche di rilassamento, le attività espressive e ricreative, allo scopo di esprimere creativamente la propria sofferenza e di distrarsi in modo sano. Ricordatevi sempre che l’effetto del trauma è quello di far apparire la vita completamente distrutta, di sentirsi lordati nell’anima da una potenza malefica, MA NON E’ COSI’. Inoltre informatevi, in quanto è importantissimo per superare il trauma riuscire a comprendere ledinamiche di coppia a sfondo narcisistico. E poi ricordatevi che esistono varie forme di intervento deutramatizzante e psicoterapeutico, che possono essere su misura per voi (questo articolo/forum, nonché auto-aiuto,  ha lo scopo di informare  a livello generale anche su tali tecniche, ma trattandosi di questioni strettamente personali una consulenza o una assistenza  psicologica personalizzata può essere data solo attraverso colloqui diretti e la creazione di un’alleanza terapeutica con il terapeuta particolarmente centrata sull’empatia, la solidarietà e la comprensione e il rispetto per la vostra pazienza, impegno e coraggio di voler superare il TdN).

A mano a mano che si guarisce si comprende di come la propria conoscenza della vita sia aumentata, di come ci si senta più indipendenti e più sensibili alle sofferenze altrui, di come sia importante un amore vero ed equilibrato, raggiungibile solo se prima si raggiunge una buona comprensione di se stessi e si impara ad accettarsi per come si è ed a volersi bene. Il Trauma da Narcisismo può dunque diventare un’occasione per rivelare, accettare e curare la ferita narcisistica della quale non si era consapevoli e che era, già prima, una fonte di turbamento e di negatività.   Allora l’incubo passerà, il ‘mostro semi-inconsapevole’ (vedi: ‘Avvertenza importante di base’ nell’introduzione) reale e interiorizzato, non potrà più farvi alcun male, il male che vi ha fatto servirà per curare  ferite sanguinanti che non sapevate di avere e che avevate ancor prima di subirne la violenza, ed è così che nascerà in voi un processo di trasformazione positiva e, davanti a voi, ci sarà davvero la prospettiva di una vita migliore…

ARGOMENTI consigliati per i quali si può richiedere approfondimento generalizzato e/o personalizzato o per poter meglio sviluppare un dibattito sul blog attraverso testimonianze e pareri:

  • IL PROCESSO TRAUMATIZZANTE DA NARCISISMO – COME ESORDISCE, COME SI ACUISCE, QUALI SINTOMI E DANNI PROVOCA E COME SI PUO’ CURARE
  • PERCHE’ PER SUPERARE IL TRAUMA (TdN) E’ IMPORTANTE STUDIARE LA MALATTIA DEL NARCISISTA PATOLOGICO CHE LO HA PROVOCATO
  • IN CHE MODO IL NARCISISTA PATOLOGICO PUO’ FARE IMPAZZIRE L’ALTRO
  • LA RECITAZIONE ‘QUASI SPONTANEA’ DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • PERCHE’ L’AMBIVALENZA DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • PERCHE’ SI CEDE ALLA SEDUZIONE DEI NARCISISTI PATOLOGICI
  • IL MASCHILE E IL FEMMINILE NEL NARCISISMO PATOLOGICO
  • LA SESSUALITA’ DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • DNP e  SFRUTTAMENTO E DANNEGGIAMENTO DEL PARTNER
  • LA FERITA  NARCISISTA DELLA PERSONA TRAUMATIZZATA DA TdN
  • LA CATTIVERIA DEL NARCISISTA PATOLOGICO
  • CRUDELTA’MENTALE, VIOLENZA PSICOLOGICA DEL NARCISISTA PATOLOGICO CHE VIOLENTA L’ANIMA DEL PARTNER
  • IL LATO BUONO DEL NARCISISTA PATOLOGICO (… è quello che ti frega!).
  • IL NARCISISTA PATOLOGICO NEL SOGNO/INCUBO DEL PARTNER TRAUMATIZZATO
  • IL NARCISISTA PATOLOGICO INTROIETTATO DENTRO LA PERSONA TRAUMATIZZATA
  • I NARCISISTI PATOLOGICI NELLA LETTERATURA E NEL CINEMA
  • PERCHE’ LA PERSONA TRAUMATIZZATA NON E’ PROPRIO UNA VITTIMA
  • PERCHE’ IL NARCISISTA PATOLOGICO APPARE SPESSO BUONO AGLI ALTRI
  • COME ARGINARE LA GELOSIA TORMENTOSA VERSO IL PARTNER NARCISISTA PATOLOGICO, DURANTE LA RELAZIONE E DOPO LA ROTTURA
  • COME RECUPERARE LA PROPRIA AUTOSTIMA DEVASTATA DA UN PARTNER CON DNP
  • SOVRAPPOSIZIONI TRA NARCISISMO PATOLOGICO E BORDERLINE
  • QUALE CURA PER I NARCISISTI PATOLOGICI ?
  • COME AIUTARE I NARCISISTI PATOLOGICI
  • IL NARCISISTA PATOLOGICO E’ SULLA VIA DI GUARIGIONE QUANDO CHIEDE SINCERAMENTE SCUSA (rarissimo)
  • COME CONFRONTARSI CON I NARCISISTI PATOLOGICI ALL’INTERNO DI UNA RELAZIONE CHE SI INTENDE CONTINUARE
  • PER QUALI RAGIONI IL/LA  NARCISISTA PATOLOGICO TIENE IL PARTNER SOTTO MINACCIA ABBANDONICA E ATTUA SPESSO
  • PERCHE’ IL PARTNER CON DNP TRADISCE (Cosa cerca in particolare nel tradimento)?
  • PERCHE’ IL PARTNER CON DNP TENDE A CALUNNIARE E A DIFFAMARE LA PERSONA CHE LO AMA, NASCOSTAMENTE, DURANTE E DOPO LA RELAZIONE?
  • PERCHE’ IL PARTNER CON DNP SI RIFIUTA DI DARE SPIEGAZIONI E SI ARRABBIA SE GLI VENGONO RICHIESTE?
  • PERCHE’ LA PERSONA TRAUMATIZZATA DAL PARTNER CON DNP HA UN DISPERATO BISOGNO DI OTTENERE SPIEGAZIONI DAL SUO PERSECUTORE?
  • PERCHE’ BISOGNA BEN DISTINGUERE UNA RELAZIONE A SFONDO SADOMASOCHISTA CON UNA RELAZIONE A SFONDO NARCISISTICO?
  • QUANDO IL PARTNER CON DNP TENDE A SENTIRSI E A PRESENTARSI COME SE FOSSE PERSEGUITATO DALLA PERSONA CHE HA TRAUMATIZZATO.
  • PRECAUZIONI E DIFESE DOPO LA RELAZIONE CON IL NARCISISTA PATOLOGICO
  • COME ELABORARE LA RABBIA VERSO IL NARCISISTA PATOLOGICO
  • COME LA PERSONA TRAUMATIZZATA  DA UN PARTNER CON DNP, PUO’ OTTENERE GIUSTIZIA RISPETTO AI SOPRUSI E ALLA VIOLENZA PSICOLOGICA SUBITI
  • DIFFERENZE E CONCOMITANZE TRA TRAUMA ABBANDONICO E TRAUMA DA NARCISISMO (TdN)
  • SIMILITUDINI TRA TdN e DPTS (DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS)
  • PERCHE’ SPESSO LA VITTIMA DA TdN NON VIENE COMPRESA DAVVERO
  • LA PERSONA TRAUMATIZZATA DA TdN RISCHIA IL DETERIORAMENTO DELLE RELAZIONI FAMIGLIARI E DI AMICIZIA
  • CONSIGLI PER GLI AMICI E I PARENTI DELLA VITTIMA CON TdN
  • LA PERSONA TRAUMATIZZATA  DA TdN RISCHIA DI CEDERE ALL’ABUSO DI SOSTANZE PSICOGENE (Psicofarmaci, alcol, droghe)
  • L’AUTOLESIONISMO DELLA VITTIMA E I PENSIERI SUICIDARI
  • IL BISOGNO ESTREMO E FRUSTRATO DI OTTENERE CHIARIMENTI DAL PARTNER CON DNP
  • IL BISOGNO ESTREMO DI MANTENERE CONTATTI CON l’EX PARTNER CON DNP

AVVERTENZA! Le diagnosi non sono un gioco! Narcisismo patologico o alibi paranoide?

 Credo sia doveroso aprire un dibattito anche sulle proiezioni paranoidi, in quanto c’è il rischio che la nozione di narcisismo patologico venga sempre più spesso usata per proiettare tutte le colpe su chiunque che per qualche motivo non ci viene bene…

E’ UN RISCHIO SERIO CHE C’E’.
Va inoltre ricordato che , anche se l’altro/a è un narcisista patologico, ciò non vuol dire che non ci si debba mettere in discussione in quanto si è la povera vittima incompresa. Per guarire veramente, una volta appurate le colpe dell’altro, va assolutamente fatto il lavoro del MEA CULPA.

Solo quando si farà i conti con il proprio VAMPIRO INTERIORE, si riuscirà a mollare veramente la presa collusiva con il VAMPIRO ESTERIORE. Chi adopera la nozione di narcisismo patologico, senza profonda conoscenza psicoterapica e senza un consulto serio sulla propria esperienza, rischia seriamente di farsi del male e di fare del male ad altri. Tutti abbiamo diritto di esprimere pareri e testimonianze, ma non abbiamo il diritto, neppure se psicoterapeuti, di sparare diagnosi con lo scopo di scaricarci la coscienza… va bene riflettere, ma in modo ponderato e sempre mettendosi in discussioni e con il dovere di verificare attraverso situazioni e consultazioni serie e personalizzate. Perciò occhio ai sitarelli che adoperano le etichette psichiatriche come se fossero torte in faccia e frecciatine liberatorie.

PER FAVORE DOVETE CAPIRE che su queste cose non si scherza è in gioco la vita delle persone, si tratta della salute umana, del posto di lavoro, delle relazioni rovinate con amicizie e con i parenti, del rischio di abuso di psicofarmaci, droghe, alcool, dell’insorgere di patologie psicosomatiche (anche gravi come il cancro), di molti disturbi d’ansia e depressione, fino alla fantasia suicidaria ed il passaggio all’atto, e comunque di destini vitali spezzati e di infelicità durature. Ecco, di cosa stiamo parlando quando ci intratteniamo con bocconcini di narcisismo patologico self service… ok, va bene, si vuole riflettere, però attenzione, bisogna sapere bene cosa si sta toccando, e se si vuole riflettere su queste cose senza titoli ed esperienza specialistica la cosa giusta da fare è spendere almeno quanto si spende da un parrucchiere — perché questo è — per parlarne con specialisti che hanno studiato una vita per capire e per curare questi gravi problemi della salute mentale. Era mio dovere scrivere questa nota, in quanto psicoterapeuta più volte citato per via del blog a cura dell’Associazione Culturale Albedo di cui sono Presidente.

 IL NARCISISMO PATOLOGICO NON E’ PIU’ UNA MALATTIA… ALLORA SAREBBE PROPRIO UN MALE, in particolare: VAMPIRISMO.

 E’ di questi giorni la notizia che il prossimo DSM 5, bibbia della psichiatria non intende considerare più il narcisismo come disturbo di personalità, in quanto i tratti che lo caratterizzano sono sempre più diffusi come ‘normosi’ e molte persone del settore e non, lo hanno divulgato senza il necessario approfondimento. Per cui il DNP non sarà più considerato una malattia psichiatrica precisa (anche se ciò sta provocando un terremoto nella ricerca sulla salute mentale negli USA), e al suo posto vi sarà un generico disturbo di tratti di personalità (che incrocia altri 4 disturbi pure rimossi, lasciando tuttavia a sé il borderline). Questa scelta, prevalente per ora prevalente nel gruppo di lavoro di psichiatri che pubblica il DSM , oltre essere stata duramente criticata da eminenti psicoterapeuti, psichiatri e commentatori autorevoli di altre discipline, denota la gravità della situazione di fronte a comportamenti di egoismo esasperato, manipolazione e violenza psicologico che sono così diffusi, variegati ed ambigui (normosi) da sfuggire ad una diagnosi scientifica di tipo classificatorio, con la conseguenza di dichiarare una resa dinnanzi a mali evidenti che vengono quindi considerati psicologicamente normali.

Resta il fatto che la violenza psicologica esiste, a questo punto se non è più una malattia è proprio il male. Il dibattito è molto delicato ed è un bene che sia così. Noi psicoterapeuti consideriamo da sempre le etichette psichiatriche solo come quadri di riferimento da interpretare caso per caso. L’approccio clinico che io ho proposto in riferimento alla psicologia archetipica ed in particolare rispetto alla figura del vampiro, a questo punto, in termini umanamente e psicologicamente  diagnostici e terapeutici è effettivamente il più intuibile, comprensibile ed efficace (sebbene non sia ancora molto conosciuto, anche perché non si rifà al linguaggio psichiatrico ortodosso). Va quindi ricordato che chi pretende di improvvisarsi in questo settore, senza competenze specialistiche e senza volersi fare aiutare da esperti, genera una pericolosa confusione negli altri e in se stesso, pur essendo mosso da buone intenzioni. Questa può essere solo una breve nota che rinvia al seguente articolo introduttivo in inglese (uno tra i tanti) che appaiono in questi giorni. https://psychcentral.com/

Quanto viene affermato in questo articolo, nonostante queste recenti diatribe teoriche non cambia, anzi si specifica maggiormente che in termini di psicologia, intesa come logica della psiche, che è l’anima (la quale ha logiche assolutamente speciali) la figura archetipica del VAMPIRO è quella che maggiormente consente di comprendere il fenomeno. Per cui quando parliamo di Narcisismo patologico o di DNP , in ottemperanza a decenni di ricerche ed esperienze, teoriche e cliniche internazionali,  si consideri che qui parliamo di VAMPIRI PSICHICI  e più in particolare dei loro devastanti effetti in termini di VAMPIRIZZAZIONE della vita amorosa.

La sfida in questo dibattito è dunque assai complessa e delicata, ma vale la pena impegnarsi, ciascuno con le sue esperienze, competenze e sensibilità. In tal modo si darà un significativo contributo ad una questione fondamentale  che riguarda il benessere e la salute mentale… e soprattutto all’AMORE che tra tutti i beni è il più grande.

CHI E’ IL MANDANTE DEI VAMPIRI PSICHICI? SOLO L’AMORE POTRA’ SCOPRIRLO E SCONFIGGERLO.

pubblicato da Pier Pietro Brunelli – Psicoterapeuta
il giorno domenica 26 dicembre 2010 alle ore 3.03

Carissime e carissimi

è tardi, sta finendo il giorno di Natale, voglio scrivervi quello che penso e che so, come un messaggio di auguri, un regalo ed una esortazione… ci provo. Perdonate gli errori, sono stanco…

Chi  è stato traumatizzato nei sentimenti da partner che hanno grossi problemi relazionali — tanto da poter essere paragonati a vampiri psichici –  è una persona che ha sbagliato, ingenuamente, perché ha colluso con la negatività, si è lasciata legare ad aspetti malefici dell’anima… ha tutte le attenuanti, ma ha sbagliato, e quindi la sua sofferenza è una forma di espiazione, perché deve capire che ha sbagliato e deve riscattarsi verso il bene… deve tornare ad amare il bene non il male … e il bene non è solo egoistico, non è la felicità per sé come due cuori e una capanna e il resto chi se ne frega… no, è anche stare insieme, ma insieme anche PER qualcosa di giusto, per il bene, anche attraverso piccole cose, due hanno un amore nel bene quando questo amore porta buoni frutti al mondo, agli altri… Allora chi è stato traumatizzato dall’amore per il male, e il male lo ha distrutto, stuprato, devastato, ha però anche un grande dono, ha cioè, anche se ha sbagliato e deve pagare, ha una grande, immensa capacità di amore.. è una persona che ha una capacità di amare, accettare, perdonare così grande che, purtroppo, potrebbe arrivare, anzi arriva, ad amare anche il diavolo, non in quanto tale, ma credendo che in esso/a c’è un angelo da salvare… Dunque è un grave sbaglio amare chi si serve del male e lo fa, seppure con l’idea di salvarlo, e questo sbaglio si paga, ma si tratta di uno sbaglio che rivela anche una grandissima forza verso il bene ed è su questa che bisogna lavorare per tornare a stare bene e per imparare a donare il proprio grande immenso amore a tutto ciò che può fare bene… certo ad un compagno buono, ad una compagna buona… ma affinché questo possa avvenire bisogna prima amare tutti coloro che lo meritano e che hanno bisogno di essere amati… bisogna amare anche i cattivi, ma quelli veri, cioè quelli che sono sempre cattivi, come lo era il lupo di San Francesco, odiato e cacciato da tutti, sempre cattivissimo, allora San Francesco capì che lo si doveva aiutare a trovare la sua parte buona e così con amore lo aiutò… bisogna amare anche le ‘pecore nere’ quelle che sono nere sempre, perché hanno sbagliato e nessuno le aiuta e continuano a sbagliare… ma dovete fare molta attenzione e allontanare i falsi cattivi che sono anche i falsi buoni, quelli cioè che fanno finta di essere buoni per poi poter fare meglio del male… E’ una storia vecchia come il mondo quella di Satana che inganna Eva con l’inganno, appunto, facendo finta di essere buono, per avere la sua fiducia… dovete rinnegare quelli che sono ora cattivi e un attimo dopo buoni e poi cattivi perché lo fanno perché sono malati di una malattia che li spinge a farvi del male perché questa malattia si nutre del male , essi esse hanno bisogno del male, e per farlo in certi momenti vi seducono e vi manipolano facendo la parte di angeli o di bisognosi d’aiuto e d’affetto… Ricordatevi il CAVALLO DI TROIA, la più infida arma di tutti i tempi, quella che rese celebre una guerra che divenne il mito omerico fondante di tutta la cultura occidentale, una guerra che dopo dieci anni fu vinta dai greci assediatori con l’inganno… come? Facendo finta di essere buoni, con un bel regalo , un bellissimo grande cavallo bianco … e i troiani aprirono le porte e festeggiarono, ma nella notte dalla pancia del cavallo fuoriuscirono gli invasori greci che misero a ferro e fuoco ogni cosa… ecco così fanno certi vampiri/e nelle relazioni affettive, 10, 100, 1000 cavalli di Troia fino a quando non vi avranno completamente devastate/i… ALLONTANATELI, ALLONTANATEVI prima che sia troppo tardi, prima che la vostra vita fisica, psichica, morale materiale venga devastata a morte (questo è il rischio, purtroppo).

Ma allora chi bisogna amare? Solo quelli che sono sempre bravi? E no, questi non esistono, e se lo sembrano, stanno facendo finta anche loro… bisogna amare le persone con i loro pregi e i loro difetti, accettare il conflitto, confrontarsi, è normale ciò… ma badate ho detto bisogna amare.. le PERSONE… non delle strutture psichiche disaggreganti e devastanti dalle sembianze umane… scusate, se esagero. Voglio dire che… sù, andiamo, siate oneste/i… voi lo sapevate benissimo che quella lì, quello lì, il vampiro, la vampira, non era una persona tanto normale (addirittura a mio avviso dal punto di vista di una compiutezza psichica, di un Sé coeso accettabile, non si tratta nemmeno di una persona vera e propria… ma vabbé) comunque lo sapevate che era un essere pregno di energia negativa che a volte faceva il bravo, la brava per poi contaminarvi meglio … “Che bella bocca che hai?”… “Per sbranarti meglio piccina mia” (infatti fingeva di essere la nonnina, ma era il lupo… e voi però non eravate ingenui tanto da essere come Cappuccetto rosso… dai!). Insomma voi lo sapevate nel vostro intimo che ve la facevate con un rappresentante del male, una manovalanza, diciamo così, delle energie malefiche… e stavate già da tempo malissimo, ma come il drogato, non avevate il coraggio di allontanarvi e avete voluto resistere e continuare… insomma come dicevamo prima avete sbagliato, perciò adesso è normale che dovete soffrire, ma dovete soffrire per riscattarvi, per tornare a fare del bene e a dare per il bene il vostro grande amore e ribellarvi… Ma ribellarvi verso chi? Vendicarvi di chi? Della manovalanza? Di quella mezza persona vampirica che vi ha succhiato il sangue, di quel morto vivente che sembra stare bene e che in realtà è uno zombie che finge di provare qualcosa , ma non prova nulla? No, non è della manovalanza che vi dovete occupare, quella dovete solo allontanarla e più lo fate presto e tanto più andrà incontro rapidamente al suo squallido destino, in quanto impazzirà, oppure non avrà mai vissuto veri sentimenti, resterà un non vivo, nel male (a meno che proprio, quando abbandonata da tutti, dato che perde progressivamente potere, e soffrendo peggio di un cane non implorerà perdono per farsi curare e si pentirà amaramente e dovrà comunque pagare terribilmente, molto, ma molto più di voi). Non è del traumatizzante & manovalanza che vi dovete occupare voi per guarire, voi vi dovete occupare del MANDANTE, cioè delle forze del male che hanno impiegato quel manovale-burattino senz’anima (perciò non persona, le persone hanno l’anima) per impedire alla vostra natura di fare del bene, di usare il vostro grande amore per il bene, siete stati colpiti su commissione da un lovekiller, un criminal love, un delinquente sentimentale di infimo rango, che è stato mandato da forze maligne per togliervi di mezzo perché potevate fare troppo bene, e queste persone che possono fare bene perché amano tanto, il male le odia, perciò le attacca a morte. Ma in tal modo ora siete stati messi alla prova, o diventate vampirizzati/e, verso gli altri e verso voi stessi dannandovi l’anima, oppure fate di tutto per ritornare a far vincere l’amore in tutte le sue forme …

 “Commento 21”(www.albedoimaginaton.com) IL VAMPIRO INTERIORE UCCIDE FINO A QUANDO NON LO SI COMPRENDE, MA SE LO SI COMPRENDE CI SI AVVIA ALLA GUARIGIONE

UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE: IL VAMPIRO E’ UNA FIGURA ARCHETIPICA PRESENTE IN OGNI ESSERE UMANO. ESSO E’ UN’IMMAGINE DELL’OMBRA (archetipo individuato da Jung costituente il lato oscuro della natura umana, eppure contenente anche una luce).

La figura del vampiro, come distruttivo invasore della psiche, è stata studiata da C.G. Jung, dalla M. Von Franz, da J. Hillman e da altri psicologi di orientamento junghiano. Costoro avvertono che si tratta di una parte della psichica insita in ogni essere umano. Dentro ciascuno di noi c’è un vampiro, come c’è anche un angelo, c’è il male come il bene, l’oscurità e la luce. Il vampiro è quindi una rappresentazione leggendaria dell’OMBRA, la parte più contraddittoria ed inconscia della personalità, che esacerba i conflitti, emerge negli incubi, in molti disturbi mentali dovuti a complessi o a traumi, ma che pure contiene valori conoscitivi e di crescita. Perciò tutti dobbiamo fare i conti con l’Ombra, con il vampiro interiore che succhia il sangue all’Anima e la costringe a reagire, e quindi ad ammalarsi o a curarsi, a regredire o ad evolversi. Purtroppo la tentazione è quella di proiettare il proprio vampiro interiore sugli altri, giungendo a credersi perfetti e ad attribuire il male solo agli altri, senza volersi assumere le proprie responsabilità. La disputa con il ‘vampiro interiore’ riguarda la soggettività di ognuno, ma possiamo dire che può svolgersi su due livelli.

Il primo livello, quello più sano, consiste nel tentativo di accettare e conoscere il proprio vampiro interiore, di negoziare con esso, di integrarlo il più possibile con la nostra personalità e quindi di comprendere come può farci crescere e maturare e quali sono i nostri punti deboli o da sanare. E’ un processo che non si conclude mai completamente, la conoscenza di sé e delle proprie contraddizioni, nel bene e nel male, richiede tutta la vita, nonché l’appoggio ad alleati (ad esempio uno psicoterapeuta) e di maestri.

Il secondo livello riguarda la possibilità che il vampiro interiore resti parzialmente o del tutto inconscio, non riusciamo a comprenderlo o ci rifiutiamo di vederlo per una questione di comodo. In tal caso può succedere che lo proiettiamo sugli altri, diventiamo allora difensivi, ma anche aggressivi nel tentativo errato di liberarci dal male, che non viene visto come anche interno.
Ecco allora che, nello specifico del narcisismo e della vita amorosa ed affettiva, si aprono altri due sottolivelli:

– Il primo sottolivello è che il vampiro inconsciamente invade tutta o quasi tutta la personalità, la quale può quindi assumere tratti narcisisti patologici o irrigidirsi in un vero e proprio Disturbo Narcisistico di Personalità (con le conseguenze di nullificazione di sé e di traumatizzazione del prossimo che ormai abbiamo sufficientemente esplorato) o addirittura diventare uno Psicopatico conclamato. Vi sono poi altri disturbi gravi nei quali l’Ombra non compresa o negata emerge, come i disturbi paronoidi, la schizofrenia, ecc. Tutti questi disturbi comportano gravi problemi ai malati e a chi sta loro vicino. In particolare il narcisismo patologico implica una sua particolarità patogena e traumatizzante nell’ambito delle relazioni di coppia attraverso la manipolazione affettiva, l’opportunismo e un assurdo, folle e invidioso odio distruttivo verso la persona dalla quale si riceve amore e fiducia.

Nota: Senza giungere a quadri patologici estremi dovuti al fatto che proprio male interiore viene proiettato tutto sugli altri, o su una categoria, o sul partner, possiamo pensare alla proiezione che spesso gli uomini fanno sulle donne considerandole tutte quante negative, in parte o totalmente, e quella che, viceversa, fanno le donne verso gli uomini. Purtroppo queste reciproche proiezioni negative tra i sessi, che non riescono più a vedere che in tutti c’è il bene e il male, e che ci sono persone più buone o più cattive tra gli uomini come tra le donne, generano pregiudizi e stati patologicamente difensivi che uccidono l’amore e portano l’infelicità. Seppure tra il maschile e il femminile ci sono conflitti psicoculturali che hanno danneggiato soprattutto la femminilità, alle donne non conviene cercare la vendetta, così come non conviene agli uomini voler dominare o dichiarare il proprio sgomento per il fatto di non riuscire più a farlo. Siamo stati fatti maschio e femmina non soltanto nella carne, ma anche nell’anima per compensarci confrontandoci. Si tratta di due polarità psichiche, come ha individuato Jung che sono presenti nella psiche di ciascuno a prescindere dal fatto che sia un uomo e una donna, in entrambi c’è la componente maschile (anima) e la componente femminile (animus), e ciascuno dovrebbe armonizzarle dentro di sé. Allora si capirebbe che è sbagliato lasciarsi tentare dal voler proiettare il male sull’altro sesso in generale. Se il maschile e il femminile sono compresi come due polarità complementari presenti, in modo diverso a seconda del genere sessuale, ma presenti, l’amore funzionerebbe molto meglio, sul piano soggettivo e collettivo. Questo principio di complementarietà psichica tra il maschile e il femminile sta alla base di un amore sano, così che esso nel suo mistero, oltre a recare piacere e passione, porti anche la pace, la vita, la maturazione nel confronto, e tutto ciò per gli eterosessuali come per gli omossessuali, nell’ambito di ogni ceto, ogni razza, ogni religione, ogni cultura.

– Il secondo sottolivello consiste nel tentativo inconscio di liberarsi da un vampiro interiore (annidato in una ferita narcisistica occulta e quindi non curata), senza però riuscire ad analizzarlo e a comprenderlo, perciò si è tentati (inconsciamente predisposti) dal venire a patti (colludere) con un vampiro esterno, cioè con una persona affetta da narcisismo patologico della quale ci sembra di poterci fidare, nell’amicizia, nel lavoro e più sciaguratamente nei sentimenti e nell’amore. In tal modo il male interno non viene proiettato sull’altro, ma funziona come una calamita che introietta il male dell’altro. Il vampiro esterno viene allora erroneamente considerato come un guaritore (dato che è molto abile nel fingere di esserlo) che seduce il nostro vampiro interiore e si allea con esso. Attraverso questo alleato interno alla vittima portatrice di ferita narcisistica occulta, il narcisista patologico riesce a far innamorare la vittima, con il fine ‘semiconscio’ di manipolare e approfittarsi della vittima, provocandole una sindrome traumatica che può condurre a disturbi ed esiti anche gravi. Ciò è stato possibile perché il vampiro esteriore ha trovato nella vittima un vampiro interiore annidato in una ferita, al quale si è alleato. Dunque seppure possiamo inquadrare tutta la vicenda come una disgrazia o un tragico scherzo dell’amore, si tratta di una vicenda non proprio casuale, che presuppone una complicità inconscia tra la vittima e il suo aguzzino, tra debolezza e malvagità (senza che ciò voglia necessariamente dire sadomasochismo), o per meglio dire tra le parti ferite inconsce nell’Ombra di chi viene ‘infettato’ e le parti maligne dell’Ombra di chi infetta.

Dopo aver detraumatizzato la vittima va dunque scoperto il suo ‘traditore interno’, cioè il vampiro interiore che si è alleato con il narcisista patologico al fine di dilaniare ancor di più la ferita narcisista dalla quale succhiare sangue ‘simbolico’, che significa anima, amore, vita. Si scoprirà allora che il vampiro interiore può essere rieducato, ma non può essere ucciso (la leggenda spiega appunto della quasi impossibilità di uccidere i vampiri) – si scoprirà che se viene compreso e accettato questo vampiro interno può avere anche qualche cosa di buono da dire, nonostante faccia parte dell’Ombra e del male – si scoprirà quindi che è molto meglio negoziare con esso (pur senza allearsi ad esso) piuttosto che non riconoscerlo e farlo alleare con vampiri esterni – si scoprirà che attraverso la negoziazione con esso, esso può aiutarci a guarire la ferita narcisistica (la leggenda dice che alcune gocce, o pochi capelli del vampiro erano una medicina prodigiosa).

Il TdN, ovvero la vampirizzazione, ci costringe a curarci in profondità e, una volta superato il trauma, a renderci conto che, purtroppo, il vampiro esteriore di cui ci siamo fidati e innamorati aveva fatto presa sul vampiro interiore che non conoscevamo.
Perciò se curiamo il Trauma da Narcisismo, poi dobbiamo anche curare il vampiro interiore e la ferita dove se ne stava nascosto a succhiarci il sangue dall’interno, rendendoci inconsciamente vulnerabili alle seduzioni manipolatorie e distruttive dal vampiro esteriore (che ormai sappiamo essere il ‘narcisista patologico’). Solo in tal modo il trauma può essere superato e diventare opportunità per elaborare un’esperienza di crescita, altrimenti se pure vi è una de-traumatizzazione, i segni e le cicatrici lasciate inevitabilmente dal trauma ostacolano la conoscenza di se stessi, con il rischio di successive ricadute, infelicità… e nuovi vampiri inconsci, esterni e interni

Gustav Klimt, 1905-09

Ad un certo punto della fase di de-traumatizzazione riconoscere il nostro ‘vampiro interiore’ (risalente alla propria storia famigliare, ma anche alla propria natura umana, in quanto archetipo del negativo in ognuno di noi) ci aiuta a superare il trauma in quanto il ‘vampiro esteriore’ viene depotenziato, viene considerato non più come un malvagio potente dal quale non ci si può difendere, quanto come un posseduto dalla malvagità. Se tale riconoscimento avviene si può arrivare a comprendere che il problema di chi è affetto da narcisismo patologico – patogeno e traumatizzante -consiste nel fatto che il suo ‘vampiro interiore’ si è impossessato di gran parte della sua personalità nella sfera dei sentimenti (ciò lo porta a fare del male a chi li ama). Intanto però si comprende che il vampiro interiore della ‘vittima’ lavora in un modo diverso, invece di far ammalare nel senso del narcisista patologico che non è più capace di mare gli altri, fa ammalare nel senso della ferita narcisista che rende incapaci di amare veramente se stessi. Così, i due vampiri, quello dell’aguzzino e quello della vittima, si alleano a favore del male (che implica l’odio), cioè per distruggere Il bene (che implica l’amore verso se stessi e verso gli altri). La vittima comprende che non è veramente che si è innamorata di un vampiro in quanto è il suo vampiro interiore non conosciuto che l’ha fatta innamorare… ecco perché il narcisista patologico è riuscito a sedurre e a tenere innamorata la vittima pur infliggendole tormenti, e continua a tormentarla come fantasma anche dopo l’abbandono. Allora lo psicoterapeuta, dopo aver veramente compreso il trauma della vittima, la aiuta a ‘parlare’ e a negoziare con il suo vampiro interiore, in quanto solo così il fantasma del vampiro esteriore perderà il suo alleato e dovrà andarsene per la sua strada ad espiare le sue colpe o a vampirizzare altre vittime, solo così ci si libererà di lui/lei e si potrà rimettere il cuore pace per rinascere.

Ora se accettiamo la verità (difficile da accettare davvero), e cioè che un vampiro interiore lo abbiamo tutti e che esso può agire con molteplici modalità, ci scopriamo non soltanto vittime del male, ma anche suoi potenziali portatori, perciò chi ci ha fatto del male viene percepito con uno sguardo che non è più solo di incredulità, di paura e di rabbia, ma semmai di triste compatimento unito a condanna – questo sguardo piuttosto che a vendicarci ci invita a guardarci dentro – senza colpevolizzarci – affinché si possa diventare sempre più capaci di comprendere il male, depotenziarlo e sviluppare la coscienza di tutto il bene possibile, per noi e per gli altri. Si arriva allora a capire che forse può essere meglio essere stati traumatizzati ( a patto di venirne fuori) che traumatizzare, che in ultimo ciascuno è vittima di qualcosa che è in se stesso, tuttavia è preferibile essere una vittima delle proprie debolezze (ferita narcisistica) che fanno amare una persona sbagliata, piuttosto che vittima del proprio odio e della propria incapacità di amare, che spinge il narcisista patologico a fare del male a chi li ama e quindi, logicamente e psicologicamente, anche a se stesso, costruendo intorno a sé un cimitero d’amore che non appare traumatico, ma che alla lunga diventa una mortale trappola di infelicità. Ecco allora che al fine, si comprende che è meglio essere stati vampirizzati piuttosto che vampiri conclamati; anche se è molto dura, dalla vampirizzazione ci può salvare, ma salvarsi dall’essere un vampiro psicoaffettivo è molto più dura ed è terribilmente più difficile. Così il narcisista patologico, nonostante tutto il male che h fatto, al fine viene percepito da chi lo ha subito e se ne è liberato come un povero disgraziato e ciò porta ad un processo di disinnamoramento che rende più forti e più liberi. Tuttavia, affinché ciò avvenga, una volta terapizzato il trauma, bisogna fare chiarezza dentro di sé, ed elaborare e guarire la propria ferita/infettata che ha fatto innamorare di una persona infettante/maligna; a tal fine l’unica terapia possibile è una psicoterapia, basata sull’empatia e l’esplorazione delle costellazioni che formano il mondo interiore e che si manifestano energeticamente nell’anima, nella mente, nelle emozioni e nello spirito.

Nota: Il seguente link presenta una video sulle conseguenze più tragiche del non riconoscere il nostro ‘vampiro interiore’ – è un video ‘molto forte’ orientato alla psicologia junghiana tema del diavolo (insito nella natura umana) e sulle sue manifestazioni, non solo leggendarie, ma nella realtà degli individui e della società:

 httpv://www.youtube.com/watch?v=DT42l5L_fUI

Un altro link su tale tema riguarda un’intervista a C.G. Jung in persona

httpv://youtu.be/wop91_Gvwos

Prime conclusioni

Dunque il TdN, il Trauma d Narcisismo, ovvero l’essere vampirizzati, può anche essere un’occasione propizia per riconoscere la propria ferita narcisistica, snidare il vampiro interiore che vi si era annidato e impiegarlo per la guarigione della ferita. Da tale guarigione può poi nascere una propria via di maturazione del Sé, capace di sostenere la tragica verità che il bene e il male sono in ciascun essere umano. E’ una verità sconcertante, ma è un principio costitutivo che va oltre il tema del narcisismo che stiamo trattando, espresso negli insegnamenti della saggezza e delle religioni di ogni epoca e di ogni cultura, ed è necessariamente da accettare se si vuole essere ‘veraci’, diventare se stessi. Come fare a trovare un equilibrio tra il negativo e il positivo, e quindi ad accettare che il negativo non è eliminabile? Freud ha parlato di ‘pulsione di vita e pulsione di morte’, la Melanie Klein di ‘seno buono e seno cattivo’, Winnicott di ‘madre sufficientemente buona’, Jung dell”Ombra’ in quanto archetipo complementare a tutti gli altri archetipi della psiche secondo un principio di ispirazione Taoista e Gnostica (la ‘congiunzione degli opposti’). E poi si tratta anche di una verità che implica uno speciale percorso personale, che non tutti riescono a vivere e che nessuno può portare al totale compimento… un processo di conoscenza di Sé, nel bene e nel male, che ha una sua formula unica ed assoluta per ogni individuo, come ben sanno quegli psicoterapeuti che comprendono di quanto il loro difficile mestiere consista nell’ aiutare i pazienti a trovare un equilibrio tra le schiere di demoni e di angeli che abitano la loro psiche soggettiva. Protendersi verso questo processo conoscitivo di Sé, considerando che la sofferenza può essere una spinta per compierlo, da soli, ma quando ci vuole anche con l’aiuto della psicoterapia, oltre che con il sostegno di fonti maestre di saggezza e di spiritualità, consente di diventare più autentici, più fedeli a se stessi, più veraci, dove la veracità non vuol dire perfezione o essere il migliore, ma provare a fare del proprio meglio con genuinità, spontaneità, umiltà, esame di coscienza, osservazione non colpevolizzante e non esaltante dei propri lati positivi e negativi. Il male dentro di sé, allora, va compreso come nella parabola di Cristo della ‘pecora nera’: tutti ne abbiamo una e forse anche di più, ma dobbiamo saperle accogliere nel gregge.

Quando non si riesce ad accogliere il male esso gioca brutti scherzi a se stessi e viene proiettato sugli altri, così Cristo ha detto: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Ma per accogliere il male bisogna comprendere che in esso, in quanto Ombra della psiche, c’è pur sempre un punto di luce, come nel simbolo del Tao: dello Yin e Yang… ecco forse perché Dio non distrugge Lucifero, semmai lo fa controllare dagli Angeli, poiché esso nonostante tutta la sua malvagità è un ‘portatore di luce’ (questo è il significato del suo nome). Quindi la nostra ricerca ci ha portato a rivolgere lo sguardo su una questione di infinita importanza che non arriveremo mai a circoscrivere e che quindi comporta una costante attenzione da parte degli individui e della collettività. Qui diciamo solo che, affinché si possa essere ‘veraci’, occorre una costante attenzione verso la conoscenza e l’autenticità del proprio Sé (Jung ha parlato in tal senso di “processo di individuazione”, Hillman ha parlato di “fare anima”, ma ciascuno, se vuole dare un ‘senso di verità’ alla propria vita deve scoprire una via concreta, non solo teorica o mistica, dentro se stesso).

Essere ‘veraci’ comporta il disporsi con umiltà, fiducia e coraggio per comprendere il bene e il male dentro di Sé, in modo da non essere ipocriti con se stessi, al punto di dover impiegare la menzogna e la manipolazione per vivere, oppure di doverle subire. La veracità è indispensabile al fine di poter ‘essere nell’amore per sé e per l’altro’, perciò nel Libro dell’Oracolo cinese I king sta scritto : “Se sei verace hai successo nel cuore“.

 Per favore per contribuire a questa ricerca ed approfondirla,  acquista il libro TRAUMA DA NARCISISMO NELLE RELAZIONI DI COPPIA. Di Pier Pietro Brunelli. Puoi vedere la presentazione  e acquistarlo on line in copia cartacea  o in versione E-book   cliccando sulla copertina qui accanto. Sono possibili presentazioni, seminari e gruppi terapeutici – sulla base delle vostre segnalazioni presso librerie, associazioni, ecc. –  del libro Trauma da narcisismo nelle relazioni di coppia. Ipotesi per una nuova diagnosi  di Pier Pietro Brunelli Psicologo – Psicoterapeuta  

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Chi subisce o ha subìto manipolazioni, inganni e violenze psicologiche in una relazione affettiva, ha bisogno di comprendere ed elaborare tale esperienza negativa, al fine di non cadere in uno stato traumatico e destabilizzante, e di non rifugiarsi nel ‘vittimismo’. La sofferenza del trauma sentimentale, causato dal narcisismo patologico, o anche da ogni possibile pena e conflittualità della vita amorosa, non deve esasperarsi in modo psicopatologico, e deve invece servire a crescere verso l’autorealizzazione (C. Rogers), verso il fare anima (J. Hillman), verso il Sé (C.G. Jung) per se stessi, gli altri e il mondo.

Cover libro

Disponibile anche E-book

Pier Pietro Brunelli è Psicologo e Psicoterapeuta,  Dottore in DAMS e Specialista in Comunicazione Sociale – Per consulti individuali riceve su appuntamento a MILANO, ROMA a GENOVA Oppure, previo accordi e nel rispetto delle normative,  sono possibili con consulti telefonici e via skipe. Vi è anche la possibilità di richiedere  brevi soggiorni di ‘ecopsicoterapia’.

(vedi articolo, https://www.albedoimagination.com/2011/05/ecopsicoterapia/  info – orario lavorativo –  cell:3391472230).

AMORI DISTRUTTIVI E VAMPIRIZZANTI.COME DIFENDERSI E COME USCIRNE (2015) E’ un  Manuale di auto-aiuto  concepito per dare un supporto di base a tutte le persone che soffrono a causa di relazioni amorose distruttive e ‘vampirizzanti’. Esso indica un percorso interpretativo e di auto-aiuto rivolto innanzitutto a chi si trova a vivere o ha vissuto una dinamica erotico/affettiva traumatizzante. Quindi il linguaggio cerca di risultare informativo, emotivo e motivante ed in tal senso tende a limitare il più possibile la terminologia e l’analisi specialistica, e comunque mira a renderla comprensibile a tutti. Nel contempo però questo Manuale si rivolge anche ai colleghi psicoterapeuti e a tutti coloro che attraverso la loro professione o per motivi affettivi si impegnano ad aiutare persone che sono colpite da severe forme di traumatizzazione amorosa
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VIDEO-CONFERENZA  di Pier Pietro Brunelli sul tema della – Violenza Psicologica nelle relazioni amorose

PIETRO FB CV httpv://www.youtube.com/watch?v=Wj0DeEZ96lY

 

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Mi scuso, ma per le ragioni che se vorrete potrete leggere devo inserire il seguente link: MONITO CONTRO I PLAGIATORI E I VAMPIRIZZATORI DI ALBEDOIMAGINATION E DEGLI SCRITTI DI PIER PIETRO BRUNELLI

Per eventuali esigenze di  informazione psicologica generale o personalizzata, oppure consulto psicologico, o percorso psicoterapeutico, scrivete o telefonate (orario lavorativo) al Dott. Pier Pietro Brunelli (Psicologo-Psicoterapeuta).     

Le sedi di ricevimento del Dott. Pier Pietro Brunelli sono a Milano, Genova e  Roma  

Contatti: Pietro.Brunelli@fastwebnet.it  – Pagina Facebook Albedoimagination https://www.facebook.com/groups/Albedoimagination/?fref=ts
Cell.: 339/1472230 (Si prega di chiamare sul celulare dalle ore 15-18 nei giorni feriali). SONO POSSIBILI ANCHE CONSULTI TELEFONICI E VIA SKYPE PREVIO ACCORDI e nel rispetto delle normative deontologiche dell’Ordine degli Psicologi e Psicoterapeuti.

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3.044 Comments

  1. Pier Pietro Brunelli Marzo 20, 2015 at 8:33 pm

    Colgo l’occasione per ricordare questa pagina FB di Albedoimagination https://www.facebook.com/groups/Albedoimagination/?pnref=story – Invito a ISCRIVERSI e a seguire il gruppo FB promosso da Albedoimagination per il benessere interiore, individuale e collettivo, attraverso la psicoterapia, le arti, la cultura, le tecniche del corpo, l’incontro umano creativo, intellettuale e festoso… chi ha proposte, segnalazioni, temi di discussione è invitato a pubblicare i suoi post in bacheca. In questo modo sarà anche possibile una più facile comunicazione tra i partecipanti. Ricordo che la pagina FB però è aperta a tante tematiche e quindi non si concentra sul tema della sofferenza amorosa, ma sulla solidarietà e le iniziative per il benessere psicologico in generale.

  2. MARIA Marzo 19, 2015 at 8:34 am

    sono maria,in chatt ho conosciuto un uomo,anzi direi un ragazzo di 36 anni,,io attraversavo un momento buio e molto triste,,lui con le sue dolci parole ha cercato di sedurmi,(manipolarmi)si perchè è questo che fanno,era come se sapeva cosa volessi sentirmi dire,ti voglio bene sei dolce bla bla bla,,e dopo un approccio intimo telefonico molto bello si è eclissato,,,seduce tante donne e lo fa perchè alla fine ho preso le mie dovute informazioni,,è arrogante ha usato violenza con la moglie è del mio stesso paese è un grandissimo bugiardo seduce abbandona,,io sono stata benissimo ma per pochissimi giorni credetemi,,poi ho dovuto capire chi era essere forte per me stessa e per non cadere in un vortice di solitudine e depressione,,ATTENZIONE BISOGNA ALLONTANARSI SUBITO PER LA NOSTRA SLALUTE ED IL NOSTRO BENESSERE!!!

  3. Ornella Marzo 14, 2015 at 12:30 pm

    Buon giorno mi presento sono Ornella seguo sempre questo blog di auto aiuto per chi ha a che fare con persone “difficili” cioè coloro che si nutrono del nettare altrui per avere conferma di esistere in questa vita insomma i cosiddetti narcisisti o vampiri che dir si voglia. Più leggo delle persone che scrivono più mi si incominciano a schiarire le idee su siffatto comportamento, una cosa che incomincio a capire con più chiarezza e che le vittime di queste persone hanno l abitudine di fare da infermieri o crocerossine. Mi spiego meglio e nell essere umano cercare di aiutare o confortare chi si trova in difficoltà ed è qui che scatta la trappola a doppia mandata di queste persone che succhiano energie dai nostri punti deboli per fornire il loro ego qual è la situazione che ci porta ad essere intrappolati in questa spirale di serpente? Il fatto appunto che anche noi a nostra volta se siamo delle persone insicure con una personalità non strutturata e con il bisogno di aiutare altri per sentirci gratificati e trovare una persona con la quale condividere gioie e dolori,se appunto incappiamo in persone che al centro della vita mettono solo se stessi siamo di fronte ad un cane che insegue la propria coda senza raggiungerla e per chi cerca un compagno/a con il quale stare bene avere rispetto reciproco e un po’ come uno che parla ad un sordo. Io mi rendo sempre più conto che siamo tutti un po’ portati a correre dietro alle illusioni che queste persone ci creano o per meglio dire siamo noi stessi che tramite la nostra mente lasciamo che l illusione guidi la nostra vita. Bisogna imparare a non attaccarsi a questa illusione insomma non si deve mettere la propria vita in mano a nessuno perché solo noi siamo responsabili delle nostre scelte di vita in due parole la paura che quasi sempre assedia chi scrive qui e quella di rimanere da soli di perdere una persona quella persona alla quale abbiamo dato il nostro affetto o amore che dir si voglia con tutti noi stessi noi riponiamo la nostra vita in mano a persone che della nostra vita gioia e felicità non sanno cosa farsene perché non sanno cosa sia non sono abituati ad amare ma solo a pretendere attenzione per loro e facile dare un calcio a tutto a far cadere gli altri che hanno vicino in crisi depressione e spersonalizzazione. Per me il segreto se così vogliamo chiamarlo e prendere possesso della propria vita e non pendere o dipendere da queste persone che tanto non daranno mai segno di capire cosa vuol dire amare purtroppo per loro. Questo di prendere possesso della propria vita ed identità le allontana perché a questo punto tu non gli dai più importanza ciò di cui il loro ego ha bisogno non sono più al centro dell attenzione si sentono sminuiti quindi noi non andiamo più bene hanno costantemente bisogno di essere loro i re e le regine della situazione. Posso dirvi una cosa meglio perderli che trovarli non si perde nulla anzi si acquista libertà di respiro ci si sente liberi in due parole non dipendere da nessuno un minimo di indipendenza ci vuole se si decide di vivere meglio e più sereni insomma non dipendere mai dalle labbra di nessuno con affetto da ch vi segue sempre. P.s. Non sono una maestra di vita anche io sono nella c…….a come tutti voi ma voglio uscirne a testa alta :-):-):-):-)

  4. MONY66 Marzo 12, 2015 at 11:07 pm

    Questa storia pur avendola vissuta .. non mi appartiene. Non mi riconosco in questa Monica. Sono sempre stata una donna razionale..
    capace di assumersi ogni responsabilità senza nessun timore. Non conosco le mezze misure .. non so darmi a metà .. in qualsiasi tipo di rapporto … ma non avrei mai pensato di ridurmi in questo stato. Se me lo avessero predetto non ci avrei creduto. Forse per troppo tempo
    ho dimenticato l’essere donna .. sono stata una moglie e una madre .. ma la parte femminile di me l’ho lasciata morire .. e .. lui si è insinuato proprio in questa parte .. ovviamente con la mia complicità.
    Cominciamo (all’inizio sarò un po prolissa perchè è la parte credo più importante):
    Io: 48 anni … sposata da 25 … due figli grandi … un matrimonio finito da 10 .. impossibile per il momento la separazione “vera” (ora non è importante .. altrimenti ti scrivo un libro). Vivo a Milano.
    Lui: 54 anni … sposato da 25 … una figlia grande .. un matrimonio a suo dire finito e seperato in casa (probabile verità … capirai dopo ed
    inoltre non potevo contestargli questa cosa visto che la vivo anche io .. tutto è possibile). Vive a Carrara dai suoi .. va a dormire a casa sua a Castelnuovo Magra .. un paese a 30 km di distanza. Credimi queste precisazioni sono importanti.
    Ci conosciamo virtualmente 8 anni fa .. tramite un’amica comune (quella che poi ha capito realmente come lui fosse e ha cercato
    di proteggere me .. troppo tardi) … una semplice amicizia nata su un canale di chat dove si scaricano film. Lui usciva da una storia reale con una ragazza di 21 anni (vero perchè l’ho “conosciuta” e successivamente ci siamo parlate). Lui sembrava fantastico … simpatico…
    profondo … intenso e ferito (per lei ha tentato il suicidio .. questo però non si sa se sia vero). Per 2 anni rimane un’amicizia .. fatta di notti passate in skype fino alle 4 del mattino .. dove si sentiva tutto quello che accadeva intorno (madre .. padre .. fratello tossico .. ecc) .. spesso la madre entrava e gli diceva di non fare tardi (la voce era di una donna anziana) .. ho capito poi che andava a dormire a casa sua ed aveva un tragitto da compiere. Nell’arco di questi 2 anni ha avuto vari “infratti” virtuali dai quali io e la mia amica cercavamo di proteggerlo visto quello che aveva passato. Dopo 2 anni .. non so dirti come .. quella che era un’amicizia si trasforma in qualcosa di più .. il nostro legame diventa più intimo senza che ci sia niente di volgare o richieste particolari. Ci sentiamo anche per telefono durante il giorno mentre lui lavora… in pratica mi porta con se. Parliamo di tutto … lui non entra mai nella sua vita privata .. io gli racconto tutto di me. Tutto questo va avanti per 3 anni.
    Lui si rifiuta di incontrarmi .. dice che ha elevato un muro per proteggersi visto quello che ha passato .. io gli chiedo e gli dimostro che deve aver fiducia in me. Intanto scherziamo su “ino” (particolare importantissimo .. si riferisce ovviamente al suo sesso .. e scherzosamente lo soprannominava così). Lui mi dice che ha grossi debiti .. che è senza lavoro .. io lo incoraggio ed il lavoro poi lo trova. I debiti sono per un mutuo di un terreno che poi ha finito di pagare 3 anni fa. Vorrei aiutarlo ma non so come fare .. quindi per come posso gli compro maglioni .. camicie .. ecc… e a lui dico sono soldini che risparmi tu … Lui accetta e mi da l’indirizzo di un amico che ha una gioielleria (esiste .. ho visto il negozio e non è lui) … spedisco tutto a lui.
    Finalmente accetta di incontrarmi (dopo 3 anni) … avevo del vecchio oro .. vendo tutto (io non lavoro) e parto con una coppia di amici in modo da non essere sola. Da venerdì a lunedì. Venerdì sera mi telefona e mi dice che è stanco .. non è ancora arrivato a casa (erano le
    20,30 e sentivo che era in macchina) … rimango malissimo ma per paura di perderlo (???????) non dico nulla se non che capisco e che ci saremmo visti la sera dopo (Sabato). Alle 22,30 mi manda sms con scritto “birretta?” .. io ero già a letto col magone … mi vesto .. non mi trucco e scendo. Quando lo vedo .. che dire .. era come mi ero immaginata .. mi si è aperto il cuore. Passiamo una bellissima serata a parlare (anche di noi .. sua frase “chi ti dice che io non sia innamorato?” “sei sicura che io ti meriti? troppo poco per te”.. e altre frasi tutte
    da decifrare .. ma mai niente di chiaro) .. non succede altro. Mi riaccompagna in albergo alle 2 e mi dice a domani sera. Sabato sera alle 22 mi manda un sms con scritto ” sono stanco .. ho gli occhi rossi .. mi bruciano un sacco .. vado a nanna” .. Dentro di me scatta una molla ma che trattengo … insomma dopo 3 anni .. faccio di tutto per venire da te .. e tu mi dici che hai gli occhi rossi ???? .. invece gli rispondo che capisco .. di riposarsi. Dopo 5 minuti però gli scrivo: Stefano non è che non ti sei trovato bene ‘ .. magari non ero quella che ti aspettavi .. ci può stare e posso capire ” (ed era vero .. tutto sommato poteva essere)… lui risponde “pirla (ci chiamavamo così scherzando) .. è stata una serata fantastica .. non dire cazzate .. sono solo stanco .. ci vediamo domani sera (domenica)”.
    Domenica sera usciamo a mangiare la pizza … l’unica volta … io sto attenta a non fargli spendere molto senza però metterlo in imbarazzo.
    All 1 mi riporta in albergo ci salutiamo con un bacio sulla guancia e ci diamo appuntamento al mese prossimo.
    Dunque va avanti così per 1 anno … Io faccio avanti ed indietro … 60 euro la stanza … 20 per la persona aggiunta … 20 per il viaggio andata e ritorno in super economy. Non mangio altrimenti mi costerebbe troppo. Lui non si preoccupa di nulla .. a parte la sera della pizza
    … mi offre 1 gelato … 3 coca cola. Io non chiedo nulla .. so che non può .. e poi credo che stia a lui farlo e non io a chiedere in più è tale la paura di perderlo che gli faccio fare quello che vuole. La terza volta che ci vediamo finalmente ci baciamo come si deve … la quarta
    finiamo a letto. E quì c’è la parte importante … “ino” è realtà. La prima volta per lui è stata difficile (credo sia vero questo) … confessa la sua paura .. io invece non ci faccio caso … è tutto proporzionato e poi lo guardo da donna innamorata. E’ come un bambino di 8 – 10 anni
    e capisco che le storie le manteneva virtuali perchè questa era la sua vera paura. In realtà poi ci sa fare parecchio e nulla toglie al piacere .. una volta che si è visto accettato non ha più avuto nessuna difficoltà. Forse .. con quello che so ora … mi ha scelta perchè l’unico
    uomo che ho avuto è stato mio marito .. non ho esperienza e questo metteva in vantaggio lui. Ad agosto sono senza soldi … vendo anche uno dei due brillanti che ho. Lui è depresso come al solito quindi vado 2 volte in un mese .. una di queste è il mio compleanno. Quella sera
    … appena salgo in macchina mi dice “non è serata” … non dico nulla ma avrei dovuto scendere e sbattergli la portiera sul muso. Capisco lo stress del debito (lo finirà ad ottobre) e taccio. Giustifico e quando ribatto o non concordo “tu non capisci …”. Successivamente mi fa
    gli auguri e … niente .. neanche un cioccolatino. Non è che pretendessi qualcosa .. ma sarebbe bastato un pensierino .. un pacchetto di sigarette .. un pasticcino .. nulla.
    Si va avanti così… ad ottobre finisce il mutuo .. non lo sento e gli scrivo per sapere come è andata visto che era preoccupato. Non risponde. Aspetto qualche giorno e riscrivo .. in fin dei conti era un percorso che per un tratto avevamo fatto in due .. e mi aveva fatto un testone con sto mutuo. Nulla. A quel punto mi incazzo .. ma con calma gli spiego il discorso del percorso .. e che almeno per rispetto meritavo una risposta … risponde incazzato .. mi dice che ho sempre fretta .. che se non risponde è perchè non può … (mi fa sentire una stalker che non sono .. finisco per sentirmi veramente in colpa .. finisco per pensare che veramente forse non lo capisco .. ma non so che altro fare)… perdo la pazienza e gli dico che a sto punto se continua a trattarmi così è inutile che vada giù il mese dopo. Mi risponde che è abituato ad essere lasciato … e di fatto la chiude .. chiude la storia. Non c’è verso di spiegarsi .. di sapere di più. Scoprirò dopo che la motivazione era che “gli era scoppiato il palloncino” …. tradotto gli avevo rotto le balle … (pure???? non faceva nulla ed io rompevo ???)
    Gli scrivo di ogni .. gli dico di vergognarsi perchè non gli ho mai chiesto nulla se non il rispetto per quello che anche per me non era facile .. che era stato più che capito ma che di capire me non se ne parlava.
    Anno di pausa. Lui non chiama … sparito. Lui dice che non torna indietro. Io accetto anche perchè che posso fare???? .. Gli scrivo ogni tanto .. in occasione di feste e compleanno .. non volevo stressarlo … ma avevo paura per lui .. ho creduto alla storia del suicidio .. sono
    stata così attenta a non ferirlo da lasciare che ferisse me. A volte risponde .. altre no. Sempre depresso .. sempre solite risposte “va a cazzo” .. “che vita di merda” .. ecc..
    A ferragosto gli faccio gli auguri gli chiedo come va e se sta facendo qualcosa .. come grigliata e quant’altro .. tipico di quella festa. Mi risponde che non ha amici .. che non sta facendo nulla .. che si vede che non vale niente e lì ci casco un’altra volta. Comincio a scherzare lo tiro su di morale ..
    Mi manca ovviamente ma capisco che non è lui che mi manca ma l’uomo che mi ha fatto credere che fosse. Mi manca come mi ha fatto sentire…
    La mia amica mi dice .. prova col sesso .. non parlare di amore. A settembre ci scriviamo cazzeggiando un po (sempre io la prima a scrivere) e gli faccio la proposta .. accetta.
    Ad ottobre riprende la storia che lui chiuderà a dicembre. Nel frattempo io vendo anche il secondo brillante … trovo un albergo più vicino (ho dimenticato l’altro era lontano e la domenica quando ripartivo non c’erano autobus .. non mi ha mai accompagnata alla stazione 1 volta e partivo alle 12,20 … 15 euro di taxi) .. questo albergo mi costa 60 euro .. niente supplemento. Non partecipa a nulla … sa che non mangio … mai una volta che si sia presentato con un cartone di pizza. Io porto pasticcini .. qualche pensierino e per Natale (era
    novembre) .. compro un vasetto di nutella (lui ne è goloso) da 1,50 piccolissimo con scritto ti amo. Tanto lo sapeva e già glielo avevo detto. Durante l’anno impara a farmi uno squillo ed io lo richiamo .. ho un piano tariffario apposta. Quando gli chiedo perchè non prova a farne uno anche lui .. risposta: a che mi serve?
    Inoltre: mi lascia ferma 5 ore sul treno a 30 km da lui una domenica durante un’alluvione. Frana sul tratto ferroviario. Mi scrive fammi sapere quando arrivi a Milano. Stop. La volta successiva ad una mia domanda sul fatto che cavolo non potevo neanche contare su di lui
    se il treno non fosse ripartito .. mi risponde: chi ti dice che non sarei venuto a prenderti?
    A luglio e ad agosto non trovo il treno per tornare a Milano … invece delle 12,20 devo prendere quello delle 18,30. Gli dico .. vabbè così possiamo goderci anche la domenica … mi risponde che la domenica è troppo stressato .. ha mille pensieri .. le tasse da pagare … deve
    riposarsi ecc… Gli rispondo .. cioè invece di essere per te una cosa piacevole .. mi metti sullo stesso piano delle tasse? .. risposta: tu non capisci le tue verità non corrispondono alla realtà.
    A dicembre dovevamo vederci … ma mi dice che le domeniche lavora (vero .. fa manutenzione dei pos) .. gli dico ok facciamo il 3 gennaio … Lui : ci sono le feste .. parenti vari uno stress .. Rispondo ok passiamo al 10 gennaio .. risposta .. così tanto tempo? .. giuro che lo
    avrei preso a testate.
    A letto è dolce .. tenero .. attento .. mi guarda sempre negli occhi .. ora so che non guardava me .. ma se stesso.
    Morale: a dicembre non lo sento .. gli scrivo.. non risponde .. aspetto qualche giorno poi lo chiamo. Mi dice ora non posso ti faccio uno squillo io domani. Il giorno dopo aspetto … Non chiama. Aspetto un altro giorno e gli scrivo. Gli spiego che capisco che è un periodo di
    stanchezza .. che dicembre è pesante .. capisco che una telefonata richiede tempo .. ma un sms no. La sera varebbe potuto almeno avvisarmi .. per rispetto di una persona che attende te. Gli spiego anche che tutti siamo stressati .. ma questo non vuol dire che trattiamo
    male gli altri. In più gli dico senti Ste ma pensi che per me sia sempre tutto facile? .. io non ho più soldi .. ho messo in vendita anche gli orologi che collezionavo .. mi vergogno a dirtelo ma è così. Ho cercato di fartelo capire .. (nelle volte precedenti gli avevo detto ..certo che il culotto tu non lo sposti è ? .. e lui se andavo a Firenze da Alessandra – quella di 21anni – perchè non dovrei venire a Milano?). Se mettiamo via 2 euro al giorno entrambi ce la facciamo .. da sola non posso più fare tutto. NON L’HO PIU’ SENTITO !!!
    Ho provato con le buone .. con la dolcezza.. con le cattive perchè poi veramente ho sclerato (gli ho detto di ogni .. che mi aveva trattata come un buco perchè ero gratis e che adesso gli rimanevano le puttane .. ma quelle si pagano)…
    Gli ho scritto che non contesto la fine della storia .. sapevo che per lui era sesso (ha sempre negato .. ma di amore non ha mai parlato) … ma che anche nel sesso esistono delle regole .. esiste il rispetto .. semplicemente non ci sono sentimenti. Lo avevo accettato e mi stava
    bene. Ma sparire così .. senza una parole .. come se fossi niente (infatti è così) è da vigliacchi.
    Insomma tutto questo papiro è la mia storia. Avrei voluto un confronto con lui .. ho ricevuto solo silenzio e questo fa un male bestiale. E’ anche vero che la prima volta sono stata peggio .. i pensieri di morte sono venuti a me .. ma ha avuto il sopravvento l’amore per i miei figli
    e un po di razionalità che era rimasta.
    Questa volta me l’aspettavo. Quando ho scoperto questa patologia gli ho scritto che ora sapevo chi era anche senza sapere il suo cognome .. e gli ho spiegato .. ho concluso dicendogli che lo amavo ma non avevo più nulla da dargli. Ovviamente non ha risposto. Questo 1 mese fa. L’altro ieri non so cosa mi è preso ho provato a chiamarlo .. ero rabbiosa .. ho scoperto che ha bloccato il mio numero (fa uno squillo libero e poi subito occupato). Ho provato una volta sola e mi sono maledetta per averlo fatto.
    E’ sparito .. io cancellata .. eliminata. Vorrei che tornasse ma non perchè lo amo .. ma per affrontarlo e sarà una cosa che non farà mai .. scappa.
    Tra le altre cose gli scrissi anche non mi preoccuperò più per te come tu non ti sei mai preoccupato di me.
    La donna forte che sono sempre stata lui l’ha piegata e io gliel’ho permesso. E’ l’unica colpa che mi prendo .. per il resto ho amato.
    Non ci sono altre .. magari virtuali si ma reali difficile .. ha bisogno di tempo. Non è tipo da harem. Cerca amore .. quello che lui non sa dare. A volte penso che mi basterebbe che non mi dimenticasse .. ma se ragiono così .. vuol dire non uscirne più. Confusione tanta ..
    tantissima. Ora però so per certa una cosa: mi riprendo la mia dignità !!!!
    Spero che possa essere utile in qualche modo anche per altre donne.
    Un abbraccio

  5. maria gabriella Marzo 5, 2015 at 9:10 am

    Caro Alberto oggi sei un uomo ferito e ovvio che è presto … poi gni storia ha le sue sfumature io anche se sono stata tradita nella fiducia e sicuramente anche in altro credo che un pò di bene il mio ex me ne ha voluto e sulla base di ciò oggi sono più serena è un uomo insicuro ma ha anche le sue bestialità su cui difficle costruire un rapporto duraturo. Ho analizzato ogni sfaccettatura nel nostro rapporto e come ho detto tante volte la parola chiave è compatire le sofferenze dell’altro non puoi fare altro e andare avanti cercando di non ripetersi negli stessi errori!! L’lho imparato grazie a questo forum al Dottore cosi sempre disponibile ad ascoltarmi .A volte non sapevo se scrivere certe cose mi rendeva credibile erano cosi assurde !!!I suoi ritorni nei momenti più impensabili come quest’estate che me lo sono vista rispuntare mentre stavo cercando di svoltare pagina ….diventerai più forte e la rabbia ti sparirà ….te lo auguro

    • alberto Marzo 7, 2015 at 12:23 am

      una abbraccio forte cara Maria Gabriella, grazie…
      e dura ma ce la farò…:)

      • Mi fa piacere che le persone si aiutino tra di loro. Mi raccomando però di non utilizzare questo dibattito come una chat privata… (se si vuole avere contatti più privati è possibile con le mail private) ricordiamoci che ci leggono tante persone. Qui cerchiamo di solidarizzare, ma anche di offrire testimonianze e riflessioni che possono aiutare tutti. Mi raccomando poi di leggere anche gli altri articoli sull’argomento. Proprio per avere un sostegno e una visione più completa.

        • maria gabriella Marzo 7, 2015 at 1:36 pm

          Chiarissimo si mi scusi non volevo…pensavo di essere in tema e solidale

        • Pier Pietro Brunelli Marzo 7, 2015 at 5:14 pm

          Per carità, anzi grazie per la partecipazione. Mi tocca come moderatore ogni tanto dare qualche indicazione per mantenere un certo livello di dialogo. Anche perché poi tutti ricevono in automatico la segnalazione di un commento ed è bene che non si sviluppi troppo la tendenza a dialoghi troppo personali o a brevi messaggi che poi non risultano partecipativi per gli altri. Allora davvero grazie e un caro saluto.

        • albero Marzo 8, 2015 at 12:13 am

          E’ giusto
          …mi scuso anche io !

  6. Paola Marzo 5, 2015 at 6:18 am

    A me è stato raccontato di un cancro al fegato INESISTENTE!!!!! Si può davvero aggiungere altro? Vanno viste nella loro malattia, che non può contagiare, sporcare, umiliare la nostra anima, che per il sol fatto di aver amato persone di tal fatta è pura.
    Comprendiamo il narcisismo di chi vive solo per guardarsi vivere, di chi ha bisogno di avere continue conferme su se stessi e la smania di essere competitivi con tutto e dappertutto.
    Lasciamoli al loro destino ed impariamo a bastare a noi stessi.
    Sembra facile e non lo è, ma cè la si può fare…. SEMPRE

  7. magnolia Marzo 4, 2015 at 8:02 pm

    Uscire da una storia con un tipo del genere è come uscire dalle sabbie mobili. Ci vuole un bell’appiglio per farcela, ma una volta usciti davvero si sta molto più in guardia, si sente di nuovo il respiro che torna nella cassa toracica, il sangue che ricomincia a scorrere, la vita che torna nelle tue mani e puoi quasi sentirla fisicamente. Quando si esce da una storia con questi tipi bisogna sparire, essere autosufficienti, non svelargli quali sono i tuoi punti deboli (es i soldi dell’affitto) perchè lui se ne approfitterà anche dopo che ti ha lasciato, dopo che ti ha vomitato nell’anima, dopo che ti ha schifata, dopo che ti ha fatta sentire uno scarafaggio. Fai terapia e pulisci le tue ferite e il vampiro interno che è in te e solo allora potrai scrollare le spalle , sventolare i capelli e camminare verso la via della felicità. Auguri a me e a tutti voi.

  8. alberto Marzo 4, 2015 at 2:22 pm

    L’unico augurio he posso fare alla mia ex, e che non faccia una brutta fine. Questo mi renderebbe + tranquillo. Alcuni sostengono che questi soggetti cadono sempre in piedi…non lo so…

    • Claudia Marzo 5, 2015 at 9:59 pm

      Ciao Alberto…io sono una di quelle che sostiene che questi soggetti cadono sempre in piedi, e finora non sono mai stata smentita, ma la mia migliore amica sostiene che a lungo termine la pagheranno, con la famiglia , i figli.. Un karma da qualche parte deve esistere…e se dovesse essere come scritto nell’articolo moriranno da soli perchè quelli che avrebbero dovuto esserci al loro fianco non ci saranno più.
      Ti auguro ogni bene, mi auguro ogni bene perchè dopo quello che abbiamo passato è il minimo che ci possa succedere.

      • alberto Marzo 7, 2015 at 12:26 am

        Del figlio non gliene frega nulla…dei fratelli (unici superstiti) non gliene frega nulla…lei pensa a godersi la vita che è tanto breve…lei vuole volare, vuole un uomo che la faccia volare…non rami secchi come me…:( Un abbraccio !

        • Giuliana Marzo 7, 2015 at 6:05 pm

          Caro Alberto, tu ti senti davvero un ramo secco? sei davvero convinto di non poter più far volare una donna? Oppure stai assecondando il tuo “vampiro interiore” che vuole toglierti energie e voglia di vivere? Bisogna fare attenzione a come parliamo di noi stessi, perchè rischia di diventare per noi una credenza, una convinzione e poi..un destino. Sai che uscire da una fase depressiva dopo un rapporto amoroso cosi avvilente è possibile attraverso tanti piccoli passi condotti con attenzione ed uno è avere amore per noi stessi che si esprime anche attraverso le parole che usiamo per descriverci. Prova a cambiare la frase, prova a dire “io sono un albero fiorente pieno di linfa vitale ed energia”. Io sono riuscita a riprendermi da una storia di sette anni con un narcisista grazie ad azioni all’ apparenza minima ma che poi si sono dimostrate di grande impatto positivo e benefico nella mia vita. Mentre le compivo mi sembrava che il mio dolore rimanesse intatto, invece stavano costruendo una tendenza, ed attiravano novità buone e belle, una di queste piccole azioni era proprio sulle parole. Ho da poco inoltre scoperto una frase di San francesco che è un po’ un ammonizione ma è dettata da grande amore e dolcezza perchè non era una santo burbero, anzi, la frase è la seguente :””Fate attenzione a come parlate!Potrebbe essere la profezia della vostra vita!”. un caro abbraccio a tutti –

        • Claudia Marzo 9, 2015 at 5:11 pm

          Alberto, non sei un ramo secco!
          Vuole volare alto?? Trovare uno che la faccia volare alto??? Ma glielo auguro proprio!! Così quando volerà altissimo farà come Icaro e si schianterà al suolo.
          Smettiamo di pensare a loro che tanto male ci hanno fatto, li abbiamo idealizzati abbastanza, ora dobbiamo pensare a noi stessi, alla nostra vita e alla nostra salute! Prima o poi gira, dicono tutti così, e dobbiamo iniziare a crederci..
          Ti abbraccio.

  9. Claudia Marzo 3, 2015 at 6:13 pm

    Caro dottore grazie per questo articolo!! Grazie!
    Sono stata vittima di un’uomo (?) per tre anni, lui era ed è tutt’ora sposato.
    Ha iniziato la relazione con me seducendomi in ogni modo, sapevo che sua moglie era incinta (prima di me ne aveva sedotta già un’altra sempre con moglie gravida) e proprio per questo io non ho mai mosso un passo verso di lui..finchè dopo quattro mesi ho ceduto alle sue lusinghe…da qui tre anni di inferno, promesse di separazione imminenti, bugie, mi ha manipolata fino a farmi sentire IO quella sbagliata, impedendomi ogni movimento, gite con mio figlio, vacanze che io non potevo fare ma lui con la famiglia le faceva eccome..impedendomi persino di uscire e frequentare i miei amici nei rari momenti in cui doveva stare a casa..non potevo parlare con alcune persone della nostra cerchia di amcii…dormiva da me 5 sere a settimana e se ne andava alle 5 del mattino, obbligandomi a puntare la sveglia alle 4 per cominciare a svegliarlo…e una volta mi sono permessa di lamentare il fatto che forse avevo diritto pure io a dormire e si è offeso a morte inveendomi contro.
    Io infondo ero solo l’amante e avrei dovuto essere libera dalle catene che invece lui mi metteva ai polsi giorno dopo giorno…lui era giusto, corretto, sincero, affidabile, pieno di amici in venerazione…io ero diventata quella sbagliata che non DOVEVA permettersi di fare una lista di cose e che DOVEVA comportarsi come lui comandava, allontanando tutti gli amici da me.
    E io continuavo ad amarlo alla follia accecata dal suo carisma, dai suoi occhi, da un sesso da 10 e lode, non lo vedevo il suo amore malato…finchè in pochi giorni è sparito ammaliato dalla nuova vittima..ha fatto di tutto per calunniarmi nella nostra sfera di amici, pubblicando frasi su facebook, foto mentre di dilettava con altre donne pur sapendo quanto male io stessi. Ha gettato fango per alcuni mesi su di me e poi ha smesso.
    So per certo che dopo di me altre malcapitate hanno subito lo stesso trattamento.
    Tutt’ora sta con una, ma continua la sua vita coniugale e famigliare come se nulla fosse, con il consenso della moglie per la quale valgono le stesse modalità che ha tenuto con me…a lei sta bene tutto basta che torna a casa.
    Ora..sono passati due anni e mezzo, tanta terapia..22 kili in meno, depressione, attacchi di panico…insomma un vero casino per tutto quel che riguarda la mia vita e anche quella di mio figlio che ha subito il trauma di vedere la mamma ridotta a pezzi.
    Ho avuto una relazione con una persona che non amo per nulla, sono diventata incapace di relazionarmi e fidarmi degli altri…e comunque quasi ogni volta che mi trovavo in intimità chiudevo gli occhi e lui era lì davanti a me a ricordarmi il paragone con quello che provavo con lui..
    Mi chiedo se ne uscirò mai…ho voglia di trovare una persona a cui donare l’amore che ho dentro..ma per ora sono chiusa dentro casa…dopo quasi tre anni.
    Grazie a tutti quelli che mi leggeranno.

    • Paola Marzo 5, 2015 at 6:09 am

      Coraggio Claudia,
      Non mollare MAI !
      Ti lascio una frase di Massimo Gramellini tratta dal libro “avrò cura di te”:
      “Chiunque affronta il percorso troverà in agguato un chilometro di piombo, durante il quale i pensieri si appesantiscono assieme alle gambe e la mente si rifiuta di sopportare il dolore: vorrebbe soltanto arenarsi al bordo della strada. In quel momento il maratoneta decide se ritirarsi o resistere. La crisi lo sovrasta e nessuno in coscienza può dirgli quando finirà. Ma l’atleta fa una scommessa con il proprio destino e rinvia la resa di un metro, di un altro e poi di un altro ancora, finché le gambe ricominciano a respirare un’aria più leggera. Tagliato il traguardo, scoprirà che il chilometro di piombo lo ha trasformato. Avendo oltrepassato la morte, è diventato immortale”..
      Non ti arrendere, Claudia, alla paura di non essere degna di esistere.
      Un abbraccio

  10. alberto Marzo 3, 2015 at 10:43 am

    Gentile Dr. Brunelli,
    la ringrazio per le risposte che mi ha fornito. Ho seguito il suo consiglio, domani inizio una psicoterapia. A 56 anni è dura…ma come diceva il grande Alberto Manzi “Non è mai troppo tardi”. Un caro saluto e spero (se viene a Roma) di conoscerla personalmente. Alberto

  11. stefy Marzo 2, 2015 at 11:51 pm

    Stefy. Ho gia detto che il mio ex narcisista serpente mi ha fatto ancora del. male.Credetemi il piu forte dei mali.Buttarmi a terra e calpestarmi.Davanti a chiunque.Io che l ho amato con tutta me stessa.Male da rabbrividire.Lui che non sa ne amare e ne cosa siano le relazioni.
    Credetemi io non ce la faccio a vivere dimenticando la mia o le mie espressioni sono dolorose portano tutti questi segni.Di dolore provato.Io sento vivo dentro di me ogni istante vissuto con lui.E soffro.Soffro tantissimo pev averlo rispettato .
    Soffro.Cercarlo nella mente nelle pagine di un libro ..il mio libro …..che sto scrivendo….autibiografico semplicemente vero vero vero!!!!!!!!!!!!!!!!.

  12. maria gabriella Marzo 2, 2015 at 5:24 pm

    visto che per il fenomeno è cosi dilagante mi sorge un bubbio narcisismo e ferite narcisistiche non sono un pò anche colpa dei modelli che ci sono stati imposti della società dalla mancanza di valori in generale più che colpevolizzarci per le nostre fragilità forse andrebbe fatto un lavoro più radicale educare ad esempio i nostri figli ad una sana affettvità insegnare l’importanza delle figure genitoriali dei ruoli all’interno della famiglia il vero signicato dell’amore dell’amare e della coppia del vivere insieme ridare qualità alle relazioni di ogni genere rimettere un pò l’uomo e gli affetti al centro di tutto e non le cose

    • Alberto Marzo 2, 2015 at 8:31 pm

      La tua è una saggia osservazione, ma spesso sono proprio i genitori a dare modelli sbagliati e superficiali… soldi, bellezza, apparire, sesso. Senza considerare l’influenza della scuola, gli amici, la televisione e tutto il resto…Certo la base dovrebbe essere la famiglia…ripeto dovrebbe. Sono sicuro che 30 anni fa il narcisismo c’era, ma era un fenomeno (patologia) ben più limitato.

      • maria gabriella Marzo 3, 2015 at 11:28 am

        ho 45 anni figlia di una ragazza madre narcisista il mio ultimo compagno 15 anni più di me narcisista trai tu le conclusioni sicuramente meno diffuso ma il tutto dipende da quello che hai avuto nell’infanzia giusto dottore?sto sforzandomi con mio figlio affinchè comprenda cos’è sano e cosa no ma non è solo figlio mio….e come dici anche tu Alberto il contesto generale non aiuta

  13. maria gabriella Febbraio 28, 2015 at 4:13 pm

    la testimonianza di Alberto mi fa rabbrividire per come la sento vicina alla mia di storia …un abbraccio

    • Alberto Marzo 2, 2015 at 7:07 pm

      Ciao Maria Gabriella un abbraccio anche a te. Oggi mi è arrivato un suo sms dicendomi che lei mi ha amato come nessun altro, con amore, dedizione e sacrificio. Mi ha giurato che non mi ha mai tradito e di non dar retta al voci delle sue (ex) amiche…Peccato che la sadica dava segnali nei momenti che non stavo con lei (perchè stavo con i miei figli) mi raccontava con fare compiaciuto che lei era corteggiatissima e che gli uomini le andavano appresso. Una sera dopo aver fatto l’amore tra il serio e l’ironico mi comunica che io ero talmente assente nella sua vita da non accorgermi che per diverse sere aveva dormito a casa di questo…per poi ritrattare dicendomi che era solo una provocazione per dare pepe al rapporto (?!)… Una sua (ex) amica mi ha raccontato che la mia ex aveva anche fatto un regalo a questo tipo (un bellissimo piatto di acciaio) effettivamente questo piatto in casa di lei non c’è più…La relazione è durata 3 mesi perchè lui è poi partito…Oggi con l’sms giurava che lei si è sempre comportata benissimo con me…Ho paura, A volte anzi spesso queste persone non ti mollano facilmente anche dopo anni. Questo mi disorienta, mi angoscia, tra l’altro abita a 3 km. da casa mia. Ammetto avendola amata (e probabilmente la amo ancora) di sperare in futuro di salvare almeno l’amicizia…MA un amicizia è fatta di sincerità e rispetto. Cosa cavolo potrei aspettarmi da una donna così? Forse sesso…con lei mi piacerebbe molto, ma io non reggo, non sono capace in questo modo…Sono veramente abbattuto…

    • Alberto Marzo 2, 2015 at 7:16 pm

      Ciao Maria Gabriella un abbraccio anche a te. Oggi mi è arrivato un suo sms dicendomi che lei mi ha amato come nessun altro, con amore, dedizione e sacrificio. Mi ha giurato che non mi ha mai tradito e di non dar retta al voci delle sue (ex) amiche…Peccato che la sadica dava segnali nei momenti che non stavo con lei (perchè stavo con i miei figli) mi raccontava con fare compiaciuto che lei era corteggiatissima e che gli uomini le andavano appresso. Una sera dopo aver fatto l’amore tra il serio e l’ironico mi comunica che io ero talmente assente nella sua vita da non accorgermi che per diverse sere aveva dormito a casa di questo…per poi ritrattare dicendomi che era solo una provocazione per dare pepe al rapporto (?!)… Una sua (ex) amica mi ha raccontato che la mia ex aveva anche fatto un regalo a questo tipo (un bellissimo piatto di acciaio) effettivamente questo piatto in casa di lei non c’è più…La relazione è durata 3 mesi perchè lui è poi partito…Oggi con l’sms giurava che lei si è sempre comportata benissimo con me…Ho paura, A volte anzi spesso queste persone non ti mollano facilmente anche dopo anni. Questo mi disorienta, mi angoscia, tra l’altro abita a 3 km. da casa mia. Ammetto avendola amata (e probabilmente la amo ancora) di sperare in futuro di salvare almeno l’amicizia…MA un amicizia è fatta di sincerità e rispetto. Cosa cavolo potrei aspettarmi da una donna così? Forse sesso…con lei mi piacerebbe molto, ma io non reggo, non sono capace in questo modo…Sono veramente abbattuto…Aggiungo che lei ha 47 anni…

      • maria gabriella Marzo 3, 2015 at 11:44 am

        mi rivedo tantissimo in questa tua ex uno dei miei ex mi rimproverava cosa simile e io ho provato a fargli vedere come anche lui giocasse con me con gli stessi meccanismi gli ho chiesto di andare oltre allora e di meditare sulle rispettive ferite che conoscevamo e di cui parlavamo sempre di comprendere le reciproche insicurezze e di dare a loro eventuali colpe .Oggi dopo 5 anni anni che è finita ancora ci cerchiamo sentiamo ogni tanto il bisogno di confronatrci e racconcatrci le reciproche esperienze ma seza più avere intimità sessuale me lo sono imposto i è doloroso ma non siamo riusciti a dimenticarci abitiamo nella stessa città Alberto ti auguro di ritrovare equilibrio e serenità con il tempo troverai le risposte e vedrai con altri occhi

        • alberto Marzo 4, 2015 at 2:18 pm

          Cara Maria Gabriella, piacerebbe anche a me avere un indomani un confronto con la mia ex, ma deve essere un confronto basato sull’autenticità…che faccio ci si rincontra (con questi soggetti) per farsi raccontare altre balle ? Glio ho portato la prova provata che racconta balle (tramite lettera), lei ha risposto spostando il discorso altrove…come fai a mettere alle strette una persona così. Se io ti affermo con foto dell’ auto sotto casa sua alle 4 di mattina…(quindi prove) che hai dormito da lui…perchè mi rispondi :” Io ti ho amato con tutta me stessa fino alla fine e non ti ho mai tradito !!!” …Come cavolo fai a interloquire con chi ti sposta continuamente la focale del discorso ??? Non si possono dire parolacce su questo rispettabilissimo Blog, ma sono pieni di bile !!! Parli di sole e ti rispondono che il caffè gli fa male !!!! :( :( :(

  14. stefy Febbraio 27, 2015 at 10:22 pm

    Stefy .Ciao Serena e gli altri.Dottor Brunelli leggo tutti icommenti e da un po che vorrei scrivere …ebbene il grande e illustre musicologo di nome M .ebbene. hacompiuto il suo male….non paga piu meta affitto che aveva pagato sino a poco tempo fa e mi ha buttatto in mezzo ad una strada nonostante le richieste tramite legali di sapere fino a che punto avrebbe pagato …non vi dico come sto.Ho chiesto di pagare meno affitto rispetto a quello concordato con il tipo..ma sono devastata dentro ricordo ancora tutto tuttotutto .sto capendo guardando il sole che cosa mi ha fatto…il male …sto capendo.ora.il male.Dottore la deve pagare con una tale violenza ……divina se Dio esiste.
    Soffrire e. basta.Come sto ? MALE .PER TUTTO CIO CHE MI HAFATTO IL GRANDE NARCISISTA MUSICOLOGO.E FA ANCORA MALE.

  15. Barbara Febbraio 26, 2015 at 2:45 pm

    Dott. Brunelli grazie per i link che evocano immagini ispirate al bene, alla pace interiore e al rilassamento. Sono distensivi e benefici. Ho scelto la fata dell’acqua proprio perchè interiormente sento molto bisogno di fluidità, di tolleranza per quietare e sciogliere le tensioni e I dolori emozionali che ancora vanno e vengono.Trovo che il rilassamento del corpo, della mente e del cuore sia una pratica importante nei processi di guarigione, Osho ne parla bene del rilassamento nel libro La Mente che mente che sto leggendo. Cosi come della consapevolezza di cui parla Serena, che sembra essere il leit motiv indicato per noi da tutti I Maestri. E per Serena: grazie per il tuo caro pensiero, anche io ho conosciuto Osho con la psicoterapeuta che mi sta seguendo e che mi da I testi “giusti” per il momento. Ho trovato molto giovamento leggendo Il Coraggio e Il libro del Nulla. Aiutano nel viaggio dentro di noi che è indispensabile perchè il trauma diventi “altro” , che non resti solo qualcosa di terribilmente nocivo e doloroso che ci ha danneggiato creando brutti sentimenti in cui purtroppo tendiamo ad identificarci. Naturalmente anche altre cose oltre le letture possono aiutarci a star bene, io per esempio mi sono iscritta ad un corso amatoriale di recitazione da qualche settimana, dove c’è possibilità di espressione, condivisione divertimento.. Si possono scoprire passioni anche diverse da quell’unica distruttiva e negativa che ci teneva legati e sembrava essere l’unica al mondo. Non è cosi, Ci si deve dare un po’ da fare magari, ma ne esistono altre, anche di natura diversa
    Un caro saluto e un abbraccio a tutti

    • Pier Pietro Brunelli Febbraio 27, 2015 at 2:10 pm

      Grazie un abbraccio a lei. Prossimamente spero di avere il tempo di elaborare un articolo di approfondimento sul senso terapeutico e ‘antivampirico’ delle fate.

  16. Pier Pietro Brunelli Febbraio 22, 2015 at 12:24 pm

    Care amiche e amici di Albedoimagination
    per ritrovare armonia e per mantenerle si ha bisogno di idee e opportunità per partcecipare ad iniziative belle e risananti:
    Iscrivetevi a questo gruppo FB:
    https://www.facebook.com/groups/Albedoimagination/?fref=ts

    • Maria Pilar Febbraio 22, 2015 at 11:51 pm

      Siamo vittime,i miei figli ed io,di una manipolatrice-bugiarda patologica! Sono convinta al 100 per cento dopo aver letto questo articolo,molto chiaro ed esaustivo,ma il mio caso,non so se e’ unico,forse si’…

  17. maria gabriella Febbraio 21, 2015 at 1:53 pm

    Salve dottore ho letto la sua risposta e condivido le sue parole ma non mi sento affatto ingenua ero stata molto attenta ma era dolce affettuoso presente e si mi ha fregata ha ragione .Io non so se è amore sicuramete attrazione affinità similitudini si la sua ambiguità mi incuriosiva e la giustificavo per via della differenze di età mi piaceva la sua audacia e ho cerctao di andare oltre ogni pregiudizio .Abbandonarsi alle emozini è un ingenuità?ci ho provato devo farmene una colpa?ma della mia ferita ormai so che c’è ….grazie per la sua disponibilità

    • Pier Pietro Brunelli Febbraio 22, 2015 at 11:49 am

      Il narcisismo patologico nelle sue forme più gravi rasenta il disturbo antisociale, cioè non arriva mai ad avere un comportamento violento o nocivo fisicamente come potrebbe farebbe appunto uno psicopatico antisociale, ma nell’ambito delle relazioni affettive può esercitare un’aggressività psicologica (riferibile alla violenza psicologica) che lo avvicina in tal senso limitato allo psicopatico (perciò nel parlare comune si suol dare dello psicopatico a partner fortemente disturbanti e manipolatori). Il problema è che questa configurazione caratteriale non compare in moda evidente neppure nello psicopatico (può ingannare anche un terapeuta… per un po’) e quindi figuriamoci nel narcisismo patologico. Va però sempre ricordato che dopo che compare evidente., cioè quando è chiara più vole la sua negatività, c’è un meccanismo dentro chi lo subisce che lo costringe a subirlo, infatti il narcisista patologico non ti obbliga a continuare la relazione con mezzi violenti, ma ti persuade con la manipolazione sentimentale. Resta il fatto che è difficile da riconoscere nei primi tempi di una relazione, anche perché nella fase di innamoramento è facile non vedere certi segnali…Ecco una definizione di A. Lowen sulla psicopatia, giusto per fare dei ragionamenti su certe analogie con certi quadri a carattere narcisistico:
      Dice Lowen: ” Uno psicopatico al 100% non ricorrerà mai a una terapia. Egli non presta fede né ha fiducia a sufficienza negli altri per chiedere a qualcuno di aiutarlo. Non possiede inoltre il senso di un’identità con altre persone e questa mancanza lo rende asociale. Uno psicopatico autentico è in realtà un sociopatico.
      Ha tagliato fuori se stesso da qualunque relazione significativa con gli altri e ha strutturato se stesso contro le persone e la società. Anche quando gli viene offerto aiuto egli lo stravolge per adattarlo alle proprie mire psicopatiche. Un buono studio su questo carattere è fornito in Mask of Sanity di Cleckley (2). Per Cleckley queste persone sono in realtà folli ma la loro facciata o maschera è talmente convincente che la loro malattia mentale non può essere provata” (A. Lowen)

      • maria gabriella Febbraio 22, 2015 at 4:48 pm

        che dire …grazie per questo approfondimento, mi ricononsco e riconosco lui in pieno e confesso l’unica ingenuita e il pensare che un uomo maturo fosse tale ….ora sono trascorsi 7 mesi e già quasi due che è finita Ps un particolare ad ogni incontro un regalo :cioccolata !!ma tenevo conto anche di questo dottore mi creda….:)

  18. stefy Febbraio 2, 2015 at 7:11 pm

    DOTTOR BRUNELLI ….GIA MI CONOSCE….EH GIA….RICEVO I VARI BLOG E BARBARA MI HA COLPITO PER LA SUA LUCIDA DESCRIZIONE.
    IERO SERA LEGGEVO ANCORA UNA VOLTA LA SUA ACUTA ANALISI…IO DOPO UNA VIOLENZA SUBITA CON SCHIACCIAMEMTO DI MANO,.,,.,.DA PARTE DEL DELINQUENTE DI TREVISO ….FALSO DISONESTO E CATTIVO,,..SUL SERIO….E QUI LEI HA RAGIONE….SONO RIMASTA SENZA PAROLE QIANDO CHIAMO LA POLIZIA ANNI FA E POI APPENA POCHI MESI FA….SOLO PERCHE CHIEDEVO UN FORTE RISPETTO CIOE MI DIFFAMAVA. E COMPLICE LA SUA STUPIDA E SCIOCCA ALLEATA.NON LA CHIAMO COMPAGNA.,…MI FA SCHIFO ….QUANTE NE HA CAMBIATE….MA LE SCRIVO PER CHIEDERE …..LA PAGHERA ??? LA PAGHERA??? LEI DOTTORE SCRIVE E GIURO CHE MI HA COLPITO…,.LA PAGHERANNO CARA……CARA…..LUI COME LA PAGHERA??? E MOLTO VENDICATIVO ,..DIRE E AMMETTO CHE LE AVEVO DATO.UN BRICIOLO DI FIDUCIA…….BRICIOLO ANCORA..MA NON LO MERITAVA….E TUTTO VERO GIURO DOTTORE CIO CHE SCRIVE…..VERISSIMO,…….NON HA MAI VOLUTO BENE E CERCA DONNE PER FARSI FORTE DENTRO IL NARCISO PATOLOGICO FREDDO….E MI DOMANDO MA QUESTA NON SI E ACCORTA CHE E CAFONE….CHE MENTE….SI PERCHE GESTISCE AMPLIFICA LE COSE…..E TI USA. ANCHE PER SESSO FACILE…..PRIMA SCROCCA LE CENE….LA SCUSA E LA MUSICA CLASSICA ….E IO DOTTORE MI CREDA QUANTO HO CERCATO DI DARMI DA FARE E CONDIVIDERE I SUOI INTERESSI….MA STRANO DOTTORE NON C ERANO AMICI MI ISOLAVA…….E ORA SO CHE CI SONO AMICI DI QUESTA NEW ENTRY …..E LI FA SALIRE NELLA CASA CHE IO ADORAVO PER RICORDI VERI MIEI….SOFFERNZA TANTA….SI E CAFONE ….NON E SORRIDENTE ….SEMBRA CHE LADONNA ESEMPRE A SUA DISPOSIZIONE.
    ADESSO NON VEDE L ORA DI DENUNCIARMI O QUERELARMI….SI VENDICA DELL AMMONIMENTO RICEVUTO …CHE NON E ALTRO CHE AUTOMATICO CIOE NEL MOMENTO IN CUI RICEVI PERCOSSE E VAI AL PRONTO SOCCORSO PARTE LAQUERELA.
    ED E PARTITA …SU TREMILA AVVISI RICEVUTI….ADESSO SONO SOLA NEL SENSO ECONOMICO…..PAGO LEGALI. PERCHE VOLEVO GARANTIRMI UNA TRANQUILLITA VISTO CHE AVEVAMO FIRMATO UN CONTRATTO AFFITTO COINTESTATO……..E SI LUI FECE DI TUTTO PER FARMI PRENDERE LA CASA,,….LA CASA….QUALE DISGRAZIA PER AVER SORRISO ANCORA A LUI….CREDUTO DA BUONA PERSONA EDUCATA……F I D U C I.A ….NON E CATTIVO ORA MA SEMPRE……DA SEMPRE…CATTIVO PERFIDO….MENZOGNE DA MALATTIA DOTTORE ….SONO MALATI PAZZI E VEROOOOOOOOOOOO !!!!!!!! PAZZI.
    COME FANNO …..LA PAGHERANNO CARA…. ME LO SPIEGA PER PIACERE……COME LA PAGHERANNO ??????

    • Pier Pietro Brunelli Febbraio 4, 2015 at 2:27 pm

      La vita è giustiziera… l’inconscio ha dispositivi suoi interni che portano le persone negativa ad una situazione sempre più conflittuale e patologica con se stessi e con gli altri… inoltre sono già puniti ad essere come sono, e la prova sta nel fatto che le loro prede, se potessero scegliere di essere come loro, a tale pensiero inorridiscono (se in quel momento non sono sotto shock o in un accesso di rabbia). E’ veramente brutto vivere senza sapere cosa sia l’amore, facendo soffrire altri e negando a se stessi il sentimento più importante della vita. Sono sempre sottomessi al bisogno di potere e di seduzione, questo impedisce loro relazioni durature autentiche e sincere. Se non si redimono sono destinati ad acuire la loro sofferenza e quella di chi vuol continuare a star loro vicino senza comprendere e senza difendersi. Chi uccide l’amore è già punito e lo sarà sempre di più, perché ha scelto di vivere nella pulsione dell’odio della morte e della patologia. Per quanto possa apparire vittorioso, il suo destino sarà sempre più amaro, in una solitudine arida, maligna, tormentata, contorta, se non fino ad una vera e propria dimensione di follia conclamata. Non sono certo da invidiare.

      • Giuliana Febbraio 13, 2015 at 9:45 pm

        il senso che sta dietro al dolore è contenuto nella domanda che ci poniamo “perchè?” Ed è sempre nel domandare che è contenuta la nostra salvezza..

      • maria gabriella Febbraio 17, 2015 at 7:13 pm

        si dottore sarà anche giustiziera ma loro propio non sembrano manco accorgersi di quanto dolore provocano non sanno cos’è lamore la relazione affettiva il mio ultimo uomo ha 60 anni e lha vissuta cosi mentendo a tutti il suo unico pensiero farsi voler bene e mantenere buoni rapporti quando invece io ora lo odio per come mi ha illusa sedotta e abbandonata il più dolce e falso che abbia mai avuto!!

        • Pier Pietro Brunelli Febbraio 20, 2015 at 8:54 am

          Se ci è riuscito è perché dentro di lei, inconsciamente, c’era una porta aperta per far entrare energie ambigue e negative. Per tutti è così. Che la si chiami ingenuità, inconsapevolezza, cecità amorosa, incoscienza è comunque una parte di noi attratta e attraente per la negatività, e finché ci si ostina a chiamarla innocenza e a permanere nel vittimismo totale quella parte resterà attiva e continuerà a far soffrire. Nell’articolo e in altri si cerca di parlare, con cautela e sensibilità, per non far male, della ferita narcisistica, ma anche del vampiro interiore che tutti abbiamo dentro perché come esseri umani tutti abbiamo un ombra e una negatività. C’è chi ce l’ha rivolta verso gli altri e chi ce l’ha rivolta verso se stesso lasciandosi affascinare dall’ambiguità e dalla negatività. Certo uno può dire, ma all’inizio era così carino, bravo, dolce, come potevo saperlo? D’accordo, ma dopo quell’inizio dopo che si è visto come e quanto, per una due tre quattro cinque e altre infinite volte quella persona è negativa e ci maltratta, cos’è che ci tiene ancora legati e non ci fa allontanare da essa e dal male? Inutile dire l’amore, sarà anche amore, ma questo è manipolato da forze negative che sono anche dentro di noi, perché se fossero forze positive si allontanerebbero dal male, invece al male piace il male… Finché non si lavora su se stessi, per comprende cosa ci ha fregato interiormente e non solo come l’altro ci ha fregato, si resterà legati a forze negative (interne ed esterne) in un doloroso stato sentimentale che limita ogni nuova possibilità di crescita e di vita.

    • fernando marcuccio Febbraio 5, 2015 at 9:51 am

      Ciao Stefy leggo il tuo intervento , e capisco quanta rabbia e voglia di vendetta provi, ma sono tutte armi spuntate contro il vempro, lui ti tiene legata a lui grazie alla ira, e vuole che tu sia spettatrice, di quanto accade affinchè questo legame non si sciolga. Appartengo anche io a quella minoranza di uomini vittime del proprio vampiro interiore, che come giustamente dice il Dottor Brunelli , collude con il nostro vampiro affettivo. E’ questo il punto, andare a scovare il proprio vampiro , che si annida tra le pieghe del nostro narcisismo, non è semplice, ma si deve cominciare da li. L’idea che solo noi potevamo salvarli, sfuma quando poi vediamo che si rivolge ad altri ed è il nostro narcisimo a farci sentire male , quando invece questa è una opportunità, che potrebbe portarci a liberarci del vampiro senza che ci si senta in colpa per averlo lasciato nella sua sofferenza. Perchè forse ci immedesimiamo con quella sofferenza che è alla base della nostra debolezza, il patire nel sapere che sta male, passa per autodifesa alla rabbia per non poterlo fare in quanto adesso siamo fuori dal gioco, ed è rabbia che inquina i pensieri toglie energia, non è amore per nessuno neanche per noi stessi. Illudersi che potranno cambiare solo perchè in qualchemomento del nostro passato ci hanno fatto pensare che ciò era possibile, ma loro non provano amore, neanche per loro stessi, la loro immagine serve a mascherare questo handicap, e sanno che però ogni tanto devono comportarsi come se provassero amore . Nellle loro migrazioni tra le varie sub personalità ci sono momenti di onestà in cui sono consapevoli di essere bisognosi di sentimenti da ricevere e da dare, ma è un lavoro che costa loro fatica perchè chi li mette nella condizione di bisogno , dover chiedere, può anche comportare di ricevere un umiliante rifiuto, e questo per loro è la morte. Il massimo che possono fare è passare alla loro maschera che meglio riescie quando si sentono piccoli, e allora protestano per tutto quello che non chiedono , ma si aspettavano e tu non hai dato, ti rinfacciano ogni minimo errore o dimenticanza per umiliarti , usano il criticismo per sminuirti e questo li fa sentire migliori di te. Può essere dura ma l’unica via di uscita è allontanali dalla propria vita , accettare che tutto quello che è successo non ci interessa più , se i giochi fossero stati rispettati oggi staremmo bene ed invece non è così. Riconoscere a noi stessi che proviamo amore, è meglio che riconoscere che proviamo rabbia, sono due sentimenti agli antipodi, ma si vive meglio stando con i nostri pensieri sul primo. Riconoscere che le loro mille bugie, i loro progetti sono sempre naufragati, o meglio loro propongono, poi tu realizzi e quando devono fare la loro parte salta sempre fuori un impedimento. Quindi vivere una relazione è come fondare una società e non si fanno società con soci che non sono affidabili, o peggio a volte nel passto ci hanno truffati. Usare quel che rimane dell’amore per l’altro, per non provare odiarli , per non compatirli, ma vederli come persone piccole e spaventate che si nascondno dietro al loro io grandioso e sempre bisognoso di conferme (e di vittime), e recuperare quello che rimane dell’amore per noi, farlo crescere affinchè l’esperienza della vita, che è unica, non sia di rimpianti e di rimorsi, volersi bene è fondamentale. Salvarli non è alla nostra portata , ma questo non ci deve sminuire, anzi vuol dire dare forza a quella parte buona del nostro carattere e togliere forza a quella parte narcisa che ha accettato la sfida di una battaglia che si basa sulla sofferenza di uno e nella migliore delle ipotesi quella di entrambe. Capire cosa vuol dire volersi bene non vuol dire fare quello che sul momento ci fa star bene, che ci rende felici e soddifatti. Uso una metafora per far capire la differenza. Un bulimico sente il bisogno di mangiare ma il suo vero desiderio è quello di non provare appetito. Soddisfa il bisogno e tradisce il desiderio di riuscire a non buttarsi sul cibo. Negarsi un bisogno immediato se aiutati da persone o uno specialista non riduce la pena o la soffrenza, ma ci serve a rimanere in contatto con il nostro desiderio, di una vita in cui il progetto d’amore si possa realizzare…. non è nell’immediato ma quando avviene ci si rende conto di quanta vita abbiamo sprecato ….se solo lo avessimo fatto prima. Tutti i sentimenti distruttivi, andare e tornare sempre girando intorno a quello che non ha soluzione, occupano troppo spazio della nostra esistenza e non v’è spazio per altro. Laddove si crea un vuoto la vita inevitabilmente provvede a riempirlo…

      • stefy Febbraio 6, 2015 at 12:16 am

        fernando ciao mi scrivi cose molto signjficative e profonde.Grazie.Stefy sono io.Proprio oggi non sto bene ..perche M .ha deciso di vendicarsi cioe non paga piu affitto.Che fare ? Adessonon servo piu.Ha deciso il cattivo da grande perfido.Un affitto di850 euro e si rischia lo sfratto per morosita.Che figura di fronte al proprietario. cafone e poco !!! Lo sapevo da quando e scappato.
        Delinquente.Ecco come sto.Devo risolvere …grazie .Il male e qui..eccolo presente…ne vedo la faccia …mi ha denunciata ….?? forse….non so ma oramai il male e qui.Non versa piu importo per affitto…..siamo difronte alla follia piu pura.MALE.
        MALE. ESISTE DIO.BENE.

        .

  19. Gino Gennaio 30, 2015 at 4:43 pm

    Ho amato una narcisista perversa. Ma me ne sono reso conto solo recentemente, grazie a quello che ho potuto leggere su siti o blog, come questo, che affrontano tale problematica. Finalmente ho capito!!Ho ritrovato scritto tutto quello che ho vissuto e che a parole non riesco a descrivere. Fino ad allora non riuscivo a darmi una spiegazione, pensavo che lei fosse una donna fragile con la paura d’amare per esperienze negative. Pensavo (e lo penso tuttora) che in amore occorre dare. E credendo tutto questo, l’amavo sempre più, perdonando e accettando (a volte con fatica e tanta pazienza) i suoi comportamenti assurdi.
    La tormentata storia è durata circa un anno, con diversi tira e molla e successive riconciliazioni, sempre da parte mia. L’ho interrotta bruscamente la scorsa estate dopo le infinite accuse, la mancanza assoluta di comprensione oltre alle assurde pretese. Successivamente (preso da un senso di colpa) l’ho richiamata un paio di volte per sapere come stava e per avere un chiarimento…l’ennesima discussione…l’ennesima delusione con le infinite recriminazioni. Lei non ha mai chiesto scusa, anzi, era disposta anche a perdonare, solo nel caso in cui non avessi reiterato certi comportamenti. Ma quali?? La colpa era sempre e solo mia. Adesso mi rendo conto di quanto sia stata un’abile attrice e manipolatrice ed io la sua marionetta. Ahimè. La sua mente alle volte era diabolica!! Quanta ipocrisia!
    Mi ritrovo confuso, penso spesso a quanto mi è accaduto… vorrei andare oltre.
    Ho la consapevolezza di aver amato (la persona sbagliata) e spero che questa sofferenza mi dia ulteriore forza.
    E’ dura!! Ancora non l’ho superata, ho bisogno di parlarne, anzi avevo pensato di confrontarmi con suo fratello con cui siamo rimasti in buoni rapporti. E’ una buona idea?
    Grazie.

    • Pier Pietro Brunelli Febbraio 2, 2015 at 9:05 am

      Gentile Gino, mi raccomando non si lasci sopraffare dal bisogno di criminalizzare il partner e cerchi invece di comprendere gli aspetti disturbati e disturbanti. E’ comprensibilissimo provare rabbia, ma bisogna sempre ricordare che la metafora del vampiro riguarda aspetti malati di una personalità e non quella persona. Del resto ciò non deve nemmeno essere considerato una giustificazione, come dire “Poverino/a è malato”… va invece compreso che si ha che fare con una persona che si relaziona in preda ai suoi disturbi affettivi, ma che trae comunque un vantaggio immediato (o crede di trarlo) nel far pagare il proprio disturbo al partner, approfittandosi del suo amore, pur di ottenere un senso di potere e di fortificazione del proprio egoismo. Però va anche tenuto conto che il partner che troppo a lungo cede a mantenere tale condizione di disequilibrio, ha a sua volta una dinamica interna che lo spinge a colludere e a permanere in una condizione destabilizzante. Se si ama per troppo tempo una persona che fa soffrire, che disturba, che svilisce, svaluta, delude, allora vuol dire che anche chi ama ha in qualche forma una problematica, che nell’articolo è vista come ‘ferita narcisistica’ (si vedano anche gli altri articoli), cioè un difetto d’amore per se stesso. Cordialissimi saluti. Dr. Brunelli

      • Barbara Febbraio 4, 2015 at 3:17 pm

        Caro Dr. Brunelli, perchè dice che “crede” di trarre vantaggio immediato? In realtà non lo trae davvero? Ripensando a tutta la mia storia, mi pare che sia sempre andata cosi..tutto quello che ha voluto..è stato, a prescindere che a me piacesse o meno. Naturalmente questo gliel’ho permesso..
        Cari saluti

        • Pier Pietro Brunelli Febbraio 5, 2015 at 11:12 pm

          Cara Barbara, ma se lei potesse scegliere – diciamo attraverso una ‘magia’ – lei vorrebbe essere come lui?

        • alberto Febbraio 27, 2015 at 8:50 am

          Mi perdoni Dr. Brunelli, credo e ho visto con la mia esperienza che in realtà queste persone vivono (almeno apparentemente ?) bene, vanno avanti, dicono bugie (e sospetto che per loro nemmeno sono bugie) sono ambigue, la mia “lei” diceva sempre : “io ho sempre il sole dentro sei tu il depresso che non sa vivere…” gettandoti sempre la croce di tutto addosso. Vivono con leggerezza. Certo nella consapevolezza di chi sono è meglio starne alla larga, ti convicono con recitazioni da oscar che fuori c’è il sole…e invece piove. Mi pare però che cascano sempre in piedi. Io dopo 5 anni con lei (47 anni) la sera di capodanno ha conosciuto un altro uomo e nel giro di 48 ore mi ha scaricato per proseguire il cammino con la nuova preda. Io sono 3 mesi che mi lecco le ferite e sto malissimo…lei invece esce, frequenta diversi giri e amici. Mi dicono le amiche che è un po “esaltata” ma si diverte molto. Io stò con le gtt. di EN. Concludo dicendo che nei fatti sta meglio lei, vive ed affronta tutto a 1000 e con entusiasmo. Non ha un buco per riflettere e capire il male che fa…La colpa che non ha mai trovato lavoro era mia…se non si faceva il week end (perchè non potevo) era colpa mia…se non facevamo l’amore più volte alla settimana non andava bene..la sua infelicità era colpa mia…Ogni tanto ridendo mi diceva scherzando che aveva un giovane amante (poi ho scoperto che era vero..). Le preoccupazioni del quotidiano se le fa scivolare addosso la sua casa è uno schifo…non fa la spesa. Però è sempre elegate e sexy per uscire la sera. Ovviamente (io) lavorando alle 7 di mattina la sera non potevo andare ai bar degli aperitivi. E lì che poi conosceva gente con cui poi mi ha tradito…anche se due sere dopo faceva l’amore (e bene) con me…senza accusare nulla se non battutine che io non recepivo o non volevo recepire…Un viso Angelico, apparentemente docile. Una madre (anaffettiva) di un ragazzo in gamba. Come dicevo, io sto male, devo elaborare il lutto, risanare la ferita…notti insonni…e lei ? Se la spassa ! Grazie Dr. Brunelli per una sua Ev. risposta. Un uomo a pezzi (Roma).

        • Pier Pietro Brunelli Febbraio 27, 2015 at 2:09 pm

          Ma lei non vede le cose in prospettiva e in profondità. Certe persone se la spassano solo in apparenza, come facciata. Inoltre l’inconscio contiene dispositivi che finiscono con il procurare crisi e infelicità tutti quelli che nella vita amorosa fanno soffrire e gli altri e intanto se la spassano (apparentemente). In ogni caso certe persone con certi disturbi affettivi non sono in grado di costruire relazioni durature e abbastanza felici. Lei ha bisogno di chiarire questi concetti in psicoterapia e anche parlandone con persone che hanno maturato una certa esperienza.

      • Gino Febbraio 5, 2015 at 7:52 pm

        Gentile Dottor Brunelli,
        la ringrazio per aver dato riscontro al mio commento. Le sue parole mi sono state di conforto.
        Attualmente non credo ci siano in me sentimenti evidenti di rabbia, piuttosto non riesco ancora a capacitarmi ed inoltre mi sento “infettato”, sento qualcosa dentro che non mi dà piena serenità. Sapere che dall’altra parte c’è una persona che mi odia e che gode del mio stato, mi lascia inquieto. Come le ho espresso precedentemente, avrei il desiderio di parlare col fratello della mia ex. Crede che sia positivo?
        Sicuramente la mia pregressa ferita narcisistica mi ha portato a lasciarmi facilmente vampirizzare. E di questo adesso ne sono consapevole. Ho letto con interesse il suo articolo ” Vampiri amorosi: maschi & femmine” e mi rivedo pienamente.
        Grazie ancora. Gino

        • Marco Settembre 2, 2015 at 4:39 pm

          Caro Gino… leggo i tuoi commenti a distanza di qualche mese.. Io dissi a quella donna che dopo essere fuggita 24 ore dopo che volevo farlo io… prima augurandomi il meglio tramite sms e poi accusandomi di tante cosa (sono un infantile.. pensavo solo a me.. ero incentrato su me stesso.. egoista.. tiranno…………… io la pressavo perché chiedevo solo più partecipazione in lei.. in preda alle sue paranoie in una faticosa altalena sentimentale dei soliti odiosi silenzi e critiche).. le chiesi dopo diversi giorni.. “Non pensavo di essere diventato un nemico per te.. non pensavo che chiedendoti aiuto in questa storia che non volevo che finisse.. avessi scatenato questo odio in te… sai che rispose Gino?? NON SEI UN NEMICO PER ME… e che NON VAI BENE PER ME…
          Io non ero abbastanza.. e chiedere il suo aiuto in quel cavolo di storia d’amore era solo visto da lei come stressante e inutile… Ricordo ancora la sua risposta alla mia lunga mail in cui mettevo in luce che in un anno ho sempre avvertito menefreghismo in lei… pur proponendo convivenze… e rendendo partecipi i suoi familiari..(risparmio altri dettagli della sua vita difficoltosa) disse: non ho voglia di leggere quello che scrivi.. anzi mi stressi.. fatti la tua vita e sparisci dalla mia.. non ti ho mai amato e non voglio condividere nulla con te… Una risposta del genere è più dura del semplice TI ODIO.. poiché denota solo un grandissimo RIFIUTO verso te e quello che provavi per quella persona.. pur con difetti ed errori che normalmente si hanno e si compiono all’interno di una storia..
          Prova a scriverle… MI ODI VERAMENTE??? Vedrai che la risposta sarà simile a quella che ho ricevuto io.. Al di là delle dichiarazioni.. chi ti vuol bene.. cerca di accettarti… come noi cerchiamo di farlo verso loro.. e chi ti vuol bene non ti mette sempre in disparte se tu non assecondi i suoi capricci odiosi ma chiedi solo di essere amato! un abbraccio.

  20. stefania Gennaio 29, 2015 at 1:24 am

    ….E’ arrivata una e mail a me Stefania da parte di barbara non direttamente ma mediante albeido.
    Barbara non so se leggerai questa mia riflessione al tuo messaggio inviato su questo stesso sito con blog, ma ho letto la tua acuta analisi del narcisista e i suoi comportamenti patologici . Letto certamente con gramde interesse ed è per questo che ti rispondo che sono qui a scriverti. Hai saputo elencare dal primo passo tutti i comportamenti che veramente ha assunto nei miei confronti Marco. M. Marco non mi piace scrivere il suo nome poichè mi ha fatto molto male e giuro molto male.
    Vado dalla psicologa e sono devastata . Hai ragione un mondo così si e comportato questo stronzo M …….sfacciato narcisista egoista e cattivo cattivo che Barbara non crederai che veramente lo e’
    13 anni di rapporto dove da subito raccontava di essere separato con figlio di appena due anni ….strano tutto …questo viene chiamato a Trento per lavorare a scuola lui e la moglie fanno il concorso ordinario a Trento e……lui racconta la moglie andava via……poiche litigavano ….( bugiardo da pazzo..) invece lui e in montagna a lavorare e la moglie in montagna con figlio piccolo!!!!!
    Da subito dopo tre incontri ha un approccio facile ( e se dico che con il tempo mi ha rinfacciato che sono stata io ad avvicinarmi e cercare approccio facile ….mi ha accusato, quindi Barbara hai ragione quando dici che poi i narcisisti ti accusano in modo spietato …..) mi ricordo ancora la sua figura in cucina e prepara gli gnocchi ( da quel momento in poi li ha sempre sempre fatti….) e si sempre lo stesso da sempre ….niente scrupoli dove sia la moglie con il figlio piccolo …segnali grandi enormi per quelli avrebbero dovuto essere.
    Adesso dopo 13 anni in cui mi ha detto da sempre bugie menzogne da follia e da indurti alla vera e propria pazzia e io io io Stefania persistevo sfidavo la sua malattia …era pazzo bugiardo . All’inizio scroccava soldi sfruttava me economicamente e disprezzava sempre puntualmente gli altri disprezzava lui musicologo grande …mi faceva leggere racconti brevi …ma io come ero? Fragile desiderosa di Amore amore vero sincero onesto puro.Aveva tradito ancora la moglie con me ..ma nel frattempo la sua amica vecchia amica lo chiamva ogni giorno al telefono ogni g i o r n o ……e gia starno ma perché? perché era stata la sua amante mentre gli insegnava il bel canto lirico e quetsa imbecille separata con figlio vedeva in M cio che non aveva poiche aveva un marito lontano dalle sue aspirazioni musicali ..ma parlaimo di unna donna che all epoca aveva un età di 50 anni circa . Lo glorificava…sei una persona da Conservatorio sei di una cultura spaventosa ……..sei sei sei ………..!!!!!!Il pollo era tutto suo ed era all epoca gelosa di me . io Stefania l ho chiamata sfasciafamiglie…..impicciona e nutriva amore per M……TELEFONAVA TUTTI I GIORNI ..POI IO MI SONO ARRABBIATA RICORDO CHE FECI DELLE DOMANDE ..TIPO ..MA Chi e questa qua…..cosa vuole non vogliuo che chiami più tutti i giorni e fastidiosa …..!!!!!ma M LA TENEVA COME AMICA PERCHE LO LUSINGAVA …..sei barvo sei da professore da conservatorio …tutta la vita lo ha inseguito chiedendo a M …fai il concorso per diventare docente da conservatorio ….una fissa da anni …….e io non l ho mai potuata vedere perché AMBIGUA E FASTIDIOSA TANTO. Ma M non le diceva mica …non disturbare…chiamva sempre si ma di tanto in tanto ….e rompeva poiche sentivo che era una vera e propria impicciona ……..indagava gestiva M ……e le piaceva gestirlo ..M …la teneva …..ma di nascosto …adesso e vecchia ha 60 anni ma indovina Barbara …..ecco che lui la fa salire nella città dove M si e trasferito scappando mentre dormivo -la quinta fuga- da me il 16 Luglio ..mentre dormivo.
    lo scriverei centinaia di vote…dormivo in sielnzio dove io ho riaccolto M ….con propmesse di rispetto ….e questo scappa mentre dormo. Provo amarezza dolore profondo perché e scappato così umiliandomi …e io ho solo voluto tanto bene 13 anni. Ecco umiliata tanto e in tutti i sensi…nel PRIVATO ERA UN VERO CAFONE STRAFOTTENTE TRANNE CHE PER IL SUO PALCOSCENICO SI SI PALCO …PERCHE FACEVA IL REGISTA ..SENZA NESSUNA QUALIFICA .MA SERVIVA FARE IL PROFESSORE DI GIORNO A SCUOLA ..E LA SERA GRATIS ( BARBARA HAI RAGIONE TANTO TANTO ….PERCHE LAVORARE DI SERA GRATIS …PER ALMENO TRE ANNI COSI’ …..) ME LO CHIEDEVO ….PERCHE AMVA DA PATOLOGICO GLI APLLAUSI..IL PALCO ..E IO L HO RISPETTATO COME NON SO CHE COSA SEMPRE RISPETTATO E QUESTO BARBARA PRENDEVA E MI UMILIAVA …MI FACEVA SENTIRE UNA PICCOLA STUPIDA NULLITA’ ……io amavo la casa ..mi stavo laureando e studiavo e mi piaceva ….dovevo laurearmi…….seconda laurea….ma strano…..non ero granchè …da una parte servivo ..i miei soldi la convivenza per mantenere suo figlio……e nel farttempo la battaglia legale con la sua ex feroce violenta ..e volevo unire il figlio a noi….con grossi sacrifici. e lotte…mai che M mi abbia difeso ,,,insomma non diceva mai alla moglie ….scusa disturbi la sera tardi ..ad esmpio ..non chiamare …..vi prego non fraintendte …potreste dire c era il figlio…….no .invece vi giuro che del figlio non se sbatteva più di tanto solo la legge …lo faceva correre e la moglie …..sempre pronta a volerlo morto anzi più sapve come vivevamo più vedeva che il rapporto durava più si vendicava ……..NARCISO PATOLOGICO ……adesso ha trovato una altra che gestiva da un anno di nuovo alle mie spalle DI NUOVO . Avevo chiesto non farmi soffrire non farmi violenza …mi disprezzava con parole violente dure ….gridava ….che mi compri il regalo a afre ????io non voglio regali….e sprezzava ferendomi …avrei dovuto io buttarlo fuori ……..fuori…per non dire di quetsa dove credo lui le aveva promesso ritorno a TREVISO ASPETTAMI….la senyiva tutti i giorni come un chiodo fisso mentre io ero disprezzata mentre lavoravo mentre mi davo da fare mentre uscivo ……ed ora penso ..chje gli basta una nottata per fare del male anche a questa. Il narcisista sfrutta fa del male …….e questa gli scrive garnde e noto illustre musicologo ..e io dico …eccola!!!e cascata nella sua trappola o tela di ragno… e non lo sa…….NON LO SA ……sto adesso male perché l ho amato tanto e voluto bene ……..e non prova nulla . Io soffro io ho ricordi io ho tutto nel mio cuore …passeggiate ….viaggi ….ma lui sempre duro sempre falso ..eccco come mi ha mentito …….torno di nuovo da Treviso poiche era sede provvisoria …allontanadosi da Trento dove ancora e titolare …..e decide di rientrare promettendo faro con te assegnazione provvisoria a trento ….con te significa mi ricongiunco con te motivi familiari che la normativa prevede .Aprile mese in cui si possono produrre domande e invece M ..cosa fa? Non fa nessuna domanda …e sacppa il 16 luglio e il 24 luglio produce immediata domanda per assegnazione provvisoria a Treviso. Avevo la sua password ..tutto e lo so per certo perché l ho visto il 24 si aprono le domande per chiedere sede provvisoria a trevso . Ma il bello e che tornado a Trento mi costringe a prendere una casa di 850 euro di affitto……. meta io meta lui…..più altre spese grosse…..ho creduto ancora una volta a M ……invece trappola . Scappa ..e io mi sento umiliata …sento la sua voce … piango tanto …e M se ne fotte.Volevo un amico e per me era M …volevo affetto ma non sapeva ne amare ne baciare ..mi allontanava……sempre di più piano piano. M dicevo ..sembra come che tu non vuoi che io mi affezzioni a te ……..ed era vero sapeva di scappare sapeva di ingannare me sapeva che gli VOLEVO BENE ……..
    SAPEVA …ECCO IL NARCISISTA GRAVE CATTIVO ( E SALTO LA PARTE IN CUI HA CHIAMATO I CARABINIERI …) SO DA QUESTO BLOG DAL DOTTRO BRUNELLI CHE E EVRO CHIAMANO LA POLIZIA SOLO PERCHE DICEVO ALL ‘INFAME …..POTEVI FARE LE TUE PORACTE A TREVSO INVECE CHE FARE DEL MALE ME……VENENDO A TRENTO . E CHIEDVO RISPETTO ASSOLUTO…..MI FA DEL AMLE MI SCHIACCIA LA MANO NEL PORTONE ………CON VIOLENZA …AVEVA CERTAMENTE CORTEGGAITO QUESTA COME UN PAZZO ..SCAPPA IL 16 LUGLIO IL 21 ERA GIA CON LEI. GIA . E IO STO SOFFRENDO E SOFFRO PER AVERGLI VOLUTO BENE …LE MENZOGNE SONO SAATATE TANTE SEMPRE …UN VERO PAZZO. MI FACEVA CREDERE CHE ERO VISIONARIA …IO PAZZA!!!!!
    AV REI VOLUTO VEDERLO E SPUTARGLI IN FACCIA ……STA PAGANDO UN AFFITTO ..SE MI SBATTE FUORI DI CASA ……SE LO FA ..MA PER QUESTO HO MESSO UN AVVOCATO …LE SPESELEGALI LE SPESE ..CHE NON POSSO PIU SOSTENERE ..TUTTO PESANTE ……..TUTTO……
    QUESTO E IL MALE CHE MI HA CREATO . MALE MALE MALE . MI AUGURO CHE FACCIA DEL MALE ANCHE A QUESTA E CHE SI ACCORGA PRESTO CHI E M ……DEVE RIMANERE SOLO. COME MERITA.BARABAR HAI RAGIONE . PASSO DOPO PASSO………

    • serena Febbraio 3, 2015 at 11:21 am

      Cara Stefania, credo che Tu abbia voluto scrivere a me, che sono Serena (e non Barbara). Ho un sacco di lavoro da sbrigare, ma davvero sento che hai bisogno di qualcuno che ti dia una mano un momento. E allora con piacere ti scrivo.
      Stefania, leggo le tue parole e percepisco un mare di rabbia: contro lui, contro te stessa e contro il mondo. Questa reazione è normale: è normale pensare agli eventi vissuti, è normale arrabbiarsi, è normale soffrire. Ma devi tenere presente che questo momento deve essere anche un’altra cosa per te: oltre al negativo che ti invade, per aver subito ogni genere di violenza, puoi cercare di fermarti. Se noti, le tue stesse frasi, tutte collegate con i puntini, danno l’idea che ora tu sia un fiume in piena. E’ giusto: fai uscire tutto, più che puoi: lascia che il fiume (o la bomba atomica) facciano tabula rasa. E poi fermati.
      In questo momento, sostiutisci a tutto ciò che appelli con il “non è giusto” la conoscenza. Questo ti aiuterà a cominciare a trovare le tue risposte: alla fine, se noti, tutte le tue parole vanno nel senso di chiedere “perchè tutto questo male?”.
      Il male esiste. Lo stai addirittura provando su te stessa.
      Non deve essere negato il male: chi lo fa, chi lo nega, fa ulteriore violenza su se’ stesso.
      Quindi hai già compiuto un primo importante passo.
      Ora devi cercare però di trovare gli elementi, le chiavi per tirarti su sulle tue gambe. Credo che ognuno di noi abbia un proprio modo: ti posso solo dire che io ho letto tantissimo. Questo mi ha aiutata a capire le dinamiche dei narcisisti, placando le mie ire… in un certo senso mi ha aiutata ad accettare. Ma, oltre a questo, conoscere mi ha anche spinta ad andare oltre, a cercare di capire perchè io stessa ho attirato un narcisista. Perchè ho “collaborato” alle mie sevizie. Perchè ho accondisceso un vampiro, ponendogli il mio collo per il fatidico morso.
      Non so davvero, a conti fatti, quale traguardo parziale, nella mia storia, sia stato il più doloroso: se il narcisista, o la mia vita personale. Ma credo che la seconda tappa sia stata per certi versi molto più devastante della prima. Hai bisogno di un terapeuta che ti aiuti in questo viaggio: da soli non abbiamo le forze, perchè siamo ciechi. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a vedere. E siccome siamo anche sordi a noi stessi, abbiamo bisogno di qualcuno che ci insegni ad ascoltarci.
      Ho scritto una cosa importante: guarda la tua immagine riflessa nello specchio ogni giorno, per me è stato un punto di contatto con la realtà. Mi ricordava, quando tutto di me era “morto”, che di fatto ero comunque al mondo.
      Credo che sia un bene cercare di lasciare al tuo avvocato ogni contatto con questa persona. Lascia che se ne occupi lui. Per il momento, se posso permettermi di darti un sano consiglio, lascia che il tuo avvocato si occupi solo ed esclusivamente del problema delle spese legali correlate alla questione “affitto”. Già questo è pesante, non andare oltre per ora perchè potresti non farcela. Sii paziente.
      Lascia che il tuo aguzzino esca dalla tua vita. Lascialo andare con i ricordi, con i sentimenti che tu – e solo tu – hai provato. Quei sentimenti, così costosi per te, non sono stati tenuti in considerazione: perchè allora tu vuoi continuare a mantenerli in vita? Quei sentimenti erano rivolti ad un’illusione, ad una finzione, peraltro decisamente tossica. Ed ancora, merita forse ulteriore attenzione e tue ulteriori risorse questo personaggio?
      Concentrati su te stessa: puoi farcela anche senza lui. Devi soltanto iniziare a crederci. Vedrai che i problemi, tutti i problemi che ora ti sembrano insormontabili, si risolveranno passo dopo passo (e con successi che mai crederai di realizzare).
      Credi in te e nel tuo potenziale.
      Credi in ciò che di buono e di cattivo hai dentro te stessa.
      Comincia da questo: tira su il capo e guarda avanti, e per te stessa, con tutta la forza che hai. Questa forza c’è. La percepisco anch’io.
      Un caro saluto,
      Serena

  21. Bianca Gennaio 27, 2015 at 11:38 am

    E’ curioso ma proprio ieri, leggendo il Vangelo del giorno, ho trovato – credo – una corrispondenza con quanto detto dal dott. Brunelli proprio ieri.
    Gesù, mandando i suoi discepoli nel mondo come agnelli in mezzo ai lupi, disse loro “In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi”.
    Penso che questo sia un buon obiettivo per tutti noi che stiamo cercando di lottare perchè il male non prevalga, per alimentare le nostre energie positive – il bene – e proporle, offrirle, e se troviamo sulla nostra strada qualcuno che non è in grado di apprezzarle anzi ci distrugge forse proprio perchè è in qualche modo invidioso, beh non preoccupiamoci perchè quello stesso bene non è sprecato, è comunque nostro e nessuno può portarcelo via.
    Si ritorna a monte: lavorare su noi stessi, è l’unica strada per non destabilizzarci.
    Cari saluti

  22. Pier Pietro Brunelli Gennaio 26, 2015 at 7:11 pm

    Ed ecco alcuni nuovi spunti di riflessione (cioè nuovi per modo di dire – a me sembrano piuttosto indietro rispetto alle ricerche fin qui condotte con Albedoimagination e il presente articolo – ma l’importante è che la consapevolezza vada avanti). Il narcisismo patologico è un problema più grave di quanto si possa immaginare per gli effetti che ha sulle persone e la collettività. Sempre più spesso poi si tende ad accusare l’altro di narcisismo patologico perché non si vede il proprio narcisismo e non si vuole capire che non si tratta di narcisismo , ma di reciproche difficoltà a relazionarsi e di pene d’amore che non sono sempre patologiche, ma che fanno parte di processi di crescita anche se con grande dolore. Sta di fatto poi che ci sono persone effettivamente disturbate in termini di relazione affettiva, sia a livello di narcisismo patologico e sia borderline, o anche in un mix di questi due disturbi di personalità o di tratti di personalità.
    Dunque vi riporto il seguente testo con i riferimenti, così come l’ho trovato pubblicato in rete da Alirosse Elli, la quale lo ha ripreso da Luca Mazzucchelli: https://www.psicologo-milano.it/newblog/innamorato-narcisista-studi-scientifici/

    RICERCHE SUL NARCISISMO: guardando queste ricerche secondo me si scende in motivazioni molto più biologiche rispetto alla dipendenza affettiva… semplicemente i narcisisti attuano comportamenti vincenti a livello strettamente biologico e quindi causano interesse e innamoramento nell’altro, lo fanno per la propria immagine e quindi non c’è niente di naturale..

    1. IL FASCINO INIZIALE DEL NARCISISTA

    Mitja Back e collaboratori hanno condotto uno studio per scoprire perché un narcisista è in grado di fare sugli altri una così buona impressione…I ricercatori hanno fatto incontrare 72 matricole che non si erano mai viste prima, ognuna delle quali doveva presentarsi a tutti gli altri. In precedenza, avevano somministrato loro un questionario che indagava i tratti narcisistici. Successivamente ciascuno veniva valutato da tutti in termini di abbigliamento, stile, comportamento e popolarità. Si chiedeva se la persona era apparsa piacevole e se si voleva approfondire la conoscenza. Siete sorpresi di sapere che i narcisisti erano quelli considerati più affascinanti e seducenti? Molti di noi si sentono particolarmente ansiosi quando si devono presentare in un gruppo di gente nuova. Beh, non i narcisisti, che sono invece particolarmente disinibiti nei contesti sociali.

    In un secondo studio, sempre condotto dalla stessa equipe, si mostrava a un gruppo di studenti il video delle matricole che si presentavano e anche questi reputavano più affascinanti e interessanti da conoscere i soggetti che avevano ottenuto un punteggio elevato nel questionario sui tratti narcisistici.

    Qui la ricerca in inglese: https://www.owlnet.rice.edu/~ajv2/courses/10a_psyc102001/Back,%20Schmukle,%20&%20Egloff%20%282010%29%20JPSP.pdf

    2. SICUREZZA E FASCINO FANNO SI’ CHE IL NARCISISTA APPAIA SEXY E UN PARTNER IDEALE

    Micheal Durfner e collaboratori hanno chiesto ai partecipanti del loro esperimento di scendere in strada in una città della Germania con il compito di approcciare 25 donne e ottenere il loro numero di telefono e mail. I ricercatori hanno seguito di nascosto gli uomini e successivamente intervistato le donne fermate chiedendo loro se erano state contente del modo in cui erano state approcciate e se trovavano l’uomo bello e affascinante. Più l’uomo era narcisista, più aveva ottenuto numeri telefonici ed era stato considerato molto attraente. I partecipanti narcisisti, a differenza degli altri, semplicemente sapevano già come dovevano muoversi. Ahimè, anche se può sembrare che siano concentrati sull’altra persona, la loro performance è incentrata soltanto sul validare la loro bravura da seduttori.

    articolo di Durfner: https://spsptalks.wordpress.com/2013/10/14/the-irresistible-charm-of-narcissism/

    3. IL NARCISISTA VUOLE SOLO GIOCARE

    Studi mostrano che i narcisisti necessitano continuamente di relazioni, ma le preferiscono brevi, senza complicazioni e troppo impegno. Tendono inoltre a cercare già un nuovo legame che soddisfi i loro bisogni mentre sono ancora nella relazione precedente. Una delle ragioni per cui i narcisisti causano molte sofferenze all’altro è che danno segnali ambigui: essi desiderano essere all’interno di una relazione, ma solo alle loro condizioni. Il loro stile relazionale, come affermano Campbell e collaboratori, è fondato sul gioco e sul controllo delle relazione. Amano avere potere sul partner, evitano la troppa intimità, non vogliono prendersi impegni, pretendono la loro autonomia ma esigono tutta l’attenzione dell’altro su di loro. Campbell e colleghi hanno inoltre osservato che i narcisisti si approcciano preferibilmente con persone che hanno una bassa autostima, aumentando la probabilità di ottenere l’ammirazione che si aspettano di avere.

    4. TECNICAMENTE IL NARCISISTA E’ BRAVO A LETTO

    Il lavoro di McNulty e Widman ha indagato specificatamente come il narcisista funzioni nell’ambito sessuale.

    I narcisisti non sono né empatici né interessati alla comunicazione con l’altro, piuttosto tendono ad essere aggressivi e avere una predilezione per l’infedeltà, aspetti che sono opposti a una buona relazione sessuale. Tuttavia essi risultano dei gran bravi amatori, perchè entra in gioco il loro potere seduttivo e l’attenzione sulla prestazione sessuale. Diventare bravi a letto è uno dei loro obiettivi principali. Nell’ambito sessuale, infatti, i tratti narcisistici vengono attivati: ciò che si ricerca è la validazione delle proprie capacità.

    Un secondo studio condotto dagli stessi autori rivela che è solo il “narcisismo sessuale” a predire l’infedeltà; sentirsi compiaciuti delle proprie abilità sessuali e una mancanza di empatia per il partner sono aspetti connessi ad una condotta infedele.

    https://www.medicaldaily.com/sexual-narcissists-are-more-likely-cheat-spouses-while-showing-little-empathy-276224

    5. IL NARCISISTA NON PERDONA E NON DIMENTICA

    C’è un’ultima ragione per cui la relazione con un narcisista sarà impervia: secondo lo studio condotto da Exline, la risoluzione di conflitti è altamente improbabile con i narcisisti perché essi sono molto scettici circa il valore del perdono da una parte, e si offendono con facilità dall’altra. I narcisisti valutano tutto secondo costi-benefici e difficilmente perdonano o dimenticano perché non trovano nessun beneficio. Inoltre, sono soliti tenere il broncio a lungo nelle relazioni.

    ricerca in inglese: https://faculty.wcas.northwestern.edu/eli-finkel/documents/09_ExlineBaumeisterBushmanCampbellFinkel2004_JPSP.pdf

    • serena Gennaio 27, 2015 at 3:13 pm

      Caro Dottor Brunelli,
      come è sempre piacevole leggerLa e come è utile conoscere e riconoscere gli aspetti peculiari dei narcisisti!
      Direi che quando si arriva su questa piattaforma di solito il male è già stato fatto, ma io spero sempre che le nostre parole possano aiutare non solo chi è caduto vittima, ma anche chi è in procinto di cadere. Lo spero davvero con tutto il cuore.
      E’ vero comunque che l’impatto che i narcisisti hanno sulle persone è notevole.
      Fermarsi e chiedersi il perchè è d’obbligo.
      Da quando ho aperto gli occhi su quando mi è successo, da quando ho iniziato a conoscere me stessa, ho gradualmente comincianto a “leggere” le persone, a “guardarle” dentro: questa è una capacità che in passato non avevo, ma, come sempre si dice, l’esperienza insegna!
      Questa buona prassi mi sta aiutando moltissimo, poichè è purtroppo vero che moltissimi soggetti – per un aspetto o per l’altro – sono narcisisti, più o meno buoni.

      Tuttavia, una volta che si intercettano queste personalità è più facile affrontarle: molto spesso, infatti, coloro che cadono vittime nella tela di narciso sono, come lo sono stata io, persone “inconsapevoli”, in quanto poco sviluppata è la conoscenza del se’ interiore.
      Come sempre mi chiedo, come facciamo a conoscere gli altri se non conosciamo nemmeno noi stessi?

      Vorrei, con la presente, partecipare al Suo prezioso contributo integrando con qualche mia considerazione, frutto della mia esperienza personale, che spero possano essere utili a tutte/i coloro che ci staranno leggendo.

      Innanzitutto, vorrei completare il quadro del narcisista aggiungendo alcuni dettagli (più o meno rilevanti) che – se tenuti in debita considerazione – possono contribuire a creare nelle mnalcapitate persone che li incontrano un legittimo sospetto.
      Dopo di che, mi permetterò di evidenziare taluni aspetti emergenti nel rapporto tra il narcisista e la propria “vittima”, acclamati, quasi “scontati”, cercando (a posteriori) di segnalare qualche strategia d’intervento di primo soccorso.
      Non posso scrivere un trattato, non ho le competenze tecniche per farlo.
      Credo però che le personali esperienze siano preziose per accendere il dibattito, offrendo ulteriori spunti per le Sue ricerche e dunque aiutando ancora di più noi tutte/i a capire, difenderci e “rinascere”.
      Dunque partiamo.
      Il narcisista: esteriormente si presenta spesso con l’aspetto di una persona molto curata, attenta alla propria figura, offre un’immagine di se’ rassicurante. L’intento è quello di creare nel prossimo, il convincimento di avere di fronte a se’ un’uomo od una donna capaci, efficienti ed attenti (molto) a se’ e quindi (per nostra diretta conclusione) anche agli altri.
      La cura estetica è la prima mossa della partita. Spesso non si fa caso a questo dettaglio, perchè ognuno di noi si aspetta normalmente di trovare una persona ordinata, pulita, anche elegante…. tuttavia, quando percepiamo che queste caratteristiche sono “silenziosamente” evidenti è bene scoprire di più.
      Utilizzo il termine “silenziosamente evidenti” per sottolineare un altro aspetto tipico del narcisista: la sua innata capacità di considerarsi UMILE. Spesso, infatti, nel descrivere se’ stesso (quando lo fa, anche se con molta reticenza), evoca in chi lo ascolta immagini, sensazioni e la convinzione di rapportarsi ad una persona “indifesa”, “umile”, “positiva”, “buona”, di “nobile animo”.
      Sono talmente convinti di questo, da trasfondere anche in chi li ascolta la medesima percezione, ma attenzione: ci stanno solo usando per riflettere l’ideale che vorrebbero essere. Se avete l’opportunità, cercate di verificare quando non è sul palcoscenico le effettive abitudini: se, per esempio, nella sua abitazione regna il caos, è molto facile concludere che qualcosa non torna.
      Non limitatevi all’oro che luccica.
      Il narcisista è alla costante ricerca di una preda: per questo, lo troverete molto attivo in tutti quei canali che, in via più o meno diretta, favoriscono gli incontri. Chat, social networks, eventi organizzati o anche luoghi famosi/tipici per le vacanze ed il tempo libero: lui va dove maggiori sono le prospettive di rimorchio.
      Se frequentate le chat, cercate pertanto di “ottenere” più informazioni possibili: su canali come facebook, se vi è possibile, studiate la storia pregressa, guardate gli amici, leggete i post e i commenti, osservate le foto – soprattutto le foto – ed ascoltate sempre le vostre sensazioni. Che cosa vi comunica l’immagine di questa persona? Se qualcosa vi respinge, tenete presente che forse una sconosciuta parte di voi vi sta lanciando un segnale: il nostro corpo avverte sempre il pericolo. Non ignoratelo. Mai.
      Se, invece, siete amici nella sola “chat”, osservate gli orari con cui vi scrive: una cosa agghiacciante che ho scoperto a posteriori è l’abitudinarietà di queste persone a fare le proprie cose. Oltre a questo, tenete presente la loro necessità al controllo: in questi termini, un messaggio spacciato come “carino” o “premuroso” può nascondere la necessità di “sapere dove siete, con chi siete e cosa state facendo”.
      Attenzione anche a quanto vi scrivono: soprattutto nei primi istanti dell’amicizia, i narcisisti tendono a lanciare messaggi in codice, magari sottoforma di battuta o scherzo, per passare inosservati. Non è così: essendo per loro stessa ammissione “paladini della verità”, quando giungerà il momento di scaricare le loro responsabilità vi diranno “Non ti ho mai nascosto nulla. Sono sempre stato sincero”. E purtroppo, anche se molto a modo loro, è vero.
      Questo passo è davvero molto importante perchè, così facendo, sarete voi che vi sentirete in colpa, non loro.
      Cercate poi di scavare nel dialogo: se percepite che nei loro argomenti il passato è nebuloso, se vi sentite dire che, nelle loro storie, loro sono stati i traditi, se nell’attività lavorativa loro sono le vittime del sistema, se tutto ciò che affermano dipinge un quadro colmo di ingiustizie, della sfortuna più nera …siate obiettivi/e. Non fatevi trascinare a vostra volta dall’ideale di uomo o donna che state ricercando, o dal vostro innato istinto materno/paterno, perchè non necessariamente potrebbe essere lui/lei il partner dei vostri sogni.
      Se trovate anche una sola contraddizione farete un favore a voi stesse/i concentrandovi su questa. Analizzatela, scomponetela e ricomponetela, comprendete che cosa non torna, approfondite.
      State attente/i anche all’impegno professionale cui il narcisista è sottoposto: fare lavori che comportano un sacrificio “eccessivo” è un campanello d’allarme. Chi sarebbe disposto a sacrificare la propria vita al lavoro?
      Altro aspetto da non sottovalutare è l’empatia: inizialmente i narcisisti sembrano le persone che meglio ci comprendono. In effetti è così: hanno un grande potenziale nel riconoscere a priori le nostre caratteristiche interiori, le nostre debolezze ed anche i nostri meriti. Purtroppo per noi, però, questa capacità viene utilizzata solo inizialmente “a fin di bene”: hanno infatti bisogno di attirare la preda nella tela, e magari, con la nostra ingenua accondiscendenza, di sapere più di quel che non riescono a capire loro. Per cui, quando tesseranno le vostre lodi, quando vi manifesteranno il loro sostegno, quando vi faranno sentire amate/i e comprese/i, tenete i piedi ben saldi a terra: ricordatevi che tutto ciò che direte sarà utilizzato contro di voi al momento giusto.
      Quando siete a tu per tu: per esperienza personale, posso dire che nei primi istanti del rapporto avrete a che fare con il principe azzurro o la principessa rosa. Tantissimi atti eclatanti, un galateo d’altri tempi, regali anche costosi, attenzioni e segnali “non verbali” diretti a dimostrarvi tutto il loro amore per voi… ovviamente questa è pura finzione per corrompere le vostre reticenze.
      E’ chiaro che se siete travolti/e da esperienze “indimenticabili”, passeranno inosservati eventuali difetti.
      E’ altrettanto chiaro che se vi sentite in Paradiso non vorrete scendere: Signori, il Paradiso esiste, ma non è questo.
      Questo è artificiale.
      Un surrogato.
      Pertanto sforzatevi di tenere sempre presente che il Paradiso di oggi può diventare l’inferno di domani.
      Attenzione poi al comportamento: improvvisi moti d’ira, magari seguiti da repentini cambiamenti d’umore, abitudini strane non riconoscibili in precedenza, eccessiva necessità di privacy sono tutti segnali lampanti.
      In coppia il narcisista “esplode”.
      Il narcisista non sa stare nella relazione, pertanto, dopo qualche tempo (la durata varia a seconda della gravità del fenomeno), accenderà la fusioliera.
      Dapprima il silenzio.
      Il silenzio ci castiga.
      Il silenzio ci dice che non meritiamo più l’attenzione di un tempo.
      Il silenzio ci impedisce il dialogo.
      Il silenzio ci confonde.
      Quindi arriva la confusione: cosa abbiamo fatto di male? perchè ci tratta così?
      Quando tutte le nostre domande ci consumeranno, dando spazio alla nostra totale e completa frustrazione e disorientamento, quando da soli/e cercheremo di trovare le risposte ai nostri perchè ecco… è giunto il momento ideale del narcisista per sferrare l’attacco.
      Già sapete che cosa succederà. Non sapete però che la confusione che avete in testa l’alimentate voi, che cercate di giustificare e di trovare un perchè ai comportamenti bizzarri, meschini e violenti del vostro aguzzino.
      Ricordatevi che state ragionando con la vostra testa. Non con la sua.
      Continuerete dunque ad insistere cercando la sua spiegazione. Non è nella nostra abitudine vivere nell’illogicità: abbiamo sempre bisogno di una spiegazione.
      Ma non ci saranno spiegazioni.
      E forse, forse è addirittura meglio risparmiarsele perchè saranno veri e propri attacchi alla vostra autostima.
      Vi sarà rinfacciato tutto quanto avete detto o fatto nella loro distorta visione. Hanno bisogno di distorcere il quadro di realtà per scaricarvi addosso la loro responsabilità (ed anche la loro vera identità), confondendovi ancora di più.
      Gongoleranno e si nutriranno della vostra sofferenza perchè è così che si sentono vitali: vedere che una persona soffre al pari (od anche più) di quanto hanno sofferto loro nell’infanzia, li fa star bene.
      Migliora il loro ego. Ma non il vostro.
      Da vittime, in questo schema, loro diventano carnefici. E rimettere in moto i loro traumi significa una sola cosa: rischiare di diventare esattamente come loro.
      Se asseconderete questo inferno, distruggerete lentamente la vostra persona, perchè accetterete violenza, atti, parole e comportamenti ingiusti, adattandoli a voi. Ciò accade perchè, se non siete stati/e accorti/e nelle fasi precedenti, è venuta meno la vostra capacità di analisi, la vostra obiettività.
      Non avendo più un vostro punto di riferimento personale, lascerete questo compito al vostro aguzzino il quale, invece che proteggervi ed aiutarvi, vi annienterà.
      Ruberà tutto di voi: i vostri pregi, i vostri difetti, il vostro carattere, la vostra vita. E quando si sarà stufato, vi butterà via, pronto ad attaccare la prossima (e contestuale) preda.
      Il narcisista non accetta critiche: anche se troverete il coraggio di farle, non avrete riscontro. L’umiltà, la vera umiltà, è caratteristica che non lo riguarda.
      Il narcisista non prova rimorsi, perchè, se lasciasse spazio a questi, probabilmente si curerebbe. Ma l’idea di curarsi implica riconoscere di avere bisogno degli altri, di essere in qualche modo debole, vulnerabile. Il narcisista non vuole soccombere alla propria vulnerabilità, perchè la interpreta come “morte” del proprio essere.
      Per questo, a posteriori, ci appaiono come persone ciniche, prive di scupoli, fredde, egoiste.

      Vi troverete quindi senza nulla. Come se dentro di voi fosse scoppiata la bomba atomica, radendo al suolo ogni forma di vita e vitalità.
      Non avrete forze.
      Non avrete coraggio.
      Non avrete parole, idee, sogni.
      Allora guardatevi allo specchio: guardate ciò che siete diventate/i. Fatelo ogni giorno, perchè l’immagine riflessa nel vetro è l’unica cosa che – al momento – vi ricorderà che siete comunque sopravvissute/i. Che siete al mondo.
      In questo “letargo sentimentale” cercate dentro di voi le vostre risposte: leggete, studiate, acquisite gli strumenti necessari per iniziare il grande viaggio alla ricerca di voi stessi/e.
      Avete davanti a voi una grande occasione: la possibilità di rinascere.
      E lo potete fare in completa autonomia: non è necessario nessuno, a parte il vostro terapeuta.
      Se la vita sembra sfuggirvi di mano, prendete i vostri tempi. Dedicate alla vostra interiorità il giusto spazio.
      Apprezzate il silenzio, la solitudine: sono queste le dimensioni nelle quali possiamo iniziare ad ascoltarci veramente e, per la prima volta nella nostra vita, avremo la concreta possibilità di occuparci di noi.
      Se la negatività vi dovesse turbare, esperienza non rara, sfogatevi con ciò che vi fa stare meglio: prendete a racchettate il materasso, tagliuzzate foto e ricordi, scrivete, disegnate, insomma fate tutto quello che può favorire (e non inibire) il vostro corpo nell’espulsione del veleno che avete dentro.
      Trovando risposta ai vostri perchè, piano piano, l’infezione scema.
      Tuttavia non l’avete ancora debellata.
      Troverete però il coraggio di compiere un nuovo passetto: conoscere la vostra storia personale.
      Preparatevi al vero grande viaggio: sarà lungo, impegnativo, a volte ci sarà tanta sofferenza, sarete messe/i a dura prova. Ma se siete determinati/e a sfruttare il dono di questa seconda vita, troverete i mezzi per farcela.
      Al termine del viaggio, il vostro passato sarà come un puzzle finito: nessun pezzo mancante, ma solo le risposte a TUTTI i vostri perchè.
      Succederà di punto in bianco.
      Una mattina vi sveglierete e proverete una sensazione “nuova”, mai vissuta prima: vi sentirete “integri”, “completi”. In pace con il mondo e con voi stessi.
      Vivrete una vita totalmente diversa.
      Prendendo a prestito la filosofia orientale, è una sorta di Nirvana.
      Non so come altro descriverla, e vorrei tanto che altre persone, giunte a questo stadio, potessero raccontarla.

      Dottor Brunelli, Bianca,
      pur non ritenendomi una persona molto titolata nel dare suggerimenti psicologici, da “membro” di questa grande famiglia, vorrei solo esprimere tutta la mia perplessità nel pensare di continuare una relazione con un narcisista.
      Credo sia impossibile.
      Nocivo per noi.
      Credo che il punto zero, la bomba atomica come l’ho descritta sopra, rappresenti un potentissimo punto di svolta per regalarci la felicità che meritiamo. Scegliere di continuare un rapporto “malato” , per me significa decidere nella consapevolezza di ciò a cui si rinuncia. Mi rivolgo allora a Bianca (chiedendole sin d’ora perdono nell’eventualità in cui questa domanda potesse apparirle tendenziosa), vuoi davvero rinunciare a tutto questo?
      Un caro saluto ed un grandissimo ringraziamento a tutti Voi.
      Serena

      • Pier Pietro Brunelli Gennaio 28, 2015 at 9:54 pm

        Lei ha fatto un grande lavoro. Quando si aiuta gli altri si aiuta anche se stessi. Questa è la via di guarigione. Allora simbolicamente regalo questo a lei e a tutti quelli che sono su questa Via https://www.youtube.com/watch?v=CtSVqvoLusw

        • serena Febbraio 2, 2015 at 4:49 pm

          Grazie mille Dott. Brunelli del bellissimo pensiero! ha colto in pieno il mio stato d’animo… perchè è davvero questa beatitudine il sentimento che provo… è beatitudine il “risveglio” ad una vita nuova.
          E non solo a parole: tanti progetti si stanno facendo strada nel mio presente, cerco di realizzarli al meglio, forte del fatto che ogni giorno, un po’ per volta, sono sempre più forte.
          Posso solo dirLe grazie per quanto fa quotidianamente per noi.
          Un caro e grande saluto,
          Serena

          Cara Alice,
          è molto bello sentire che anche qualcun’altro sta riuscendo a risalire la china. E sono davvero molto, molto felice per te, per ciò che stai realizzando da sola, con le tue mani.
          Mi fa piacere sentire che anche tu ora lasci parlare il tuo corpo, che tendi ad ascoltarti , a percepirti. Credo che il nostro corpo non menta mai. Potrei raccontarti tantissimi aneddoti sul punto… ma sarei, come sempre, troppo lunga nello scrivere!
          Se non hai approfondito la conoscenza di altre persone vuol dire che qualcosa ha vibrato dentro te, è solo questione di fare esercizio… credo che chi esce da esperienze come le nostre, di fatto non sia un grande ascoltatore di se’ stesso. E’ un po’ come essere degli estranei nel proprio corpo, ma tu hai cominciato a concedere spazio a quella tenue vocina. Dalle fiducia. Vedrai che non ti tradirà!
          Una cosa mi ha colpita molto: il fatto che ora, nel dialogo in casa, non sei più “rabbiosa”. Sai, pure io ho avuto questa reazione. Credo dipenda dal nostro passato tuttavia, da qualcosa che è rimasto in sospeso e che ora, come è giusto che sia, dobbiamo elaborare e poi digerire. Ho migliorato tantissimo i rapporti con una parte della mia famiglia, mentre con l’altra ho operato uno stacco definitivo, doloroso, ma necessario. La cosa strana è che, prima di giungere a fare chiarezza dentro me stessa, ero arrabbiata con chi mi voleva bene, ed amavo chi, invece, mi voleva male.
          Ho trasfuso questo controsenso anche nella vita di coppia, pagandone le conseguenze. Tuttavia, grazie a Dio, abbiamo dalla nostra parte il tempo: abbiamo il tempo per riparare ai nostri errori e per vivere una vita migliore.
          Credo che, quando sarai pronta, avrai la fortuna di trovare un Compagno di vita degno di questo titolo. A me è successo e non c’è giorno in cui non benedica il Signore di avermi donato la possibilità di “redimermi”, perchè – se non avessi sofferto così tanto – ora non sarei felice. Questa è una grande certezza.
          Per cui Alice, Forza. C’è un mondo che aspetta anche te là fuori, un mondo positivo, in cui Tu sei parte integrante.
          Un carissimo saluto ed un grande abbraccio.
          Serena

      • Alice Gennaio 29, 2015 at 5:35 pm

        Ho letto il tuo intervento Serena e ti ringrazio, perchè è veramente…di aiuto.
        Sto facendo una serie di incontri, Dr. Brunelli, con uan psicologa della mia città e mi sta aiutando tanto. Ho deciso di riprendere alcuni hobby che da anni prer motivi di studio e lavoro non coltivavo più e di riprendere l’attività fisica. La dottoressa da cui vado ha subito pensato, appena le ho raccontato, che la persona che ho incontato avesse dei problemi..una patologia…mi ha fattonotarecome “segnali” fossero presenti in tanti comportamenti e modi di vivere la sua vita. Mi ha spronata a concentrarmi su di me. oraa mi sento meglio, più in grado di affrontare la realtà odierna, forse meglio anche di quanto lo sia mai stata. Anche le discussioni che ho in famiglia, le affronto in modo diverso, rispondendo con calma e sicurezza e non con rabbia, e questo aiuta tanto a migliorare la situazione. Spero che continuando questo percorso io possa arrivare ad avere una tima di me stessa e una stabilità che forse mi èsmpre mancata.
        La persona che frequentavo io si è recentemente lasciato con la compagna con cui usciva…ora fa la vittima sui social network mi dicono. Ma io so benissimo che il suo soffrire è relativo e starà sicuramente cercando qualcuno su cui sfogare le proprie cattiverie. Spero che sia lontano da me (ormai non vedo più nulla di buono in lui) e dalle persone a cui voglio bene (temo che incappino nel mio errore di crederlo un giovane profondo incompreso). Al di là di quello, non mi sento ancora in grado di riconoscere se una persona sia com’era lui…anche se effettivamente ho chiuso dei rapporti nascenti perchè avevo il sentore di qualcosa che non tornasse. Forse sono sulla giusta via.
        Io , sprono, chi legge, a rivolgerssi a un bravo psicologo nella propria città…un percorso ben fatto, una volta a settimana con una persona brava, ho vistoche mi sta aiutando tanto. Per anni ho avuto la forza, ma forse anche l’arroganza, di affrontare tutto da sola, di immagazzinare sofferenza, dispiaceri, delusioni. E’ bello sapersela cavare da soli, ma a volte anche un sostegno professionale non significa non essere uin grado di farlo, ma avereunapersona che vede le cose da un lato oggettivo, professionale, e che non giudichi una persona che soffre per una delusione forte.

      • Barbara Febbraio 4, 2015 at 9:00 am

        Serena, grazie per quello che hai scritto, è un meraviglioso messaggio di speranza che rafforza l’idea che la luce (anzi molto di più) in fondo al tunnel c’è davvero. Personalmente sono sul cammino verso, a 4 mesi dall’esplosione della “bomba atomica”, attingendo a tutte le risorse possibili per guarire, con molta pazienza.. I messaggi come I tuoi che si incontrano come fiori lungo la via sono una bella medicina! Grazie e un abbraccio a tutte le anime coraggiose di questo blog che si trovano sul cammino..verso il Nirvana

        • serena Febbraio 9, 2015 at 12:34 pm

          Ecco Barbara, vorrei dedicarti un piccolo pensiero.
          E’ un passo tratto dai discorsi di Osho, che tengo stampato come segnalibro nelle mie letture serali quale “memento”.

          “È la luce della consapevolezza che rende le cose preziose e straordinarie. E allora le piccole cose non sono più piccole. Quando un uomo, con attenzione, sensibilità e amore tocca un comune sassolino sulla spiaggia, quel sasso diventa un diamante. E se tu tocchi un diamante in stato di inconsapevolezza, diventerà una comune pietra o nemmeno quella. La tua vita avrà tanta profondità e significato quanta sarà la tua consapevolezza. La gente si chiede, in tutto il mondo: “Qual è il significato della vita?”. Per forza il significato si è perso, perché avete smarrito lo strumento per trovare il significato; e lo strumento è la consapevolezza.”

          Ho scoperto Osho per caso, trovando in libreria un suo libro lo scorso anno e da allora ho a casa un’intera biblioteca… il suo pensiero mi ha aiutata moltissimo nel mio percorso e spero con tutto il cuore che magari possa fare altrettanto con te!
          Un caro saluto,
          Serena

        • Pier Pietro Brunelli Febbraio 10, 2015 at 12:03 am

          Molto bello. Grazie – Allora cerca immagini e canti d’amore e di rilassamento, che possono aiutare la pace interiore (come sempre esorta Osho)… Io ho trovato questo https://www.youtube.com/watch?v=qoktesLkHy8 con immagini belle e e musica celtica. Si può ascoltare per il piacere della musica, ma anche mentre si fa una pratica di “immaginazione attiva”… distesi ad occhi chiusi ci si lascia andare un po’ alla volta alle immagini… un po’ provocandole, ma poi si scoprirà che ‘arrivano’ spontaneamente. Si può iniziare immaginandosi di essere in un magico bosco abitato da fate… ci sono le fate dell’ acqua, dell’aria, della terra e del fuoco. Ciascuna di esse porta un dono di conoscenza particolarmente adatto a te… perciò tu la cerchi nel bosco, tra piante, fiori, animali del cielo e della terra… e lei sta cercando te… hai bisogno di un simbolo di fluidità e tolleranza (Acqua)? Di solidità e sostegno (Terra)? Di libertà e ispirazione (Aria)? Di illuminazione e passione (Fuoco)? Con l’immaginazione – che nella è il regno delle fate – si può incontrare il simbolo che porta il dono giusto per sé…CHE TU SIA UOMO O DONNA C’E’ UNA FATA DENTRO DI TE CHE TI PUO’ AIUTARE A SUPERARE LA NOTTE DEI VAMPIRI, VERSO l’ALBA… e tu che fata cerchi? di quale elemento avresti bisogno per fortificarti e andare verso una evoluzione? Prova ad ispirare la tua immaginazione con dei simboli o delle leggende come quelle delle fate, poi loro si avvicineranno come ritengono meglio per te… Ci sono molte vie per riconciliarsi con se stessi, anche quella di evocare nell’immaginazione immagini ispirative del bene, della conoscenza, della bellezza e dell’amore… In quest’altro video ci sono indicazioni sulle fate dell’acqua, dell’aria, della terra e del fuoco https://www.youtube.com/watch?v=GxHN7WeBgss – sull’Immaginazione attiva vedi l’articolo in questo blog https://www.albedoimagination.com/2011/01/immaginazione-attiva/

      • Barbara Febbraio 4, 2015 at 3:22 pm

        Grazie Serena per il meraviglioso messaggio che rafforza la speranza di arrivare prima o poi alla luce in fondo al tunnel. Personalmente sono sul cammino, a 4 mesi dall’esplosione della bomba atomica, utilizzando tutte le possibili risorse a disposizione per guarire, con molta pazienza. I messaggi come il tuo che si incontrano sulla via come fiori bellissimi, sono una medicina portentosa! Grazie ancora e un abbraccio a tutti quelli che coraggiosamente si trovano su questo cammino..verso il Nirvana..

  23. claudia Gennaio 23, 2015 at 2:16 pm

    Grazie a Dio ho cercato su internet una spiegazione ai suoi malumori…ai suoi cattivi pensieri,alle sue stranezze…Da 2 giorni ho trovato il coraggio di andare via da lui,via da quella casa….l’ho conosciuto due anni fa e sembrava un ragazzo perfettamente normale….un 35enne in carriera,gentile,educato(ed è cosi che appare a tutti,compresi i miei genitori!,che lo amano da subito)….Inizialmente trovo delle chat su facebook ma lo perdono poichè eravamo all’inizio e penso ad una stupidata…ma poi se solo penso a quanto mi sono umiliata…quanti tradimenti ho sopportato…quante giustificazioni ho voluto accettare… durante la relazione ha conosciuto altre ragazze attuando sempre lo stesso copione…facendo anche gli stessi regali!!!!chattava su badoo,cercava donne su bacheca incontri,chattava e inviava messaggi su fb e alla fine?????diceva che io ero paranoica,pazza e che se pensavo sempre in malo modo era perchè io mi comportavo male!!!!
    e adesso?sono andata via lasciando una lettera e lui?niente di niente!!!nemmeno un messaggio…la prima cosa che ha fatto…aggiornare il suo profilo facebook:single!!!

  24. stefania Gennaio 22, 2015 at 12:37 pm

    Ho convissuto con un narcisista patologico devastatore approfittatore e manipolatore.
    Ha manipolato i miei sentimenti puri di donna veri di valore .
    Sono stata tredici anni con lui di nome M.
    M e scappato per la 5 volta mentre dormivo.Ha fatto finta con i suoi falsi sorrisi di entrare in casa e poi fuggire il 16 luglio.
    Mi ha umiliata in mod forte e va via a Treviso titolare a Trento docente. Casa a Treviso dove e servita per portare le sue varie donne …ede era libero di …..sfruttare me a Trento e tradirmi perche io Stefania gli volevo veramente bene. Credetemi allucinante devastante …..ha umiliato me con questal tra donna che sta usando sia perche gli serve per la sua immagine malata …..sapeste come umiliava e PROVOCAVA NEL PRIVATO……si dottore si e divertito alle mie spalle. Ho denunciato o comunque se denuncia non e ha ricevuto un ammonimento per avermi fatta male una mano …io che insegno Arte ….l ho guradato esterefatta …come …ho vissuto con te tredici anni …di parole…hai conosciuto la mia famiglia …..e mi tratti come se no fossi nulla……nulla perche….per un altra donna che serve ..la musica come pranoia dietro un mondo asfissiante soffocante …libri cultura …libri tanti ……. e ogni volta che parlavo non serviva a nulla ….nulla……..servivo per mantenere suo figlio separato con moglie che gli ha reso la vita difficle …..difficile …… io che volevo una famiglia …ho fatto di tutto per farlo stare bene a lui e suo figlio…..invece ….faceva finta di dirmi …si verremo a treviso casa dove io ero affezzionatissima ……come curavo le cose….ma con lui non sapevo da che parte gestire …..muovermi……
    il primo tradimento devastante …….l ho scoperto dopo due anni che gia ….gia ….andava con questa.
    e stato un TRAUMA E BASTA.
    TU TU M…..MI FAI QUESTO?????
    SI LUI .
    DOPO scopro un regalo ad una altra……altra……..devastante mi dimostri di ritornare ….e sapeste che casa a Trento provincia……e poi va via dopo aver scoperto questo regalo….
    che dire??? va a treviso a lavorare sede provvisoria …e conosce nell ambito della musica classica una trevigiana ….tiene il numero ,classico!!!!! Ci vediamo nel frattempo io butatta in un residence dopo ricevuto sfratto dal proprietario perche vedeva che era inaffidabile come tipo M……
    Inoltre ho sofferto come non mai…ho creduto ai suoi falsi sorrisi ….falsissimi……
    cerco casa da sola a Trento…..vedo una csa in collina per me e invece il serpente falso torna alla sua vecchia sede in provincia di Trento per punteggio mi fa capire sto con te..ecc ecc… devastante ……….scappa il 16 luglio. Cosa mi e rimasto ????
    VUOTO COSA HO FATTO IO CHE HO 54 ANNI DA POCO MA GIOVANE BELLA DENTRO E …FUORI……LA CASA CON CONTRATTO COINTESTATO PER 4 ANNI …E SIAMO APPENA A UN ANNO E MEZZO DALL AFFITTO DECISO INSIEME……
    CHIAMATO AVVOCATO URGENTE …E SCAPPATO PER EVITARE DI FIRMARE UNA TRANSAZIONE CONSIGLIATO DALLA SUA NUOVA ALLEATA CHE CREDETEMI NON SA CHI HA IN MANO …DEVASTANTE ..E LA USA PER SESSO ….PER LA SUA IMMAGINE DI MAIALE …MI DISPIACE SAPESTE COME L HO RISPETTATO ACCOLTO DIR POCO.
    E VERAMENTE MALATO PATOLOGICO ….SCROCCA SFRUTTA PRENDE E SEMBRA CHE DA …DOTTORE E VERISSIOMO PER DUE VOLTE HA CHIAMATO LA POLIZIA A TREVISO E IO ESTEREFATTTA ….MA COME ? VOLEVE CHIDERTI SOLO POCHE COSE E CIOE IL RISPETTO CHE MI DEVI …MI DIFFAMAVA …E DIROTTAVA LE TRACCE AFFINCHE NON SCOPRISSI LA SUA NUOVA AMNATE DI TREVISO .
    COME STO ? male . MI HA UMILIATA . AVEVA GROSSI PROBLEMI CON IL PADRE ( GRAN TRADITORE) E LA MADRE CHE ERA UNA VERA ROCCIA E DISPREZZAVA ANAFETTIVA .GIOCAVANO CON L APPARENZA L’IMMAGINE LA CULTURA …MA SOTTO VUOTO DA FAR SOFFRIRE .
    SONO DEVASTATA .

  25. Bianca Gennaio 19, 2015 at 3:17 pm

    Buongiorno, ho scritto diversi mesi fa e vorrei aggiornarvi sulla mia situazione, parlarvi delle cose che ho capito di me grazie alla psicoterapia e avere anche dei consigli dal dott. Brunelli. La scoperta di questo blog più di un anno fa mi è servita tantissimo per dare un nome a tutto ciò che vivevo, visto che il narcisista ti fa sentire confusa, cerca di addossarti tutte le colpe e si rigira sempre la frittata. Sono sposata da 18 anni e ho tre figli. Mio marito è narcisista patologico con tratti borderline. Già nel fidanzamento mi tradì e aveva degli atteggiamenti ambigui, altalenanti e velatamente aggressivi ma io allora non ero assolutamente in grado di capire, io ne ero innamorata e non potevo immaginare la mia vita senza di lui, ma sentivo che c’era qualcosa che non quadrava e ciò nonostante l’ho sposato, quindi in questo senso ha ragione il dott. Brunelli quando ci invita ad individuare le nostre responsabilità. In questi anni di matrimonio ho sofferto tantissimo, ho impiegato anni a chiedermi il perchè di certe scenate, di certa cattiveria gratuita, dispetti, abbandoni; mi ha ferito anche la mancanza da parte sua di gratitudine verso la vita che comunque dopo la sua esperienza familiare negativa gli aveva donato una moglie bella, intelligente, dedita alla famiglia e con grandi valori e poi tre figli, e che l’aveva già perdonato per un tradimento nel matrimonio. Di fatto ho realizzato circa un anno fa che per quasi tutto il matrimonio lui ha avuto altre donne, e come dice lui ‘è stato fuori del matrimonio’. Ho sofferto per innumerevoli situazioni in cui mi sono sentita abbandonata e trascurata, e di fatto lo sono stata. Sempre preso dal lavoro ed evidentemente dal resto. Credo che il mio errore più grande sia stato accettare da quest’uomo quelle briciole di amore che mi arrivavano e soffrirne ma senza veramente chiedere di più. Ho capito che questo approccio derivava dalla mia famiglia d’origine e anche un po’ da una difficoltà culturale per cui alle donne non viene insegnato a chiedere. In realtà i primi tempi rimanevo talmente sbigottita, esterefatta per le sue scelte di non cura, di non presenza, per la sua aggressività che non protestavo neanche, piangevo e basta. Poi ho cominciato a manifestare una rabbia fortissima e una frustrazione enorme vedendo che tutta la vita familiare andava a rotoli e io non riuscivo più a gestire la situazione. Infatti mentre i figli erano piccoli e mio marito viaggiava molto sono stata credo una buona mamma, cercavo di tenere tutto in equilibrio e riuscivo a mantenere una serenità di fondo; poi la sua disoccupazione e la sua permanenza a casa hanno fatto esplodere la situazioni per cui anche io ho avuto un brutto periodo in cui sono stata un po’ depressa e aggressiva con i figli, rovinando purtroppo il rapporto con loro. Ho fatto di tutto per cercare di crescere con lui e di risolvere i nostri problemi, cercando psicologi, informandomi, prendendo appuntamenti, tentando tantissime strade che lui puntualmente boicottava arrivando a dirmi che io non mi impegnavo abbastanza. So che così ho contribuito a deresponsabilizzarlo. Venendo ad un anno fa quando ho capito grazie alle letture degli articoli di questo blog, al colloquio col dott. Brunelli e al mio percorso personale, che la patologicità degli atteggiamenti di mio marito era reale, non immaginata da me, e aveva un nome, e ho capito che niente sarebbe veramente cambiato senza un percorso responsabile da parte sua, ho detto BASTA a questa vita di finzione, in cui io mi facevo in quattro per mantenere in piedi la famiglia e lui che evidentemente la usava come una comoda facciata. I primi mesi ho voluto vivere come separati in casa, mentre mio marito faceva alternativamente piccoli tentativi di riconciliazione e attacchi allaverso la mia scelta, finchè ho deciso di avviarmi verso la separazione perchè la vita quotidiana stava diventando impossibile. Dopo circa nove mesi c’è stato un cambiamento forte in senso positivo del suo atteggiamento, e pur temendo molto che fosse solo una ‘ricattura’ ho voluto osservare cosa accadeva, anche perchè purtroppo ci stavamo avviando verso una separazione giudiziale per la sua totale incapacità di arrivare ad un accordo per il bene soprattutto dei figli, anzi, mi resi conto proprio allora della sua manipolazione nei loro confronti per guadagnare il loro affetto, riuscendoci. Ha ripercorso esattamente la strada percorsa dai suoi genitori, dalla vita scriteriata condotta da suo padre alla manipolazione di sua madre che lo portò in tribunale a testimoniare il falso contro suo padre. Non ho voluto andare fino in fondo perchè oltre ad una piccola speranza che non andrà credo mai via dal mio cuore mi sono resa conto che avere per nemico in sede di divorzio una persona come lui è ancora peggio. Ha affermato che finalmente con il mio NO lo stavo facendo crescere. La cosa più importante che mi ha detto poco tempo fa è che adesso si sente un uomo, ora che contribuisce a costruire qualcosa per la famiglia. Mi ha detto che non vuole più fare la vita che faceva prima, non gli interessano altre donne ma vuole solo me, ma ho paura che senza una sua terapia siano solo cambiamenti superficiali e temporanei. Ho voluto e vorrei imparare a prendermi ciò che di positivo posso trovare ora, cioè una maggiore presenza nella vita familiare e un suo impegno a cercare momenti di unione soprattutto con i figli, come anche la sua promessa, finora in questi mesi realizzata, a non voler più essere il padre buono e amicone ma anche il padre normativo, per cui piano piano sto riprendendo io un ruolo più sereno all’interno della famiglia. Certo faccio una fatica immensa a rinunciare per ora all’idea di una intimità di cuore con lui, Mi manca da impazzire il fatto che lui non mi riconosca nè il male che mi ha fatto nè la scelta di non distruggere tutto mandandolo fuori di casa, se non con sbrigative e razionali affermazioni che non sento purtroppo provenire dal cuore. Ciò che mi fa sentire forte è di non aver perso la mia dignità, perchè lui non me l’ha data come non me la può togliere. Ammetto di avere ancora molta strada da fare soprattutto per imparare a prendermi cura di me stessa senza aspettare la sua approvazione. Spesso sento e temo di essere in un vortice di vittimismo, fatico ad alzare gli occhi e vedere il sereno. Mi dà forza però pensare che ora so chi è, non mi può ingannare, e io non posso aspettarmi grandi cose ma vorrei imparare a vivere più serenamente gestendo i limiti enormi di mio marito nella sfera affettiva e contemporaneamente il mio smisurato bisogno di amore che rischia di distruggermi e di farmi sentire vittima. Grazie, aspetto i vostri consigli.

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 26, 2015 at 8:29 am

      Nel suo caso, come quello di tante altre persone una psicoterapia, anche di breve durata è veramente una possibilità per vedere le cose da altri punti di vista e ritrovare le forze per tornare a vivere e a guardare avanti. I ‘consigli’ sono utili, ma moklto relativi. Qui si può riflettere e confrontarsi e questo aiuta, ma poi bisogna fare le cose per bene, perché IL DOLORE è FORTE E LE CONSEGUENZE POSSONO DIVENTARE GRAVI. aLLORA COME PER QUALUNQUE MALANNO NON CI SI CURA SOLO CON I CONSIGLI, MA SI VA DA UNO SPECIALISTA E CI SI FA SEGUIRE PER UN PO’ (scusi è partito il maiuscolo e ora non posso cambiarlo, ma forse è anche perché certe volte questo concetto lo vorrei proprio esprimere ad alta voce). Bisogna cercare nella propria città o anche approfuittare di skypoe una persona con competenze psicologiche dalla quale farsi seguire, questo è il più grande consiglio – poi va benissimo informarsi, leggere, partecipare a gruppi come questo – ciò renederà il lavoro concreto terapeutico molto più efficace e rapido – questo è onestamente e con il massimo sforzo volantaristico il sostegno che cerco di dare anche con l’aiuto dei partecipanti che è importantissimo per capire – tutti possiamo aiutare ede ssere aiutati, e fa molto bene dare consigli e pareri agli altri dal proprio punto di vista perché ciò aiut a comprendere meglio anche la propria situazsione – Vi esorto dunque ad intensificare una partecipazione solidale, volta ad aiutare oltre che a cercare aiuto – le due cose possono farsi insieme e se ne traggono benefici . Capisco che non è sempre possibile quando si soffre molto. Ma questa è anche una strada per alleggerire la sofferenza e per trovare nuovi orizzonti capaci di stimolare l’anima ferita verso la guarigione e la liberazione. Un caro saluto con solidarietà

      • Bianca Gennaio 26, 2015 at 3:57 pm

        Ci sarebbero tante cose da dire… Mi ha aiutata tantissimo anche la lettura del libro “La principessa che credeva nelle favole” di M. Grad Powers. Sto cercando nuove amicizie, sto cercando di portare avanti relazioni vere, lasciando perdere quelle superficiali. Purtroppo la maggior parte delle persone non può veramente capire l’inferno che si prova e quindi la sensazione è di non essere creduti. E allora chi se ne importa! Parlo e mi confido solo con chi so per certo che può capire. e’ tutto un lavoro di scrematura, per togliere il superfluo e arrivare all’essenziale.
        Credo, come diceva Madre Teresa di Calcutta, che la sofferenza non ci è data per essere consolati, ma per consolare. Le persone che hanno sofferto o vissuto una particolare esperienza sono le più adatte a comprendere, sono i guaritori feriti. Ho deciso infine di iscrivermi ad un master in counselling socio educativo, intanto per la mia crescita personale, poi… chissà…
        P.S. Dott. Brunelli, vorrei sapere dove trovare l’articolo su come relazionarsi con un narcisista in una relazione in cui si vuole rimanere. Grazie

        • Pier Pietro Brunelli Gennaio 26, 2015 at 6:09 pm

          Se lei clicca su TUTTI gli articoli nella banda in alto o anche a destra nella figura che medita nel bosco o comunque in questo link https://www.albedoimagination.com/albedoimagination-tutti-gli-articoli/

          Non c’è un articolo nel mondo che spiega come relazionarsi con un narcisista in assoluto in quanto ciascuno è diverso. E’ chiaro che bisogna avere tanta pazienza e ricordarsi che per quanti sforzi si facciano si sta avendo a che fare con una persona con disturbi e problematiche affettive. Non li si può curare con una relazione spontanea semplice sincera, hanno bisogno di arrivare loro stessi al punto di rendersi conto che hanno bisogno di una psicoterapia o di una pratica psicospirituale che li aiuta. Questa non gliela si può dare se si è innamorati di loro e se non si hanno competenze specifiche. Può sembrare assurdo, ma per cap9irci, se il più grande psicoterapeuta del mondo o psichiatra si innamorasse di una persona con questi disturbi affettivi non riuscirebbe in alcun modo a curarla, e con grande probabilità ne avrebbe grandi dolori se non anche un TdN. Ci si può relazionare a loro provando un po’ d’affetto e simpatia, ma se ci si sente legati amorosamente ciò può comportare un peggioramento (di entrambi) nonostante si siano letti fior di articoli, libri e si abbia effettuato corsi scientifici. L’amore va rivolto a se stessi e a chi è in grado di contraccambiarlo, altrimenti è come offrire il collo per farsi vampirizzare.

  26. elettra Gennaio 19, 2015 at 11:29 am

    E’ passato un anno e mezzo da quando ho iniziato a leggere questo forum ed è grazie al dott. Brunelli, le parole di Stefy ed i racconti di molti di voi, che ho iniziato ad aprire i miei occhi, lentamente, dolorosamente un giorno dopo l’altro. Ho detto basta ed ho chiuso la mia relazione frustrante. Oggi inizio la mia terapia di rinascita, spero di fare grandi progressi, anzi sono sicura che ce la farò..ma prima di intraprendere questo nuovo percorso volevo ringraziare questo sito che mi ha spronato e dato la forza di accettare un malessere che era dentro di me, di affrontarlo e vincerlo per diventare un essere migliore. Non indugiate a scrivere di ciò che vi accade, forse non tutti i nostri partner sono narcisisti patologici ma se si sente di star male c’è qualcosa che nn va e fingere non aiuta nessuno, in primis la nostra crescita. Un abbraccio virtuale a tutti voi

  27. Alice Gennaio 17, 2015 at 7:09 pm

    ho dei cali psicologici in questi guìiorni…vorrei soli dimenticaretutto e andarmene via di qui e non tornarci più.per mesi non ho fatto altro che ascoltare e consolare le sofferenze di persone che mi prendevanoo come loro sostegno per le loro manie suicide, mi dicevano di autarle a non farsi di schifezze.
    Non ho avuto nessun affetto vero…erano miei amici solo quando li aiutavo a tirarsi fuori dai loro propri casini perchè io uso di schifezze che rovinano la vita non ne faccio, e quando non sono stata più utile tanti saluti. Mi dispiace lo sfogo qui online, ma ci voleva. Io non sono debole, non ho bisogno di prendere schifezze per tollerare il mondo. anzi, il mondo mi piace. Vorrei solo non aver incontrto tra tutte le persone del mondo poprio quelle che ho incontrato io.

  28. p Gennaio 16, 2015 at 11:02 pm

    Gentile dottore,
    dove posso trovare approfondimenti sulle seguenti tematiche:
    quando persona con DNP si comporta come se fosse perseguitato e traumatizzato dalla vittima, e perché si rifiuta di dare spiegazioni, mentre la vittima , a sua volta, sembra averne bisogno a tutti i costi
    grazie mille

  29. p Gennaio 16, 2015 at 7:53 pm

    Cara Nicole,
    Il tuo commento e racconto sembrerebbe scritto da me stessa.
    Potremmo sentirci via mail? Io sto ancora abbastanza male e forse la tua esperienza potrebbe aiutarmi

  30. Alice Gennaio 15, 2015 at 3:12 pm

    scrivo il commeno qui secondo la Sua gentile indicazione, dottore, per condividere la mia esperienza con altre persone che possano darmi il loror parere. da un anno sto soffrendo a causa di una relazione finita male con un mio amico che, a mio parere, presenta i connotati del narcisista. Dopo svariati mesi di corteggiamento da parte sua,in cui uscivamo ogni sera, quando è stato il momento in cui ho capito che la persona mi piaceva e quando finalmente pensavo di aver trovato la persona dolce e divertente che ho sempre cercato, il suo comportamento è cambiato. È diventato rabbioso, cercava di farmi ingelosire apposta (sapendo che le sue “tresche” erano inventate in quanto conoscevo le ragazze di cui mi parlava e capivo che lo facva apposta per ferirmi, non reagivo o gli dicevo “oh hai baciato quella? bravo, è simpatica. Non volevo ridurmi dopo 14 giorni di frequentazione a fare l’isterica gelosa basandomi tra l’altro sul fattoche ci aveva provato molto con me, non capivo tanta cattiveria gratuita), non si faceva piu sentire…mi diceva che gli piacevo e cercava il contatto fisico ma quando gli ho chiesto di aspettare ad avere un rapporto era diventato cattivo, isterico, prima ha posto una data ben precisa in cui saremmo stati insieme ed infine ha chiuso il rapporto negando ogni attrazione dopo che il rapporto era avvenuto. Nei mesi seguenti, in cui io gli volevo ancora bene, perchè mi rifiutavo di vedere il mostro che è,sono successi avvenimenti strani, per cui ho indagato e ho scoperto che andava a spettegolare per tutta la città affermando che io gli fossi saltata addosso e che lui non era mai stato interessato a me. Facendomi coraggio, ho continuato a uscire nei luoghi che ho sempre frequentato, per affermarmi e non dargli potnza. Tuttavia, il mio equilibrio è molto destabilizzato..soffro di insonnia, sono sempre stanca e apatica, a 24anni non vedo futuro per me e non credo che nessuno sarà mi farà più sentire bene come lui quando mi corteggiava quando per me era “solo”un amico. So bene che il suo corteggiamento era tutta finzione peechè poi non abbiamo avuto un solo momento di gioia a due, di condivisione, di esperienze insieme, cosa che da amici avevamo.
    Parlava sempre delle sue ex, dwl fatto che io non lo bombardavo abbastanza di proposte sessuali, mi diceva che sentiva le voci di notte e che ogni tanto aveva istinti suicidi, mi scriveva cose dolcissime e poi spariva per giorni e se lo chiamavo mi rispondeva irritato. Era irriconoscibile.
    Vorrei capire però perchè ha potuto colpirmi, perchè è arrivato a me, credo di avere insicurezze mai curate. Vorrei un consiglio su un percorso da seguire, che possa aiutarmi a non cadere più in trappola con persone simili. Nello stesso tempo, non mi sento insicura di me stessa: so quali sono i miei pregi, so di essere intelligente, solitamente acuta nelle mie osservazioni(tant è vero che nei mesi in cui non mi piaceva non mi fidavo di lui, c era qualcosa che non tornava, ma il suo comportamento, il suo essere così presente e dolce mi ha sedotta e tratto in inganno). manco forse di autostima, spesso non mi sento a mio agio in luoghi pubblici e ho sofferto anni fa, per un breve periodo, di attacchi di panico.Vorrei intraprendere unpercorso ma ho timore che la mia situazione sia vista solo come un mal d amore di una ragazza ingenua che non si arrende all idea di essere stata ingannata, come un capriccio…ho timore di non essere compresa nel senso di devastazione e solitudine che provo.

    • Pier Pietro Brunelli Gennaio 17, 2015 at 3:05 pm

      La sua età è bellissima, ma è anche delicata, e può essere concausa di incomprensioni e di sviluppi dolorosi. Perciò le questioni che tu poni vanno prese con sensibilità e attenzione. Mi rivolgo perciò anche alla sensibilità di altri partecipanti con più esperienza affinché le rispondano.
      Tuttavia devi alleggerire un po’ le situazioni, vederle nel loro fluire. Credimi. Ciò che ora ti sembra più nero del nero, domani potrà farti sorridere. Ma non solo, dietro quel nero potrebbe esserci, anzi sicuramente c’è del rosazzurro che ora non vedi. E’ quello che deve sforzarsi di vedere e di immaginare. Devi credere in te stessa e nei tuoi sogni e in tutte le cose buone e che ti ispirano. Il desiderio deve diventare la fiaccola che illumina la tua via e la tua ricerca d’amore. Importante è la frequentazione e l’amicizia con persone più esperte e anche che possono esserle di guida. Ovviamente deve pensare anche alle cose concrete del suo futuro: il lavoro, lo studio, la formazione.
      Possono sembrarle vuote parole troppo retoriche, ma davvero è questa la via maestra per te. Cosa sono i flutti delle correnti, qualche temporale, qualche onda, quando la tua nave non ha falle e tu sei una buona capitana? Poi viene il sereno e le cose belle… Devi imparare nel concreto cosa ti sto dicendo. Lavora molto su te stessa, sul tuo corpo e e la tua mente verso l’armonia. Come? Anche con l’esercizio fisico, la buona musica, le belle letture, il canto, la danza, la visita nella natura i viaggi. E soprattutto aiutando come puoi chi è più in difficoltà di te. Questo ti aiuterà tanto. Segui un qualche principio spirituale che ti ispira, non importa se in modo ufficiale, o di che tipo, l’importante che apra la tua curiosità e la tua immaginazione. Ricordati sempre che hai un’anima e lei si ricorderà di te.
      UN caro saluto con solidarietà – Dr. Brunelli

      • Alice Gennaio 17, 2015 at 3:59 pm

        il fatto è che sembra che io mi meriti il male che ho subito. é andato in giro a sputtanarmi dicendo che ho la cellulite le smagliature e il culone quando sono 53 kili x 1.68. Io posso lavorare su di me, ma perchè dovrei farlo?
        Nella mia vita è stato sempre tutto un lavorare su di me, ma non ero comunque mai abbastanza.
        E io sono stufa di lavorare su di me per chi il bello in me non sa scorgerglo se non quando gli torna utile.Sono distrutta da allacciare rapporti così, cedere tutto il mio affetto e poi vedere la persona che amavo con tutta me stessa che mi volta le spalle come se fossi un pupazzo che non serve più.
        Non ce la faccio più, sono stanca, ferita, esausta.

        • Alice Gennaio 17, 2015 at 4:06 pm

          Io non mi meritavo che mi dicesse tutto questo, che mi rubasse tutti gli amici, che mi facesse passare per una psicopatica perchè volevo sapere perchè ha fatto tutto questo. sono stanca, non ce la faccio più, vorrei solo andarmene di qui.

        • Alice Gennaio 17, 2015 at 4:10 pm

          volevo solo sapere dov avessi sbagliato che cosa hoo fatto per perdere in due settimane una persona che ci provava da mesi e con cui stavo ogni sera ma ogni volta che gliel’ho chiesto non mi ha risposto…sono stanca…ho provato a parlarci per capire ma non mi ha risposto comunque… sono stanca..sono ferita….i miei non palrano tra di loro nè con me…cosa ci faccio io qui?perchè io non posso avere un pò di felicità? perchè ho le smagliature? non se ne andranno mai quindi dovrò sempre aspettarmi di essere abbandonata per i segni che ho sul corpo? a questo punto che senso ha sperare di trovare un pò di amore, sarebbe meglio mi chiudessi e non ne cercassi più come sto facendo. Non soffrirò piùà.

        • Alice Gennaio 17, 2015 at 4:19 pm

          Vorrei solo sapere cosa gli ho fatto perchè da essermi attaccato ogni giorno e notte mi abbiainiziato a odiare così tanto da provarci apposta con le mie amiche dopo che mi aveva mollata, davanti a me e solo per farmi ingelosire (poi se gli scrivevano non gli rispondeva) vorrei sapere perchè è venuto alla mia laurea per stare seduto in un angolo zitto a bere da solo e dirmi a malapena un “brava” quando sapeva che ci tenevo, voglio sapere perchè è andato a sputtanarmi per tutta la città dicndo che gli sono saltata addosso e dandomid del cesso quando ci ha messo mesi mesi in cui mi diceva che ero bella e stava bene con me per arrivarci. SOono forse matta io? o cosa? almeno se sono matta vado a farmi curare, perchè così non ce la faccio ad andare avanti. Se sono matta io almeno mi curo io.

        • Pier Pietro Brunelli Gennaio 19, 2015 at 12:17 pm

          Queste persone al fine ci fanno un piacere. Infatti ci allontanano le persone negative che credono nei loro pettegolezzi. Fanno capire meglio a quelle positive quanto sono stronze. In ogni caso è importante usarli per rinforzare la propria autostima, sentendosi superiori e sapendo che le loro zizzanie ricadranno su di loro. Bisogna però avere un po’ di pazienza per dare al tempo la possibilità di mettere le cose al loro posto, come si deve.

  31. maria gabriella Gennaio 8, 2015 at 4:25 pm

    il 27 mi ha lasciata in modo brutale e inaspettato per una specie di crisi dovuta all’ età ma è tutta una farsa una menzogna mi lascia e contemporaneamente mi accarezza e mi lusinga le sue parole completamente incoerenti con i fatti rimango a bocca aperta e tra le tante cose dice che ha scoperto che la sua ex moglie (separato da tre anni) ha un compagno .
    Penso abbia avuto un vero attacco di panico perchè tutti i suoi giochini sono risultati vani inutili davanti al nuovo evento ora dovra riorganizzarsi e andare a manipolare altrove la figlia in primis una nuova conquista e la giostra continua a girare….

  32. Barbara Dicembre 27, 2014 at 11:08 am

    .. Per un 2015 Libero e colmo di Gioia!

  33. Nicole Dicembre 25, 2014 at 9:43 am

    Sono stata con un narcisista anche io. Inutile dirvi che pago da sei mesi le ferite riportate a seguito della fine della relazione, di come ci si sente a combattere con una persona che funziona solo ed esclusivamente in base a se steaso. So scrivere l’identikit perfetto: il narcisista all’inizio vi sembrerà un dono del cielo sopraittutto se a 36 anni suonati vi imbattete in uomini superficiali e vuoti. Lui sarà dolce, comprensivi, saprà emozionarsi e vivere le emozioni come nessuno mai, vi farà sentire delle principesse, vi sentirete amate, comprese ed avrete il cuore pieno di amore. Vi sentirete uniche. Ma questo durerà solo ed esclusivamente fino a quando voi starete lì a pompare il loro ego. Loro non amano ma amano il modo in cui li farete sentire. Ecco perché non appena farete o direte qualcosa che mette anche minimamente in discussione la loro persona diventeranno dei mostri. Perché il narciso non sa discutere o avere un confronto costruttivo perché lui è talmente magico e speciale che nn può essere giudicato. Il mio si trasformò in un alieno… la cosa più triste è che ci vuole tempo a capirlo e durante questo tempo soffrirete come non mai. Vi sentirete inutili e sole. Se sarà maleducato o sgarbato ricordatevi che darà solo la colpa a voi. Il mio durante le discussioni diventava una iena e diceva che se era così era tutta colpa mia. Poi ricordatevi che il narciso nn è fedele. MAI. Perché un rapporto è monotono dopo un pò e lui ha bisogno di emozionarsi sempre con parole e sguardi nuovi. Saprà mentire come non mai giurandovi di crederlo e arrabbiandosi. Dubitara’ di voi e della vostra fedeltà. Voi che sarete fedeli a differenza sua.
    Ci vuole tempo.
    un abbraccio a tutte.

    • Barbara Dicembre 27, 2014 at 11:00 am

      Ciao a tutti, io ho conosciuto il blog “per caso” (penso che nulla sia mai per caso..), poco dopo la rottura 3 mesi fa esatti, di una relazione di oltre 7 anni, nata, sviluppata e tragicamente conclusa esattamente con le stesse dinamiche e conseguenze dolorosissime descritte e condivise qui da tutti noi. Consiglio caldamente la lettura del libro Trauma da narcisismo nelle relazioni di coppia, ė Molto importante capire con chi avevamo a che fare, a chi abbiamo messo il cuore, il nostro Prezioso cuore, in mano, e l’ Enorme Fortuna che ci è capitata se ci hanno abbandonato (naturalmente nell espressione massima del loro cinismo e crudeltà perché così funzionano, assolutamente indifferenti,anzi tuttalpiù infastiditi dalla nostra sofferenza), perché forse noi saremmo ancora li a farci torturare, umiliare, a non capire, a impazzire fra sensi di colpa, di inadedeguatezza, di solitudine profonda, di speranza che chissà quale miracolo li avrebbe potuti far rinsavire, con l incapacità di chiudere noi stessi la relazione, perché ciò sarebbe significato pugnalarci il fegato da soli fino a morire. Che senso di liberazione capire e sentire che noi siamo più avvinghiati in quella palude orrenda! Possiamo finalmente scegliere di abbracciare la Vita, come diceva ieri sera Benigni,scegliere il bene, amare noi stessi per primi e amare gli altri di conseguenza, provare gioia per la Vita, per ogni sua meravigliosa espressione. Osserviamo quello che abbiamo, la nostra bella Anima per prima, accarezziamola, parliamole, ringraziamola, ringraziamo di essere qui. Leggete il libro, chiedete aiuto agli Angeli, basta chiamarli e chiedere, sono lì per noi, e se potete fatevi accompagnare sul percorso da un bravo/a psicoterapeuta, io sto facendo così e sta funzionando. Un brindisi (purtroppo virtuale perché vorrei abbracciarvi fisicamente tutti!

    • maria gabriella Dicembre 29, 2014 at 7:04 pm

      perfettamente come il mio questa è ultima chicca mi ha mollato appena dopo natale un forte calo emotivo suo insicurezza per l’età che avanza e come una scarpa vecchia mi ha lasciata sola già a natale e ora del tutto .Fino a pochi giorni prima ero la luce dei soi occhi la sua gioia mi ha urlato addosso il suo dolore lui che è sempre pacato dicendo che non lo capisco non sa dialogare non sa fare un analisi di se stesso non sa perchè la sua vita va a rotoli il suo unico pensiero è il sesso e farlo come si deve flirta di continnuo ma poi è incapace di matenere una relazione stabile quelle che ha le tiene qusi segrete vuole riservatezza cosi agisce più libero lusinga inganna è falso dice ora di voler stare da solo perchè vecchio e incapace mi ha asciato senza parole ho provato a spiegargli tutto questo ma penso non sia in grado di riflettere va dritto fa un casino dietro laltro ma non sa porci rimedio

  34. Pier Pietro Brunelli Dicembre 24, 2014 at 5:31 pm

    Care amiche e amici di Albedoimagination, a nome mio e dei sostenitori dell’Associazione Culturale Albedo, vi faccio i migliori auguri per il Natale e per l’anno nuovo, affinché vi sia crescita ed evoluzione, nell’amore e nelle nuove prospettive di vita.

    Con l’occasione vi segnalo due articoli di Albedoimagination nella speranza che possano esservi di sostegno e di approfondimento.
    https://www.albedoimagination.com/2014/12/4510/
    https://www.albedoimagination.com/?s=Natale

    Come sempre vi ringrazio per le vostre testimonianze e la vostra partecipazione. Vi ricordo che l’ideale culturale, umano e spirituale dell’Associazione culturale Albedo è nella solidarietà, nella reciprocità, nella gratuità, nella creatività. Tutti possono partecipare e collaborare con idee, articoli, segnalazioni di eventi idonei alla ‘mission’ di Albedoimagination.

    Ancora tanti tanti auguri

    Pier Pietro Brunelli

  35. cristina Dicembre 21, 2014 at 4:17 pm

    Ciao a tutti! Avevo gia partecipato a questo forum…ormai la mia storia è giunta al termine..il mio manipolatore affettivo ha mollato la presa, o meglio io ho mollato la presa…ho infatti la sensazione di aver fatto tutto da sola: vedere con lucidità ,analizzare la situazione, capire bene i trucchi del narcisista e le manipolazioni occulte di cui ero vittima..Ho sofferto molto perchè questo “vampiro” è un collega, un amico da sempre, al quale peraltro sono sempre piaciuta. Ha cercato di avermi a 17 anni..non l’ho mai voluto; era un amico molto carino ma mi ha sempre dato l’impressione del seduttore, del manipolatore…Siccome ero una bella donna, lui sempre eccessivamente complimentoso,un po insistente, un po invadente…Poi per vent’anni ognuno fa la sua vita. IO mi sposo col mio grande amore, lui con un’amica comune..non bella, tendenzialmente depressa ma molto dolce. Arriviamo a sei anni fa: ci ritroviamo sul lavoro..siamo insegnanti..Io ho un momento di crisi matrimoniale.Lui mi racconta che è reduce da una storia extraconiugale con una ragazza di vent’anni.(lui ne aveva 40). La moglie lo scopre ma lo perdona. Subito dopo inizia la nostra storia. Io non avevo mai tradito, lui dice che con me coronerà il suo sogno, cioè avere la sua amica di cui è innamorato da sempre…In sei anni non vedo, non intuisco niente..so che è un bell’uomo che piace molto..chiama tutte Amore e predilige ragazze giovani, o donne ricche che non può avere. ( Io stessa sono sposata con un uomo molto abbiente, molto intelligente,un carismatico, ho tre figli meravigliosi..) Tutto procede bene..Con lui sto bene fisicamente, permette alla mia sensualità di mostrarsi, complice la segretezza e la storia clandestina..Poi lo shock: va con una ragazza bellissima e molto giovane..lo vedono in un luogo pubblico..sono precisissimi nel riportarmelo…:Lui nega l’evidenza fino all’inverosimile..Sono mesi di dolore, penso reciproco..Poi un altro shock, forse più pesante del primo..La fine della storia manca totalmente di passionalità, cioè lui manca di determinazione, non agisce mai, non fa niente per tenermi, mi lascia andare, mi scrive solo per chiedermi di andare a prendere un caffè, una spremuta..mi fa mille complimenti ..dice che sarò felice di nuovo, mi augura di coronare tutti i miei sogni…crede in una bella amicizia…E’ sconvolgente!!! La sua incapacità di provare passione anche di avere una reazione all’altezza della situazione…Nell’ultimo colloquio che ho avuto con lui, davavti ad una spremuta cattivissima ,ha detto che tutti sono invidiosi di lui, che sono tutti malevoli perchè lo invidiano moltissimo, che io ho usato parole forti contro di lui ma in realtà non so quello che dico: lui non può credere al quadro che ho fatto della sua persona perchè io volevo dire il contrario! Con una ambiguità sconvolgente ha messo in forse tutta la mia persona. Ho capito che anche queste spremute in bar improbabili, oltre che tristi , sono ambigue da morire. Mi ha scritto una settimana fa dicendomi che sono speciale e mi vorrebbe fare gli auguri di natale di persona e non tramite cellulare. Sono esterrefatta..Speciale? Sono stata la sua amante per sei anni..Aveva tutte le carte e le possibilità di tenermi se avesse voluto…Comunque si è perso tutto di me. Ora in questo mio commento non so se mi sono spiegata bene ..volevo dire che anche gli strascichi di una storia con un narcisista sono patologici..il lasciarsi segue vie ambigue, sembra di essere dentro ad un incubo…E come se una dicesse “Sto morendo d’amore per te” e l’altro rispondesse “Mi dispiace tesoro, esiste una pillola che si chiama cosi e cosi, manda tuo marito a prenderla, vedrai che ti passa..” A fine estate ho letto l’articolo di Brunelli…mi sentivo morire…ora ringrazio Brunelli, il forum e auguro a me stessa di passare un felice natale! Non ringraziero’ mai così tanto il mio carattere, la mia anima che ad un certo punto hanno detto Stop! Cosi non va bene! Così vai a finire che diventi come Eco, ti spegni a poco a poco.Ma ci vuole coraggio!!…Viva i veri uomini, quelli che sanno amare…e buon Natale a tutti

    • Paola Dicembre 21, 2014 at 7:47 pm

      quanto ti comprendo Cristina.
      io sono mesi che combatto più contro di me che con l’espressione dell’ego manipolatore.
      ancora oggi, divorata dai dolori fisici che hanno invaso le mie gambe, mi domando come sia stato possibile cadere nelle grinfie di una donna talmente falsa e malata che ha contagiato ogni parte del mio cervello e del mio stesso esistere.
      bugie al limite del paradossale ( l’amore di Alice – la cantante- per lei; le canzoni scritte con Fiorella Mannoia; la costruzione di un grande concerto musicale; la conoscenza di Gianna Nannini; le olimpiadi di nuoto mancate per un centesimo di secondo; la sua storia di,droga e rapine in gioventù ; ed alla fine un cancro infiltrato alla membrana del fegato infiltrato al fegato) ed io a credere ancora adesso che posso salvarla, ritrovarla, amarla.
      se non fosse stato per questo blog è per gli studi del dr. Brunelli non so dove sarei ora.
      continuo a cercare una terapia ancora percorribile, perché l’ultima con l’EMDR mi ha devastato ( come se già non lo fossi abbastanza); martedì incontro un’altra psicoterapeuta.
      sono stanca e scoraggiata, ma continuo a lottare. di tutto questo marcio sono riuscita a salvare i miei figli, che lottano insieme a me, ed il mio lavoro. e non è poco. grazie a tutti voi davvero.

      • Paola Dicembre 21, 2014 at 7:48 pm

        chiaramente alle sue “barcunate”, come si dice dalle mie parti, non ho mai creduto.

  36. nicola Dicembre 21, 2014 at 2:45 am

    dico solo grazie, vittima di una narcisista patologica. sei un grande grazie.

    • maria gabriella Gennaio 5, 2015 at 4:29 pm

      Nicola se leggi attentamente scoprirai che non sei poi tanto vittima :)

  37. emily Dicembre 13, 2014 at 9:35 am

    Ho letto gli articoli e i vostri preziosi interventi e man mano mi sono sentita più forte, e di questo vi ringrazio tutti. Sono stata per tre anni con una ” bellissima persona” seduttiva, bella, ammirata e compagnona di tutti…più lui conosceva persone (è venuto ad abitare nella mia città per vivere con me) più io mi sentivo isolata per una strana alchimia che non so spiegare…Peccato che questo compagno da subito ha fatto la vittima parlandomi di un passato disastroso e della sua famiglia rovinata economicamente al punto di dover subire uno sfratto , nipotine e sorella compresi conviventi con i suoi genitori….morale: l’ho aiutato economicamente cedendo un quinto del mio stipendio)
    Lui a mia insaputa ha venduto la mia macchina appena acquistata facendo firme false, a mia insaputa mi ha derubata e ha derubato i miei figli…io sospettavo e l’ho anche affrontato per vedermi poi accusata di tutto e di più con parolacce e insulti di ogni tipo (mai davanti agli altri) scenate di giorno e di notte ……………
    però ho creduto di dargli la possibilità di rifarsi una vita e una posizione…
    gli inganni sono comunque continuati e così i tradimenti continui( scoperti per caso da poco)
    Per farla breve questa persona mi ha praticamente messo sul lastrico finchè ho deciso di parlare a causa delle minacce di ammazzarmi o di farmi ammazzare da qualcuno
    Ho deciso di raccontare, seppur con grande senzo di vergogna per la miaa idiozia, ai miei figli, i quali dopo un primo momento di incazzatura, passatemi il termine) hanno preso in mano la situazione e lo hanno inchiodato davanti alla realtà raccogliendo prove e carte,
    gli ho fatto le valigie e se n’è andato…portandosi via quei pochi risparmi che avevo lasciato in un armadio…
    la colpa è certamente mia che ho perdonato cose imperdonabili…concludo riportando uno stralcio di dialogo avuto con i miei figli:
    – mamma perchè non ce l’hai detto e ci hai permesso di trattare questa persona come uno di famiglia?
    io: -Volevo proteggervi da questo male e mi vergognavo
    I miei figli:- Mamma- forse ora siamo noi che dobbiamo proteggere te, saremo più presenti…
    e mi stanno aiutando a riprendermi sia nell’autostima cjhe economicamente….
    grazie ragazzi.

  38. maria gabriella Dicembre 1, 2014 at 3:11 pm

    ho seguito tutti i suoi articolo e preso coscenza del mio vampiro interiore ma come vi ho raccontato se da una parte riesco a far fronte al mio ex che torna e mi tormenta dall’altra riconosco che mi è successo ancora di essere sedotta dal’lennesimo vampiro !!l’ho riconosciuto e smascherato subito ma comunque sia lui è riuscito a farmi sciogliere ad abbassare le mie difese e oggi ancora lo frequento con i soliti andamenti io ho cercato di essere chiara e ho esposto le mie esigenze ho detto di volere una relazione stabile lui in un primo memento si è tirato indietro ma poi è tornato cercando di essere più presente ,in realtà vuole gestire lui la situazione ma il risultato è di grande insoddisfazione per me è un uomo dolce c’è una bella intesa sessuale ma è ambiguo ….vorrei tanto capire cosa è riuscito a scuotere detro di me forse una frase dolce sussurrata una sera in riva al mare :è come se ti conoscessi da sempre è stato questo ?cosa mi ha intenerito ?e perchè ci casco ancora?

    • Pier Pietro Brunelli Dicembre 5, 2014 at 1:09 pm

      Le auguro di eleborare meglio nel tempo. Comunque è proprio qui che la psicoterapia è indicatissima per una più rapida ed efficace evoluzione personale. Ho modo di verificare ciò tutti i giorni nel mio lavoro e anche attraverso quello di diversi miei cari colleghi. Un saluto con solidarietà. Dr. Pier Pietro Brunelli

      • serena Dicembre 19, 2014 at 5:21 pm

        “Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te
        la perdono e ti mettono sotto accusa.

        Se riesci ad avere fiducia in te stesso
        quando tutti dubitano di te,
        ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare.

        Se riesci ad aspettare senza stancarti di aspettare
        o essendo calunniato a non rispondere con calunnie,
        o essendo odiato a non abbandonarti all’odio,
        pur non mostrandoti troppo buono,
        né parlando troppo da saggio.

        Se riesci a sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni.

        Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine.

        Se riesci ad incontrare il successo e la sconfitta
        e trattare questi due impostori allo stesso modo.

        Se riesci a sopportare di sentire le verità
        che tu hai detto, distorte da furfanti
        che ne fanno trappole per sciocchi, o vedere le cose
        per le quali hai dato la vita distrutte
        e umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti oramai logori.

        Se riesci a fare un solo fagotto delle tue vittorie
        e rischiarle in un solo colpo a testa e croce
        e perdere e ricominciare da dove iniziasti, senza
        mai dire una sola parola su quello che hai perduto.

        Se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi,
        i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo
        che non te li senti più ed a resistere,
        quando ormai in te non c’è più niente
        tranne la tua volontà che ripete “resisti!”

        Se riesci a parlare con la canaglia
        senza perdere la tua onestà
        o a passeggiare con i re
        senza perdere il senso comune.

        Se tanto nemici che amici non possono ferirti,
        se tutti gli uomini per te contano
        ma nessuno troppo.

        Se riesci a colmare l’inesorabile minuto
        con un momento fatto di sessanta secondi,
        tua è la terra e tutto ciò che è in essa
        e quel che più conta sarai un uomo, figlio mio.

        Rudyard Kipling – Se – If ( Lettera al figlio )

        Carissimi tutti, è con questa poesia che voglio iniziare questa mia partecipazione per dedicare a tutte/i voi un minuto di meditazione su quanto abbiamo vissuto e stiamo vivendo.
        E’ un pensiero che vi propongo per trovare insieme quelle forze di cui spesso ci troviamo a parlare e che talvolta sembra vengano meno.
        E’ un pensiero che vi propongo per cercare di guardare il nostro ieri con la prospettiva di essere qui oggi a superare ciò che ci ha fatto del male.
        E’, infine, un pensiero che spero tocchi i vostri cuori feriti, la vostra persona.
        Auguro a questa “grande famiglia” ed a ognuno di voi la possibilità di un istante di felicità. Auguro che questo istante si possa moltiplicare per ogni vostro futuro secondo.
        Oltre il male, c’è sempre qualcosa di buono che ci sta aspettando.
        Basta fermarsi e trovarlo dentro di noi.
        Tanti, tantissimi auguri a Voi tutti per un Natale sereno.
        Serena

        • Pier Pietro Brunelli Dicembre 20, 2014 at 8:03 pm

          Grazie. Veramente questi messaggi fanno capi5re che la terapia c’è, ed è nella scelta del bene e dell’amore, con coraggio, determinazione, consapevolezza. Il potere dell’energie buone, se lo si chiama, se lo si cerca in tutti i modi che conosciamo e quelli che possiamo imparare sempre ci aiuta a risanare il nostro cuore. Un abbraccio

        • Paola Dicembre 21, 2014 at 6:35 am

          tanti auguri a voi tutti di un sereno – soprattutto sereno- Natale.

          grazie Serena per la splendida voce di Kipling.

      • maria gabriella Dicembre 20, 2014 at 4:27 pm

        grazie dottore e Buon Natale a lei a e tutti gi utenti del forum!!

    • Elisa Dicembre 23, 2014 at 4:15 am

      Cara maria gabriella, forse perchè dentro di te c’è qualcosa di non ancora compreso e che necessita di essere accolto, ascoltato ed elaborato, affinché sia tu a poterlo gestire e non questo “qualcosa”, che anche se parziale è importante e continua a “gestire”, senza che tu te ne renda ben conto, una parte di te, rendendoti vulnerabile a certi rapporti interpersonali ed a certe ferite – che spesso ne conseguono – riaprendone maggiormente di vecchie, non ancora (ben)rimarginate.
      Per cui, prima che queste ferite possano fare più male è utile cercare di capire a cosa esse siano legate al nostro interno, anche se già ci sembrava di averlo fatto nel migliore dei modi, per intero.
      Possiamo cercare di capire poi quali sono le nostre parti maggiormente vulnerabili.

  39. Bruno Novembre 26, 2014 at 7:47 pm

    Ciao a tutti. Volevo condividere in 2 parole cio che mi è capitato. Ho conosciuto 3 anni fa una ragazza di cui mi sono innamorato “perso”. Si definiva come una “mosca bianca” per i suoi principi. Mi colpirono proprio queste parole ma dopo 5 mesi in cui “volavo” per quanto fossi innamorato, iniziai a scoprire piccole bugie, menzogne, omissioni.. Aveva da poco terminato la sua relazione durata 5 anni dicendomi che il suo ex la picchiava, la umiliava, la “condannava” per cio che faceva ( le stesse cose che ha fatto a me ).. Io le dissi che mi dispiaceva per quello che aveva passato e che con me le cose sarebbero state diverse.
    Purtroppo piano piano riscontravo gli stessi problemi che aveva con l’ex. Le misi sotto controllo il computer perché non mi ridavano alcune sue “situazioni” e li fu la “tragedia”. Praticamente ometteva a chiunque che fosse fidanzata, si sentiva in termini esplicitamente sessuali con “ex amanti” con cui aveva tradito l’ex ragazzo. Con una scusa le feci aprire il suo facebook e li colsi l’occasione per beccarla in flagranza. Mi disse che era dispiaciuta e che non sarebbe più capitato.
    Morale della favola..gli stessi atteggiamenti li ha avuti sempre durante il nostro rapporto, cercando ovunque considerazione e facendomi passare per il “tiranno” perché la smentivo su i suoi pseudo nuovi amici ( chiunque le capitava )..Poi di nuovo bugie, false promesse..insomma, la convinsi a parlarne con una psicologa ma nulla fu più vano: invece di parlare di cio che faceva continuava a voler passare per la “santa” ed io il Diavolo..
    Cambiammo altre 2 psicologhe ma nulla… La sua voglia di innocenza era più forte che voler risolvere il problema e nel frattempo mi “consumavo” dentro chiedendomi come si può arrivare a mentire, a fare del male ad una persona che la ama, pur di essere “innocente” agli occhi di tutti.
    Morale della favola dopo 3 anni quasi precisi, ci lasciamo e per lei, come se non fosse successo nulla..continua ricerca di attenzioni da parte di chiunque e mentre mi chiedeva tempo per riflettere sapevo che cercava un altro..
    Tante sono state le persone che mi hanno detto di lasciarla stare ma l’amore era tanto e mi ha affossato fino a non farmi più dormire la notte, perdere 11 kg perché non riuscivo a mangiare.. Insomma un disastro assurdo dove lei, a tutt’oggi è serena e tranquilla..
    Mi sento come un arancio spremuto fino all’ultima goccia e poi buttato via dopo tanta sofferenza e tanta forza e coraggio per farla uscire da quel tunnel.
    I genitori se ne sono fregati e non ne vogliono sapere nulla, in tutti i sensi..Ovvero sanno il problema della figlia ma non hanno mai fatto nulla. Lei ha 31 anni ed io 40…
    Io non vedo solo la delusione ma vedo che mi ha svuotato in tutto…come ho letto più volte in questo blog, mi ha consumato dentro…
    Che amarezza…Saluti.. bruno

    • Sisi Dicembre 1, 2014 at 2:58 pm

      Ciao Bruno, scoprire che la propria fidanzata tradisce, contrariamente a ciò che si impegna a dimostrare, è qualcosa di veramente traumatico. E se ne esce distrutti (ma ci si riprende anche e questo è il mio augurio per te). Mi riesce difficile, allo stesso tempo, pensare ad una personalità narcisista che nel momento in cui viene “beccata in fragranza” si dispiace, chiede scusa e promette che non succederà mai più. Mi risulta che i narcisisti questo non riescano proprio a farlo, ma siano colti dalla sopraffazione di una rabbia antica verso chiunque possa farli sentire imperfetti, a dispetto di qualsiasi prova concreta. Abituati come sono a ipercontrollare tutto, non ammetterebbero mai alcuna ingerenza da parte di un altro nella loro vita, tipo controllo del pc e facebook. Inammissibile!! E forse anche con più di una ragione, salvo riservarsi il diritto di farlo poiché è giusto sempre e comunque quello che fanno loro. Certo tu non hai fatto riferimento a questo, cioè al narcisismo puro, ma unicamente ai bugiardi patologici e l’occasione che hai dato con la tua testimonianza mi sembra molto utile per riflettere su chi siano veramente i “bugiardi patologici” e come si possano differenziare dai “bugiardi sani” che infliggono comunque tanta sofferenza e lasciano temporaneamente o anche no un’amarezza profonda nel cuore.
      Avrei una domanda. Ma quando eri impegnato ad accompagnarla da 3 psicologhe, visto che eravate fidanzati, avete fatto terapia di coppia o era solo per lei?
      Grazie
      Sisi

      • Bruno Dicembre 9, 2014 at 8:56 am

        Ciao Sisi. Prima di accompagnarla dalla psicologa ( l’ultima intendo ), ho fatto un incontro preliminare per rappresentarle quali erano i miei dubbi sui comportamenti della mia ex “lei”. Abbiamo fatto quindi 4 incontri insieme ( io, lei e la psicologa ). Successivamente la psicologa ha chiesto di fare degli incontri separati. Al primo incontro solo con me, mi ha detto palesemente che, senza scendere in dettagli, la situazione di lei era molto complessa e mi ha fatto questa domanda “vuoi continuare a stare male?”.. Allora le ho chiesto cosa dovevo fare e lei mi ha detto “io non posso dirti cosa devi fare ma se non vuoi più star male…..”.
        Comunque fatto sta che dal momento che la mia ex “lei” ha iniziato ad andare da sola dalla psicologa, è durata 3/4 sedute e poi ha abbandonato tutto…anche perché accanto ha una mamma che più volte ha ribadito che gli psicologi sono ciarlatani e si spendono soldi inutilmente..
        Praticamente, a parte me, nessuno della sua famiglia si è preoccupato di lei. Il bello è che anche la sorella più piccola sta prendendo una brutta piega e nessuno fa nulla…

        • Sisi Dicembre 11, 2014 at 2:46 pm

          Grazie Bruno per avere risposto alla mia domanda sulla tua richiesta d’aiuto per te e la tua ex. Solo una situazione di estrema urgenza, come il pericolo di vita di entrambi può giustificare la “sveltezza” della psicologa, fin dal primo incontro, nel prendere posizione netta verso uno, di nascosto all’altro, in una terapia di coppia, unito ad un colloquio preliminare con solo uno dei due, altrimenti sarebbe di una scorrettezza che più non si potrebbe dire. Ti auguro di ritrovare al più presto la serenità che meriti per vivere pienamente la tua esistenza! Grazie
          Sisi

    • Fabio Dicembre 2, 2014 at 2:04 am

      Forza Bruno, ci sono passato anche io, è veramente dura … usato, sfruttato e gettato come fossi un abito vecchio dopo 5 anni di relazione. Da soli è difficilissimo uscirne, io mi sono fatto aiutare dal Dr. Brunelli (non lo scrivo per fare pubblicità anche perchè non ne ha bisogno). Tanti auguri !

    • Paola Dicembre 3, 2014 at 5:23 pm

      condivido i contenuti ed i pensieri di Paola e di molti dei partecipanti a questo blog, essendo io stata vittima di una donna narcisista e borderline (solo ora mi rendo conto di essere stata abusata da questa donna al pari di una persona disabile, perchè l’incapacità non è soltanto quella conclamata nei certificati medici, ma è anche quella relativa a particolari stati della nostra vita. e così, pur essendo donne o uomini forti, a volte può capitare che lo stadio di vita che stiamo attraversando ci renda deboli ed indifesi e facili prede di persone senza scrupoli).
      ciò è accaduto a me quel giorno in cui la mia vita andava a rotoli ed avevo ingoiato 50 gocce per farla finita e mio marito indifferente scriveva proprio a lei che voleva andar via da casa e che non mi sopportava più.
      proprio allora mi arrivò un mess. sul cell. (dì ai tuoi figli che gli vuoi bene, io ti amo più della mia vita); proprio allora prese in mano la mia vita per abusare di me con la sua omossessualità a me sconosciuta.
      Sono passati mesi, settimane, giorni, ore e minuti da quel maledetto giorno ed io ho visto aggravare la mia malattia fisica (dolori alle gambe che mi hanno paralizzato), la mia disperazione etc. etc. in un gioco perverso che non sono riuscita a controllare.
      La mia salvezza (invero ancora in corso)?
      L’umiltà di rivolgermi a specialisti del settore (ora sono in EMDR), la mia resilienza innata, il mio lavoro posto sempre a favore dei deboli.
      Perchè ho capito che “lo sfidante” sono io e che il mio “io” negativo era la prima cosa che dovevo combattere (del video ho già avuto modo di ringraziare il dott. Brunelli, che avrei voluto in questi lunghi mesi più vicino al mio posto di vita).
      Mio marito è andato via ed anche lui ci mette del suo per distruggermi.
      Io resisto!
      Ed ora ho bisogno di stare da sola per qualche tempo per pregare e meditare e finalmente per guarire.
      Approfitto di questo blog per chiedere se qualcuno può segnalarmi una struttura seria ed adeguata.
      Grazie a tutti voi.
      Paola

  40. Franco G Novembre 26, 2014 at 7:47 pm

    Gentile dottore la ringrazio per il supporto che dà con queste informazioni preziosissime.Da poco sono stato lasciato in modo cruento dalla mia ragazza. Accampando scuse prive di logica. E’ bene dire che questa donna è una anoressica da quasi 20 anni in via di guarigione da circa un anno e mezzo,il periodo in cui siamo stati insieme.Non seguiva le cure fuori l’ospedale e con lo psichiatra stava muta.Questo è un capitolo a parte non credo sia un buon medico mi raccontava cose un pò strane, le dava dei consigli che non erano appropriati.
    Ha avuto una vita molto difficile e nella sua famiglia ci sono casi di malattie mentali ,anche i genitori non sono proprio sani. E’ stato molto faticoso starle dietro in più abitavamo lontani. Le chiedo se il qualche modo l’anoressia può essere collegata al narcisismo,da quello che leggo ha tutti i tratti molto pronuciati. Per più di un anno sono stato il suo principe azzurro il suo eroe, nel momento in cui abbiamo cominciato a progettare di stare insieme e ha capito che ero veramente innamorato,hai iniziato a lamentarsi della mia poca comprensione e a dire che la svalutavo. Quando invece per quasi tutta la nostra relazione non ho fatto altro che sentire le sue lamentele sulla sua vita ,tutte le sue brutte storie passate e quello che le accadeva giornalmente,le stavo accanto come potevo in tutti i suoi momenti pure quando stava male ,non avevo nessuno spazio per parlare di me e se accadeva si dimenticava tutto.Non potevo dire che stavo male perchè diceva che lo facevo per destare attenzione,se dicevo che stavo bene ero un bugiardo e non condividevo con lei le mie cose.Si lamentava che io non la ritenessi abbastanza per me e che le avevo rivoltato la vita .Prima stava morendo dovrebbe dirmi grazie mi pare.
    2 giorni prima che litigassimo mi disse che ero perfetto e che voleva sposarmi, poi ha cominciato con delle paraonie assurde sulla mia gelosia morbosa (mi aveva sempre detto che non lo ero) sulla mia dipendenza da lei perchè avevo addirittura la pretesa di vederla almeno un ora al giorno e tante altre paronoie,mi accusò di avere incubi tidi tipo sessuale per colpa mia ,quando invece si sognava il fratello con cui ha sempre avuto uno strano rapporto , insomma mi ha fatto spazientire ( a detta di mi conosce io sono Budda ) e le dissi :Ma che sei malata di mente?Apriti cielo fù la mia fine, divenni un mostro.
    .
    Può essere che abbia un grado di narcisismo sviluppato?E’ molto vanitosa,permalosa,crede di essere invidiata,non facile al perdono ,scarso grado di empatia non riesce mai a comprendere gli altri,afferma di avere principi morali altissimi,smentiti da atteggiamenti e cose passate un pò disdicevoli per una di chiesa,(alcolismo e sesso extremo),durante i nostri discorsi estrapolava frasi mie e poi me le rivoltava contro fuori contesto e questo dopo mesi. Spesso muta e depressa , maniacale nelle sue cose e perfezionista. Odia chi non la considera speciale e chi non l’ammira. Cambia spesso opinione sulle persone e le valuta in modo qualitativo, buone o cattive.
    Oramai è finita è non la voglio mi rivedere, ma mi chiedo spesso con chi sono stato perchè è cambiata nei miei confronti in estate dopo che i suoi impegni di lavoro sono aumentati e le sue amiche facevano pressione perchè lei uscisse con loro.E’ stata una cosa graduale ma ero cosciente che stava cambiando teneva un diario con le mie presente mancanze che però non mi mai detto direttamente. Un mese fà dopo averla ricorsa per 2 settimane sono riuscito a vederla solo via web, mi aveva scritto una lunghissima mail dove mi incolpava di tutto riusci a convincerla a dirmi in faccia queste cose ,dopo una lunga discussione mi disse che mi amava ancora e che il suo cuore era ancora mio.Il giorno dopo le mando un sms per il buongiorno e mi risponde all’una ,nel pomeriggio le mando un saluto e mi dice che ha da fare perchè si deve prepare ad uscire con le sue amiche.L a sera seguente le dico che vorrei vederla e mi risponde in modo maleducato che non tiene desiderio .Le rispondo che non sono modi educati di rispondere visto che in teoria stiamo insieme.Per tutta risposta mi manda un lungo sms in cui dice che è inutile che non continui a cercarla perchè orami è finita e lei ha bisogno di meglio.Alcune settimane dopo mi contatta dicedomi che mi ero bruciato un occasione perchè ancora mi amava molto ma che adesso le sono indifferente.Dottore della storia d’amore finita non mi interessa nulla ,vorrei solo sapere se ci può essere correlazione tra le due patologie.

    • Pier Pietro Brunelli Novembre 28, 2014 at 7:54 am

      Mettiamo che non vi sia alcuna patologia in assoluto. Allora vorrebbe dire comunque che la signora in questione sui comporta malissimo, pur essendo sana. Questo la renderebbe moralmente peggiore che non se fosse malata. Fatto sta che se adoperiamo un minimo di buon senso, cosa che può essere più sensata di una psichiatria ‘fai da te’, non deve essere tanto bella una relazione con una persona che si comporta come lei descrive. Il fatto che la psichiatri abbia voluto e potuto e dare dei nomi a gruppi di sintomotalogie negative e comportamenti malsani ci può anche aiutare a capire ma fino ad un certo punto. Ciascuno è diverso, e in ciascuna persona le classificazioni psichiatriche potrebbero anche intrecciarsi con 6-7 tipi di qualificazioni diverse. Il fatto che uno abbia un disturbo di personalità non vuol dire che non ne abbia altri 4 o 5 di altro tipo, o che non sia una persona negativa di suo. Da sempre la saggezza popolare sa che c’è gente senz’anima e senza cuore ed io penso che sia vero quando il male riguarda relazioni affettive disturbate. A questo punto ci si deve domandare perché ci si innamora di persone strane,disturbate, senz’anima e senza cuore che io ho preferito descrivere con la metafora dell vampirizzazione perché tolgono energie, sono ambigue, distruttive, bugiarde, sfruttatrici, ricattaorie, incoerenti, traditrici, svalutanti, abbandoniche, ipocrite, antipatiche, maligne, gfuastafeste e chi più ne ha più ne metta. M dico io, che poi un vampiro sia un po’ più border che narcisista o con tracce di ossessività, ondate bulimiche, nuance depressive, tratti paranoidei e psicopatici, con buffet psicotiche e anche con fobie e con disturbi del sonno, che cosa cambia? Il punto è che l’altro, il o la vampira psichica, è dentro di noi, perché amare vuol dire che l’altro ci è entrato nell’anima. Allora vogliamo analizzarlo per fare in modo che il sistema immunitario psichico possa sviluppare gli anticorpi contro questo introietto che ci succhia il sangue dall’interno. Sebbene la nostra attenzione, la nostra tensione e anche la nostra rabbia e tristezza vada verso l’altro come oggetto esterno, in verità riguarda l’altro dentro di noi, perciò vogliamo analizzare quesst’energia malefica che si è impossessata di noi che inavvertitamente abbiamo permesso di entrarci innamorandoci di persone negative e comunque disturbate. Dobbiamo allora chiederci come mai si è potuto sviluppare quest’innamoramento. Allora si scoprirà che avevamo un traditore interno, un personale vampiro interiore occulto che stava dentro la nostra ferita narcisistica e che ci ha fregato facendoci innamorare di una persona assolutamente incompatibile con i nostri veri desideri affettivi e relazionali. Solo quando si arriverà ad analizzare questo proprio ‘vampiro inbteriore’, per Jung è il lato d’Ombra della psiche di ciascuno, allora si potrà incominciare a sciogliere la presa, e l’altro con le sue diverse forme di vampirismo potrà essere espulso… e che vada a farsi diagnosticare e curare come meglio crede o altrimenti che si cuocia nel suo brodo, ci penserà la vita a dargli con gli interessi la cura che gli spetta.

      • maria gabriella Dicembre 1, 2014 at 2:54 pm

        dottore sempre chiaro e concreto grazie!

      • Paola Dicembre 5, 2014 at 2:17 pm

        io mi auguro soltanto che questa donna, accartocciata sul suo divano con in mano i suoi apparati tecnologici non faccia altro male, ma soprattutto non lo faccia a persone davvero prive di qualsiasi difesa ( ultimamente aveva tra le mani una ragazzetta di 17 anni). perché la violenza psicologica, spesso misconosciuta, può traumatizzare più di quella fisica, comunque riconoscibile.
        la cosa più schifosa é che arriva a colpire dalle Alpi alle Piramidi usando i cani e la sua immagine di volontaria!
        ora, io penso che ,,se un modo ci sarà per fermarla, é giusto percorrerlo.

      • Franco G Gennaio 13, 2015 at 7:58 pm

        Grazie per il suo commento ,mi scuso per il ritardo.Ho capito tante cose in questo mese e mezzo.Ho capito rileggendo le mail della mia ex ,che alla fine mi stava accusando di essere un boardline.Mi sale una moderata rabbia pensando ciò.E’ scappata da me perchè ero “pericoloso”.Detto da una persone con sindrome paranoide però.E’ passata dal dire :io non ti porterò nulla di buono a tu non mi porterai nulla di buono.Sono stati mesi molto brutti,ottobre e novembre terribili un altalena emotiva devastante.Sono diventato quasi uno stalker mi vergogno quasi a dirlo a seguito delle sue mail ambigue la cercavo sempre per trovare una spiegazione a le sue accuse abilmente infiorettate, sono stato molto male stare con una pazza (perchè lo è) mi ha fatto impazzire.Ho inseguito stupidamente il sogno di trovare la ragione di quel comportamento ,troppe richeste di spiegazioni ,troppe scuse,troppo inzerbinamento, per una persona piena di cattiveria.Quando uno si sente dire :Sei stato la persona più importante della mia vita senza di te probabilmente sarei morta ma per fortuna mi sono resa conto che sei una perdita di tempo e un grosso sbaglio.La mente và in tilt,la persona che ho amato non esisteva.Avrò fatto i miei sbagli ,il principale assecordala con la sua richiesta di essere cercata per poi sentirmi dire che l’assillavo,con 2 sms al giorno.Ho sbagliato a non mandarla a quel paese quando mi disse che dovevo essere contento per il tempo che mi concedeva,proprio cosi il tempo era concesso.Ho sbagliato a non mandarla a quel paese quando mi diede del fallito perchè non riesco a trovare un lavoro stabile ,mentre lei mi rinfacciava che ne aveva 2.Il primo per soggetti disaggiati e il secondo come cantante in chiesa ottenuto per fortissima raccomandazione e pagata profumamente e andata avanti con il canto sempre per amicizie è brava a ottenere le cose sa fare la porella benissimo.
        Ho sbagliato in tantissime cose e vorrei che ci leggese questo e gli altri commenti ne avesse un beneficio.Avere a che fare con mostri del genere vi cambia la vita ,non sono semplici relazioni andate a male, vi generano dipendenza e soprattutto generano altri mostri.Io ho rischiato di diventare come lei mi vede.Sono stato il suo specchio per un anno e mezzo e poi diventato troppo piccolo mi ha buttato via e cancellato come gesso.Mi ha visto mostro e con le sue parole infide mi ci ha fatto diventare per un bel pò.Ho detto basta,io non sono come lei perchè non sono il suo specchio.L’ho aiutata con le parole a tirarsi fuori dall’anoressia e ha fatto di me carne da macello per sentirsi più FORTE e INDIPENDENTE come le suggerisce il suo neuropsichiatra,per lui la cura è il narcisismo.Ebbene a conti fatti pur riconoscendo di aver perso la dignità per questa donna tanto amata,posso dire che IO sono meglio di lei visto che come dice non è malata e il pazzo sono io.Grazie

        • Marco Settembre 3, 2015 at 10:26 am

          Caro Franco… mi sembra di leggere i miei commenti… leggendo il tuo! Con chi ti cerca, ti apprezza.. poi ti allontana… perché tu non sei all’altezza… è normale dire.. avrò sbagliato anche io qualcosa… chi non sbaglia nelle relazioni.. nei sentimenti… tutti! Ma è proprio quando non ti senti sicuro che pensi di sbagliare.. quando hai dei dubbi… quando vedi che non sei ricambiato come vorresti che ti trattieni.. anche se quella persona la ami, ti piace e la desideri.. Anche io dicevo.. “avrò’ sbagliato.. volevo darle di più!”… ma forse il nostro inconscio ci mette in allarme.. e se non siamo proprio ciechi muti e sordi.. siamo trattenuti, preoccupati.. ansiosi.. che colei ci prenda in giro.. E li che scatta il problema.. vorresti fidarti ma non ce la fai.. perché lei ti vuole.. ma poi si nega.. ti apprezza ma poi si allontana.. ti ama.. ma poi ti critica per le stronzate.. ti sorride ma poi ti ricatta per altre stronzate… ti chiama… ma poi chiude il telefono per 24 ore.. (e se la cerchi o chiedi più volte di lei ti dà del noioso e ti dice che le crei problemi anziché risolverli). Allontanatevi ma non prima di averle smascherate.. scoperte.. e infangate delle loro finte frasi, promesse, sentimenti.. Ribellatevi e poi chiudete ogni porta anche piangendo!!!!!

  41. Lorenzo Novembre 24, 2014 at 2:46 pm

    Buongiorno a tutti,
    ho 43 anni, e sono sposato con una donna di 40 da più di 13 anni. Siamo in cura da una psicologa da un anno. La mia testimonianza può essere utile perché normalmente la “vittima è una Lei”; ma non nel mio caso. Prova che non ci sono limiti e il narcisismo può far parte di ognuno di noi. E’ da un mese a questa parte che ho scoperto qual è la mia ferita narcisistica. cosa mi ha spinto a scegliere la mia attuale compagna e soprattutto cosa mi ha fatto restare con lei per tutti questi anni. Ho fatto con coraggio un viaggio dentro di me. A vedere i miei lati oscuri; ho lavorato sodo. Oggi con questa consapevolezza posso comprendere i disturbi della mia compagna anche se (assolutamente GIUSTAMENTE) non ne giustifico le reazioni.
    Anche Lei è in cura e ovviamente tutte le responsabilità della sua infelicità sono solo mie. Mie perché ho deciso di ribellarmi dal circolo vizioso della manipolazione, dei sensi di colpa e delle accuse assolutamente gratuite volte a annientare la mia già bassa autostima. In questo anno con la consapevolezza ho contattato la mia rabbia e sono passato da un eccesso ad un altro da vittima a carnefice. Questo uno dei miei errori. Questo è il primo consiglio che mi posso permettere di dare. NON DIVENTATE COME “LORO”. Anche se la rabbia è contagiosa usatela assertivamente tutelando la vostra persona, ma senza far parte del circolo vizioso che si può instaurare.
    Il secondo consiglio che posso dare è AMATEVI!!! non dovete dimostrare nulla a nessuno e non è vostro compito salvare nessuno soprattutto chi non vuole essere salvato.
    La mia condizione è diversa perché la mia N.P. sta continuando ad andare dalla psicologa. il problema è il tempo. Non so per quanto potrò resistere e soprattutto se è giusto ancora sacrificare la propria vita in attesa di qualcosa che forse e chissà quando potrà accadere; oggi il mio motore è mia figlia e la grande forza di AMARE chi in questo momento non ama veramente neanche se stesso. Ringrazio il dott. Brunelli per questo blog. E’ stato veramente illuminante anche perché certe dinamiche le ho imparate informandomi in quanto la psicologa non è mai stata così precisa proprio per evitare di buttare benzina sul fuoco col rischio di rompere la relazione. Un grosso abbraccio a tutti!!!

    • Pier Pietro Brunelli Novembre 26, 2014 at 8:53 am

      Le persone che hanno più possibilità di ritrovare equilibrio sono quelle che sentono il bisogno di restituire anche con un semplice ringraziamento. Tutti quelli che da questo blog hanno solo preso, copiato e utilizzato senza alcuna considerazione per me e per gli altri partecipanti, sono persone che restano indietro rispetto alla possibilità di capire, di crescere e di superare i problemi. Ci sono vittime da narcisismo patologico che si comportano verso chi li aiuta come narcisisti patologici, che sfruttano e poi fanno l’usa e getta. Non è che siano narcisisti patologici, ma la loro ferita narcisistica può assumere pieghe analoghe. D’altra parte la vampirizzazione è anche un contagio che può far diventare vampiri e a volte si rasenta questo rischio. Perciò, mi fa sempre piacere quando qualcuno dice grazie, a me e alle persone partecipanti più responsabili e solidali, non per una questione di protagonismo, assolutamente, ma proprio perché so che quello è un chiaro segno di una persona che può uscire molto bene dalla sofferenza amorosa perché è capace di amore e gratitudine. Perciò grazie a lei Lorenzo e buon processo di rinnovamento.

    • Paola Dicembre 5, 2014 at 2:20 pm

      grazie Lorenzo, mi hai dato la speranza che non sono arrivata tardi…forse
      Anche per me il dr. Brunelli é stato illuminante su una realtà che non avrei mai pensato esistente.

  42. clone Novembre 16, 2014 at 5:21 pm

    mi piacerebbe poter leggere gli APPROFONDIMENTI degli ARGOMENTI elencati nella seconda parte e sarei grata di riceverne e in particolar modo:

    – Perchè è importante studiare il DNP del partner per curare il TdN dell’altro.
    – Perchè il narcisista patologico sembra buono e piace agli altri.
    – La sessualità del DNP.
    – come recuperare l’autostima calpestata in un TdN.

    ne sarei molto grata!

    • Pier Pietro Brunelli Novembre 18, 2014 at 7:04 am

      Gli approfondimen5ti sono già distribuiti con vari articoli in tutto il blog, o anche acquistando il libro. Il migliore e unico vero fondamentale approfondimento resta un consulto personalizzato.

  43. Bruno Novembre 15, 2014 at 8:19 am

    Buongiorno, mi chiamo Bruno. Dopo 3 anni di relazione con una ragazza alla fine il tutto è finito per i soliti motivi: bugie, menzogne, omissioni, problemi legati all’alimentazione ( bulimia ), stati d’umore variabili… il tutto della mia ex.
    Alla fine ha provato a farmi sentire in colpa perché, nel volerla aiutare a riconoscere e a “curare” questi aspetti, mi ha visto come un persecutore sentendosi lei “condannata”.
    Per 3 volte l’ho accompagnata da 3 psicologhe ma alla fine non ha mai seguito con consapevolezza il percorso che le veniva indicato.
    Ora dopo 2 mesi che non ci vedevamo mi ha richiesto una riconciliazione in quanto mi dice che ha riflettuto su tante cose. Io non credo che abbia veramente riflettuto ma che si senta sola quindi le ho chiesto di sentire dalla sua bocca quali siano le sue riflessioni ma li è caduta nel suo solito silenzio.
    Premetto: in questi 2 mesi ogni tanto ci sentivamo e nonostante sapessi cio che faceva ha continuato a mentirmi.
    Voi che mi consigliate? So bene che è previsto l’abbandono ma prima di voltarmi di spalle a lei vorrei sapere se esiste una strada per queste persone ( bugiardi patologici ).
    Grazie. Bruno

    • Pier Pietro Brunelli Novembre 18, 2014 at 7:11 am

      Gentile Bruno, chiunque volesse darle un consiglio così sulla base di poche righe e senza un colloquio approfondito con lei non farebbe una bella cosa. Diverse riviste e blog che hanno cose da vendere in una certa quantità o pubblicità fanno il gioco irresponsabile delle lettere al direttore, su questioni di salute psicologica che meriterebbero ben altro ascolto e intervento. Qui no, qui ci sono testimonianze, solidarietà, informazioni, ed io faccio più che altro il moderatore. Posso dirle che la bulimia è un problema importante e che deve essere in qualche modo trattato. Se questo problema si regolarizza allora poi si possono prendere in considerazione anche le problematiche relative a bugie e questioni affettive.

  44. Anna RIta Novembre 11, 2014 at 6:28 pm

    Ho avuto un ‘esperienza terrificante con una persona che credo sia un narcisista patologico avendolo tranquillamente ricondotto alla tipologia da lei descritta ,ma solo dopo queste attente letture ho compreso che il problema era lui e non io.Premetto di essere una ragazza molto sensibile e fragile che ha perso i genitori da piccola e per questo con delle carenze affettive enormi palesate,purtroppo, a questo soggetto che se ne è ampiamente approfittato manipolandomi e schiacciandomi a suo piacimento e inducendomi in una depressione ed una perdita di autostima pazzesche.Ho avuto la bella idea di iscrivermi ad una chat per incontri sentimentali,ho problemi di timidezza e scegliere una persona attraverso un pc mi sarebbe stato piu facile che incrociarlo dal vivo,mi contatta lui da li a poco ,con un profilo privato,senza foto,decantando tutte le sue doti di manager internazionale bello bravo buono ed intelligente incantato dalla mia foto,sono una bella ragazza, e dal mio profilo.Io ,come una polla abbocco al suo amo,iniziamo a scambiarci mail lui mi manda la sua foto, finge 12 anni di meno,non era bello,ma dopo che gli scrivo che la bellezza non è per me un elemento indispensabile in un uomo ,inizia a decantare,sempre per mesaggi,la mia sensibilita,la mia profondita e chiede un appuntamento dietro promesse di viaggi,sanvalentino a venezia,viaggi in montagna etcc etcc,tutti puntualmenti disattesi,e mi inonda di scritti d amore,complimenti esaltanti , e mazzi di rose dopo aver ottenuto indirizzo di casa e appuntamento lui si dichiara il migliore, mi dice che cambiera a mia vita e devo essere felice di averlo incontrato,sono speciale e l ho fatto innamorare,senza mai avermi visto e frequentato ma solo messaggiatodove .Appuntamento fissatoviene a prendermi sotto casa,per portarmi in un llussuosisimo ristorante del litorale romano,pur insistendo io per andare semplicemente in pizzeria.Capirai una vita passata in solitudine mi sembrava il principe azzurro.Appena viene a prendermi scende dalla macchina e mi dona un altro mazzo di rose ed un profumo griffato,ci salutiamo ed inizia il viaggio verso il ristorante,un ora di macchina,io sono di latina il ristorante da lui prenotato era a fiumicino.Panico totale da parte sua,io tirata a lucido,lui anche,non regge la linea instaurata coi messaggi,diventa impacciato,quasi balbetta,perde tutta quella sicurezza che ostentava nelle precedenti conversazioni si gira solo 2 volte a guardarmi mentre lui guida ed io gli sono al fianco mentre mi dice che dal vivo sono piu carina della foto e la sua forza di maschio conquistatore diventa freddezza.AL ristorante ordina un antipasto ed un secondo veloci,non riesce quasi a guadarmi degli occhi e si alza due volte per andare in bagno,un signore,capisco poi che in bagno ci va ma a telefonare a qualcunaltra,l ho capito poi da particolari intimi che il bagno piu che alla pipi eraservita a rassicurare qualche altra vittima del suo amore profondo,si sbriga a terminare la cena e mi dice di tornare a casa in fretta perche mi vede stanca,gli chiedo di fermarsi a parlare in macchina,cercavo un po ‘ di affetto un po di complicita ma lui da prima cerca di sviare e si avvicina a casa mia il piu possibile poi arrivati alla mia destinazione die tro mia insistenza si ferma,lo abbrraccio e lui evita ogni contatto affettivo,dimenticando tutte le frasi dolci sciorinate in passato sul pc e sul telefonino e tenta un appproccio sessale che culmina con la sua richiesta di esaltare e compiacere le sue parti intime,scomprendo con infinita tristezza che tutta la trafila serviva in realta solo a quello: S entirsi di avercela fatta a sedurmi e a farmi dire quello che voleva lui e cioe che era bello nonostante le sue dimensioni molto ridotte.Nei giorni successivi sparisce,io lo contattoe lui si finge all estero,finge di non conoscermi,tenta di allontanarmi e come capisce che non lo voglio piu,io vivo una crisi abbandonica che mi costringe al letto per settimane e settimane,tenta di riavvicinarsi ma tramite fb,m imanda in palla il cervello entrando e uscendo dalla chat per farsi notare ma senza scrivermi o altro e tuttora ogni tanto cerca di assoggettarmi a lui s olo per il gusto di essere cercato e scopro tramite la poca privaci di fb che ha centinai e centinai di contatti e quindi di amicizie fb con donne bellissime tutte giovanissime a ddirittura diciottenni,lui ne ha 53, e ne dichiara 40, le numerose donne leha sempre negate e d evidentemente le ha usate e le usa come ha fatto con me per poi sparire,solo per il suo narcisismo malato,ho dimenticato di dire che quando l ho chiamato dopo l uscita mi ha risposto con una cattiveria inaudita quai da non riconoscerlo ,soprattutto perche avevo rifiutato un rapporto sessuale completo che sicuramente avra ricondotto alle sue misure e che in realta ho evitato perche c era qualcosa che iniziava a farmi capire che non era la persona che credevo fosse,mi dica lei come si puo inquadrare clinicamente un disturbato simile.Grazie

    • Pier Pietro Brunelli Novembre 18, 2014 at 8:03 am

      Quando si incontrano e si frequentano persone via chat, raramente, anzi ‘rarantissimamente’ (se si può usare questa parola) può venirne fuori qualcosa di buono. Spero che lei abbia imparato la lezione e che possa incontrare nuovi ammici e amiche alla luce del sole o della luna, in palestra, in discoteca, nei luoghi di lavoro, di studio, di cultura, di relax o anche per la strada in treno o al supermercato, o attraverso altri amici… il narcisismo patologico in questa vicenda non c’entra nulla. Non possiamo tutte le volte che qualcosa non va, qualcuno non ci piace, non ci si capisce, o la situazione non è giusta, o ci sono altri problemi tirare in ballo il narcisismo patologico. Qui ci sono problemi di solitudine, di comunicazione, e anche culturali che poi feriscono l’amore e le relazioni. Certo anche ole chat possono essere un modo per conoscersi, ma non le chat di incontri, mi rifer9isco ai social network, ove ci si incontra anche per affinità di interesse, passioni culturali, sportive, spirituali, artistiche, e del tempo libero in un contesto di amicizia… poi allora può venire anche l’incontro amoroso, un’avventura o anche una storia importante.

    • paola Novembre 29, 2014 at 7:58 am

      Questo personaggio che descrivi, più che narcisista pare una persona che vuole raccontare a se stessa che ha schiere di donne che lo considerano. L’unico che non lo considera è quel se stesso che probabilmente ha decretato il suo non valore. Per le misure? Direi che ci sono buone possibilità che questo abbia prodotto tutto questo.
      Mi viene in mente un fatto lontanissimo di un tipo che era stato identificato nella cronaca nera come “mostro del Circeo” e aveva approfittato di due povere giovani, e dopo cruente sevizie, lui e i suoi amici le avevano uccise. Una però miracolosamente si salvò e riusci’ a incriminare tutti. Per farla breve questo soggetto, che mi sfugge ora il nome, aveva un organo genitale inesistente.
      Il seguito poi di questa sua storia, ha dell’orribile. Dopo tanti anni di galera, in un permesso per buona condotta, ha seviziato e ucciso altre due donne. Pare raggiungesse l’orgasmo infliggendo morte o sevizie. Che meraviglia eh?
      Queste sono persone “segnate” secondo me perchè l’uomo ha una forte identificazione con il suo organo genitale.
      Una cosa che ho notato in questo tuo racconto è la tua decisione salvifica nei suoi confronti una volta che l’hai conosciuto veramente. La donna molto spesso, una volta che si trova davanti all’elemento “sfigato” lo vuole a tutti i costi accogliere comunque sia. Questo strano atteggiamento, spesso è capitato anche a me, deve essere una sorta di svalutazione personale più che sensibilità e amore verso gli altri, quelli che in definitiva, con i loro bagaglio d’essere possono portare nella nostra vita ulteriori problemi e infelicità. Penso in definitiva, che tu abbia corso anche dei rischi personali, perchè queste persone spesso “segnate” possono avere dei risvolti di violenza o imprevedibilità inimmaginabili. Il web come mezzo di conoscenza dovrebbe essere disatteso o preso con le pinze. E’ un modo facile per allargare le conoscenze, ma che conoscenze?

  45. Francesca Novembre 5, 2014 at 11:50 am

    Scusate, è partito il messaggio prima che potessi finire.
    mia figlia adesso sta riprendendo i rapporti con le amiche, è migliorato il rapporto con la sorella e sta iniziando una attività sportiva. Sono contenta di questo ma mi chiedo se il cambiamento non nasconda invece qualcos’altro. Tra le altre cose scopro, attraverso i loro messaggi passati, che l’allontanamento dalla migliore amica , da sua sorella e da noi è stato indotto da lui, e inoltre racconta in giro che lei non ha genitori, ma che i suoi genitori veri sono quelli di lui.
    Ci chiediamo dove abbiamo sbagliato e soprattutto cosa possiamo fare. La strada intrapresa è quella giusta.?
    Lui ci ha chiamati al telefono una settimana fa e non ha mostrato alcun dispiacere o pentimento per quanto è accaduto, anzi ha cercato di far ricadere tutte le responsabilità su mia figlia, dicendo inoltre che sapeva che mia figlia faceva cose sbagliate e che lui la stava aiutando a superare tutto, negando persino le foto spedite da lui, negando l’evidenza! È possibile che questo ragazzo sia così convinto di ciò che dice da credere che noi possiamo credergli così, ciecamente? E inoltre come può mia figlia non vedere ciò che a noi è così evidente? Lui presenta secondo il vostro parere dei tratti di riferimento al narcisismo di cui si parla qui, nonostante la sua giovane età? Cosa dobbiamo aspettarci ancora? Vi ringrazio in anticipo, spero mi rispondiate presto. Grazie.

  46. Francesca Novembre 5, 2014 at 10:45 am

    Ciao a tutti,
    spero che qualcuno possa aiutarmi a capire… Sono una mamma di una quattordicenne al suo primo amore. La storia è iniziata circa 8 mesi fa , il ragazzo frequenta la stessa scuola ma ė più grande, ha quasi 19 anni. All’ inizio ho accettato questa situazione non senza qualche preoccupazione, pensavo però che se mi fossi opposta avrei ottenuto solo bugie da mia figlia per poter frequentare questo ragazzo. Ho quindi fatto un discorso molto chiaro con mia figlia anche in merito ad eventuali rapporti sessuali. Credo che la comunicazione con i figli sia fondamentale, mantenendo comunque il proprio ruolo genitoriale. Mia figlia mi disse che non aveva alcuna intenzione di avere rapporti e io ho voluto darle fiducia. All’ inizio di questo rapporto lui chiedeva spesso a mia figlia cosa io e mio marito pensassimo di lui. La cosa mi sembrava molto strana, pensavo che fosse un insicuro. Col passare del tempo mi sono resa conto che oltre ad essere maleducato era anche bugiardo . La cosa pazzesca è ché raccontasse bugie assurde e senza un nesso logico anche a noi o che facesse richieste strampalate come farsi uno shampoo a casa mia la prima volta che è venuto qui…. man mano che passava il tempo mi sembrava sempre più strano!! Ma ovviamente queste stranezze non erano percepite da mia figlia. Il rapporto va avanti e cominciamo a percepire dei cambiamenti caratteriali in nostra figlia: diventa più irascibile e permalosa, litiga spesso con la sorella, si allontana dalla sua migliore amica… finché un mese fa scopro che tra loro ci sono stati dei rapporti sessuali, persino a casa sua, con i genitori di lui in casa!!! Sono sconvolta e arrabbiata, le avevo dato fiducia e lei invece non me ne aveva parlato. Mi chiedevo come mai visto che era sempre stata giudiziosa e mi diceva sempre tutto! Ne nasce una discussione molto forte e lei ad un certo punto esce dal bagno con un rasoio … scopriamo poi che avrebbe voluto farsi dei tagli sul braccio per aiutarsi a superare il dolore emotivo che in quel momento sentiva. Le prenoto immediatamente un incontro con una psicoterapeuta con la quale adesso segue un percorso volontario, e cimincio ad indagare. Scopro che quella pratica autolesionistica gliela aveva trasmessa lui con tanto di immagini, che i rapporti erano stati indotti con la persuasione che se non esce sangue conserva la sua verginità, gli inoltra moltissime foto sue , le cosiddette selfie, anche foto in cui lascia intravedere le sue parti intime, le parla in modo pornografico per ottenere ciò che vuole… il mio istinto non si sbagliava! Inutile dire che stanno ancora insieme, ma che si vedono solo a scuola. Si sentono al telefono ma non mi chiede di uscie

    • Pier Pietro Brunelli Novembre 7, 2014 at 12:04 am

      Posso solo dirle che fa bene a richiedere informazioni e consulti specialistici. Ma le dico anche consideri che è un’età ove posso avvenire atti e condotte tendenzialmente borderline e disequilibrate, le quali però con molta probabilità sono transitorie e risolvibili. Bisogna sempre avere tanta fiducia nell’Angelo Custode dei ragazzi, cioè nelle loro forze buone e profonde. Bisogna pensare di rivolgersi al loro ‘spirito interiore’ che li abita e che può condurli anche ad esperienze e gesti burrascosi, ma per un fine volto alla conoscenza di se stessi e al bisogno di autenticità, di amore e di vita. E’ questo spirito buono che bisogna aiutare a vincere su quello negativo. Se il o la ragazza percepiscono il genitore come colui o colei che vede, giudica e si spaventa delle sue parte cattive, si convincono di essere ‘solo’ cattivi e quindi cadono in una spirale autolesiva dovuta a sensi di colpa inconsci e a crisi di identità. Mantenere la consapevolezza che la loro furia, i loro turbamenti, sono una lotta interiore tra il bene e il male e che bisogna avere fiducia, speranza e certezza nel bene, fiducia che gli adulti devono comunque preservare accesa per il bene dei loro ragazzi. E’ difficile, lo so. A volte si può cedere allo sconforto, all’ansia ed anche alla rabbia, ma è fondamentale superare questi momenti, umanizzarli, far comprendere che sono debolezze che anche una adulto può avere, ma che poi ha la capacità di riconciliarsi, comprendere e andare avanti con volontà e amore. Certamente bisogna proteggere e contenere gli adolescenti ‘in crisi’ (sia quando sono espresse con gesti evidenti e sia quando sono taciturne, sommerse, apparentemente tranquille). Talvolta i no, i limiti, il non dargliela vinta, sono necessari, e fanno parte di una normale funzione genitoriale. In ogni caso è importante non mostrarsi troppo affranti, deboli, preoccupati, interdetti, e invece mostrare fiducia e certezza nelle possibilità degli adolescenti di crescere e compiere trasformazioni positive. Questo li aiuterà. Se vedono nell’adulto troppo sconforto e apprensione si sentono ancora più perduti. Questo non vuol dire mostrare leggerezza o semplicemente sdrammatizzare, ma mostrare la capacità dell’adulto di preoccuparsi senza aver paura, con la certezza di poter fare del proprio meglio per risolvere i problemi, crescere e affrontare la vita con un sufficiente coraggio ed equilibrio anche nei momenti più difficili. Solo così, infatti, i ragazzi con un quadro psicologico problematico potranno contare su punti di riferimento più sicuri e affidabili, e con ciò si darà loro un’indispensabile e insostituibile sostegno per farcela.

  47. Francescagr Ottobre 31, 2014 at 1:41 pm

    E anche questo….:

    Le storie con i narcisi….
    Sono effettivamente molto comuni in caso di dipendenza affettiva.

    Ognuno di noi ha in sé una dose “sana” di Narcisismo, qual’è la distinzione da fare?
    Un vero narciso utilizza in modo macchinoso (ma naturale – non si accorge neanche) la realtà al fine di manipolarla e renderla utile a se stesso (o alla sua nevrosi nei casi più gravi). Cosa significa? Significa che gli serve l’adorazione di una o più donne per sentirsi vivo e farà di tutto per ottenerla salvo poi non ESSERE IN GRADO di mantenere in vita l’incontro quando diventa una relazione.
    Dico sempre scherzando alle mie clienti che il narciso è perfetto se non ci si vuole impegnare, si viaggia molto e si ha una vita molto occupata: la sua tenuta perfetta sono le due/quattro ore di un incontro amoroso, lì dà il massimo, già il week end lo regge male perchè si perde (perde la sua identità) e di conseguenza abbandona anche la partner.

    ECCO A COSA FARE ATTENZIONE:

    1 – parla molto ma non accade nulla (diremo faremo sentiremo il suo tempo preferito è il futuro) sognate molto ad occhi aperti insieme ma in pratica non accade nulla

    2 – vi promette una settimana a NY ma fa fatica a trovare il tempo per un caffè in piazza Navona

    3 – tende alla fuga ovvero non si fa trovare per giorni per poi riapparire fresco come una rosa “ti ho pensata ma non potevo chiamarti”

    4 – quando lo avete conosciuto avete pensato “lui si che mi capisce è tutto quello che ho sempre desiderato” si tratta della sua meravigliosa empatia, le prime 3 o 4 uscite con un narciso sono memorabili le ricorderete per sempre peccato che non si trasformeranno in intimità (in una vera relazione progettuale)

    5 – il sesso è fantastico di solito fanno molta pratica…:D e comunque sanno intuire molto bene i vostri desideri

    6 – improvvisamente vi sentite “strane” come se una forza misteriosa vi stesse facendo fare tutto quello che desidera lui, in particolare accade che magicamente accade sempre e solo quello che desidera LUI mai quello che desiderate VOI – vi capita di spendere soldi energie tempo entusiasmo “per trattenerlo”

    8 – siete sempre alla ricerca della riproduzione dei primi magici momenti insieme (il narciso si nutre di nostalgia e la genera anche nella partner)

    9 – tende molto spesso ad astrarsi e distrarsi avete l’impressione che sia in un altrove tutto suo

    10 – spesso vi fa richieste esplicite tipo “dimmi qualcosa di bello” oppure “trattami bene/fammi stare bene”

    COME DIFENDERSI secondo Les Carter:

    1 – Non sperate di cambiarli.
    Non sperate di cambiarli. E’ la regola numero uno quando si ha a che fare con i narcisisti. Sono convinti di avere sempre ragione, non hanno capacità autocritica e non riescono proprio a mettersi nei panni degli altri. Tendono a manipolarvi suscitando in voi sensi di colpa, rabbia, paura e insicurezza. Instaurano un rapporto di sudditanza psicologica. Il cambiamento in loro non si verificherà mai. Pertanto, è inutile che cerchiate di discutere con loro e che sprechiate energie inutilmente. Per convivere con un narcisista, dovete agire su voi stesse. E cambiare il vostro atteggiamento nei loro confronti per sopportarli al meglio.

    2 – Scegliete la libertà.
    I narcisisti usano diverse tecniche per tenervi in loro balìa. Fanno leva sul senso del dovere o della riconoscenza, vi fanno sentire in colpa. Tutto pur di costringervi a essere d’accordo con loro. Imparate invece a reagire in modo indipendente da loro, accettando la loro disapprovazione o la loro collera. Se rimanete succubi di un’altra persona, tradite voi stesse. Scegliete allora la libertà che, oltre a essere un diritto, è anche una responsabilità. Sacrificandola, perdereste la vostra stessa identità. Nessuno può vivere una vita soddisfacente seguendo i dogmi di un’altra persona.

    3 – Tenete basse le vostre aspettative.
    I narcisisti sono sfuggenti ed evasivi, tendono a procrastinare gli impegni e a non mantenere le promesse. Si mostrano amichevoli, ma non si comportano da amici. Non discutono apertamente dei problemi. Fanno valere la loro volontà comportandosi passivamente, ovvero senza mai cooperare con gli altri. Sono molto frustranti. Come reagire? Dovete tenere basse le vostre aspettative. Meno farete affidamento su di loro, meno rimarrete deluse. In questo modo non autorizzerete il loro comportamento irresponsabile, ma farete i conti con la realtà. Dovete imparare ad accettarli così come sono. Ricordate la prima regola: non cambieranno mai!

    4 – Non prestate attenzione alle loro giustificazioni.
    Non è mai colpa loro. Se tenterete di criticarli sappiate che otterrete solo un effetto boomerang. Le osservazioni che farete loro, ricadranno su di voi. I narcisisti hanno scarsa capacità di introspezione e hanno un forte bisogno di sentirsi speciali, dunque non riconosceranno di avere sbagliato. Non riuscirete mai a dimostrare loro il contrario. Quindi non date retta alle loro “ragioni”, continuate per la vostra strada. Abituatevi a fare a meno della loro benedizione.

    5 – Non proteggeteli.
    Può sovente capitare che vi chiedano di non parlare dei vostri problemi agli altri. Devono infatti mantenere a tutti i costi un’immagine irreprensibile. Tacendo, loro pensano di potere continuare a trattarvi con prepotenza. Avviene in modo particolare nei rapporti di coppia. Non spetta a loro decidere quanto voi della vostra vita vorrete condividere con un’altra persona. Continuando a proteggere i narcisisti seguendo le loro regole invece che le vostre, non farete altro che prolungare la vostra infelicità.

    6 – Siate risolute nelle vostre decisioni.
    I narcisisti spesso cercano di manipolarvi usando il vostro senso di colpa. Sfruttano a loro vantaggio la vostra capacità di empatia e di compassione, sentimenti che sono a loro estranei. Per difendervi, dovete allora bilanciare questa vostra tendenza empatica con una salda determinazione. Le lamentele dei narcisisti non devono prendere il sopravvento sulle vostre decisioni. Date la precedenza al vostro buon senso e al vostro legittimo istinto di autodifesa.

    7 – Fate ricorso alla rabbia assertiva.
    I narcisisti suscitano inevitabilmente rabbia. E’ sbagliato lasciarsi sopraffare dalla collera, ma anche reprimerla perché così si deposita in una piega della personalità e la danneggia causando depressione, ansia, risentimento, cinismo, sfiducia in se stessi… Un modo positivo per esprimere la rabbia è invece l’assertività. Così si difendono le proprie convinzioni e si dimostra rispetto per gli altri. Messa da parte l’aggressività, parlate con fermezza e rimanete coerenti con la decisione presa. La rabbia, in questo modo, sarà usata in modo costruttivo per farti sentire meglio, senza aspettarsi nulla in cambio dai narcisisti.

    8 – Smettetela di giustificare le vostre scelte.
    Una volta che avete preso la vostra decisione mostrando di essere irremovibili, evitate di giustificare le vostre scelte. Di fronte alla cocciutaggine dei narcisisti, che vorrebbero continuare a manipolarvi, la lite potrebbe non avere mai fine. Inoltre, chi si dà troppo da fare per razionalizzare le proprie scelte suggerisce l’idea di non esserne così sicuro e di potere cambiare decisione in caso di insistenza. Non cadete in questa trappola!

    9 – Siate umili, non diventate come loro.
    L’egoismo genera egoismo. Se avete a che fare con i narcisisti, attente a non farvi condizionare al punto da diventare come loro. Tutti possediamo una innata tendenza egoistica e il rischio è quello di iniziare a trattare il narcisista in modo irrispettoso. A questo punto l’istinto di autodifesa diventa egocentrismo. Per evitarlo, bisogna concentrarsi sull’umiltà. Chi è autenticamente umile, infatti, è psicologicamente sicuro di sé e non ha bisogno di portare gli altri dalla sua parte. Non vuole essere prepotente nei confronti degli altri, ma allo stesso tempo non permette agli altri di esserlo nei suoi confronti.

    10 – Perdonateli.
    Gli aspetti positivi del perdono sono molteplici. Vi rende libere di concentrarvi su priorità più importanti della rabbia. Vi incoraggia a non farvi più ossessionare da chi vi ha fatto un torto. Vi permette di guardare al futuro. Non potete controllare i comportamenti e le scelte di un’altra persona, ma con il perdono potete imparare ad accettare e a tollerare i narcisisti per quello che sono.

    COME FARE PER USCIRNE

    Imparate tutto quello che potete sul narcisismo patologico.

    Ripercorrete il passato ricordando e riesaminando tutto nel dettaglio. Questo non significa diventare ossessive: è una tappa necessaria per guarire, perché bisogna riiniziare da capo – ciò che si pensava esistesse in realtà non c’era. Perciò bisogna scoprire cosa c’era davvero – sostituite la strada lastricata di emozioni e ricordi con la dura e incontrovertibile realtà.

    Continuate a ricordare e ripetervi che non avete avuto a che fare con una persona normale, che era tutta una menzogna, che non è stata colpa vostra (la cosa più difficile), ma che è capitato a voi, e per questo non c’è una spiegazione..

    Metterete in discussione voi stesse, questo è normale: le persone normali hanno una coscienza, si interrogano, si chiedono in quale altro modo avrebbero potuto agire – tutto ciò fa parte della revisione. Cosa avreste potuto fare? Niente. Non sapevate che erano disturbati, lo sapete adesso. Imparate tutto ciò che potete sul modo in cui operano, su come riescono ad agire (è questo il vostro compito) e vi renderete conto che vi hanno manipolato, e che voi siete persone di un altro tipo.

    Smettete di mettere in relazione i vostri “difetti” con i problemi della persona disturbata. Qualsiasi incontro con qualsiasi tipo di persona può risvegliare il desiderio di rivedere la propria vita e comportamento, questo è un normale indice di crescita, è un testamento al vostro desiderio e capacità di crescere e trascendere, di andare oltre e fiorire.

    Cercate di non psicoanalizzarvi. Fatelo con un terapeuta.

    Frequentate persone che sono in grado di offrirvi un appoggio morale senza farvi dubitare di voi stesse; evitate chi intravvede una colpa in voi o nel vostro atteggiamento.

    Siate consapevoli che non avete potuto scegliere di incontrare questa persona, che non potete controllare niente, a parte ciò che scegliete di fare e credere. Scegliete di portare a un livello più alto tutto ciò che vi circonda. Scegliete di vivere.

    Riparate ciò che è stato danneggiato. Sforzatevi di dare le spalle al male e di dare un contributo per rendere il mondo migliore. Non aspettate di aver superato lo shock per essere gentili con il prossimo, per fare una piccola cosa o pensare un pensiero gentile. Quando ci si rende conto che si può dare il proprio contributo, che il resto del mondo reagisce alle nostre azioni, si smette di ascoltare chi cerca solo i pezzi difettosi in noi, ciò che in noi non va. Ciò che non va in noi è che ci hanno spezzato i cuore, ma questo già lo sappiamo.

    Siate consapevoli che anche questo passerà e che dall’altra parte vi attende qualcosa di meraviglioso, qualcosa che adesso non potete nemmeno immaginare. Riuscirete a sorprendere voi stesse. Nei momenti di disperazione, e quando la solitudine sembrerà squarciarvi l’anima, siate consapevoli di non essere sole. C’è chi vi è vicino. Altre sono riuscite a superare tutto questo e ci riuscirete anche voi. E ci riuscirete con la dignità che vi spetta di diritto – nel modo proprio

    • Pier Pietro Brunelli Novembre 1, 2014 at 10:30 pm

      Straordinario Francesca, è veramente un testo molto chiaro e approfondito. La parte che vorrei consigliare di sviluppare è allora quella relativa all”aggancio’ che la persona che ama un narcisista patologico (vampirizzante) ha inconsciamente dentro di sé (io ho chiamato questo ‘gancio’, questa parte attrattiva negativa: ‘vampiro interiore’). In pratica è come se ognuno di noi avesse al suo interno il ‘calco’ della persona di cui si innamora, e ciò nel bene e nel male. E’ per questo che si resta ‘incastrati’. Se non ci fosse questo ‘calco’ dell’altro, non sarebbe possibile innamorarsi dell’altro, accoglierlo dentro di sé, in modo così forte, unico, speciale, al punto di non poterne fare a meno. Ciò vale anche quando vi ‘è un ‘incastro’ sufficientemente buono, o anche molto buono, ma purtroppo spesso può essere scadente o anche molto cattivo e disturbante. Più lavoriamo a questo ‘calco’ e più riusciamo a espellere chi ci si è infilato negativamente. Bisogna capire con coraggio che in qualche modo nella nostra ombra, nel nostro inconscio più profondo c’è una forma pronta ad accogliere le parti buone e cattive dell’altro. Più l’altro è cattivo e più vuol dire che siamo inconsci di quanto il calco dell’altro dentro di noi è cattivo. Non voglio assolutamente dire che si tratta di una cattiveria cosciente, ma di una parte negativa dentro di noi che non vediamo e che non affrontiamo e che non vogliamo far emergere, proprio perché prevale la bontà , l’amore, l’ingenuità… ma quella parte negativa ospitante un amato negativo esiste e verrà fuori quando incontrerà il ‘vampiro’ che trova la sagoma adatta a lui o a lei (il calco) nel quale può installarsi. Se non ci fosse questa tragica possibilità di incastro tra ‘vampiro’ e ‘vampirizzato’ non sarebbe possibile il sentirsi costretti a mantenere a desiderare la relazione vampirizzante, per quanto faccia soffrire.La terapia dunque si basa in una prima fase sul riconoscimento della negatività dell’altro e in una seconda fase sul riconoscimento della parte negativa inconscia che lo attrae e lo mantiene dentro di sé in modo sempre più tormentoso.

      • Francescagr Novembre 2, 2014 at 10:06 am

        Grazie dottore! E’ quello che sto facendo e devo dire che e’ la parte piu’ difficile. Pero’ sono contenta perche’ grazie a questa esperienza negativa ho potuto avere l’occasione di conoscermi meglio e affrontare la mia ombra e questo non potra’ che farmi del bene. Vi ringrazio tutti perche’ il vostro apporto e’ stato fondamentale insieme alla terapia con la mia psicologa!

    • Bruno Novembre 26, 2014 at 7:56 pm

      Complimenti…Sono le parole che avrei voluto sentire per uscire fuori da una relazione con la mia ex con personalità narcisistica. Il problema è anche che con diverse parole mi avevano avvisato ma io ero troppo innamorato…Bruno

  48. Francescagr Ottobre 31, 2014 at 1:32 pm

    E’ passato piu’ di un anno dalla fine della mia storia con un narcisista perverso e io contonuo a leggervi perche’ mi aiutate molto ed e’ sempre arricchente! Io ho adottato il no-contact assoluto!!!! Ogni tanto il perverso lancia i suoi ami ma io fortunatamente non ci casco piu’! Per fortuna i suoi ami son sempre piu’ radi perche’ ha ovviamente trovato un’ altra piu’ giovane da manipolare!!! Meno male per me!!! Volevo condividere con tutte voi articoli che ho trovato in rete e che oltre a questo blog, mi hanno molto aiutata e che ogni tanto mi rileggo… Vi bacio tutte e grazie al dott. Brunelli!
    Perchè la scelta di un partner narciso?

    Una nota scrittrice sostiene che ogni donna nella sua vita vive un grande amore infelice ma che questa esperienza può diventare un occasione di crescita e di trasformazione che permette di accedere ad amori più sani.
    Innamorarsi dell’uomo sbagliato è un ” incidente di percorso” che capita a tutte o quasi, ma se si resta intrappolate per anni in un rapporto malato o si è attratte solo da uomini inaffidabili ed egoisti ( mentre si considerano noiosi quelli che invece vogliono una storia seria) non si può parlare di sfortuna.
    La scelta di un partner narciso (emotivamente arido ma capace di presentarsi al mondo in un modo accattivante) può rivelare da parte della persona che lo sceglie aspetti di fragilità narcisistica e il bisogno di compensare un profondo vissuto di inadeguatezza personale e sociale.
    Nella mia esperienza clinica ho potuto constatare come in certi casi la storia con il narciso rappresenti il tentativo di “curare” un autostima vacillante, riuscendo nella difficile impresa di far innamorare un uomo brillante e irraggiungibile , conteso dalle altre donne.

    La personalità della” vittima” del narciso
    Le vittime dei narcisisti possono essere molto diverse tra di loro per età, esperienze di vita e personalità.
    C’è la ragazza timida ed introversa, che non ha ancora trovato la sua strada nella vita e che sogna il grande amore.
    E c’è la professionista affermata,determinata e assertiva sul lavoro, ” zerbino” nella vita di coppia.
    Non importa quanto le vittime del narciso possano sembrare diverse tra di loro, ad accomunarle è una profonda insicurezza che cercano di colmare attraverso la relazione con il narcisista.
    La relazione con il narciso rappresenta un tentativo di acquisire un valore ai propri occhi e agli occhi degli altri conquistando un partner socialmente desiderabile, professionalmente affermato e corteggiato dalle altre donne.
    Inoltre quasi tutte le vittime del narciso si trovano in una situazione di solitudine affettiva e relazionale ( per esempio sono divorziate da poco, si sono trasferite in un altra città, ecc) che le rende più fragili e che le predispone ad avere bisogno di un grande amore.
    La strategie di seduzione del narciso
    A volte la relazione con il narciso inizia con il classico colpo di fulmine, altre volte invece l’inizio è molto più graduale.
    Molte donne innamorate di un narcisista raccontano che nei primi tempi della relazione non se ne sentivano particolarmente attratte, anzi percepivano una nota stonata in lui, ma che con il tempo si sono lasciate vincere dal suo corteggiamento romantico e perseverante.
    In entrambe i casi, la vittima non si innamora del narcisista per quello che è ma per il modo in cui lui la fa sentire.
    I narcisi sono maestri nell’arte di far sentire una donna unica, speciale, bellissima e meravigliosa.
    Soltanto specchiandosi nello sguardo idealizzante di un altro ( tanto più se quest’ altro è un uomo affascinante che potrebbe avere tutte le donne che vuole) lei sente di poter valere qualcosa.
    Lui la guarda come se fosse fantastica e lei si sente fantastica.
    Lo sguardo adorante di lui la fa sentire bene con se stessa anestetizzando i suoi sentimenti di disistima contro cui combatte da sempre.
    All’inizio della relazione i narcisi sembrano promettere alla partner un amore da romanzo, travolgente e passionale.
    Non è infrequente che nel primo mese di frequentazione i narcisisti facciano delle promesse impegnative, si dichiarino innamorati o addirittura, parlino di un futuro insieme.
    Queste dichiarazioni premature dovrebbero essere valutate molto criticamente perchè indicano una personalità immatura, facile agli entusiasmi ma che si stanca con altrettanta facilità.
    La vittima del narciso si lascia invece abbagliare perchè condivide con il narciso una concezione adolescenziale dell’amore che mette in primo piano le forti emozioni e il feeling sessuale, non considerando altri aspetti più importanti ai fini di un rapporto duraturo.
    Non amore ma idealizzazione
    La vittima del narciso è convinta di amarlo alla follia, spesso però non è l’uomo reale che ama ( anche perchè i narcisi non si fanno conoscere) ma la fantasia che ha di lui.
    In non pochi casi la vittima è innamorata dell’ immagine accattivante che il narciso riesce a trasmettere al mondo senza riuscire a vedere l’egoismo e l’aridità emotiva che si nascondono dietro la splendida facciata.
    Imparare dal narciso
    Qualsiasi incontro con un altro essere umano rappresenta un occasione, di arricchimento, confronto e crescita.
    Sono convinta che questi aspetti siano presenti anche nella relazione con il narcisista.
    Siamo attratti da una persona perchè possiede delle qualità che ammiriamo e che ci mancano.
    Qualità che abbiamo bisogno di sviluppare e di integrare nella nostra personalità.
    Il narciso spesso è una persona brillante, professionalmente realizzata, che sa muoversi nel mondo.
    Chi sceglie un partner di questo genere ha spesso un forte bisogno di autoaffermazione di cui non è consapevole e che vive attraverso di lui ( per esempio una donna esprime il bisogno di avere successo e di essere ammirata diventando la moglie di un professionista affermato).
    Un altro aspetto dei narcisi che le vittime trovano affascinante è l’ approccio edonistico e autoindulgente che molti narcisisti hanno verso l’esistenza.
    Il narciso fa solo quello che gli piace, quando ha voglia e non si fa problemi a dire di no, diventando a volte irresponsabile.
    Questo approccio leggero alla vita può essere d’aiuto a molte vittime del narciso che sono fin troppo responsabili, serie, abituate sin da piccole a farsi carico di tutto e a pianificare tutto con poco spazio per il divertimento.

  49. debora Ottobre 30, 2014 at 6:28 pm

    Buonasera tutti,
    Non riesco a non scrivere perché corte consapevolezze e certi cammini richiedono molto tempo e sofferenza interiore. Mi sono allontanata dall’ uomo che ha cabiato la mia vita (non.solo perché abbiamo un bambino) ma per le sofferenze che mi ha arrecato stargli accanto per anni prima di rendermi conto del.disturbo che avesse. Ora con la mia consapevolezza sto uscendo dal.tunnel dei sensi di colpa di una famiglia in frantumi ma ciò che ancora mi fa soffrire sono le incomprensioni da parte di parenti e amici che per “ignoranza” liquidato la situazione come una mia scelta superficiale nello scegliere il partner di vita.

    • maria gabriella Novembre 1, 2014 at 4:12 pm

      ti capisco anch’io ho affrontato tema con mia madre che non faceva che criticarmi

  50. maria gabriella Ottobre 30, 2014 at 3:48 pm

    penso di stare sulla buona strada è tornato ancora ma pur soffrendo gli ho tenuto testa e spiegato le mie ragioni di come ho sofferto e di come mi sia sentita dopo l’abbandono.Lui mi ha gratificata con parole dolci dicendomi di come io rappresenti la sua isola felice ma il tutto è opportunistico è di nuovo in crisi con l’attuale compagna e teme la solitudine.Poi approfondendo un pò viene fuori tutto quello che qui ho imparato lui si gratifica con me ma poi mi lascia perchè insicuro da un parte e dall’altra desideroso di una gratificazione maggiore è un a smania che ha e che lo porta a distruggere ogni reazione io ormai sono lontana e addiruttura mi sento tesa con lui e paurosa della sua indole violenta

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